SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  6
Télécharger pour lire hors ligne
INTRODUZIONE
“I memi sono le unità culturali che si trasmettono di mente in mente, attraverso il
linguaggio, passando attraverso qualsivoglia mediatore (manufatti ed artefatti) e media
(papiri e vasi, stampa, tv, internet eccetera) ed agendo la comunicazione in tutte le sue
forme (orale, scritta, ideografica ed iconica) ed a tutti i livelli di analisi psicosociale: la
persona (le sue cognizioni ed i suoi pensieri), le relazioni interpersonali, i gruppi, le
comunità e le organizzazioni, la folla e la massa, i sistemi sociali.”

L‟ambiente dei memi è la cultura, si può quindi dedurre che i memi sono ovunque, ci entrano nella
mente e si trasmettono come dei virus senza che noi, umili veicoli, ce ne rendiamo conto. Il pool
memico ci viene trasmesso dall‟infanzia e così arrivati ad un certo punto della nostra vita lo
sentiamo „nostro‟. Tutti i membri di una società posseggono questo bagaglio, che gli permettere di
comunicare in maniera efficace con gli altri. Ai memi però non basta replicarsi, per affermarsi
hanno bisogno di tre condizioni basilari, già utilizzate nella teoria darwiniana per i geni :
replicazione, varietà e diffusione. Questo significa che durante i processi di replicazione i memi
subiscono delle mutazioni, volontarie o non.

Un processo creativo molto spesso può avvenire proprio per mutazione di un meme. Allora vuol
dire che i memi non ci permettono di essere creativi? Che i prodotti umani sono il frutto di una mera
imitazione? Non è così. Perché è proprio la variabilità che favorisce la diffusione e di conseguenza
il successo di un meme. La creatività non è imitazione, ma piuttosto variazione. In alcuni casi si può
parlare proprio di rivoluzione, una mutazione così profonda da determinare una speciazione, tante
piccole varianti di un unico meme.

Il nostro lavoro parte proprio dall‟idea che la diffusione dei memi presenti nelle fiabe hanno avuto
successo perché subiscono continue variazioni, che gli permettono di propagarsi anche a distanza di
tempo, di generazione in generazione ormai da secoli. Il processo virale è stato talmente efficace da
portare il meme ad essere utilizzato anche per scopi commerciali.
“C’era una volta…”
                              L’evoluzione dei memi: dalla fiaba allo schermo

     Utilizzare memi che vengono dalla tradizione è imitazione? Dove sono i risvolti creativi ? Abbiamo
     analizzato l‟evoluzione di quattro famosi memi delle fiabe come Biancaneve, Cenerentola,
     Cappuccetto rosso e Raperonzolo a partire dalla loro versione cartacea che ne hanno dato i fratelli
     Grimm, passando per le loro trasposizioni animate sullo schermo, fino ad arrivare all‟impiego nelle
     pubblicità, per capire come un meme può diffondersi e sopravvivere fino ad entrare a far parte di un
     pool memico.

     Il percorso evolutivo che abbiamo individuato prevede quattro tappe:

1.          Origine del meme nelle fiabe
2.          Rielaborazione del meme nei film d'animazione
3.          Trasposizione del meme al cinema e in televisione
4.          Utilizzo del meme nelle pubblicitá



     1. LE ORIGINI

     Cenerentola
     […] anche l‟uomo aveva una figlia, ma di una dolcezza e di una bontà da
     non farsene un‟idea; e in questo tirava dalla sua mamma, che era la donna
     più buona del mondo.
     […] La fata non fece altro che toccarla colla sua bacchetta, e i suoi
     poveri panni si cambiarono in vestiti di broccato d‟oro e di argento, e tutti
     tempestati di pietre preziose: quindi le diede un paio di scarpine di vetro,
      che erano una meraviglia.

     Raperonzolo
     Raperonzolo era la più bella creatura sotto il sole. Quando ebbe dodici
     anni la maga la rinchiuse in una torre che sorgeva isolata nel bosco e
     che non aveva ne porte né finestre; solo in cima c‟era una finestrella.
     […] Raperonzolo aveva capelli lunghi e meravigliosi, parevano oro
     filato.

     Cappuccetto rosso
     C‟era una volta in un villaggio una bambina, la più carina che si potesse mai
     vedere. […] Quella buona donna di sua madre le aveva fatto fare un
     cappuccetto rosso, il quale le tornava così bene a viso, che la chiamavano
     dappertutto Cappuccetto Rosso.


     Biancaneve
     Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume,
     una regina cuciva cuciva seduta accanto ad una finestra dalla cornice color ebano. […]la
     regina diede alla luce una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e dai
     capelli neri come l‟ebano, da quel giorno tutti la chiamarono Biancaneve.
I personaggi che abbiamo scelto con i loro relativi simboli hanno origini lontane, ancor prima che
nella letteratura fiabesca erano già oggetto della tradizione popolare. Oltre alle celebri versioni dei
fratelli Grimm esistono varie copie, ancora oggi presenti nelle librerie. Fra tutti gli altri abbiamo
scelto questi perché sono quelli che hanno avuto più successo e per questo ne esistono più versioni.
Ma aldilà dei racconti quello che si è imposto è il meme di ognuno di loro, quello che ancora oggi al
solo guardare una mela o una scarpetta ci fa subito pensare al personaggio ed è proprio questo che
ha reso possibile la loro diffusione in tutto il mondo.
L‟istituto Grimmland1 ancora oggi si occupa di curare e diffondere, anche i maniera nuova e
attraverso nuovi canali (utilizzano twitter), i personaggi presenti nella raccolta di favole del 1812
dei famosi fratelli.

2. I CARTONI ANIMATI

“I film d'animazione di Lotte Reiniger, i capolavori della Disney, la famosa
serie Shreks della Dremworks dimostrano chiaramente che il cinema d'animazione è il
mezzo ideale di trasposizione visiva del meraviglioso mondo di fiaba dei fratelli Grimm. ” 2

                             Infatti per le generazioni moderne dal 1937 con la pubblicazione di
                             „Biancaneve‟ ad oggi il supporto memetico è cambiato, non più il libro, ma il
                             cartoon. I classici Disney nella maggior parte dei casi sono tratti o ispirati da
                             opere letterarie o fiabe molto note, proprio come nel caso dei personaggi da
                             noi scelti, che sono tutti fiabe Grimm. Un processo di imitazione per copia di
                             prodotto (come direbbe S.Blackmore) su scala sempre maggiore.



Le fiabe e i cartoon presentano infatti differenze nella trama, pur mantenendo i tratti peculiari del
personaggio. La maggior parte delle volte a
cambiare è il finale, reso più romantico e
all‟insegna dell‟ happy ending. I personaggi in
questione erano ormai di dominio pubblico al
punto che nelle sceneggiature dei film
d‟animazione le favole dei Grimm non vengono
neanche citate! C‟è chi parla di plagio e chi di
appropriazione indebita, anche perché come è
ben noto la Disney ha costruito un impero su
questi personaggi. L‟azienda si difende dicendo che comunque può avanzare diritti in quanto i
disegni e i bozzetti sono stati creati appositamente da operatori interni all‟società. Si tratta insomma
di un processo creativo e non di imitazione. Anche perché la psicologia dei personaggi è
approfondita e adeguata ai tempi. Resta il fatto che ad avvantaggiarsi sono sempre loro: i memi
egoisti, ai quali non importa quale sia il veicolo, l‟importante è replicarsi.



1
    http://www.goethe.de/ins/it/lp/prj/gri/itindex.htm
2
    vedi nota 1
Ma esiste un‟alternativa ancora diversa che è quella di rivoluzionare del tutto il meme salvando solo
  le caratteristiche strettamente necessarie per il suo riconoscimento. E‟ questo il caso estremo del
film d‟animazione “Come d’incanto” sempre di casa Disney, in cui i personaggi non sono neanche
    citati, ma solo richiamati, o ancora il caso di “Shrek“ che ne fa quasi una parodia, rendendo le
                                    principesse guerriere e aggressive.




3. FILM E TELEFIM

Con l‟evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa si sono moltiplicate le copie dei memi delle
favole sul grande schermo, ma anche su quello televisivo. Uno dei casi più recenti è quello del
telefilm “ C’era una volta” che trasporta i personaggi delle fiabe in
tempi moderni nella città di Boston, rielaborando non più i memi
dei testi Grimm, ma la loro riproduzione Disney. Quindi una
rielaborazione della rielaborazione! Anche in questo caso il
processo creativo ha preso le basi da qualcosa di già esistente, ma
non per questo meno originale. La serie infatti ha riscosso un
discreto successo sia negli USA che in Italia. Per quanto riguarda il
cinema sono numerosi i film con protagonista uno dei nostri memi,
sia come racconto della storia, sia come reinterpretazione. Un
esempio potrebbe essere “A Cinderella story” in cui la protagonista
è una giovane studentessa orfana che al ballo perde il cellulare!

                       Mentre è stata fatta una versione recentissima di Biancaneve in 3D che ha
                       come sottotitolo „Siete sicuri di conoscere la vera storia?‟ in cui oltre alla
                       trama, anche i personaggi sono stravolti ( i nani sono dei banditi). Ed ancora
                       una volta il meme porta al successo un moderno elaborato, diffondendosi
                       stavolta su scala globale. Il cinema infatti permette di „contagiare‟ milioni di
                       persone contemporaneamente, la massima diffusione virale. Ma questi sono
                       solo degli esempi di una vastissima produzione.



4. PUBBLICITA‟

La forza che i memi hanno raggiunto permette di utilizzarli a scopo commerciale. Da anni le
pubblicità approfittano della fama dei simboli di queste fiabe per rendere più efficaci i loro slogan.
Se tutti riconoscono il meme, tutti gli assoceranno il prodotto, sperando nella stessa diffusione.
Allora Raperonzolo diventa la testimonial prediletta di shampoo, piastra e prodotti per capelli,
Cenerentola quella per pubblicizzare scarpe ecc… Ma anche altre di interpretazioni più fantasiose.
Così la Lancia y diventa la moderna carrozza ad un prezzo „da favola‟ , Biancaneve
„mamma‟ dei nani in una pubblicità per carrozzini, Raperonzolo non cala più i
capelli dalla torre, ma un rotolo di carta igienica, oppure si piastra la riccia chioma
per aiutare il principe a raggiungerla, anche in un altro spot non riesce a salire sulla
torre e usa la bevanda „che mette le ali‟ per arrivare all‟amata… Ma i simboli di
questi personaggi possono anche diventare il logo di un‟azienda come è successo per la Apple.




Si instaura così un legame a filo doppio che intreccia i due processi, ma ancora una volta a
beneficiarne sono loro, i memi.




                                        IL GRUPPO :
              Federica Borriello, Giovanni Covino, Luca Micillo,
                       Ilaria Zagarese e Stefania Zona.
                           Università di Napoli Federico II
                                    Facoltà di Sociologia
       Corso di laurea in “ Culture digitali e della comunicazione”.
  Lavoro di gruppo creato per il corso di Psicologia sociale a cura del
                   professore Stanislao Smiraglia.

Contenu connexe

Tendances

Antropologia del passaparola
Antropologia del passaparolaAntropologia del passaparola
Antropologia del passaparolaCristina Cenci
 
Diabolik giacomo geroldi
Diabolik  giacomo geroldiDiabolik  giacomo geroldi
Diabolik giacomo geroldiGiacomo Geroldi
 
Diabolik- Giacomo Geroldi
Diabolik- Giacomo GeroldiDiabolik- Giacomo Geroldi
Diabolik- Giacomo GeroldiGiacomo Geroldi
 
Rassegna stampa Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo Dapporto
Rassegna stampa   Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo DapportoRassegna stampa   Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo Dapporto
Rassegna stampa Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo DapportoFrancesco Malcangio
 
Doll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club Italia
Doll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club ItaliaDoll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club Italia
Doll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club ItaliaDaniela Ferrando
 
Stefano Resciniti - The Mask
Stefano Resciniti - The MaskStefano Resciniti - The Mask
Stefano Resciniti - The MaskStefano Icdj
 
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca Quarin
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca QuarinIL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca Quarin
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca QuarinItaliandirectory
 
Un pinocchio in camicia nera
Un pinocchio in camicia neraUn pinocchio in camicia nera
Un pinocchio in camicia neranoctambule
 
Cavalcando la grande onda
Cavalcando la grande ondaCavalcando la grande onda
Cavalcando la grande ondaBFLUID
 

Tendances (17)

Virus Speciale XVII Congresso Arci Nazionale
Virus Speciale XVII Congresso Arci NazionaleVirus Speciale XVII Congresso Arci Nazionale
Virus Speciale XVII Congresso Arci Nazionale
 
Antropologia del passaparola
Antropologia del passaparolaAntropologia del passaparola
Antropologia del passaparola
 
Diabolik giacomo geroldi
Diabolik  giacomo geroldiDiabolik  giacomo geroldi
Diabolik giacomo geroldi
 
Diabolik- Giacomo Geroldi
Diabolik- Giacomo GeroldiDiabolik- Giacomo Geroldi
Diabolik- Giacomo Geroldi
 
Rassegna stampa Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo Dapporto
Rassegna stampa   Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo DapportoRassegna stampa   Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo Dapporto
Rassegna stampa Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo Dapporto
 
Doll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club Italia
Doll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club ItaliaDoll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club Italia
Doll News #54, settembre 2009, Doll Collectors' Club Italia
 
Slide
SlideSlide
Slide
 
Stefano Resciniti - The Mask
Stefano Resciniti - The MaskStefano Resciniti - The Mask
Stefano Resciniti - The Mask
 
Lettere al futuro
Lettere al futuroLettere al futuro
Lettere al futuro
 
Master mondadori
Master mondadoriMaster mondadori
Master mondadori
 
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca Quarin
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca QuarinIL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca Quarin
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca Quarin
 
Un pinocchio in camicia nera
Un pinocchio in camicia neraUn pinocchio in camicia nera
Un pinocchio in camicia nera
 
Sin city powerpoint2
Sin city powerpoint2Sin city powerpoint2
Sin city powerpoint2
 
Sag 12 2013
Sag 12 2013Sag 12 2013
Sag 12 2013
 
Presentazione Presidio Del Libro
Presentazione Presidio Del LibroPresentazione Presidio Del Libro
Presentazione Presidio Del Libro
 
Cavalcando la grande onda
Cavalcando la grande ondaCavalcando la grande onda
Cavalcando la grande onda
 
Sin City Review
Sin City ReviewSin City Review
Sin City Review
 

Similaire à Relazione c era_una_volta

Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologieTransmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologieSandra Olianas
 
Disney sites - Fra amatorializzazione e mainstream
Disney sites - Fra amatorializzazione e mainstreamDisney sites - Fra amatorializzazione e mainstream
Disney sites - Fra amatorializzazione e mainstreamMassimo Parrilla
 
Web Comics nella didattica (Comics in Education)
Web Comics nella didattica (Comics in Education)Web Comics nella didattica (Comics in Education)
Web Comics nella didattica (Comics in Education)EduComics Project
 
Baule Volante Presentazione Finale
Baule Volante Presentazione FinaleBaule Volante Presentazione Finale
Baule Volante Presentazione Finalevalovalo
 
Testimonianza di Claudio Gentile
Testimonianza di Claudio Gentile Testimonianza di Claudio Gentile
Testimonianza di Claudio Gentile laboratoridalbasso
 
Dieci idee 3 advertising characters 2011
Dieci idee 3 advertising characters 2011Dieci idee 3 advertising characters 2011
Dieci idee 3 advertising characters 2011Matteo Molari
 
La comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima parte
La comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima parteLa comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima parte
La comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima partedaniela mangini
 
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...Beppe di Brisco
 
Baule Volante
Baule VolanteBaule Volante
Baule Volantevalovalo
 
Breve storia della pubblicità 2
Breve storia della pubblicità 2Breve storia della pubblicità 2
Breve storia della pubblicità 2FraGhelli
 
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...Antonio Massara
 
STORYTELLING PER IL MARKETING
STORYTELLING PER IL MARKETINGSTORYTELLING PER IL MARKETING
STORYTELLING PER IL MARKETINGGabriele Prevato
 
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...Gabriele Qualizza
 

Similaire à Relazione c era_una_volta (15)

Heroes
HeroesHeroes
Heroes
 
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologieTransmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
Transmedialità e crossmedialità. Storie per ragazzi e nuove tecnologie
 
Disney sites - Fra amatorializzazione e mainstream
Disney sites - Fra amatorializzazione e mainstreamDisney sites - Fra amatorializzazione e mainstream
Disney sites - Fra amatorializzazione e mainstream
 
Web Comics nella didattica (Comics in Education)
Web Comics nella didattica (Comics in Education)Web Comics nella didattica (Comics in Education)
Web Comics nella didattica (Comics in Education)
 
Baule Volante Presentazione Finale
Baule Volante Presentazione FinaleBaule Volante Presentazione Finale
Baule Volante Presentazione Finale
 
Testimonianza di Claudio Gentile
Testimonianza di Claudio Gentile Testimonianza di Claudio Gentile
Testimonianza di Claudio Gentile
 
Dieci idee 3 advertising characters 2011
Dieci idee 3 advertising characters 2011Dieci idee 3 advertising characters 2011
Dieci idee 3 advertising characters 2011
 
Lo Storytelling
Lo Storytelling Lo Storytelling
Lo Storytelling
 
La comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima parte
La comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima parteLa comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima parte
La comunicazione in bilico fra ironia e realtà prima parte
 
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
 
Baule Volante
Baule VolanteBaule Volante
Baule Volante
 
Breve storia della pubblicità 2
Breve storia della pubblicità 2Breve storia della pubblicità 2
Breve storia della pubblicità 2
 
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...
Seminario Editoria Digitale 2014 #2 - Storytelling, neuroni a specchio e cont...
 
STORYTELLING PER IL MARKETING
STORYTELLING PER IL MARKETINGSTORYTELLING PER IL MARKETING
STORYTELLING PER IL MARKETING
 
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
 

Plus de Giovanni Covino

Questioni di genere raewyn connell
Questioni di genere   raewyn connellQuestioni di genere   raewyn connell
Questioni di genere raewyn connellGiovanni Covino
 
C'era una volta...il meme nelle fiabe report sull'ossevazione delle dinamic...
C'era una volta...il meme nelle fiabe   report sull'ossevazione delle dinamic...C'era una volta...il meme nelle fiabe   report sull'ossevazione delle dinamic...
C'era una volta...il meme nelle fiabe report sull'ossevazione delle dinamic...Giovanni Covino
 

Plus de Giovanni Covino (6)

Questioni di genere raewyn connell
Questioni di genere   raewyn connellQuestioni di genere   raewyn connell
Questioni di genere raewyn connell
 
Presentazione hugo boss
Presentazione hugo bossPresentazione hugo boss
Presentazione hugo boss
 
Erbolario
ErbolarioErbolario
Erbolario
 
Bellezza.it
Bellezza.it  Bellezza.it
Bellezza.it
 
C'era una volta...il meme nelle fiabe report sull'ossevazione delle dinamic...
C'era una volta...il meme nelle fiabe   report sull'ossevazione delle dinamic...C'era una volta...il meme nelle fiabe   report sull'ossevazione delle dinamic...
C'era una volta...il meme nelle fiabe report sull'ossevazione delle dinamic...
 
Report finale
Report finaleReport finale
Report finale
 

Relazione c era_una_volta

  • 1.
  • 2. INTRODUZIONE “I memi sono le unità culturali che si trasmettono di mente in mente, attraverso il linguaggio, passando attraverso qualsivoglia mediatore (manufatti ed artefatti) e media (papiri e vasi, stampa, tv, internet eccetera) ed agendo la comunicazione in tutte le sue forme (orale, scritta, ideografica ed iconica) ed a tutti i livelli di analisi psicosociale: la persona (le sue cognizioni ed i suoi pensieri), le relazioni interpersonali, i gruppi, le comunità e le organizzazioni, la folla e la massa, i sistemi sociali.” L‟ambiente dei memi è la cultura, si può quindi dedurre che i memi sono ovunque, ci entrano nella mente e si trasmettono come dei virus senza che noi, umili veicoli, ce ne rendiamo conto. Il pool memico ci viene trasmesso dall‟infanzia e così arrivati ad un certo punto della nostra vita lo sentiamo „nostro‟. Tutti i membri di una società posseggono questo bagaglio, che gli permettere di comunicare in maniera efficace con gli altri. Ai memi però non basta replicarsi, per affermarsi hanno bisogno di tre condizioni basilari, già utilizzate nella teoria darwiniana per i geni : replicazione, varietà e diffusione. Questo significa che durante i processi di replicazione i memi subiscono delle mutazioni, volontarie o non. Un processo creativo molto spesso può avvenire proprio per mutazione di un meme. Allora vuol dire che i memi non ci permettono di essere creativi? Che i prodotti umani sono il frutto di una mera imitazione? Non è così. Perché è proprio la variabilità che favorisce la diffusione e di conseguenza il successo di un meme. La creatività non è imitazione, ma piuttosto variazione. In alcuni casi si può parlare proprio di rivoluzione, una mutazione così profonda da determinare una speciazione, tante piccole varianti di un unico meme. Il nostro lavoro parte proprio dall‟idea che la diffusione dei memi presenti nelle fiabe hanno avuto successo perché subiscono continue variazioni, che gli permettono di propagarsi anche a distanza di tempo, di generazione in generazione ormai da secoli. Il processo virale è stato talmente efficace da portare il meme ad essere utilizzato anche per scopi commerciali.
  • 3. “C’era una volta…” L’evoluzione dei memi: dalla fiaba allo schermo Utilizzare memi che vengono dalla tradizione è imitazione? Dove sono i risvolti creativi ? Abbiamo analizzato l‟evoluzione di quattro famosi memi delle fiabe come Biancaneve, Cenerentola, Cappuccetto rosso e Raperonzolo a partire dalla loro versione cartacea che ne hanno dato i fratelli Grimm, passando per le loro trasposizioni animate sullo schermo, fino ad arrivare all‟impiego nelle pubblicità, per capire come un meme può diffondersi e sopravvivere fino ad entrare a far parte di un pool memico. Il percorso evolutivo che abbiamo individuato prevede quattro tappe: 1. Origine del meme nelle fiabe 2. Rielaborazione del meme nei film d'animazione 3. Trasposizione del meme al cinema e in televisione 4. Utilizzo del meme nelle pubblicitá 1. LE ORIGINI Cenerentola […] anche l‟uomo aveva una figlia, ma di una dolcezza e di una bontà da non farsene un‟idea; e in questo tirava dalla sua mamma, che era la donna più buona del mondo. […] La fata non fece altro che toccarla colla sua bacchetta, e i suoi poveri panni si cambiarono in vestiti di broccato d‟oro e di argento, e tutti tempestati di pietre preziose: quindi le diede un paio di scarpine di vetro, che erano una meraviglia. Raperonzolo Raperonzolo era la più bella creatura sotto il sole. Quando ebbe dodici anni la maga la rinchiuse in una torre che sorgeva isolata nel bosco e che non aveva ne porte né finestre; solo in cima c‟era una finestrella. […] Raperonzolo aveva capelli lunghi e meravigliosi, parevano oro filato. Cappuccetto rosso C‟era una volta in un villaggio una bambina, la più carina che si potesse mai vedere. […] Quella buona donna di sua madre le aveva fatto fare un cappuccetto rosso, il quale le tornava così bene a viso, che la chiamavano dappertutto Cappuccetto Rosso. Biancaneve Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva cuciva seduta accanto ad una finestra dalla cornice color ebano. […]la regina diede alla luce una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l‟ebano, da quel giorno tutti la chiamarono Biancaneve.
  • 4. I personaggi che abbiamo scelto con i loro relativi simboli hanno origini lontane, ancor prima che nella letteratura fiabesca erano già oggetto della tradizione popolare. Oltre alle celebri versioni dei fratelli Grimm esistono varie copie, ancora oggi presenti nelle librerie. Fra tutti gli altri abbiamo scelto questi perché sono quelli che hanno avuto più successo e per questo ne esistono più versioni. Ma aldilà dei racconti quello che si è imposto è il meme di ognuno di loro, quello che ancora oggi al solo guardare una mela o una scarpetta ci fa subito pensare al personaggio ed è proprio questo che ha reso possibile la loro diffusione in tutto il mondo. L‟istituto Grimmland1 ancora oggi si occupa di curare e diffondere, anche i maniera nuova e attraverso nuovi canali (utilizzano twitter), i personaggi presenti nella raccolta di favole del 1812 dei famosi fratelli. 2. I CARTONI ANIMATI “I film d'animazione di Lotte Reiniger, i capolavori della Disney, la famosa serie Shreks della Dremworks dimostrano chiaramente che il cinema d'animazione è il mezzo ideale di trasposizione visiva del meraviglioso mondo di fiaba dei fratelli Grimm. ” 2 Infatti per le generazioni moderne dal 1937 con la pubblicazione di „Biancaneve‟ ad oggi il supporto memetico è cambiato, non più il libro, ma il cartoon. I classici Disney nella maggior parte dei casi sono tratti o ispirati da opere letterarie o fiabe molto note, proprio come nel caso dei personaggi da noi scelti, che sono tutti fiabe Grimm. Un processo di imitazione per copia di prodotto (come direbbe S.Blackmore) su scala sempre maggiore. Le fiabe e i cartoon presentano infatti differenze nella trama, pur mantenendo i tratti peculiari del personaggio. La maggior parte delle volte a cambiare è il finale, reso più romantico e all‟insegna dell‟ happy ending. I personaggi in questione erano ormai di dominio pubblico al punto che nelle sceneggiature dei film d‟animazione le favole dei Grimm non vengono neanche citate! C‟è chi parla di plagio e chi di appropriazione indebita, anche perché come è ben noto la Disney ha costruito un impero su questi personaggi. L‟azienda si difende dicendo che comunque può avanzare diritti in quanto i disegni e i bozzetti sono stati creati appositamente da operatori interni all‟società. Si tratta insomma di un processo creativo e non di imitazione. Anche perché la psicologia dei personaggi è approfondita e adeguata ai tempi. Resta il fatto che ad avvantaggiarsi sono sempre loro: i memi egoisti, ai quali non importa quale sia il veicolo, l‟importante è replicarsi. 1 http://www.goethe.de/ins/it/lp/prj/gri/itindex.htm 2 vedi nota 1
  • 5. Ma esiste un‟alternativa ancora diversa che è quella di rivoluzionare del tutto il meme salvando solo le caratteristiche strettamente necessarie per il suo riconoscimento. E‟ questo il caso estremo del film d‟animazione “Come d’incanto” sempre di casa Disney, in cui i personaggi non sono neanche citati, ma solo richiamati, o ancora il caso di “Shrek“ che ne fa quasi una parodia, rendendo le principesse guerriere e aggressive. 3. FILM E TELEFIM Con l‟evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa si sono moltiplicate le copie dei memi delle favole sul grande schermo, ma anche su quello televisivo. Uno dei casi più recenti è quello del telefilm “ C’era una volta” che trasporta i personaggi delle fiabe in tempi moderni nella città di Boston, rielaborando non più i memi dei testi Grimm, ma la loro riproduzione Disney. Quindi una rielaborazione della rielaborazione! Anche in questo caso il processo creativo ha preso le basi da qualcosa di già esistente, ma non per questo meno originale. La serie infatti ha riscosso un discreto successo sia negli USA che in Italia. Per quanto riguarda il cinema sono numerosi i film con protagonista uno dei nostri memi, sia come racconto della storia, sia come reinterpretazione. Un esempio potrebbe essere “A Cinderella story” in cui la protagonista è una giovane studentessa orfana che al ballo perde il cellulare! Mentre è stata fatta una versione recentissima di Biancaneve in 3D che ha come sottotitolo „Siete sicuri di conoscere la vera storia?‟ in cui oltre alla trama, anche i personaggi sono stravolti ( i nani sono dei banditi). Ed ancora una volta il meme porta al successo un moderno elaborato, diffondendosi stavolta su scala globale. Il cinema infatti permette di „contagiare‟ milioni di persone contemporaneamente, la massima diffusione virale. Ma questi sono solo degli esempi di una vastissima produzione. 4. PUBBLICITA‟ La forza che i memi hanno raggiunto permette di utilizzarli a scopo commerciale. Da anni le pubblicità approfittano della fama dei simboli di queste fiabe per rendere più efficaci i loro slogan. Se tutti riconoscono il meme, tutti gli assoceranno il prodotto, sperando nella stessa diffusione. Allora Raperonzolo diventa la testimonial prediletta di shampoo, piastra e prodotti per capelli, Cenerentola quella per pubblicizzare scarpe ecc… Ma anche altre di interpretazioni più fantasiose.
  • 6. Così la Lancia y diventa la moderna carrozza ad un prezzo „da favola‟ , Biancaneve „mamma‟ dei nani in una pubblicità per carrozzini, Raperonzolo non cala più i capelli dalla torre, ma un rotolo di carta igienica, oppure si piastra la riccia chioma per aiutare il principe a raggiungerla, anche in un altro spot non riesce a salire sulla torre e usa la bevanda „che mette le ali‟ per arrivare all‟amata… Ma i simboli di questi personaggi possono anche diventare il logo di un‟azienda come è successo per la Apple. Si instaura così un legame a filo doppio che intreccia i due processi, ma ancora una volta a beneficiarne sono loro, i memi. IL GRUPPO : Federica Borriello, Giovanni Covino, Luca Micillo, Ilaria Zagarese e Stefania Zona. Università di Napoli Federico II Facoltà di Sociologia Corso di laurea in “ Culture digitali e della comunicazione”. Lavoro di gruppo creato per il corso di Psicologia sociale a cura del professore Stanislao Smiraglia.