SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  2
numero 139 maggio/giugno 2013 12
attualità
Il carrello della spesa si arricchisce
di prodotti biologici
In crescita il giro d’affari generato dal
commercio di prodotti biologici nel 2012.
Prosegue il successo delle vendite della grande
distribuzione organizzata: l’ultima rilevazione
Ismea Gfk-Eurisko indica che nel 2012 la spesa
è aumentata del 7,3%, dopo il +9% messo
a segno l’anno precedente. Grande favore
del pubblico per la vendita diretta, grazie
allo sprint dei gruppi di acquisto e degli spacci
delle aziende agricole. Tra mercato interno
ed estero, il biologico vanta un fatturato
di 3 miliardi di euro, ponendo l’Italia al quarto
posto in UE, dopo Germania, Francia e Regno
Unito e al sesto nella graduatoria mondiale
Come accade da diversi anni, anche
nel 2012 si sono registratate migliori
performance per le vendite di prodotti
biologici, in controtendenza all’agroali-
mentare nel complesso (-3% circa nel
2012, -10% negli ultimi cinque anni,
secondo Federalimentare).
Secondo i dati del Panel famiglie
Ismea/GFK-Eurisko, gli acquisti dome-
stici di prodotti biologici confezionati
presso i punti di vendita della grande
distribuzione organizzata (GDO) sono
cresciuti del 7,3% in valore nel 2012
dopo il +9% registrato nel 2011.
Il carrello della spesa si è particolarmente
arricchito di biscotti, dolciumi e snack
(+22,9% rispetto al 2011), bevande
analcoliche (+16,5%), pasta, riso e so-
stituti del pane (+8,9%), frutta e ortaggi,
sia freschi che trasformati (+7,8%) e
prodotti lattiero-caseari (+4,5%). Ral-
lentano, invece, gli acquisti delle uova,
in calo dell’1,9%, pur restando il prodotto
più richiesto dai clienti della GDO, rap-
di Alba Pietromarchi
analista FIRAB
presentando il 13% circa della spesa in
valore complessiva. Crescono anche
confetture e marmellate (+15,7% nel
2012), che costituiscono l’8,8% degli
acquisti e la vendita del latte che, grazie
all’aumento su base annua del 9%, co-
pre un altro 8,6%.
Boom di spesa nei discount (+25,5%),
meno sostenuta negli iper e supermercati
(+5,5%) e nei negozi tradizionali
(+10,7%).
Il 2012 si è chiuso con un +6,5% anche
per i negozi specializzati Ecor NaturaSì.
Anche qui l’appeal dei valori di naturalità
e salubrità, la diversificazione merceo-
logica, l’aumento della promozione al
consumatore e l’innovazione di prodotto
sono stati i key factor del successo.
Inoltre, secondo il gruppo Ecor NaturaSì,
i prezzi dei prodotti alimentari conven-
zionali hanno registrato un tasso di in-
flazione del 4,3% contro il 2% di quelli
biologici.
Ma quello che sembra piacere sempre
di più agli italiani è la vendita diretta,
soprattutto per la mancanza di inter-
mediazione che garantisce un miglior
rapporto qualità/prezzo.
Molta frutta e verdura, locale e di sta-
gione, uova, formaggi, carne, conserve,
olio e tanti altri prodotti preparati e ven-
duti dai contadini direttamente ai con-
sumatori. La vendita diretta è in espan-
sione grazie anche al suo sistema di di-
stribuzione a rete, come conferma il
rapporto Bio Bank 2013. I prodotti ali-
mentari bio sono sempre più diffusi
sulla tavola degli italiani, grazie alla
spinta dal basso che viene dai consu-
matori più critici e, soprattutto, dai canali
di acquisto alternativi che sembrano
meglio rispondere alle esigenze di qualità
a prezzi più convenienti.
Le tendenze
Il 2012 si è chiuso con una sostanziale
stabilità dei prezzi alla produzione (il
valore spettante agli agricoltori), rispetto
mercato bio
13
a quanto rilevato nel mese precedente
(sulla base dei dati ISMEA disponibili
alla stesura dell’articolo, NdA); di contro,
sono aumentati per alcuni prodotti or-
tofrutticoli e, in particolare, per uova e
prodotti lattiero-caseari, rispetto allo
stesso mese del 2011 (figura 1).
Il rialzo dei prezzi all’origine, in molti
casi, dipende da un calo delle quantità
prodotte, mentre per le pere Abate be-
neficia di una buona richiesta sia da
parte del mercato estero (Germania, in
particolare) che del mercato nazionale
(GDO e mense), con il prodotto ormai
in esaurimento. In flessione i prezzi dei
pomodori ciliegino (-9,3%), delle cipolle
(-4,2%) e dell’orzo (-3,7%).
I prezzi alla produzione del biologico ri-
spetto al convenzionale registrano, in
alcuni comparti, un andamento più in-
flattivo (come per alcuni ortaggi, frumento
duro e bovini), mentre il prezzo del fru-
mento tenero, frutta e uova cresce di
meno rispetto al convenzionale, sulla
base di quanto riportato su www.ismea-
servizi.it (figura 2).
In riferimento ai prezzi al consumo non
si registrano sostanziali variazioni. Il
prezzo della pasta bio, applicato dalla
GDO, a dicembre è rimasto lo stesso
del mese precedente; ad eccezione del-
l’elevato prezzo della pasta di grano
kamut di marca leader (che ha quota di
mercato più elevata) si assiste ad un
allineamento dei prezzi tra pasta di
marca leader e quella follower, sua
diretta concorrente, che, addirittura in
un caso, supera nel prezzo la prima (fi-
gura 3).
Per i prezzi della vendita diretta si
registra una sostanziale stabilità o piccole
variazioni per alcuni prodotti, laddove
si è registrata una carenza di offerta o
della domanda (figura 4).
La vendita diretta nel 2012
Cresce la vendita diretta dei prodotti biologici nel 2012. Incrementi significativi per nu-
mero assoluto degli operatori del biologico secondo i dati Bio Bank (2013): negli ultimi
cinque anni, dal 2008 al 2012, sono cresciuti dell’86% i gruppi d’acquisto solidale (dai
479 del 2008 agli 891 del 2012), del 60% i siti di e-commerce (da 81 a 130), del 51%
sia i ristoranti (da 199 a 301) che le mense scolastiche (da 791 a 1.196), del 44% gli
spacci aziendali (da 1.943 a 2.795), del 31% gli agriturismi (da 1.178 a 1.541) e del
13% i mercatini (da 208 a 234).
La vendita diretta, sempre più praticata, oltre a garantire l’acquisto di prodotti bio a
prezzi accessibili e una maggiore retribuzione del lavoro agricolo, permette anche di
attivare dei beni relazionali per i produttori e per i consumatori. L’apertura dello spaccio
aziendale, inoltre, può giocare un ruolo importante nell’ampliare il ventaglio tipologico
delle forme imprenditoriali presenti in agricoltura, esprimendo una multifunzionalità:
fattoria didattica, attività agrituristica o anche indirizzi di carattere sociale. La forte pre-
senza di giovani conferma le grandi potenzialità di questo settore portante della green
economy. Opportunità di lavoro, ma anche sviluppo della cultura del “fare rete” tra
aziende agricole, anche per completare la gamma dei prodotti freschi o trasformati.
Carote bio
Limoni bio
Pere bio
Patate bio
Frumento tenero bio
Uova bio
Pecorino Romano bio DOP
45,5
37,8
30,8
44,8
22,5
22,1
6,7
Figura 1 - I maggiori aumenti dei prezzi
medi alla produzione
(var.% dic. 2012/dic. 2011)
Figura 2 - Tendenze dei prezzi
alla produzione per alcuni prodotti
ortofrutticoli bio e convenzionali
(var.% dic. 2012/dic. 2011)
Marca leader, Kamut
Marca leader
Marca follower, A
Marca follower, B
Marca follower, C
Marca follower, D
3,09
1,49
1,51
1,45
1,16
1,06
Figura 3 - Prezzi al consumo di pasta bio
di varie marche e tipologie
(euro/kg)
Figura 4 - I maggiori aumenti/flessioni
dei prezzi in vendita diretta
(var.% dic. 2012/dic. 2011)
Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA
Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA
Var. % prezzi all’origine
biologici convenzionali
Uova 22,1 30,2
Frumento tenero 22,5 29,1
Pere 30,8 65,3
Limoni 37,8 11,5
Patate 44,8 26
Carote 45,5 43,4
Pomodori ciliegino -9,3 -18,7
Cipolle -4,2 50,5
Prezzi medi mensili
euro/kg Var. %
dic’12/dic’11
Patate comuni bio
Emilia Romagna 1,10 10,0
Limoni bio
Sicilia 1,10 4,8
Riso bianco Ribe bio
Lombardia 1,90 -17,4
Bietola bio
Sicilia 0,85 -25,4
Uova bio
Lombardia, cadauno 0,27 0,0
Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA

Contenu connexe

Plus de Firab

INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...
INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...
INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...Firab
 
Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012
Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012
Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012Firab
 
Lettera a istat su censimento agricolo e bio
Lettera a istat su censimento agricolo e bioLettera a istat su censimento agricolo e bio
Lettera a istat su censimento agricolo e bioFirab
 
EFSA: 10 anni discutibili
EFSA: 10 anni discutibiliEFSA: 10 anni discutibili
EFSA: 10 anni discutibiliFirab
 
Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...
Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...
Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...Firab
 
Si stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazione
Si stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazioneSi stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazione
Si stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazioneFirab
 
Il bio in cifre
Il bio in cifreIl bio in cifre
Il bio in cifreFirab
 
Bio in cifre 2011
Bio in cifre 2011Bio in cifre 2011
Bio in cifre 2011Firab
 

Plus de Firab (8)

INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...
INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...
INDAGINE SUI CENTRI SPERIMENTALI E DI TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE IN AGRIC...
 
Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012
Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012
Invito conferenza cgil firab e legambiente 2 marzo 2012
 
Lettera a istat su censimento agricolo e bio
Lettera a istat su censimento agricolo e bioLettera a istat su censimento agricolo e bio
Lettera a istat su censimento agricolo e bio
 
EFSA: 10 anni discutibili
EFSA: 10 anni discutibiliEFSA: 10 anni discutibili
EFSA: 10 anni discutibili
 
Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...
Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...
Workshop Internazionale di St. Ulrich sulla Democratizzazione della Ricerca A...
 
Si stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazione
Si stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazioneSi stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazione
Si stringe la cinghia ma non sulla sana alimentazione
 
Il bio in cifre
Il bio in cifreIl bio in cifre
Il bio in cifre
 
Bio in cifre 2011
Bio in cifre 2011Bio in cifre 2011
Bio in cifre 2011
 

Il carrello della spesa si arricchisce di prodotti bio

  • 1. numero 139 maggio/giugno 2013 12 attualità Il carrello della spesa si arricchisce di prodotti biologici In crescita il giro d’affari generato dal commercio di prodotti biologici nel 2012. Prosegue il successo delle vendite della grande distribuzione organizzata: l’ultima rilevazione Ismea Gfk-Eurisko indica che nel 2012 la spesa è aumentata del 7,3%, dopo il +9% messo a segno l’anno precedente. Grande favore del pubblico per la vendita diretta, grazie allo sprint dei gruppi di acquisto e degli spacci delle aziende agricole. Tra mercato interno ed estero, il biologico vanta un fatturato di 3 miliardi di euro, ponendo l’Italia al quarto posto in UE, dopo Germania, Francia e Regno Unito e al sesto nella graduatoria mondiale Come accade da diversi anni, anche nel 2012 si sono registratate migliori performance per le vendite di prodotti biologici, in controtendenza all’agroali- mentare nel complesso (-3% circa nel 2012, -10% negli ultimi cinque anni, secondo Federalimentare). Secondo i dati del Panel famiglie Ismea/GFK-Eurisko, gli acquisti dome- stici di prodotti biologici confezionati presso i punti di vendita della grande distribuzione organizzata (GDO) sono cresciuti del 7,3% in valore nel 2012 dopo il +9% registrato nel 2011. Il carrello della spesa si è particolarmente arricchito di biscotti, dolciumi e snack (+22,9% rispetto al 2011), bevande analcoliche (+16,5%), pasta, riso e so- stituti del pane (+8,9%), frutta e ortaggi, sia freschi che trasformati (+7,8%) e prodotti lattiero-caseari (+4,5%). Ral- lentano, invece, gli acquisti delle uova, in calo dell’1,9%, pur restando il prodotto più richiesto dai clienti della GDO, rap- di Alba Pietromarchi analista FIRAB presentando il 13% circa della spesa in valore complessiva. Crescono anche confetture e marmellate (+15,7% nel 2012), che costituiscono l’8,8% degli acquisti e la vendita del latte che, grazie all’aumento su base annua del 9%, co- pre un altro 8,6%. Boom di spesa nei discount (+25,5%), meno sostenuta negli iper e supermercati (+5,5%) e nei negozi tradizionali (+10,7%). Il 2012 si è chiuso con un +6,5% anche per i negozi specializzati Ecor NaturaSì. Anche qui l’appeal dei valori di naturalità e salubrità, la diversificazione merceo- logica, l’aumento della promozione al consumatore e l’innovazione di prodotto sono stati i key factor del successo. Inoltre, secondo il gruppo Ecor NaturaSì, i prezzi dei prodotti alimentari conven- zionali hanno registrato un tasso di in- flazione del 4,3% contro il 2% di quelli biologici. Ma quello che sembra piacere sempre di più agli italiani è la vendita diretta, soprattutto per la mancanza di inter- mediazione che garantisce un miglior rapporto qualità/prezzo. Molta frutta e verdura, locale e di sta- gione, uova, formaggi, carne, conserve, olio e tanti altri prodotti preparati e ven- duti dai contadini direttamente ai con- sumatori. La vendita diretta è in espan- sione grazie anche al suo sistema di di- stribuzione a rete, come conferma il rapporto Bio Bank 2013. I prodotti ali- mentari bio sono sempre più diffusi sulla tavola degli italiani, grazie alla spinta dal basso che viene dai consu- matori più critici e, soprattutto, dai canali di acquisto alternativi che sembrano meglio rispondere alle esigenze di qualità a prezzi più convenienti. Le tendenze Il 2012 si è chiuso con una sostanziale stabilità dei prezzi alla produzione (il valore spettante agli agricoltori), rispetto mercato bio
  • 2. 13 a quanto rilevato nel mese precedente (sulla base dei dati ISMEA disponibili alla stesura dell’articolo, NdA); di contro, sono aumentati per alcuni prodotti or- tofrutticoli e, in particolare, per uova e prodotti lattiero-caseari, rispetto allo stesso mese del 2011 (figura 1). Il rialzo dei prezzi all’origine, in molti casi, dipende da un calo delle quantità prodotte, mentre per le pere Abate be- neficia di una buona richiesta sia da parte del mercato estero (Germania, in particolare) che del mercato nazionale (GDO e mense), con il prodotto ormai in esaurimento. In flessione i prezzi dei pomodori ciliegino (-9,3%), delle cipolle (-4,2%) e dell’orzo (-3,7%). I prezzi alla produzione del biologico ri- spetto al convenzionale registrano, in alcuni comparti, un andamento più in- flattivo (come per alcuni ortaggi, frumento duro e bovini), mentre il prezzo del fru- mento tenero, frutta e uova cresce di meno rispetto al convenzionale, sulla base di quanto riportato su www.ismea- servizi.it (figura 2). In riferimento ai prezzi al consumo non si registrano sostanziali variazioni. Il prezzo della pasta bio, applicato dalla GDO, a dicembre è rimasto lo stesso del mese precedente; ad eccezione del- l’elevato prezzo della pasta di grano kamut di marca leader (che ha quota di mercato più elevata) si assiste ad un allineamento dei prezzi tra pasta di marca leader e quella follower, sua diretta concorrente, che, addirittura in un caso, supera nel prezzo la prima (fi- gura 3). Per i prezzi della vendita diretta si registra una sostanziale stabilità o piccole variazioni per alcuni prodotti, laddove si è registrata una carenza di offerta o della domanda (figura 4). La vendita diretta nel 2012 Cresce la vendita diretta dei prodotti biologici nel 2012. Incrementi significativi per nu- mero assoluto degli operatori del biologico secondo i dati Bio Bank (2013): negli ultimi cinque anni, dal 2008 al 2012, sono cresciuti dell’86% i gruppi d’acquisto solidale (dai 479 del 2008 agli 891 del 2012), del 60% i siti di e-commerce (da 81 a 130), del 51% sia i ristoranti (da 199 a 301) che le mense scolastiche (da 791 a 1.196), del 44% gli spacci aziendali (da 1.943 a 2.795), del 31% gli agriturismi (da 1.178 a 1.541) e del 13% i mercatini (da 208 a 234). La vendita diretta, sempre più praticata, oltre a garantire l’acquisto di prodotti bio a prezzi accessibili e una maggiore retribuzione del lavoro agricolo, permette anche di attivare dei beni relazionali per i produttori e per i consumatori. L’apertura dello spaccio aziendale, inoltre, può giocare un ruolo importante nell’ampliare il ventaglio tipologico delle forme imprenditoriali presenti in agricoltura, esprimendo una multifunzionalità: fattoria didattica, attività agrituristica o anche indirizzi di carattere sociale. La forte pre- senza di giovani conferma le grandi potenzialità di questo settore portante della green economy. Opportunità di lavoro, ma anche sviluppo della cultura del “fare rete” tra aziende agricole, anche per completare la gamma dei prodotti freschi o trasformati. Carote bio Limoni bio Pere bio Patate bio Frumento tenero bio Uova bio Pecorino Romano bio DOP 45,5 37,8 30,8 44,8 22,5 22,1 6,7 Figura 1 - I maggiori aumenti dei prezzi medi alla produzione (var.% dic. 2012/dic. 2011) Figura 2 - Tendenze dei prezzi alla produzione per alcuni prodotti ortofrutticoli bio e convenzionali (var.% dic. 2012/dic. 2011) Marca leader, Kamut Marca leader Marca follower, A Marca follower, B Marca follower, C Marca follower, D 3,09 1,49 1,51 1,45 1,16 1,06 Figura 3 - Prezzi al consumo di pasta bio di varie marche e tipologie (euro/kg) Figura 4 - I maggiori aumenti/flessioni dei prezzi in vendita diretta (var.% dic. 2012/dic. 2011) Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA Var. % prezzi all’origine biologici convenzionali Uova 22,1 30,2 Frumento tenero 22,5 29,1 Pere 30,8 65,3 Limoni 37,8 11,5 Patate 44,8 26 Carote 45,5 43,4 Pomodori ciliegino -9,3 -18,7 Cipolle -4,2 50,5 Prezzi medi mensili euro/kg Var. % dic’12/dic’11 Patate comuni bio Emilia Romagna 1,10 10,0 Limoni bio Sicilia 1,10 4,8 Riso bianco Ribe bio Lombardia 1,90 -17,4 Bietola bio Sicilia 0,85 -25,4 Uova bio Lombardia, cadauno 0,27 0,0 Fonte: Elaborazione Firab su dati ISMEA