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4 Quale futuro per Archeobus
e “110 open”?
a cura di Filippo Gentile
8 Primo bimestre positivo per
gli hotel di Roma e provincia
Giuseppe Aiello
11 Febbraio negativo per
Fiumicino
Giuseppe Aiello
12
Roma città sicura?
Nicola Ruberto
19 Tagli alla scuola? Gite
scolastiche stop
Ilaria Morini
22 Art Cities Exchange 2013
Pietro Licciardi
23 Fiuggi Family Festival,
per scoprire la Ciociaria
Giorgia Gazzetti
25 Per viaggiare in sicurezza
scegli l’Italia
Filomena Armentano
27 Enit News
28 Ben 38 le aree pontine
di importanza europea
Andrea Di Lello
29 “Welcome in Tuscia”: i premi
per il turismo integrato
Alessandro Quami
30 Aggiornamenti tributari
in pillole
a cura di Maurizio Fantaccione
33 Progetto “Orizzonti aperti”
a cura di EBTL
34 Imprese turistiche in sicurezza
a cura di EBTL
Intervista
Osservatorio
Tribuna del lavoro
Sommario
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
fotodi
copertina...
fotodi
copertina...
ILTURISMO
INCIFRE
xxxxxxx
Assessorato al turismo
Assessorato al turismo
PROVINCIA
DI ROMA
Ente Bilaterale
Turismo Regione Lazio
17
L’Italia è subarashii,
nonostante la crisi
I quotidiani e le Tv giapponesi in questi mesi parlano del-
l’Italia e anche loro danno conto dei guai politici ed eco-
nomici del nostro paese ma, a differenza di quanto fanno
i media nostrani, non indugiano sulla crisi e continuano a
parlare anche di altro. Soprattutto continuano a descrive-
re il Bel Paese come un luogo affascinante, patria di cul-
tura, arte e cose belle, dedicando articoli e servizi televisi-
vi a quegli aspetti che hanno reso e rendono il nostro pae-
se unico al mondo. Insomma per i giapponesi continuia-
mo ad essere subarashii, meravigliosi, e mentre continua-
no a sognare di poterci visitare ci indicano da dove pos-
siamo ripartire per risollevarci.
Autorizzazione
del Tribunale di Roma
n° 213/2007
del 23-05-2007
Direttore responsabile:
Giancarlo Mulas
Vice Direttore:
Pietro Licciardi
Coordinatore Editoriale:
Orfeo Cecchini
COMITATO
DI REDAZIONE:
Coordinatore:
Bartolo Iozzia
Giuseppe Aiello
Filomena Armentano
Giuseppe Canfora
Valentina Caracciolo
Orfeo Cecchini
Maurizio Fantaccione
Filippo Gentile
Sara Moretto
Ilaria Morini
Gabriele Natalizia
Angela Schito
Da Frosinone:
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Da Latina:
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Da Viterbo:
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Da Tokyo:
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finito di stampare: :
Maggio 2013
3
T
rambus Open è stata costi-
tuita nel 2003 su iniziativa
congiunta del GruppoAtac,
per il tramite di Trambus S.p.A.,
e di Les Cars Rouges SA, per la
gestione delle linee 110 e archeo-
bus, il servizio di torpedoni turi-
stici che analogamente a quanto
avviene in altre capitali non solo
europee consentono tour della cit-
tà di Roma, alla scoperta dei suoi
tesori artistici e culturali. Attual-
mente il capitale sociale di Tram-
bus Open è detenuto per il 60%
da Atac S.p.A. e per il restante
40% da Les Cars Rouges SA e la
società è impegnata nel suo risa-
namento e rilancio. Fino al 2005
essa ha infatti potuto contare su
una situazione di so-
stanziale monopolio,
ma quando, a partire
dal 2005, altri tour
operator si sono pre-
sentati sul mercato
romano Trambus
Open non è stata in
grado di reggere sia
da un punto di vista
industriale che com-
merciale alle mutate
condizioni ed ha ini-
ziato ad accumulare
perdite.
Gianluca Ponzio è il
direttore della piani-
ficazione strategica e marketing
di Atac e liquidatore di Trambus
Open spa e con lui cerchiamo di
capire quale sarà il destino di que-
sto servizio, diventato familiare
ai romani, ormai abituati a vede-
re i bus rossi a due piani della li-
nea 110 procedere per le vie del
centro.
Dottor Ponzio, ci ha accennato
al fatto che Trambus Oper do-
po appena dieci anni dalla sua
costituzione ha cominciato a
perdere quote di mercato…
«E’ così, ma bisogna dire che la
realtà romana è particolarmente
complessa; in altre capitali euro-
pee le società di open bus sono
due, al massimo tre mentre a Ro-
ma gli operatori sono sette anche
se si contendono per volumi il mer-
cato più grosso d’Europa. Tram-
bus Open è da febbraio 2013 in
una liquidazione tecnica di tipo
volontario. Mi è stato chiesto di
verificare le possibilità di risolve-
re alcune patologie croniche del-
l’azienda ed eventualmente di oc-
cuparmi di un piano di rilancio».
Quale è stata la sua prognosi?
«Ho trovato un azienda indiscu-
tibilmente molto indebitata ma
più che altro assolutamente non
più in grado di proteggere i rica-
vi e molto debole nella qualità del
servizio offerto. Ora siamo giun-
ti alle conclusioni che serve una
profonda revisione organizzati-
va, gestionale e industriale ma so-
prattutto di mercato nonché una
semplificazione dell’assetto pro-
prietario. In Italia i partenariati
“pubblico privato” hanno sempre
funzionato poco e male».
Quali sono i numeri della vo-
stra gestione?
Purtroppo questi ultimi anni si so-
no contraddistinti per una costan-
te erosione del numero di passeg-
geri trasportati che sono passati
dai 397.851 del 2010 ai 261.688
del 2012 Questi primi mesi del
2013 stanno però registrando un’
inversione di tendenza ed il no-
stro traffico si è incrementato del
30% rispetto allo stesso periodo
del 2012 mentre parallelamente
siamo riusciti a fare buone eco-
nomie sia sul versante del perso-
nale che dei servizi; per quanto
riguarda i passeggeri siamo
67.302».
Come giudica alla luce di ormai
un decennio di attività l’espe-
rienza dei bus scoperti a Roma?
«Roma è un teatro a cielo aperto
e le possibilità sono moltissime.
Noi ad esempio abbiamo un pro-
dotto “Archeobus” che opportu-
namente ripensato offre grandi
opportunità. Il nodo critico, tut-
t’ora non risolto, è legato alla ra-
zionalizzazione e pianificazione
delle possibili direttrici e delle au-
torizzazioni. Dopo tanti anni di
sostanziale vuoto normativo, que-
sta amministrazione sta tentando
una normativa ma forse la strada
scelta è un po’ in salita. Al mo-
mento è ancora in corso una ga-
ra bandita da Roma Capitale per
la gestione delle licenze sulla qua-
le gravano molti ricorsi. Il tema
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o4
ILTURISMO
INCIFRE
a cura di Filippo Gentile
Gianluca Ponzio
Quale futuro per Archeobus
e “110 open” ?
«Ho trovato un
azienda
indiscutibilmente
molto indebitata ma
più che altro
assolutamente non
più in grado di
proteggere i ricavi e
molto debole nella
qualità del servizio
offerto»
della regolamentazione del servi-
zio è, direi da sempre, la prima
lampante differenza tra noi e le
altre capitali europee. Il mercato
a Roma si è, per così dire, auto-
regolamentato; sono presenti di-
verse realtà non tutte paragona-
bili tra loro sia per qualità del ser-
vizio sia per organizzazione. La
situazione romana degli open bus
potrebbe in parte ricordare quel-
lo che è accaduto nel trasporto ae-
reo con l’arrivo delle compagnie
low cost che hanno spiazzato i
grossi carrier anche attraverso un
modello molto deregolamentato,
quasi ai limiti. Basta ricordare il
contenzioso Inps verso Ryanair
sui contributi da versare. C’è pe-
rò una differenza: nel caso degli
open bus gli utenti non hanno be-
neficiato di migliori prezzi. Co-
me dire: una regolamentazione
da low cost e proventi da compa-
gnia tradizionale».
Lei sta cercando di rilanciare il
servizio. Su cosa sta puntando
per incrementare il numero dei
passeggeri sulle due linee?
«Il tema non è solo incrementare
il trasportato ed il fatturato quan-
to incidere sul load factor che è
sempre una delle variabili più cri-
tiche ed importanti nei trasporti.
Quindi le leve sono diverse: boo-
king, reservation ed una diversa
organizzazione del servizio. Ma
soprattutto qualità ed innovazio-
ne. Trambus Open sconta qual-
che anno di arretratezza ma ab-
biamo rispolverato i sistemi di
georeferenziazione e
vogliamo innovare
molto sul prodotto in-
crementandone il va-
lore attraverso offer-
te qualificate e diffe-
renzianti sul versan-
te dell’intrattenimen-
to a bordo. Stiamo anche lavoran-
do sulla qualità del servizio defi-
nendo e controllando degli stan-
dard. Anche sul versante del per-
sonale c’è molto da fare non so-
lo in termini di produttività. Le
persone devono essere gestite e
motivate, solo attraverso il loro
pieno coinvolgimento si potran-
no avere risultati positivi».
Avete pensato a una qualche
forma di collaborazione o siner-
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
Gianluca Ponzio,
liquidatore di Trambus Open,
anticipa la strategia aziendale
5
«Appena “girato
l’angolo” abbiamo
pronto un piano di
investimenti che
riguarda in gran
parte la tecnologia».
P
gia tra voi e gli altri operatori
turistici di Roma per migliora-
re il livello generale dei servizi
a disposizione dei numerosi vi-
sitatori della nostra città?
«Ritengo che sia sempre utile guar-
dare all’esperienza del turista co-
me una esperienza complessiva.
Roma e l’Italia sono tante cose as-
sieme: arte, cultura, moda e bel-
lezza, buon cibo e buon vino. Una
idea ed una immagine complessi-
va, appunto. Ritengo che aiutare i
turisti ad integrare queste esperien-
ze in un percorso sia un plus di ser-
vizio ed una moltiplicazione di op-
portunità per gli operatori del set-
tore. E’ però importante trovare
coerenza di posizionamento, brand
e target. Quindi oltre alle storiche
partnership nell’ambito museale
stiamo ragionando anche su qual-
cosa di più innovativo. In questo
senso guardiamo anche con gran-
de attenzione alla filiera hotelerie
e ristorazione. In particolare con
il mondo degli alberghi, pur nelle
differenze di classi ed offerta, stia-
mo immaginando un offerta per-
sonalizzata ed elastica. Nel com-
parto hotelerie siamo interessati
anche a possibili sinergie di boo-
king e/o bundling sia nei portali
che nei siti degli operatori.Abbia-
mo ovviamente preso contatti an-
che con il mondo dei vettori: com-
pagnie aeree, treni e navi da cro-
ciera.
Vi è una forma di interazione
tra voi e la vostra clientela?
«Conosciamo ancora poco la no-
stra clientela e, devo confessare,
ad oggi poca cura abbiamo dato
ai loro pareri o critiche. Nel rap-
porto con i turisti e viaggiatori
molto dobbiamo recuperare ma
abbiamo intenzione di interveni-
re sia sul prodotto che su servizi
ancillari. A tal proposito abbiamo
deciso di affidarci ad una società
di mistery client per conoscere le
esigenze del cliente e cercare di
ottimizzare il servizio».
I vostri clienti sono turisti, pre-
valentemente stranieri, qual è
la vostra politica di marketing
e come fate conoscere il vostro
servizio ai potenziali utenti?
«Questo è un business fortemen-
te stagionalizzato, che va sostan-
zialmente da marzo a ottobre, con
i picchi nei mesi autunnali di tu-
risti del week end. Prevalgono in-
vece gli stranieri nei mesi estivi.
Tra le nostre scommesse una tra
le più importanti è quella di far ar-
rivare a Roma il cliente con già in
tasca il biglietto di Trambus Open.
Tra i nostri progetti, oltre ai clas-
sici accordi con vettori e tour ope-
rator, guardiamo con attenzione
ai mondi social della rete e tutti i
portali dedicati al viaggio».
Quale ruolo svolgono le nuove
tecnologie nello svolgimento del
vostro servizio? Adesso sono di
gran moda le applicazioni per
piattaforme multimediali
(smartphone, tablet, ecc). Ave-
te in programma novità su que-
sto fronte?
«L’Italia è il penultimo paese in
Europa per connessioni wifi, è un
tema culturale, strutturale e di
mercato ma i nostri clienti, spe-
cialmente i cittadini Europei so-
no abituati ad altro. Dobbiamo
capirlo ed anche noi avere una vi-
sione più ampia del servizio. Il
mondo del web, le app apre a mol-
teplici possibilità ed integrazioni
per un servizio come il nostro.
Appena “girato l’angolo” abbia-
mo pronto un piano di investi-
menti che riguarda in gran parte
la tecnologia».
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 7
LINEE TBO
numero
autobus
(quantità)
modello
totale
passeggeri
(capienza)
110 OPEN
4 VOLVO 52+16 piano superiore+piano inferiore
18 IRIBUS 46+12 piano superiore+piano inferiore
ARCHEOBUS 4 TINTORETTO 41
LINEE TBO
numero
passeggeri anno
2010
numero
passeggeri anno
2011
numero
passeggeri anno
2012
numero
passeggeri anno
2013 (4 mesi)
TOTALE
110 OPEN 397.851 285.603 261.688 67.302 1.012.444
ARCHEOBUS 72.280 40.453 27.900 4.189 144.822
I
l primo bimestre 2013 per l’in-
sieme per gli alberghieri di
Roma e provincia è stato tut-
to sommato un buon periodo,
avendo registrato nel complesso
un trend positivo, sebbene in mi-
sura meno marcata rispetto a quan-
to avvenuto nel primo bimestre
del 2012.
L’analisi dei dati sull’andamento
della domanda turistica negli al-
berghi della provincia di Roma nei primi due mesi
del 2013 evidenzia, infatti, un incremento della do-
manda sia sul fronte degli arrivi sia su quello del-
le presenze.
Nel periodo Gennaio–Febbraio 2013 gli alberghi
della provincia di Roma hanno registrato 1.375.797
Primo bimestre positivo
per gli hotel di Roma e provincia
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFREOSSERVATORIO
Arrivi
Presenze
0
1
2
3
4
5
6
7
Totale Italiani Stranieri
■ Fig. 1 - Arrivi e presenze negli alberghi della Provincia
di Roma - Gennaio - Febbraio 2013
8
Tabella 1 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013
PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Totale 79.852 167.852 656.594 1.400.464 459.924 1.073.034 144.133 312.047 35.294 83.931 1.375.797 3.037.328
Italiani 25.191 39.676 292.128 503.202 243.663 459.080 107.493 214.981 23.500 53.787 691.975 1.270.726
Stranieri 54.661 128.176 364.466 897.262 216.261 613.954 36.640 97.066 11.794 30.144 683.822 1.766.602
Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 - Var. % su anno precedente
PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Totale 4,61 6,02 6,09 5,60 2,94 2,91 2,98 2,82 1,34 1,75 4,48 4,26
Italiani 3,74 3,60 4,55 3,77 1,77 1,85 3,30 3,20 -0,62 -1,03 3,15 2,76
Stranieri 5,01 6,79 7,37 6,65 4,29 3,72 2,08 1,98 5,46 7,12 5,86 5,37
Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013
PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Totale 79.852 167.852 547.553 1.230.952 377.183 921.488 117.382 256.492 28.145 66.733 1.150.115 2.643.517
Italiani 25.191 39.676 233.848 409.379 178.034 340.699 82.949 164.346 17.241 38.455 537.263 992.555
Stranieri 54.661 128.176 313.705 821.573 199.149 580.789 34.433 92.146 10.904 28.278 612.852 1.650.962
Giuseppe Aiello
arrivi e 3.037.328 presenze, con
una crescita rispettivamente di
+4,48% e di +4,26%.
La domanda italiana ha registra-
to una ripresa sia negli arrivi con
691.975 arrivi (+3,15%) sia nel-
le presenze con 1.270.726 unità
(+2,76%). La domanda estera ha avuto un trend po-
sitivo un po’più accentuato registrando 683.822 ar-
rivi (+5,86%) e 1.766.602 presenze (+5,37%) (ta-
bella 1 e 2).
L’analisi della domanda per categoria di esercizi al-
berghieri evidenzia nel bimestre la diffusione del-
la ripresa in quasi tutte le categorie di esercizi al-
berghieri. Sul fronte della domanda estera, si segna-
la la positiva performance della domanda europea
(359.531 arrivi con +4,04% e 986.772 presenze con
+3,85%). In crescita anche la domanda turistica
proveniente dagli Usa (91.320 arrivi con +3,42% e
251.622 con +3,37%) e dal Giappone (79.904 arri-
vi con +12,67% e 186.322 presenze con +13,15%).
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
In ripresa gli arrivi e le presenze
di turisti italiani. Bene gli stranieri
ILTURISMO
INCIFREOSSERVATORIO
Arrivi
Presenze
0
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4
5
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Totale Italiani Stranieri
■ Fig. 2 - Arrivi e presenze negli alberghi
di Roma - Gennaio - Febbraio 2013
9
Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 - Var. % su anno precedente
PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Totale 4,61 6,02 5,53 5,21 3,26 3,23 3,35 3,02 2,22 2,58 4,41 4,28
Italiani 3,74 3,60 3,78 3,05 2,32 2,73 3,92 3,73 0,77 -0,16 3,21 2,95
Stranieri 5,01 6,79 6,88 6,31 4,11 3,52 2,00 1,77 4,59 6,55 5,48 5,09
Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013
PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Totale 109.041 169.512 82.741 151.546 26.751 55.555 7.149 17.198 225.682 393.811
Italiani 58.280 93.823 65.629 118.381 24.544 50.635 6.259 15.332 154.712 278.171
Stranieri 50.761 75.689 17.112 33.165 2.207 4.920 890 1.866 70.970 115.640
Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013- Var. % su anno precedente
PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Totale 9,00 8,52 1,50 1,02 1,41 1,89 -2,00 -1,34 4,86 4,14
Italiani 7,74 7,02 0,30 -0,61 1,25 1,51 -4,25 -3,15 2,94 2,09
Stranieri 10,48 10,44 6,38 7,32 3,32 6,06 17,41 16,55 9,31 9,43
*N.B. : per motivi
di riservatezza,
i dati degli
hotel a 5 stelle
dell’hinterland
di Roma sono
inclusi nei dati
degli hotel a 4 stelle
Come appare dalle tabelle da 3 a
6, l’andamento positivo del bime-
stre è sia al mercato di Roma Ca-
pitale, sia a quello dell’hinterland.
ARoma la crescita degli arrivi com-
plessivi è stata di +4,41%, quella
delle presenze complessive è sta-
ta di +4,28%. In particolare la do-
manda italiana a Roma ha registra-
to un incremento nel bimestre di
+3,21% negli arrivi di +2,95% nelle presenze, men-
tre la domanda estera ha registrato una crescita di
+5,48% negli arrivi e di +5,09% nelle presenze.
Negli alberghi dell’hinterland è stata registrata una
crescita di 4,86% negli arrivi e del 4,14% nelle pre-
senze. La domanda italiana è cresciuta del 2,94%
negli arrivi e di 2,09% nelle presenze. La doman-
da proveniente dall’estero ha registrato un incre-
mento del 9,31% negli arrivi e del 9,43% nelle pre-
senze (tabelle 5 e 6).
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFREOSSERVATORIO
Arrivi
Presenze
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Totale Italiani Stranieri
■ Fig. 3 - Arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterland
di Roma - Gennaio - Febbraio 2013
10
MUNICIPI DI ROMA
Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - Febbraio 2013
Valori assoluti Composizione % Variazione %
su stesso mese a.p.
Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze
media
Municipio 1 374.968 849.577 2,27 60,24% 60,44% 4,72% 3,02%
Municipio 2 31.330 83.565 2,67 5,03% 5,94% -0,92% 2,84%
Municipio 3 18.282 36.217 1,98 2,94% 2,58% 2,38% 1,43%
Municipio 4 7.253 14.224 1,96 1,17% 1,01% 4,16% 8,38%
Municipio 5 6.983 15.153 2,17 1,12% 1,08% 7,58% 5,64%
Municipio 6 1.433 3.595 2,51 0,23% 0,26% 6,31% -1,15%
Municipio 7 5.107 13.149 2,57 0,82% 0,94% 2,86% 3,93%
Municipio 8 9.504 21.227 2,23 1,53% 1,51% 5,89% 12,69%
Municipio 9 3.469 8.945 2,58 0,56% 0,64% 3,83% 2,16%
Municipio 10 10.203 19.225 1,88 1,64% 1,37% 3,53% 5,45%
Municipio 11 6.372 13.716 2,15 1,02% 0,98% -2,00% 0,44%
Municipio 12 18.444 42.716 2,32 2,96% 3,04% 9,88% 11,52%
Municipio 13 13.073 27.401 2,10 2,10% 1,95% 3,40% 4,29%
Municipio 15 16.293 40.913 2,51 2,62% 2,91% 7,12% 6,23%
Municipio 16 19.126 39.801 2,08 3,07% 2,83% 4,29% 7,52%
Municipio 17 26.285 53.440 2,03 4,22% 3,80% 8,36% 11,63%
Municipio 18 30.170 69.246 2,30 4,85% 4,92% 2,14% 7,42%
Municipio 19 14.036 31.412 2,24 2,26% 2,24% 1,30% 9,15%
Municipio 20 10.097 21.920 2,17 1,62% 1,56% 3,68% 4,78%
Totale 622.428 1.405.442 2,26 100,00% 100,00% 4,38% 4,34%
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFRE
OSSERVATORIO
11
Febbraio negativo per Fiumicino
Giuseppe Aiello
N
el mese di Febbraio l’andamento della do-
manda turistica negli esercizi alberghieri di
Fiumicino ha registrato un trend comples-
sivamente negativo.
La domanda complessiva negli hotel di Fiumicino
è stata pari a 26.698 arrivi (-5,0%) e 36.809 pre-
senze (-4,27%), con un tasso d’occupazione medio
del 51,28% per le camere e del 38,18% dei letti
(tabelle 1, 2, 3).
La domanda italiana ha registrato una flessione di -
7,87% negli arrivi e di -7,83% nelle presenze. La
domanda estera ha registrato un decremento di -
1,52% negli arrivi e -0,51% nelle presenze. I dati
per singole nazionalità di provenienza della doman-
da estera confermano ancora il primato della doman-
da proveniente dagli Usa. (18,62% della domanda
estera), seguita da quella proveniente dal Regno Uni-
to (6,89%) e dal Giappone (4,25%) e (tab. 1).
Quasi 8% in meno di turisti italiani e lieve flessione degli stranieri
Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Febbraio 2013
Totale Dicembre 2012 Valori % Diff% Giugno 2012/2011 Valori assoluti 2011
Totale 26.698 36.809 1,38 100,00 100,00 -5,05 -4,57 28.118 38.572
Italiani 14.418 19.728 1,37 54,00 53,60 -7,87 -7,83 15.649 21.403
Stranieri 12.280 17.081 1,39 46,00 46,40 -1,52 -0,51 12.469 17.169
di cui:
Francia 569 713 1,25 4,63 4,17 -3,89 4,70 592 681
Germania 357 458 1,28 2,91 2,68 -4,03 -4,98 372 482
Regno Unito 739 1.171 1,58 6,02 6,86 20,36 53,67 614 762
USA 2.479 3.181 1,28 20,19 18,62 4,69 2,65 2.368 3.099
Giappone 503 726 1,44 4,10 4,25 -17,41 -16,93 609 874
Tab 2 - Tasso di occupazione camere
e letti negli hotel. Febbraio 2013
Febbraio 2013 Febbraio 2012
Camere Letti Camere Letti
4 stelle 57,52 37,72 58,85 38,86
3 stelle 43,44 50,22 41,90 41,76
2 stelle 12,12 15,01 10,65 17,24
1 stella 4,95 5,27 3,92 5,63
Totale 51,28 38,18 51,07 38,00
Tab 2 bis - Esercizi alberghieri
Febbraio 2013
N. Hotel Camere Letti
5 stelle - - -
4 stelle 9 1.292 2.567
3 stelle 10 294 627
2 stelle 8 96 188
1 stella 3 43 61
Totale 30 1.725 3.443
Tab 3 - Quote di mercato per categoria
di hotel. Febbraio 2013
Italiani Stranieri Totale
Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
4 stelle 62,50 61,11 89,21 88,14 74,79 73,66
3 stelle 32,84 34,82 10,20 11,40 22,42 23,95
2 e 1 stella 4,66 4,07 0,59 0,46 2,79 2,39
Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Febbraio 2013
Italiani Stranieri Totale
Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media
4 e 3 stelle 13.746 18.926 1,38 12.208 17.003 1,39 25.954 35.929 1,38
2 e 1 stella 672 802 1,19 72 78 1,08 744 880 1,18
Totale 14.418 19.728 1,37 12.280 17.081 1,39 26.698 36.809 1,38
N
el mese di febbraio chi
scrive ha avuto la fortu-
na di visitare con alcune
amiche Buenos Aires, la capita-
le dell’Argentina. Molti erano sta-
ti gli avvertimenti prima della
partenza: «Attenta, la città è pe-
ricolosa», oppure: «Fate atten-
zione a non portare oggetti di va-
lore…potrebbero attirare l’atten-
zione di delinquenti», e via ras-
sicurando. Inevitabile che la par-
tenza sia avvenuta con un po’ di
dubbi sulla sicurezza della città
e sull’opportunità, per delle ra-
gazze, di avventurarsi in un con-
testo “così pieno di pericoli”. Og-
gi si può dire che il viaggio è an-
dato benone: la città è stata ac-
cogliente e con qual-
che accorgimento è
stato possibile anche
a visitare alcuni an-
goli di quei quartie-
ri che, a detta di tut-
ti, nascondevano
brutte sorprese. Cer-
to, Buenos Aires è
pur sempre una me-
galopoli sudamerica-
na dai mille volti, uno
di questi le inacces-
sibili favelas, cui noi europei non
siamo abituati: una città che, tra
le altre cose, paga ancora lo scot-
to di una gravissima crisi econo-
mica che ha portato alla banca-
rotta l’intero paese. Il senso di
sfiducia e di paura dei possibili
predatori c’è e si sente; basta an-
dare nei quartieri “in” e ti accor-
gi che i negozianti chiudono a
chiave le porte d’ingresso, ma la
città accoglie sempre a braccia
aperte i suoi turisti che, con un
po’ di buon senso, possono go-
dersi le bellezze di quei posti.
La percezione del pericolo è fil-
trata dallo stato d’animo della gen-
te che vive lì: persone che hanno
pagato sulla loro pelle il perico-
lo di perdere tutto da un giorno
all’altro e di non poterci fare nul-
la, persone che inevitabilmente
trasmettono la loro paura e si sa
che la paura è contagiosa! Per que-
sto motivo è capitato di chieder-
si se lo stesso non stesse succe-
dendo anche a noi qui in Italia, e
nello specifico qui a Roma. La
nostra capitale, negli ultimi tem-
pi, è salita agli onori della crona-
ca per varie vicende di sangue e
la recrudescenza del fenomeno
della criminalità ha riaperto la fe-
rita di un tessuto urbano diventa-
to teatro, negli anni 70, di un ve-
ro e proprio “romanzo crimina-
le”, così come l'episodio nel qua-
le sono stati aggrediti i tifosi del
Tottenham ha fatto sì che il Times
definisse Roma «la città più pe-
ricolosa del continente».
Roma, a detta di molti, negli ul-
timi anni è diventata meno sicu-
ra: dal delitto della Caffarella, fi-
no ai nostri giorni, la percezione
della sicurezza dei suoi abitanti
ha subito una brusca inversione
di tendenza e purtroppo l’imma-
gine che ogni giorno i media con-
tribuiscono a costruire alimenta
un clima generale di sfiducia e di
paura che alla lunga potrebbe ri-
percuotersi negativamente sul tu-
rismo.
Per inquadrare meglio il tema ci
vengono in aiuto i dati del Rap-
porto sullo stato della sicurezza
e sull’andamento della crimina-
lità nel Lazio, documento redat-
to dall’Osservatorio tecnico scien-
tifico per la sicurezza e la lega-
lità della regione. È un’analisi
statistica e socio-criminologica
che, grazie alla collaborazione
della Prefettura di Roma, prende
in esame i reati denunciati nei
singoli Comuni del Lazio dal pri-
mo gennaio al 31 dicembre di
ogni anno dalla Polizia di Stato,
dall’Arma dei Carabinieri, dalla
Guardia di Finanza, dalla Polizia
penitenziaria, dal Corpo Foresta-
le dello Stato.
I casi di omicidio verificatisi nel-
la Capitale nel 2011 sono stati 32:
11, dovuti alla conflittualità tra
gruppi criminali, o comunque, da
contrasti dovuti alla commissio-
ne di attività illecite; 8, alla liti-
giosità in ambito familiare; 10 ad
aggressioni o pestaggi per liti di
varia natura; 3, a seguito di rapi-
na. Da rilevare il fatto che nel-
l’anno 2011, in confronto agli an-
ni precedenti, si siano verificati
pochi casi di omicidio che hanno
coinvolto cittadini stranieri (4 ca-
si con vittime e autori stranieri e
3 omicidi commessi da stranieri
in danno di cittadini italiani).
ARoma i tentati omicidi dal 2006
al 2011 sono aumentati di alcune
unità: 71 contro 88; quasi raddop-
piate le percosse, 188 contro 364
e cresciute le violenze sessuali
(201 contro 273). Se guardiamo
però l’andamento dei crimini com-
piuti nello stesso lasso di tempo,
i dati parlano di una generale di-
minuzione dei casi: questo è spie-
gato dal fatto che una variabile
importante, quella dei furti
(167.000 unità circa nel 2006) ha
Roma città sicura?
ROMA&LAZIO
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFRE
Angela Schito
12
I dati sono
disomogenei ed è
difficile fare un
raffronto tra le
capitali europee
subito negli anni un graduale de-
cremento, arrivando a compren-
dere nel 2011 128.667 casi. So-
no diminuite anche le rapine (3900
casi circa contro 3600). In totale
circa 221.000 reati contro oltre
197.000. Dati alla mano, dunque,
si può dire che Roma sia diven-
tata meno sicura? O che addirit-
tura sia la più pericolosa tra le ca-
pitali del continente?
Fare un confronto tra le principa-
li città europee è un’operazione
molto difficile. Come leggiamo
sul sito di Eurostat le statistiche
sulla criminalità e sulla giustizia
penale sono ancora agli albori,
benché sia in via di sviluppo un
sistema che in futuro permetterà
una migliore comparabilità: «I
raffronti tra le statistiche della cri-
minalità tra gli Stati membri do-
vrebbero essere limitati all'anali-
si delle tendenze nel tempo, evi-
tando comparazioni dirette tra i
livelli di criminalità dei paesi per
un anno specifico: i dati possono
essere infatti influenzati da nu-
merosi fattori, quali differenti de-
finizioni di delitto, la diversa ef-
ficienza della giustizia penale,
prassi differenti di registrazione
delle forze di polizia». Quindi si
tratta di dati aggregati che non
possono fotografare realtà circo-
scritte, per cui attenzione a faci-
li generalizzazioni! Oggi le stati-
stiche ufficiali ci dicono che il no-
stro Paese è tra i più sicuri d’Eu-
ropa: con circa 1,0 omicidi per
centomila abitanti nel 2009, si col-
loca al di sotto della media del-
l’Unione (1,2 omicidi). Il feno-
meno mostra un trend decrescen-
te dal 1991 (i dati si riferiscono
al 2009) e per sapere se veramen-
te qualcosa è cambiato negli ul-
timi anni dovremo aspettare un
po’e comunque dovremo sempre
analizzare lassi temporali di 10
anni per capire vera-
mente le tendenze in
atto.
Nel contesto romano,
secondo i dati della
Questura di Roma re-
si noti dal Corriere
della Sera nel marzo
dello scorso anno,
benché ci sia stato un
aumento degli atti
predatori, esso è in li-
nea con ciò che acca-
de nelle grandi capi-
tali europee: i dati sul-
la criminalità del 2011 vedevano
a Londra un aumento del 2,4%
dei reati denunciati rispetto al-
l’anno precedente (4537 denun-
ce di aggressioni gravi comprese
le rapine) e un + 10% di rapine;
Berlino avrebbe registrato un au-
mento del 37% dei furti mentre
Roma registrava l’1% di rapine
in più e un +7,8 di furti (oltre al-
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
I numeri dicono che i turisti possono stare più tranquilli
in Italia che altrove, ma c’è una percezione di insicurezza
ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
13
I dati sulla criminalità
del 2011 vedevano
a Londra un
aumento del 2,4%
dei reati denunciati
rispetto all’anno
precedente e un +
10% di rapine;
Berlino avrebbe
registrato un
aumento del 37%
dei furti mentre
Roma registrava
l’1% di rapine in più
e un +7,8 di furti
l’aumento di arresti per rapine e
per furti) . Buono anche il bilan-
cio per il 2012: il questore di Ro-
ma Fulvio Della Rocca, in un co-
municato di fine 2012, ha parla-
to di violenze, rapine e furti in ca-
lo grazie ad una maggiore pre-
venzione e repressione della cri-
minalità nella capitale.
La polizia di Londra ha pubbli-
cato su Internet una mappa del
crimine nella città: prendendo in
esame 4.756 zone, ognuna con
una propria densità di reati, que-
sta cartina permette di individua-
re facilmente quali sono le zone
maggiormente colpite da fenome-
ni di delinquenza comune (furti
con scasso, rapina e criminalità
connessa ai veicoli). Dare un’oc-
chiata a questo sistema, più che
a fare dei confronti o a trarre con-
clusioni affrettate, ci fa rendere
conto dei numeri che
gravitano attorno ai
crimini di una gran-
de città: nel solo quar-
tiere di Westminster,
quello centrale e con
il più alto tasso di cri-
minalità, alla voce
“robbery” che sta per
“rapina” contiamo nel
solo mese di gennaio
2013 oltre 170 casi;
nel caso di violenze
contro le persone, in-
vece, oltre 550 epi-
sodi denunciati e i
furti in appartamen-
to oltre 300. In que-
sto quartiere della cit-
tà, caratterizzato dal
più alto tasso di cri-
minalità, in un solo
mese si contano oltre 5000 crimi-
ni commessi.
Roma non ha un sistema simile e
la stessa raccolta di dati dalle que-
sture ha fatto emergere, nella no-
stra ricerca, un problema di “com-
patibilità” tra dati raccolti dai mol-
teplici uffici territoriali per cui,
alla fine, è molto difficile avere
un dato univoco e certo.
Un’altra fonte cui abbiamo tenta-
to di attingere maggiori informa-
zioni sono state le ambasciate, nel-
lo specifico quelle USA, tedesca
e giapponese, canale di comuni-
cazione privilegiato di tre segmen-
ti molto importanti del turismo
straniero a Roma. Purtroppo pe-
rò i contatti con gli uffici prepo-
sti ai rapporti con l’esterno non ci
hanno portato gli approfondimen-
ti sperati.Abbiamo chiesto loro di
poter avere un breve confronto per
capire se è cambiata veramente la
percezione del livello di sicurez-
za di Roma da parte dei turisti ne-
gli ultimi tempi; cioè se è filtrata,
attraverso i media, l'immagine di
una città più pericolosa, quali se-
gnalazioni ricevessero più di fre-
quente in merito a crimini di va-
ria natura (scippi, borseggi, per-
cosse e lesioni dolose, aggressio-
ni o furti negli alberghi); quali sa-
rebbero gli accorgimenti che gli
operatori turistici dovrebbero ave-
re nei confronti dei turisti per far-
li sentire più sicuri. Le risposte
non hanno soddisfatto nessuno dei
tre punti chiesti: solo nel caso del-
l’ambasciata giapponese siamo ri-
usciti ad avere qualche indicazio-
ne in più. In un documento pub-
blicato sul sito dell’ambasciata (al
link http://www.it.emb-
japan.go.jp/nihongo/ryoujijou-
hou/2013anzen.pdf tradottoci gen-
tilmente dall’ufficio stampa), ri-
volto principalmente ai giappone-
si che vivono a Roma, ma utile
anche per visitatori temporanei,
si esorta a mantenere una soglia
di attenzione alta nelle varie si-
tuazioni perché non sempre le con-
dizioni di sicurezza equivalgono
a quelle che si possono riscontra-
re in Giappone. Si prospettano va-
rie possibili situazioni delle qua-
li riportiamo le più rilevanti. Ne-
gli hotel si esorta a fare attenzio-
ne nel momento del check-in e
check-out quando i propri averi
sono incustoditi, a fare attenzio-
ne quando si ricevono visite ina-
spettate nella camera d’albergo e
ad accertarsi dell’identità della
persona anche se dichiara di far
parte del personale dell’albergo,
a non considerare completamen-
te sicuri le casseforti degli alber-
ghi. Durante lo shopping si esor-
ta a fare attenzione quando si ap-
poggiano le proprie cose a terra
incustodite per provare scarpe o
vestiti, o a portare con sé lo stret-
to necessario quando ci si reca in
mercati affollati. Anche presso
l’aeroporto si esorta a fare atten-
zione in momenti in cui si è con-
centrati a fare altro; ad esempio
quando si cambiano i soldi, a pren-
dere il taxi sempre dalle apposite
fermate, a fare attenzione che le
tariffe siano eque etc. etc.
Per quanto riguarda i mezzi pub-
blici, si fa notare che a Roma in
particolare su metro e bus si è a
rischio borseggio. In particolare
cittadini giapponesi sono ogget-
to di borseggio tra le fermate Ter-
mini e Spagna della linea A, e tra
le fermate Termini e Colosseo del-
la linea B. Si citano casi in cui
bambini si infilano nella calca in
salita sulla metro e ne approfitta-
no per compiere dei borseggi, se-
gnalando come si incorra in que-
sti pericoli in particolare nei pres-
si delle porte, e si citano casi in
cui le borse vengono incise con
un taglierino o simili e attraver-
so la parte tagliata vengono ruba-
ti oggetti preziosi. Si consiglia di
evitare treni particolarmente af-
follati o, se non si può evitare, a
prestare particolare attenzione in
questi casi. Si citano esempi di
turisti, in particolare uomini so-
li, che invitati a bere o a mangia-
re qualcosa hanno accettato l’in-
vito e poi sono stati obbligati a
pagare con la carta di credito e,
all’uscita dal bar o dal ristorante
vengano derubati.
Questi alcuni dei casi segnalati
dall’ambasciata giapponese, an-
che se bisogna dire che i cittadi-
ni nipponici fuori dalla loro isola
si sentono un po’persi e le racco-
mandazioni sopra riportate non ri-
ROMA&LAZIO
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFRE
14
L’ambasciata
giapponese pubblica
sul proprio sito un
documento che
esorta i connazionali
che vivono a Roma a
mantenere una soglia
di attenzione alta
nelle varie situazioni
perché non sempre
le condizioni di
sicurezza
equivalgono a quelle
che si possono
riscontrare in
Giappone
guardano soltanto il nostro paese.
Le altre ambasciate, come prima
accennato, hanno preferito non
pronunciarsi.
Al momento l’unico possibile con-
fronto tra “città pericolose” lo pos-
siamo fare utilizzando un’inchie-
sta de Il Sole 24 Ore, pubblicata
nell’agosto dello scorso anno (da-
ti del 2011), che prendeva in con-
siderazione le province italiane in
base all’incidenza dei reati denun-
ciati in rapporto alla popolazione
(ogni 100mila abitanti, dati del mi-
nistero dell’Interno).Ad un atten-
to esame possiamo vedere come,
nel rapporto tra reati e numero di
cittadini, la provincia di Roma fos-
se al quinto posto rispetto a Mila-
no che occupava il primo (a segui-
re Rimini, Bologna e Torino). Tra
le province che tra il 2011 e il 2010
hanno registrato un incremento dei
reati a due cifre spiccavano Forlì
e Livorno, ma quella di Roma non
era nemmeno contemplata. «Ro-
ma si mantiene su standard di si-
curezza invidiabili per una gran-
de città», aveva dichiarato Ale-
manno; «ciò non toglie che va te-
nuta alta la guardia, anche alla lu-
ce della crisi economica che crea
una situazione di maggiore tensio-
ne sociale».
Su quest’ultimo punto occorre
una ulteriore riflessione. La sicu-
rezza dei cittadini, tanto nella sua
componente oggettiva - compor-
tamenti delittuosi -, quanto in quel-
la soggettiva - percezione dell’al-
larme sociale - non può essere
spiegata solo con dei numeri. Se-
condo il quinto rapporto sulla si-
curezza in Italia e in Europa, rea-
lizzato dalla Fondazione Unipo-
lis, Demos&Pi e Osservatorio di
Pavia (marzo 2012) si rilevano
importanti novità nel clima d’o-
pinione sul tema della criminali-
tà in Italia. «Si assiste ad una ri-
presa della preoccupazione, tan-
to che diversi indicatori tornano,
di fatto, ai valori della “grande
paura” che aveva segnato la so-
cietà italiana dall’autunno del 2007
fino alla primavera del 2008».
L’insicurezza legata alla crimina-
lità è significativa e continua a
crescere (10 punti percentuali in
più rispetto al 2010), ma è la di-
mensione “sociale”dell’insicurez-
za a farla da padrona, andando ad
incidere anche sulle altre forme
di inquietudine. In poche parole
tra i cittadini italiani sono soprat-
tutto gli aspetti legati all’econo-
mia a suscitare timori nella vita
di tutti i giorni e non a caso la quo-
ta di persone che si dicono “preoc-
cupate” dalla criminalità, fra co-
loro che soffrono l’insicurezza
economica, sale di quasi 10 pun-
ti e si attesta al 52%. Citando an-
cora il rapporto: «Siamo, dunque,
entrati in un’epoca di insicurez-
za sostanziale e generalizzata. Do-
ve i confini dell’inquietudine so-
no incerti. E l’unica spiegazione
apparente è in chiave economica.
Riguarda il reddito e il lavoro. Il
fondamento di ogni possibile pro-
getto. La base della nostra iden-
tità sociale e personale».
La vulnerabilità mette paura e an-
che i più recenti studi di econo-
mia ci spiegano che un uomo spa-
ventato non è affatto più reattivo
nell'affrontare la crisi. Quindi ali-
mentare questa paura non fa be-
ne al nostro Paese e non fa bene
a Roma che ha bisogno del turi-
smo per tenere in moto la sua eco-
nomia. Ciò che negli ultimi tem-
pi è accaduto nella nostra capita-
le si inscrive in un cambiamento
epocale, che coinvolge tutti i pae-
si e che ci deve interrogare piut-
tosto su quali strade
battere per superare
questa difficile fase.
Un primo, forse ba-
nale, suggerimento è
questo: rimettere al
centro dell’attenzio-
ne di quanti operano
nel turismo la perso-
na, il turista, più che
il guadagno. Gli al-
bergatori in partico-
lare, coloro che dan-
no una “casa” ai tu-
risti, dovrebbero con-
siderare la sicurezza
come un fattore im-
prescindibile e non
un “servizio in più”
da offrire ai clienti.
Solo in questo modo
è possibile riattivare un circolo
virtuoso positivo, in grado di con-
trastare quelle che a volte sono
solo leggende metropolitane che
fanno presa sulle nostre insicu-
rezze e che, nella realtà, magari
non hanno un riscontro.
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
15
La vulnerabilità mette
paura e anche i più
recenti studi di
economia ci
spiegano che un
uomo spaventato
non è affatto più
reattivo nell'affrontare
la crisi. Quindi
alimentare questa
paura non fa bene al
nostro Paese e non
fa bene a Roma che
ha bisogno del
turismo per tenere in
moto la sua
economia.
P
D
a Tokyo _ Mentre secon-
do recenti dati Eurostat re-
lativi alla spesa pubblica
2011 tra i 27 stati Ue, l’Italia è al-
l'ultimo posto per percentuale di
spesa destinata alla cultura, con un
misero 1,1% rispetto al 2,2%, del-
la media Europea, a migliaia e mi-
gliaia di chilometri di distanza, nel
mese di Febbraio, presso l'Amba-
sciata italiana a Tokyo, Mr. Shuji
Takashima, professore emerito del-
l'Università della capitale nippo-
nica e uno dei più autorevoli stu-
diosi di arte occidentale, in occa-
sione della presentazione della tre-
dicesima edizione della manife-
stazione Italia in Giappone 2013,
affermava che «L'Italia è stato mo-
dello culturale di sviluppo per tut-
te le corti europee, fino a influen-
zare il Giappone nella rivoluzio-
ne Meiji della seconda metà
dell'800»
Questa affermazione, condivisa
non solo dalla maggior parte de-
gli ambienti intellettuali nipponi-
ci ma radicata anche nella coscien-
za della gente comune, spiega per-
ché l'Italia riesca a mantenere in-
tatta la propria immagine positiva
ed il suo appeal tra i giapponesi.
Si può trovare conferma di ciò an-
che scorrendo le pagine dei prin-
cipali quotidiani del paese o ac-
cendendo la televisione alla ricer-
ca di notizie sull'Italia.
La prima impressione potrebbe es-
sere non troppo positiva, perché
in questi giorni le pagine che si oc-
cupano delle cronache estere de-
dicano inevitabilmente spazio al-
le difficoltà in cui versa il Bel Pae-
se a causa delle complicate vicen-
de politiche nostrane."Un mese di
vuoto politico in Italia”,“Impasse
senza uscita nelle consultazioni
per un governo di coalizione", “Dal
18 le elezioni del Presidente del-
la Repubblica in Italia”. sono i ti-
toli apparsi tra Marzo eAprile sul
Nikkei shimbun e sull'Asahi shim-
bun, due delle più importanti te-
state del Sol Levamte, mentre il
corrispondente dello Yomiuri, al-
tro autorevole quotidiano, in un
comunicato ha riferito sulle pos-
sibili conseguenze di tali proble-
matiche al di fuori dei confini na-
zionali segnalando come il vuoto
politico e lo stallo in cui si trova
l'Italia sia causa di forte preoccu-
pazione negli ambienti internazio-
nali. Altri interventi rilevano co-
me la situazione di incertezza ed
il calo di credibilità del nostro Pae-
se inducano gli investitori stranie-
ri a spostare i propri interessi ver-
se mercati attualmente più sicuri
ed il Nikkei del 4 aprile sostiene
che Olanda e Italia sono due dei
paesi dell'Eurozona che possono
mettere a rischio la stabilità della
moneta unica.
Non mancano articoli nella forma
di domanda e risposta che tenta-
no di rendere accessibile il nostro
complesso sistema politico, come
quello apparso sul quotidiano Asa-
hi per illustrare poteri e funzioni
del presidente della Repubblica in
Italia, mettendolo a confronto con
quelli di altri paesi europei. Lo
stesso quotidiano, in un altro arti-
colo, segnala come «ad ogni mo-
do ci vorrà tempo prima che si ri-
esca a formare un governo stabi-
le in Italia».
Anche l'importante emittente ra-
diotelevisiva Nhk si occupa dell'
Italia, ed in un suo servizio infor-
ma sulla vicenda relativa alla con-
fisca di più di un miliardo di beni
per legami con la mafia di «un im-
prenditore nel campo delle ener-
gie rinnovabili che ha avuto suc-
cesso in settori che il governo ita-
liano promuove», notizia ripresa,
in un trafiletto, anche dal quotidia-
no Yomiuri.
Tutte notizie, insomma, che se po-
ste sul piatto di una ipotetica bi-
lancia usata per pesare il gradi-
mento dell'Italia tra i giapponesi
potrebbero farla pendere a nostro
sfavore, smorzando la capacità at-
trattiva della nostra Penisola. Ma
non è così. I giapponesi non sem-
brano cambiare opinione ed il no-
stro Paese continua a rimanere per
loro subarashii, mera-
viglioso, per la sua sto-
ria, la sua cultura ed i
suoi artisti, per i luoghi
e le eccellenze apprez-
zate, difese e valoriz-
zate forse più all' este-
ro che in casa nostra.
Per questo i mass me-
dia nipponici non si cro-
giolano in una informa-
zione sull'Italia centra-
ta sugli scandali e la cri-
si politica ed economi-
ca, ma continuano a de-
dicare articoli, comunicati ed in-
terventi a quegli aspetti che han-
no reso e rendono il nostro Paese
unico al mondo, rimettendo in equi-
librio piatti della ipotetica bilan-
cia. Insomma, quello che troppo
spesso non riescono a fare i mez-
zi di informazione di casa nostra.
In questo periodo dell’anno sono
sopratutto gli eventi di grande spes-
sore culturale promossi nell'ambi-
to della manifestazione "Italia in
Giappone 2013" ad offrire ampio
materiale a quotidiani ed emittenm-
ti nipponiche "Il vero volto del
sommo maestro” e “La morte pre-
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
17
L’Italia è subarashii,
nonostante la crisi
Massimo Succi
I giapponesi non
sembrano cambiare
opinione ed il nostro
Paese continua a
rimanere per loro
meraviglioso, per la
sua storia, la sua
cultura ed i suoi
artisti, per i luoghi e
le eccellenze
Come ci vedono i media Giapponesi,
che sanno apprezzare il Bel Paese
meglio di quanto sappiamo fare noi stessi
coce di un genio” sono I titoli di
due articoli pubblicati su tre quar-
ti di pagina dallo Yomiuri shimbun
dedicati alla mostra su Raffaello
e redatti dalla scrittrice di arti fi-
gurative e docente della prestigio-
sa Waseda university di Tokyo, Si-
gnora Kyoko Nakano. La mostra,
ospitata dal National Museum of
WesternArt di Tokyo e sponsoriz-
zata dal quotidiano stesso, è tra le
più grandi mostre sull'artista di Ur-
bino mai organizzate fuori dall’I-
talia ed ha inaugurato, il 2 Marzo,
la manifestazione dedicata al no-
stro paese, rimanendo aperta per
tutto il 2013.
Lo stesso giornale pubblicava a fi-
ne Marzo un articolo su Tom
Henry, noto esperto di Raffaello,
presentandolo come un «inglese,
ma con il cuore sempre in Italia».
L' articolo riferiva su come lo stu-
dioso, attualmente in Giappone per
una serie di conferenze sul pitto-
re del Rinascimento,
manifestando il suo ap-
prezzamento per la mo-
stra che «illustra l’atti-
vità di Raffaello lungo
tutto l’arco della sua vi-
ta», è rimasto impres-
sionato dall'alto afflus-
so di visitatori giappo-
nesi e dal'entusiasmo
che li accompagnava.
Leonardo invece occu-
pa le pagine dell'Asahi
Shimbun che presenta
l’importante mostra
"Leonardo e la sua cer-
chia", di cui il giorna-
le è sponsor, e che rimarrà allesti-
ta dal 23Aprile al 30 Giugno 2013
al Tokyo Metropolitan Art Mu-
seum, la cui organizzazione è frut-
to della stretta collaborazione tra
la Veneranda Biblioteca Ambro-
siana, il suo Collegio dei Dottori
e l' Università di Tokyo.
“Otello: un destino infelice” è in-
vece il titolo di un redazionale del-
l'Asahi shimbun che, presentando
la tournée giapponese del teatro
La Fenice di Venezia, offre una
analisi artistica dell'opera verdia-
na ed una riflessione critica su Ver-
di. Lo stesso giornale dedica poi
un secondo articolo al Festival del
Cinema Italiano che tra Aprile e
Maggio, presenterà al pubblico
giapponese le più recenti produ-
zioni cinematografiche. L' autore
del pezzo, commentando come la
recente filmografia contenga rife-
rimenti alla crisi sociale ed econo-
mica della società italiana, rileva
come sia sempre presente una «pro-
spettive di speranza, come è tipi-
co del cinema italiano». E a pro-
posito di speranza lo Yomiuri si è
occupato anche dell'apertura a Na-
poli della "pizzeria dell'impossi-
bile" nata dalla collaborazione tra
il comune, l'azienda "La bufala" e
l' "Associazione Scugnizzi", per
offrire una opportunità di lavoro
e formazione a giovani in condi-
zioni di disagio, come si sottoli-
nea nell'articolo, dando anche pa-
sti gratis a persone bisognose.
Come accennato non soltanto la
carta stampata ma anche radio e
televisioni giapponesi, locali e na-
zionali, danno ampio spazio nei
loro palinsesti all'Italia. La Nhk
propone dal 14 aprile una serie di
trasmissioni di circa un'ora sulla
costiera amalfitana, Amalfi e la
sua cattedrale, Matera,Alberobel-
lo ed il centro storico di Roma. La
principale rete televisiva di Tok-
yo presenta un programma che in
diverse puntate accompagna gli
spettatori in un percorso da Mila-
no a Firenze, passando per Geno-
va e le Cinque Terre. Altri canali
dedicano speciali all'Italia meno
nota e presentano i nostrio centri
minori; comeAnterivo, paesino di
384 abitanti in provincia di Bol-
zano. La BSnitele invece ogni sa-
bato va in onda con la trasmissio-
ne Cisaina mura no monotagari,
cioè: Storie dei piccoli borghi, pro-
ponendo ogni volta veri e proprin
spot promozionali dell’Italia.
In definitiva se da una parte l'in-
formazione giapponese non rende
pienamente conto dell'Italia che
soffre, che si scontra con le diffi-
coltà della crisi e delle vittime che
sta mietendo, da un'altra sembra
confermare, se ce ne fosse biso-
gno, quali debbano essere le risor-
se su cui puntare nella redazione
di un programma di ripresa e di ri-
lancio della nostra economia. L’I-
talia, come i giapponesi sembra-
no sapere meglio di noi, ha il più
alto numero di siti dichiarati dal-
l’UNESCO patrimonio dell’uma-
nità: 47 in tutto, di cui 44 sono be-
ni culturali e ambientali, più di
4000 musei, 23 parchi nazionali,
circa 2000 aree e parchi archeolo-
gici. Queste sono solo alcune del-
le cifre che danno l'idea di come
il turismo possa effettivamente es-
sere il "petrolio d’Italia”. No-
nostante ciò nella classifica dei
musei e delle mostre più visitate
al mondo stilata annualmente dall'
Art Newspaper, l'Italia nel 2012
non è entrata tra le prime dieci na-
zioni mentre in vetta rimane sal-
damente la Francia con il Louvre
visitato da 9,7 milioni di visitato-
ri, un milione in più rispetto al
2011. E’evidente che siamo quan-
to meno inadeguati a valorizzare
appieno tale potenziale, e questo
dato di fatto dovrebbe interpella-
re i responsabili della nostra poli-
tica e del nostro patrimonio cultu-
rale. Ma forse, in questa epoca di
decadenza e di crisi morale, stia-
mo perdendo il nostro attaccamen-
to alle radici e la nostra identità;
per questo non abbiamo più ne la
passione nè l’orgoglio di mostrar-
ci al mondo con indosso il nostro
vestito migliore.
Eppure i giapponesi sanno ancora
apprezzarci come noi non sappia-
mo più fare. «L’Italia? Bella come
se si trattasse di un film! », hanno
detto due studentesse di Tokyo in-
tervistate dallo Yomiuri Shimbun
il 27 Marzo in un articolo pubbli-
cato sulla pagina dei giovani del-
l'edizione serale. Le ragazze de-
scrivevano un loro viaggio a Fi-
renze esprimendo l' "emozione" ri-
masta in loro grazie alle esperien-
ROMA&LAZIO
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFRE
18
L’ esperienza è la
base del turismo,
riassumendo con
uno slogan il segreto
– se fosse
adeguatamente
recepito dai nostri
operatori – per
moltiplicare gli arrivi
dei giapponesi nella
Penisola.
G
li insegnanti hanno volu-
to dare un segnale “forte”
per richiamare l’attenzio-
ne sulle condizioni difficili in cui
versa la scuola, colpita dai con-
tinui tagli al bilancio dell’Istru-
zione pubblica, ma il blocco alle
attività extracurricolari e alle gi-
te scolastiche rischia di avere ef-
fetti molto pesanti anche per il tu-
rismo. Nell’anno scolastico 2011-
2012 circa la metà delle classi de-
gli istituti superiori di secondo
grado ha fatto un viaggio di istru-
zione, che nel 45% dei casi ha
avuto come meta località italia-
ne, generando un fatturato di 270
milioni di euro al quale si sono
aggiunti i 135 milioni delle gite
scolastiche degli istituti di secon-
do grado. Indubbiamente una boc-
cata d’ossigeno per il comparto.
La “crisi” ha origine con le “po-
tature” del ministro Gelmini pri-
ma e le disposizioni normative
sulla scuola contenute nella co-
siddetta Legge di Stabilità poi,
che secondo gli inse-
gnanti, hanno determi-
nato nell’ultimo decen-
nio una crescente de-
qualificazione dell’of-
ferta formativa e della
funzione docente attra-
verso tagli plurienna-
li giudicati “sconside-
rati”: 120.000 posti di
lavoro in meno e 8 mi-
liardi dal 2009 al 2011.
Ma al di là delle pro-
teste la “rivalsa” sui
viaggi di istruzione ri-
schia di far sentire i
suoi effetti negativi sugli studen-
ti innanzitutto, per i quali la “gi-
ta scolastica” è sì una occasione
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
19
ze del soggiorno fiorentino, do-
ve sono state non solo consu-
matrici di un prodotto turisti-
co ben confezionato, ma vere
protagoniste; talmente entusia-
ste da rendere la loro vacanza
una notizia degna di essere pub-
blicata da un importante quo-
tidiano, attivando tra l'altro un
formidabile passa parola. Per
loro l’esperienza è stata la ba-
se del turismo, riassumendo
con uno slogan il succo del-
l’articolo, che poi è anche il
segreto – se fosse adeguata-
mente recepito dai nostri ope-
ratori – per moltiplicare gli ar-
rivi dei giapponesi nella Peni-
sola. Parliamo della combina-
zione della visita ai luoghi sto-
rici e artistici con esperienze
personali, uniche, che fanno
diventare i turisti giapponesi
parte attiva della nostra cultu-
ra e storia. Le studentesse in-
tervistate infatti hanno raccon-
tato della visita in alcuni luo-
ghi come lo studio fiorentino
di animazione Misseri dove,
in collaborazione con la Sony
Creative Products di Tokyo, è
stata ideata e creata la serie del
Coniglio Mofy, una top mo-
tion animation che tornate in
Giappone vedranno daAprile
sul canale E-Television della
rete NHK. Altra importante
esperienza è stata la tappa al-
la sede de La Nazione, quoti-
diano storico fiorentino, che le
due ragazze hanno voluto pre-
sentare e raccontare. Infine il
confronto con i loro colleghi
studenti di Firenze dopo il qua-
le hanno concluso che «per tut-
ti i giovani del mondo studia-
re è una gran fatica».
Forse è per alleggerire i nostri
studenti di tale peso che tra i
27 Paesi UE, l’Italia - dopo
l'ultimo posto per la cultura -
occupa anche il penultimo po-
sto per la percentuale di spe-
sa pubblica nell' istruzione?
Ma questa è un'altra storia.
Tagli alla scuola?
Gite scolastiche stop
Ilaria Morini
Il blocco, secondo la
Fiavet, mette a
rischio la
sopravvivenza di
circa 3.000
imprese,con oltre
diecimila addetti e
un fatturato
nazionale di 450
milioni di euro.
Gli insegnanti non ne possono più,
ma a farne subito le spese
sono studenti e turismo.
P
di svago e di fare un primo assag-
gio di autonomia, ma anche – gra-
zie a professori preparati e con-
sci del loro ruolo educativo – una
occasione unica per assimilare nel
loro bagaglio culturale le nozio-
ni apprese sui libri. In secondo
luogo saranno le aziende del set-
tore turistico a risentirne, come
ha chiaramente denunciato An-
drea Costanzo, presidente della
Fiavet (Federazione italiana as-
sociazione imprese viaggi e turi-
smo) del Lazio e membro della
Giunta nazionale, secondo il qua-
le, adesso che le famiglie italia-
ne viaggiano sempre meno, com-
plice la recessione, anche ai figli
viene negata questa opportunità
di arricchimento. Tanto più che
spesso la gita scolastica è la pri-
ma, a volte l'unica, esperienza di
viaggio all'estero e sappiamo or-
mai tutti quanto, in un mondo sem-
pre più globale e in una Europa
che aspira all’unità non solo eco-
nomica ma anche politica, sia im-
portante “internazionalizzare” la
propria esperienza.
Il problema rischia di “esplode-
re” tra Febbraio e Marzo, il pe-
riodo più “caldo” delle gite sco-
lastiche, il cui blocco, sempre
secondo la Fiavet, mette a ri-
schio la sopravvivenza di circa
3.000 imprese,con oltre dieci-
mila addetti e un fatturato di na-
zionale di 450 milioni di euro.
Per questo la federazione nazio-
nale delle agenzie di viaggio ha
chiesto l’apertura di un tavolo
di trattativa per riportare inse-
gnanti, ministero e governo ad
un dialogo.
Alla conferenza stampa sul turi-
smo scolastico la Fiavet Lazio
lancia l'allarme: il protrarsi del
blocco delle attività extracurrico-
lari del personale, forma di pro-
testa contro le disposizioni del go-
verno sulla scuola, sta paralizzan-
do il settore. E propone al nuovo
Governo di ripristinare l'indenni-
tà di missione per i docenti.
Dopo l'allarme lanciato dalla Fia-
vet Lazio, anche il Touring Club
Italiano mostra tutta la sua preoc-
cupazione per il crollo dei viag-
gi d'istruzione. «Chiediamo al Go-
verno», afferma Fabrizio Galeot-
ti, direttore generale del Tci «mi-
sure concrete che possano essere
d'aiuto a scuole e famiglie per tu-
telare e valorizzare il viaggio di
istruzione che sta affrontando una
crisi profonda a causa, principal-
mente, dei forti tagli operati alla
scuola, non certo per mancanza
o calo di volontà di partecipazio-
ne». Secondo Galeotti «bisogna
agevolare, anziché ostacolare, co-
me accade oggi, le gite scolasti-
che motivando e incentivando i
docenti, con la reintroduzione del-
l'indennità di missione e con lo
sgravio di responsabilità».
«Invitiamo», conclude il diretto-
re generale del Tci «a conoscere
prima di tutto l'Italia, per scopri-
re e conoscere il nostro patrimo-
nio più prezioso». Secondo l'Os-
servatorio del Touring, i dati del
settore hanno registrato nel 2011-
2012, prima del calo di quest'an-
no, una tenuta del viaggio di istru-
zione con 930 mila (il 24% in più
rispetto all'anno precedente) stu-
denti delle scuole superiori di se-
condo grado che hanno preso par-
te a una gita scolastica (equiva-
lente a quasi il 50% delle classi
totali) su una domanda potenzia-
le di 2,7 mln di studenti, con un
incremento del fatturato del set-
tore di 270 mln di euro rispetto ai
215 mln dell'anno scolastico pre-
cedente (+25%).
Il Touring Club Italiano, che ha
“inventato” la gita scolastica nel
1913, da sempre attento al turi-
smo scolastico, esprime tutta la
propria apprensione per la stagio-
ne 2013. «I dati appena pubbli-
cati dai quotidiani sul crollo del
70% dei viaggi d’istruzione», sem-
pre secondo Fabrizio Galeotti, «ci
preoccupano molto. Il Touring
Club Italiano, che esattamente
100 anni fa ha lanciato l’idea e la
pratica della gita scolastica, rico-
nosce nel viaggio d’istruzione un
ruolo fondamentale e insostitui-
bile nel percorso educativo di uno
studente. Non solo perché com-
pleta la preparazione in classe,
dando la possibilità di vedere da
vicino quanto appreso sui libri,
ma soprattutto perché costituisce
un’occasione irripetibile per com-
prendere il significato più vero
del viaggio».
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
La gita scolastica occasione unica
per assimilare le nozioni apprese dai libri
ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
21
L
’Art Cities Exchange &
Med Workshop 2013 (Ace),
evento fieristico organizza-
to da Federalberghi Ro-
ma con il sostegno di
Roma capitale, della
Camera di commercio,
Confesercenti e in part-
nership con Unindu-
stria, Confesercenti Ro-
ma -Lazio e Fiavet, ha
confermato anche nel-
la edizione 2013 il suc-
cesso dello scorso
anno, riproponendo
l’Italia e Roma come
meta turistica unica e irripetibile
agli oltre 180 sellers “made in
Italy” e 90 buyers provenienti da
tutto il mondo nel corso di una in-
tensa due giorni di incontri “ad al-
to tasso di business” che ha lascia-
to tutti soddisfatti. Innanzitutto
Giuseppe Roscioli, presidente del-
l’ente organizzatore, che ha riba-
dito come grazie alle sinergie tra
gli operatori del settore il turismo
può veramente diventare un ele-
mento decisivo per trainare il pae-
se fuori dalle secche della reces-
sione. Ma anche gli operatori che
nei loro incontrio diretti hanno po-
tuto costatare un aumento delle
offerte, da parte non solo di hotel,
catene di alberghi e i tour opera-
tor cui si sono questa volta affian-
cati bus operator, outlet, parchi a
tema, dimore e palazzi storici, fe-
stival, musei, istituzioni ed enti di
promozione turistica, servizi a ter-
ra e servizi pubblici.
Tra le novità dell’Ace & Med
2013, rigorosamente riservata agli
addetti ai lavori, l’ulteriore cre-
scita del livello qualitativo dei
partecipanti, selezionati secondo
criteri molto rigidi. Sono stati in-
vitati infatti solo operatori valu-
tati in base al volume d’affari ge-
nerato in Italia, alla quantità di vi-
sitatori portati nel nostro Paese
negli ultimi due anni, al numero
dei dipendenti e al fatturato. In
ogni caso sono state ben trenta-
cinque le nazioni presenti e oltre
ai mercati tradizionali, come Fran-
cia, Germania, Stati Uniti, Cana-
da e Giappone, gli incontri d’af-
fari si sono svolti anche con ope-
ratori dei mercati emergenti: Rus-
sia, Cina e Brasile.
Nel corso della manifestazione è
stato anche presentato un nuovo
video promozionale dell’offerta
turistica romana, la cui antepri-
ma internazionale è stata a dicem-
bre a Chicago alla presenza del
nostro console italiano. “The Ro-
ma Experience” il titolo del del-
l’opera prodotta dalla Rossellini
Film di Renzo Rossellini, figlio
del grande Roberto, per Promo-
roma Camera di Commercio: quin-
dici minuti pensati per il merca-
to nordamericano ma utilizzabi-
le anche in altri continenti grazie
al valore “universale” delle im-
magini. Protagonista è infatti Ro-
ma, città eterna, colta nei suoi
aspetti classici ma capace di of-
frire al turista tante novità. Filo
conduttore delle curatissime im-
magini il legame della Capitale
con il cinema, in un continuo gio-
co di citazioni a cominciare da
Vacanze Romane, con lo spetta-
colare percorso in Vespa di una
giovane, intervallate da intervi-
ste a turisti. Le immagini celebra-
no il Colosseo de Il Gladiatore,
Castel Sant’Angelo di Angeli e
Demoni, e tanti altri luoghi che
raccontano la Roma più moder-
na: il Mandrione, Testaccio e Tra-
stevere con la sua vita notturna.
Ad Art Cities Exchange & Med
Workshop 2013 non è mancata
infine la presenza istituzionale
con la partecipazione del sinda-
co Alemanno, del presidente del-
l’Enit Pier Luigi Celli e del dele-
gato al turismo di Roma Capita-
le Antonio Gazzellone.
Art Cities Exchange 2013
ROMA&LAZIO
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFRE
Pietro Licciardi
22
Presentato un nuovo video
di 15 minuti che promuove Roma
180 sellers “made in
Italy” e 90 buyers
provenienti da tutto
il mondo in una
intensa due giorni
di incontri
N
ella scorsa edizione sono
state circa 30 mila le per-
sone che provenienti da tut-
ta Italia hanno partecipato al Fiug-
gi Family Festival, rassegna cine-
matografica dedicata, appunto, al-
la famiglia e che ha la chiave del
suo successo innanzitutto nella
qualità artistica dell’evento con 26
film in cartellone che hanno sem-
pre registrato il pieno in sala, di
cui 9 in concorso provenienti da
tutto il mondo. E merito, anche,
della azzeccata strategia di comu-
nicazione che con la sapiente re-
gia del direttore dell’ufficio stam-
pa, Paolo Piersanti, ha fatto cono-
scere sia l’evento che la cittadina
ospite in tutta Italia e soprattutto
all’estero. Cosa non da poco per
una provincia e soprattutto per una
località ancora memore dei suoi
trascorsi fasti termali, alla quasi
spasmodica ricerca di un rilancio
turistico. Del resto non mancano
i precedenti “illustri”, uno per tut-
ti il Giffoni film festival, che in
pochi anni ha fatto conoscere nel
mondo una sperduta località del
salernitano.
La presidente del Festival è oggi
Antonella BevereAstrei, succedu-
ta alla guida della manifestazione
dopo la morte del marito Gianni,
avvenuta nel 2008, il quale era ri-
uscito a realizzare un progetto na-
to durante una vacanza con la mo-
glie e i figli riflettendo sul “vuoto”
offerto alle famiglie nei momenti di
svago. Un “vuoto” innanzitutto cul-
turale, derivante dall’errato presup-
posto che il divertimento per i turi-
sti sia solo quello “carnevalesco” e
un po’artificiale dell’allegria e del-
la spensieratezza a tutti i costi.
«Riposo, divertimento, maggiori
comodità ed esperienze nuove fan-
no naturalmente parte di una va-
canza», dice la signoraAntonella,
«ma almeno per qualche giorno
una famiglia dovrebbe avere la
possibilità di condividere esperien-
ze e relazioni, di stare più tempo
insieme. La nostra proposta tutta-
via non è per una “vacanza intel-
ligente” fine a se stessa, bensì per
una vacanza sicuramente “interes-
sante”».
Resta il fatto che ancora una vol-
ta è dimostrato come le buone idee,
correttamente concepite e realiz-
zate con una attenzione alla real-
tà, possano far bene al turismo;
molto più di certe iniziative pre-
concette e pianificate
a tavolino.
Come spiega ancora
la sua presidentessa il
«Festival è nato dalla
necessità di qualcosa
di nuovo, che testimo-
niasse come i valori,
quelli familiari in pri-
mis, siano prima di tut-
to “belli” e “gioiosi”.
La Famiglia non è un
ideale o un valore
astratto ma la realtà vissuta da cia-
scuno; è insieme passato e futuro,
è eredità e investimento. Ecco per-
ché il Cinema è sembrato il nucleo
più adatto a costruire un evento de-
dicato all’incontro, al racconto, al-
la condivisione, alla crescita insie-
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
23
Fiuggi Family Festival,
per scoprire la Ciociaria
Giorgia Gazzetti
Nato quasi per scommessa porta
30mila persone da tutta Italia a Fiuggi
«Il Festival non
è un tentativo di
svecchiamento della
vacanza termale:
Fiuggi è stata una
ottima culla per un
evento del genere
al suo nascere».
me. E in vacanza, perché siamo
convinti che questa forma di espres-
sione artistica non debba essere un
momento di studio per intellettua-
li, ma un momento di relax e di
apertura verso gli altri».
Chiediamo ad Antonella Bevere
Astrei perché proprio Fiuggi, che
non offre una immagine troppo di-
namica, apparentemente nostalgi-
ca per i begli anni, turistici, che fu-
rono… «Ma Fiuggi è una città con
tantissimi giovani e la sua ammi-
nistrazione è, per l’età dei consi-
glieri e del sindaco, la più “giova-
ne” d’ Italia», è la risposta, «co-
munque il nostro Festival non è un
tentativo di svecchiamento della
vacanza termale se è questo che
intendete: Fiuggi è stata una otti-
ma culla per un evento del gene-
re al suo nascere. Un posto molto
fresco, e chi vive in città a luglio
sa che sollievo sia poter dormire
con una coperta leggera o passeg-
giare nelle notti stellate con un gol-
fino sulle spalle, con una grande
capacità alberghiera ed enorme tra-
dizione turistica a costi molto con-
tenuti, con un centro storico vera-
mente romantico, a venti minuti
di autostrada da Roma, in uno sce-
nario di una bellezza storica e pae-
saggistica incredibile: le mura ci-
clopiche diAlatri, la città medioe-
vale di Fumone con il castello che
ospitò Celestino V, grotte carsiche,
dolmen, laghi e montagne, abba-
zie storiche come Trisulti, Subia-
co, Fossanova... Il luogo è estre-
mamente salubre e la cucina tra le
più sane e appetitose d’Italia: qui
il Festival è nato e cresciuto nei
suoi primi anni di vita».
In ogni caso il Festival ha mostra-
to di apprezzare da subito le “do-
ti” della cittadina termale, attivan-
do numerose convenzioni adegua-
tamente pubblicizzate dai media
che fanno capo all’organizzazio-
ne dell’evento. E da parte dei fiug-
gini si sta facendo sempre più stra-
da la convinzione che l’investi-
mento migliore sia la disponibili-
tà, l’apertura verso le esigenze del-
l’ospite. Non c’è maggior ritorno,
anche economico, di quello di un
cliente che si trova bene. In ogni
caso pare proprio che anche gra-
zie al Family Fiuggi Festival l’e-
conomia in crisi della cittadina cio-
ciara comincia ad avere qualche
beneficio. Come sottolinea la pre-
sidentessaAntonella BevereAstrei
«merito soprattutto di un’ammi-
nistrazione onesta, giovane e ca-
pace che ha affrontato enormi pro-
blemi con grande coraggio e ten-
sione verso il bene comune. Spe-
ro di cuore che il nostro evento con
la sua risonanza nazionale e inter-
nazionale - siamo presenti al Fe-
stival di Venezia e di Berlino e nel-
la Comunità Europea - e la pode-
rosa rassegna stampa di cui bene-
ficiamo possa far parlare bene di
Fiuggi nel mondo».
Ma il Festival ad appena cinque
anni dalla nascita, la prima edizio-
ne è del 2008, sta già pensando ad
una ulteriore evoluzione, in sim-
biosi con il territorio che lo ospi-
ta, valorizzando le energie che lo
animano. Innanzitutto i numerosi
ragazzi e giovani dello staff. An-
che in questo caso un passetto al-
la volta, dovrà nascere una vera e
propria struttura, aperta a tutti i
giovani interessati, che si occupi
della formazione verso l’arte e il
turismo: compagnie teatrali itine-
ranti, valorizzazione delle culture
tradizionali, integrazione di tradi-
zioni e innovazione nelle varie for-
me di intrattenimento audiovisivo
e chissà… Potrebbe essere un’al-
tra risorsa “partorita” dalla fanta-
sia italiana in questi anni così dif-
ficili da un punto di vista sociale
ed economico.
In ogni caso il Fiuggi Family Festi-
val appena nato, come ogni bambi-
no, ha avuto bisogno di crescere in
un luogo stabile ma ora, da adole-
scente, desidera muoversi per cono-
scere e farsi conoscere, quindi si sta
lavorando per continuare ad andare
anche in altre città italiane come già
avvenutoperTrento,Bergamo,Spo-
leto, Caserta e in qualche località
marittima nel Centro – Sud.
L’appuntamento per il 2013 è dal
21 al 28 luglio e il tema sarà: “Tut-
ti per Uno”; un po’ come il grido
dei moschettieri del re di Francia,
come il desiderio più profondo di
ogni comunità, come la spinta ve-
ra che deve animare ogni squadra,
e che presuppone, conclude salu-
tandoci la signoraAntonella, quel-
l’Uno per tutti, sottinteso, non di-
menticato. E proprio lo sport sarà
il leit motiv, con tornei e attività
di alto livello in partnership con il
Csi (Centro sportivo italiano) nel-
la zona di Fiuggi bassa durante la
giornata, mentre la “festa” con
proiezioni, ospiti e musica inizie-
rà ogni giorno alle 17 nel borgo
storico.
ROMA&LAZIO
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ILTURISMO
INCIFRE
24
A
vviso a tutti i turisti este-
rofili, amanti delle sottili
sabbie tropicali: ci posso-
no essere anche le Bahamas tra le
mete segnalate dal sito dell’unità
di crisi della Farnesina, lo stru-
mento che informa in tempo rea-
le sulle condizioni di sicurezza in
tutti i Paesi del mondo. Guerre,
terrorismo e allarmi sanitari, ci-
cloni, furti e chi più ne ha più ne
metta. Nulla sfugge a www.viag-
giaresicuri.it.
Sono oltre venti gli avvisi dirama-
ti dal ministero nell’ultimo mese.
Gli ultimi riguardano Kazakistan
(da considerare mai del tutto im-
mune dal rischio terrorismo), Uru-
guay (dove il problema sembrano
soprattutto i ladri e i rischi sanita-
ri),Azerbaijan (per restrizioni del
rilascio del visto in aeroporto), e
soprattutto il decisamente turisti-
co, grazie alle sue belle spiagge,
Kenya dove le consultazioni elet-
torali sono occasione di scontri
nella capitale Mombasa. Ma ele-
zioni a parte nelle regioni aride e
remote del Centro Nord c’è sem-
pre l’eventualità di scorribande ar-
mate ai danni dei viaggiatori da
parte di gruppi di predatori oppu-
re scontri fra tribù pastorali e stan-
ziali le cui ostilità sono esacerba-
te dalla scarsità di risorse.
C’è poi la Libia, dove la vita per i
turisti è dura. Probabilmente so-
prattutto se italiani e il grave at-
tentato del 12 gennaio 2013 a Ben-
gasi nei confronti del Console Ge-
nerale d’Italia rappresenta un dram-
matico richiamo alla permanenza
di una marcata fluidità nel quadro
di sicurezza in Libia.
Insomma, vita dura per i viaggia-
tori, soprattutto quelli con poca
esperienza. E non è tutto qui. Quel-
li riportati sono solo alcuni esem-
pi delle questioni che possono sca-
tenarsi quotidianamente per chi
programma un viaggio all’estero.
La lista dei Paesi sotto controllo
da parte della Farnesina è lunga.
C’è l’Egitto, dove si stanno regi-
strando nuove manifestazioni
di piazza, sia al Cairo sia in al-
tre importanti città del Paese
(Port Said, Mansoura ed altri
centri del delta del Nilo), con
scontri che hanno causato un
significativo numero di vitti-
me e feriti. C’è Israele dove,
nonostante una situazione sta-
bile dal novembre 2012, non
è mai da escludere il rischio
di attentati terroristici, in par-
ticolare nelle principali cit-
tà. Ovviamente i rischi au-
mentano lungo il confine
con la striscia di Gaza.
Inoltre mai partire verso
mete tropicali a rischio ci-
clone senza aver prima consulta-
to il servizio meteo del-
l’aeronautica militare
(www.meteoam.it) e il
sito internazionale del
“World Meteorological
Organization” (http://se-
vere.worldweather.org).
Le tempeste tropicali
sono uno degli “incon-
venienti” in cui si può
inciampare se si vuole
andare in vacanza ad
Antigua, per esempio,
ma non solo, e di isola in isola.
Tuttavia non è solo dal maltempo
che è necessario guardarsi. In Ma-
lesia è segnalato un considerevo-
le aumento dei casi di scippo ai
danni di turisti occidentali. Sono
anche sconsigliate visite in tutta la
parte orientale dello stato di Sa-
bah nel Borneo malese, incluse le
isole vicine alla costa orientale
adiacenti ai territori filippini, ove
diversi turisti occidentali sono sta-
ti rapiti. Nelle stesse aree sono sta-
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ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
25
Per viaggiare sicuro
scegli l’Italia
Filomena Armentano
Sul sito della
Farnesina
informazioni in
tempo reale sulle
aree di crisi
In tempi di instabilità internazionale
sempre bene affidarsi ai professionisti
te di recente segnalate infiltrazio-
ni di uomini armati che hanno de-
terminato scontri a fuoco con le
locali forze di sicurezza.
In altri casi invece bisogna essere
preparati ad assecondare le usan-
ze del luogo, come nell’islamico
Iran. E occorre fare molta atten-
zione anche ai normali gesti quo-
tidiani in pubblico. Che dire poi
dei paesi che si affacciano sulla
sponda meridionale del Mediter-
raneo, tradizionalmente affollati
di connazionali alla loro prima
“meta esotica”? Beh, in questo ca-
so chiunque ha una tv in casa ha
sentito parlare della “Primavera
araba” e ha visto gli sconti anche
sanguinosi che ne sono derivati;
ma neppure i ricchi Emirati sono
esenti dalla generale protesta nel
mondo arabo. E non dimentichia-
mo lo Zimbawe alle prese con in-
stabilità socio-politica, l’Iraq, il
Ciad, l’Eritrea, la Mongolia. In-
somma quasi nessuna meta al mon-
do è esente da pericoli.
In tempi di crisi e di forte instabi-
lità internazionale quindi sarebbe
consigliabile per chi non intende
rinunciare ad una vacanza, sceglie-
re l’Italia. Chi poi non vuole pro-
prio fare a meno dell’estero fareb-
be bene, nell’era di internet e del
viaggio fai da te, ad affidarsi co-
munque a seri professionisti; agen-
zie di viaggio con a disposizione
una rete fidata di corrispondenti e
tutti gli strumenti per predisporre
un soggiorno sicuro e sereno. O
quanto meno una veloce via di fu-
ga in caso di guai imprevisti.
E comunque non sarebbe male, di
questi tempi, includere anche la
sicurezza tra gli argomenti di mar-
keting per la promozione delle me-
te italiane all’estero. L’Italia in-
fatti è ancora un paese sicuro, mol-
to più di altri nella nostra stessa
cara Europa. E non parliamo sol-
tanto della Grecia, dove la deva-
stante crisi economica sta metten-
do a dura prova la coesione socia-
le e l’ordine pubblico. Solo che
non sempre pensiamo di comuni-
carlo ai potenziali viaggiatori di
tutto il mondo, e anzi, talvolta la-
sciamo che altri facciano concor-
renza sleale, come quel noto set-
timanale tedesco che un decennio
fa pubblicò in copertina una pi-
stola poggiata su di un piatto di
spaghetti…
ROMA&LAZIO
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INCIFRE
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ILTURISMO
INCIFRE
27
Festeggia il Ventennale la MITT
2013, l’evento d’eccellenza per la
filiera russa - che quest’anno pro-
mette di superare i record di pre-
senza degli anni precedenti - ri-
conosciuto
dalla comu-
nità interna-
zionale. E’
qui che ope-
ratori e agen-
ti di viaggio
presentano i
nuovi catalo-
ghi, gli itine-
rari, i prezzi della nuova stagione
e influenzano le scelte dei turisti
russi. Dal 20 al 23 marzo, al Cen-
tro espositivo internazionale di
Mosca, l’Enit presenterà gli itine-
rari turistici italiani accogliendo
nel suo stand dieci regioni e Ro-
ma Capitale.
La MITT vedrà la partecipazione
di 189 Paesi e regioni del mondo.
Interessante il programma di fo-
rum e convegni dove esperti di
mercato discuteranno i problemi
attuali nel campo turistico. Am-
pio spazio sarà dato al settore dei
viaggi del lusso, vista la propen-
sione dei russi a spendere alti bud-
get nei loro viaggi all’estero, com-
portamento che li posiziona al set-
timo posto tra i “top spender” al
mondo. Nel 2011, la Russia ha ge-
nerato 43.7 mi-
lioni di viaggi
all’estero, e ci
si aspetta che
il bilancio
2012 si attesti
su un incre-
mento dell’8%.
L’Europa, e l’I-
talia sono tra le
top destination per lo shopping e
secondo i dati forniti da Banca d’I-
talia nel periodo gennaio-novem-
bre 2012 l’incoming russo ha ge-
nerato una spesa di 1.119 milioni
di euro contro gli 889 milioni del-
lo stesso periodo del 2011, pari ad
un incremento del 25,87%.
Per la terza volta MITT ospiterà
una sezione speciale dedicata al
turismo medico e d’affari. I primi
tre giorni della manifestazione sa-
ranno dedicati ai professionisti e
agli incontri b2b, mentre solo nel-
l’ultimo giorno la Fiera aprirà i
battenti al pubblico.
Sette Regioni nella Piazza italia-
na: Lombardia, Marche, Emilia
Roma, Friuli Venezia Giulia, Sar-
degna, Calabria e Campania insie-
me a Roma Capitale e otto spazi
privati parteciperanno sotto l’egi-
da dell’Enit all’ITB 2013, dal 6 al
10 marzo. La manifestazione tu-
ristica leader nel mondo ospiterà
migliaia di aziende provenienti da
187 Paesi e sarà pronta ad acco-
gliere oltre 170.000 visitatori.
Tra gli appuntamenti in favore del-
le Regioni e dei privati organizza-
ti dall’Enit nel corso della manife-
stazione si segnalano il tradiziona-
le incontro con i rappresentanti del-
la stampa tedesca, al quale parte-
ciperanno il direttore generale,An-
drea Babbi, gli assessori al turismo
regionali presenti alla manifesta-
zione e altre autorità italiane; a se-
guire la conferenza stampa “I Bor-
ghi più belli d’Italia si presentano”.
Ponza e le isole
pontine a Vienna
Punta ad una stagione estiva ca-
ratterizzata da flussi incoming di
lingua tedesca l’arcipelago delle
Isole Pontine che il 27 febbraio
2013 a Vienna, in collaborazione
con Enit-Agenzia, ha promosso
le bellezze isolane ad esponenti
della filiera austriaca.
L’incontro, organizzato dall’Enit,
è stato riservato a giornalisti di set-
tore, ad operatori turistici e agenti
di viaggio selezionati. Hanno pre-
sieduto l’incontro per la presenta-
zione delle novità della stagione tu-
ristica 2013 il sindaco di Ponza,
Piero Vigorelli e l’assessore al tu-
rismo, Maurizio Musella.Tra i pros-
simi appuntamenti sul mercato au-
striaco si segnala la giornata del
turismo italiano dell’Istituto di
Romanistica nella capitale austria-
ca, nel corso della quale sarà pre-
sentata l’offerta turistica italiana.
ITB 2013
in Germania
MITT 3013, evento di eccellenza
per la filiera russa
Cupole, resti romani, piazze,
buona tavola, spiagge asso-
late e mare azzurro sono i desi-
deri pronti a saltar fuori dalla va-
ligia degli svedesi per la prossi-
ma stagione turistica. Martin Dur-
nik, Marketing Manager di Tic-
ketmaster, in una intervista a Af-
tonbladet, uno tra i maggiori quo-
tidiani scandinavi, ha dichiarato
che le prenotazioni primaverili
per Roma sono aumentate del
45% rispetto ad un anno fa. L´Ita-
lia in generale, e Roma in parti-
colare, sono tra le mete preferi-
te dei turisti svedesi. Le vacan-
ze romane poi, lasciano spazio
alla fantasia e le formule fly&dri-
ve invitano a raggiungere Napo-
li, Amalfi, Sorrento e Capri. Se
negli ultimi anni gli svedesi han-
no dimostrato una crescente pre-
dilezione per New York, quest´an-
no la tendenza si è arrestata, le
prenotazioni per la metropoli ame-
ricana si sono stabilizzate favo-
rendo maggiori flussi verso Ro-
ma e l´Italia.
L'Italia e Roma al top
delle scelte degli scandinavi
Enitnews
L
atina, Provincia d'Europa.
Sono ben 38 le aree ponti-
ne considerate siti di im-
portanza comunita-
ria dal recente decre-
to del Ministero del-
l'Ambiente. Nell'e-
lenco relativo alla re-
gione biogeografica
mediterranea in Ita-
lia figurano, come
ecosistemi delicati da
proteggere, da nord
a sud della provincia,
laghi, spiagge, coste,
boschi, fiumi, grot-
te, canali, monti, iso-
le e anche fondali
marini. Sono siti di
importanza comuni-
taria gli ambienti acquatici inter-
ni ai giardini di Ninfa, il parco
che incantò anche Lady D e di
recente inserito da The Telegraph
nei dieci giardini più belli del
mondo, le sugherete di San Vito
e Valle Marina a Monte San Bia-
gio, e molti degli angoli più no-
ti e affascinanti del Parco del Cir-
ceo, come i laghi di Fogliano, dei
Monaci, di Caprolace e di Sabau-
dia, i Pantani d’Inferno, la fore-
sta demaniale del Circeo, Quar-
to Caldo e Quarto Freddo sul pro-
montorio del Circeo, e le dune
tanto amate dai vip.
Inseriti poi nell’elenco dei Sic le
isole di Palmarola e Zannone, la
prima considerata una delle più
belle isole del Mediterraneo e la
seconda parte del Parco Nazio-
nale del Circeo, il lago di Fondi,
lago Lungo, la costa rocciosa tra
Sperlonga e Gaeta e il promon-
torio di Gianola e Monte di Scau-
ri. Tra le aree inquadrate come
quelle di rilevanza europea spun-
tano però anche ambienti meno
noti e lontani dal turismo di mas-
sa. Nell’elenco dei cosiddetti Sic
compaiono così la grotta degli
Ausi, a Prossedi, che ospita ben
sette diverse specie di pipistrel-
li, i laghi Gricilli a Pontinia, che
ancora resistono ai molti «attac-
chi» subiti negli anni, tra disca-
riche abusive e inquinamento di
vario tipo, il bosco Polverino a
Priverno, i canali in disuso della
bonifica pontina, la cui impor-
tanza è stata evidenziata da An-
tonio Pennacchi nel suo «Cana-
le Mussolini», Monte Leano e
Monte Sant’Angelo a Terracina
e gli Ausoni meridionali.
E ancora: la duna di Capratica a
Fondi, il rio Santa Croce a For-
mia, l’ultimo tratto del fiume Ga-
rigliano, la sommità del monte
Petrella, la cima più elevata de-
gli Aurunci, il versante sud del
Monte Redentore, da cui c’è chi
sostiene che è possibile ammira-
re il panorama più bello degli Ap-
pennini, spaziando con la vista
Ben 38 le aree pontine
di importanza europea.
ROMA&LAZIO
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ILTURISMO
INCIFRE
Andrea Di Lello
28
Un patrimonio da
promuovere e valorizzare
Sermoneta e
Campodimele
godranno di una
particolare
attenzione da parte
dell'Enit, che avvierà
una campagna di
promozione che
sarà appositamente
studiata e realizzata
per loro.
A
nche quest’anno la Came-
ra di Commercio di Viter-
bo ha consegnato i premi
alle imprese aderenti che si sono
distinte per la promozione del tu-
rismo integrato, attraverso la pro-
posta di offerte ricettive e pacchet-
ti turistici che tengono conto del
patrimonio culturale, enogastro-
nomico e ambientale della Tuscia
Viterbese.
Per la categoria “alberghi” il “Wel-
come Tuscia” 2013 è andato al Ca-
stello di Proceno, Hotel Nibbio,
Hotel Key Club; per la categoria
“altre strutture ricettive” B&B Pre-
dio San Fernando,Agriturismo Po-
dernuovo eAgriturismo Il Poggio;
per la categoria “agenzie di viag-
gio, tour operator, consorzi” Tu-
scia in Fabula e Paper Moon.
Come ha dichiarato Ferindo Pa-
lombella, presidente della Came-
ra di Commercio di Viterbo nel
corso della cerimonia: «Siamo sta-
ti tra i primi a credere nel turismo
integrato per la promozione del
territorio: oggi è una realtà condi-
visa dalle imprese, perseguita a li-
vello regionale, imitata in altri ter-
ritori». Palombella ha anche sot-
tolineato come sul turismo sia sta-
ta fatta la scelta, condivisa con le
imprese, di investire in servizi co-
me comunicazione, marketing e
formazione, nella consapevolez-
za di quanto sia importante far cre-
scere l’intero comparto. Tuttavia
questo non è sufficiente se non si
promuove con decisione sull’in-
tero territorio anche la cultura del-
l’ospitalità, senza la quale si vani-
ficano le potenzialità di una regio-
ne che vanta la più alta elevata pre-
senza di beni artistici del mondo,
attrattori come Roma e il porto di
Civitavecchia che convogliano
ogni anno milioni di turisti. Pro-
prio con questi intenti è nato nel
2011 il premio che comunque dal
prossimo anno si evolverà. Come
ha annunciato infatti Francesco
Monzillo, segretario generale del-
la Camera di Commercio: «Da que-
st’anno punteremo con
decisione sul turismo
internazionale, cercan-
do di intercettare l’in-
teresse dei tantissimi
turisti stranieri che sog-
giornano nella nostra
regione. Una novità ri-
levante che viene sup-
portata dalla nuova de-
nominazione del pro-
getto in Tuscia Welco-
me e dall’edizione del
portale in lingua inglese già esi-
stente sul turismo integrato».
Le strutture ricettive e gli opera-
tori turistici interessati ad aderire
all’edizione 2013-2014 del pro-
getto - che consente di usufruire
di servizi di informazione, pubbli-
cità, marketing, promozione, for-
mazione, possono richiedere in-
formazioni a: Camera di Commer-
cio di Viterbo, Tuscia Welcome,
tel. 0761.234469 – email: tuscia-
welcome@vt.camcom.it.
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ILTURISMO
INCIFREROMA&LAZIO
29
Alessandro Quami
Dal 2013 il progetto punta anche sui
turisti esteri e cambia la denominazione
in “Tuscia Welcome”.
“Welcome in Tuscia”:
i premi per il
turismo integrato
Da quest’anno
una particolare
attenzione sarà
riservata al turismo
internazionale
tra l’entroterra e il mare, For-
celle di Campello e di Friale
a Formia, l’alto corso del fiu-
me Amaseno a Prossedi,
Monte Calvo e Monte Cal-
villi a Lenola e Parete del
Monte Fammera a Spigno Sa-
turnia.
Per quanto riguarda poi i fon-
dali, individuati come Sic non
solo i fondali circostanti le
isole di Palmarola, Ponza,
Zannone, Ventotene e Santo
Stefano, «gettonatissimi» dai
sub. Tra i siti di interesse co-
munitario compaiono infatti
anche i fondali tra Torre Astu-
ra e Capoportiere, tra Capo-
portiere e il lago di Caprola-
ce, tra Capo Circeo e Terra-
cina, e tra Terracina e lago
Lungo. Ma i riconoscimenti
al territorio pontino non si
fermano qua. Sermoneta e
Campodimele, infatti, sono
due dei ventuno “Gioielli d'I-
talia”, il concorso della Pre-
sidenza del Consiglio dei Mi-
nistri, nato con l'intento di va-
lorizzare l'offerta turistica dei
comuni con popolazione non
superiore ai 60mila abitanti.
L'iniziativa ha visto la parte-
cipazione di circa 350 con-
correnti di tutte le regioni e
per la prima edizione il co-
mitato di valutazione ha rite-
nuto di valorizzare maggior-
mente i comuni di dimensio-
ni più piccole che abbiano
preservato con grandi sforzi,
anche economici, le caratte-
ristiche naturali e storiche che
li contraddistinguono. Oltre
a potersi fregiare del premio
e a poter usare il marchio
"Gioiello d'Italia", Sermone-
ta e Campodimele godranno
di una particolare attenzione
da parte dell'Enit, l'Agenzia
nazionale del turismo, che av-
vierà una campagna di pro-
mozione che sarà apposita-
mente studiata e realizzata
per loro.
EQUITALIA. NON TUTTI
SANNO CHE…
Vi è mai capitato di andare ad
Equitalia e trovare delle file in-
terminabili? O peggio, nell’attua-
le riassetto dell’azienda, trovare
degli uffici chiusi ed accorpati in
macro aree dove la comunicazio-
ne agli sportelli è di fatto impos-
sibile a causa della tensione pre-
sente? Ebbene per evitare tale di-
sagio è oramai possibile accede-
re ai sevizi on line utilizzando le
credenziali (nome utente e pas-
sword) fornite dall'Agenzia del-
le entrate o dall'Inps. Per ottene-
re quelle dell’Agenzia delle en-
trate basta collegarsi al sito
www.agenziaentrate.gov.it, alla
voce “Servizi online”, dove si po-
tranno trovare tutte le indicazio-
ni necessarie per la registrazione
(è necessario munirsi dell’ultima
dichiarazione dei redditi perso-
nale). Chi è dotato di una smat
card e di un lettore è invece pos-
sibile accedere al servizio trami-
te la Carta nazionale dei servizi.
Una volta ottenute le credenziali
con il proprio computer collega-
to a internet si può accedere alla
homepage di Equitalia (www.grup-
poequitalia.it), dove nella sezio-
ne estratto conto si può verifica-
re se ci sono cartelle da pagare e
conoscere il dettaglio dei singoli
tributi; nonché la ripartizione de-
gli interessi e delle altre spese. A
questo punto se si vuole pagare
on line si può:
selezionare una o più cartelle;
generare il codice Rav (una serie
numerica che identifica il paga-
mento), che servirà per pagare sul
sito di Equitalia nella sezione "Pa-
ga online", oppure tramite il pro-
prio servizio di home banking.
Se invece si intende chiedere la
sospensione o la rateazione ci si
deve recare personalmente pres-
so gli uffici.
Per la sospensione della riscos-
sione degli importi contenuti in
una cartella o in ogni altro docu-
mento notificato da Equitalia quan-
do, ad esempio, è già stato paga-
to l’importo richiesto o si è in pos-
sesso di una sentenza che ha da-
to ragione o di uno sgravio del-
l’ente creditore, la domanda va
presentata entro 90 giorni da quan-
do Equitalia notifica la cartella o
il primo atto di riscossione. Se
non si può andare allo sportello
di Equitalia per presentare la do-
manda, la stessa può essere invia-
ta con raccomandata a/r ai reca-
piti che indicati nella cartella, op-
pure inviando un fax o una mail
ai recapiti che si trovano nel mo-
dulo.
Ricevuta la domanda completa di
tutta la documentazione, Equita-
lia sospende immediatamente l’at-
tività di riscossione e chiede una
verifica all’ente creditore. Se la
documentazione presentata è in-
completa, Equitalia chiederà le
integrazioni necessarie.
Se entro 220 giorni non si riceve
alcuna risposta dall’ente credito-
re, le somme richieste non saran-
no più dovute. Per presentare la
domanda è sufficiente il modulo
reperibile allo sportello o sul si-
to www.gruppoequitalia.it , che
va compilato spiegando i motivi
per cui la somma non è dovuta.
Alla richiesta vanno allegati un
documento di riconoscimento e
tutta la documentazione richiesta
o comprovante la non sussisten-
za del debito come, ad esempio,
in presenza di sgravio da parte
dell’ente impositore.
CREDITI VERSO CLIENTI.
LA NUOVA SVALUTAZIONE
Le perdite su crediti (articolo 101,
comma 5 del Tuir) sono in vigo-
re per il periodo di imposta 2012.
Oggetto della norma sono le per-
dite su crediti che risultano da ele-
menti certi e precisi di importo
modesto
Perdite su crediti derivanti da
elementi certi e precisi. Se in bi-
lancio ci sono crediti per i quali
l'impresa è in possesso di elemen-
ti che danno certezza alla perdi-
ta, occorre rilevare la perdita in
conto economico, e nessuna va-
riazione andrà effettuata nella di-
chiarazione dei redditi, dato che
la perdita è integralmente dedu-
cibile. Questa conclusione vale
indipendentemente da ammonta-
re e scadenza del credito: in so-
stanza, qualunque sia l'importo o
la scadenza, la presenza di ele-
menti certi e precisi predomina
su ogni altra considerazione e ren-
de sempre deducibile la perdita.
Sono elementi certi, ad esempio,
gli esiti negativi di pignoramen-
ti o sequestri presso il debitore.
Precisiamo che la nostra analisi
prescinde dall'esistenza in bilan-
cio di un fondo di svalutazione
costituito in passato, altrimenti i
calcoli da fare dovranno tenere
conto anche di questo elemento.
Crediti di modesto valore sca-
duti da oltre sei mesi Dopo aver
valutato gli elementi di cui sopra
rimangono da verificare i crediti
che non hanno elementi certi e
precisi per essere considerate per-
dite. Si parla dei crediti che non
superano i 2.500 euro (5.000 se
il volume d'affari o di ricavi nel
Aggiornamenti
tributari in pillole
TRIBUNADELLAVORO
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o
ILTURISMO
INCIFRE
a cura di Maurizio Fantaccione
30
2012 ha superato i 100 milioni di
euro). Di questi, i crediti che al-
la fine del periodo risultano sca-
duti da oltre sei mesi possono ge-
nerare perdite deducibili senza
nessun onere ulteriore di dimo-
strazione. Anche in questo caso
si potrà registrare la perdita a con-
to economico con immediata va-
lenza fiscale.
INFORMAZIONI
IN PILLOLE
Proroga della moratoria sui mu-
ti. L’Abi (Associazione bancaria
italiana) con un comunicato stam-
pa del 20 marzo 2013 ha reso no-
to di avere prorogato di ulteriori
3 mesi, quindi fino al 30 giugno
2013, il pacchetto di iniziative a
sostegno delle imprese in diffi-
coltà che prevede la possibilità
per le banche di sospendere mu-
tui e leasing, di allungare la du-
rata di mutui, anticipazioni ban-
carie e scadenze del credito agra-
rio di conduzione, nonché di con-
cedere finanziamenti connessi ad
aumenti di mezzi propri delle Pmi.
Non è impugnabile autonoma-
mente l’estratto di ruolo. La Cor-
te di Cassazione, con la sentenza
n.6610 del 15 marzo 2013 ha af-
fermato che l’estratto di ruolo,
che è atto interno all’Amministra-
zione, non può essere oggetto di
autonoma impugnazione davan-
ti al giudice tributario. Questo per-
ché, senza notifica di un atto im-
positivo, non c’è alcun interesse
concreto e attuale ex art.100 c.p.c.
a radicare una lite tributaria. L’e-
stratto di ruolo, quindi, può esse-
re impugnato soltanto unitamen-
te alla cartella che sia stata noti-
ficata, come altresì confermato
dalla struttura oppositiva del pro-
cesso tributario, che non ammet-
te preventive azioni di accerta-
mento negativo del tributo.
Ok l’accertamento presuntivo
che tiene conto del contraddit-
torio. La Corte di Cassazione, con
la sentenza n.6929 del 20 marzo
2013 ha precisato che il potere di
accertamento dell’Ufficio ai sen-
si degli artt.39 del DPR n.600/73,
54 del DPR n.633/72 e 3 della L.
n.549/95, una volta che l’Ammi-
nistrazione Finanziaria abbia ap-
plicato i parametri presuntivi, per-
sonalizzati in relazione alla spe-
cifica situazione del contribuen-
te, e abbia soppesato e disatteso
le contestazioni proposte da que-
st’ultimo in sede amministrativa,
non può considerarsi condiziona-
to da alcun altro incombente. Il
suddetto potere accertativo non è
impedito dalla regolarità della con-
tabilità tenuta dal contribuente,
che non può costituire neppure
una valida prova contraria a fron-
te degli elementi presuntivi desu-
mibili dai parametri suindicati.
Sempre applicabili gli studi di
settore alle imprese in contabi-
lità semplificata. La Corte di Cas-
sazione, con la sentenza n.6926
del 20 marzo 2013 ha statuito che
la procedura di accertamento stan-
dardizzato mediante l’applicazio-
ne dei parametri ex art.3, co.181
e 184 della L. n.549/95 – in rela-
zione a quei contribuenti per i qua-
li non risultino approvati gli stu-
di di settore, come le imprese mi-
nori o gli esercenti arti e profes-
sioni in contabilità semplificata
– o degli studi di settore, costitui-
sce un sistema unitario che non
si colloca all’interno della proce-
dura di accertamento di cui al-
l’art.39 del DPR n.600/73, ma la
affianca, essendo indipendente
dall’analisi dei risultati delle scrit-
ture contabili. La regolarità di det-
te scritture, per i contribuenti in
contabilità semplificata, non im-
pedisce, invero, l’applicabilità
dello “standard”, né costituisce
una valida prova contraria, lad-
dove per i contribuenti in conta-
bilità ordinaria, l’irregolarità del-
la stessa costituisce esclusivamen-
te condizione per la legittima at-
tivazione della procedura standar-
dizzata (vedasi sentenza SS.UU.
n.26635/09). Per le imprese mi-
nori in regime di contabilità sem-
plificata, pertanto, l’accertamen-
to mediante i parametri ai sensi
dell’art.3, co.181 della L. n.549/95
non richiede motivazione ulterio-
re; motivazione, invece, necessa-
ria quando i parametri servono
per accertamenti nei confronti di
imprese in regime di contabilità
ordinaria che sia, però, conside-
rata inattendibile dall’Ammini-
strazione Finanziaria. La “ratio”
della diversa disciplina risiede –
per vero – nel fatto che il contri-
buente che opta per il regime sem-
plificato sa di esporsi a un accer-
tamento, a sua volta, semplifica-
to sulla base di parametri conta-
bili, non potendo offrire all’Am-
ministrazione lo scudo di una con-
tabilità ordinaria (vedasi senten-
za n.26511/08).
La contabilità in nero giustifi-
ca l’accertamento induttivo. La
Corte di Cassazione con la sen-
tenza n.12268 del 15 marzo 2013
ha confermato come la “contabi-
lità in nero”, per il suo valore pro-
batorio, legittima di per sé, e a
prescindere dalla sussistenza di
qualsivoglia altro elemento, il ri-
corso all’accertamento induttivo
di cui all’art.39 del DPR n.600/73,
incombendo sul contribuente l’o-
nere di fornire la prova contraria,
al fine di contestare l’atto impo-
sitivo (vedasi sentenza
n.24051/11). Inoltre, i giudici han-
no avuto modo di confermare co-
me la possibilità di deduzione del-
le spese per l’acquisto di carbu-
ranti sia subordinata al fatto che
le cosiddette “schede carburan-
te”, che l’addetto alla distribuzio-
ne è tenuto a rilasciare, siano com-
plete in ogni loro parte e debita-
mente sottoscritte, senza che l’a-
dempimento, a tal fine disposto,
ammetta equipollente alcuno e in-
dipendentemente dall’avvenuta
contabilizzazione dell’operazio-
ne nelle scritture dell’impresa (ve-
dasi sentenza n.26539/08).
p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e L a z i o
ILTURISMO
INCIFRETRIBUNADELLAVORO
Equitalia on line, crediti verso i clienti e contabilità in nero
31
NOTA
1) La sospensione
può essere richiesta
in presenza di
qualsiasi causa che
rende non esigibile il
credito da parte
dell’ente pubblico
creditore.
P
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Quale futuro per Archeobus e “110 open” ? Intervista a Gianluca Ponzio

  • 1. 4 Quale futuro per Archeobus e “110 open”? a cura di Filippo Gentile 8 Primo bimestre positivo per gli hotel di Roma e provincia Giuseppe Aiello 11 Febbraio negativo per Fiumicino Giuseppe Aiello 12 Roma città sicura? Nicola Ruberto 19 Tagli alla scuola? Gite scolastiche stop Ilaria Morini 22 Art Cities Exchange 2013 Pietro Licciardi 23 Fiuggi Family Festival, per scoprire la Ciociaria Giorgia Gazzetti 25 Per viaggiare in sicurezza scegli l’Italia Filomena Armentano 27 Enit News 28 Ben 38 le aree pontine di importanza europea Andrea Di Lello 29 “Welcome in Tuscia”: i premi per il turismo integrato Alessandro Quami 30 Aggiornamenti tributari in pillole a cura di Maurizio Fantaccione 33 Progetto “Orizzonti aperti” a cura di EBTL 34 Imprese turistiche in sicurezza a cura di EBTL Intervista Osservatorio Tribuna del lavoro Sommario p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o fotodi copertina... fotodi copertina... ILTURISMO INCIFRE xxxxxxx Assessorato al turismo Assessorato al turismo PROVINCIA DI ROMA Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio 17 L’Italia è subarashii, nonostante la crisi I quotidiani e le Tv giapponesi in questi mesi parlano del- l’Italia e anche loro danno conto dei guai politici ed eco- nomici del nostro paese ma, a differenza di quanto fanno i media nostrani, non indugiano sulla crisi e continuano a parlare anche di altro. Soprattutto continuano a descrive- re il Bel Paese come un luogo affascinante, patria di cul- tura, arte e cose belle, dedicando articoli e servizi televisi- vi a quegli aspetti che hanno reso e rendono il nostro pae- se unico al mondo. Insomma per i giapponesi continuia- mo ad essere subarashii, meravigliosi, e mentre continua- no a sognare di poterci visitare ci indicano da dove pos- siamo ripartire per risollevarci. Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 213/2007 del 23-05-2007 Direttore responsabile: Giancarlo Mulas Vice Direttore: Pietro Licciardi Coordinatore Editoriale: Orfeo Cecchini COMITATO DI REDAZIONE: Coordinatore: Bartolo Iozzia Giuseppe Aiello Filomena Armentano Giuseppe Canfora Valentina Caracciolo Orfeo Cecchini Maurizio Fantaccione Filippo Gentile Sara Moretto Ilaria Morini Gabriele Natalizia Angela Schito Da Frosinone: Giorgia Gazzetti Da Latina: Andrea Di Lello Da Viterbo: Alessandro Quami Da Tokyo: Massimo Succi Edizioni: Contatto Comunicazione e Marketing Srl Via Apuania, 5 - 00162 Roma Tel.: +39.06.87616025 Fax : +39.06.87616034 info@contattocm.it www.contattocm.it Pubblicità: Contatto Comunicazione e Marketing Srl Filippo Gentile +39.335.5774176 filippogentile@contattocm.it Nicola Ruberto +39.392.9938201 nicolaruberto@contattocm.it Progetto grafico: Emilio Procopio +39. 392.3570922 e.procopio@format-roma.it Impaginazione: Format Roma Srl Via Apuania, 5 - 00162 Roma Tel.: +.39.06.55.91.770 www.format-roma.it Stampa: Graphicscalve SpA Località Ponte Formello, 1/3/4 24020Vilminore di Scalve (BG) finito di stampare: : Maggio 2013 3
  • 2. T rambus Open è stata costi- tuita nel 2003 su iniziativa congiunta del GruppoAtac, per il tramite di Trambus S.p.A., e di Les Cars Rouges SA, per la gestione delle linee 110 e archeo- bus, il servizio di torpedoni turi- stici che analogamente a quanto avviene in altre capitali non solo europee consentono tour della cit- tà di Roma, alla scoperta dei suoi tesori artistici e culturali. Attual- mente il capitale sociale di Tram- bus Open è detenuto per il 60% da Atac S.p.A. e per il restante 40% da Les Cars Rouges SA e la società è impegnata nel suo risa- namento e rilancio. Fino al 2005 essa ha infatti potuto contare su una situazione di so- stanziale monopolio, ma quando, a partire dal 2005, altri tour operator si sono pre- sentati sul mercato romano Trambus Open non è stata in grado di reggere sia da un punto di vista industriale che com- merciale alle mutate condizioni ed ha ini- ziato ad accumulare perdite. Gianluca Ponzio è il direttore della piani- ficazione strategica e marketing di Atac e liquidatore di Trambus Open spa e con lui cerchiamo di capire quale sarà il destino di que- sto servizio, diventato familiare ai romani, ormai abituati a vede- re i bus rossi a due piani della li- nea 110 procedere per le vie del centro. Dottor Ponzio, ci ha accennato al fatto che Trambus Oper do- po appena dieci anni dalla sua costituzione ha cominciato a perdere quote di mercato… «E’ così, ma bisogna dire che la realtà romana è particolarmente complessa; in altre capitali euro- pee le società di open bus sono due, al massimo tre mentre a Ro- ma gli operatori sono sette anche se si contendono per volumi il mer- cato più grosso d’Europa. Tram- bus Open è da febbraio 2013 in una liquidazione tecnica di tipo volontario. Mi è stato chiesto di verificare le possibilità di risolve- re alcune patologie croniche del- l’azienda ed eventualmente di oc- cuparmi di un piano di rilancio». Quale è stata la sua prognosi? «Ho trovato un azienda indiscu- tibilmente molto indebitata ma più che altro assolutamente non più in grado di proteggere i rica- vi e molto debole nella qualità del servizio offerto. Ora siamo giun- ti alle conclusioni che serve una profonda revisione organizzati- va, gestionale e industriale ma so- prattutto di mercato nonché una semplificazione dell’assetto pro- prietario. In Italia i partenariati “pubblico privato” hanno sempre funzionato poco e male». Quali sono i numeri della vo- stra gestione? Purtroppo questi ultimi anni si so- no contraddistinti per una costan- te erosione del numero di passeg- geri trasportati che sono passati dai 397.851 del 2010 ai 261.688 del 2012 Questi primi mesi del 2013 stanno però registrando un’ inversione di tendenza ed il no- stro traffico si è incrementato del 30% rispetto allo stesso periodo del 2012 mentre parallelamente siamo riusciti a fare buone eco- nomie sia sul versante del perso- nale che dei servizi; per quanto riguarda i passeggeri siamo 67.302». Come giudica alla luce di ormai un decennio di attività l’espe- rienza dei bus scoperti a Roma? «Roma è un teatro a cielo aperto e le possibilità sono moltissime. Noi ad esempio abbiamo un pro- dotto “Archeobus” che opportu- namente ripensato offre grandi opportunità. Il nodo critico, tut- t’ora non risolto, è legato alla ra- zionalizzazione e pianificazione delle possibili direttrici e delle au- torizzazioni. Dopo tanti anni di sostanziale vuoto normativo, que- sta amministrazione sta tentando una normativa ma forse la strada scelta è un po’ in salita. Al mo- mento è ancora in corso una ga- ra bandita da Roma Capitale per la gestione delle licenze sulla qua- le gravano molti ricorsi. Il tema p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o4 ILTURISMO INCIFRE a cura di Filippo Gentile Gianluca Ponzio Quale futuro per Archeobus e “110 open” ? «Ho trovato un azienda indiscutibilmente molto indebitata ma più che altro assolutamente non più in grado di proteggere i ricavi e molto debole nella qualità del servizio offerto»
  • 3. della regolamentazione del servi- zio è, direi da sempre, la prima lampante differenza tra noi e le altre capitali europee. Il mercato a Roma si è, per così dire, auto- regolamentato; sono presenti di- verse realtà non tutte paragona- bili tra loro sia per qualità del ser- vizio sia per organizzazione. La situazione romana degli open bus potrebbe in parte ricordare quel- lo che è accaduto nel trasporto ae- reo con l’arrivo delle compagnie low cost che hanno spiazzato i grossi carrier anche attraverso un modello molto deregolamentato, quasi ai limiti. Basta ricordare il contenzioso Inps verso Ryanair sui contributi da versare. C’è pe- rò una differenza: nel caso degli open bus gli utenti non hanno be- neficiato di migliori prezzi. Co- me dire: una regolamentazione da low cost e proventi da compa- gnia tradizionale». Lei sta cercando di rilanciare il servizio. Su cosa sta puntando per incrementare il numero dei passeggeri sulle due linee? «Il tema non è solo incrementare il trasportato ed il fatturato quan- to incidere sul load factor che è sempre una delle variabili più cri- tiche ed importanti nei trasporti. Quindi le leve sono diverse: boo- king, reservation ed una diversa organizzazione del servizio. Ma soprattutto qualità ed innovazio- ne. Trambus Open sconta qual- che anno di arretratezza ma ab- biamo rispolverato i sistemi di georeferenziazione e vogliamo innovare molto sul prodotto in- crementandone il va- lore attraverso offer- te qualificate e diffe- renzianti sul versan- te dell’intrattenimen- to a bordo. Stiamo anche lavoran- do sulla qualità del servizio defi- nendo e controllando degli stan- dard. Anche sul versante del per- sonale c’è molto da fare non so- lo in termini di produttività. Le persone devono essere gestite e motivate, solo attraverso il loro pieno coinvolgimento si potran- no avere risultati positivi». Avete pensato a una qualche forma di collaborazione o siner- p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o Gianluca Ponzio, liquidatore di Trambus Open, anticipa la strategia aziendale 5 «Appena “girato l’angolo” abbiamo pronto un piano di investimenti che riguarda in gran parte la tecnologia».
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  • 5. gia tra voi e gli altri operatori turistici di Roma per migliora- re il livello generale dei servizi a disposizione dei numerosi vi- sitatori della nostra città? «Ritengo che sia sempre utile guar- dare all’esperienza del turista co- me una esperienza complessiva. Roma e l’Italia sono tante cose as- sieme: arte, cultura, moda e bel- lezza, buon cibo e buon vino. Una idea ed una immagine complessi- va, appunto. Ritengo che aiutare i turisti ad integrare queste esperien- ze in un percorso sia un plus di ser- vizio ed una moltiplicazione di op- portunità per gli operatori del set- tore. E’ però importante trovare coerenza di posizionamento, brand e target. Quindi oltre alle storiche partnership nell’ambito museale stiamo ragionando anche su qual- cosa di più innovativo. In questo senso guardiamo anche con gran- de attenzione alla filiera hotelerie e ristorazione. In particolare con il mondo degli alberghi, pur nelle differenze di classi ed offerta, stia- mo immaginando un offerta per- sonalizzata ed elastica. Nel com- parto hotelerie siamo interessati anche a possibili sinergie di boo- king e/o bundling sia nei portali che nei siti degli operatori.Abbia- mo ovviamente preso contatti an- che con il mondo dei vettori: com- pagnie aeree, treni e navi da cro- ciera. Vi è una forma di interazione tra voi e la vostra clientela? «Conosciamo ancora poco la no- stra clientela e, devo confessare, ad oggi poca cura abbiamo dato ai loro pareri o critiche. Nel rap- porto con i turisti e viaggiatori molto dobbiamo recuperare ma abbiamo intenzione di interveni- re sia sul prodotto che su servizi ancillari. A tal proposito abbiamo deciso di affidarci ad una società di mistery client per conoscere le esigenze del cliente e cercare di ottimizzare il servizio». I vostri clienti sono turisti, pre- valentemente stranieri, qual è la vostra politica di marketing e come fate conoscere il vostro servizio ai potenziali utenti? «Questo è un business fortemen- te stagionalizzato, che va sostan- zialmente da marzo a ottobre, con i picchi nei mesi autunnali di tu- risti del week end. Prevalgono in- vece gli stranieri nei mesi estivi. Tra le nostre scommesse una tra le più importanti è quella di far ar- rivare a Roma il cliente con già in tasca il biglietto di Trambus Open. Tra i nostri progetti, oltre ai clas- sici accordi con vettori e tour ope- rator, guardiamo con attenzione ai mondi social della rete e tutti i portali dedicati al viaggio». Quale ruolo svolgono le nuove tecnologie nello svolgimento del vostro servizio? Adesso sono di gran moda le applicazioni per piattaforme multimediali (smartphone, tablet, ecc). Ave- te in programma novità su que- sto fronte? «L’Italia è il penultimo paese in Europa per connessioni wifi, è un tema culturale, strutturale e di mercato ma i nostri clienti, spe- cialmente i cittadini Europei so- no abituati ad altro. Dobbiamo capirlo ed anche noi avere una vi- sione più ampia del servizio. Il mondo del web, le app apre a mol- teplici possibilità ed integrazioni per un servizio come il nostro. Appena “girato l’angolo” abbia- mo pronto un piano di investi- menti che riguarda in gran parte la tecnologia». p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 7 LINEE TBO numero autobus (quantità) modello totale passeggeri (capienza) 110 OPEN 4 VOLVO 52+16 piano superiore+piano inferiore 18 IRIBUS 46+12 piano superiore+piano inferiore ARCHEOBUS 4 TINTORETTO 41 LINEE TBO numero passeggeri anno 2010 numero passeggeri anno 2011 numero passeggeri anno 2012 numero passeggeri anno 2013 (4 mesi) TOTALE 110 OPEN 397.851 285.603 261.688 67.302 1.012.444 ARCHEOBUS 72.280 40.453 27.900 4.189 144.822
  • 6. I l primo bimestre 2013 per l’in- sieme per gli alberghieri di Roma e provincia è stato tut- to sommato un buon periodo, avendo registrato nel complesso un trend positivo, sebbene in mi- sura meno marcata rispetto a quan- to avvenuto nel primo bimestre del 2012. L’analisi dei dati sull’andamento della domanda turistica negli al- berghi della provincia di Roma nei primi due mesi del 2013 evidenzia, infatti, un incremento della do- manda sia sul fronte degli arrivi sia su quello del- le presenze. Nel periodo Gennaio–Febbraio 2013 gli alberghi della provincia di Roma hanno registrato 1.375.797 Primo bimestre positivo per gli hotel di Roma e provincia p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREOSSERVATORIO Arrivi Presenze 0 1 2 3 4 5 6 7 Totale Italiani Stranieri ■ Fig. 1 - Arrivi e presenze negli alberghi della Provincia di Roma - Gennaio - Febbraio 2013 8 Tabella 1 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 79.852 167.852 656.594 1.400.464 459.924 1.073.034 144.133 312.047 35.294 83.931 1.375.797 3.037.328 Italiani 25.191 39.676 292.128 503.202 243.663 459.080 107.493 214.981 23.500 53.787 691.975 1.270.726 Stranieri 54.661 128.176 364.466 897.262 216.261 613.954 36.640 97.066 11.794 30.144 683.822 1.766.602 Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 - Var. % su anno precedente PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 4,61 6,02 6,09 5,60 2,94 2,91 2,98 2,82 1,34 1,75 4,48 4,26 Italiani 3,74 3,60 4,55 3,77 1,77 1,85 3,30 3,20 -0,62 -1,03 3,15 2,76 Stranieri 5,01 6,79 7,37 6,65 4,29 3,72 2,08 1,98 5,46 7,12 5,86 5,37 Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 79.852 167.852 547.553 1.230.952 377.183 921.488 117.382 256.492 28.145 66.733 1.150.115 2.643.517 Italiani 25.191 39.676 233.848 409.379 178.034 340.699 82.949 164.346 17.241 38.455 537.263 992.555 Stranieri 54.661 128.176 313.705 821.573 199.149 580.789 34.433 92.146 10.904 28.278 612.852 1.650.962 Giuseppe Aiello
  • 7. arrivi e 3.037.328 presenze, con una crescita rispettivamente di +4,48% e di +4,26%. La domanda italiana ha registra- to una ripresa sia negli arrivi con 691.975 arrivi (+3,15%) sia nel- le presenze con 1.270.726 unità (+2,76%). La domanda estera ha avuto un trend po- sitivo un po’più accentuato registrando 683.822 ar- rivi (+5,86%) e 1.766.602 presenze (+5,37%) (ta- bella 1 e 2). L’analisi della domanda per categoria di esercizi al- berghieri evidenzia nel bimestre la diffusione del- la ripresa in quasi tutte le categorie di esercizi al- berghieri. Sul fronte della domanda estera, si segna- la la positiva performance della domanda europea (359.531 arrivi con +4,04% e 986.772 presenze con +3,85%). In crescita anche la domanda turistica proveniente dagli Usa (91.320 arrivi con +3,42% e 251.622 con +3,37%) e dal Giappone (79.904 arri- vi con +12,67% e 186.322 presenze con +13,15%). p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o In ripresa gli arrivi e le presenze di turisti italiani. Bene gli stranieri ILTURISMO INCIFREOSSERVATORIO Arrivi Presenze 0 1 2 3 4 5 6 Totale Italiani Stranieri ■ Fig. 2 - Arrivi e presenze negli alberghi di Roma - Gennaio - Febbraio 2013 9 Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 - Var. % su anno precedente PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 4,61 6,02 5,53 5,21 3,26 3,23 3,35 3,02 2,22 2,58 4,41 4,28 Italiani 3,74 3,60 3,78 3,05 2,32 2,73 3,92 3,73 0,77 -0,16 3,21 2,95 Stranieri 5,01 6,79 6,88 6,31 4,11 3,52 2,00 1,77 4,59 6,55 5,48 5,09 Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013 PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 109.041 169.512 82.741 151.546 26.751 55.555 7.149 17.198 225.682 393.811 Italiani 58.280 93.823 65.629 118.381 24.544 50.635 6.259 15.332 154.712 278.171 Stranieri 50.761 75.689 17.112 33.165 2.207 4.920 890 1.866 70.970 115.640 Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2013- Var. % su anno precedente PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 9,00 8,52 1,50 1,02 1,41 1,89 -2,00 -1,34 4,86 4,14 Italiani 7,74 7,02 0,30 -0,61 1,25 1,51 -4,25 -3,15 2,94 2,09 Stranieri 10,48 10,44 6,38 7,32 3,32 6,06 17,41 16,55 9,31 9,43 *N.B. : per motivi di riservatezza, i dati degli hotel a 5 stelle dell’hinterland di Roma sono inclusi nei dati degli hotel a 4 stelle
  • 8. Come appare dalle tabelle da 3 a 6, l’andamento positivo del bime- stre è sia al mercato di Roma Ca- pitale, sia a quello dell’hinterland. ARoma la crescita degli arrivi com- plessivi è stata di +4,41%, quella delle presenze complessive è sta- ta di +4,28%. In particolare la do- manda italiana a Roma ha registra- to un incremento nel bimestre di +3,21% negli arrivi di +2,95% nelle presenze, men- tre la domanda estera ha registrato una crescita di +5,48% negli arrivi e di +5,09% nelle presenze. Negli alberghi dell’hinterland è stata registrata una crescita di 4,86% negli arrivi e del 4,14% nelle pre- senze. La domanda italiana è cresciuta del 2,94% negli arrivi e di 2,09% nelle presenze. La doman- da proveniente dall’estero ha registrato un incre- mento del 9,31% negli arrivi e del 9,43% nelle pre- senze (tabelle 5 e 6). p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREOSSERVATORIO Arrivi Presenze 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Totale Italiani Stranieri ■ Fig. 3 - Arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterland di Roma - Gennaio - Febbraio 2013 10 MUNICIPI DI ROMA Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - Febbraio 2013 Valori assoluti Composizione % Variazione % su stesso mese a.p. Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze media Municipio 1 374.968 849.577 2,27 60,24% 60,44% 4,72% 3,02% Municipio 2 31.330 83.565 2,67 5,03% 5,94% -0,92% 2,84% Municipio 3 18.282 36.217 1,98 2,94% 2,58% 2,38% 1,43% Municipio 4 7.253 14.224 1,96 1,17% 1,01% 4,16% 8,38% Municipio 5 6.983 15.153 2,17 1,12% 1,08% 7,58% 5,64% Municipio 6 1.433 3.595 2,51 0,23% 0,26% 6,31% -1,15% Municipio 7 5.107 13.149 2,57 0,82% 0,94% 2,86% 3,93% Municipio 8 9.504 21.227 2,23 1,53% 1,51% 5,89% 12,69% Municipio 9 3.469 8.945 2,58 0,56% 0,64% 3,83% 2,16% Municipio 10 10.203 19.225 1,88 1,64% 1,37% 3,53% 5,45% Municipio 11 6.372 13.716 2,15 1,02% 0,98% -2,00% 0,44% Municipio 12 18.444 42.716 2,32 2,96% 3,04% 9,88% 11,52% Municipio 13 13.073 27.401 2,10 2,10% 1,95% 3,40% 4,29% Municipio 15 16.293 40.913 2,51 2,62% 2,91% 7,12% 6,23% Municipio 16 19.126 39.801 2,08 3,07% 2,83% 4,29% 7,52% Municipio 17 26.285 53.440 2,03 4,22% 3,80% 8,36% 11,63% Municipio 18 30.170 69.246 2,30 4,85% 4,92% 2,14% 7,42% Municipio 19 14.036 31.412 2,24 2,26% 2,24% 1,30% 9,15% Municipio 20 10.097 21.920 2,17 1,62% 1,56% 3,68% 4,78% Totale 622.428 1.405.442 2,26 100,00% 100,00% 4,38% 4,34%
  • 9. p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE OSSERVATORIO 11 Febbraio negativo per Fiumicino Giuseppe Aiello N el mese di Febbraio l’andamento della do- manda turistica negli esercizi alberghieri di Fiumicino ha registrato un trend comples- sivamente negativo. La domanda complessiva negli hotel di Fiumicino è stata pari a 26.698 arrivi (-5,0%) e 36.809 pre- senze (-4,27%), con un tasso d’occupazione medio del 51,28% per le camere e del 38,18% dei letti (tabelle 1, 2, 3). La domanda italiana ha registrato una flessione di - 7,87% negli arrivi e di -7,83% nelle presenze. La domanda estera ha registrato un decremento di - 1,52% negli arrivi e -0,51% nelle presenze. I dati per singole nazionalità di provenienza della doman- da estera confermano ancora il primato della doman- da proveniente dagli Usa. (18,62% della domanda estera), seguita da quella proveniente dal Regno Uni- to (6,89%) e dal Giappone (4,25%) e (tab. 1). Quasi 8% in meno di turisti italiani e lieve flessione degli stranieri Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Febbraio 2013 Totale Dicembre 2012 Valori % Diff% Giugno 2012/2011 Valori assoluti 2011 Totale 26.698 36.809 1,38 100,00 100,00 -5,05 -4,57 28.118 38.572 Italiani 14.418 19.728 1,37 54,00 53,60 -7,87 -7,83 15.649 21.403 Stranieri 12.280 17.081 1,39 46,00 46,40 -1,52 -0,51 12.469 17.169 di cui: Francia 569 713 1,25 4,63 4,17 -3,89 4,70 592 681 Germania 357 458 1,28 2,91 2,68 -4,03 -4,98 372 482 Regno Unito 739 1.171 1,58 6,02 6,86 20,36 53,67 614 762 USA 2.479 3.181 1,28 20,19 18,62 4,69 2,65 2.368 3.099 Giappone 503 726 1,44 4,10 4,25 -17,41 -16,93 609 874 Tab 2 - Tasso di occupazione camere e letti negli hotel. Febbraio 2013 Febbraio 2013 Febbraio 2012 Camere Letti Camere Letti 4 stelle 57,52 37,72 58,85 38,86 3 stelle 43,44 50,22 41,90 41,76 2 stelle 12,12 15,01 10,65 17,24 1 stella 4,95 5,27 3,92 5,63 Totale 51,28 38,18 51,07 38,00 Tab 2 bis - Esercizi alberghieri Febbraio 2013 N. Hotel Camere Letti 5 stelle - - - 4 stelle 9 1.292 2.567 3 stelle 10 294 627 2 stelle 8 96 188 1 stella 3 43 61 Totale 30 1.725 3.443 Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Febbraio 2013 Italiani Stranieri Totale Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze 4 stelle 62,50 61,11 89,21 88,14 74,79 73,66 3 stelle 32,84 34,82 10,20 11,40 22,42 23,95 2 e 1 stella 4,66 4,07 0,59 0,46 2,79 2,39 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Febbraio 2013 Italiani Stranieri Totale Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media 4 e 3 stelle 13.746 18.926 1,38 12.208 17.003 1,39 25.954 35.929 1,38 2 e 1 stella 672 802 1,19 72 78 1,08 744 880 1,18 Totale 14.418 19.728 1,37 12.280 17.081 1,39 26.698 36.809 1,38
  • 10. N el mese di febbraio chi scrive ha avuto la fortu- na di visitare con alcune amiche Buenos Aires, la capita- le dell’Argentina. Molti erano sta- ti gli avvertimenti prima della partenza: «Attenta, la città è pe- ricolosa», oppure: «Fate atten- zione a non portare oggetti di va- lore…potrebbero attirare l’atten- zione di delinquenti», e via ras- sicurando. Inevitabile che la par- tenza sia avvenuta con un po’ di dubbi sulla sicurezza della città e sull’opportunità, per delle ra- gazze, di avventurarsi in un con- testo “così pieno di pericoli”. Og- gi si può dire che il viaggio è an- dato benone: la città è stata ac- cogliente e con qual- che accorgimento è stato possibile anche a visitare alcuni an- goli di quei quartie- ri che, a detta di tut- ti, nascondevano brutte sorprese. Cer- to, Buenos Aires è pur sempre una me- galopoli sudamerica- na dai mille volti, uno di questi le inacces- sibili favelas, cui noi europei non siamo abituati: una città che, tra le altre cose, paga ancora lo scot- to di una gravissima crisi econo- mica che ha portato alla banca- rotta l’intero paese. Il senso di sfiducia e di paura dei possibili predatori c’è e si sente; basta an- dare nei quartieri “in” e ti accor- gi che i negozianti chiudono a chiave le porte d’ingresso, ma la città accoglie sempre a braccia aperte i suoi turisti che, con un po’ di buon senso, possono go- dersi le bellezze di quei posti. La percezione del pericolo è fil- trata dallo stato d’animo della gen- te che vive lì: persone che hanno pagato sulla loro pelle il perico- lo di perdere tutto da un giorno all’altro e di non poterci fare nul- la, persone che inevitabilmente trasmettono la loro paura e si sa che la paura è contagiosa! Per que- sto motivo è capitato di chieder- si se lo stesso non stesse succe- dendo anche a noi qui in Italia, e nello specifico qui a Roma. La nostra capitale, negli ultimi tem- pi, è salita agli onori della crona- ca per varie vicende di sangue e la recrudescenza del fenomeno della criminalità ha riaperto la fe- rita di un tessuto urbano diventa- to teatro, negli anni 70, di un ve- ro e proprio “romanzo crimina- le”, così come l'episodio nel qua- le sono stati aggrediti i tifosi del Tottenham ha fatto sì che il Times definisse Roma «la città più pe- ricolosa del continente». Roma, a detta di molti, negli ul- timi anni è diventata meno sicu- ra: dal delitto della Caffarella, fi- no ai nostri giorni, la percezione della sicurezza dei suoi abitanti ha subito una brusca inversione di tendenza e purtroppo l’imma- gine che ogni giorno i media con- tribuiscono a costruire alimenta un clima generale di sfiducia e di paura che alla lunga potrebbe ri- percuotersi negativamente sul tu- rismo. Per inquadrare meglio il tema ci vengono in aiuto i dati del Rap- porto sullo stato della sicurezza e sull’andamento della crimina- lità nel Lazio, documento redat- to dall’Osservatorio tecnico scien- tifico per la sicurezza e la lega- lità della regione. È un’analisi statistica e socio-criminologica che, grazie alla collaborazione della Prefettura di Roma, prende in esame i reati denunciati nei singoli Comuni del Lazio dal pri- mo gennaio al 31 dicembre di ogni anno dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia penitenziaria, dal Corpo Foresta- le dello Stato. I casi di omicidio verificatisi nel- la Capitale nel 2011 sono stati 32: 11, dovuti alla conflittualità tra gruppi criminali, o comunque, da contrasti dovuti alla commissio- ne di attività illecite; 8, alla liti- giosità in ambito familiare; 10 ad aggressioni o pestaggi per liti di varia natura; 3, a seguito di rapi- na. Da rilevare il fatto che nel- l’anno 2011, in confronto agli an- ni precedenti, si siano verificati pochi casi di omicidio che hanno coinvolto cittadini stranieri (4 ca- si con vittime e autori stranieri e 3 omicidi commessi da stranieri in danno di cittadini italiani). ARoma i tentati omicidi dal 2006 al 2011 sono aumentati di alcune unità: 71 contro 88; quasi raddop- piate le percosse, 188 contro 364 e cresciute le violenze sessuali (201 contro 273). Se guardiamo però l’andamento dei crimini com- piuti nello stesso lasso di tempo, i dati parlano di una generale di- minuzione dei casi: questo è spie- gato dal fatto che una variabile importante, quella dei furti (167.000 unità circa nel 2006) ha Roma città sicura? ROMA&LAZIO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE Angela Schito 12 I dati sono disomogenei ed è difficile fare un raffronto tra le capitali europee
  • 11. subito negli anni un graduale de- cremento, arrivando a compren- dere nel 2011 128.667 casi. So- no diminuite anche le rapine (3900 casi circa contro 3600). In totale circa 221.000 reati contro oltre 197.000. Dati alla mano, dunque, si può dire che Roma sia diven- tata meno sicura? O che addirit- tura sia la più pericolosa tra le ca- pitali del continente? Fare un confronto tra le principa- li città europee è un’operazione molto difficile. Come leggiamo sul sito di Eurostat le statistiche sulla criminalità e sulla giustizia penale sono ancora agli albori, benché sia in via di sviluppo un sistema che in futuro permetterà una migliore comparabilità: «I raffronti tra le statistiche della cri- minalità tra gli Stati membri do- vrebbero essere limitati all'anali- si delle tendenze nel tempo, evi- tando comparazioni dirette tra i livelli di criminalità dei paesi per un anno specifico: i dati possono essere infatti influenzati da nu- merosi fattori, quali differenti de- finizioni di delitto, la diversa ef- ficienza della giustizia penale, prassi differenti di registrazione delle forze di polizia». Quindi si tratta di dati aggregati che non possono fotografare realtà circo- scritte, per cui attenzione a faci- li generalizzazioni! Oggi le stati- stiche ufficiali ci dicono che il no- stro Paese è tra i più sicuri d’Eu- ropa: con circa 1,0 omicidi per centomila abitanti nel 2009, si col- loca al di sotto della media del- l’Unione (1,2 omicidi). Il feno- meno mostra un trend decrescen- te dal 1991 (i dati si riferiscono al 2009) e per sapere se veramen- te qualcosa è cambiato negli ul- timi anni dovremo aspettare un po’e comunque dovremo sempre analizzare lassi temporali di 10 anni per capire vera- mente le tendenze in atto. Nel contesto romano, secondo i dati della Questura di Roma re- si noti dal Corriere della Sera nel marzo dello scorso anno, benché ci sia stato un aumento degli atti predatori, esso è in li- nea con ciò che acca- de nelle grandi capi- tali europee: i dati sul- la criminalità del 2011 vedevano a Londra un aumento del 2,4% dei reati denunciati rispetto al- l’anno precedente (4537 denun- ce di aggressioni gravi comprese le rapine) e un + 10% di rapine; Berlino avrebbe registrato un au- mento del 37% dei furti mentre Roma registrava l’1% di rapine in più e un +7,8 di furti (oltre al- p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o I numeri dicono che i turisti possono stare più tranquilli in Italia che altrove, ma c’è una percezione di insicurezza ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 13 I dati sulla criminalità del 2011 vedevano a Londra un aumento del 2,4% dei reati denunciati rispetto all’anno precedente e un + 10% di rapine; Berlino avrebbe registrato un aumento del 37% dei furti mentre Roma registrava l’1% di rapine in più e un +7,8 di furti
  • 12. l’aumento di arresti per rapine e per furti) . Buono anche il bilan- cio per il 2012: il questore di Ro- ma Fulvio Della Rocca, in un co- municato di fine 2012, ha parla- to di violenze, rapine e furti in ca- lo grazie ad una maggiore pre- venzione e repressione della cri- minalità nella capitale. La polizia di Londra ha pubbli- cato su Internet una mappa del crimine nella città: prendendo in esame 4.756 zone, ognuna con una propria densità di reati, que- sta cartina permette di individua- re facilmente quali sono le zone maggiormente colpite da fenome- ni di delinquenza comune (furti con scasso, rapina e criminalità connessa ai veicoli). Dare un’oc- chiata a questo sistema, più che a fare dei confronti o a trarre con- clusioni affrettate, ci fa rendere conto dei numeri che gravitano attorno ai crimini di una gran- de città: nel solo quar- tiere di Westminster, quello centrale e con il più alto tasso di cri- minalità, alla voce “robbery” che sta per “rapina” contiamo nel solo mese di gennaio 2013 oltre 170 casi; nel caso di violenze contro le persone, in- vece, oltre 550 epi- sodi denunciati e i furti in appartamen- to oltre 300. In que- sto quartiere della cit- tà, caratterizzato dal più alto tasso di cri- minalità, in un solo mese si contano oltre 5000 crimi- ni commessi. Roma non ha un sistema simile e la stessa raccolta di dati dalle que- sture ha fatto emergere, nella no- stra ricerca, un problema di “com- patibilità” tra dati raccolti dai mol- teplici uffici territoriali per cui, alla fine, è molto difficile avere un dato univoco e certo. Un’altra fonte cui abbiamo tenta- to di attingere maggiori informa- zioni sono state le ambasciate, nel- lo specifico quelle USA, tedesca e giapponese, canale di comuni- cazione privilegiato di tre segmen- ti molto importanti del turismo straniero a Roma. Purtroppo pe- rò i contatti con gli uffici prepo- sti ai rapporti con l’esterno non ci hanno portato gli approfondimen- ti sperati.Abbiamo chiesto loro di poter avere un breve confronto per capire se è cambiata veramente la percezione del livello di sicurez- za di Roma da parte dei turisti ne- gli ultimi tempi; cioè se è filtrata, attraverso i media, l'immagine di una città più pericolosa, quali se- gnalazioni ricevessero più di fre- quente in merito a crimini di va- ria natura (scippi, borseggi, per- cosse e lesioni dolose, aggressio- ni o furti negli alberghi); quali sa- rebbero gli accorgimenti che gli operatori turistici dovrebbero ave- re nei confronti dei turisti per far- li sentire più sicuri. Le risposte non hanno soddisfatto nessuno dei tre punti chiesti: solo nel caso del- l’ambasciata giapponese siamo ri- usciti ad avere qualche indicazio- ne in più. In un documento pub- blicato sul sito dell’ambasciata (al link http://www.it.emb- japan.go.jp/nihongo/ryoujijou- hou/2013anzen.pdf tradottoci gen- tilmente dall’ufficio stampa), ri- volto principalmente ai giappone- si che vivono a Roma, ma utile anche per visitatori temporanei, si esorta a mantenere una soglia di attenzione alta nelle varie si- tuazioni perché non sempre le con- dizioni di sicurezza equivalgono a quelle che si possono riscontra- re in Giappone. Si prospettano va- rie possibili situazioni delle qua- li riportiamo le più rilevanti. Ne- gli hotel si esorta a fare attenzio- ne nel momento del check-in e check-out quando i propri averi sono incustoditi, a fare attenzio- ne quando si ricevono visite ina- spettate nella camera d’albergo e ad accertarsi dell’identità della persona anche se dichiara di far parte del personale dell’albergo, a non considerare completamen- te sicuri le casseforti degli alber- ghi. Durante lo shopping si esor- ta a fare attenzione quando si ap- poggiano le proprie cose a terra incustodite per provare scarpe o vestiti, o a portare con sé lo stret- to necessario quando ci si reca in mercati affollati. Anche presso l’aeroporto si esorta a fare atten- zione in momenti in cui si è con- centrati a fare altro; ad esempio quando si cambiano i soldi, a pren- dere il taxi sempre dalle apposite fermate, a fare attenzione che le tariffe siano eque etc. etc. Per quanto riguarda i mezzi pub- blici, si fa notare che a Roma in particolare su metro e bus si è a rischio borseggio. In particolare cittadini giapponesi sono ogget- to di borseggio tra le fermate Ter- mini e Spagna della linea A, e tra le fermate Termini e Colosseo del- la linea B. Si citano casi in cui bambini si infilano nella calca in salita sulla metro e ne approfitta- no per compiere dei borseggi, se- gnalando come si incorra in que- sti pericoli in particolare nei pres- si delle porte, e si citano casi in cui le borse vengono incise con un taglierino o simili e attraver- so la parte tagliata vengono ruba- ti oggetti preziosi. Si consiglia di evitare treni particolarmente af- follati o, se non si può evitare, a prestare particolare attenzione in questi casi. Si citano esempi di turisti, in particolare uomini so- li, che invitati a bere o a mangia- re qualcosa hanno accettato l’in- vito e poi sono stati obbligati a pagare con la carta di credito e, all’uscita dal bar o dal ristorante vengano derubati. Questi alcuni dei casi segnalati dall’ambasciata giapponese, an- che se bisogna dire che i cittadi- ni nipponici fuori dalla loro isola si sentono un po’persi e le racco- mandazioni sopra riportate non ri- ROMA&LAZIO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE 14 L’ambasciata giapponese pubblica sul proprio sito un documento che esorta i connazionali che vivono a Roma a mantenere una soglia di attenzione alta nelle varie situazioni perché non sempre le condizioni di sicurezza equivalgono a quelle che si possono riscontrare in Giappone
  • 13. guardano soltanto il nostro paese. Le altre ambasciate, come prima accennato, hanno preferito non pronunciarsi. Al momento l’unico possibile con- fronto tra “città pericolose” lo pos- siamo fare utilizzando un’inchie- sta de Il Sole 24 Ore, pubblicata nell’agosto dello scorso anno (da- ti del 2011), che prendeva in con- siderazione le province italiane in base all’incidenza dei reati denun- ciati in rapporto alla popolazione (ogni 100mila abitanti, dati del mi- nistero dell’Interno).Ad un atten- to esame possiamo vedere come, nel rapporto tra reati e numero di cittadini, la provincia di Roma fos- se al quinto posto rispetto a Mila- no che occupava il primo (a segui- re Rimini, Bologna e Torino). Tra le province che tra il 2011 e il 2010 hanno registrato un incremento dei reati a due cifre spiccavano Forlì e Livorno, ma quella di Roma non era nemmeno contemplata. «Ro- ma si mantiene su standard di si- curezza invidiabili per una gran- de città», aveva dichiarato Ale- manno; «ciò non toglie che va te- nuta alta la guardia, anche alla lu- ce della crisi economica che crea una situazione di maggiore tensio- ne sociale». Su quest’ultimo punto occorre una ulteriore riflessione. La sicu- rezza dei cittadini, tanto nella sua componente oggettiva - compor- tamenti delittuosi -, quanto in quel- la soggettiva - percezione dell’al- larme sociale - non può essere spiegata solo con dei numeri. Se- condo il quinto rapporto sulla si- curezza in Italia e in Europa, rea- lizzato dalla Fondazione Unipo- lis, Demos&Pi e Osservatorio di Pavia (marzo 2012) si rilevano importanti novità nel clima d’o- pinione sul tema della criminali- tà in Italia. «Si assiste ad una ri- presa della preoccupazione, tan- to che diversi indicatori tornano, di fatto, ai valori della “grande paura” che aveva segnato la so- cietà italiana dall’autunno del 2007 fino alla primavera del 2008». L’insicurezza legata alla crimina- lità è significativa e continua a crescere (10 punti percentuali in più rispetto al 2010), ma è la di- mensione “sociale”dell’insicurez- za a farla da padrona, andando ad incidere anche sulle altre forme di inquietudine. In poche parole tra i cittadini italiani sono soprat- tutto gli aspetti legati all’econo- mia a suscitare timori nella vita di tutti i giorni e non a caso la quo- ta di persone che si dicono “preoc- cupate” dalla criminalità, fra co- loro che soffrono l’insicurezza economica, sale di quasi 10 pun- ti e si attesta al 52%. Citando an- cora il rapporto: «Siamo, dunque, entrati in un’epoca di insicurez- za sostanziale e generalizzata. Do- ve i confini dell’inquietudine so- no incerti. E l’unica spiegazione apparente è in chiave economica. Riguarda il reddito e il lavoro. Il fondamento di ogni possibile pro- getto. La base della nostra iden- tità sociale e personale». La vulnerabilità mette paura e an- che i più recenti studi di econo- mia ci spiegano che un uomo spa- ventato non è affatto più reattivo nell'affrontare la crisi. Quindi ali- mentare questa paura non fa be- ne al nostro Paese e non fa bene a Roma che ha bisogno del turi- smo per tenere in moto la sua eco- nomia. Ciò che negli ultimi tem- pi è accaduto nella nostra capita- le si inscrive in un cambiamento epocale, che coinvolge tutti i pae- si e che ci deve interrogare piut- tosto su quali strade battere per superare questa difficile fase. Un primo, forse ba- nale, suggerimento è questo: rimettere al centro dell’attenzio- ne di quanti operano nel turismo la perso- na, il turista, più che il guadagno. Gli al- bergatori in partico- lare, coloro che dan- no una “casa” ai tu- risti, dovrebbero con- siderare la sicurezza come un fattore im- prescindibile e non un “servizio in più” da offrire ai clienti. Solo in questo modo è possibile riattivare un circolo virtuoso positivo, in grado di con- trastare quelle che a volte sono solo leggende metropolitane che fanno presa sulle nostre insicu- rezze e che, nella realtà, magari non hanno un riscontro. p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 15 La vulnerabilità mette paura e anche i più recenti studi di economia ci spiegano che un uomo spaventato non è affatto più reattivo nell'affrontare la crisi. Quindi alimentare questa paura non fa bene al nostro Paese e non fa bene a Roma che ha bisogno del turismo per tenere in moto la sua economia.
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  • 15. D a Tokyo _ Mentre secon- do recenti dati Eurostat re- lativi alla spesa pubblica 2011 tra i 27 stati Ue, l’Italia è al- l'ultimo posto per percentuale di spesa destinata alla cultura, con un misero 1,1% rispetto al 2,2%, del- la media Europea, a migliaia e mi- gliaia di chilometri di distanza, nel mese di Febbraio, presso l'Amba- sciata italiana a Tokyo, Mr. Shuji Takashima, professore emerito del- l'Università della capitale nippo- nica e uno dei più autorevoli stu- diosi di arte occidentale, in occa- sione della presentazione della tre- dicesima edizione della manife- stazione Italia in Giappone 2013, affermava che «L'Italia è stato mo- dello culturale di sviluppo per tut- te le corti europee, fino a influen- zare il Giappone nella rivoluzio- ne Meiji della seconda metà dell'800» Questa affermazione, condivisa non solo dalla maggior parte de- gli ambienti intellettuali nipponi- ci ma radicata anche nella coscien- za della gente comune, spiega per- ché l'Italia riesca a mantenere in- tatta la propria immagine positiva ed il suo appeal tra i giapponesi. Si può trovare conferma di ciò an- che scorrendo le pagine dei prin- cipali quotidiani del paese o ac- cendendo la televisione alla ricer- ca di notizie sull'Italia. La prima impressione potrebbe es- sere non troppo positiva, perché in questi giorni le pagine che si oc- cupano delle cronache estere de- dicano inevitabilmente spazio al- le difficoltà in cui versa il Bel Pae- se a causa delle complicate vicen- de politiche nostrane."Un mese di vuoto politico in Italia”,“Impasse senza uscita nelle consultazioni per un governo di coalizione", “Dal 18 le elezioni del Presidente del- la Repubblica in Italia”. sono i ti- toli apparsi tra Marzo eAprile sul Nikkei shimbun e sull'Asahi shim- bun, due delle più importanti te- state del Sol Levamte, mentre il corrispondente dello Yomiuri, al- tro autorevole quotidiano, in un comunicato ha riferito sulle pos- sibili conseguenze di tali proble- matiche al di fuori dei confini na- zionali segnalando come il vuoto politico e lo stallo in cui si trova l'Italia sia causa di forte preoccu- pazione negli ambienti internazio- nali. Altri interventi rilevano co- me la situazione di incertezza ed il calo di credibilità del nostro Pae- se inducano gli investitori stranie- ri a spostare i propri interessi ver- se mercati attualmente più sicuri ed il Nikkei del 4 aprile sostiene che Olanda e Italia sono due dei paesi dell'Eurozona che possono mettere a rischio la stabilità della moneta unica. Non mancano articoli nella forma di domanda e risposta che tenta- no di rendere accessibile il nostro complesso sistema politico, come quello apparso sul quotidiano Asa- hi per illustrare poteri e funzioni del presidente della Repubblica in Italia, mettendolo a confronto con quelli di altri paesi europei. Lo stesso quotidiano, in un altro arti- colo, segnala come «ad ogni mo- do ci vorrà tempo prima che si ri- esca a formare un governo stabi- le in Italia». Anche l'importante emittente ra- diotelevisiva Nhk si occupa dell' Italia, ed in un suo servizio infor- ma sulla vicenda relativa alla con- fisca di più di un miliardo di beni per legami con la mafia di «un im- prenditore nel campo delle ener- gie rinnovabili che ha avuto suc- cesso in settori che il governo ita- liano promuove», notizia ripresa, in un trafiletto, anche dal quotidia- no Yomiuri. Tutte notizie, insomma, che se po- ste sul piatto di una ipotetica bi- lancia usata per pesare il gradi- mento dell'Italia tra i giapponesi potrebbero farla pendere a nostro sfavore, smorzando la capacità at- trattiva della nostra Penisola. Ma non è così. I giapponesi non sem- brano cambiare opinione ed il no- stro Paese continua a rimanere per loro subarashii, mera- viglioso, per la sua sto- ria, la sua cultura ed i suoi artisti, per i luoghi e le eccellenze apprez- zate, difese e valoriz- zate forse più all' este- ro che in casa nostra. Per questo i mass me- dia nipponici non si cro- giolano in una informa- zione sull'Italia centra- ta sugli scandali e la cri- si politica ed economi- ca, ma continuano a de- dicare articoli, comunicati ed in- terventi a quegli aspetti che han- no reso e rendono il nostro Paese unico al mondo, rimettendo in equi- librio piatti della ipotetica bilan- cia. Insomma, quello che troppo spesso non riescono a fare i mez- zi di informazione di casa nostra. In questo periodo dell’anno sono sopratutto gli eventi di grande spes- sore culturale promossi nell'ambi- to della manifestazione "Italia in Giappone 2013" ad offrire ampio materiale a quotidiani ed emittenm- ti nipponiche "Il vero volto del sommo maestro” e “La morte pre- p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 17 L’Italia è subarashii, nonostante la crisi Massimo Succi I giapponesi non sembrano cambiare opinione ed il nostro Paese continua a rimanere per loro meraviglioso, per la sua storia, la sua cultura ed i suoi artisti, per i luoghi e le eccellenze Come ci vedono i media Giapponesi, che sanno apprezzare il Bel Paese meglio di quanto sappiamo fare noi stessi
  • 16. coce di un genio” sono I titoli di due articoli pubblicati su tre quar- ti di pagina dallo Yomiuri shimbun dedicati alla mostra su Raffaello e redatti dalla scrittrice di arti fi- gurative e docente della prestigio- sa Waseda university di Tokyo, Si- gnora Kyoko Nakano. La mostra, ospitata dal National Museum of WesternArt di Tokyo e sponsoriz- zata dal quotidiano stesso, è tra le più grandi mostre sull'artista di Ur- bino mai organizzate fuori dall’I- talia ed ha inaugurato, il 2 Marzo, la manifestazione dedicata al no- stro paese, rimanendo aperta per tutto il 2013. Lo stesso giornale pubblicava a fi- ne Marzo un articolo su Tom Henry, noto esperto di Raffaello, presentandolo come un «inglese, ma con il cuore sempre in Italia». L' articolo riferiva su come lo stu- dioso, attualmente in Giappone per una serie di conferenze sul pitto- re del Rinascimento, manifestando il suo ap- prezzamento per la mo- stra che «illustra l’atti- vità di Raffaello lungo tutto l’arco della sua vi- ta», è rimasto impres- sionato dall'alto afflus- so di visitatori giappo- nesi e dal'entusiasmo che li accompagnava. Leonardo invece occu- pa le pagine dell'Asahi Shimbun che presenta l’importante mostra "Leonardo e la sua cer- chia", di cui il giorna- le è sponsor, e che rimarrà allesti- ta dal 23Aprile al 30 Giugno 2013 al Tokyo Metropolitan Art Mu- seum, la cui organizzazione è frut- to della stretta collaborazione tra la Veneranda Biblioteca Ambro- siana, il suo Collegio dei Dottori e l' Università di Tokyo. “Otello: un destino infelice” è in- vece il titolo di un redazionale del- l'Asahi shimbun che, presentando la tournée giapponese del teatro La Fenice di Venezia, offre una analisi artistica dell'opera verdia- na ed una riflessione critica su Ver- di. Lo stesso giornale dedica poi un secondo articolo al Festival del Cinema Italiano che tra Aprile e Maggio, presenterà al pubblico giapponese le più recenti produ- zioni cinematografiche. L' autore del pezzo, commentando come la recente filmografia contenga rife- rimenti alla crisi sociale ed econo- mica della società italiana, rileva come sia sempre presente una «pro- spettive di speranza, come è tipi- co del cinema italiano». E a pro- posito di speranza lo Yomiuri si è occupato anche dell'apertura a Na- poli della "pizzeria dell'impossi- bile" nata dalla collaborazione tra il comune, l'azienda "La bufala" e l' "Associazione Scugnizzi", per offrire una opportunità di lavoro e formazione a giovani in condi- zioni di disagio, come si sottoli- nea nell'articolo, dando anche pa- sti gratis a persone bisognose. Come accennato non soltanto la carta stampata ma anche radio e televisioni giapponesi, locali e na- zionali, danno ampio spazio nei loro palinsesti all'Italia. La Nhk propone dal 14 aprile una serie di trasmissioni di circa un'ora sulla costiera amalfitana, Amalfi e la sua cattedrale, Matera,Alberobel- lo ed il centro storico di Roma. La principale rete televisiva di Tok- yo presenta un programma che in diverse puntate accompagna gli spettatori in un percorso da Mila- no a Firenze, passando per Geno- va e le Cinque Terre. Altri canali dedicano speciali all'Italia meno nota e presentano i nostrio centri minori; comeAnterivo, paesino di 384 abitanti in provincia di Bol- zano. La BSnitele invece ogni sa- bato va in onda con la trasmissio- ne Cisaina mura no monotagari, cioè: Storie dei piccoli borghi, pro- ponendo ogni volta veri e proprin spot promozionali dell’Italia. In definitiva se da una parte l'in- formazione giapponese non rende pienamente conto dell'Italia che soffre, che si scontra con le diffi- coltà della crisi e delle vittime che sta mietendo, da un'altra sembra confermare, se ce ne fosse biso- gno, quali debbano essere le risor- se su cui puntare nella redazione di un programma di ripresa e di ri- lancio della nostra economia. L’I- talia, come i giapponesi sembra- no sapere meglio di noi, ha il più alto numero di siti dichiarati dal- l’UNESCO patrimonio dell’uma- nità: 47 in tutto, di cui 44 sono be- ni culturali e ambientali, più di 4000 musei, 23 parchi nazionali, circa 2000 aree e parchi archeolo- gici. Queste sono solo alcune del- le cifre che danno l'idea di come il turismo possa effettivamente es- sere il "petrolio d’Italia”. No- nostante ciò nella classifica dei musei e delle mostre più visitate al mondo stilata annualmente dall' Art Newspaper, l'Italia nel 2012 non è entrata tra le prime dieci na- zioni mentre in vetta rimane sal- damente la Francia con il Louvre visitato da 9,7 milioni di visitato- ri, un milione in più rispetto al 2011. E’evidente che siamo quan- to meno inadeguati a valorizzare appieno tale potenziale, e questo dato di fatto dovrebbe interpella- re i responsabili della nostra poli- tica e del nostro patrimonio cultu- rale. Ma forse, in questa epoca di decadenza e di crisi morale, stia- mo perdendo il nostro attaccamen- to alle radici e la nostra identità; per questo non abbiamo più ne la passione nè l’orgoglio di mostrar- ci al mondo con indosso il nostro vestito migliore. Eppure i giapponesi sanno ancora apprezzarci come noi non sappia- mo più fare. «L’Italia? Bella come se si trattasse di un film! », hanno detto due studentesse di Tokyo in- tervistate dallo Yomiuri Shimbun il 27 Marzo in un articolo pubbli- cato sulla pagina dei giovani del- l'edizione serale. Le ragazze de- scrivevano un loro viaggio a Fi- renze esprimendo l' "emozione" ri- masta in loro grazie alle esperien- ROMA&LAZIO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE 18 L’ esperienza è la base del turismo, riassumendo con uno slogan il segreto – se fosse adeguatamente recepito dai nostri operatori – per moltiplicare gli arrivi dei giapponesi nella Penisola.
  • 17. G li insegnanti hanno volu- to dare un segnale “forte” per richiamare l’attenzio- ne sulle condizioni difficili in cui versa la scuola, colpita dai con- tinui tagli al bilancio dell’Istru- zione pubblica, ma il blocco alle attività extracurricolari e alle gi- te scolastiche rischia di avere ef- fetti molto pesanti anche per il tu- rismo. Nell’anno scolastico 2011- 2012 circa la metà delle classi de- gli istituti superiori di secondo grado ha fatto un viaggio di istru- zione, che nel 45% dei casi ha avuto come meta località italia- ne, generando un fatturato di 270 milioni di euro al quale si sono aggiunti i 135 milioni delle gite scolastiche degli istituti di secon- do grado. Indubbiamente una boc- cata d’ossigeno per il comparto. La “crisi” ha origine con le “po- tature” del ministro Gelmini pri- ma e le disposizioni normative sulla scuola contenute nella co- siddetta Legge di Stabilità poi, che secondo gli inse- gnanti, hanno determi- nato nell’ultimo decen- nio una crescente de- qualificazione dell’of- ferta formativa e della funzione docente attra- verso tagli plurienna- li giudicati “sconside- rati”: 120.000 posti di lavoro in meno e 8 mi- liardi dal 2009 al 2011. Ma al di là delle pro- teste la “rivalsa” sui viaggi di istruzione ri- schia di far sentire i suoi effetti negativi sugli studen- ti innanzitutto, per i quali la “gi- ta scolastica” è sì una occasione p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 19 ze del soggiorno fiorentino, do- ve sono state non solo consu- matrici di un prodotto turisti- co ben confezionato, ma vere protagoniste; talmente entusia- ste da rendere la loro vacanza una notizia degna di essere pub- blicata da un importante quo- tidiano, attivando tra l'altro un formidabile passa parola. Per loro l’esperienza è stata la ba- se del turismo, riassumendo con uno slogan il succo del- l’articolo, che poi è anche il segreto – se fosse adeguata- mente recepito dai nostri ope- ratori – per moltiplicare gli ar- rivi dei giapponesi nella Peni- sola. Parliamo della combina- zione della visita ai luoghi sto- rici e artistici con esperienze personali, uniche, che fanno diventare i turisti giapponesi parte attiva della nostra cultu- ra e storia. Le studentesse in- tervistate infatti hanno raccon- tato della visita in alcuni luo- ghi come lo studio fiorentino di animazione Misseri dove, in collaborazione con la Sony Creative Products di Tokyo, è stata ideata e creata la serie del Coniglio Mofy, una top mo- tion animation che tornate in Giappone vedranno daAprile sul canale E-Television della rete NHK. Altra importante esperienza è stata la tappa al- la sede de La Nazione, quoti- diano storico fiorentino, che le due ragazze hanno voluto pre- sentare e raccontare. Infine il confronto con i loro colleghi studenti di Firenze dopo il qua- le hanno concluso che «per tut- ti i giovani del mondo studia- re è una gran fatica». Forse è per alleggerire i nostri studenti di tale peso che tra i 27 Paesi UE, l’Italia - dopo l'ultimo posto per la cultura - occupa anche il penultimo po- sto per la percentuale di spe- sa pubblica nell' istruzione? Ma questa è un'altra storia. Tagli alla scuola? Gite scolastiche stop Ilaria Morini Il blocco, secondo la Fiavet, mette a rischio la sopravvivenza di circa 3.000 imprese,con oltre diecimila addetti e un fatturato nazionale di 450 milioni di euro. Gli insegnanti non ne possono più, ma a farne subito le spese sono studenti e turismo.
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  • 19. di svago e di fare un primo assag- gio di autonomia, ma anche – gra- zie a professori preparati e con- sci del loro ruolo educativo – una occasione unica per assimilare nel loro bagaglio culturale le nozio- ni apprese sui libri. In secondo luogo saranno le aziende del set- tore turistico a risentirne, come ha chiaramente denunciato An- drea Costanzo, presidente della Fiavet (Federazione italiana as- sociazione imprese viaggi e turi- smo) del Lazio e membro della Giunta nazionale, secondo il qua- le, adesso che le famiglie italia- ne viaggiano sempre meno, com- plice la recessione, anche ai figli viene negata questa opportunità di arricchimento. Tanto più che spesso la gita scolastica è la pri- ma, a volte l'unica, esperienza di viaggio all'estero e sappiamo or- mai tutti quanto, in un mondo sem- pre più globale e in una Europa che aspira all’unità non solo eco- nomica ma anche politica, sia im- portante “internazionalizzare” la propria esperienza. Il problema rischia di “esplode- re” tra Febbraio e Marzo, il pe- riodo più “caldo” delle gite sco- lastiche, il cui blocco, sempre secondo la Fiavet, mette a ri- schio la sopravvivenza di circa 3.000 imprese,con oltre dieci- mila addetti e un fatturato di na- zionale di 450 milioni di euro. Per questo la federazione nazio- nale delle agenzie di viaggio ha chiesto l’apertura di un tavolo di trattativa per riportare inse- gnanti, ministero e governo ad un dialogo. Alla conferenza stampa sul turi- smo scolastico la Fiavet Lazio lancia l'allarme: il protrarsi del blocco delle attività extracurrico- lari del personale, forma di pro- testa contro le disposizioni del go- verno sulla scuola, sta paralizzan- do il settore. E propone al nuovo Governo di ripristinare l'indenni- tà di missione per i docenti. Dopo l'allarme lanciato dalla Fia- vet Lazio, anche il Touring Club Italiano mostra tutta la sua preoc- cupazione per il crollo dei viag- gi d'istruzione. «Chiediamo al Go- verno», afferma Fabrizio Galeot- ti, direttore generale del Tci «mi- sure concrete che possano essere d'aiuto a scuole e famiglie per tu- telare e valorizzare il viaggio di istruzione che sta affrontando una crisi profonda a causa, principal- mente, dei forti tagli operati alla scuola, non certo per mancanza o calo di volontà di partecipazio- ne». Secondo Galeotti «bisogna agevolare, anziché ostacolare, co- me accade oggi, le gite scolasti- che motivando e incentivando i docenti, con la reintroduzione del- l'indennità di missione e con lo sgravio di responsabilità». «Invitiamo», conclude il diretto- re generale del Tci «a conoscere prima di tutto l'Italia, per scopri- re e conoscere il nostro patrimo- nio più prezioso». Secondo l'Os- servatorio del Touring, i dati del settore hanno registrato nel 2011- 2012, prima del calo di quest'an- no, una tenuta del viaggio di istru- zione con 930 mila (il 24% in più rispetto all'anno precedente) stu- denti delle scuole superiori di se- condo grado che hanno preso par- te a una gita scolastica (equiva- lente a quasi il 50% delle classi totali) su una domanda potenzia- le di 2,7 mln di studenti, con un incremento del fatturato del set- tore di 270 mln di euro rispetto ai 215 mln dell'anno scolastico pre- cedente (+25%). Il Touring Club Italiano, che ha “inventato” la gita scolastica nel 1913, da sempre attento al turi- smo scolastico, esprime tutta la propria apprensione per la stagio- ne 2013. «I dati appena pubbli- cati dai quotidiani sul crollo del 70% dei viaggi d’istruzione», sem- pre secondo Fabrizio Galeotti, «ci preoccupano molto. Il Touring Club Italiano, che esattamente 100 anni fa ha lanciato l’idea e la pratica della gita scolastica, rico- nosce nel viaggio d’istruzione un ruolo fondamentale e insostitui- bile nel percorso educativo di uno studente. Non solo perché com- pleta la preparazione in classe, dando la possibilità di vedere da vicino quanto appreso sui libri, ma soprattutto perché costituisce un’occasione irripetibile per com- prendere il significato più vero del viaggio». p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o La gita scolastica occasione unica per assimilare le nozioni apprese dai libri ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 21
  • 20. L ’Art Cities Exchange & Med Workshop 2013 (Ace), evento fieristico organizza- to da Federalberghi Ro- ma con il sostegno di Roma capitale, della Camera di commercio, Confesercenti e in part- nership con Unindu- stria, Confesercenti Ro- ma -Lazio e Fiavet, ha confermato anche nel- la edizione 2013 il suc- cesso dello scorso anno, riproponendo l’Italia e Roma come meta turistica unica e irripetibile agli oltre 180 sellers “made in Italy” e 90 buyers provenienti da tutto il mondo nel corso di una in- tensa due giorni di incontri “ad al- to tasso di business” che ha lascia- to tutti soddisfatti. Innanzitutto Giuseppe Roscioli, presidente del- l’ente organizzatore, che ha riba- dito come grazie alle sinergie tra gli operatori del settore il turismo può veramente diventare un ele- mento decisivo per trainare il pae- se fuori dalle secche della reces- sione. Ma anche gli operatori che nei loro incontrio diretti hanno po- tuto costatare un aumento delle offerte, da parte non solo di hotel, catene di alberghi e i tour opera- tor cui si sono questa volta affian- cati bus operator, outlet, parchi a tema, dimore e palazzi storici, fe- stival, musei, istituzioni ed enti di promozione turistica, servizi a ter- ra e servizi pubblici. Tra le novità dell’Ace & Med 2013, rigorosamente riservata agli addetti ai lavori, l’ulteriore cre- scita del livello qualitativo dei partecipanti, selezionati secondo criteri molto rigidi. Sono stati in- vitati infatti solo operatori valu- tati in base al volume d’affari ge- nerato in Italia, alla quantità di vi- sitatori portati nel nostro Paese negli ultimi due anni, al numero dei dipendenti e al fatturato. In ogni caso sono state ben trenta- cinque le nazioni presenti e oltre ai mercati tradizionali, come Fran- cia, Germania, Stati Uniti, Cana- da e Giappone, gli incontri d’af- fari si sono svolti anche con ope- ratori dei mercati emergenti: Rus- sia, Cina e Brasile. Nel corso della manifestazione è stato anche presentato un nuovo video promozionale dell’offerta turistica romana, la cui antepri- ma internazionale è stata a dicem- bre a Chicago alla presenza del nostro console italiano. “The Ro- ma Experience” il titolo del del- l’opera prodotta dalla Rossellini Film di Renzo Rossellini, figlio del grande Roberto, per Promo- roma Camera di Commercio: quin- dici minuti pensati per il merca- to nordamericano ma utilizzabi- le anche in altri continenti grazie al valore “universale” delle im- magini. Protagonista è infatti Ro- ma, città eterna, colta nei suoi aspetti classici ma capace di of- frire al turista tante novità. Filo conduttore delle curatissime im- magini il legame della Capitale con il cinema, in un continuo gio- co di citazioni a cominciare da Vacanze Romane, con lo spetta- colare percorso in Vespa di una giovane, intervallate da intervi- ste a turisti. Le immagini celebra- no il Colosseo de Il Gladiatore, Castel Sant’Angelo di Angeli e Demoni, e tanti altri luoghi che raccontano la Roma più moder- na: il Mandrione, Testaccio e Tra- stevere con la sua vita notturna. Ad Art Cities Exchange & Med Workshop 2013 non è mancata infine la presenza istituzionale con la partecipazione del sinda- co Alemanno, del presidente del- l’Enit Pier Luigi Celli e del dele- gato al turismo di Roma Capita- le Antonio Gazzellone. Art Cities Exchange 2013 ROMA&LAZIO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE Pietro Licciardi 22 Presentato un nuovo video di 15 minuti che promuove Roma 180 sellers “made in Italy” e 90 buyers provenienti da tutto il mondo in una intensa due giorni di incontri
  • 21. N ella scorsa edizione sono state circa 30 mila le per- sone che provenienti da tut- ta Italia hanno partecipato al Fiug- gi Family Festival, rassegna cine- matografica dedicata, appunto, al- la famiglia e che ha la chiave del suo successo innanzitutto nella qualità artistica dell’evento con 26 film in cartellone che hanno sem- pre registrato il pieno in sala, di cui 9 in concorso provenienti da tutto il mondo. E merito, anche, della azzeccata strategia di comu- nicazione che con la sapiente re- gia del direttore dell’ufficio stam- pa, Paolo Piersanti, ha fatto cono- scere sia l’evento che la cittadina ospite in tutta Italia e soprattutto all’estero. Cosa non da poco per una provincia e soprattutto per una località ancora memore dei suoi trascorsi fasti termali, alla quasi spasmodica ricerca di un rilancio turistico. Del resto non mancano i precedenti “illustri”, uno per tut- ti il Giffoni film festival, che in pochi anni ha fatto conoscere nel mondo una sperduta località del salernitano. La presidente del Festival è oggi Antonella BevereAstrei, succedu- ta alla guida della manifestazione dopo la morte del marito Gianni, avvenuta nel 2008, il quale era ri- uscito a realizzare un progetto na- to durante una vacanza con la mo- glie e i figli riflettendo sul “vuoto” offerto alle famiglie nei momenti di svago. Un “vuoto” innanzitutto cul- turale, derivante dall’errato presup- posto che il divertimento per i turi- sti sia solo quello “carnevalesco” e un po’artificiale dell’allegria e del- la spensieratezza a tutti i costi. «Riposo, divertimento, maggiori comodità ed esperienze nuove fan- no naturalmente parte di una va- canza», dice la signoraAntonella, «ma almeno per qualche giorno una famiglia dovrebbe avere la possibilità di condividere esperien- ze e relazioni, di stare più tempo insieme. La nostra proposta tutta- via non è per una “vacanza intel- ligente” fine a se stessa, bensì per una vacanza sicuramente “interes- sante”». Resta il fatto che ancora una vol- ta è dimostrato come le buone idee, correttamente concepite e realiz- zate con una attenzione alla real- tà, possano far bene al turismo; molto più di certe iniziative pre- concette e pianificate a tavolino. Come spiega ancora la sua presidentessa il «Festival è nato dalla necessità di qualcosa di nuovo, che testimo- niasse come i valori, quelli familiari in pri- mis, siano prima di tut- to “belli” e “gioiosi”. La Famiglia non è un ideale o un valore astratto ma la realtà vissuta da cia- scuno; è insieme passato e futuro, è eredità e investimento. Ecco per- ché il Cinema è sembrato il nucleo più adatto a costruire un evento de- dicato all’incontro, al racconto, al- la condivisione, alla crescita insie- p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 23 Fiuggi Family Festival, per scoprire la Ciociaria Giorgia Gazzetti Nato quasi per scommessa porta 30mila persone da tutta Italia a Fiuggi «Il Festival non è un tentativo di svecchiamento della vacanza termale: Fiuggi è stata una ottima culla per un evento del genere al suo nascere».
  • 22. me. E in vacanza, perché siamo convinti che questa forma di espres- sione artistica non debba essere un momento di studio per intellettua- li, ma un momento di relax e di apertura verso gli altri». Chiediamo ad Antonella Bevere Astrei perché proprio Fiuggi, che non offre una immagine troppo di- namica, apparentemente nostalgi- ca per i begli anni, turistici, che fu- rono… «Ma Fiuggi è una città con tantissimi giovani e la sua ammi- nistrazione è, per l’età dei consi- glieri e del sindaco, la più “giova- ne” d’ Italia», è la risposta, «co- munque il nostro Festival non è un tentativo di svecchiamento della vacanza termale se è questo che intendete: Fiuggi è stata una otti- ma culla per un evento del gene- re al suo nascere. Un posto molto fresco, e chi vive in città a luglio sa che sollievo sia poter dormire con una coperta leggera o passeg- giare nelle notti stellate con un gol- fino sulle spalle, con una grande capacità alberghiera ed enorme tra- dizione turistica a costi molto con- tenuti, con un centro storico vera- mente romantico, a venti minuti di autostrada da Roma, in uno sce- nario di una bellezza storica e pae- saggistica incredibile: le mura ci- clopiche diAlatri, la città medioe- vale di Fumone con il castello che ospitò Celestino V, grotte carsiche, dolmen, laghi e montagne, abba- zie storiche come Trisulti, Subia- co, Fossanova... Il luogo è estre- mamente salubre e la cucina tra le più sane e appetitose d’Italia: qui il Festival è nato e cresciuto nei suoi primi anni di vita». In ogni caso il Festival ha mostra- to di apprezzare da subito le “do- ti” della cittadina termale, attivan- do numerose convenzioni adegua- tamente pubblicizzate dai media che fanno capo all’organizzazio- ne dell’evento. E da parte dei fiug- gini si sta facendo sempre più stra- da la convinzione che l’investi- mento migliore sia la disponibili- tà, l’apertura verso le esigenze del- l’ospite. Non c’è maggior ritorno, anche economico, di quello di un cliente che si trova bene. In ogni caso pare proprio che anche gra- zie al Family Fiuggi Festival l’e- conomia in crisi della cittadina cio- ciara comincia ad avere qualche beneficio. Come sottolinea la pre- sidentessaAntonella BevereAstrei «merito soprattutto di un’ammi- nistrazione onesta, giovane e ca- pace che ha affrontato enormi pro- blemi con grande coraggio e ten- sione verso il bene comune. Spe- ro di cuore che il nostro evento con la sua risonanza nazionale e inter- nazionale - siamo presenti al Fe- stival di Venezia e di Berlino e nel- la Comunità Europea - e la pode- rosa rassegna stampa di cui bene- ficiamo possa far parlare bene di Fiuggi nel mondo». Ma il Festival ad appena cinque anni dalla nascita, la prima edizio- ne è del 2008, sta già pensando ad una ulteriore evoluzione, in sim- biosi con il territorio che lo ospi- ta, valorizzando le energie che lo animano. Innanzitutto i numerosi ragazzi e giovani dello staff. An- che in questo caso un passetto al- la volta, dovrà nascere una vera e propria struttura, aperta a tutti i giovani interessati, che si occupi della formazione verso l’arte e il turismo: compagnie teatrali itine- ranti, valorizzazione delle culture tradizionali, integrazione di tradi- zioni e innovazione nelle varie for- me di intrattenimento audiovisivo e chissà… Potrebbe essere un’al- tra risorsa “partorita” dalla fanta- sia italiana in questi anni così dif- ficili da un punto di vista sociale ed economico. In ogni caso il Fiuggi Family Festi- val appena nato, come ogni bambi- no, ha avuto bisogno di crescere in un luogo stabile ma ora, da adole- scente, desidera muoversi per cono- scere e farsi conoscere, quindi si sta lavorando per continuare ad andare anche in altre città italiane come già avvenutoperTrento,Bergamo,Spo- leto, Caserta e in qualche località marittima nel Centro – Sud. L’appuntamento per il 2013 è dal 21 al 28 luglio e il tema sarà: “Tut- ti per Uno”; un po’ come il grido dei moschettieri del re di Francia, come il desiderio più profondo di ogni comunità, come la spinta ve- ra che deve animare ogni squadra, e che presuppone, conclude salu- tandoci la signoraAntonella, quel- l’Uno per tutti, sottinteso, non di- menticato. E proprio lo sport sarà il leit motiv, con tornei e attività di alto livello in partnership con il Csi (Centro sportivo italiano) nel- la zona di Fiuggi bassa durante la giornata, mentre la “festa” con proiezioni, ospiti e musica inizie- rà ogni giorno alle 17 nel borgo storico. ROMA&LAZIO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE 24
  • 23. A vviso a tutti i turisti este- rofili, amanti delle sottili sabbie tropicali: ci posso- no essere anche le Bahamas tra le mete segnalate dal sito dell’unità di crisi della Farnesina, lo stru- mento che informa in tempo rea- le sulle condizioni di sicurezza in tutti i Paesi del mondo. Guerre, terrorismo e allarmi sanitari, ci- cloni, furti e chi più ne ha più ne metta. Nulla sfugge a www.viag- giaresicuri.it. Sono oltre venti gli avvisi dirama- ti dal ministero nell’ultimo mese. Gli ultimi riguardano Kazakistan (da considerare mai del tutto im- mune dal rischio terrorismo), Uru- guay (dove il problema sembrano soprattutto i ladri e i rischi sanita- ri),Azerbaijan (per restrizioni del rilascio del visto in aeroporto), e soprattutto il decisamente turisti- co, grazie alle sue belle spiagge, Kenya dove le consultazioni elet- torali sono occasione di scontri nella capitale Mombasa. Ma ele- zioni a parte nelle regioni aride e remote del Centro Nord c’è sem- pre l’eventualità di scorribande ar- mate ai danni dei viaggiatori da parte di gruppi di predatori oppu- re scontri fra tribù pastorali e stan- ziali le cui ostilità sono esacerba- te dalla scarsità di risorse. C’è poi la Libia, dove la vita per i turisti è dura. Probabilmente so- prattutto se italiani e il grave at- tentato del 12 gennaio 2013 a Ben- gasi nei confronti del Console Ge- nerale d’Italia rappresenta un dram- matico richiamo alla permanenza di una marcata fluidità nel quadro di sicurezza in Libia. Insomma, vita dura per i viaggia- tori, soprattutto quelli con poca esperienza. E non è tutto qui. Quel- li riportati sono solo alcuni esem- pi delle questioni che possono sca- tenarsi quotidianamente per chi programma un viaggio all’estero. La lista dei Paesi sotto controllo da parte della Farnesina è lunga. C’è l’Egitto, dove si stanno regi- strando nuove manifestazioni di piazza, sia al Cairo sia in al- tre importanti città del Paese (Port Said, Mansoura ed altri centri del delta del Nilo), con scontri che hanno causato un significativo numero di vitti- me e feriti. C’è Israele dove, nonostante una situazione sta- bile dal novembre 2012, non è mai da escludere il rischio di attentati terroristici, in par- ticolare nelle principali cit- tà. Ovviamente i rischi au- mentano lungo il confine con la striscia di Gaza. Inoltre mai partire verso mete tropicali a rischio ci- clone senza aver prima consulta- to il servizio meteo del- l’aeronautica militare (www.meteoam.it) e il sito internazionale del “World Meteorological Organization” (http://se- vere.worldweather.org). Le tempeste tropicali sono uno degli “incon- venienti” in cui si può inciampare se si vuole andare in vacanza ad Antigua, per esempio, ma non solo, e di isola in isola. Tuttavia non è solo dal maltempo che è necessario guardarsi. In Ma- lesia è segnalato un considerevo- le aumento dei casi di scippo ai danni di turisti occidentali. Sono anche sconsigliate visite in tutta la parte orientale dello stato di Sa- bah nel Borneo malese, incluse le isole vicine alla costa orientale adiacenti ai territori filippini, ove diversi turisti occidentali sono sta- ti rapiti. Nelle stesse aree sono sta- p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 25 Per viaggiare sicuro scegli l’Italia Filomena Armentano Sul sito della Farnesina informazioni in tempo reale sulle aree di crisi In tempi di instabilità internazionale sempre bene affidarsi ai professionisti
  • 24. te di recente segnalate infiltrazio- ni di uomini armati che hanno de- terminato scontri a fuoco con le locali forze di sicurezza. In altri casi invece bisogna essere preparati ad assecondare le usan- ze del luogo, come nell’islamico Iran. E occorre fare molta atten- zione anche ai normali gesti quo- tidiani in pubblico. Che dire poi dei paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediter- raneo, tradizionalmente affollati di connazionali alla loro prima “meta esotica”? Beh, in questo ca- so chiunque ha una tv in casa ha sentito parlare della “Primavera araba” e ha visto gli sconti anche sanguinosi che ne sono derivati; ma neppure i ricchi Emirati sono esenti dalla generale protesta nel mondo arabo. E non dimentichia- mo lo Zimbawe alle prese con in- stabilità socio-politica, l’Iraq, il Ciad, l’Eritrea, la Mongolia. In- somma quasi nessuna meta al mon- do è esente da pericoli. In tempi di crisi e di forte instabi- lità internazionale quindi sarebbe consigliabile per chi non intende rinunciare ad una vacanza, sceglie- re l’Italia. Chi poi non vuole pro- prio fare a meno dell’estero fareb- be bene, nell’era di internet e del viaggio fai da te, ad affidarsi co- munque a seri professionisti; agen- zie di viaggio con a disposizione una rete fidata di corrispondenti e tutti gli strumenti per predisporre un soggiorno sicuro e sereno. O quanto meno una veloce via di fu- ga in caso di guai imprevisti. E comunque non sarebbe male, di questi tempi, includere anche la sicurezza tra gli argomenti di mar- keting per la promozione delle me- te italiane all’estero. L’Italia in- fatti è ancora un paese sicuro, mol- to più di altri nella nostra stessa cara Europa. E non parliamo sol- tanto della Grecia, dove la deva- stante crisi economica sta metten- do a dura prova la coesione socia- le e l’ordine pubblico. Solo che non sempre pensiamo di comuni- carlo ai potenziali viaggiatori di tutto il mondo, e anzi, talvolta la- sciamo che altri facciano concor- renza sleale, come quel noto set- timanale tedesco che un decennio fa pubblicò in copertina una pi- stola poggiata su di un piatto di spaghetti… ROMA&LAZIO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE P 26
  • 25. p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE 27 Festeggia il Ventennale la MITT 2013, l’evento d’eccellenza per la filiera russa - che quest’anno pro- mette di superare i record di pre- senza degli anni precedenti - ri- conosciuto dalla comu- nità interna- zionale. E’ qui che ope- ratori e agen- ti di viaggio presentano i nuovi catalo- ghi, gli itine- rari, i prezzi della nuova stagione e influenzano le scelte dei turisti russi. Dal 20 al 23 marzo, al Cen- tro espositivo internazionale di Mosca, l’Enit presenterà gli itine- rari turistici italiani accogliendo nel suo stand dieci regioni e Ro- ma Capitale. La MITT vedrà la partecipazione di 189 Paesi e regioni del mondo. Interessante il programma di fo- rum e convegni dove esperti di mercato discuteranno i problemi attuali nel campo turistico. Am- pio spazio sarà dato al settore dei viaggi del lusso, vista la propen- sione dei russi a spendere alti bud- get nei loro viaggi all’estero, com- portamento che li posiziona al set- timo posto tra i “top spender” al mondo. Nel 2011, la Russia ha ge- nerato 43.7 mi- lioni di viaggi all’estero, e ci si aspetta che il bilancio 2012 si attesti su un incre- mento dell’8%. L’Europa, e l’I- talia sono tra le top destination per lo shopping e secondo i dati forniti da Banca d’I- talia nel periodo gennaio-novem- bre 2012 l’incoming russo ha ge- nerato una spesa di 1.119 milioni di euro contro gli 889 milioni del- lo stesso periodo del 2011, pari ad un incremento del 25,87%. Per la terza volta MITT ospiterà una sezione speciale dedicata al turismo medico e d’affari. I primi tre giorni della manifestazione sa- ranno dedicati ai professionisti e agli incontri b2b, mentre solo nel- l’ultimo giorno la Fiera aprirà i battenti al pubblico. Sette Regioni nella Piazza italia- na: Lombardia, Marche, Emilia Roma, Friuli Venezia Giulia, Sar- degna, Calabria e Campania insie- me a Roma Capitale e otto spazi privati parteciperanno sotto l’egi- da dell’Enit all’ITB 2013, dal 6 al 10 marzo. La manifestazione tu- ristica leader nel mondo ospiterà migliaia di aziende provenienti da 187 Paesi e sarà pronta ad acco- gliere oltre 170.000 visitatori. Tra gli appuntamenti in favore del- le Regioni e dei privati organizza- ti dall’Enit nel corso della manife- stazione si segnalano il tradiziona- le incontro con i rappresentanti del- la stampa tedesca, al quale parte- ciperanno il direttore generale,An- drea Babbi, gli assessori al turismo regionali presenti alla manifesta- zione e altre autorità italiane; a se- guire la conferenza stampa “I Bor- ghi più belli d’Italia si presentano”. Ponza e le isole pontine a Vienna Punta ad una stagione estiva ca- ratterizzata da flussi incoming di lingua tedesca l’arcipelago delle Isole Pontine che il 27 febbraio 2013 a Vienna, in collaborazione con Enit-Agenzia, ha promosso le bellezze isolane ad esponenti della filiera austriaca. L’incontro, organizzato dall’Enit, è stato riservato a giornalisti di set- tore, ad operatori turistici e agenti di viaggio selezionati. Hanno pre- sieduto l’incontro per la presenta- zione delle novità della stagione tu- ristica 2013 il sindaco di Ponza, Piero Vigorelli e l’assessore al tu- rismo, Maurizio Musella.Tra i pros- simi appuntamenti sul mercato au- striaco si segnala la giornata del turismo italiano dell’Istituto di Romanistica nella capitale austria- ca, nel corso della quale sarà pre- sentata l’offerta turistica italiana. ITB 2013 in Germania MITT 3013, evento di eccellenza per la filiera russa Cupole, resti romani, piazze, buona tavola, spiagge asso- late e mare azzurro sono i desi- deri pronti a saltar fuori dalla va- ligia degli svedesi per la prossi- ma stagione turistica. Martin Dur- nik, Marketing Manager di Tic- ketmaster, in una intervista a Af- tonbladet, uno tra i maggiori quo- tidiani scandinavi, ha dichiarato che le prenotazioni primaverili per Roma sono aumentate del 45% rispetto ad un anno fa. L´Ita- lia in generale, e Roma in parti- colare, sono tra le mete preferi- te dei turisti svedesi. Le vacan- ze romane poi, lasciano spazio alla fantasia e le formule fly&dri- ve invitano a raggiungere Napo- li, Amalfi, Sorrento e Capri. Se negli ultimi anni gli svedesi han- no dimostrato una crescente pre- dilezione per New York, quest´an- no la tendenza si è arrestata, le prenotazioni per la metropoli ame- ricana si sono stabilizzate favo- rendo maggiori flussi verso Ro- ma e l´Italia. L'Italia e Roma al top delle scelte degli scandinavi Enitnews
  • 26. L atina, Provincia d'Europa. Sono ben 38 le aree ponti- ne considerate siti di im- portanza comunita- ria dal recente decre- to del Ministero del- l'Ambiente. Nell'e- lenco relativo alla re- gione biogeografica mediterranea in Ita- lia figurano, come ecosistemi delicati da proteggere, da nord a sud della provincia, laghi, spiagge, coste, boschi, fiumi, grot- te, canali, monti, iso- le e anche fondali marini. Sono siti di importanza comuni- taria gli ambienti acquatici inter- ni ai giardini di Ninfa, il parco che incantò anche Lady D e di recente inserito da The Telegraph nei dieci giardini più belli del mondo, le sugherete di San Vito e Valle Marina a Monte San Bia- gio, e molti degli angoli più no- ti e affascinanti del Parco del Cir- ceo, come i laghi di Fogliano, dei Monaci, di Caprolace e di Sabau- dia, i Pantani d’Inferno, la fore- sta demaniale del Circeo, Quar- to Caldo e Quarto Freddo sul pro- montorio del Circeo, e le dune tanto amate dai vip. Inseriti poi nell’elenco dei Sic le isole di Palmarola e Zannone, la prima considerata una delle più belle isole del Mediterraneo e la seconda parte del Parco Nazio- nale del Circeo, il lago di Fondi, lago Lungo, la costa rocciosa tra Sperlonga e Gaeta e il promon- torio di Gianola e Monte di Scau- ri. Tra le aree inquadrate come quelle di rilevanza europea spun- tano però anche ambienti meno noti e lontani dal turismo di mas- sa. Nell’elenco dei cosiddetti Sic compaiono così la grotta degli Ausi, a Prossedi, che ospita ben sette diverse specie di pipistrel- li, i laghi Gricilli a Pontinia, che ancora resistono ai molti «attac- chi» subiti negli anni, tra disca- riche abusive e inquinamento di vario tipo, il bosco Polverino a Priverno, i canali in disuso della bonifica pontina, la cui impor- tanza è stata evidenziata da An- tonio Pennacchi nel suo «Cana- le Mussolini», Monte Leano e Monte Sant’Angelo a Terracina e gli Ausoni meridionali. E ancora: la duna di Capratica a Fondi, il rio Santa Croce a For- mia, l’ultimo tratto del fiume Ga- rigliano, la sommità del monte Petrella, la cima più elevata de- gli Aurunci, il versante sud del Monte Redentore, da cui c’è chi sostiene che è possibile ammira- re il panorama più bello degli Ap- pennini, spaziando con la vista Ben 38 le aree pontine di importanza europea. ROMA&LAZIO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE Andrea Di Lello 28 Un patrimonio da promuovere e valorizzare Sermoneta e Campodimele godranno di una particolare attenzione da parte dell'Enit, che avvierà una campagna di promozione che sarà appositamente studiata e realizzata per loro.
  • 27. A nche quest’anno la Came- ra di Commercio di Viter- bo ha consegnato i premi alle imprese aderenti che si sono distinte per la promozione del tu- rismo integrato, attraverso la pro- posta di offerte ricettive e pacchet- ti turistici che tengono conto del patrimonio culturale, enogastro- nomico e ambientale della Tuscia Viterbese. Per la categoria “alberghi” il “Wel- come Tuscia” 2013 è andato al Ca- stello di Proceno, Hotel Nibbio, Hotel Key Club; per la categoria “altre strutture ricettive” B&B Pre- dio San Fernando,Agriturismo Po- dernuovo eAgriturismo Il Poggio; per la categoria “agenzie di viag- gio, tour operator, consorzi” Tu- scia in Fabula e Paper Moon. Come ha dichiarato Ferindo Pa- lombella, presidente della Came- ra di Commercio di Viterbo nel corso della cerimonia: «Siamo sta- ti tra i primi a credere nel turismo integrato per la promozione del territorio: oggi è una realtà condi- visa dalle imprese, perseguita a li- vello regionale, imitata in altri ter- ritori». Palombella ha anche sot- tolineato come sul turismo sia sta- ta fatta la scelta, condivisa con le imprese, di investire in servizi co- me comunicazione, marketing e formazione, nella consapevolez- za di quanto sia importante far cre- scere l’intero comparto. Tuttavia questo non è sufficiente se non si promuove con decisione sull’in- tero territorio anche la cultura del- l’ospitalità, senza la quale si vani- ficano le potenzialità di una regio- ne che vanta la più alta elevata pre- senza di beni artistici del mondo, attrattori come Roma e il porto di Civitavecchia che convogliano ogni anno milioni di turisti. Pro- prio con questi intenti è nato nel 2011 il premio che comunque dal prossimo anno si evolverà. Come ha annunciato infatti Francesco Monzillo, segretario generale del- la Camera di Commercio: «Da que- st’anno punteremo con decisione sul turismo internazionale, cercan- do di intercettare l’in- teresse dei tantissimi turisti stranieri che sog- giornano nella nostra regione. Una novità ri- levante che viene sup- portata dalla nuova de- nominazione del pro- getto in Tuscia Welco- me e dall’edizione del portale in lingua inglese già esi- stente sul turismo integrato». Le strutture ricettive e gli opera- tori turistici interessati ad aderire all’edizione 2013-2014 del pro- getto - che consente di usufruire di servizi di informazione, pubbli- cità, marketing, promozione, for- mazione, possono richiedere in- formazioni a: Camera di Commer- cio di Viterbo, Tuscia Welcome, tel. 0761.234469 – email: tuscia- welcome@vt.camcom.it. p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFREROMA&LAZIO 29 Alessandro Quami Dal 2013 il progetto punta anche sui turisti esteri e cambia la denominazione in “Tuscia Welcome”. “Welcome in Tuscia”: i premi per il turismo integrato Da quest’anno una particolare attenzione sarà riservata al turismo internazionale tra l’entroterra e il mare, For- celle di Campello e di Friale a Formia, l’alto corso del fiu- me Amaseno a Prossedi, Monte Calvo e Monte Cal- villi a Lenola e Parete del Monte Fammera a Spigno Sa- turnia. Per quanto riguarda poi i fon- dali, individuati come Sic non solo i fondali circostanti le isole di Palmarola, Ponza, Zannone, Ventotene e Santo Stefano, «gettonatissimi» dai sub. Tra i siti di interesse co- munitario compaiono infatti anche i fondali tra Torre Astu- ra e Capoportiere, tra Capo- portiere e il lago di Caprola- ce, tra Capo Circeo e Terra- cina, e tra Terracina e lago Lungo. Ma i riconoscimenti al territorio pontino non si fermano qua. Sermoneta e Campodimele, infatti, sono due dei ventuno “Gioielli d'I- talia”, il concorso della Pre- sidenza del Consiglio dei Mi- nistri, nato con l'intento di va- lorizzare l'offerta turistica dei comuni con popolazione non superiore ai 60mila abitanti. L'iniziativa ha visto la parte- cipazione di circa 350 con- correnti di tutte le regioni e per la prima edizione il co- mitato di valutazione ha rite- nuto di valorizzare maggior- mente i comuni di dimensio- ni più piccole che abbiano preservato con grandi sforzi, anche economici, le caratte- ristiche naturali e storiche che li contraddistinguono. Oltre a potersi fregiare del premio e a poter usare il marchio "Gioiello d'Italia", Sermone- ta e Campodimele godranno di una particolare attenzione da parte dell'Enit, l'Agenzia nazionale del turismo, che av- vierà una campagna di pro- mozione che sarà apposita- mente studiata e realizzata per loro.
  • 28. EQUITALIA. NON TUTTI SANNO CHE… Vi è mai capitato di andare ad Equitalia e trovare delle file in- terminabili? O peggio, nell’attua- le riassetto dell’azienda, trovare degli uffici chiusi ed accorpati in macro aree dove la comunicazio- ne agli sportelli è di fatto impos- sibile a causa della tensione pre- sente? Ebbene per evitare tale di- sagio è oramai possibile accede- re ai sevizi on line utilizzando le credenziali (nome utente e pas- sword) fornite dall'Agenzia del- le entrate o dall'Inps. Per ottene- re quelle dell’Agenzia delle en- trate basta collegarsi al sito www.agenziaentrate.gov.it, alla voce “Servizi online”, dove si po- tranno trovare tutte le indicazio- ni necessarie per la registrazione (è necessario munirsi dell’ultima dichiarazione dei redditi perso- nale). Chi è dotato di una smat card e di un lettore è invece pos- sibile accedere al servizio trami- te la Carta nazionale dei servizi. Una volta ottenute le credenziali con il proprio computer collega- to a internet si può accedere alla homepage di Equitalia (www.grup- poequitalia.it), dove nella sezio- ne estratto conto si può verifica- re se ci sono cartelle da pagare e conoscere il dettaglio dei singoli tributi; nonché la ripartizione de- gli interessi e delle altre spese. A questo punto se si vuole pagare on line si può: selezionare una o più cartelle; generare il codice Rav (una serie numerica che identifica il paga- mento), che servirà per pagare sul sito di Equitalia nella sezione "Pa- ga online", oppure tramite il pro- prio servizio di home banking. Se invece si intende chiedere la sospensione o la rateazione ci si deve recare personalmente pres- so gli uffici. Per la sospensione della riscos- sione degli importi contenuti in una cartella o in ogni altro docu- mento notificato da Equitalia quan- do, ad esempio, è già stato paga- to l’importo richiesto o si è in pos- sesso di una sentenza che ha da- to ragione o di uno sgravio del- l’ente creditore, la domanda va presentata entro 90 giorni da quan- do Equitalia notifica la cartella o il primo atto di riscossione. Se non si può andare allo sportello di Equitalia per presentare la do- manda, la stessa può essere invia- ta con raccomandata a/r ai reca- piti che indicati nella cartella, op- pure inviando un fax o una mail ai recapiti che si trovano nel mo- dulo. Ricevuta la domanda completa di tutta la documentazione, Equita- lia sospende immediatamente l’at- tività di riscossione e chiede una verifica all’ente creditore. Se la documentazione presentata è in- completa, Equitalia chiederà le integrazioni necessarie. Se entro 220 giorni non si riceve alcuna risposta dall’ente credito- re, le somme richieste non saran- no più dovute. Per presentare la domanda è sufficiente il modulo reperibile allo sportello o sul si- to www.gruppoequitalia.it , che va compilato spiegando i motivi per cui la somma non è dovuta. Alla richiesta vanno allegati un documento di riconoscimento e tutta la documentazione richiesta o comprovante la non sussisten- za del debito come, ad esempio, in presenza di sgravio da parte dell’ente impositore. CREDITI VERSO CLIENTI. LA NUOVA SVALUTAZIONE Le perdite su crediti (articolo 101, comma 5 del Tuir) sono in vigo- re per il periodo di imposta 2012. Oggetto della norma sono le per- dite su crediti che risultano da ele- menti certi e precisi di importo modesto Perdite su crediti derivanti da elementi certi e precisi. Se in bi- lancio ci sono crediti per i quali l'impresa è in possesso di elemen- ti che danno certezza alla perdi- ta, occorre rilevare la perdita in conto economico, e nessuna va- riazione andrà effettuata nella di- chiarazione dei redditi, dato che la perdita è integralmente dedu- cibile. Questa conclusione vale indipendentemente da ammonta- re e scadenza del credito: in so- stanza, qualunque sia l'importo o la scadenza, la presenza di ele- menti certi e precisi predomina su ogni altra considerazione e ren- de sempre deducibile la perdita. Sono elementi certi, ad esempio, gli esiti negativi di pignoramen- ti o sequestri presso il debitore. Precisiamo che la nostra analisi prescinde dall'esistenza in bilan- cio di un fondo di svalutazione costituito in passato, altrimenti i calcoli da fare dovranno tenere conto anche di questo elemento. Crediti di modesto valore sca- duti da oltre sei mesi Dopo aver valutato gli elementi di cui sopra rimangono da verificare i crediti che non hanno elementi certi e precisi per essere considerate per- dite. Si parla dei crediti che non superano i 2.500 euro (5.000 se il volume d'affari o di ricavi nel Aggiornamenti tributari in pillole TRIBUNADELLAVORO p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o ILTURISMO INCIFRE a cura di Maurizio Fantaccione 30
  • 29. 2012 ha superato i 100 milioni di euro). Di questi, i crediti che al- la fine del periodo risultano sca- duti da oltre sei mesi possono ge- nerare perdite deducibili senza nessun onere ulteriore di dimo- strazione. Anche in questo caso si potrà registrare la perdita a con- to economico con immediata va- lenza fiscale. INFORMAZIONI IN PILLOLE Proroga della moratoria sui mu- ti. L’Abi (Associazione bancaria italiana) con un comunicato stam- pa del 20 marzo 2013 ha reso no- to di avere prorogato di ulteriori 3 mesi, quindi fino al 30 giugno 2013, il pacchetto di iniziative a sostegno delle imprese in diffi- coltà che prevede la possibilità per le banche di sospendere mu- tui e leasing, di allungare la du- rata di mutui, anticipazioni ban- carie e scadenze del credito agra- rio di conduzione, nonché di con- cedere finanziamenti connessi ad aumenti di mezzi propri delle Pmi. Non è impugnabile autonoma- mente l’estratto di ruolo. La Cor- te di Cassazione, con la sentenza n.6610 del 15 marzo 2013 ha af- fermato che l’estratto di ruolo, che è atto interno all’Amministra- zione, non può essere oggetto di autonoma impugnazione davan- ti al giudice tributario. Questo per- ché, senza notifica di un atto im- positivo, non c’è alcun interesse concreto e attuale ex art.100 c.p.c. a radicare una lite tributaria. L’e- stratto di ruolo, quindi, può esse- re impugnato soltanto unitamen- te alla cartella che sia stata noti- ficata, come altresì confermato dalla struttura oppositiva del pro- cesso tributario, che non ammet- te preventive azioni di accerta- mento negativo del tributo. Ok l’accertamento presuntivo che tiene conto del contraddit- torio. La Corte di Cassazione, con la sentenza n.6929 del 20 marzo 2013 ha precisato che il potere di accertamento dell’Ufficio ai sen- si degli artt.39 del DPR n.600/73, 54 del DPR n.633/72 e 3 della L. n.549/95, una volta che l’Ammi- nistrazione Finanziaria abbia ap- plicato i parametri presuntivi, per- sonalizzati in relazione alla spe- cifica situazione del contribuen- te, e abbia soppesato e disatteso le contestazioni proposte da que- st’ultimo in sede amministrativa, non può considerarsi condiziona- to da alcun altro incombente. Il suddetto potere accertativo non è impedito dalla regolarità della con- tabilità tenuta dal contribuente, che non può costituire neppure una valida prova contraria a fron- te degli elementi presuntivi desu- mibili dai parametri suindicati. Sempre applicabili gli studi di settore alle imprese in contabi- lità semplificata. La Corte di Cas- sazione, con la sentenza n.6926 del 20 marzo 2013 ha statuito che la procedura di accertamento stan- dardizzato mediante l’applicazio- ne dei parametri ex art.3, co.181 e 184 della L. n.549/95 – in rela- zione a quei contribuenti per i qua- li non risultino approvati gli stu- di di settore, come le imprese mi- nori o gli esercenti arti e profes- sioni in contabilità semplificata – o degli studi di settore, costitui- sce un sistema unitario che non si colloca all’interno della proce- dura di accertamento di cui al- l’art.39 del DPR n.600/73, ma la affianca, essendo indipendente dall’analisi dei risultati delle scrit- ture contabili. La regolarità di det- te scritture, per i contribuenti in contabilità semplificata, non im- pedisce, invero, l’applicabilità dello “standard”, né costituisce una valida prova contraria, lad- dove per i contribuenti in conta- bilità ordinaria, l’irregolarità del- la stessa costituisce esclusivamen- te condizione per la legittima at- tivazione della procedura standar- dizzata (vedasi sentenza SS.UU. n.26635/09). Per le imprese mi- nori in regime di contabilità sem- plificata, pertanto, l’accertamen- to mediante i parametri ai sensi dell’art.3, co.181 della L. n.549/95 non richiede motivazione ulterio- re; motivazione, invece, necessa- ria quando i parametri servono per accertamenti nei confronti di imprese in regime di contabilità ordinaria che sia, però, conside- rata inattendibile dall’Ammini- strazione Finanziaria. La “ratio” della diversa disciplina risiede – per vero – nel fatto che il contri- buente che opta per il regime sem- plificato sa di esporsi a un accer- tamento, a sua volta, semplifica- to sulla base di parametri conta- bili, non potendo offrire all’Am- ministrazione lo scudo di una con- tabilità ordinaria (vedasi senten- za n.26511/08). La contabilità in nero giustifi- ca l’accertamento induttivo. La Corte di Cassazione con la sen- tenza n.12268 del 15 marzo 2013 ha confermato come la “contabi- lità in nero”, per il suo valore pro- batorio, legittima di per sé, e a prescindere dalla sussistenza di qualsivoglia altro elemento, il ri- corso all’accertamento induttivo di cui all’art.39 del DPR n.600/73, incombendo sul contribuente l’o- nere di fornire la prova contraria, al fine di contestare l’atto impo- sitivo (vedasi sentenza n.24051/11). Inoltre, i giudici han- no avuto modo di confermare co- me la possibilità di deduzione del- le spese per l’acquisto di carbu- ranti sia subordinata al fatto che le cosiddette “schede carburan- te”, che l’addetto alla distribuzio- ne è tenuto a rilasciare, siano com- plete in ogni loro parte e debita- mente sottoscritte, senza che l’a- dempimento, a tal fine disposto, ammetta equipollente alcuno e in- dipendentemente dall’avvenuta contabilizzazione dell’operazio- ne nelle scritture dell’impresa (ve- dasi sentenza n.26539/08). p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e L a z i o ILTURISMO INCIFRETRIBUNADELLAVORO Equitalia on line, crediti verso i clienti e contabilità in nero 31 NOTA 1) La sospensione può essere richiesta in presenza di qualsiasi causa che rende non esigibile il credito da parte dell’ente pubblico creditore.
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