SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  23
La frammentazione
linguistica medievale
Dal latino alla nascita dei volgari
romanzi in Romània e in Italia
Impero Romano attorno al III sec.
Nel territorio dell'Impero Romano, c'erano sempre state molte
varietà di latino parlato che si distinguevano dal più unitario
latino scritto classico (che aveva come modelli i grandi autori
latini).
Tali varietà dipendevano soprattutto dall'estrazione
socioculturale dei parlanti (diastratìa), dalla situazione
comunicativa più o meno formale (diafasìa), ma soprattutto
dalla variazione geografica (diatopìa): già dall'inizio della sua
diffusione, infatti, il latino parlato risentì degli influssi delle
lingue che andava a sostituire (sostrato linguistico) presso i
popoli che entravano mano a mano a far parte del dominio
romano.
I sostrati del latino
I sostrati del
latino in Italia
I sostrati linguistici in Italia furono la
base dei volgari che affiancavano il
latino classico e che hanno originato
i dialetti che ancora oggi affiancano
l'italiano.
I tre gruppi più importanti sono:
• i sostrati gallo-italici nell'area
settentrionale e centrale
• il sostrato etrusco nell'area
centrale
• il sostrato greco nell'area
meridionale
Dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) le dominazioni
straniere di popoli germanici (goti, longobardi, franchi) contribuirono in
modo decisivo ad aumentare la grande frammentazione linguistica
dell'area in cui prima si parlava latino (detta Romània). Cominciarono a
formarsi le lingue volgari locali con caratteri diversi e specifici.
In Italia, in particolare, a questa frammentazione contribuirono
soprattutto i longobardi (568-773) che arrivarono fino al Sud coi ducati di
Spoleto e Benevento e divisero la Penisola politicamente e
geograficamente.
I dominatori germanici, a differenza dei romani che imponevano ai popoli
vinti il latino, adottarono la lingua delle popolazioni conquistate,
immettendo però alcuni elementi della loro lingua (superstrato).
I superstrati romano-barbarici
I superstrati romano-barbarici
I prestiti longobardi rappresentano il più sostanzioso gruppo di elementi
germanici entrati nel latino volgare prima dell'avvio di una tradizione scritta.
Essi sono ancora oggi diffusi nel lessico comune in molti ambiti semantici:
• lessico di campagna: striscia, annaffiare, gora, parco, zolla…
• lessico anatomico: anca, baffo, gozzo, grinfia, schiena, stinco, zanna, zazzera…
• lessico degli atteggiamenti: beffare, sbigottire, ghignare, scherzare…
• lessico domestico: gruccia, benda, branda, panca, sala, stamberga, stia…
• lessico di cucina: sbafare, brodo, gnocco, piluccare, trincare…
• toponomastica: Lombardia (che indicava tutta l'Italia settentrionale) Garda,
Guastalla, Amiata, Gualdo…
• antroponimia: cognomi come Cataldo, Grimaldi, Mari, Pertini, Sassetti…
Il superstrato longobardo
Già in età Imperiale si affermano, nel latino parlato delle varie aree, mutamenti
importanti, a noi noti attraverso fonti scritte diverse (iscrizioni, graffiti, testimonianze di
scrittori o di grammatici che ci segnalano le innovazioni come "errori”).
Tra i più rilevanti…
• Cadono le consonanti finali di parola (amat > ama, panem > pane)
• Si indebolisce il sistema flessivo fondato sui casi e i costrutti con preposizione
sostituiscono le forme declinate (vini > de vino 'del vino')
• Il dimostrativo ille in funzione anaforica assume funzioni di articolo, prima assente in
latino (illa rosa 'la rosa')
• Si introducono forme perifrastiche con valore di futuro e di condizionale (amare
habeo 'amerò'; amare habebam o amare hebui 'amerei')
• L'ordine delle parole, con la perdita dei casi che segnalano i rapporti sintattici tra i
costituenti, non è più̀ libero ma inizia a seguire il modello SVO (soggetto-verbo-
oggetto: Petrus Paulum amat 'Pietro ama Paolo').
Dal latino ai volgari romanzi
Tra il IV e il V secolo (ma l'inizio del fenomeno è più antico) nel sistema
vocalico del latino scompare la distinzione degli accenti fondata sulla
quantità (vocali lunghe/brevi) e si instaura la distinzione fondata sulla
qualità (vocali aperte/chiuse): le vocali brevi venivano pronunciate aperte
e le lunghe chiuse.
Si passa così dal sistema vocalico latino a quello italico a sette vocali
toniche (o cinque nei sistemi diversi dal tosco-fiorentino, come il
siciliano), ridotte a cinque in sillaba atona (i, e, a, o, u).
Vocalismo tonico italico
Ī Ĭ Ē Ĕ Ā Ă Ŏ Ō Ŭ Ū
fīlum
> filo
pĭlum
> pélo
tēlam
> téla
bĕne
> bène
fābulam
> favola
măre
> mare
nŏvem
> nòve
sōlem
> sóle
crŭcem
> cróce
mūrum
> muro
i é è a ò ó u
/i/ /e/ /ɛ/ /a/ /ɔ/ /o/ /u/
Scripta latina rustica
Le prime testimonianze
latino-volgari in Italia
Il vero e proprio distacco tra la lingua scritta della cultura e i volgari
avviene in tempi e modi diversi, comunque non prima del VII-VIII secolo,
e presuppone una situazione di convivenza del latino con il volgare
(diglossia), in cui il volgare è la lingua bassa, l'unica usata dagli incolti (gli
illitterati), mentre il latino è la lingua alta, usata da una minoranza colta (i
litterati, che sono veri e propri bilingui).
Prima che affiorasse la consapevolezza della separazione, e che si
manifestasse l'esigenza di scrivere in volgare, troviamo però scritture in
latino “rustico”, cioè in un latino venato di volgarismi fonomorfologici,
sintattici e lessicali.
La scripta latina rustica rappresenta dunque una sorta di “ponte” tra
latino scritto e le scritture volgari vere e proprie, anche se latino e
volgare continueranno per lungo tempo a interferire e a coesistere nei
documenti.
Scripta latina rustica
L'avvio di scriptae volgari fu sollecitato e favorito dalla riforma carolingia del latino (tra
VIII e IX sec.), che approfondì la distanza tra latino scritto e gli usi volgari parlati e la
coscienza di tale separazione.
Queste scritture intermedie provengono da ambienti alfabetizzati e da importanti figure di
"mediatori" linguistici e culturali:
• I notai, che dovevano tradurre e riformulare di continuo da una lingua all'altra.
• I mercanti, che di solito non conoscevano il latino, ma sapevano scrivere e far di conto,
e dovevano usare il volgare per esigenze pratiche (conti, corrispondenza ecc.).
• I religiosi, che nella loro predicazione dovevano farsi comprendere anche dagli
illitterati.
L'area geografica privilegiata per l'attestazione di scriptae volgari già dal IX-X sec. è l'area
mediana, da Montecassino all'Umbria, in cui agì profondamente la cultura monastica
benedettina. In altre regioni, invece, la documentazione è più tarda.
Scripta latina rustica
Pur essendo espressione di tradizioni culturali locali differenti, le
scriptae volgari presentano tendenze comuni:
• L'ibridismo linguistico, dovuto alla mescolanza di tratti locali con
elementi latini o latineggianti.
• La variabilità e instabilità, dovute ai problemi della resa grafica
di suoni volgari con l'alfabeto latino e al sovrapporsi di usi
differenti, oltre che alla mancanza di una norma univoca.
• La forte specificità dell'elemento locale, che caratterizza le
scriptae dei vari centri e le rende molto diversificate tra loro,
anche se provengono da zone contigue geograficamente.
Per le scriptae medievali si parla perciò di plurilinguismo e
policentrismo.
Scripta latina rustica
Uno dei più antichi casi di
testo latino intriso di
volgarismi è il cosiddetto
Indovinello veronese (fine
VIII-inizio IX sec.). Si tratta di
una nota in corsivo che allude
metaforicamente all'atto dello
scrivere: l'indovinello è stato
aggiunto, insieme a un'altra
breve nota in latino corretto,
su una pagina di un codice
scritto in Spagna al principio
dell'VIII secolo e poi arrivato
nella Biblioteca Capitolare di
Verona.
L'indovinello
veronese
“✝ Se pareba boues alba pratalia araba & albo uersorio teneba & negro semen seminaba
✝ gratias tibi agimus omnip(oten)s sempiterne d(eu)s”
L'indovinello veronese
Forme già volgari Forme ancora latine
• pareba, araba, seminaba perdono la -t
della III persona sing. dell'imperfetto
• albo, versorio, negro hanno la finale in -o
invece che in -um
• negro si discosta dal latino nigrum
• la -s plurale di boves
• gli imperfetti in -eba, -aba invece dei
betacismi -eva, -ava
• la -n di semen
• il nesso -ri-+ vocale in versorio e
• albo e alba dal latino albus 'bianco'
Il più antico testo noto in volgare è
l'Iscrizione della Catacomba di Comodilla a
Roma risalente alla prima metà del IX sec.
Il documento è una frase graffita sulla parete
della catacomba (sotto a un più tardo affresco
raffigurante la Vergine in trono col Bambino)
che offre un suggerimento all'officiante della
Messa:
“NON
DICE
RE IL
LE SE
CRITA
A BBOCE”
L'iscrizione della
Catacomba di Comodilla
La formula può essere così ricostruita:
“NON DICERE ILLE SECRITA ABBOCE ”
• La formula proibitiva non + infinito ha sostituito il costrutto
classico ne + congiuntivo perfetto
• secrita è al posto del latino secrēta
• Il dimostrativo ille è interpretabile come uno dei primi esempi in
area italiana di articolo determinativo (precursore della sua
forma aferetica le)
• A bboce segnala graficamente il betacismo di v (pronunciata /b/)
e il raddoppiamento fonosintattico del parlato
L'iscrizione della Catacomba di Comodilla
Un altro antico esempio di scrittura volgare esposta per una lettura collettiva è
l'iscrizione che correda l'affresco raffigurante la Passione di San Clemente (XI sec.)
nell'omonima basilica sotterranea a Roma.
Le parole pronunciate dai servi che credono di aver imprigionato il santo sono in
volgare: «Falite dereto colo palo Carvoncelle» «Albertel Gosmari tràite»; e così le
esortazioni del persecutore patrizio Sisinnio: «Fili de le pute tràite»; mentre le parole
del santo, miracolosamente trasformato in colonna, sono in latino approssimativo:
«Duritiam cordis vestris saxa trahere meruistis»
L'iscrizione di San Clemente
Servi: FALITE DERETO COLO PALO
CARVONCELLE
San Clemente: DURITIAM CORDIS VESTRIS
SAXA TRAHERE MERUISTIS
Servi: ALBERTEL GOSMARI TRAITE
Persecutore SISINUS: FILI DE LE PUTE TRAITE
Il testo è rilevante per il ruolo di diverso
prestigio assegnato al volgare e al latino
(lingua attribuita solo al santo e presente
anche nell'iscrizione dedicatoria sotto
l'affresco) e per la caratterizzazione parlata e
bassa delle battute in volgare nelle quali
possiamo ravvisare l'antico dialetto
romanesco.
L'iscrizione di San Clemente
I primi usi consapevoli del volgare in documenti
ufficiali (considerati l'atto di nascita dell'italiano) sono
i placiti ('decisioni giudiziali') ritrovati nell'abbazia di
Montecassino, ma provenienti da diverse località
campane (uno a Capua, uno a Sessa Aurunca, due a
Teano) tra il marzo del 960 d.C. (il Placito di Capua) e
l'ottobre 963 d.C. (il secondo Placito di Teano).
I placiti sono dei verbali scritti in latino su pergamena,
nei quali, però, i notai redattori hanno avuto lo
scrupolo di restituirci consapevolmente e quanto più
fedelmente possibile la lingua volgare dei testimoni
sotto giuramento.
Placiti cassinesi
Nel Placito di Capua, il più antico, il notaio Atenolfo trascrive per tre volte la
testimonianza (lasciata volutamente in volgare) che il giudice Arechisi aveva richiesto
ai testimoni:
“Sao ko kelle terre per kelle fini que ki kontene trenta anni le possette parte S(an)c(t)i
Benedicti.”
Il testo presenta la prima attestazione di dislocazione a sinistra con ripresa
pronominale “kelle terre… le possette” ed elementi volgari sia nella grafia (k in ki,
kontene, kelle) che nella fonetica (ko < latino quŏd; kelle > latino ĕccŭm + ĭlle; ki <
latino ĕccŭm + hĭc; Sao, probabile forma meridionale su cui prevalse il tipo Saccio <
latino săpĭo).
Il Placito di Capua
Sempre della fascia appenninico-mediana è uno dei più antichi
testi bilingui latino-volgari finora noti: la Formula di confessione
umbra (fine dell'XI sec.) ritrovata nel monastero benedettino
Sant'Eutizio presso Norcia.
Il manoscritto è una litania penitenziale che i fedeli dovevano
recitare a voce alta e la sua struttura si può dividere così:
• il penitente inizia la formula di rito della confessione in un
latino ecclesiastico fortemente contaminato (“Confessu
so…”)
• il penitente chiede perdono riconoscendosi colpevole dei
suoi peccati in volgare (con una lista di “Miserere.
Accusome…” e una sintassi paratattica)
• sempre in spiccato volgare è la richiesta di perdono del
penitente (“De istis et his similia sì me nde metto en colpa”)
• il confessore, ancora in volgare, accetta la confessione del
penitente in nome di Dio e dei santi (“ke lu diabolu non te
nde poza accusare”)
• il confessore pronuncia la formula d'assoluzione in corretto
latino (“Indulgentiam et remissiones, absolutiones […]
tribuat”)
Formula di confessione umbra
In Toscana invece uno dei testi più antichi è la Testimonianza di Travale risalente al
1158. Il documento notarile riguarda il possesso conteso di alcuni casolari nel
territorio di Travale, una piccola frazione del comune di Montieri (Grosseto).
Anche qui la deposizione dei testimoni, che lo scrivente ha trascritto col gusto
dell'aneddoto, della frase breve e ad effetto, presenta numerose forme e frasi intere
in volgare.
In particolare è di difficile interpretazione, ma molto lontana dal latino, la frase di un
certo Malfredo che, avendo prestato servizio di guardia presso il podere di Travale,
lamenta di non essere stato adeguatamente nutrito:
“Guaita, guaita male; non mangiai ma mezo pane.“
Il termine guaita, sia come sostantivo (come è da intendersi nella prima occorrenza
della frase), sia come verbo (come nella seconda) deriva dal germanico. Il sostantivo
wahta e il verbo wathon sono alla base del fiorentino guatare e vicini ad altri termini
germanici entrati poi nella nostra lingua come guerra, guancia, guardia, guardare.
La Testimonianza di Travale

Contenu connexe

Tendances

English for Specific Purposes by Tony Dudley Evans
English for Specific Purposes by Tony Dudley EvansEnglish for Specific Purposes by Tony Dudley Evans
English for Specific Purposes by Tony Dudley EvansParth Bhatt
 
029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e Manzoni029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e ManzoniFrisoni_Andrea
 
Corsodi base2011 sondrio_4_ballero
Corsodi base2011 sondrio_4_balleroCorsodi base2011 sondrio_4_ballero
Corsodi base2011 sondrio_4_balleroIIS Falcone-Righi
 
Fidelityandtransparency translation
Fidelityandtransparency translationFidelityandtransparency translation
Fidelityandtransparency translationEr Animo
 
Domande Su Dante
Domande Su DanteDomande Su Dante
Domande Su Dantecoccoamalia
 
italiano neostandard
italiano neostandarditaliano neostandard
italiano neostandardacbabc
 
MUSICA EN LA EDAD MEDIA
MUSICA EN LA EDAD MEDIAMUSICA EN LA EDAD MEDIA
MUSICA EN LA EDAD MEDIAJuan Moreno
 
The application of case grammar to translation
The application of case grammar to translationThe application of case grammar to translation
The application of case grammar to translationGeorgeLasluisa
 
023 Umanesimo latino e volgare
023 Umanesimo latino e volgare023 Umanesimo latino e volgare
023 Umanesimo latino e volgareFrisoni_Andrea
 
Italiano popolare
Italiano popolareItaliano popolare
Italiano popolareB.Samu
 
Pragmatic Issues In Discourse Analysis
Pragmatic Issues In Discourse AnalysisPragmatic Issues In Discourse Analysis
Pragmatic Issues In Discourse AnalysisLouis de Saussure
 
Developing plurilingual competence in Europe
Developing plurilingual competence in EuropeDeveloping plurilingual competence in Europe
Developing plurilingual competence in EuropeCynthia Pavlidou
 
structural syllabus -- funtional syllabus
structural syllabus -- funtional syllabusstructural syllabus -- funtional syllabus
structural syllabus -- funtional syllabusMasrurin Lailiyah
 

Tendances (20)

English for Specific Purposes by Tony Dudley Evans
English for Specific Purposes by Tony Dudley EvansEnglish for Specific Purposes by Tony Dudley Evans
English for Specific Purposes by Tony Dudley Evans
 
Renacimiento
RenacimientoRenacimiento
Renacimiento
 
El flamenco
El flamencoEl flamenco
El flamenco
 
029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e Manzoni029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e Manzoni
 
Corsodi base2011 sondrio_4_ballero
Corsodi base2011 sondrio_4_balleroCorsodi base2011 sondrio_4_ballero
Corsodi base2011 sondrio_4_ballero
 
Fidelityandtransparency translation
Fidelityandtransparency translationFidelityandtransparency translation
Fidelityandtransparency translation
 
Domande Su Dante
Domande Su DanteDomande Su Dante
Domande Su Dante
 
La scuola siciliana
La scuola sicilianaLa scuola siciliana
La scuola siciliana
 
Origini della lingua italiana
Origini della lingua italianaOrigini della lingua italiana
Origini della lingua italiana
 
italiano neostandard
italiano neostandarditaliano neostandard
italiano neostandard
 
MUSICA EN LA EDAD MEDIA
MUSICA EN LA EDAD MEDIAMUSICA EN LA EDAD MEDIA
MUSICA EN LA EDAD MEDIA
 
Uni-_Italia B1 B2.pdf
 Uni-_Italia B1 B2.pdf Uni-_Italia B1 B2.pdf
Uni-_Italia B1 B2.pdf
 
The application of case grammar to translation
The application of case grammar to translationThe application of case grammar to translation
The application of case grammar to translation
 
023 Umanesimo latino e volgare
023 Umanesimo latino e volgare023 Umanesimo latino e volgare
023 Umanesimo latino e volgare
 
Corpora translation
Corpora translationCorpora translation
Corpora translation
 
Gentile da Fabriano
Gentile da FabrianoGentile da Fabriano
Gentile da Fabriano
 
Italiano popolare
Italiano popolareItaliano popolare
Italiano popolare
 
Pragmatic Issues In Discourse Analysis
Pragmatic Issues In Discourse AnalysisPragmatic Issues In Discourse Analysis
Pragmatic Issues In Discourse Analysis
 
Developing plurilingual competence in Europe
Developing plurilingual competence in EuropeDeveloping plurilingual competence in Europe
Developing plurilingual competence in Europe
 
structural syllabus -- funtional syllabus
structural syllabus -- funtional syllabusstructural syllabus -- funtional syllabus
structural syllabus -- funtional syllabus
 

En vedette

En vedette (10)

Milano - storia e memoria - Cittadini - OCA - SEIcentro - Museolab6
Milano - storia e memoria - Cittadini - OCA - SEIcentro - Museolab6 Milano - storia e memoria - Cittadini - OCA - SEIcentro - Museolab6
Milano - storia e memoria - Cittadini - OCA - SEIcentro - Museolab6
 
Le lingue in Europa
Le lingue in EuropaLe lingue in Europa
Le lingue in Europa
 
Le origini della lingua italiana
Le origini della lingua italianaLe origini della lingua italiana
Le origini della lingua italiana
 
Prove istituto 2015 16 - presentazione
Prove istituto 2015 16 - presentazioneProve istituto 2015 16 - presentazione
Prove istituto 2015 16 - presentazione
 
025 L'Età della Codificazione
025 L'Età della Codificazione025 L'Età della Codificazione
025 L'Età della Codificazione
 
019 Storia della lingua periodizzazione
019 Storia della lingua periodizzazione019 Storia della lingua periodizzazione
019 Storia della lingua periodizzazione
 
Il dolce Stil Novo e Guido Guinizzelli
Il dolce Stil Novo e Guido GuinizzelliIl dolce Stil Novo e Guido Guinizzelli
Il dolce Stil Novo e Guido Guinizzelli
 
Dante
DanteDante
Dante
 
Eneide
EneideEneide
Eneide
 
Eneide
EneideEneide
Eneide
 

Similaire à 020 Frammentazione medievale

Le origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaLe origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaGiorgio Scudeletti
 
027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europee027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europeeFrisoni_Andrea
 
Unificazione norma espansione
Unificazione norma espansioneUnificazione norma espansione
Unificazione norma espansioneB.Samu
 
Dal latino imperiale ai volgari
Dal latino imperiale ai volgariDal latino imperiale ai volgari
Dal latino imperiale ai volgarilaurbon
 
Nascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italianoNascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italianofrancescapiras
 
026 Diffusione non letteraria
026 Diffusione non letteraria026 Diffusione non letteraria
026 Diffusione non letterariaFrisoni_Andrea
 
028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europea028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europeaFrisoni_Andrea
 
Allegato 2 origini supporto alla lezione sui primi documenti
Allegato 2 origini  supporto alla lezione sui primi documentiAllegato 2 origini  supporto alla lezione sui primi documenti
Allegato 2 origini supporto alla lezione sui primi documentiDora Sperti
 
La scuola poetica siciliana - Prof. Zenoni
La scuola poetica siciliana - Prof. ZenoniLa scuola poetica siciliana - Prof. Zenoni
La scuola poetica siciliana - Prof. Zenoniteozenoni
 
030 Italiano e unità italia
030 Italiano e unità italia030 Italiano e unità italia
030 Italiano e unità italiaFrisoni_Andrea
 
Il medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della linguaIl medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della linguaMarco Colli
 
5 h questione_della_lingua
5 h questione_della_lingua5 h questione_della_lingua
5 h questione_della_linguaMarcello Nobili
 
Letteratura medioevale la nascita del volgare
Letteratura medioevale  la nascita del volgareLetteratura medioevale  la nascita del volgare
Letteratura medioevale la nascita del volgareMariangela Galatea Vaglio
 
Vocalismo tonico napoletano e vocalismo siciliano
Vocalismo tonico napoletano e vocalismo sicilianoVocalismo tonico napoletano e vocalismo siciliano
Vocalismo tonico napoletano e vocalismo sicilianoAndrea Rinaldi
 
CAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIA
CAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIACAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIA
CAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIAIanosi Giorgiana
 
LATINO - La varietà del teatro di plauto
LATINO - La varietà del teatro di plautoLATINO - La varietà del teatro di plauto
LATINO - La varietà del teatro di plautoachillenapolitano
 
032 Nuove questioni della lingua
032 Nuove questioni della lingua032 Nuove questioni della lingua
032 Nuove questioni della linguaFrisoni_Andrea
 

Similaire à 020 Frammentazione medievale (20)

Le origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaLe origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in Italia
 
027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europee027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europee
 
Unificazione norma espansione
Unificazione norma espansioneUnificazione norma espansione
Unificazione norma espansione
 
Dal latino imperiale ai volgari
Dal latino imperiale ai volgariDal latino imperiale ai volgari
Dal latino imperiale ai volgari
 
Nascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italianoNascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italiano
 
026 Diffusione non letteraria
026 Diffusione non letteraria026 Diffusione non letteraria
026 Diffusione non letteraria
 
Primalezioneletteratura
PrimalezioneletteraturaPrimalezioneletteratura
Primalezioneletteratura
 
028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europea028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europea
 
Allegato 2 origini supporto alla lezione sui primi documenti
Allegato 2 origini  supporto alla lezione sui primi documentiAllegato 2 origini  supporto alla lezione sui primi documenti
Allegato 2 origini supporto alla lezione sui primi documenti
 
La scuola poetica siciliana - Prof. Zenoni
La scuola poetica siciliana - Prof. ZenoniLa scuola poetica siciliana - Prof. Zenoni
La scuola poetica siciliana - Prof. Zenoni
 
Umanesimo rinascimento
Umanesimo rinascimentoUmanesimo rinascimento
Umanesimo rinascimento
 
030 Italiano e unità italia
030 Italiano e unità italia030 Italiano e unità italia
030 Italiano e unità italia
 
Il medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della linguaIl medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della lingua
 
5 h questione_della_lingua
5 h questione_della_lingua5 h questione_della_lingua
5 h questione_della_lingua
 
Letteratura medioevale la nascita del volgare
Letteratura medioevale  la nascita del volgareLetteratura medioevale  la nascita del volgare
Letteratura medioevale la nascita del volgare
 
Vocalismo tonico napoletano e vocalismo siciliano
Vocalismo tonico napoletano e vocalismo sicilianoVocalismo tonico napoletano e vocalismo siciliano
Vocalismo tonico napoletano e vocalismo siciliano
 
CAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIA
CAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIACAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIA
CAPITOLO 5 – IL DE VULGARI ELOQUENTIA
 
LATINO - La varietà del teatro di plauto
LATINO - La varietà del teatro di plautoLATINO - La varietà del teatro di plauto
LATINO - La varietà del teatro di plauto
 
SMU / Sistema Museale della città di Ugento
SMU / Sistema Museale della città di UgentoSMU / Sistema Museale della città di Ugento
SMU / Sistema Museale della città di Ugento
 
032 Nuove questioni della lingua
032 Nuove questioni della lingua032 Nuove questioni della lingua
032 Nuove questioni della lingua
 

Plus de Frisoni_Andrea

033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativo
033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativo033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativo
033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativoFrisoni_Andrea
 
031 Fattori di evoluzione dell'italiano
031 Fattori di evoluzione dell'italiano031 Fattori di evoluzione dell'italiano
031 Fattori di evoluzione dell'italianoFrisoni_Andrea
 
017 Struttura informativa
017 Struttura informativa017 Struttura informativa
017 Struttura informativaFrisoni_Andrea
 
016 Analisi del periodo
016 Analisi del periodo016 Analisi del periodo
016 Analisi del periodoFrisoni_Andrea
 
015 Sintassi del periodo
015 Sintassi del periodo015 Sintassi del periodo
015 Sintassi del periodoFrisoni_Andrea
 
014 Costituenti e Struttura sintattica
014 Costituenti e Struttura sintattica014 Costituenti e Struttura sintattica
014 Costituenti e Struttura sintatticaFrisoni_Andrea
 
012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso Invariabili
012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso Invariabili012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso Invariabili
012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso InvariabiliFrisoni_Andrea
 
011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, Pronomi
011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, Pronomi011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, Pronomi
011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, PronomiFrisoni_Andrea
 
010 Morfologia e Classificazione dei Verbi
010 Morfologia e Classificazione dei Verbi010 Morfologia e Classificazione dei Verbi
010 Morfologia e Classificazione dei VerbiFrisoni_Andrea
 
009 Morfologia e Classificazione dei Nomi
009 Morfologia e Classificazione dei Nomi009 Morfologia e Classificazione dei Nomi
009 Morfologia e Classificazione dei NomiFrisoni_Andrea
 
007 Trascrizione Fonetica
007 Trascrizione Fonetica007 Trascrizione Fonetica
007 Trascrizione FoneticaFrisoni_Andrea
 
006 Sillabazione e Accenti della Lingua Italiana
006 Sillabazione e Accenti della Lingua Italiana006 Sillabazione e Accenti della Lingua Italiana
006 Sillabazione e Accenti della Lingua ItalianaFrisoni_Andrea
 
005 Ortografia Italiana
005 Ortografia Italiana005 Ortografia Italiana
005 Ortografia ItalianaFrisoni_Andrea
 
004 Sistema Consonantico Italiano
004 Sistema Consonantico Italiano004 Sistema Consonantico Italiano
004 Sistema Consonantico ItalianoFrisoni_Andrea
 
003 Sistema Vocalico Italiano
003 Sistema Vocalico Italiano003 Sistema Vocalico Italiano
003 Sistema Vocalico ItalianoFrisoni_Andrea
 

Plus de Frisoni_Andrea (18)

033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativo
033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativo033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativo
033 Tendenze dell'italiano poetico e narrativo
 
031 Fattori di evoluzione dell'italiano
031 Fattori di evoluzione dell'italiano031 Fattori di evoluzione dell'italiano
031 Fattori di evoluzione dell'italiano
 
018 Interpunzione
018 Interpunzione018 Interpunzione
018 Interpunzione
 
017 Struttura informativa
017 Struttura informativa017 Struttura informativa
017 Struttura informativa
 
016 Analisi del periodo
016 Analisi del periodo016 Analisi del periodo
016 Analisi del periodo
 
015 Sintassi del periodo
015 Sintassi del periodo015 Sintassi del periodo
015 Sintassi del periodo
 
014 Costituenti e Struttura sintattica
014 Costituenti e Struttura sintattica014 Costituenti e Struttura sintattica
014 Costituenti e Struttura sintattica
 
013 Morfosintassi
013 Morfosintassi013 Morfosintassi
013 Morfosintassi
 
012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso Invariabili
012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso Invariabili012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso Invariabili
012 Morfologia e Classificazione delle Parti del Discorso Invariabili
 
011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, Pronomi
011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, Pronomi011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, Pronomi
011 Morfologia e Classificazione di Articoli, Aggettivi, Pronomi
 
010 Morfologia e Classificazione dei Verbi
010 Morfologia e Classificazione dei Verbi010 Morfologia e Classificazione dei Verbi
010 Morfologia e Classificazione dei Verbi
 
009 Morfologia e Classificazione dei Nomi
009 Morfologia e Classificazione dei Nomi009 Morfologia e Classificazione dei Nomi
009 Morfologia e Classificazione dei Nomi
 
008 Lessemi e Morfemi
008 Lessemi e Morfemi008 Lessemi e Morfemi
008 Lessemi e Morfemi
 
007 Trascrizione Fonetica
007 Trascrizione Fonetica007 Trascrizione Fonetica
007 Trascrizione Fonetica
 
006 Sillabazione e Accenti della Lingua Italiana
006 Sillabazione e Accenti della Lingua Italiana006 Sillabazione e Accenti della Lingua Italiana
006 Sillabazione e Accenti della Lingua Italiana
 
005 Ortografia Italiana
005 Ortografia Italiana005 Ortografia Italiana
005 Ortografia Italiana
 
004 Sistema Consonantico Italiano
004 Sistema Consonantico Italiano004 Sistema Consonantico Italiano
004 Sistema Consonantico Italiano
 
003 Sistema Vocalico Italiano
003 Sistema Vocalico Italiano003 Sistema Vocalico Italiano
003 Sistema Vocalico Italiano
 

Dernier

TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxTeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxteccarellilorenzo
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxlorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024IISGiovanniVallePado
 
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docxTeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docxteccarellilorenzo
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxteccarellilorenzo
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...Nguyen Thanh Tu Collection
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereMarco Chizzali
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxsasaselvatico
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticanico07fusco
 

Dernier (20)

TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxTeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
 
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docxTeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
 

020 Frammentazione medievale

  • 1. La frammentazione linguistica medievale Dal latino alla nascita dei volgari romanzi in Romània e in Italia
  • 2. Impero Romano attorno al III sec.
  • 3. Nel territorio dell'Impero Romano, c'erano sempre state molte varietà di latino parlato che si distinguevano dal più unitario latino scritto classico (che aveva come modelli i grandi autori latini). Tali varietà dipendevano soprattutto dall'estrazione socioculturale dei parlanti (diastratìa), dalla situazione comunicativa più o meno formale (diafasìa), ma soprattutto dalla variazione geografica (diatopìa): già dall'inizio della sua diffusione, infatti, il latino parlato risentì degli influssi delle lingue che andava a sostituire (sostrato linguistico) presso i popoli che entravano mano a mano a far parte del dominio romano. I sostrati del latino
  • 4. I sostrati del latino in Italia I sostrati linguistici in Italia furono la base dei volgari che affiancavano il latino classico e che hanno originato i dialetti che ancora oggi affiancano l'italiano. I tre gruppi più importanti sono: • i sostrati gallo-italici nell'area settentrionale e centrale • il sostrato etrusco nell'area centrale • il sostrato greco nell'area meridionale
  • 5. Dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) le dominazioni straniere di popoli germanici (goti, longobardi, franchi) contribuirono in modo decisivo ad aumentare la grande frammentazione linguistica dell'area in cui prima si parlava latino (detta Romània). Cominciarono a formarsi le lingue volgari locali con caratteri diversi e specifici. In Italia, in particolare, a questa frammentazione contribuirono soprattutto i longobardi (568-773) che arrivarono fino al Sud coi ducati di Spoleto e Benevento e divisero la Penisola politicamente e geograficamente. I dominatori germanici, a differenza dei romani che imponevano ai popoli vinti il latino, adottarono la lingua delle popolazioni conquistate, immettendo però alcuni elementi della loro lingua (superstrato). I superstrati romano-barbarici
  • 7. I prestiti longobardi rappresentano il più sostanzioso gruppo di elementi germanici entrati nel latino volgare prima dell'avvio di una tradizione scritta. Essi sono ancora oggi diffusi nel lessico comune in molti ambiti semantici: • lessico di campagna: striscia, annaffiare, gora, parco, zolla… • lessico anatomico: anca, baffo, gozzo, grinfia, schiena, stinco, zanna, zazzera… • lessico degli atteggiamenti: beffare, sbigottire, ghignare, scherzare… • lessico domestico: gruccia, benda, branda, panca, sala, stamberga, stia… • lessico di cucina: sbafare, brodo, gnocco, piluccare, trincare… • toponomastica: Lombardia (che indicava tutta l'Italia settentrionale) Garda, Guastalla, Amiata, Gualdo… • antroponimia: cognomi come Cataldo, Grimaldi, Mari, Pertini, Sassetti… Il superstrato longobardo
  • 8. Già in età Imperiale si affermano, nel latino parlato delle varie aree, mutamenti importanti, a noi noti attraverso fonti scritte diverse (iscrizioni, graffiti, testimonianze di scrittori o di grammatici che ci segnalano le innovazioni come "errori”). Tra i più rilevanti… • Cadono le consonanti finali di parola (amat > ama, panem > pane) • Si indebolisce il sistema flessivo fondato sui casi e i costrutti con preposizione sostituiscono le forme declinate (vini > de vino 'del vino') • Il dimostrativo ille in funzione anaforica assume funzioni di articolo, prima assente in latino (illa rosa 'la rosa') • Si introducono forme perifrastiche con valore di futuro e di condizionale (amare habeo 'amerò'; amare habebam o amare hebui 'amerei') • L'ordine delle parole, con la perdita dei casi che segnalano i rapporti sintattici tra i costituenti, non è più̀ libero ma inizia a seguire il modello SVO (soggetto-verbo- oggetto: Petrus Paulum amat 'Pietro ama Paolo'). Dal latino ai volgari romanzi
  • 9. Tra il IV e il V secolo (ma l'inizio del fenomeno è più antico) nel sistema vocalico del latino scompare la distinzione degli accenti fondata sulla quantità (vocali lunghe/brevi) e si instaura la distinzione fondata sulla qualità (vocali aperte/chiuse): le vocali brevi venivano pronunciate aperte e le lunghe chiuse. Si passa così dal sistema vocalico latino a quello italico a sette vocali toniche (o cinque nei sistemi diversi dal tosco-fiorentino, come il siciliano), ridotte a cinque in sillaba atona (i, e, a, o, u). Vocalismo tonico italico Ī Ĭ Ē Ĕ Ā Ă Ŏ Ō Ŭ Ū fīlum > filo pĭlum > pélo tēlam > téla bĕne > bène fābulam > favola măre > mare nŏvem > nòve sōlem > sóle crŭcem > cróce mūrum > muro i é è a ò ó u /i/ /e/ /ɛ/ /a/ /ɔ/ /o/ /u/
  • 10. Scripta latina rustica Le prime testimonianze latino-volgari in Italia
  • 11. Il vero e proprio distacco tra la lingua scritta della cultura e i volgari avviene in tempi e modi diversi, comunque non prima del VII-VIII secolo, e presuppone una situazione di convivenza del latino con il volgare (diglossia), in cui il volgare è la lingua bassa, l'unica usata dagli incolti (gli illitterati), mentre il latino è la lingua alta, usata da una minoranza colta (i litterati, che sono veri e propri bilingui). Prima che affiorasse la consapevolezza della separazione, e che si manifestasse l'esigenza di scrivere in volgare, troviamo però scritture in latino “rustico”, cioè in un latino venato di volgarismi fonomorfologici, sintattici e lessicali. La scripta latina rustica rappresenta dunque una sorta di “ponte” tra latino scritto e le scritture volgari vere e proprie, anche se latino e volgare continueranno per lungo tempo a interferire e a coesistere nei documenti. Scripta latina rustica
  • 12. L'avvio di scriptae volgari fu sollecitato e favorito dalla riforma carolingia del latino (tra VIII e IX sec.), che approfondì la distanza tra latino scritto e gli usi volgari parlati e la coscienza di tale separazione. Queste scritture intermedie provengono da ambienti alfabetizzati e da importanti figure di "mediatori" linguistici e culturali: • I notai, che dovevano tradurre e riformulare di continuo da una lingua all'altra. • I mercanti, che di solito non conoscevano il latino, ma sapevano scrivere e far di conto, e dovevano usare il volgare per esigenze pratiche (conti, corrispondenza ecc.). • I religiosi, che nella loro predicazione dovevano farsi comprendere anche dagli illitterati. L'area geografica privilegiata per l'attestazione di scriptae volgari già dal IX-X sec. è l'area mediana, da Montecassino all'Umbria, in cui agì profondamente la cultura monastica benedettina. In altre regioni, invece, la documentazione è più tarda. Scripta latina rustica
  • 13. Pur essendo espressione di tradizioni culturali locali differenti, le scriptae volgari presentano tendenze comuni: • L'ibridismo linguistico, dovuto alla mescolanza di tratti locali con elementi latini o latineggianti. • La variabilità e instabilità, dovute ai problemi della resa grafica di suoni volgari con l'alfabeto latino e al sovrapporsi di usi differenti, oltre che alla mancanza di una norma univoca. • La forte specificità dell'elemento locale, che caratterizza le scriptae dei vari centri e le rende molto diversificate tra loro, anche se provengono da zone contigue geograficamente. Per le scriptae medievali si parla perciò di plurilinguismo e policentrismo. Scripta latina rustica
  • 14. Uno dei più antichi casi di testo latino intriso di volgarismi è il cosiddetto Indovinello veronese (fine VIII-inizio IX sec.). Si tratta di una nota in corsivo che allude metaforicamente all'atto dello scrivere: l'indovinello è stato aggiunto, insieme a un'altra breve nota in latino corretto, su una pagina di un codice scritto in Spagna al principio dell'VIII secolo e poi arrivato nella Biblioteca Capitolare di Verona. L'indovinello veronese
  • 15. “✝ Se pareba boues alba pratalia araba & albo uersorio teneba & negro semen seminaba ✝ gratias tibi agimus omnip(oten)s sempiterne d(eu)s” L'indovinello veronese Forme già volgari Forme ancora latine • pareba, araba, seminaba perdono la -t della III persona sing. dell'imperfetto • albo, versorio, negro hanno la finale in -o invece che in -um • negro si discosta dal latino nigrum • la -s plurale di boves • gli imperfetti in -eba, -aba invece dei betacismi -eva, -ava • la -n di semen • il nesso -ri-+ vocale in versorio e • albo e alba dal latino albus 'bianco'
  • 16. Il più antico testo noto in volgare è l'Iscrizione della Catacomba di Comodilla a Roma risalente alla prima metà del IX sec. Il documento è una frase graffita sulla parete della catacomba (sotto a un più tardo affresco raffigurante la Vergine in trono col Bambino) che offre un suggerimento all'officiante della Messa: “NON DICE RE IL LE SE CRITA A BBOCE” L'iscrizione della Catacomba di Comodilla
  • 17. La formula può essere così ricostruita: “NON DICERE ILLE SECRITA ABBOCE ” • La formula proibitiva non + infinito ha sostituito il costrutto classico ne + congiuntivo perfetto • secrita è al posto del latino secrēta • Il dimostrativo ille è interpretabile come uno dei primi esempi in area italiana di articolo determinativo (precursore della sua forma aferetica le) • A bboce segnala graficamente il betacismo di v (pronunciata /b/) e il raddoppiamento fonosintattico del parlato L'iscrizione della Catacomba di Comodilla
  • 18. Un altro antico esempio di scrittura volgare esposta per una lettura collettiva è l'iscrizione che correda l'affresco raffigurante la Passione di San Clemente (XI sec.) nell'omonima basilica sotterranea a Roma. Le parole pronunciate dai servi che credono di aver imprigionato il santo sono in volgare: «Falite dereto colo palo Carvoncelle» «Albertel Gosmari tràite»; e così le esortazioni del persecutore patrizio Sisinnio: «Fili de le pute tràite»; mentre le parole del santo, miracolosamente trasformato in colonna, sono in latino approssimativo: «Duritiam cordis vestris saxa trahere meruistis» L'iscrizione di San Clemente
  • 19. Servi: FALITE DERETO COLO PALO CARVONCELLE San Clemente: DURITIAM CORDIS VESTRIS SAXA TRAHERE MERUISTIS Servi: ALBERTEL GOSMARI TRAITE Persecutore SISINUS: FILI DE LE PUTE TRAITE Il testo è rilevante per il ruolo di diverso prestigio assegnato al volgare e al latino (lingua attribuita solo al santo e presente anche nell'iscrizione dedicatoria sotto l'affresco) e per la caratterizzazione parlata e bassa delle battute in volgare nelle quali possiamo ravvisare l'antico dialetto romanesco. L'iscrizione di San Clemente
  • 20. I primi usi consapevoli del volgare in documenti ufficiali (considerati l'atto di nascita dell'italiano) sono i placiti ('decisioni giudiziali') ritrovati nell'abbazia di Montecassino, ma provenienti da diverse località campane (uno a Capua, uno a Sessa Aurunca, due a Teano) tra il marzo del 960 d.C. (il Placito di Capua) e l'ottobre 963 d.C. (il secondo Placito di Teano). I placiti sono dei verbali scritti in latino su pergamena, nei quali, però, i notai redattori hanno avuto lo scrupolo di restituirci consapevolmente e quanto più fedelmente possibile la lingua volgare dei testimoni sotto giuramento. Placiti cassinesi
  • 21. Nel Placito di Capua, il più antico, il notaio Atenolfo trascrive per tre volte la testimonianza (lasciata volutamente in volgare) che il giudice Arechisi aveva richiesto ai testimoni: “Sao ko kelle terre per kelle fini que ki kontene trenta anni le possette parte S(an)c(t)i Benedicti.” Il testo presenta la prima attestazione di dislocazione a sinistra con ripresa pronominale “kelle terre… le possette” ed elementi volgari sia nella grafia (k in ki, kontene, kelle) che nella fonetica (ko < latino quŏd; kelle > latino ĕccŭm + ĭlle; ki < latino ĕccŭm + hĭc; Sao, probabile forma meridionale su cui prevalse il tipo Saccio < latino săpĭo). Il Placito di Capua
  • 22. Sempre della fascia appenninico-mediana è uno dei più antichi testi bilingui latino-volgari finora noti: la Formula di confessione umbra (fine dell'XI sec.) ritrovata nel monastero benedettino Sant'Eutizio presso Norcia. Il manoscritto è una litania penitenziale che i fedeli dovevano recitare a voce alta e la sua struttura si può dividere così: • il penitente inizia la formula di rito della confessione in un latino ecclesiastico fortemente contaminato (“Confessu so…”) • il penitente chiede perdono riconoscendosi colpevole dei suoi peccati in volgare (con una lista di “Miserere. Accusome…” e una sintassi paratattica) • sempre in spiccato volgare è la richiesta di perdono del penitente (“De istis et his similia sì me nde metto en colpa”) • il confessore, ancora in volgare, accetta la confessione del penitente in nome di Dio e dei santi (“ke lu diabolu non te nde poza accusare”) • il confessore pronuncia la formula d'assoluzione in corretto latino (“Indulgentiam et remissiones, absolutiones […] tribuat”) Formula di confessione umbra
  • 23. In Toscana invece uno dei testi più antichi è la Testimonianza di Travale risalente al 1158. Il documento notarile riguarda il possesso conteso di alcuni casolari nel territorio di Travale, una piccola frazione del comune di Montieri (Grosseto). Anche qui la deposizione dei testimoni, che lo scrivente ha trascritto col gusto dell'aneddoto, della frase breve e ad effetto, presenta numerose forme e frasi intere in volgare. In particolare è di difficile interpretazione, ma molto lontana dal latino, la frase di un certo Malfredo che, avendo prestato servizio di guardia presso il podere di Travale, lamenta di non essere stato adeguatamente nutrito: “Guaita, guaita male; non mangiai ma mezo pane.“ Il termine guaita, sia come sostantivo (come è da intendersi nella prima occorrenza della frase), sia come verbo (come nella seconda) deriva dal germanico. Il sostantivo wahta e il verbo wathon sono alla base del fiorentino guatare e vicini ad altri termini germanici entrati poi nella nostra lingua come guerra, guancia, guardia, guardare. La Testimonianza di Travale

Notes de l'éditeur

  1. La fonologia (o fonematica) è lo studio dei fonemi e si distingue dalla fonetica che è lo studio dei foni.
  2. L'Impero romano d'Occidente iniziò a configurarsi come organismo statale autonomo alla morte dell'imperatore Teodosio (395) il quale decise di affidare gli immensi territori, sempre più vulnerabili alla pressione dei barbari, ai suoi due figli: ad Arcadio, il maggiore, fu assegnato il governo della parte orientale dell'Impero mentre a Onorio, il minore, spettò la parte occidentale. Questo consolidò anche la grande divisione linguistica che vedeva l'Occidente avere come lingua ufficiale il latino e l'Oriente il greco.
  3. Troviamo le trascrizioni più fedeli del latino parlato (con tutte le sue deviazioni rispetto al latino puro) in commediografi come Plauto o Terenzio o in autori classici quali Cicerone e Petronio, ma anche in testi come l'Appendix Probi, che è un'appendice al trattato di grammatica di Probo dove vengono registrate delle forme “scorrette” (ma quindi usate) di parole latine (e si suggerisce l'uso di vetulus e non veclus, auris e non oricla, calida e non calda…).
  4. La fonologia (o fonematica) è lo studio dei fonemi e si distingue dalla fonetica che è lo studio dei foni.
  5. 'Sembrava come i buoi, arava campi bianchi e teneva un aratro bianco e seminava seme nero. Rendiamo grazia a te onnipotente sempiterno Dio'. Lo scrivente non era certo incolto e la soluzione all'indovinello rinvia all'idea di un chierico che paragona la sua fatica allo scrittorio alle fatiche nei campi.
  6. 'Non pronunciare le orazioni segrete a voce alta'.
  7. 'Non pronunciare le orazioni segrete a voce alta'. Le “secrita”, le orazioni segrete, sono un termine specifico della liturgia che segnala le preghiere dopo l'Offertorio della Messa che secondo le prescrizioni liturgiche dell'epoca.
  8. 'Fagliti dietro col palo, Carvoncello. Albertello, Gosmari, tirate! [e il persecutore patrizio Sisinnio:] Figli delle puttane, tirate. [San Clemente invece dice:] Per la durezza del vostro cuore meritaste di trascinare pietre'.
  9. 'Fagliti dietro col palo, Carvoncello. Albertello, Gosmari, tirate! [e il persecutore patrizio Sisinnio:] Figli delle puttane, tirate. [San Clemente invece dice:] Per la durezza del vostro cuore meritaste di trascinare pietre'. La dedica sotto è «Ego Beno de Rapiza com Maria uxor mea pro amore Dei et Beati Clementi PGR (per grazia ricevuta)».
  10. Successe un po' come per i Giuramenti di Strasburgo, il primo documento che documentasse ufficialmente e consapevolmente le lingue romanze. Il 14 febbraio dell'anno 842 Carlo II il Calvo e Ludovico II il Germanico si trovano a Strasburgo per giurarsi fedeltà reciproca, e per affermare che nessuno di loro avrebbe stretto patti di alleanza con Lotario I (imperatore e fratello di entrambi). I due fili di Ludovico il Pio si fecero i rispettivi giuramenti l'uno nella lingua dell'altro (Ludovico parlava alto-tedesco antico, Carlo un proto-francese) che vennero solennemente trascritti come furono pronunciati.
  11. 'So che quelle terre, entro i confini che qui contiene/che qui si dice, trenta anni le possedette il monastero di San Benedetto'.
  12. Documenti di area toscana più antichi della testimonianza di Travale sono pochi: un Conto navale Pisano della seconda metà dell'XI sec. scoperto in un codice conservato nella Biblioteca di Filadelfia; la cosiddetta Postilla amiatina (una nota nell'Atto di donazione all'Abbazia di San Salvatore sul monte Amiata) del 1087.