1. Cos’è il Social Media Marketing
2. Facebook: sfruttare il social più popolare per il proprio business
3. Instagram: il potere delle immagini
4. Le recensioni online
5. La figura del Social media manager
2. • BLOGGER
• SOCIAL MEDIA MANAGER
• DIGITAL PR
• CONTENT CREATOR
Sono cresciuta in campagna con la
tradizione nel sangue. Mi piace
conoscere e scoprire realtà lombarde e
promuoverne i prodotti. Mi sono
innamorata della comunicazione digitale
e ne ho fatto un lavoro.
WWW.GIADAGALBIGNANI.IT
3. 1. Cos’è il Social Media Marketing
2. Facebook: sfruttare il social più popolare per il proprio business
3. Instagram: il potere delle immagini
4. Le recensioni online
5. La figura del Social media manager
GLI ARGOMENTI DI OGGI
4. 1. COS’E’ IL SOCIAL MEDIA MARKETING
Il social media marketing o SMM è una forma di marketing online che
sfrutta la capacità dei social media (facebook, instagram, twitter, linkedin, etc)
di generare interazione (engagement) e condivisione (social sharing) al fine di
aumentare la visibilità e notorietà di una marca o brand. L’SMM include
attività come la promozione e la vendita di particolari beni e servizi, o di se
stessi (Personal Branding), la generazione di nuovi contatti commerciali (lead)
e l’incremento del traffico verso il sito web di un brand
5. Come funziona il Social Media Marketing
Aziende creano delle “reti di individui” (community) che condividono interessi e valori espressi
dall’Azienda sui social. A questi soggetti vengono proposti dei contenuti rilevanti in vari formati
(testo, immagini, video, ecc.) capaci di generare discussioni riguardo e con l’Impresa, su specifiche
tematiche.
Se gestita correttamente, l’interazione dell’utente/cliente con questi contenuti può produrre
fidelizzazione (social media advocacy). Gli utenti/clienti cioè con i loro “like”, “commenti”,
“condivisioni”, attivano il passaparola online coinvolgendo singolarmente il loro network (amici, fan,
follower) nella discussione.
Ciò incrementa di molto la possibilità che una frazione di questi a sua volta finisca per diventare un
fan/follower dell’Azienda/Organizzazione o del brand.
1. COS’E’ IL SOCIAL MEDIA MARKETING
6. Quali sono i benefici del Social Media Marketing?
Compreso il social media marketing cos’è, vediamo adesso quali sono i principali benefit offerti:
• Miglioramento della customer satisfaction
• Incremento della fedeltà del cliente (brand loyalty)
• Miglioramento del servizio di Customer service
• Incremento dei contatti commerciali (sales leads) e vendite
• Aumento del traffico web verso il sito o un blog
• Migliore posizionamento del sito (ranking) sui motori di ricerca
• Incremento della notorietà o consapevolezza di marca (brand awareness)
• Connessione e sviluppo di relazioni interattive con il proprio target audience
• Sviluppo di una reputazione come esperto o leader nel settore di appartenenza (brand authority)
1. COS’E’ IL SOCIAL MEDIA MARKETING
9. Gestire una pagina Facebook
non è affatto semplice, ci sono
molti aspetti importanti da
tenere in considerazione, ho
quindi stilato un decalogo nel
quale vi darò alcuni validi consigli
per lavorare al meglio.
10. ESSERE POSITIVI
La positività incoraggia il lettore a
condividere e partecipare
attivamente alla conversazione.
Eliminate la negatività dai vostri
stati su Facebook, potrebbero
costarvi fans che toglieranno il
“mi piace” dalla vostra pagina e
magari si rivolgeranno alla
concorrenza
11. FORNIRE INFORMAZIONI UTILI
Gli aggiornamenti più importanti sono quelli che
offrono qualcosa.
Quando condividete il post di un blog o l’articolo
del vostro sito preoccupatevi di:
• dire e non dire, ovvero suscitare curiosità nel
lettore in modo da indurlo ad andare a leggere
l’articolo;
• incoraggiare il lettore a cliccare sul link;
• usare siti come Bit.ly per abbreviare il vostro link
e aumentare le probabilità di condivisione.
Cercate sempre di condividere contenuti
interessanti: se siete esperti in un determinato
settore date consigli agli utenti, condividete fatti
interessanti (anche articoli scritti da altre persone
purchè attinenti alla tematica da voi trattata)
12. INCLUDERE SEMPRE LE
IMMAGINI E IL LOGO
Se nei vostri post includete le
immagini siete sicuri di creare
maggiore engagement nei lettori:
le immagini attirano l’attenzione
più di un semplice testo.
Se avete un’azienda, cercate di
includere il logo aziendale sulle
immagini che condividete;
13. NON TRASCURARE MAI IL
MOBILE
Utilizzate immagini che possano
essere facilmente viste dalla
piattaforma mobile, poiché circa
il 50-70% degli utenti si connette
con lo smartphone. Questo
significa che quando andate a
creare dei post, il vostro primo
pensiero dovrebbe essere quello
di privilegiare la visualizzazione
dal mobile;
14. RINGRAZIARE E PREMIARE I FANS
Se volete trasformare i lettori occasionali in veri e propri fans, dovete cercare di farli
sentire parte di una vera e propria comunità. Cercate di ringraziarli sempre e magari
inserire delle offerte esclusive per loro, facendoli così sentire valorizzati ed incentivandoli
a condividere e coinvolgere anche i loro amici;
15. RISPONDERE SEMPRE AI POST
I post non sono le uniche attività che
catturano l’attenzione degli utenti: i
commenti e le risposte hanno la stessa
importanza. E’ importante rispondere
sempre ai commenti dei lettori in
modo da favorire l’engagement e
creare delle relazioni. Importantissimo:
non cancellate mai i commenti! Anche
se negativi cercate sempre di
rispondere e, qualora aveste sbagliato
qualcosa, ammettete i vostri errori e
chiedete scusa;
16. COINVOLGETE
Cercate di inserire neI post domande
che vadano a coinvolgere il lettore in
modo da creare engagement
(domande a risposta multipla,
“descrivere l’immagine in 3 parole”
ecc). Cercate dunque di non limitarvi
ad essere un fiume in piena di
informazioni, ma cercate di
coinvolgere il più possibile i lettori che
più si sentiranno coinvolti e più
vedranno i vostri contenuti.
17. PUBBLICARE NON E’ UN
OBBLIGO
A chi è fissato con il pubblicare
almeno un post al giorno o a dover
sempre, a ogni costo, postare
qualcosa: in un'epoca in cui siamo
tartassati dai contenuti ovunque,
meglio stare zitti e aspettare di avere
qualcosa di interessante da dire che
pubblicare post di scarsa qualità,
inutile e tappa-buchi.
Vale per le aziende, ma anche per le
persone.
18. OTTENERE UN FEEDBACK DAI
FANS
Spesso le aziende non si preoccupano
di ottenere un feedback dai fans, ma
questo aspetto è molto importante
per una campagna social. Il consiglio è
quello di ascoltare i fans: farete felici
loro che avranno la possibilità di
esprimere la propria idea e dall’altra
parte voi potrete capire l’immagine
che l’azienda trasmette al pubblico e
le opinioni delle persone.
19. SVILUPPARE UN TONO
COERENTE
E’ importante non danneggiare
l’immagine del brand
pubblicando informazioni che
non sono in linea con l’azienda.
Ciò che può essere divertente
per voi, potrebbe non esserlo
per i vostri fans.
20. QUALI SONO I GIORNI IN CUI E’ MEGLIO PUBBLICARE SU FACEBOOK?
Dipende dallo stato d’animo delle persone giorno per giorno:
• lunedì: il morale è basso ma ottimista;
• martedì: la settimana è appena iniziata, le persone sono al minimo del loro
entusiasmo e sono più sensibili alle pubblicità;
• mercoledì: la settimana è già avviata e le persone sono più motivate;
• giovedì: le persone sono più di buon umore e gli piace ricordarlo;
• venerdì: inizia il fine settimana, le persone vogliono uscire e sono più distratte;
sabato: le persone si godono il primo giorno di riposo per il weekend;
• domenica: le persone sono ottimiste e motivate per la settimana che sta per
iniziare.
Da questo possiamo dedurre che l’umore dei vostri fans è importante, quindi
dovrete pubblicare contenuti diversi a seconda del giorno della settimana.
Per gli orari è consigliabile pubblicare quando le persone sono online e quindi vi
possono seguire e partecipare attivamente. E’ importante però pubblicare in orari
diversi in modo che vi possa seguire sia chi è online al mattino, sia chi si connette alla
sera.
21.
22. PARTI SEMPRE DAL PUBBLICO
Ovvero delle persone che dovrebbero scegliere i vostri prodotti o servizi.
Le scelte utili per il vostro business vengono prese da individui, quindi Facebook può
diventare una connessione tra partner commerciali.
B2B e B2C si allineano per l’occasione: la comunicazione non può ignorare il destinatario,
un’azienda che prende decisioni ponderate, strutturate, basate sulla necessità concreta.
Per il B2B affronta il target di riferimento senza dimenticare un altro fattore essenziale: lo
studio dei competitor. Ovvero delle aziende che lavorano nel vostro campo. Hanno una
pagina Facebook? Come la usano? Sono assenti?
23. PUNTA VERSO LE CONVERSIONI
Quali sono i traguardi quando vi occupate di
Facebook B2B? In primo luogo c’è l’aumento
delle conversioni: trasformare un contatto in un
potenziale cliente.
Ma se nel B2C il processo di vendita può essere
semplificato (mi piace, lo compro) nel B2B
potrebbero seguire dei risvolti differenti dalla vendita
diretta. Ecco perché la tua attività Facebook deve
essere sempre accompagnata dallo studio di landing
page efficaci cioè di pagine d’atterraggio capaci di
trasformare un fan in un potenziale cliente.
Una buona attività di Facebook B2B può essere
gestita attraverso l’advertising, e il traffico generato da
questo canale può diventare prezioso. Soprattutto
perché esistono delle inserzioni specifiche per
ottimizzare questo passaggio.
24. DIVENTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO
Proprio perché il processo di vendita non può
essere semplificato, il lavoro su
Facebook dovrebbe seguire una logica capace
di equilibrare informazione ed emozione.
Detto in altre parole, serve diventare un
punto di riferimento.
La pubblicità può dare visibilità ai contenuti
commerciali, quelli che ti permettono di
generare lead e profitti degni di nota. Devi
uscire dalla logica che vede la pagina Facebook
come strumento per guadagnare senza
spendere: è una realtà utile per investire
e aumentare il fatturato. Al tempo stesso
può diventare una risorsa per i professionisti,
una raccolta di contenuti che prescinde dagli
obiettivi diretti.
25. NON FATE FUGGIRE IL PUBBLICO
Lavorare nel settore del B2B non vuol
dire dimenticare l’importanza
dell’intrattenimento, del mantenere le
persone sulla pagina con contenuti
coinvolgenti. I video ad esempio,
attraverso questa combinazione
animata di immagini e audio è
possibile comunicare con il nostro
pubblico, e creare una connessione
faccia a faccia. Si può fare per i
contenuti commerciali e per declinare
la comunicazione in una forma
differente.
28. INSTAGRAM E’ IL SOCIAL NETWORK CON LA CRESCITA PIU’
ESPLOSIVA!
Oggi Instagram conta oltre 700 milioni di utenti attivi nel mondo di cui
più di 16 in Italia.
La potenza delle immagini, del visual, con la loro funzione evocativa, il
loro impatto deciso sull’immaginario e la loro immediatezza
comunicativa, ha reso questo social amato in ogni settore, dalla moda ai
viaggi, dall’intrattenimento alla cura della persona, ed ovviamente, in
quello del cibo e delle bevande.
29. FOTO DI QUALITA’
La prima regola per attirare
l’attenzione su instagram è che le
immagini pubblicate abbiano una
buona qualità, verranno più spesso
apprezzate, condivise e commentate,
generando il
famoso engagement ovvero
il coinvolgimento, la parola magica;
@herr_pola_roid
30. CONTENUTI PERTINENTI E
RILEVANTI
Se si possiede una pizzeria e
nel proprio profilo vengono
postate foto di pizze, frittatine
e calzoni, non ha senso
inframmezzarle con quelle del
proprio gattino o della
modella preferita. La propria
gallery deve raccontare una
storia, deve rappresentare
un continuum coerente ed
organico.
@carbogang
31. FREQUENZA DI
PUBBLICAZIONE COSTANTE
E’ fondamentale avere un ritmo ben
scandito nella frequenza di pubblicazione, che
anche i propri follower, col tempo, andranno
a recepire. Sarebbe controproducente
pubblicare 5 foto lo stesso giorno e poi non
farsi sentire per una settimana, di norma è
sufficiente una foto quotidiana per mantenere
viva l’attenzione sul proprio profilo;
32. ORARI STRATEGICI
E’ altrettanto importante scegliere
orari strategici per postare i propri
contenuti, quando il proprio
pubblico di riferimento è
maggiormente attivo sul social,
come anche quando quei
contenuti possono fare maggior
presa;
33. SFRUTTARE GLI ALTRI SOCIAL
Promuoversi sfruttando i propri account social, può essere la chiave per allargare il
proprio pubblico di riferimento, instagram dà la possibilità di condividere
direttamente dalla piattaforma su social
quali facebook, twitter, tumblr, flickr e swarm.
34. NON SOLO FOTO
Pubblicare video,
storie (sequenze di
foto e video
temporanee
abbellite
con emoticons e
testi) e contenuti in
diretta, è un modo
per farsi notare da
un pubblico molto
più vasto della
propria platea di
seguaci.
35. INTERAGIRE
Questa è probabilmente la
chiave per aprire ogni porta
su instagram, mantenere un
contatto continuo non solo
con i propri seguaci, ma
soprattutto con tutti quelli
che condividono i medesimi
interessi.
36. SFRUTTARE GLI INFLUENCER
Ai suoi albori instagram ricevette un
contributo determinante alla sua
espansione dal cantante Justin Bibier,
che pubblicò una foto
su facebook del proprio
profilo instagram, al che schiere di sue
fan corsero ad iscriversi al neonato
social network. Intercettare le
persone giuste, non necessariamente
delle celebrità a livello mondiale, può
rappresentare una grande cassa di
risonanza insomma.
37. SFRUTTARE IL GEOTAGGING
Sfruttare la geolocalizzazione può essere cruciale per identificare utenti
con gli stessi interessi che si trovino o si siano trovati recentemente in
un determinato locale della propria zona.
38. L’ARMA DEGLI #HASHTAG
Gli hashtag sono un mezzo potentissimo per cercare e farsi cercare, nati
su twittersono diventati popolarissimi anche grazie a instagram. Si tratta si
specifiche parole precedute dal cancelletto (#), che identificano un argomento a
beneficio di tutti coloro che ne sono attratti, basti pensare che #food è presente
ad oggi in 200 milioni di post, #foodlover in 9 milioni di pubblicazioni, ovviamente
utilizzare hashtag troppo popolari ha la controindicazione che il post caricato con
quella parola si perderà nel mare magnum di tutte le altre pubblicazioni, è
consigliabile pertanto mixare hashtag più generici e hashtag più specifici, ed è infine
caldamente raccomandato di creare un hashtag personalizzato, che identifichi il
proprio profilo o una propria serie di pubblicazioni (io ad esempio, ho creato per il
mio profilo l’hashtag #TasteinLombardia).
40. Le recensioni sono uno strumento molto potente per il vostro business; per
questo motivo sottovalutarle è un errore!
Ma anche temerle è un errore: le statistiche dicono che il 68% dei consumatori si
fida maggiormente delle recensioni se vede che sono sia positive che negative,
basta quindi imparare a gestirle correttamente, e saper utilizzarle per creare
passaparola o comunque per costruire un rapporto più solido e attivo con i clienti
già acquisiti.
Ecco cinque motivi per gestire al meglio proprio le recensioni negative.
LE RECENSIONI ONLINE
41. È MEGLIO SAPERE COSA PENSANO I
CONSUMATORI DEL BRAND ED ESSERNE
CONSAPEVOLI
Se qualcuno parla di un’azienda in modo
negativo, magari chi ne è a capo desidera sapere
che cosa pensa e perché. Quando le persone
lasciano recensioni negative, significa che si può
ancora recuperare il rapporto con loro. C’è un
motivo per cui usano il proprio tempo per
lasciare una recensione. Dati di Trustpilot dicono
che più della metà sia delle donne (51%) che
degli uomini (53%) lascia dei commenti negativi
sulle aziende semplicemente per informare la
comunità online. Aiutare l’azienda a migliorare il
proprio prodotto o servizio è un’altra ragione
rilevante.
42. I FEEDBACK NEGATIVI DANNO LA POSSIBILITÀ DI MOSTRARE IL PROPRIO
IMPEGNO A FORNIRE UNA CUSTOMER EXPERIENCE DI RILIEVO
Al giorno d’oggi, l’85% dei consumatori legge le recensioni per determinare la qualità
dell’esperienza del cliente fornita da un’azienda, e il 76% afferma che il servizio clienti
dimostra l’importanza che un business dà ai propri clienti: i visitatori che si imbattono in un
commento negativo sono più propensi ad acquistare da uno shop se ha gestito nel miglior
modo una problematica.
43. LE RECENSIONI NEGATIVE DANNO LA
POSSIBILITÀ DI TRASFORMARE I CLIENTI
INSODDISFATTI IN CLIENTI FEDELI
Lasciando una recensione negativa, un cliente
irritato sta dando all’azienda un’opportunità
per migliorare la situazione. A questo punto è
vostra responsabilità trasformare il negativo in
positivo, facendo cambiare idea al cliente
insoddisfatto. Dopotutto, non è così difficile. Il
55% dei consumatori comprerebbe di nuovo
dal negozio da cui ha ricevuto un’esperienza
negativa, nel caso in cui quest’ultima venisse
gestita al meglio.
44. AGIRE IN BASE ALLE RECENSIONI
NEGATIVE PUÒ PRODURRE DEI BENEFICI
A LUNGO TERMINE PER IL PROPRIO
BUSINESS
Raccogliendo feedback positivi e negativi, è
possibile identificare le aree in cui effettuare
miglioramenti e quelle che funzionano già
bene, fornendo indicazioni sugli obiettivi su cui
focalizzarsi. I feedback negativi sono ottimi per
ricevere nuove opinioni e capire cosa vogliono
e cosa si aspettano i clienti da un’azienda. Può
essere difficile adottare il punto di vista di un
cliente e, quando si lavora con aziende
esterne, è possibile che non si abbia il
controllo necessario per assicurarsi che
l'esperienza dei clienti sia di altissima qualità.
45. AVERE SOLO RECENSIONI POSITIVE PUÒ
SEMBRARE SOSPETTO
Il 30% dei consumatori pensa che le recensioni
online siano false se non ne compare neanche
una negativa. Perché un business con tutte le
recensioni positive sembra sospetto?
Semplicemente perché non è consueto. È
impossibile soddisfare tutti. Anche i marchi più
grandi e famosi, e con il migliore servizio
clienti, a un certo punto riceveranno dei
feedback negativi. Le recensioni negative, se
correttamente gestite, possono fornire
equilibrio, aiutare a creare fiducia e
trasformare i visitatori esitanti in clienti.
47. Il social media manager è una figura che cura la presenza di un progetto sui social
network, il suo lavoro non è legato per forza al generare profitti direttamente, ma
al raggiungere degli obiettivi che cambiano in base alla realtà in cui si opera.
Quindi il social media manager è un professionista che lavora con i social, gestisce
una o più piattaforme in base alle necessità. La principale differenza rispetto a un
personaggio non specializzato (il famoso “cugggino” che si lancia verso improbabili
operazioni) è la visione d’insieme, la capacità di inserire le proprie azioni in una
strategia. Senza dimenticare competenza, esperienza, propensione
COS’E’ IL SOCIAL MEDIA MANAGER
48. COSA FA IL SOCIAL MEDIA MANAGER
Il social media manager si occupa dei profili social e definisce un piano editoriale
per ogni canale curando gli snodi che si trovano intorno all’azione. Questo significa
che studia e crea i contenuti, ma lo fa dopo aver studiato il target e puntando
verso obiettivi precisi.
Studia un piano per il cliente, individua i social adatti e sviluppa una strategia
adeguata a una serie di elementi che influenzano il percorso. Ad esempio gli
obiettivi, i competitor, il budget. Infine si occupa della gestione operativa dei social
che può essere organizzata con altri componenti del team.
49.
50. Il piano editoriale deve aiutare ad organizzare i contenuti creati (sul blog
o sul sito web aziendale) e a pubblicarli con metodica e costanza,
attraverso un calendario di pubblicazione che copra un arco temporale
sufficientemente ampio per impostare una strategia e verificarne
l’efficacia, in base ai risultati ottenuti.
IL PIANO EDITORIALE
51. • Quali sono le caratteristiche dei prodotti o servizi che offro?
• A quale pubblico sono rivolti i prodotti e servizi che offro?
• Quali sono i punti di forza della mia azienda?
• Quali sono i punti di debolezza della mia azienda?
• Chi sono i miei competitor?
• Quali sono le differenze tra i competitor e la mia azienda?
• Qual è il valore aggiunto che porto rispetto ai miei competitor?
Buon lavoro!
Per sviluppare un piano vincente è necessario porsi le seguenti domande:
52. “Il concetto chiave non è più la presenza in rete, ma la
connessione: se si è presenti ma non connessi, si è soli.”
Antonio Spadaro