L’obiettivo primario da perseguire in agrumicoltura è il miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente operando allo stesso tempo una drastica riduzione delle spese di gestione. Esistono tecniche agronomiche e materiali genetici innovativi che possono portare a questi risultati.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...
Le tecniche per produrre al meglio
1. Le tecniche per produrre al meglio
Giancarlo Roccuzzo
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura
Centro di ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM)
corso Savoia 190, Acireale, Italy
giancarlo.roccuzzo@entecra.it
2. Obiettivo primario da perseguire in
frutticoltura
miglioramento della qualità globale della
produzione nel rispetto dell’ambiente e drastica
riduzione delle spese di gestione
Rinnovabilità del suolo e delle falde acquifere
3. FATTORI CHE INFLUENZANO LA
PRODUZIONE
AMBIENTALI
• Climatici
• Edafici
GENETICI
Combinazione
d’innesto
ANTROPICI
Gestione
colturale
UnicumTERRENO-PIANTA-ATMOSFERA
4. Il recente isolamento di nuove selezioni di
Tarocco ha consentito l’allargamento del
calendario di maturazione da dicembre sino
a maggio (graduale ma continua
sostituzione del Moro e del Sanguinello)
Sciara C1882
Frutti raccolti il
16 Dicembre 2010
Meli C8158
Gallo C898
Tapi
57-1E-1
Scirè D 2062
TDV
6. TDV
Le selezioni recentemente
isolate, hanno
evidenziato, oltre all’epoca di
maturazione, differenze
legate al contenuto in
antocianine nella buccia e
nella polpa, e variazioni nella
pezzatura, nella sbucciabilità
e nella consistenza del
frutto.
Lempso nuc. C 5787
7. TAROCCO
Antocianine
nella buccia
Antocianine
nella polpa
Tapi nuc
Basso
Alto
TDV nuc
Medio
Alto
Nucellare 57-1E-1
Basso
Medio
Gallo nuc e vcr
Basso
Medio
Dal muso M403
Basso
Medio
Ippolito M507
Alto
Alto
Rosso vcr
Alto
Alto
Scirè nuc e vcr
Basso
Medio
Sciara nuc.C1882
Medio
Medio
Lempso nuc e vcr
Alto +
Medio
Meli nuc. C 8158
Basso
Medio
Messina nuc.
S. Alfio M 509
Basso
Basso
16. Calendario maturazione triploidi pigmentati
October
November December
January
February
March
Early Sicily
Sweet Sicily
FortuneAaaAlkantaraalkantara
Tacle
Mandared
April
17. CARATTERISTICHE DEGLI IBRIDI TRIPLOIDI
• ASSENZA DI SEMI CAUSATA DALLA STERILITA’ DEI GAMETI
• PRODUZIONE CONSENTITA DALLA CAPACITA’ DI
FRUTTIFICAZIONE PER PARTENOCARPIA
• PREVALENZA NEGLI IBRIDI DEI CARATTERI DEL GENITORE
TETRAPLOIDE
• POSSIBILITA’ DI ALLEVARE CULTIVAR TRIPLOIDI VICINO A
CULTIVAR DIPLOIDI SENZA INTERFERIRE SULLA APIRENIA
Informazioni
Giuseppe Reforgiato Recupero
giuseppe.reforgiato@entecra.it
Giuseppe Russo
giuseppe.russo@entecra.it
18. Azienda agrumicola
Squilibrato bilancio
apporti naturali/consumi
alta specializzazione colturale
semplificazione e impoverimento degli agrosistemi
elevata asportazione di elementi nutritivi con la produzione
bassi livelli di SO nei suoli agrumetati
rapida mineralizzazione della SO
insufficienti risorse native (residui potatura e coperture vegetali)
19. Elementi per razionalizzare la
fertilizzazione
• Notizie storiche (anamnesi aziendale)
• Sintomi visivi
• Bilancio dei nutrienti nella pianta
Diagnostica fogliare
• Bilancio dei nutrienti nel terreno
Analisi del terreno
Analisi delle acque irrigue
20. Informazioni sull’agrumeto
• clima, orografia, …
• specie, varietà, portinnesto, età
• sesto d’impianto
• stato vegetativo
• stato fitosanitario
• concimazioni e ammendamenti anni precedenti
• caratteristiche quali-quantitative produzioni precedenti
21.
22.
23.
24. Diagnostica fogliare
Valori riferiti alla
concentrazione (%)
degli elementi
nutritivi sulla
sostanza secca in
foglie di 5-7 mesi di
età prelevate da
rametti terminali non
fruttiferi.
25.
26. Adattamento degli standard fogliari alle condizioni italiane
Classi nutrizionali
Specie e varietà
deficiente
Arancio
Tarocco, Moro,
Sanguinello
bassa
Ottimale
Alta
Eccess.
< 2.10
2.10-2.29
2.30-2.59
2.60-2.70
>2.70
Tarocco nucellare
<1.80
1.80-1.99
2.00-2.29
2.30-2.40
>2.40
Limone
<2.00
2.00-2.19
2.20-2.49
2.50-2.60
>2.60
Bergamotto
<1.80
1.80-1.99
2.00-2.29
2.30-2.40
>2.40
27. BILANCIO DELL’AZOTO NEL TERRENO
APPORTI NATURALI
• N minerale disponibile derivante dall’N totale (intorno all’1%
dell’azoto totale).
• N mineralizzato della S O di dotazione del terreno (20 - 70 kg/ha)
• N dalle deposizioni atmosferiche (nell’Italia meridionale 5-10 kg/ha)
• N dagli inerbimenti spontanei o controllati
• N dalle acque irrigue (da pochi kg/ha sino a 100 kg/ha)
PERDITE
• Nitrati con precipitazioni autunno-vernine o eccessi irrigui (20-80
kg/ha)
• Volatilizzazione N ammoniacale (5 - 40 % del concime somministrato)
• Immobilizzazione dell’N (biomassa microbica)
31. Nutrient concentration of tree organs of “Tarocco” orange.
Concentration data (mg g-1, d.w.) are averages ± standard error.
Data in parenthesis refer to minimum and maximum values.
Organ
0.44 ± 0.03
1.2 ± 0.08
17.3 ± 0.6
1.2 ± 0.1
(6.2-7.4)
(0.4-0.5)
(0.9-1.6)
(14.9-20.0)
(0.9-1.7)
1.2 ± 0.1
5.2 ± 0.5
45.3 ± 1.4
3.3 ± 0.1
(21.3-25.5)
(1.0-1.5)
(2.6-7.5)
(35.8-48.4)
(2.7-3.8)
1.3 ± 0.03
6.6 ± 0.1
4.6 ± 0.2
0.8 ± 0.03
(7.2-11.1)
(0.9-1.5)
(5.3-8.4)
(3.0-7.7)
(0.7-1.0)
1.5 ± 0.04
6.9 ± 0.2
20.3± 0.5
2.0 ± 0.1
(11.6-12.3)
(1.4-1.6)
(6.5-7.2)
(19.3-20.8)
(1.8-2.1)
15.4 ± 0.8
Abscised leaves
Mg
11.9 ± 0.2
Pruning material (suckers)
Ca
10.6 ± 0.2
Fruits (at harvest)
K
22.8 ± 0.3
Leaves (in winter)
P
6.6 ± 0.1
Trunk and branches (in winter)
N
1.0 ± 0.1
2.0 ± 0.3
77.2 ± 6.1
3.9 ± 0.2
(14.7-18.9)
(0.9-1.3)
(1.6-3.2)
(66.3-96.1)
(3.3-4.5)
sources
database CRA-ACM
Alva et al., 2001. J. Pl. Nut. 24(3): 561-572
Calabrese & Panno, 1986. Tecn. Agr. 38(3-4): 137-145
Golomb & Goldschmidt, 1987. J. Am. Soc. Hort.
Sci. 112: 397–401
Intrigliolo et al., 1981. Ann. Ist. Sper. Agrum. 20:3-19
Mattos et al., 2006. Sci. Hort. 60(1): 155-160
Morgan et al., 2006. J. Amer. Soc. Hort Sci. 131(1):149-156
Rapisarda et al., 1995. Acta Hort. 383: 125-133
Scuderi et al., 1985. Proc. Int. Soc. Citr. 1:143-147
32.
33. Annual above ground biomass increase and nutrient uptake (and partitioning) in
orange trees. Data, in kg ha-1 (d.w.), refer to averages (± s.e.).
34.
35. CONCIMAZIONE VERDE
Coperture vegetali
spontanee e coltivate
Materiale di risulta
della potatura
consentono l'apporto di biomassa e di
elementi nutritivi
utilizzando biomasse con elevato
grado di lignificazione il rilascio, in
particolare di N, può avvenire in tempi
più lunghi
38. Il sovescio ha riacquistato interesse negli ultimi anni in
relazione alla necessità di sviluppare un’agricoltura a
minor impatto ambientale, meno dipendente da risorse
non rinnovabili
I vantaggi di questa pratica
sono legati principalmente
al mantenimento della
fertilità dei suoli agrari
Altri aspetti positivi sono
l’aumento della
biodiversità, nonché il
controllo delle infestanti e
dei patogeni delle colture
39. Riduzione dei costi di fertilizzazione
Specie
N
P
K
Biomassa Sostanza
erbacea
secca
(t ha-1)
(t ha-1) (kg ha-1) (kg ha-1) (kg ha-1)
Favino (febbraio)
59
7.8
160
-
-
Trifoglio sotterraneo (aprile)a
10
1.1
29
54
33
Oxalis pes-caprae (febbraio)
60
5.8
72
30
161
41
4.9
68
24
99
9
1.3
36
5
61
Vegetazione spontanea
invernale (marzo)b
Vegetazione spontanea estiva
(settembre)c
Apporto di biomassa ed elementi nutritivi derivanti da inerbimenti naturali o controllati. Valori medi triennali rilevati in diversi
ambienti (da Intrigliolo e Roccuzzo, 2009)
a cv. Woogenellup (fine ciclo: aprile/maggio)
b Flora dominante: Oxalis pes-caprae, Raphanus raphanistrum, Borago officinalis, Poa annua, Urtica spp., Parietaria diffusa
c Flora dominante: Setaria verticillata, Parietaria diffusa, Amaranthus retroflexus
46. Le colture di copertura e i sovesci danno molti
benefici, ma non sono la panacea
Per la scelta della specie o della miscela giusta
bisogna:
• chiarire le necessità primarie
• identificare i tempi e le modalità adatte nel
proprio sistema
• saggiare alcune opzioni
47. Nella scelta della/delle specie bisogna considerare:
• la storia dell’appezzamento
(infestanti, nematodi, patogeni)
• le caratteristiche del suolo
(tipo di suolo, profondità, pH)
analisi del suolo
48. La quantità di azoto da un sovescio dipende da:
• massa verde prodotta (% di sostanza secca)
• contenuto % di N dei tessuti
• C/N
• lignina, polifenoli (in relazione al contenuto in N)
apporto di 4-7 t ha-1 di SO, 40-60 kg/ha di N
restituzione di P e K in forme assimilabili
La fertilità chimica si esaurisce in alcuni mesi, invece si
ha apporto di SO che umifica facilmente
Ritardare il sovescio a dopo la fioritura, diminuisce
l’apporto di elementi ma aumenta stabilmente la SO
49. Ma oltre alla fertilità chimica (elementi minerali) si
osservano miglioramenti della fertilità fisica e
biologica
• fertilità fisica: struttura e stabilità del terreno
(portanza dei mezzi meccanici, minor erosione e
miglioramento delle caratteristiche idriche)
• fertilità biologica: ricchezza e composizione
della microflora (es. batteri, funghi), microfauna
e mesofauna tellurica (es. lombrichi)
51. Tecniche di irrigazione deficitaria
L’agricoltura irrigua è l’utilizzatore primario delle acque intercettate per
scopi umani, raggiungendo una proporzione che eccede il 70–80% del
totale nelle zone aride e semi-aride; la produzione di alimenti che
presuppone l’irrigazione ne impiega più del 40% del totale e usa solo il
17% circa della superficie agricola
Allo stato attuale ed ancor più nel prossimo futuro, le colture irrigue
potranno (e dovranno) essere realizzate in condizioni di ridotta
disponibilità idrica
L’insufficienza delle risorse idriche più che un’eccezione sarà, quindi, la
norma e l’enfasi della tecnica irrigua si sposterà dall’aumento della
produttività per unità di superficie alla massimizzazione della
produttività dell’acqua
produzione per unità di acqua consumata
Fereres E, Soriano A (2007) Deficit irrigation for reducing agricultural water use. Journal of Experimental Botany, 58, 147-159
Hsiao TC, Steduto P, Fereres E (2007) A systematic and quantitative approach to improve water use efficiency in agriculture.
Irrigation Science, 25, 209-231
52. L’irrigazione deficitaria (Deficit irrigation – DI), è definita come
l’applicazione di volumi irrigui al di sotto dei livelli ottimali per la
produttività delle colture (evapotraspirazione potenziale)
L’utilizzo dell’irrigazione a microportata (cd. irrigazione “a goccia”) e della
subirrigazione, riducendo il volume di suolo interessato dagli interventi
irrigui, rappresentano per se delle tecniche di DI
In tale contesto, esiste la necessità di effettuare progetti di ricerca applicata
sulle risposte fisiologiche e produttive delle colture all’irrigazione
deficitaria, per realizzare la necessaria taratura agronomica a livello locale
in zone a ridotta disponibilità idrica
[Agrumi - coltivati in aree ad alta domanda evapotraspirativa e ridotte
disponibilità idriche]
53. Dinamica dello stato idrico delle piante (Ψleaf) realizzata con camera a pressione di
Scholander (bar) in piante controllo (C – linea azzurra) e sottoposte ad irrigazione
deficitaria (DI – linea rossa)
54. Le attività sperimentali sono condotte presso l’azienda sperimentale
“Palazzelli” (37°20’14.56”N – 14°53’35.37”E), situata nel territorio di
Lentini (Sr) e gestita dal Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le
Colture Mediterranee di Acireale (CRA-ACM).
Caratteristiche dell’area in studio
Area sperimentale
Stazione
climatica
I
IV III
II
III
I
II
IV
I
II
IV III
All’interno dell’azienda è stata
selezionata un’area di
circa 9.200 m2 (92 x 100 m),
con orientamento N-O.
La sperimentazione viene
effettuata in 7.200 m2.
N. Piante = 300
Varietà: Tarocco Sciara
Portinnesto: Citrange Carrizo
Sesto d’impianto: 6 x 4 m
Ogni Tesi: 24÷27 piante
Subsurface Drip Irrigation
I: Subsurface DripI:Irrigation (75% IR)(100% ETc)
II: Partial Root Drying (50% IR)
III: Regulated Deficit Irrigation (50÷100% IR)
IV: Surface Drip Irrigation (100% IR)
55. Caratteristiche delle Tesi
Sub Surface Drip Irrigation – SSDI (Tesi I):
prevede la distribuzione del 75% IR, mediante un
impianto di irrigazione di tipo sub-superficiale a
goccia;
Partial Root Drying – PRD (Tesi II): prevede la
distribuzione del 50% IR, mediante un impianto
di irrigazione a microportata di tipo superficiale;
Regulated Deficit Irrigation – RDI (Tesi III):
prevede la distribuzione del 50÷100% IR, in
funzione della fase fenologica in cui la pianta può
sopportare lo stress idrico, mediante un impianto
di irrigazione a microportata di tipo superficiale;
Surface Drip Irrigation – SDI (Tesi IV): prevede
la distribuzione del 100% IR, mediante un
impianto di irrigazione di tipo superficiale a
goccia.
Caratteristiche
dell’area in studio
Stazione
climatica
I
IV III
II
III
I
II
IV
I
II
IV III
I: Subsurface Drip Irrigation (75% IR)
II: Partial Root Drying (50% IR)
III: Regulated Deficit Irrigation (50÷100% IR)
IV: Surface Drip Irrigation (100% IR)
56. Tesi
Produzione
Peso dei frutti
Resa in succo
WUE
(t ha-1)
(g)
(%)
(kg mm-1)
SDI
2.80
300 b
42.80
5.55 a
SSDI
3.10
299 b
43.74
7.24 ab
RDI
2.30
268 a
44.46
6.06 a
PRD
2.70
262 a
43.14
9.54 b
57. Tesi
Diametro
Colore Penetrometro
TA
TSS
(kg cm-2)
(g L-1)
MI
(°Brix)
Vit C
Antocianine
(mg 100 mL-1)
(mg L-1)
Equatoriale Buccia
(mm)
SDI
83.6 b
9.9 b
3.4
1.1
10.8 a
9.8
62.2
8.6
SSDI
82.9 b
8.11 a
3.4
1.1
11.0 a 10.3
62.2
14.3
RDI
80.2 a
10.1 b
3.4
1.1
12.0 b 10.5
67.3
19.6
PRD
79.5 a
8.43 a
3.2
1.2
11.9 b
68.5
14.4
9.8
58. Valori medi triennali sulla produttività e la qualità di piante di arancio Tarocco in una
prova di irrigazione deficitaria
produzione
Peso
succo
Spess.
Consistenza
TSS
TA
(kg tree-1)
medio
(%)
Buccia
(kg cm-2)
(%)
(%)
(g)
MI
Anthocianine
(mg 100
totali
mL-1)
(mm)
Vitamina C
(mg L-1)
controllo
67.8 b*
264.6 b
49
6.29 b
2.79
11.39a 1.39 a
8.47 b
64.40 a
16.75 a
DI 70%
63.6 b
239.1ab
50
6.14 ab
2.73
11.87 b 1.51b
8.18ab
70.06 b
19.60 ab
DI 50%
52.1 a
215 a
50
6.00 a
3.06
12.22 c 1.56 b
8.14 a
70.30 b
25.81 b
* Lettere differenti indicano differenze statisticamente significative
(P≤0.05, Tukey test)
59. Valori medi triennali dell’indice di verde e dello stato nutrizionale di piante di
arancio Tarocco in una prova di irrigazione deficitaria
N
P
K
Ca
Mg
Fe
Zn
Mn
(g kg-1)
(g kg-1)
(g kg-1)
(g kg-1)
(g kg-1)
(mg kg-1)
(mg kg-1)
(mg kg-1)
79.48 b* 27.5 b
1.37 a
7.4 a
44.1 a
4.32 a
114 a
24 a
37 a
DI 70%
79.76 b
27.3 ab
1.46 b
8.4 b
48.8 b
4.67 b
121 ab
39 b
56 b
DI 50%
76.96 a
26.7 a
1.48 b
8.4 b
48.4 b
4.55 b
125 b
29 a
41 a
Spad
controllo
* Lettere differenti indicano differenze statisticamente significative
(P≤0.05, Tukey test)
60. Per preservare la fertilità del suolo risulta
indispensabile la revisione dei protocolli
produttivi tradizionali, in particolare della tecnica
colturale
Linee di ricerca
Compostaggio
Prove agronomiche
Inerbimento
64. Parametri rilevati durante il processo di compostaggio
Pastazzo di agrume e residui verde ornamentale
Cumulo 1
70
60
58
56
55
Temperatura °C
50
54
49
48
46
46
45
43
53
53
51
55
52
54
45
41
40
30
20
10
T0
T1
T2
T3
T4
T5
Temperatura media
20
6,5
15
6
10
5,5
5
5
T0
T1
T2
T3
T4
Tempo di prelievo
T5
0
T0
T1
T2
T3
T4
Tempo di prelievo
T5
27
/1
0
20
/1
0
13
/1
0
6/
10
29
/9
22
/9
15
/9
8/
9
Tas o di umificazione (%
s
)
25
7
1/
9
25
/8
18
/8
11
/8
30
7,5
Polinomiale (Temp. media)
35
8
Rivoltamenti
40
C/N
9
4/
8
28
/7
Umidità media
8,5
pH
21
/7
14
/7
7/
7
30
/6
23
/6
16
/6
9/
6
2/
6
26
/5
19
/5
0
Prelievo campione
50
45
40
35
30
25
20
15
T0
T1
T2
T3
T4
Tempo di prelievo
T5
65. Composizione media di compost da pastazzo e limiti di legge (D.lgs. 75/2010)
Parametro
ACV
C-biol
ACM
C-conv
ACV
D.lgs. 75/2010
ACM
D.lgs. 75/2010
Umidità (%)
20
20
< 50
< 50
pH
8,5
8,4
6÷8,5
6÷8,5
Ceneri (%)
24,6
37,5
-
-
C organico totale (%)
38
31
> 30
> 25
N totale (%)
2,5
2,8
-
-
P2O5 (%)
0,7
1,3
-
-
K2O (%)
0,7
0,8
-
-
C/N
15
12
< 50
< 25
C da acidi umici e fulvici (%)
18
14
> 2,5
>7
Cadmio totale (mg kg-1)
<0,5
1,5
1,5
1,5
Mercurio totale (mg kg-1)
<0,1
<0,1
1,5
1,5
Rame totale (mg kg-1)
32
37
150
150
Zinco totale (mg kg-1)
99
320
500
500
Nichel totale (mg kg-1)
20
31
50
50
Piombo totale (mg kg-1)
13
10
140
140
Cromo (VI) (mg kg-1)
n.r.
n.r.
0,5
0,5
Conducibilità elettrica (dS m-1)
1,78
2,08
-
-
66. Cpastazzo
Gli scarti agrumari (pastazzo) sono un esempio
di gestione virtuosa dei residui
nel contesto della gestione integrata a livello territoriale
Ruolo chiave è svolto dal monitoraggio dei parametri di
processo (temperatura, umidità)
67. La FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) è il
materiale raccolto dalla raccolta differenziata dell’organico
(altrimenti detto umido).
Alternative di trattamento della FORSU
1.Trattamento in impianti con digestori anaerobici e cogenerazione con il biogas
2.Pirolisi a bassa temperatura con produzione di gas, combustibili liquidi e solidi
3.Pirolisi a bassa temperatura con produzione di carboncino
4.Gassificazione ad alta temperatura con produzione di syngas
5.Incenerimento in termovalorizzatori
68. Prove agronomiche
CONFRONTI FRA AGRUMETI CONDOTTI IN
BIOLOGICO E CONVENZIONALE
valutare le eventuali differenze per le
caratteristiche agronomiche e per i parametri
del suolo
individuare indici di valutazione
della fertilità del suolo
ottimizzare gli interventi nutrizionali
69. Il lavoro è stato realizzato sull’arancio [Citrus sinensis (L.)
Osbeck] Navelina’ ‘ Tarocco’
Osbeck] ‘Navelina’ e ‘Tarocco’ nella Sicilia orientale negli anni
2000 – 2005.
28 coppie di aziende omologhe per
territorio, suolo, cultivar, età, portinnesto – una convenzionale e
una biologica - (almeno da 3 anni in biologico).
APPORTI
kg ha-1
Convenzionale
Biologico
N
136
121
P2O5
110
98
K2O
113
107
RILIEVI
Analisi del suolo all’inizio e alla fine della ricerca
Analisi fogliare
Produzione
Parametri qualitativi alla maturazione
70. Analisi del suolo – parametri chimici
clay
(%)
silt
(%)
sand
(%)
TOC
(%)
Tot N
(g kg-1)
Organic
33.5
22.0
44.5
1.33
Convent.
30.6
20.1
49.3
1.08
active
lime
(g kg-1)
E.C.
(dS m-1)
Available
P
(mg kg-1)
Exc K
(mg kg-1)
Exc Ca
(mg kg-1)
8.0
49
3.26
23
381
3690
7.9
38
3.01
34
436
3424
C/
N
1:2.5
1.15
11
1.03
10
pH
*
Signific.
Significance: * P ≤ 0,05
Miglioramento di diversi indici della
qualità del suolo.
71. Livelli nutrizionali fogliari (media 4 anni)
N
K
Ca
Mg
S
Fe
Zn
Mn
(%)
(%)
(%)
(%)
(%)
(%)
(mg kg-1)
(mg kg-1)
(mg kg-1)
Organic
2.49
0.141
0.94
4.32
0.23
0.26
120
22
24
Convent.
‘Tarocco’
P
2.52
0.133
0.88
4.24
0.20
0.29
101
24
25
*
Signific.
‘Navelina’
**
2.52
0.170
1.09
4.80
0.21
0.32
132
21
25
Convent.
Signific.
Organic
2.60
0.153
0.95
4.60
0.19
0.29
118
24
24
*
**
*
Significance: * P ≤ 0,05; ** P ≤ 0,0 1
Valori entro il range dell’ottimalità per tutti gli elementi;
aumento dei livelli fogliari di P, K e Fe nelle parcelle
organiche.
72. Produzione e qualità dei frutti (media 4 anni)
Yield
(t ha-1)
Juice
content
(%)
Rind
thickness
(mm)
Central
axis
(mm)
TSS/TA
Vitamin C
(mg/100ml
Organic
25.3
193
40
5.4
9.5
8.43
69
Convent.
‘Tarocco’
Fruit
weight
(g)
27.1
203
39
5.6
9.8
8.16
64
*
‘Navelina’
Organic
19.9
197
43
5.0
9.0
10.26
65
Convent.
19.0
200
41
5.2
7.0
9.58
59
*
*
Simili livelli produttivi e qualitativi dei frutti; alti valori di S/A
e di vitamina C nei frutti nelle parcelle organiche.
73.
74. La sostanza organica e l’azoto totale, parametri della
fertilità dei suoli di lungo termine, hanno mostrato, nel
medio termine, un incremento verso valori più elevati nei
suoli nei quali sono stati utilizzati ammendanti organici.
L’equilibrio nutrizionale ed elevati standard produttivi,
qualitativi e quantitativi, possono essere raggiunti con
razionali interventi di fertilizzazione organica, in
particolare con l‘uso di compost di qualità.
L’incremento di SO nel suolo sembra dirigere
positivamente il sistema nutrizionale
SUOLO - PIANTA
75. Interazione tra inerbimenti controllati, intensità di lavorazione
e livelli di fertilità in agrumeto
Presso l’azienda sperimentale Palazzelli del CRA-ACM, in fase
di reimpianto l’appezzamento è stato parzialmente sottoposto
a lavorazioni di rivoltamento (Controllo), mentre nella
rimanente parte il suolo è rimasto indisturbato mantenendo i
trattamenti fertilizzanti ricevuti nei precedenti 15 anni.
Livelli di carbonio organico (TOC) prima dell’inizio della prova
30000
TOC mg C kg-1 suolo
25000
20000
0-30 cm
15000
30-60 cm
10000
5000
0
MINERALE
COMPOST
POLLINA
LETAME
CONTROLLO
76.
77. Contenuto in azoto e livello di sostanza secca
delle copertura vegetali alla trinciatura
Inerbimento
N%
s.s.%
FAVINO
VECCIA + ORZO
ORZO
VECCIA
LUPINO
CONTROLLO
2,03
1,84
1,76
2,82
2,49
2,10
18,0
26,1
24,8
20,5
12,8
14,5
78. Biomassa totale prodotta nelle date di campionamento
Effetto inerbimento
Effetto suolo
12000
10000
10000
8000
8000
A
6000
kg ha-1
kg ha-1
22 febbraio 2013
12000
AB
BC
CD
4000
CD
N.S.
6000
4000
D
2000
2000
0
0
FAVINO
12000
A
VECCIA+ORZO
ORZO
VECCIA
LUPINO
MINERALE
CONTROLLO
POLLINA
LETAME
DISTURBATO
LETAME
DISTURBATO
12000
A
A
10000
10000
8000
8000
B
B
6000
B
kg ha-1
N.S.
kg ha-1
10 aprile 2013
COMPOST
6000
4000
4000
2000
2000
0
0
FAVINO
VECCIA+ORZO
ORZO
VECCIA
LUPINO
CONTROLLO
Biomassa totale
MINERALE
COMPOST
Biomassa infestanti
POLLINA
79. Contenuto in azoto totale nelle biomasse interrate
Effetto suolo
Effetto inerbimento
250
250
A
200
AB
200
AB
N.S.
AB
BC
150
kg ha-1
kg ha-1
150
C
100
50
100
50
0
0
FAVINO
VECCIA+ORZO
ORZO
VECCIA
LUPINO
CONTROLLO
Ntot biomassa
MINERALE
Ntot infestanti
COMPOST
POLLINA
LETAME
DISTURBATO
81. L’intensa lavorazione del suolo ha determinato mineralizzazione della
sostanza organica
L’orzo, anche in miscuglio con veccia:
ha coperto precocemente il suolo
azzerato la presenza di infestanti
ridotto significativamente l’N minerale
prodotto la maggiore quantità di biomassa
Il favino e il mix orzo/veccia hanno apportato le più alte quantità di N
I risultati del primo anno di prova confermano sia l’efficacia del favino come
coltura da sovescio nei giovani agrumeti, sia l’efficienza delle
graminacee nell’utilizzo della fertilità residua del sistema
L’utilizzo dell’orzo, da solo o in miscuglio con veccia, come coltura di
copertura nel periodo autunno-vernino in agrumeto può rappresentare
una valida alternativa alle leguminose in caso di alta fertilità del
sistema o di rischio di erosione