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Le tecniche per produrre al meglio
Giancarlo Roccuzzo
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura
Centro di ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM)
corso Savoia 190, Acireale, Italy
giancarlo.roccuzzo@entecra.it
Obiettivo primario da perseguire in
frutticoltura

miglioramento della qualità globale della
produzione nel rispetto dell’ambiente e drastica
riduzione delle spese di gestione

Rinnovabilità del suolo e delle falde acquifere
FATTORI CHE INFLUENZANO LA
PRODUZIONE

AMBIENTALI

• Climatici
• Edafici

GENETICI

Combinazione
d’innesto

ANTROPICI

Gestione
colturale

UnicumTERRENO-PIANTA-ATMOSFERA
Il recente isolamento di nuove selezioni di
Tarocco ha consentito l’allargamento del
calendario di maturazione da dicembre sino
a maggio (graduale ma continua
sostituzione del Moro e del Sanguinello)

Sciara C1882

Frutti raccolti il
16 Dicembre 2010

Meli C8158

Gallo C898
Tapi

57-1E-1

Scirè D 2062

TDV
Calendario di maturazione del Tarocco
TDV

Le selezioni recentemente
isolate, hanno
evidenziato, oltre all’epoca di
maturazione, differenze
legate al contenuto in
antocianine nella buccia e
nella polpa, e variazioni nella
pezzatura, nella sbucciabilità
e nella consistenza del
frutto.

Lempso nuc. C 5787
TAROCCO

Antocianine
nella buccia

Antocianine
nella polpa

Tapi nuc

Basso

Alto

TDV nuc

Medio

Alto

Nucellare 57-1E-1

Basso

Medio

Gallo nuc e vcr

Basso

Medio

Dal muso M403

Basso

Medio

Ippolito M507

Alto

Alto

Rosso vcr

Alto

Alto

Scirè nuc e vcr

Basso

Medio

Sciara nuc.C1882

Medio

Medio

Lempso nuc e vcr

Alto +

Medio

Meli nuc. C 8158

Basso

Medio

Messina nuc.
S. Alfio M 509

Basso

Basso
Tarocco TDV
Tarocco Scirè nuc. D 2062
Tarocco Rosso VCR
Tarocco Ippolito M507
Tarocco Sciara nuc. C 1882
Tarocco Meli nuc. C 8158
Tarocco S. Alfio M509
Mostre pomologiche
Calendario maturazione triploidi pigmentati

October

November December

January

February

March

Early Sicily
Sweet Sicily
FortuneAaaAlkantaraalkantara
Tacle
Mandared

April
CARATTERISTICHE DEGLI IBRIDI TRIPLOIDI
• ASSENZA DI SEMI CAUSATA DALLA STERILITA’ DEI GAMETI
• PRODUZIONE CONSENTITA DALLA CAPACITA’ DI
FRUTTIFICAZIONE PER PARTENOCARPIA
• PREVALENZA NEGLI IBRIDI DEI CARATTERI DEL GENITORE
TETRAPLOIDE
• POSSIBILITA’ DI ALLEVARE CULTIVAR TRIPLOIDI VICINO A
CULTIVAR DIPLOIDI SENZA INTERFERIRE SULLA APIRENIA

Informazioni
Giuseppe Reforgiato Recupero
giuseppe.reforgiato@entecra.it
Giuseppe Russo
giuseppe.russo@entecra.it
Azienda agrumicola
Squilibrato bilancio
apporti naturali/consumi
alta specializzazione colturale
semplificazione e impoverimento degli agrosistemi
elevata asportazione di elementi nutritivi con la produzione
bassi livelli di SO nei suoli agrumetati
rapida mineralizzazione della SO
insufficienti risorse native (residui potatura e coperture vegetali)
Elementi per razionalizzare la
fertilizzazione
• Notizie storiche (anamnesi aziendale)
• Sintomi visivi
• Bilancio dei nutrienti nella pianta
Diagnostica fogliare
• Bilancio dei nutrienti nel terreno
Analisi del terreno
Analisi delle acque irrigue
Informazioni sull’agrumeto
• clima, orografia, …
• specie, varietà, portinnesto, età
• sesto d’impianto
• stato vegetativo
• stato fitosanitario
• concimazioni e ammendamenti anni precedenti
• caratteristiche quali-quantitative produzioni precedenti
Diagnostica fogliare
Valori riferiti alla
concentrazione (%)
degli elementi
nutritivi sulla
sostanza secca in
foglie di 5-7 mesi di
età prelevate da
rametti terminali non
fruttiferi.
Adattamento degli standard fogliari alle condizioni italiane
Classi nutrizionali
Specie e varietà
deficiente
Arancio
Tarocco, Moro,
Sanguinello

bassa

Ottimale

Alta

Eccess.

< 2.10

2.10-2.29

2.30-2.59

2.60-2.70

>2.70

Tarocco nucellare

<1.80

1.80-1.99

2.00-2.29

2.30-2.40

>2.40

Limone

<2.00

2.00-2.19

2.20-2.49

2.50-2.60

>2.60

Bergamotto

<1.80

1.80-1.99

2.00-2.29

2.30-2.40

>2.40
BILANCIO DELL’AZOTO NEL TERRENO
APPORTI NATURALI
• N minerale disponibile derivante dall’N totale (intorno all’1%
dell’azoto totale).
• N mineralizzato della S O di dotazione del terreno (20 - 70 kg/ha)
• N dalle deposizioni atmosferiche (nell’Italia meridionale 5-10 kg/ha)
• N dagli inerbimenti spontanei o controllati
• N dalle acque irrigue (da pochi kg/ha sino a 100 kg/ha)
PERDITE
• Nitrati con precipitazioni autunno-vernine o eccessi irrigui (20-80
kg/ha)
• Volatilizzazione N ammoniacale (5 - 40 % del concime somministrato)
• Immobilizzazione dell’N (biomassa microbica)
Incremento annuale di biomassa
Stima dell’incremento di biomassa
Nutrient concentration of tree organs of “Tarocco” orange.
Concentration data (mg g-1, d.w.) are averages ± standard error.
Data in parenthesis refer to minimum and maximum values.
Organ

0.44 ± 0.03

1.2 ± 0.08

17.3 ± 0.6

1.2 ± 0.1

(6.2-7.4)

(0.4-0.5)

(0.9-1.6)

(14.9-20.0)

(0.9-1.7)

1.2 ± 0.1

5.2 ± 0.5

45.3 ± 1.4

3.3 ± 0.1

(21.3-25.5)

(1.0-1.5)

(2.6-7.5)

(35.8-48.4)

(2.7-3.8)

1.3 ± 0.03

6.6 ± 0.1

4.6 ± 0.2

0.8 ± 0.03

(7.2-11.1)

(0.9-1.5)

(5.3-8.4)

(3.0-7.7)

(0.7-1.0)

1.5 ± 0.04

6.9 ± 0.2

20.3± 0.5

2.0 ± 0.1

(11.6-12.3)

(1.4-1.6)

(6.5-7.2)

(19.3-20.8)

(1.8-2.1)

15.4 ± 0.8
Abscised leaves

Mg

11.9 ± 0.2
Pruning material (suckers)

Ca

10.6 ± 0.2
Fruits (at harvest)

K

22.8 ± 0.3
Leaves (in winter)

P

6.6 ± 0.1
Trunk and branches (in winter)

N

1.0 ± 0.1

2.0 ± 0.3

77.2 ± 6.1

3.9 ± 0.2

(14.7-18.9)

(0.9-1.3)

(1.6-3.2)

(66.3-96.1)

(3.3-4.5)

sources
database CRA-ACM
Alva et al., 2001. J. Pl. Nut. 24(3): 561-572
Calabrese & Panno, 1986. Tecn. Agr. 38(3-4): 137-145
Golomb & Goldschmidt, 1987. J. Am. Soc. Hort.
Sci. 112: 397–401

Intrigliolo et al., 1981. Ann. Ist. Sper. Agrum. 20:3-19
Mattos et al., 2006. Sci. Hort. 60(1): 155-160
Morgan et al., 2006. J. Amer. Soc. Hort Sci. 131(1):149-156
Rapisarda et al., 1995. Acta Hort. 383: 125-133
Scuderi et al., 1985. Proc. Int. Soc. Citr. 1:143-147
Annual above ground biomass increase and nutrient uptake (and partitioning) in
orange trees. Data, in kg ha-1 (d.w.), refer to averages (± s.e.).
CONCIMAZIONE VERDE
Coperture vegetali
spontanee e coltivate

Materiale di risulta
della potatura

consentono l'apporto di biomassa e di
elementi nutritivi
utilizzando biomasse con elevato
grado di lignificazione il rilascio, in
particolare di N, può avvenire in tempi
più lunghi
Inerbimento
Coperture vegetali
spontanee
Coperture vegetali
controllate
Il sovescio ha riacquistato interesse negli ultimi anni in
relazione alla necessità di sviluppare un’agricoltura a
minor impatto ambientale, meno dipendente da risorse
non rinnovabili
I vantaggi di questa pratica
sono legati principalmente
al mantenimento della
fertilità dei suoli agrari
Altri aspetti positivi sono
l’aumento della
biodiversità, nonché il
controllo delle infestanti e
dei patogeni delle colture
Riduzione dei costi di fertilizzazione
Specie

N
P
K
Biomassa Sostanza
erbacea
secca
(t ha-1)
(t ha-1) (kg ha-1) (kg ha-1) (kg ha-1)

Favino (febbraio)

59

7.8

160

-

-

Trifoglio sotterraneo (aprile)a

10

1.1

29

54

33

Oxalis pes-caprae (febbraio)

60

5.8

72

30

161

41

4.9

68

24

99

9

1.3

36

5

61

Vegetazione spontanea
invernale (marzo)b
Vegetazione spontanea estiva
(settembre)c

Apporto di biomassa ed elementi nutritivi derivanti da inerbimenti naturali o controllati. Valori medi triennali rilevati in diversi
ambienti (da Intrigliolo e Roccuzzo, 2009)
a cv. Woogenellup (fine ciclo: aprile/maggio)
b Flora dominante: Oxalis pes-caprae, Raphanus raphanistrum, Borago officinalis, Poa annua, Urtica spp., Parietaria diffusa
c Flora dominante: Setaria verticillata, Parietaria diffusa, Amaranthus retroflexus
Prevenzione dell’erosione
Regolazione del regime idrico
Protezione della qualità delle acque
Riciclo dei nutrienti nel sistema
Aumento della biodiversità
Miglioramento della qualità del suolo
Miglioramento della qualità del suolo
Le colture di copertura e i sovesci danno molti
benefici, ma non sono la panacea
Per la scelta della specie o della miscela giusta
bisogna:
• chiarire le necessità primarie
• identificare i tempi e le modalità adatte nel
proprio sistema
• saggiare alcune opzioni
Nella scelta della/delle specie bisogna considerare:
• la storia dell’appezzamento
(infestanti, nematodi, patogeni)
• le caratteristiche del suolo
(tipo di suolo, profondità, pH)

analisi del suolo
La quantità di azoto da un sovescio dipende da:
• massa verde prodotta (% di sostanza secca)
• contenuto % di N dei tessuti
• C/N
• lignina, polifenoli (in relazione al contenuto in N)
apporto di 4-7 t ha-1 di SO, 40-60 kg/ha di N
restituzione di P e K in forme assimilabili
La fertilità chimica si esaurisce in alcuni mesi, invece si
ha apporto di SO che umifica facilmente
Ritardare il sovescio a dopo la fioritura, diminuisce
l’apporto di elementi ma aumenta stabilmente la SO
Ma oltre alla fertilità chimica (elementi minerali) si
osservano miglioramenti della fertilità fisica e
biologica
• fertilità fisica: struttura e stabilità del terreno
(portanza dei mezzi meccanici, minor erosione e
miglioramento delle caratteristiche idriche)
• fertilità biologica: ricchezza e composizione
della microflora (es. batteri, funghi), microfauna
e mesofauna tellurica (es. lombrichi)
Materiale di risulta
della potatura
Tecniche di irrigazione deficitaria
L’agricoltura irrigua è l’utilizzatore primario delle acque intercettate per
scopi umani, raggiungendo una proporzione che eccede il 70–80% del
totale nelle zone aride e semi-aride; la produzione di alimenti che
presuppone l’irrigazione ne impiega più del 40% del totale e usa solo il
17% circa della superficie agricola
Allo stato attuale ed ancor più nel prossimo futuro, le colture irrigue
potranno (e dovranno) essere realizzate in condizioni di ridotta
disponibilità idrica
L’insufficienza delle risorse idriche più che un’eccezione sarà, quindi, la
norma e l’enfasi della tecnica irrigua si sposterà dall’aumento della
produttività per unità di superficie alla massimizzazione della
produttività dell’acqua
produzione per unità di acqua consumata
Fereres E, Soriano A (2007) Deficit irrigation for reducing agricultural water use. Journal of Experimental Botany, 58, 147-159
Hsiao TC, Steduto P, Fereres E (2007) A systematic and quantitative approach to improve water use efficiency in agriculture.
Irrigation Science, 25, 209-231
L’irrigazione deficitaria (Deficit irrigation – DI), è definita come
l’applicazione di volumi irrigui al di sotto dei livelli ottimali per la
produttività delle colture (evapotraspirazione potenziale)
L’utilizzo dell’irrigazione a microportata (cd. irrigazione “a goccia”) e della
subirrigazione, riducendo il volume di suolo interessato dagli interventi
irrigui, rappresentano per se delle tecniche di DI
In tale contesto, esiste la necessità di effettuare progetti di ricerca applicata
sulle risposte fisiologiche e produttive delle colture all’irrigazione
deficitaria, per realizzare la necessaria taratura agronomica a livello locale
in zone a ridotta disponibilità idrica
[Agrumi - coltivati in aree ad alta domanda evapotraspirativa e ridotte
disponibilità idriche]
Dinamica dello stato idrico delle piante (Ψleaf) realizzata con camera a pressione di
Scholander (bar) in piante controllo (C – linea azzurra) e sottoposte ad irrigazione
deficitaria (DI – linea rossa)
Le attività sperimentali sono condotte presso l’azienda sperimentale
“Palazzelli” (37°20’14.56”N – 14°53’35.37”E), situata nel territorio di
Lentini (Sr) e gestita dal Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le
Colture Mediterranee di Acireale (CRA-ACM).

Caratteristiche dell’area in studio
Area sperimentale

Stazione
climatica

I

IV III

II

III

I

II

IV

I

II

IV III

All’interno dell’azienda è stata
selezionata un’area di
circa 9.200 m2 (92 x 100 m),
con orientamento N-O.
La sperimentazione viene
effettuata in 7.200 m2.
N. Piante = 300
Varietà: Tarocco Sciara
Portinnesto: Citrange Carrizo
Sesto d’impianto: 6 x 4 m
Ogni Tesi: 24÷27 piante

Subsurface Drip Irrigation
I: Subsurface DripI:Irrigation (75% IR)(100% ETc)

II: Partial Root Drying (50% IR)
III: Regulated Deficit Irrigation (50÷100% IR)
IV: Surface Drip Irrigation (100% IR)
Caratteristiche delle Tesi
Sub Surface Drip Irrigation – SSDI (Tesi I):
prevede la distribuzione del 75% IR, mediante un
impianto di irrigazione di tipo sub-superficiale a
goccia;
Partial Root Drying – PRD (Tesi II): prevede la
distribuzione del 50% IR, mediante un impianto
di irrigazione a microportata di tipo superficiale;
Regulated Deficit Irrigation – RDI (Tesi III):
prevede la distribuzione del 50÷100% IR, in
funzione della fase fenologica in cui la pianta può
sopportare lo stress idrico, mediante un impianto
di irrigazione a microportata di tipo superficiale;
Surface Drip Irrigation – SDI (Tesi IV): prevede
la distribuzione del 100% IR, mediante un
impianto di irrigazione di tipo superficiale a
goccia.

Caratteristiche
dell’area in studio

Stazione
climatica

I

IV III

II

III

I

II

IV

I

II

IV III

I: Subsurface Drip Irrigation (75% IR)
II: Partial Root Drying (50% IR)
III: Regulated Deficit Irrigation (50÷100% IR)
IV: Surface Drip Irrigation (100% IR)
Tesi

Produzione

Peso dei frutti

Resa in succo

WUE

(t ha-1)

(g)

(%)

(kg mm-1)

SDI

2.80

300 b

42.80

5.55 a

SSDI

3.10

299 b

43.74

7.24 ab

RDI

2.30

268 a

44.46

6.06 a

PRD

2.70

262 a

43.14

9.54 b
Tesi

Diametro

Colore Penetrometro

TA

TSS

(kg cm-2)

(g L-1)

MI

(°Brix)

Vit C

Antocianine

(mg 100 mL-1)

(mg L-1)

Equatoriale Buccia
(mm)

SDI

83.6 b

9.9 b

3.4

1.1

10.8 a

9.8

62.2

8.6

SSDI

82.9 b

8.11 a

3.4

1.1

11.0 a 10.3

62.2

14.3

RDI

80.2 a

10.1 b

3.4

1.1

12.0 b 10.5

67.3

19.6

PRD

79.5 a

8.43 a

3.2

1.2

11.9 b

68.5

14.4

9.8
Valori medi triennali sulla produttività e la qualità di piante di arancio Tarocco in una
prova di irrigazione deficitaria
produzione

Peso

succo

Spess.

Consistenza

TSS

TA

(kg tree-1)

medio

(%)

Buccia

(kg cm-2)

(%)

(%)

(g)

MI

Anthocianine

(mg 100

totali

mL-1)

(mm)

Vitamina C

(mg L-1)

controllo

67.8 b*

264.6 b

49

6.29 b

2.79

11.39a 1.39 a

8.47 b

64.40 a

16.75 a

DI 70%

63.6 b

239.1ab

50

6.14 ab

2.73

11.87 b 1.51b

8.18ab

70.06 b

19.60 ab

DI 50%

52.1 a

215 a

50

6.00 a

3.06

12.22 c 1.56 b

8.14 a

70.30 b

25.81 b

* Lettere differenti indicano differenze statisticamente significative
(P≤0.05, Tukey test)
Valori medi triennali dell’indice di verde e dello stato nutrizionale di piante di
arancio Tarocco in una prova di irrigazione deficitaria
N

P

K

Ca

Mg

Fe

Zn

Mn

(g kg-1)

(g kg-1)

(g kg-1)

(g kg-1)

(g kg-1)

(mg kg-1)

(mg kg-1)

(mg kg-1)

79.48 b* 27.5 b

1.37 a

7.4 a

44.1 a

4.32 a

114 a

24 a

37 a

DI 70%

79.76 b

27.3 ab

1.46 b

8.4 b

48.8 b

4.67 b

121 ab

39 b

56 b

DI 50%

76.96 a

26.7 a

1.48 b

8.4 b

48.4 b

4.55 b

125 b

29 a

41 a

Spad

controllo

* Lettere differenti indicano differenze statisticamente significative
(P≤0.05, Tukey test)
Per preservare la fertilità del suolo risulta
indispensabile la revisione dei protocolli
produttivi tradizionali, in particolare della tecnica
colturale

Linee di ricerca
Compostaggio
Prove agronomiche
Inerbimento
Compostaggio
PRODUZIONE DI COMPOST
DAI RESIDUI
DELL’ INDUSTRIA AGRUMARIA
500.000 ton
l’anno

FANGHI
SANSA ESAUSTA

PASTAZZO

RESIDUI VERDE ORNAMENTALE

SCARTI DI IV GAMMA
Preparazione del cumulo
Parametri rilevati durante il processo di compostaggio
Pastazzo di agrume e residui verde ornamentale
Cumulo 1

70

60

58

56

55

Temperatura °C

50

54

49

48

46

46

45

43

53

53

51

55
52

54

45
41

40

30

20

10

T0

T1

T2

T3

T4

T5

Temperatura media

20

6,5

15

6

10

5,5

5

5
T0

T1

T2
T3
T4
Tempo di prelievo

T5

0
T0

T1

T2
T3
T4
Tempo di prelievo

T5

27
/1
0

20
/1
0

13
/1
0

6/
10

29
/9

22
/9

15
/9

8/
9

Tas o di umificazione (%
s
)

25

7

1/
9

25
/8

18
/8

11
/8

30

7,5

Polinomiale (Temp. media)

35

8

Rivoltamenti

40

C/N

9

4/
8

28
/7

Umidità media

8,5

pH

21
/7

14
/7

7/
7

30
/6

23
/6

16
/6

9/
6

2/
6

26
/5

19
/5

0

Prelievo campione

50
45
40
35
30
25
20
15
T0

T1

T2
T3
T4
Tempo di prelievo

T5
Composizione media di compost da pastazzo e limiti di legge (D.lgs. 75/2010)
Parametro

ACV
C-biol

ACM
C-conv

ACV
D.lgs. 75/2010

ACM
D.lgs. 75/2010

Umidità (%)

20

20

< 50

< 50

pH

8,5

8,4

6÷8,5

6÷8,5

Ceneri (%)

24,6

37,5

-

-

C organico totale (%)

38

31

> 30

> 25

N totale (%)

2,5

2,8

-

-

P2O5 (%)

0,7

1,3

-

-

K2O (%)

0,7

0,8

-

-

C/N

15

12

< 50

< 25

C da acidi umici e fulvici (%)

18

14

> 2,5

>7

Cadmio totale (mg kg-1)

<0,5

1,5

1,5

1,5

Mercurio totale (mg kg-1)

<0,1

<0,1

1,5

1,5

Rame totale (mg kg-1)

32

37

150

150

Zinco totale (mg kg-1)

99

320

500

500

Nichel totale (mg kg-1)

20

31

50

50

Piombo totale (mg kg-1)

13

10

140

140

Cromo (VI) (mg kg-1)

n.r.

n.r.

0,5

0,5

Conducibilità elettrica (dS m-1)

1,78

2,08

-

-
Cpastazzo
Gli scarti agrumari (pastazzo) sono un esempio
di gestione virtuosa dei residui
nel contesto della gestione integrata a livello territoriale

Ruolo chiave è svolto dal monitoraggio dei parametri di
processo (temperatura, umidità)
La FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) è il
materiale raccolto dalla raccolta differenziata dell’organico
(altrimenti detto umido).
Alternative di trattamento della FORSU
1.Trattamento in impianti con digestori anaerobici e cogenerazione con il biogas
2.Pirolisi a bassa temperatura con produzione di gas, combustibili liquidi e solidi
3.Pirolisi a bassa temperatura con produzione di carboncino
4.Gassificazione ad alta temperatura con produzione di syngas
5.Incenerimento in termovalorizzatori
Prove agronomiche
CONFRONTI FRA AGRUMETI CONDOTTI IN
BIOLOGICO E CONVENZIONALE
valutare le eventuali differenze per le
caratteristiche agronomiche e per i parametri
del suolo
individuare indici di valutazione
della fertilità del suolo
ottimizzare gli interventi nutrizionali
Il lavoro è stato realizzato sull’arancio [Citrus sinensis (L.)
Osbeck] Navelina’ ‘ Tarocco’
Osbeck] ‘Navelina’ e ‘Tarocco’ nella Sicilia orientale negli anni
2000 – 2005.
28 coppie di aziende omologhe per
territorio, suolo, cultivar, età, portinnesto – una convenzionale e
una biologica - (almeno da 3 anni in biologico).
APPORTI

kg ha-1

Convenzionale

Biologico

N

136

121

P2O5

110

98

K2O

113

107

RILIEVI

Analisi del suolo all’inizio e alla fine della ricerca
Analisi fogliare
Produzione
Parametri qualitativi alla maturazione
Analisi del suolo – parametri chimici

clay
(%)

silt
(%)

sand
(%)

TOC
(%)

Tot N
(g kg-1)

Organic

33.5

22.0

44.5

1.33

Convent.

30.6

20.1

49.3

1.08

active
lime
(g kg-1)

E.C.
(dS m-1)

Available
P
(mg kg-1)

Exc K
(mg kg-1)

Exc Ca
(mg kg-1)

8.0

49

3.26

23

381

3690

7.9

38

3.01

34

436

3424

C/
N

1:2.5

1.15

11

1.03

10

pH

*

Signific.
Significance: * P ≤ 0,05

Miglioramento di diversi indici della
qualità del suolo.
Livelli nutrizionali fogliari (media 4 anni)
N

K

Ca

Mg

S

Fe

Zn

Mn

(%)

(%)

(%)

(%)

(%)

(%)

(mg kg-1)

(mg kg-1)

(mg kg-1)

Organic

2.49

0.141

0.94

4.32

0.23

0.26

120

22

24

Convent.

‘Tarocco’

P

2.52

0.133

0.88

4.24

0.20

0.29

101

24

25

*

Signific.
‘Navelina’

**

2.52

0.170

1.09

4.80

0.21

0.32

132

21

25

Convent.
Signific.

Organic

2.60

0.153

0.95

4.60

0.19

0.29

118

24

24

*

**

*

Significance: * P ≤ 0,05; ** P ≤ 0,0 1

Valori entro il range dell’ottimalità per tutti gli elementi;
aumento dei livelli fogliari di P, K e Fe nelle parcelle
organiche.
Produzione e qualità dei frutti (media 4 anni)
Yield
(t ha-1)

Juice
content
(%)

Rind
thickness
(mm)

Central
axis
(mm)

TSS/TA

Vitamin C
(mg/100ml

Organic

25.3

193

40

5.4

9.5

8.43

69

Convent.

‘Tarocco’

Fruit
weight
(g)

27.1

203

39

5.6

9.8

8.16

64
*

‘Navelina’

Organic

19.9

197

43

5.0

9.0

10.26

65

Convent.

19.0

200

41

5.2

7.0

9.58

59

*

*

Simili livelli produttivi e qualitativi dei frutti; alti valori di S/A
e di vitamina C nei frutti nelle parcelle organiche.
La sostanza organica e l’azoto totale, parametri della
fertilità dei suoli di lungo termine, hanno mostrato, nel
medio termine, un incremento verso valori più elevati nei
suoli nei quali sono stati utilizzati ammendanti organici.
L’equilibrio nutrizionale ed elevati standard produttivi,
qualitativi e quantitativi, possono essere raggiunti con
razionali interventi di fertilizzazione organica, in
particolare con l‘uso di compost di qualità.

L’incremento di SO nel suolo sembra dirigere
positivamente il sistema nutrizionale
SUOLO - PIANTA
Interazione tra inerbimenti controllati, intensità di lavorazione
e livelli di fertilità in agrumeto
Presso l’azienda sperimentale Palazzelli del CRA-ACM, in fase
di reimpianto l’appezzamento è stato parzialmente sottoposto
a lavorazioni di rivoltamento (Controllo), mentre nella
rimanente parte il suolo è rimasto indisturbato mantenendo i
trattamenti fertilizzanti ricevuti nei precedenti 15 anni.
Livelli di carbonio organico (TOC) prima dell’inizio della prova
30000

TOC mg C kg-1 suolo

25000
20000

0-30 cm

15000

30-60 cm
10000
5000
0
MINERALE

COMPOST

POLLINA

LETAME

CONTROLLO
Contenuto in azoto e livello di sostanza secca
delle copertura vegetali alla trinciatura

Inerbimento

N%

s.s.%

FAVINO
VECCIA + ORZO
ORZO
VECCIA
LUPINO
CONTROLLO

2,03
1,84
1,76
2,82
2,49
2,10

18,0
26,1
24,8
20,5
12,8
14,5
Biomassa totale prodotta nelle date di campionamento
Effetto inerbimento

Effetto suolo
12000

10000

10000

8000

8000

A
6000

kg ha-1

kg ha-1

22 febbraio 2013

12000

AB

BC

CD

4000

CD

N.S.
6000
4000

D

2000

2000
0

0
FAVINO

12000

A

VECCIA+ORZO

ORZO

VECCIA

LUPINO

MINERALE

CONTROLLO

POLLINA

LETAME

DISTURBATO

LETAME

DISTURBATO

12000

A
A

10000

10000

8000

8000

B

B

6000

B

kg ha-1

N.S.
kg ha-1

10 aprile 2013

COMPOST

6000

4000

4000

2000

2000
0

0
FAVINO

VECCIA+ORZO

ORZO

VECCIA

LUPINO

CONTROLLO

Biomassa totale

MINERALE

COMPOST

Biomassa infestanti

POLLINA
Contenuto in azoto totale nelle biomasse interrate
Effetto suolo

Effetto inerbimento
250

250

A
200

AB

200

AB

N.S.

AB
BC

150

kg ha-1

kg ha-1

150

C

100

50

100

50

0

0
FAVINO

VECCIA+ORZO

ORZO

VECCIA

LUPINO

CONTROLLO

Ntot biomassa

MINERALE

Ntot infestanti

COMPOST

POLLINA

LETAME

DISTURBATO
Andamento del contenuto di azoto minerale nei suoli (N-NH4+ + N-NO3-)
L’intensa lavorazione del suolo ha determinato mineralizzazione della
sostanza organica
L’orzo, anche in miscuglio con veccia:
ha coperto precocemente il suolo
azzerato la presenza di infestanti
ridotto significativamente l’N minerale
prodotto la maggiore quantità di biomassa
Il favino e il mix orzo/veccia hanno apportato le più alte quantità di N
I risultati del primo anno di prova confermano sia l’efficacia del favino come
coltura da sovescio nei giovani agrumeti, sia l’efficienza delle
graminacee nell’utilizzo della fertilità residua del sistema
L’utilizzo dell’orzo, da solo o in miscuglio con veccia, come coltura di
copertura nel periodo autunno-vernino in agrumeto può rappresentare
una valida alternativa alle leguminose in caso di alta fertilità del
sistema o di rischio di erosione
Grazie per l’attenzione

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Le tecniche per produrre al meglio

  • 1. Le tecniche per produrre al meglio Giancarlo Roccuzzo Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura Centro di ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM) corso Savoia 190, Acireale, Italy giancarlo.roccuzzo@entecra.it
  • 2. Obiettivo primario da perseguire in frutticoltura miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente e drastica riduzione delle spese di gestione Rinnovabilità del suolo e delle falde acquifere
  • 3. FATTORI CHE INFLUENZANO LA PRODUZIONE AMBIENTALI • Climatici • Edafici GENETICI Combinazione d’innesto ANTROPICI Gestione colturale UnicumTERRENO-PIANTA-ATMOSFERA
  • 4. Il recente isolamento di nuove selezioni di Tarocco ha consentito l’allargamento del calendario di maturazione da dicembre sino a maggio (graduale ma continua sostituzione del Moro e del Sanguinello) Sciara C1882 Frutti raccolti il 16 Dicembre 2010 Meli C8158 Gallo C898 Tapi 57-1E-1 Scirè D 2062 TDV
  • 6. TDV Le selezioni recentemente isolate, hanno evidenziato, oltre all’epoca di maturazione, differenze legate al contenuto in antocianine nella buccia e nella polpa, e variazioni nella pezzatura, nella sbucciabilità e nella consistenza del frutto. Lempso nuc. C 5787
  • 7. TAROCCO Antocianine nella buccia Antocianine nella polpa Tapi nuc Basso Alto TDV nuc Medio Alto Nucellare 57-1E-1 Basso Medio Gallo nuc e vcr Basso Medio Dal muso M403 Basso Medio Ippolito M507 Alto Alto Rosso vcr Alto Alto Scirè nuc e vcr Basso Medio Sciara nuc.C1882 Medio Medio Lempso nuc e vcr Alto + Medio Meli nuc. C 8158 Basso Medio Messina nuc. S. Alfio M 509 Basso Basso
  • 16. Calendario maturazione triploidi pigmentati October November December January February March Early Sicily Sweet Sicily FortuneAaaAlkantaraalkantara Tacle Mandared April
  • 17. CARATTERISTICHE DEGLI IBRIDI TRIPLOIDI • ASSENZA DI SEMI CAUSATA DALLA STERILITA’ DEI GAMETI • PRODUZIONE CONSENTITA DALLA CAPACITA’ DI FRUTTIFICAZIONE PER PARTENOCARPIA • PREVALENZA NEGLI IBRIDI DEI CARATTERI DEL GENITORE TETRAPLOIDE • POSSIBILITA’ DI ALLEVARE CULTIVAR TRIPLOIDI VICINO A CULTIVAR DIPLOIDI SENZA INTERFERIRE SULLA APIRENIA Informazioni Giuseppe Reforgiato Recupero giuseppe.reforgiato@entecra.it Giuseppe Russo giuseppe.russo@entecra.it
  • 18. Azienda agrumicola Squilibrato bilancio apporti naturali/consumi alta specializzazione colturale semplificazione e impoverimento degli agrosistemi elevata asportazione di elementi nutritivi con la produzione bassi livelli di SO nei suoli agrumetati rapida mineralizzazione della SO insufficienti risorse native (residui potatura e coperture vegetali)
  • 19. Elementi per razionalizzare la fertilizzazione • Notizie storiche (anamnesi aziendale) • Sintomi visivi • Bilancio dei nutrienti nella pianta Diagnostica fogliare • Bilancio dei nutrienti nel terreno Analisi del terreno Analisi delle acque irrigue
  • 20. Informazioni sull’agrumeto • clima, orografia, … • specie, varietà, portinnesto, età • sesto d’impianto • stato vegetativo • stato fitosanitario • concimazioni e ammendamenti anni precedenti • caratteristiche quali-quantitative produzioni precedenti
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 24. Diagnostica fogliare Valori riferiti alla concentrazione (%) degli elementi nutritivi sulla sostanza secca in foglie di 5-7 mesi di età prelevate da rametti terminali non fruttiferi.
  • 25.
  • 26. Adattamento degli standard fogliari alle condizioni italiane Classi nutrizionali Specie e varietà deficiente Arancio Tarocco, Moro, Sanguinello bassa Ottimale Alta Eccess. < 2.10 2.10-2.29 2.30-2.59 2.60-2.70 >2.70 Tarocco nucellare <1.80 1.80-1.99 2.00-2.29 2.30-2.40 >2.40 Limone <2.00 2.00-2.19 2.20-2.49 2.50-2.60 >2.60 Bergamotto <1.80 1.80-1.99 2.00-2.29 2.30-2.40 >2.40
  • 27. BILANCIO DELL’AZOTO NEL TERRENO APPORTI NATURALI • N minerale disponibile derivante dall’N totale (intorno all’1% dell’azoto totale). • N mineralizzato della S O di dotazione del terreno (20 - 70 kg/ha) • N dalle deposizioni atmosferiche (nell’Italia meridionale 5-10 kg/ha) • N dagli inerbimenti spontanei o controllati • N dalle acque irrigue (da pochi kg/ha sino a 100 kg/ha) PERDITE • Nitrati con precipitazioni autunno-vernine o eccessi irrigui (20-80 kg/ha) • Volatilizzazione N ammoniacale (5 - 40 % del concime somministrato) • Immobilizzazione dell’N (biomassa microbica)
  • 30.
  • 31. Nutrient concentration of tree organs of “Tarocco” orange. Concentration data (mg g-1, d.w.) are averages ± standard error. Data in parenthesis refer to minimum and maximum values. Organ 0.44 ± 0.03 1.2 ± 0.08 17.3 ± 0.6 1.2 ± 0.1 (6.2-7.4) (0.4-0.5) (0.9-1.6) (14.9-20.0) (0.9-1.7) 1.2 ± 0.1 5.2 ± 0.5 45.3 ± 1.4 3.3 ± 0.1 (21.3-25.5) (1.0-1.5) (2.6-7.5) (35.8-48.4) (2.7-3.8) 1.3 ± 0.03 6.6 ± 0.1 4.6 ± 0.2 0.8 ± 0.03 (7.2-11.1) (0.9-1.5) (5.3-8.4) (3.0-7.7) (0.7-1.0) 1.5 ± 0.04 6.9 ± 0.2 20.3± 0.5 2.0 ± 0.1 (11.6-12.3) (1.4-1.6) (6.5-7.2) (19.3-20.8) (1.8-2.1) 15.4 ± 0.8 Abscised leaves Mg 11.9 ± 0.2 Pruning material (suckers) Ca 10.6 ± 0.2 Fruits (at harvest) K 22.8 ± 0.3 Leaves (in winter) P 6.6 ± 0.1 Trunk and branches (in winter) N 1.0 ± 0.1 2.0 ± 0.3 77.2 ± 6.1 3.9 ± 0.2 (14.7-18.9) (0.9-1.3) (1.6-3.2) (66.3-96.1) (3.3-4.5) sources database CRA-ACM Alva et al., 2001. J. Pl. Nut. 24(3): 561-572 Calabrese & Panno, 1986. Tecn. Agr. 38(3-4): 137-145 Golomb & Goldschmidt, 1987. J. Am. Soc. Hort. Sci. 112: 397–401 Intrigliolo et al., 1981. Ann. Ist. Sper. Agrum. 20:3-19 Mattos et al., 2006. Sci. Hort. 60(1): 155-160 Morgan et al., 2006. J. Amer. Soc. Hort Sci. 131(1):149-156 Rapisarda et al., 1995. Acta Hort. 383: 125-133 Scuderi et al., 1985. Proc. Int. Soc. Citr. 1:143-147
  • 32.
  • 33. Annual above ground biomass increase and nutrient uptake (and partitioning) in orange trees. Data, in kg ha-1 (d.w.), refer to averages (± s.e.).
  • 34.
  • 35. CONCIMAZIONE VERDE Coperture vegetali spontanee e coltivate Materiale di risulta della potatura consentono l'apporto di biomassa e di elementi nutritivi utilizzando biomasse con elevato grado di lignificazione il rilascio, in particolare di N, può avvenire in tempi più lunghi
  • 38. Il sovescio ha riacquistato interesse negli ultimi anni in relazione alla necessità di sviluppare un’agricoltura a minor impatto ambientale, meno dipendente da risorse non rinnovabili I vantaggi di questa pratica sono legati principalmente al mantenimento della fertilità dei suoli agrari Altri aspetti positivi sono l’aumento della biodiversità, nonché il controllo delle infestanti e dei patogeni delle colture
  • 39. Riduzione dei costi di fertilizzazione Specie N P K Biomassa Sostanza erbacea secca (t ha-1) (t ha-1) (kg ha-1) (kg ha-1) (kg ha-1) Favino (febbraio) 59 7.8 160 - - Trifoglio sotterraneo (aprile)a 10 1.1 29 54 33 Oxalis pes-caprae (febbraio) 60 5.8 72 30 161 41 4.9 68 24 99 9 1.3 36 5 61 Vegetazione spontanea invernale (marzo)b Vegetazione spontanea estiva (settembre)c Apporto di biomassa ed elementi nutritivi derivanti da inerbimenti naturali o controllati. Valori medi triennali rilevati in diversi ambienti (da Intrigliolo e Roccuzzo, 2009) a cv. Woogenellup (fine ciclo: aprile/maggio) b Flora dominante: Oxalis pes-caprae, Raphanus raphanistrum, Borago officinalis, Poa annua, Urtica spp., Parietaria diffusa c Flora dominante: Setaria verticillata, Parietaria diffusa, Amaranthus retroflexus
  • 42. Protezione della qualità delle acque Riciclo dei nutrienti nel sistema
  • 46. Le colture di copertura e i sovesci danno molti benefici, ma non sono la panacea Per la scelta della specie o della miscela giusta bisogna: • chiarire le necessità primarie • identificare i tempi e le modalità adatte nel proprio sistema • saggiare alcune opzioni
  • 47. Nella scelta della/delle specie bisogna considerare: • la storia dell’appezzamento (infestanti, nematodi, patogeni) • le caratteristiche del suolo (tipo di suolo, profondità, pH) analisi del suolo
  • 48. La quantità di azoto da un sovescio dipende da: • massa verde prodotta (% di sostanza secca) • contenuto % di N dei tessuti • C/N • lignina, polifenoli (in relazione al contenuto in N) apporto di 4-7 t ha-1 di SO, 40-60 kg/ha di N restituzione di P e K in forme assimilabili La fertilità chimica si esaurisce in alcuni mesi, invece si ha apporto di SO che umifica facilmente Ritardare il sovescio a dopo la fioritura, diminuisce l’apporto di elementi ma aumenta stabilmente la SO
  • 49. Ma oltre alla fertilità chimica (elementi minerali) si osservano miglioramenti della fertilità fisica e biologica • fertilità fisica: struttura e stabilità del terreno (portanza dei mezzi meccanici, minor erosione e miglioramento delle caratteristiche idriche) • fertilità biologica: ricchezza e composizione della microflora (es. batteri, funghi), microfauna e mesofauna tellurica (es. lombrichi)
  • 51. Tecniche di irrigazione deficitaria L’agricoltura irrigua è l’utilizzatore primario delle acque intercettate per scopi umani, raggiungendo una proporzione che eccede il 70–80% del totale nelle zone aride e semi-aride; la produzione di alimenti che presuppone l’irrigazione ne impiega più del 40% del totale e usa solo il 17% circa della superficie agricola Allo stato attuale ed ancor più nel prossimo futuro, le colture irrigue potranno (e dovranno) essere realizzate in condizioni di ridotta disponibilità idrica L’insufficienza delle risorse idriche più che un’eccezione sarà, quindi, la norma e l’enfasi della tecnica irrigua si sposterà dall’aumento della produttività per unità di superficie alla massimizzazione della produttività dell’acqua produzione per unità di acqua consumata Fereres E, Soriano A (2007) Deficit irrigation for reducing agricultural water use. Journal of Experimental Botany, 58, 147-159 Hsiao TC, Steduto P, Fereres E (2007) A systematic and quantitative approach to improve water use efficiency in agriculture. Irrigation Science, 25, 209-231
  • 52. L’irrigazione deficitaria (Deficit irrigation – DI), è definita come l’applicazione di volumi irrigui al di sotto dei livelli ottimali per la produttività delle colture (evapotraspirazione potenziale) L’utilizzo dell’irrigazione a microportata (cd. irrigazione “a goccia”) e della subirrigazione, riducendo il volume di suolo interessato dagli interventi irrigui, rappresentano per se delle tecniche di DI In tale contesto, esiste la necessità di effettuare progetti di ricerca applicata sulle risposte fisiologiche e produttive delle colture all’irrigazione deficitaria, per realizzare la necessaria taratura agronomica a livello locale in zone a ridotta disponibilità idrica [Agrumi - coltivati in aree ad alta domanda evapotraspirativa e ridotte disponibilità idriche]
  • 53. Dinamica dello stato idrico delle piante (Ψleaf) realizzata con camera a pressione di Scholander (bar) in piante controllo (C – linea azzurra) e sottoposte ad irrigazione deficitaria (DI – linea rossa)
  • 54. Le attività sperimentali sono condotte presso l’azienda sperimentale “Palazzelli” (37°20’14.56”N – 14°53’35.37”E), situata nel territorio di Lentini (Sr) e gestita dal Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale (CRA-ACM). Caratteristiche dell’area in studio Area sperimentale Stazione climatica I IV III II III I II IV I II IV III All’interno dell’azienda è stata selezionata un’area di circa 9.200 m2 (92 x 100 m), con orientamento N-O. La sperimentazione viene effettuata in 7.200 m2. N. Piante = 300 Varietà: Tarocco Sciara Portinnesto: Citrange Carrizo Sesto d’impianto: 6 x 4 m Ogni Tesi: 24÷27 piante Subsurface Drip Irrigation I: Subsurface DripI:Irrigation (75% IR)(100% ETc) II: Partial Root Drying (50% IR) III: Regulated Deficit Irrigation (50÷100% IR) IV: Surface Drip Irrigation (100% IR)
  • 55. Caratteristiche delle Tesi Sub Surface Drip Irrigation – SSDI (Tesi I): prevede la distribuzione del 75% IR, mediante un impianto di irrigazione di tipo sub-superficiale a goccia; Partial Root Drying – PRD (Tesi II): prevede la distribuzione del 50% IR, mediante un impianto di irrigazione a microportata di tipo superficiale; Regulated Deficit Irrigation – RDI (Tesi III): prevede la distribuzione del 50÷100% IR, in funzione della fase fenologica in cui la pianta può sopportare lo stress idrico, mediante un impianto di irrigazione a microportata di tipo superficiale; Surface Drip Irrigation – SDI (Tesi IV): prevede la distribuzione del 100% IR, mediante un impianto di irrigazione di tipo superficiale a goccia. Caratteristiche dell’area in studio Stazione climatica I IV III II III I II IV I II IV III I: Subsurface Drip Irrigation (75% IR) II: Partial Root Drying (50% IR) III: Regulated Deficit Irrigation (50÷100% IR) IV: Surface Drip Irrigation (100% IR)
  • 56. Tesi Produzione Peso dei frutti Resa in succo WUE (t ha-1) (g) (%) (kg mm-1) SDI 2.80 300 b 42.80 5.55 a SSDI 3.10 299 b 43.74 7.24 ab RDI 2.30 268 a 44.46 6.06 a PRD 2.70 262 a 43.14 9.54 b
  • 57. Tesi Diametro Colore Penetrometro TA TSS (kg cm-2) (g L-1) MI (°Brix) Vit C Antocianine (mg 100 mL-1) (mg L-1) Equatoriale Buccia (mm) SDI 83.6 b 9.9 b 3.4 1.1 10.8 a 9.8 62.2 8.6 SSDI 82.9 b 8.11 a 3.4 1.1 11.0 a 10.3 62.2 14.3 RDI 80.2 a 10.1 b 3.4 1.1 12.0 b 10.5 67.3 19.6 PRD 79.5 a 8.43 a 3.2 1.2 11.9 b 68.5 14.4 9.8
  • 58. Valori medi triennali sulla produttività e la qualità di piante di arancio Tarocco in una prova di irrigazione deficitaria produzione Peso succo Spess. Consistenza TSS TA (kg tree-1) medio (%) Buccia (kg cm-2) (%) (%) (g) MI Anthocianine (mg 100 totali mL-1) (mm) Vitamina C (mg L-1) controllo 67.8 b* 264.6 b 49 6.29 b 2.79 11.39a 1.39 a 8.47 b 64.40 a 16.75 a DI 70% 63.6 b 239.1ab 50 6.14 ab 2.73 11.87 b 1.51b 8.18ab 70.06 b 19.60 ab DI 50% 52.1 a 215 a 50 6.00 a 3.06 12.22 c 1.56 b 8.14 a 70.30 b 25.81 b * Lettere differenti indicano differenze statisticamente significative (P≤0.05, Tukey test)
  • 59. Valori medi triennali dell’indice di verde e dello stato nutrizionale di piante di arancio Tarocco in una prova di irrigazione deficitaria N P K Ca Mg Fe Zn Mn (g kg-1) (g kg-1) (g kg-1) (g kg-1) (g kg-1) (mg kg-1) (mg kg-1) (mg kg-1) 79.48 b* 27.5 b 1.37 a 7.4 a 44.1 a 4.32 a 114 a 24 a 37 a DI 70% 79.76 b 27.3 ab 1.46 b 8.4 b 48.8 b 4.67 b 121 ab 39 b 56 b DI 50% 76.96 a 26.7 a 1.48 b 8.4 b 48.4 b 4.55 b 125 b 29 a 41 a Spad controllo * Lettere differenti indicano differenze statisticamente significative (P≤0.05, Tukey test)
  • 60. Per preservare la fertilità del suolo risulta indispensabile la revisione dei protocolli produttivi tradizionali, in particolare della tecnica colturale Linee di ricerca Compostaggio Prove agronomiche Inerbimento
  • 61. Compostaggio PRODUZIONE DI COMPOST DAI RESIDUI DELL’ INDUSTRIA AGRUMARIA
  • 62. 500.000 ton l’anno FANGHI SANSA ESAUSTA PASTAZZO RESIDUI VERDE ORNAMENTALE SCARTI DI IV GAMMA
  • 64. Parametri rilevati durante il processo di compostaggio Pastazzo di agrume e residui verde ornamentale Cumulo 1 70 60 58 56 55 Temperatura °C 50 54 49 48 46 46 45 43 53 53 51 55 52 54 45 41 40 30 20 10 T0 T1 T2 T3 T4 T5 Temperatura media 20 6,5 15 6 10 5,5 5 5 T0 T1 T2 T3 T4 Tempo di prelievo T5 0 T0 T1 T2 T3 T4 Tempo di prelievo T5 27 /1 0 20 /1 0 13 /1 0 6/ 10 29 /9 22 /9 15 /9 8/ 9 Tas o di umificazione (% s ) 25 7 1/ 9 25 /8 18 /8 11 /8 30 7,5 Polinomiale (Temp. media) 35 8 Rivoltamenti 40 C/N 9 4/ 8 28 /7 Umidità media 8,5 pH 21 /7 14 /7 7/ 7 30 /6 23 /6 16 /6 9/ 6 2/ 6 26 /5 19 /5 0 Prelievo campione 50 45 40 35 30 25 20 15 T0 T1 T2 T3 T4 Tempo di prelievo T5
  • 65. Composizione media di compost da pastazzo e limiti di legge (D.lgs. 75/2010) Parametro ACV C-biol ACM C-conv ACV D.lgs. 75/2010 ACM D.lgs. 75/2010 Umidità (%) 20 20 < 50 < 50 pH 8,5 8,4 6÷8,5 6÷8,5 Ceneri (%) 24,6 37,5 - - C organico totale (%) 38 31 > 30 > 25 N totale (%) 2,5 2,8 - - P2O5 (%) 0,7 1,3 - - K2O (%) 0,7 0,8 - - C/N 15 12 < 50 < 25 C da acidi umici e fulvici (%) 18 14 > 2,5 >7 Cadmio totale (mg kg-1) <0,5 1,5 1,5 1,5 Mercurio totale (mg kg-1) <0,1 <0,1 1,5 1,5 Rame totale (mg kg-1) 32 37 150 150 Zinco totale (mg kg-1) 99 320 500 500 Nichel totale (mg kg-1) 20 31 50 50 Piombo totale (mg kg-1) 13 10 140 140 Cromo (VI) (mg kg-1) n.r. n.r. 0,5 0,5 Conducibilità elettrica (dS m-1) 1,78 2,08 - -
  • 66. Cpastazzo Gli scarti agrumari (pastazzo) sono un esempio di gestione virtuosa dei residui nel contesto della gestione integrata a livello territoriale Ruolo chiave è svolto dal monitoraggio dei parametri di processo (temperatura, umidità)
  • 67. La FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) è il materiale raccolto dalla raccolta differenziata dell’organico (altrimenti detto umido). Alternative di trattamento della FORSU 1.Trattamento in impianti con digestori anaerobici e cogenerazione con il biogas 2.Pirolisi a bassa temperatura con produzione di gas, combustibili liquidi e solidi 3.Pirolisi a bassa temperatura con produzione di carboncino 4.Gassificazione ad alta temperatura con produzione di syngas 5.Incenerimento in termovalorizzatori
  • 68. Prove agronomiche CONFRONTI FRA AGRUMETI CONDOTTI IN BIOLOGICO E CONVENZIONALE valutare le eventuali differenze per le caratteristiche agronomiche e per i parametri del suolo individuare indici di valutazione della fertilità del suolo ottimizzare gli interventi nutrizionali
  • 69. Il lavoro è stato realizzato sull’arancio [Citrus sinensis (L.) Osbeck] Navelina’ ‘ Tarocco’ Osbeck] ‘Navelina’ e ‘Tarocco’ nella Sicilia orientale negli anni 2000 – 2005. 28 coppie di aziende omologhe per territorio, suolo, cultivar, età, portinnesto – una convenzionale e una biologica - (almeno da 3 anni in biologico). APPORTI kg ha-1 Convenzionale Biologico N 136 121 P2O5 110 98 K2O 113 107 RILIEVI Analisi del suolo all’inizio e alla fine della ricerca Analisi fogliare Produzione Parametri qualitativi alla maturazione
  • 70. Analisi del suolo – parametri chimici clay (%) silt (%) sand (%) TOC (%) Tot N (g kg-1) Organic 33.5 22.0 44.5 1.33 Convent. 30.6 20.1 49.3 1.08 active lime (g kg-1) E.C. (dS m-1) Available P (mg kg-1) Exc K (mg kg-1) Exc Ca (mg kg-1) 8.0 49 3.26 23 381 3690 7.9 38 3.01 34 436 3424 C/ N 1:2.5 1.15 11 1.03 10 pH * Signific. Significance: * P ≤ 0,05 Miglioramento di diversi indici della qualità del suolo.
  • 71. Livelli nutrizionali fogliari (media 4 anni) N K Ca Mg S Fe Zn Mn (%) (%) (%) (%) (%) (%) (mg kg-1) (mg kg-1) (mg kg-1) Organic 2.49 0.141 0.94 4.32 0.23 0.26 120 22 24 Convent. ‘Tarocco’ P 2.52 0.133 0.88 4.24 0.20 0.29 101 24 25 * Signific. ‘Navelina’ ** 2.52 0.170 1.09 4.80 0.21 0.32 132 21 25 Convent. Signific. Organic 2.60 0.153 0.95 4.60 0.19 0.29 118 24 24 * ** * Significance: * P ≤ 0,05; ** P ≤ 0,0 1 Valori entro il range dell’ottimalità per tutti gli elementi; aumento dei livelli fogliari di P, K e Fe nelle parcelle organiche.
  • 72. Produzione e qualità dei frutti (media 4 anni) Yield (t ha-1) Juice content (%) Rind thickness (mm) Central axis (mm) TSS/TA Vitamin C (mg/100ml Organic 25.3 193 40 5.4 9.5 8.43 69 Convent. ‘Tarocco’ Fruit weight (g) 27.1 203 39 5.6 9.8 8.16 64 * ‘Navelina’ Organic 19.9 197 43 5.0 9.0 10.26 65 Convent. 19.0 200 41 5.2 7.0 9.58 59 * * Simili livelli produttivi e qualitativi dei frutti; alti valori di S/A e di vitamina C nei frutti nelle parcelle organiche.
  • 73.
  • 74. La sostanza organica e l’azoto totale, parametri della fertilità dei suoli di lungo termine, hanno mostrato, nel medio termine, un incremento verso valori più elevati nei suoli nei quali sono stati utilizzati ammendanti organici. L’equilibrio nutrizionale ed elevati standard produttivi, qualitativi e quantitativi, possono essere raggiunti con razionali interventi di fertilizzazione organica, in particolare con l‘uso di compost di qualità. L’incremento di SO nel suolo sembra dirigere positivamente il sistema nutrizionale SUOLO - PIANTA
  • 75. Interazione tra inerbimenti controllati, intensità di lavorazione e livelli di fertilità in agrumeto Presso l’azienda sperimentale Palazzelli del CRA-ACM, in fase di reimpianto l’appezzamento è stato parzialmente sottoposto a lavorazioni di rivoltamento (Controllo), mentre nella rimanente parte il suolo è rimasto indisturbato mantenendo i trattamenti fertilizzanti ricevuti nei precedenti 15 anni. Livelli di carbonio organico (TOC) prima dell’inizio della prova 30000 TOC mg C kg-1 suolo 25000 20000 0-30 cm 15000 30-60 cm 10000 5000 0 MINERALE COMPOST POLLINA LETAME CONTROLLO
  • 76.
  • 77. Contenuto in azoto e livello di sostanza secca delle copertura vegetali alla trinciatura Inerbimento N% s.s.% FAVINO VECCIA + ORZO ORZO VECCIA LUPINO CONTROLLO 2,03 1,84 1,76 2,82 2,49 2,10 18,0 26,1 24,8 20,5 12,8 14,5
  • 78. Biomassa totale prodotta nelle date di campionamento Effetto inerbimento Effetto suolo 12000 10000 10000 8000 8000 A 6000 kg ha-1 kg ha-1 22 febbraio 2013 12000 AB BC CD 4000 CD N.S. 6000 4000 D 2000 2000 0 0 FAVINO 12000 A VECCIA+ORZO ORZO VECCIA LUPINO MINERALE CONTROLLO POLLINA LETAME DISTURBATO LETAME DISTURBATO 12000 A A 10000 10000 8000 8000 B B 6000 B kg ha-1 N.S. kg ha-1 10 aprile 2013 COMPOST 6000 4000 4000 2000 2000 0 0 FAVINO VECCIA+ORZO ORZO VECCIA LUPINO CONTROLLO Biomassa totale MINERALE COMPOST Biomassa infestanti POLLINA
  • 79. Contenuto in azoto totale nelle biomasse interrate Effetto suolo Effetto inerbimento 250 250 A 200 AB 200 AB N.S. AB BC 150 kg ha-1 kg ha-1 150 C 100 50 100 50 0 0 FAVINO VECCIA+ORZO ORZO VECCIA LUPINO CONTROLLO Ntot biomassa MINERALE Ntot infestanti COMPOST POLLINA LETAME DISTURBATO
  • 80. Andamento del contenuto di azoto minerale nei suoli (N-NH4+ + N-NO3-)
  • 81. L’intensa lavorazione del suolo ha determinato mineralizzazione della sostanza organica L’orzo, anche in miscuglio con veccia: ha coperto precocemente il suolo azzerato la presenza di infestanti ridotto significativamente l’N minerale prodotto la maggiore quantità di biomassa Il favino e il mix orzo/veccia hanno apportato le più alte quantità di N I risultati del primo anno di prova confermano sia l’efficacia del favino come coltura da sovescio nei giovani agrumeti, sia l’efficienza delle graminacee nell’utilizzo della fertilità residua del sistema L’utilizzo dell’orzo, da solo o in miscuglio con veccia, come coltura di copertura nel periodo autunno-vernino in agrumeto può rappresentare una valida alternativa alle leguminose in caso di alta fertilità del sistema o di rischio di erosione