Ogni volta che chiacchiero con un professionista del matrimonio come te, prima ancora di parlare di marketing mi piace conversare per comprendere il modo in cui questi gestisce il proprio wedding business. Non ti nascondo, infatti, che in più occasioni prima di scendere nel dettaglio di una strategia di wedding marketing, affinché questa sortisca gli effetti sperati, il mio intervento è proprio sul mindset.
Wedding Marketing: il 2019 deve essere l'anno del cambiamento imprenditoriale.
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2. La pianificazione è il processo organizzativo
necessario per definire una strategia o comunque la
direzione da prendere per assumere le decisioni. Se
vuoi raggiungere i tuoi obiettivi professionali, portare
a termine le attività nei tempi giusti e lavorare nella
maniera più organizzata possibile, la regola di base è
una sola: devi programmare e pianificare il lavoro! È
necessario fare un buon elenco degli obiettivi.
Ricordati di non porre obiettivi troppo ambiziosi,
facendo attenzione però che questi siano specifici,
misurabili, attuabili, realistici e temporalmente
definiti.
1. PIANIFICA
3. Dalla pianificazione all’azione c’è di mezzo la
convinzione. Sembra una filastrocca ma non è così.
Se pensi di avere la stoffa del professionista nel tuo
settore, se credi davvero che le spose abbiano
bisogno del tuo supporto, allora devi agire, dopo aver
pianificato però. Non fare l’errore di essere come una
pallina da ping pong, in preda all’entusiasmo per
cento progetti, che non arrivano mai a conclusione.
Molti tuoi colleghi pensano che sia un bene cogliere
tutte le opportunità che gli si presentano e invece
tale scelta spesso si rivela perdente.
In verità un modo per testare la tua convinzione è
saper dire NO. La convinzione è proprio quel
sentimento che ti aiuta a discernere tra ciò che ti
porta verso la realizzazione del tuo progetto e ciò
che ti allontana da esso.
2. TESTA LA TUA CONVINZIONE
4. La perseveranza è l’atteggiamento costante,
strettamente correlato alla convinzione personale.
La convinzione forte unita alla costanza del tuo
comportamento è il binomio che ti avvicina verso il
tuo obiettivo. Se c’è una cosa che accumuna la
maggior parte dei professionisti del matrimonio, è
quella che io chiamo l’andamento a zig zag: il vagare
a destra e sinistra (a volte con qualche lungo pit
stop) rendendo più lontano un obiettivo e
disperdendo risorse e tempo. Se hai degli obiettivi e
sei convinto devi andare dritto per la tua strada.
Punto e basta, oh!
3. SII PERSEVERANTE
5. Procrastinare significa rimandare in maniera
improduttiva, che è cosa ben diversa da rimandare e
basta. Nessuno dice che rivedere la scaletta delle
priorità sia sbagliato, anzi, è ovvio che nel percorso
verso il raggiungimento di un obiettivo possono
subentrare dei fattori imprevedibili che ti faranno
posticipare delle cose. Sottrarsi alle proprie
responsabilità, però, è procrastinare. Non avere
convinzione delle proprie idee ed essere tutt’altro
che perseverante. La procrastinazione può essere
un vero problema: ore o addirittura giorni interi
sprecati a non concludere nulla, per non parlare
della frustrazione e dello stress per le scadenze che
si avvicinano inesorabili.
4. NON PROCRASTINARE
6. Strettamente legata al procrastinare è la scusa del
tempo. Quante volte ho sentito la frase “Vorrei
occuparmi di più della mia azienda, vorrei seguire un
progetto di wedding marketing personalizzato per la
mia professione, vorrei cercare un nuovo
collaboratore, ma non ne ho proprio il tempo”.
Questa è la bugia più grande che un wedding
entrepreneur possa raccontarsi: non avere il tempo!
Non avere il tempo per curarsi della propria azienda,
per migliorare la propria situazione di imprenditore
significa anche offrire agli sposi tutt’altro che la
qualità e l’eccellenza che si decanta. Vivere
sperando che le giornate siano sempre più lunghe è
sinonimo di uno stato d’animo che non potrà
regalarti niente di buono.
5. TROVA IL TEMPO
7. Il lamento è la virtù dei deboli e degli scansafatica.
L’altro giorno mia madre mi ha insegnato una cosa
bellissima: “Diffida dal povero che si lamenta, aiuta il
povero che combatte verso la sua povertà ogni
giorno senza nemmeno raccontarla. Chi si piange
addosso, ha scelto di spendere le sue energie a
impietosire piuttosto che a cercare una soluzione
alla sua povertà”.
So bene che la povertà è un altra cosa ma queste
parole di mia madre mi sembrano calzanti (sebbene
in termini un pò paradossali) per farti capire che
lamentarsi non porta da nessuna parte. Non ti
migliorerà come imprenditore, non ti regalerà più
clienti ma servirà solo a convincerti che il mondo è
sbagliato e tu ne sei la vittima. E non è così, quindi,
wake up!
6. NON LAMENTARTI
8. Se leggendo queste pagine ti sei accorto che tutti i
suggerimenti che ti ho dato, hanno già fatto parte
dei tentativi di miglioramento dell’anno appena
trascorso allora forse c’è qualcosa che non va.
Oppure no.
Nel senso che il cambiamento non avviene dall’oggi
al domani. Mettere in pratica tutti questi
suggerimenti è, innanzitutto, difficile ma non
impossibile: molto dipende dalla tua convinzione e
perseveranza. Se ci rifletti un attimo e noti che
alcune cose sono migliorate, questo indica, quindi,
che hai fatto dei passi in avanti.
Se non ci sei riuscito, invece, forse è il tuo approccio
a essere sbagliato. Chiediti cosa ha rallentato il tuo
cambiamento.
7. METTITI IN DISCUSSIONE
9. Per non perderti per strada devi annotare i tuoi
obiettivi, le tue idee, le tue riflessioni e i risultati
raggiunti.
Ti consiglio di farlo con un unico metodo, a scelta
tra:
• le note del tuo smartphone
• un taccuino che porti sempre con te
• uno spazio web di condivisione con il tuo team
e con il tuo consulente.
Ti consiglio di evitare:
• post-it vaganti
• annotazioni su diversi supporti che
frammentano il tuo percorso creativo/
imprenditoriale
• di affossarti in idee complicate: sappi che la
semplicità è spesso la chiave.
8. STRUMENTI UTILI