1. puoi essere un
game designeR
Anche Tu!ma ancora non lo sai...
francesco.alinovi@gmail.com
2. 1. Una forma di intrattenimento,
ovvero di consumo del tempo libero
2. Richiede dispositivi elettronici
per poter essere fruita.
3. Propone un tipo di
comunicazione interattiva,
con uno scambio continuo di
informazioni tra l’utente e il sistema
Intrattenimento
Elettronico
Interattivo
parchi a tema
cinema
disco
Hi-fi
tv
blu-ray
Rapporti interpersonali
Discipline sportive
Comunicazione
L’insieme delle forme
di intrattenimento
basate sull’uso della
tecnologia digitale
caratterizzate da
una comunicazione
utente/sistema attiva,
pluridirezionale e in
tempo reale.
Definizione
videocosa?
3. perchè studiarli?
I videogiochi rappresentano
l’apice della cultura digitale
declinata al consumo del
tempo libero
Tramite il gioco (e il
videogioco) impariamo ad
apprendere
L’apprendimento consente di
trasmettere i valori e la cultura
di una determinata civiltà
o epoca storica
4. IMPARARE è la cosa che
sappiamo fare meglio.
Cosa significa imparare?
Riconoscere pattern
(percorsi di senso)
significativi tra le varie
stimolazioni che riceviamo
dall’esterno e sperimentare
la funzionalità di tali
pattern con situazioni
completamente nuove
(problem-solving).
5. La nostra mente si è sviluppata
per riconoscere schemi e pattern
di senso anche dove non ce ne
sono (supersenso).
Quando applichiamo con successo
uno schema appena individuato,
la gratificazione è massima.
Il gioco è l’artificio che ci permette
di sperimentare in tutta sicurezza le
implicazioni del processo di individuazione
e applicazione dei pattern
6. jane
mcgonigall
“reality
is broken”Obiettivi
Il risultato che il giocatore cerca di ottenere. Richiedono
attenzione e generano partecipazione. Forniscono uno scopo
Regole
Definiscono i vincoli per raggiungere l’obiettivo. Stimolano
la creatività e il pensiero strategico
Sistema di feedback
Rende costantemente noto al giocatore il proprio status
in relazione agli obiettivi da raggiungere. Valuta la
performance dispensando premi e punizioni
Volontà (libertà di partecipare*)
Chi partecipa accetta di propria volontà gli obiettivi, le
regole e il sistema di feedback, creando le premesse per
condividere con gli altri la stessa esperienza (fare comunità)
La possibilità di entrare e uscire dal gioco fa in modo
che un’attività altamente competitiva che richiede grande
dedizione diventi sicura e gratificante * ”Whoever
must play
cannot play”»
Santayama
tratti distintivi
8. un approccio “pragmatico”
Il gioco è
un’esperiEnza
divertente
generata
a partire
dalle regole
anna anthropy
“a game is
an experience
created
by rules”
9. esperiEnza implica
la presenza del giocatore
Se non è divertente,
non è un gioco ma
una semplice attività
per essere divertente tale esperienza deve contenere un elemento di sorpresa:
un’attività eseguita per piacere, capace di suscitare interesse distraendo da altre preoccupazioni
10. senza regole
un gioco (“game”)
è semplicemente
un giocattolo (“toy”)
giocattolo (toy) è un
oggetto/tecnologia
sorprendentemente inutile, nel
senso che non è connesso alla
produttività o riconosciuto
come mezzo utile alla
sopravvivenza
un giocattolo diventa un gioco
quando viene introdotta UN’attività
di “problem solving”
11. per raggiungere l’obiettivo
(la soluzione) il giocatore deve prendere
delle decisioni (riguardanti
una serie di scelte che
hanno forma di ostacoli
da superare) manipolando
il “giocattolo”
12. fun is pleasure with surprises
play is manipulation that satisfies curiosity
a toy is an object to play with
(a good toy is an object that is fun to play with)
a game is a problem solving activity,
approached with a playful attitude
JESSE
SCHELL
“THE ART
OF GAME
DESIGN”
+
+
=
13. 1. meccaniche
Regole e procedure di gioco. Servono a definire
gli obiettivi, come i giocatori possono fare o
no per raggiungerli e cosa succede quando ci
provano. Sono ciò che rende un gioco tale
2. storia
La sequenza di eventi sviluppati dal gioco. Può
essere lineare o emergente. Serve a giustificare
le meccaniche e le estetiche la rinforzano
3. estetiche
Come il gioco si mostra. Hanno una diretta
relazione con l’esperienza del giocatore.
La tecnologia serve ad amplificarle
4. tecnologia
I materiali e le interazioni che rendono il gioco
possibile. La tecnologia scelta permette di
fare certe cose e ne inibisce altre. È essenziale
perché tutti gli altri elementi abbiano luogo
4 ELEMENTI CHIAVE
Più visibile
Meno visibile
tecnologia
meccaniche storia
estetiche
elementi
drammatici
elementi
formali
14. meccaniche
tramite un insieme di regole
il giocatore riceve istruzioni
sul modo in cui può agire e
prendere decisioni all’interno
dell’universo di gioco
Quando il giocatore interagisce, le meccaniche si trasformano
in dinamiche, fornendo al giocatore un feedback in merito
alle decisioni prese
15. estetiche
per rendere più interessante
l’attività di problem solving,
le regole sono
presentate tramite
personaggi e
ambientazioni
16. la storia non è l’elemento più importante quando si crea un
gioco. il game design è più simile all’architettura che alla
narrativa: consiste nel creare spazi e strutture che i giocatori
devono attraversare/usare per raggiungere la soluzione
meccaniche+
estetiche=
storia
18. come mestiere, il game design è
il processo di trasformazione di
una tecnologia in un prodotto di
intrattenimento significativo per gli utenti
e finanziariamente soddisfacente
tecnico
game designer
publisher
<-------------->
<-------------->
19. fino a qualche anno fa, trasformare questa
passione in una professione richiedeva
un percorso artistico o informatico e la
gavetta all’estero cominciando dalla porta
di servizio del playtesting...
oggi, tutti possiamo
essere game designer!
(ed è proprio ciò di cui l’industria dei videogiochi ha bisogno)
20. grazie alle nuove piattaforme
di sviluppo è possibile
creare i giochi che si
hanno in mente senza le
restrizioni di un forecast o
di una pianificazione che non
ammette variazioni
Quando il gioco prende forma è possibile
condividerlo su internet, tramite social network
Si inizia dagli amici, ma se il prodotto è valido è
possibile provare a venderlo direttamente su
piattaforme come appstore, xbox marketplace o
playstation network
prova unity 3d
o stencylworks,
entrambi sono
gratuiti!
1.
2.
3.
21. storicamente, la divisione del mercato in giochi “casual” e
“hardcore” ha spinto molti consumatori (e con loro esperti
e analisti) a ritenere i giochi social & mobile controparti
“minori” dei prodotti per console e pc. Oggi, gli sviluppatori
di contenuti “freemium” hanno eclissato gli editori
tradizionali in termini di numero di utenti...
30 milioni di copie
complessive
dal 2011
300 milionidi utenti in unsolo mese sufacebook
VS
22. 69,98 euro
al pubblico
0.89 euroal pubblico(o gratis)
VS
23 comandi
differenti
sulla stessa
interfaccia
VS
7 comandidi base con
un’unica
interfaccia
23. un tempo territorio esclusivo delle
grandi compagnie, ora il mercato dei
videogiochi è aperto a chiunque voglia usare
il gioco come mezzo espressivo
tu sei
già un game
designer!
24. veniamo al mondo
come game designer
i primi tentativi consapevoli
di compresione della realtà che
ci circonda avvengono tramite i
giochi che ci inventiamo, per i quali
generiamo regole al momento,
modificandole costantemente,
negoziandole con amici e genitori, aggiungendone
di nuove ogni volta che ne sentiamo la necessità
crescendo, dobbiamo apprendere così tante regole e restrizioni che smettiamo di crearne di
originali, ma non smettiamo mai di giocare. Passiamo tutta la nostra vita a giocare, in realtà.
e questo è il motivo per cui creare giochi può essere un modo per esprimere se stessi al pari
della scrittura, della pittura, della musica o della produzione artistica in generale
25. a cosa servono
i videogiochi?
Ciò che rende un gioco
interessante non riguarda
la storia né tantomeno la tecnologia,
ma le meccaniche che consentono l’interazione
i giochi hanno la capacità unica di far riflettere
sul sistema di relazioni, tra le scelte compiute
e ciò che ne consegue
in quanto tali aiutano a sviluppare il processo decisionale e ci rendono solutori di problemi migliori
26. anni fa il game design
era considerato come
l’alchimia: tutti erano in
grado di distinguere un
gioco divertente da uno
noioso ma spiegarlo
(a meno che non fosse
affetto da problemi tecnici)
era come cercare di individuare
l’ingrediente segreto di una
formula magica, capace di
trasformare linee di codice
in prodotti di successo
alchimia chimica
anche se non abbiamo ancorail nostro
mendeleev,
il game designoggi è più
simile alla
chimica:
sappiamo
che alcune
procedure
funzionano
meglio di
altre e, come la scrittura e lapittura, le abilità di game design
possono essere apprese emigliorate con la pratica
27. riassumendo
per diventare un mezzo di espressione più
significativo o addirittura una forma artistica,
il videogioco ha bisogno anche del vostro
entusiasmo e del vostro impegno!
grazie per l‘attenzione
e in bocca al lupo per tutti i vostri progetti!
10Q