1. Un grande magazzino che vende nuovi mariti è stato aperto a
New York.
Le donne possono scegliere il marito che vogliono.

2. All’entrata del magazzino ci sono due semplici
istruzioni:
1)potete visitarlo una sola volta. Ci sono 6
piani. Ad ogni piano aumenta la qualità degli
uomini.
2) potete scegliere l’uomo che volete salendo
di piano, ma non potete sceglierlo se
scendete di piano.

3. Ed entra la prima donna
alla ricerca del marito
ideale…

4. - Al primo piano c’è un cartello che dice :
Questi uomini hanno un lavoro.

5. Al secondo piano c’è un cartello che dice :
Questi uomini hanno un lavoro ed amano i bambini.

6. Al terzo piano c’è un cartello che dice :
Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini e sono
sexy.

7. « WOAW ! ! ! » dice la cliente . . .
Ma è attratta irresistibilmente dal piano superiore . . .
E’ più forte di lei . . . vuole assolutamente vedere cosa
le riserva il piano superiore . . .

8. Al quarto piano c’è un cartello che dice :
Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono sexy ed
aiutano nelle faccende domestiche.

9. « Oh mio Dio » esclama.
Fa fatica a resistere .
Ma è decisa,nonostante tutto, a salire al 5° piano . . .

10. Al quinto piano c’è un cartello che dice :
Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini, sono sexy,
aiutano nelle faccende domestiche e sono molto romantici.

11. Vuole fermarsi . . .
Fa fatica a resistere . . .
Ma malgrado tutto sale al 6° piano . . .

12. Il cartello diece :
Sei la 31.456.012 visitatrice di questo piano.
Non ci sono uomini a questo piano. Esiste solo per
dimostrare a voi donne che è impossibile soddisfarvi .
Grazie per la sua visita al magazzino dei mariti.

13. Di fronte al magazzino dei mariti c’è un magazzino
identico ma è rivolto solo agli uomini.
Anche qui, ci sono 6 piani ed esistono le
stesse regole del magazzino precedente.

14. Al primo piano è proposta una donna
carina che ama fare sesso

15. Al secondo piano è proposta una donna
carina, che ama fare sesso e che sa cucinare

16. I piani dal 3 al 6
non sono mai stati
visitati . . .