2. Table of content
TEATRO FRANCO PARENTI
L'Italietta dei grandi litigi che fanno ridere il Parenti
Il Giornale Milano - Milano - 15/03/2017
"Letteralmente" due settimane di cultura civile
La Repubblica Milano - Milano - 15/03/2017
I «fratelli coltelli» di Bernhard
Vivimilano (IT) - 15/03/2017
Un festival tra incontri e musica
Vivimilano (IT) - 15/03/2017
Versi, a ognuno i suoi
Vivimilano (IT) - 15/03/2017
Carrère si racconta sul palco
Vivimilano (IT) - 15/03/2017
Per tutti i bimbi
Vivimilano (IT) - 15/03/2017
Teatri a Milano
La Stampa Milano - Milano - 15/03/2017
MILANO, TEATRO FRANCO PARENTI: L’APPARENZA INGANNA
pegasonews.info - 14/03/2017
In scena un cinico scontro tra due diverse (in)civiltà
corriere.it - 14/03/2017
Mattia Torre al Parenti con "Qui e ora"
ilgiorno.it - 14/03/2017
Mattia Torre al Parenti con "Qui e ora"
IlQuotidiano.it - 14/03/2017
“PEPERONI DIFFICILI (La verità chiede di essere conosciuta)”
lapilli.eu - 14/03/2017
In scena un cinico scontro tra due diverse (in)civiltà
milano.corriere.it - 14/03/2017
Senza filtro. Uno spettacolo per Alda Merini
teatrionline.com - 14/03/2017
Calabresi & Aprea, il vuoto si sdoppia
virgilio.it - 14/03/2017
Torna l'appuntamento con Letteralmente Festival giunto alla sua quarta edizione
6e20.it - 15/03/2017
4
5
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3. ANDREE RUTH SHAMMAH
Quartetti al «Corriere» Un ciclo di concerti per ricordare Laura Dubini
Corriere della Sera Milano - Milano - 15/03/2017
Confronto aperto tra l'identità maschile e femminile
Corriere dell'Umbria - 15/03/2017
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28
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13. MILANO , TEATRO FRANCO PARENTI: L
'
APPARENZA
INGANNA
SALA TRE 21 marzo - 2 aprile 2017 SANDRO LOMBARDI e MASSIMO VERDASTRO in
L
'
APPARENZA INGANNA di Thomas Bernhard traduzione Roberto Menin drammaturgia Sandro
Lombardi con Sandro Lombardi , Massimo Verdastro regia FEDERICO TIEZZI scene Gregorio
Zuna costumi Giovanna Buzzi produzione Compagnia Lombardi Tiezzi Associazione Teatrale
Pistoiese Centro di Produzione Teatrale In un vecchio appartamento di Vienna , tra vecchi mobili
scomodi , ricolmi di abiti e scarpe , e disseminato di vecchie fotografie , un vecchio signore in
maglietta e mutande striscia sul pavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie.
Così Thomas Bernhard inizia L
'
apparenza inganna ( 1983) .
vecchio signore è Karl , che attende la visita di suo fratello Robert.
Sono entrambi anziani.
Sono stati l
'
uno giocoliere , l
'
altro attore.
Adesso sono in pensione.
Si fanno visita regolarmente ogni martedì e ogni giovedì.
martedì è Robert che va da Karl , il giovedì Karl rende la visita a Robert.
Costruito secondo un procedimento di alternanza tra monologhi e dialoghi , L
'
apparenza inganna
racconta due solitudini atroci , dolorose ma anche ridicole e beffarde.
terzo polo della situazione è Mathilde , la defunta moglie di Karl.
nucleo oscuro del contrasto è legato al testamento di Mathilde che ha lasciato la casetta dei
week-end non al marito , ma a Robert.
Da questo spunto si innesca un meccanismo a catena che porta i due a escogitare ogni possibile
pretesto per soddisfare quelli che sembrano essere , con definizione beckettiana , i bisogni del
tormento.
«A me gli attori! hanno sempre interessato! quelli notevoli» , dice Karl a Robert.
Anche a Bernhard hanno sempre interessato gli attori e questo emerge splendidamente dalla
tessitura di una scrittura drammaturgica , consapevole quanto poche delle possibilità , delle
psicologie , delle amarezze e delle euforie degli attori.
E agli attori Bernhard offre anche con questo testo un combustibile straordinario.
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14. In due situazioni di speculare claustrofobia , nell
'
orizzonte limitato di una terra desolata dello spirito , è
sorprendente l
'
ampiezza di registri e di stati d
'
animo , di sfumature e di invenzioni che il geniale
drammaturgo austriaco offre ai suoi due personaggi.
In uno stile asciutto e acido , Bernhard sciorina tutta una collezione di sofferenze e dispetti , richieste
di aiuto mascherate da aggressioni , con il paradossale risultato di raggiungere una sinistra ,
corrosiva comicità.
Premio Ubu per la regia nel 2000 , il capolavoro di Thomas Bernhard è stato oggetto di un nuovo
allestimento che ha debuttato al Teatro Manzoni di Pistoia lo scorso ottobre.
Per l
'
occasione , Tiezzi ha recuperato la primitiva soluzione scenica: due diversi luoghi cui far
accedere un pubblico che possa compiere simbolicamente il viaggio di Robert a casa di Karl e
quello di Karl a casa di Robert.
A suo tempo rappresentato in questa dimensione soltanto in poche , privilegiate situazioni , lo
spettacolo fu poi trasposto in una versione tradizionale da palcoscenico.
Ora ritorna il progetto originario , con una nuova scenografia affidata a Gregorio Zurla: spazi ridotti
nei quali gli spettatori siano a stretto , strettissimo contatto con gli attori , in un esperimento di
abolizione totale della
"
quarta parete
"
, allo scopo di ottenere un coinvolgimento emotivo massimo
con il pubblico che , grazie a porte di armadi a specchio , si vedrà direttamente riflesso dentro lo
spazio dell
'
azione.
Questo consente inoltre ai due attori di elaborare una recitazione tutta interiorizzata e perseguire lo
scopo di offrire allo spettatore quasi la sensazione di entrare nei loro stessi pensieri , nei tormenti , nel
non detto che muove le loro parole PREZZO intero 32E ; over65/ under26/ convenzioni 25Euro ORARI
lun riposo ; mar h 20 .00 ; merc , ven h 19 .15 ; gio h 20.30 ; sab h 21 .00 ; dom h 16.15 DURATA 100
min.
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16. Mattia Torre al Parenti con
"
Qui e ora"
Uno spaccato fedele (ma tragicomico) della società italiana.
Una società sgradevole , arrabbiata , ottusa.
Come dimostrano i personaggi interpretati da Paolo Calabresi e Valerio Aprea , pronti a offrire il
peggio di sé dopo un incidente
Milano , 14 marzo 2017 - Quasi un Beckett alla romana.
Che saranno pure passati gli anni , ma
"
Qui e ora" di Mattia Torre rimane uno spaccato fedele (ma
tragicomico) della società italiana.
Una società sgradevole , arrabbiata , ottusa.
Come dimostrano questi due miseri personaggi interpretati da Paolo Calabresi e Valerio Aprea ,
pronti a offrire il peggio di sé dopo un incidente.
Lavoro di qualche stagione fa , da stasera lo ripropone il Franco Parenti all
'
interno del focus che sta
dedicando all
'
autore (e regista) romano.
Ovvero il papà di
"
Boris
"
, insieme a Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo.
Un cult.
Ma più in generale una delle scritture più richieste fra cinema , teatro , televisione.
Torre , il focus al Franco Parenti suona come una consacrazione.
«Già , una retrospettiva con autore vivente ... Non le nego che mi dà molta soddisfazione.
È anche la possibilità di fare il punto della situazione prima di immergersi nel nuovo lavoro , che
vorrei finire per il prossimo anno» .
Cosa le piace del teatro? «Mi esalta l
'
agilità produttiva , ti consente di realizzare i progetti più
velocemente e in maniera essenziale.
lo ad esempio uso pochissime scene , mi è sufficiente concentrarmi sulla parola.
E poi ovviamente sugli attori , a cui mi affido e che incarico di rappresentare un mondo.
Come in questo caso.
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14 marzo 2017 - 07:00 > Versione online
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17. Un mondo che viene evocato in maniera potente» .
Una definizione per
"
Qui e ora "? «Un duello metropolitano.
Fra due uomini che fanno un incidente in auto.
Perché in questo Paese nell
'
altro vedi subito un nemico , qualcuno che può prevaricarti.
Potenzialmente una minaccia.
E purtroppo mi sembra che da quando l
'
ho scritto la nostra società sia peggiorata , subendo
un' ulteriore involuzione.
deficit di rappresentanza ha creato sfiducia non solo nei confronti delle istituzioni ma anche fra i
cittadini , gonfiando la società di conflitti e di rabbia» .
Come cambia il suo modo di lavorare al cinema o in tv? «In realtà non cambia molto , mi sembra di
avere sempre lo stesso atteggiamento.
Anche per
"
Boris" è stato cosh
Alla fine è uno spaccato
"
horror" del nostro Paese , racconta di gente rassegnata nonostante il
cazzeggio , le risate , la commedia.
Che poi è quello che mi interessa: raccontare il presente in maniera tragicomica» .
Vi aspettavate il successo di
"
Boris "? «Per niente.
Era piuttosto sperimentale , artigianale , folle.
Ma in quel momento Fox voleva smarcarsi dalla tv generalista e cos] scatenò il big bang.
Credo che siamo stati fra i primi a mostrare qualcosa di vero , con gente che parlava in maniera
vera» .
È stata la svolta? «No, perché ci riferiamo comunque a un successo culturale , da riserva indiana.
Con Giacomo e Luca non siamo ancora riusciti ad esplodere nel grande pubblico , anche se ci
piacerebbe.
Ho voglia di allargare il campo e acchiappare tutti.
Non sopporto i discorsi sul target , mi piace pensare senza categorie quando faccio un progetto , poi
ognuno ovviamente è libero di scegliere e di giudicare.
Come a teatro» .
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18. Mattia Torre al Parenti con
"
Qui e ora"
DIEGO VINCENTI
Milano , 14 marzo 2017- Quasi un Beckett alla romana.
Che saranno pure passati gli anni , ma
"
Qui e ora" di Mattia Torre rimane uno spaccato fedele (ma
tragicomico) della società italiana.
Una società sgradevole , arrabbiata , ottusa.
Come dimostrano questi due miseri personaggi interpretati da Paolo Calabresi e Valerio Aprea
pronti a offrire il peggio di sé dopo un incidente.
Lavoro di qualche stagione fa , da stasera lo ripropone il Franco Parenti all
'
interno del focus che sta
dedicando all
'
autore (e regista) romano.
Ovvero il papa di
"
Boris
"
, insieme a Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo.
Un cult.
Ma più in generale una delle scritture più richieste fra cinema , teatro , televisione.
Torre , il focus al Franco Parenti suona come una consacrazione.
«Già, una retrospettiva con autore vivente ... Non le nego che mi dà molta soddisfazione.
È anche la possibilità di fare il punto della situazione prima di immergersi nel nuovo lavoro , che
vorrei finire per il prossimo anno» .
Cosa le piace del teatro?
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19. «Mi esalta l
'
agilità produttiva , ti consente di realizzare i progetti più velocemente e in maniera
essenziale.
lo ad esempio uso pochissime scene , mi è sufficiente concentrarmi sulla parola.
E poi ovviamente sugli attori , a cui mi affido e che incarico di rappresentare un mondo.
Come in questo caso.
Un mondo che viene evocato in maniera potente» .
Una definizione per
"
Qui e ora
"
?
«Un duello metropolitano.
Fra due uomini che fanno un incidente in auto.
Perché in questo Paese nell
'
altro vedi subito un nemico ,
Potenzialmente una minaccia.
E purtroppo mi sembra che da quando l
'
ho scritto
un' ulteriore involuzione.
deficit di rappresentanza ha creato sfiducia non solo
cittadini , gonfiando la società di conflitti e di rabbia» .
Come cambia il suo modo di lavorare al cinema o in tv?
qualcuno che può
la nostra società
nei confronti delle
prevaricarti.
sia peggiorata , subendo
istituzioni ma anche fra i
«In realtà non cambia molto , mi sembra di avere sempre lo stesso atteggiamento.
Anche per
"
Boris" è stato cosh
Alla fine è uno spaccato
"
horror" del nostro Paese , racconta di gente rassegnata
cazzeggio , le risate , la commedia.
Che poi è quello che mi interessa: raccontare il presente in maniera tragicomica» .
nonostante il
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20. Vi aspettavate il successo di
"
Boris
"
?
«Per niente.
Era piuttosto sperimentale , artigianale , folle.
Ma in quel momento Fox voleva smarcarsi dalla tv generalista e così scatenò il big bang.
Credo che siamo stati fra i primi a mostrare qualcosa di vero , con gente che parlava in maniera
vera» .
È stata la svolta?
«No, perché ci riferiamo comunque a un successo culturale , da riserva indiana.
Con Giacomo e Luca non siamo ancora riusciti ad esplodere nel grande pubblico , anche se ci
piacerebbe.
Ho voglia di allargare il campo e acchiappare tutti.
Non sopporto i discorsi sul target , mi piace pensare senza categorie quando faccio un progetto , poi
ognuno ovviamente è libero di scegliere e di giudicare.
Come a teatro» .
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21. "
PEPERONI DIFFICILI (La verità chiede di essere conosciuta)
"
Francesco Manca
ASSISI - Il Piccolo Teatro
degli Instabili , domenica 19
marzo alle 21 :15, è lieto di
ospitare una produzione
che registra
orgogliosamente il
"
tutto
esaurito" da tre stagioni: a
Milano come in tournée , in
città come in provincia:"
Peperoni difficili (La verità
chiede di essere
conosciuta) .
Una commedia che diverte
e commuove sollevando
temi importanti.
Uno spettacolo che
conferma la cifra stilistica
del regista - autore -
interprete Rosario Lisma , a
impreziosirlo la bravura
degli attori protagonisti
Andrea Narsi , Ugo
Giacomazzi e Anna Della Rosa.
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Agenda
all Europa
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Redam0ne
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14.
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"
PEPERONI DIFFICILI (LA
VERITÀ CHIEDE DI ESSERE
CONOSCIUTA) "
142)17
Scritto da Francesco Manca
In Annunlar ,n1i
Si ispira alla tradizione umoristica del ' 900 e alla commedia all
'
italiana Rosario Lisma , autore
vincitore del Premio ETI Nuove Sensibilità 2009 e attore già apprezzato dalla critica con Castri e
Peter Stein.
Ambientato nella cucina di un giovane parroco di provincia , Peperoni difficili si ispira a una piccola
vicenda realmente accaduta e pone domande sul
"
mentire a fin di bene
"
, sulla verità e il diritto di
dirla o di saperla.
personaggi coinvolti , oltre al parroco , sono la sua bellissima sorella volontaria in Africa , un bidello
allenatore della squadra dell
'
oratorio , un bancario , colto , brillante e stranamente inconsapevole di
essere spastico.
In questa sua ultima commedia , nuova produzione del Teatro Franco Parenti , Lisma è in scena con
Anna Della Rosa , grande giovane interprete del teatro italiano , pluripremiata , fra gli altri , con il
Duse e gli Olimpici del Teatro , indimenticabile nella Trilogia della villeggiatura con la regia di
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14 marzo 2017 - 20:46 > Versione online
P.21
22. Servillo e in Blackbird , regia di Lluís Pasqual , ultimamente sugli schermi cinematografici in La
grande Bellezza.
A completare un cast d
'
eccezione Ugo Giacomazzi e Andrea Narsi che hanno all
'
attivo numerosi
spettacoli come attori , autori e registi.
Hanno scritto dello spettacolo:
"
Non è facile trovare una commedia che fa ridere , e parecchio ,
mettendo in discussione con intelligenza temi capitali.
Succede in Peperoni difficili , nuovo testo di Rosario Lisma.
quesito se sia meglio mentire a fin di bene o dire la verità a tutti i costi si innesta in una pièce ben
scritta che mescola risata e dramma , di solida costruzione e dialoghi irresistibili , con quattro
interpreti in stato di grazia.
Bravi .
"
Simona Spaventa - la Repubblica
"
La forza dello spettacolo è nella messinscena delle
piccole cose , dei dettagli diabolici , delle tragedie quotidiane.
è ottimo e generoso capocomico.
E questo spettacolo , più che un'
apologia della '
menzogna a fin di bene' è un tributo alla finzione e a
quella favolosa fabbrica di bugie che è il teatro .
"
Camilla Tagliabue - Fatto Quotidiano
"
Un
meccanismo dramnnaturgico perfetto ... Un applauso convinto va sicuramente a tutto il cast dello
spettacolo , che con maestria si cala nei personaggi regalandoci interpretazioni intense e credibili ,
trascinando tutto il pubblico in momenti di comicità che strappano convinte risate a scena aperta (...)
Uno spettacolo assolutamente consigliato , da vedere se si vuole assistere ad una produzione di
pregio che regala divertimento , emozioni e, soprattutto nel bellissimo finale , un pizzico di emozione .
"
Alessandro Fantinato - Teatri online
"
Che bello spettacolo Peperoni Difficili.
L
'
interno domestico è cos] reale , così vividi i personaggi che a momento il pubblico dimentica di
essere a teatro.
testo e la regia dosano gioia e dolore , luci , ombre , desideri , incubi.
Cercano la variazione senza esasperare , con escursioni nel grottesco surreale , scandendo il ritmo di
un testo istrionico.
I tempi comici sono perfetti.
Gli attori sono affiatati ed incisivi: deliziosa e dinamica Anna della Rosa , energico ed indulgente
Rosario Lisma , ossessivo , indeciso a tutto Andrea Narsi , Ugo Giacomazzi colto e arguto , spiritoso
fino alle lacrime , coinvolgente fino alla maliconia.
Non c' è moto del corpo , degli occhi e del cuore che non sia vero .
"
Vincenzo Sardelli - Krapp'
s Last
Post
"
PEPERONI DIFFICILI (La verità chiede di essere conosciuta)
"
di Rosario Lisma regia Rosario
Lisma con Anna Della Rosa , Ugo Giacomazzi , Rosario Lisma , Andrea Narsi scene e costumi
Eleonora Rossi luci Paola Tintinelli e Luigi Biondi musiche Gipo Gurrado produzione Teatro Franco
Parenti in collaborazione con Jacovacci e Busacca Sono previste riduzioni del 40%% sul prezzo del
biglietto per gli under 30 e per gruppi.
PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI -Via Metastasio 18 , Assisi (PG)
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14 marzo 2017 - 20:46 > Versione online
P.22
23. In scena un cinico scontro tra due diverse (in)civiltà
«Perché in Italia se fai un incidente , al di lä di avere torto o ragione , l
'
altro diventa subito il tuo
nemico , qualcuno che ti vuole fregare? Qui racconto la nostra conflittualità latente e l
'
assenza
totale del senso di comunità» .
Mattia Torre , autore romano di cinema e teatro , noto al grande pubblico per la serie tv «Boris» ,
torna al teatro Franco Parenti con «Qui e Ora» , già portato al successo su queste scene da Valerio
Mastandrea (dal 13 al 19 marzo , ore 20 .30 via Pierlombardo 14, biglietti 18-40 euro) .
In scena due scooter di grossa cilindrata accartocciati uno sopra l
'
altro , e i due conducenti che
aspettano i soccorsi nel nulla del grande raccordo anulare romano.
Ma al posto di essere solidali i sopravvissuti in quell
'
ora e dieci di attesa dell
'
ambulanza che fanno?
Si mettono a litigare.
Un comico e cinico duello metropolitano che denuncia l
'
esasperazione di due uomini , simbolo del
clima teso e violento che si respira oggi nelle nostre grandi città , «in altri Paesi dove la povertà è
maggiore , sono più civili» , afferma l
'
autore , il motivo è chiaro: «non abbiamo un senso di
appartenenza politica da oltre vent' anni , la cattiva amministrazione finisce per generare sfiducia
non solo dei cittadini verso le istituzioni , ma anche tra di noi» .
A dar voce al conflitto sul palco due uomini sulla quarantina , due parti di mondo che non dialogano
tra loro.
Da una parte c' è un disoccupato , Claudio Aliotta (Valerio Aprea) , un uomo semplice che lotta tutti i
giorni tra mille difficoltà , dall
'
altra un individuo che vive in estetica contemplazione di sé, Aurelio
Sampieri (Paolo Calabresi) , «uno chef radiofonico motivazionale , uno dei tanti lavori dopati senza
senso» .
Uno spettacolo che parla di degrado pubblico e privato , un tema che Mattia Torre sente
particolarmente vicino , «Roma è una città in caduta libera , ho vissuto due mesi a Napoli per lavoro
e devo dire che nonostante le mille contraddizioni , lä c' è un clima molto più solidale e luminoso , a
Roma stanno chiudendo teatri e spazi di aggregazione , e se litighi con qualcuno in mezzo al traffico
rischi la morte.
Non so da dove si potrà mai ripartire» .
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14 marzo 2017 - 11:09 > Versione online
P.23
24. Senza filtro . Uno spettacolo per Alda Merini
prossimo 21 marzo , in occasione della Giornata mondiale della poesia , andrà in scena , al Teatro
Verdi di Milano , lo spettacolo" Senza filtro
"
, prodotto dalla
Compagnia Eccentrici Dadarò e già ospitato con successo a Milano presso Teatro Leonardo ,
Spazio Avirex Tertulliano , Teatro Libero , Teatro Franco Parenti.
Senza filtro" è un invito a conoscere il
"
dietro le pagine" di una donna che fu un inno alla Vita e
all
'
Amore , quell
'
Alda Merini condannata e salvata dalla sua poesia , di cui , proprio il 21 marzo ,
ricorre l
'
anniversario della nascita.
Lo spettacolo , per la regia di Fabrizio Visconti , vede in scena Rossella Rapisarda , vincitrice del
Premio SaltinAria Migliore Attrice 2015 , accompagnata dalle musiche dal vivo di Marco Pagani ,
contrappunto ideale di questo intenso monologo , che si apre e si chiude nella cornice scenica del
Bar Charlie , luogo simbolico dove si racchiude tutta la vita della scrittrice , che trascorreva qui gran
parte delle sue giornate a
"
scrivere , parlare , ridere , incontrare , fumare , consumare la sua voglia di
stringere in mano una vita troppo spesso lontana dal mondo
"
.
"
Senza filtro" rientra fra le iniziative di " La Gare
"
, progetto di ricerca artistica multidisciplinare , nato
all
'
interno della Compagnia Eccentrici Dadarò , che si attua , principalmente , attraverso spettacoli di
teatro serale , ma anche progetti antropologici , installazioni artistiche , lavori di sperimentazione sui
linguaggi della luce e della musica , che non si fermano al filtro della sfera razionale , ma passano
direttamente a quella percettiva ed emozionale.
( www .progettolagare .com ).
"
Raccontiamo Alda Merini così come ce l
'
hanno raccontata gli angeli custodi della sua memoria , gli
amici di vita che l
'
hanno conosciuta e accompagnata negli anni: Arnoldo Mosca Mondadori , Alberto
Casiraghi , Giuliano Grittini , Giuseppe d
'
Ambrosio Angelillo e tutti coloro che sui Navigli di Milano
l
'
hanno incontrata giorno dopo giorno e non hanno più voluto né saputo dimenticarla.
Lo spettacolo è un inno alla vita e all
'
amore , e una dedica a una delle anime più grandi che Milano
abbia visto nascere tra le sue vie.
Senza filtro è semplicemente l
'
espressione di un incontro che per noi è stato scuola ed educazione
alla vita , il prodotto di un innamoramento pieno di gratitudine.
E tanta ironia , perché l
'
Alda non avrebbe concesso uno spettacolo fatto di sole liriche e poesia
"
.
(dalle Note di regia) Al termine dello spettacolo , sarà ospite in Teatro Luisella Veroli , biografa
ufficiale di Alda Merini , che racconterà aneddoti e ricordi personali relativi alla sua frequentazione
con Alda Merini , così da rendere ancora più ricco e vivo il ritratto della poetessa tracciato dallo
spettacolo.
Infine , nello spirito di una celebrazione condivisa della Giornata mondiale della poesia , tutti coloro
che si presenteranno in biglietteria con una poesia di Alda Merini , stampata o manoscritta , avranno
diritto a una riduzione sul prezzo del biglietto.
Le poesie saranno raccolte nel foyer del Teatro , dove si potranno ammirare anche alcuni ritratti
fotografici della poetessa , realizzati da Giuliano Grittini.
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14 marzo 2017 - 08:54 > Versione online
P.24
25. Calabresi &
Aprea , il vuoto si sdoppia
MILANO In principio fu Valerio Mastandrea a portare al successo
"
Qui e Ora" di Mattia Torre sulla
scena del Teatro Franco Parenti.
Stavolta , a quattro anni di distanza , sarà invece
Leggi tutta la notizia
Metro 14-03-2017 07 :12 Categoria: SPETTACOLO
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14 marzo 2017 - 07:46 > Versione online
P.25
26. Torna l
'
appuntamento con Letteralmente Festival giunto alla
sua quarta edizione
L
'
Istituto dei Ciechi di
Milano ospita la quarta
edizione di
"
Letteralmente
Festival
"
, l
'
evento dedicato
alla cultura civile intesa
come libero pensiero
democratico.
15 marzo il Festival è
aperto dalla conferenza
"
Informazione
democrazia" e al termine
dell
'
incontro è prevista
l
'
assegnazione del
"
Premio
Pier Mario Vello alla Cultura
Civile
"
.
Gli eventi poi proseguono
fino al 28 marzo in altri
luoghi di cultura a Milano
quali il Piccolo Teatro , il
Teatro Franco Parenti , la
Libreria Rizzoli della
Galleria Vittorio Emanuele ,
Teatro Litta , le Librerie Mondadori di Piazza Duomo Via Marghera , il Liceo Einstein
concludersi poi presso l
'
Istituto dei ciechi con due incontri del progetto
"
Dialogo nel Buio
"
.
Tutti gli Eventi di Milano
. : Bat
Letteralmente Festival
Wallne
/
Calendario 6e20
e per
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29. Quartello d'archi al Corriere
nel nome cliLaura DubiriiUn ciclo cliconcerti in SalaBuzzatiper ricordare la giornalista musicale
«Quartetti per Laura». Parte
oggi un ciclo di sei appunta-
menti tutti affidati a giovani
ma già affermati interpreti per
ricordare Laura Dubini nello
stesso modo con cui lei si era
fatta conoscere ai lettori del
«Corriere»: la musica. Storica
firma cli via Solferino, moriva
ilio marzo 2007, Uil mese pri-
ma di compiere dnquant'anni,
dopo aver combattuto contro
«la brutta bestia», come defi-
niva il tumore che l'aveva col-
pita diciotto anni prima. Nel
2012 è nato il Comitato Laura
Dubini con lo scopo di rinno-
varne il doppio impegno: da
una parte promuovere la mu-
sica e in particolare i giovani
talenti, dall'altra sostenere in
tutte le forme possibili la ricer-
ca contro il cancro e l'assisten-
za ai malati terminali, come lei
stessa avevafatto spendendosi
a fianco di associazioni come
l'Airc eVidas.
Cinque anni dopo il Comita-
to lancia un ciclo cli quartetti,
l'inaugurazione oggi nella Sala
Buzzati del «Corriere della Se-
ra», un luogo simbolo dellavi-
ta professionale di Dubini, co-
sì come «luoghi del cuore» le-
gati alla vita e alla memoria
della giornalista saranno an-
che gli altri che ospiteranno i
prossimi appuntamenti, dal
Teatro alla Scala che aprirà il
suo Ridotto dei Palchi «Tosca-
nini», alfllniversità Statale fi-
no alla chiesa di San Marco,
carica di echi mozartiani. In-
trodurranno il concerto inau-
gurale una donna di teatro co-
me Andrée Ruth Shammah, il
presidente della Fondazione
«Corriere delia Sera» Piergae-
tano Marchetti e l'ex direttore
del «Corsera» Ferruccio de
Bortoli. Sul palco, atteso col
Quartetto in fa di Ravel, salirà
il Quartetto Lyskamm, fondato
nel 2oo8 a Milano da quattro
musicisti tra i 17 e i 24 anni: le
violiniste Cecilia Ziano e Clara
Franziska Schotensack, la vio-
lista Francesca Piccioni e il
violoncellista Giorgio Casati.
Proprio l'unico uomo della
formazione ha scelto il nome
del gruppo: appassionato alpi-
nista, l'ha intitolato alla cele-
bre punta del Monte Rosa,che
al di là della suggestione alpi-
na suona come un'ambiziosa
tensione a scalare le vette del
concertismo internazionale. 11
primo importante passo è sta-
ta la vittoria del Broletti Buito-
ni Tmst, intitolato alla memo-
ria di Claudio Abbado, poi i
primi importanti ingaggi in
Italia e all'estero. Negli altri ap-
puntamenti si esibiranno altri
undici quartetti selezionati
dalla viola del Quartetto di
Cremona Simone Gramaglia,
tra cui il Guadagnini, Echo,
Nos e Sincronie.
Enrico Parola
La scheda
• «Quartetti
per Laura» oggi
ore 18.30, sala
Buzzati, via
Balzan 3, per
prenotazione
rsvp@fondazio
necorriere.it
• Sul palco
il Quartetto
Lyskamm
esegue il
Quartettoinfa
di Maurice
Ravel.
Introducono
Piergaetano
Marchetti,
Ferruccio de
Bortoli e
Andrée Ruth
Shammah
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1, 16
SUPERFICIE :70 %
DIFFUSIONE :(658571)
AUTORE :Enrico Parola
15 marzo 2017 - Edizione Milano
P.29
30. Sul palco Il Quartetto Lyskamm inaugura questo pomeriggio la rassegna
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