2. Da o dà? Dipende dai casi!
Si accenta quando è inteso come voce del
verbo dare.
Esempio: Mi dà il benvenuto
Non si accenta invece quando è usato
come proposizione semplice
Esempio: Sono appena tornato da Londra
Vuole l'apostrofo invece nel caso in cui si
utilizzi come imperativo alla seconda
persona singolare
Esempio: Da' un aiuto nel trasloco per
favore
3. L'aggiunta della D eufonica (dal
greco, significa bel suono) si
aggiunge solo nel caso in cui la
parola che segue cominci con la
stessa vocale.
Esempio:
Vado ad Amburgo
Era felice ed entusiasta
4. In caso di particella
affermativa, sì va sempre
accentato, mentre in tutti gli
altri casi no.
Esempio:
Sì, vengo con te.
Si stanno facendo belle.
5. Che problema i congiuntivi,
specie quelli imperfetti!
Uno degli errori più comuni si ha
con i verbi dare e stare. Le forme
corrette per la terza persona
singolare del congiuntivo
imperfetto sono:
Che egli stesse e NON stasse
Che egli desse e NON dasse
6. Fa o fà?
Verbo fare, indicativo, terza
persona singolare: si
usa fa o fà?
La forma corretta è senza
accento, quindi fa
Esempio:
Questo non fa male
7. Quando si apostrofa una parola?
La regoletta è semplicissima: si
apostrofano tutte le parole al
femminile, mentre non
necessitano di apostrofo quelle
maschili.
Esempio:
un amico e NON un'amico
un'amica e NON un amica
8. Vi sono molte parole il cui
dubbio consiste nella scrittura
attaccata o meno; una di queste
riguarda per cui o percui.
La forma giusta è per cui
9. Affianco o a fianco?
Un altro dubbio atroce riguarda
l'utilizzo dia fianco o affianco per
dire "a lato di".
Affianco è in realtà la prima
persona singolare del presente
indicativo del verboaffiancare.
Quindi per dire "a lato di" la
forma corretta è a fianco
10. Entusiasto o entusiasta?
Anche se ci si riferisce a un soggetto
maschile, la forma corretta di
quest'aggettivo è entusiasta.
Questo vale solo quando si parla al
singolare perchè invece quando ci si
riferisce a più soggetti si distingue
nuovamente tra maschile e femminile.
Quindi si avrà entusiasti per il maschile
e entusiaste per il femminile, mentre la
forma entusiasto è assolutamente
incorretta.
11. Accelerare o accellerare?
Che crucio le doppie!!!
Una delle parole che più spesso
viene scritta in forma errata
è accellerare o accelerare.
Questo verbo non vuole
assolutamente la doppia L!
Ergo la forma giusta è accelerare
12. Qual è o qual'è?
Questo è forse l'errore più diffuso, anche
tra persone con un bagaglio culturale
universitario.
Leggete qui e fissatevelo bene in
mente:qual'è è sbagliato!!!!!!
Il motivo? Qual è è un'apocope vocalica
e non un'elisione; lo stesso fenomeno
infatti si può verificare anche davanti a
una consonante (es. qual buon vento ti
porta?).
Allo stesso modo di qual è agiscono
anche buon (es. buon uomo e
nonbuon'uomo), pover, tal.
15. Un po, un po' o un pò?
Altro dubbio diffusissimo: si
scrive un po, un pò o un po'?
La forma corretta è un po‘ ; il
motivo è molto semplice: si tratta
di un troncamento della
parola poco, di conseguenza
l'apostrofo va messo per mettere
in evidenza che in quel punto c'è
stata una caduta di una sillaba.
Assolutamente vietato quindi
mettere accenti o scriverlo senza
apostrofo!
16. Quando il se è retto da stesso,
l'accento non è necessario, quindi
si scrive se stesso.
Quando invece troviamo solo
il se in posizione non ipotetica,
bisogna mettere l'accento.
Esempio:
Viene da sè
Se fosse stato
Essere se stesso
17. C o Q?
Ecco un elenco di parole che si
scrivono con la C ma per le quali
spesso ci si confonde e si usa la Q:
Evacuare e NON evaquare
Proficuo e NON profiquo
Scuotere e NON squotere
Riscuotere e NON risquotere
Promiscuo e NON promisquo
Scuola e NON squola
Innocuo e NON innoquo
18. Ne o né?
L'accento su né si utilizza quando
questo vuole essere utilizzato
come negazione.
Esempio:
Non si può né fotografare
né filmare
Nel caso in cui non sia presente
la negazione, ne deve essere
utilizzatosenza accento
Esempio:
Te ne vai?
19. E’ oppure È?
Dove c’è un apostrofo, una sillaba
è venuta a mancare, inglobata fra
due parole. Ma non dimenticata.
Nel verbo essere la terza persona
singolare è deriva dal latino est.
L’accento posto per non
confonderla con la congiunzione
e, che deriva da et.
20. A volte o avvolte?
Avvolte è il participio passato
femminile plurale del
verbo avvolgere.
Esempio:
Io e la mamma eravamo
avvolte nelle lenzuola.
A volte, invece, indica una
condizione temporale di
frequenza e significa "qualche
volta, ogni tanto".
21. D’accordo o Daccordo?
D’accordo è una locuzione che
deriva da due elementi, “da
accordo”: deve dunque mostrare
sia l’apostrofo che l’elisione.
Daccordo è “conformità di
opinioni” e il suo più importante
sinonimo è “armonia”. È segnalata
come forma arcaica,
praticamente in disuso.
22. Tutt’uno o Tuttuno?
Tutt'uno è una locuzione con
valore di sostantivo neutro; vuol
dire «un'unica cosa» e può essere
utilizzato anche in funzione
predicativa.
Esempio:
I miei genitori sono tutt’uno.
Tutt'altro o Tuttaltro?
La forma corretta è tutt'altro, con
l'apostrofo: il pronome
indefinito tutto è soggetto ad
elisione prima del pronome
indefinito altro.