Dal sogno al progetto: career coaching per trovare lavoro
Comunicare con efficacia. Uso della PNL nel processo di coaching
1. Comunicare con efficacia
Elementi di PNL nel processo di coaching
Con
Irene Morrione
Coach ACC, Master practictioner PNL
2. Presupposti della PNL vicini al coaching
• La mappa non è il territorio
• Non limitare le scelte di una persona
• Le risorse del cliente sono nella sua storia
personale
• Rispettate i messaggi del cliente
• In un sistema l’elemento con più possibilità
di scelta è l’elemento di controllo
• Non esistono fallimenti ma solo risultati
• E’ possibile dare molteplici interpretazioni
allo stesso evento
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3. L’agenda di oggi
PNL: alcuni strumenti al servizio del
coaching:
• Sistemi rappresentazionali
• Mirroring
• Linguaggio di precisione
• Sessione plenaria
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4. Comunicare con efficacia - ICF
• Ascolto attivo - Capacità di concentrarsi completamente su ciò che
il cliente sta dicendo e non sta dicendo, di comprendere il significato
di ciò che viene detto nel contesto dei desideri del cliente, e di
sostenere l’auto-espressione/spontaneità del cliente
• Domande Potenti - Capacità di porre domande che rivelano le
informazioni necessarie per il massimo beneficio nel rapporto tra il
coach e il cliente
• Comunicazione diretta - Capacità di comunicare in modo efficace
nel corso delle sessioni di coaching e di utilizzare un linguaggio che
abbia il maggior impatto positivo sul cliente
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5. Aspetti della comunicazione
NON VERBALE
Mimica
Postura
Prossemica
Fisiologia
PARA VERBALE
Tono
Volume
Pause
Interiezioni
Velocità
VERBALE
Parole
6. Importanza degli aspetti
NON VERBALE
Mimica
Postura
Prossemica
Fisiologia
PARA VERBALE
Tono
Volume
Pause
Interiezioni
Velocità
VERBALE
Parole
7. Sistemi rappresentazionali
V = visivo
A = auditivo
K = cinestesico
O= olfattivo K
G= gustativo
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8. Sistema rappresentazionale primario
E’ quello di cui un individuo è più consapevole .
Comprendere il SRP del coachee significa capire il
modo in cui elabora gli input selezionati dalla realtà
• Si riconosce ascoltando i predicati:
VERBI
AGGETTIVI
SOSTANTIVI
AVVERBI
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9. Griglia sistemi rappresentazionali
VISIVO AUDITIVO CINESTESICO
VERBALE Vedere, brillante, chiaro, Ascoltare, raccontare, dire, Afferrare, toccare, accarezzare,
inquadrare, mostrare, discutere, rumoroso, fragoroso, premere, contatto, solido,
cristallino, evidentemente musica, clamorosamente calorosamente
PARAVERB.
Tono Alto Costante/vario Basso
Volume Alto Costante/medio Basso
Velocità Elevata Variabile Ridotta
Pause Assenti Assenti/presenti Presenti
NON VERB.
Gestualità Centrifuga Linea delle orecchie Centripeta
Mimica Asimmetrica Simmetrica Simmetrica
Postura Aperta, in tensione Variabile Chiusa, rilassata
Prossemica Distanze ridotte Intermedia Distanze elevate
FISIOLOGIA
Respirazione Toracica Intermedia Addominale
Colorito Pallido Intermedio Sanguigno
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10. Alleniamoci:
scopri tuoi sistemi rappresentazionali
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11. Mirroring per creare rapport
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12. Alleniamoci:
creare rapport con il mirroring
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13. Il linguaggio
Struttura
superficiale
Trasformazioni
Struttura profonda
Esperienza primaria
(VACOG)
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14. Cos’è il Metamodello linguistico?
• E’ un modello del linguaggio. Poiché il
linguaggio è a sua volta un modello del
mondo si parla di META MODELLO
(Bandler e Grinder)
• Il metamodello è anche detto
linguaggio di precisione
(Robbins)
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15. A cosa serve?
Permette di ampliare la
rappresentazione
linguistica di
un’esperienza passando Struttura superficiale
dalla struttura
superficiale ad una più Trasformazioni
dettagliata, ricca ed
esplicita (profonda). Struttura profonda
Esperienza primaria
Colma lo iato tra (VACOG)
linguaggio ed
esperienza sensoriale
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16. Come si concretizza?
In una serie di domande
ciascuna volta a rimuovere
una trasformazione
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17. Cosa accadrebbe se considerassi l’uso
del metamodello nel coaching?
Faciliterei il coachee nel processo di
arricchimento della sua mappa
Aumenterei il suo numero di scelte
possibili
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18. Cosa accadrebbe se applicassi il
metamodello nella mia vita?
• Limiterei gli “equivoci comunicativi”
• Aumenterei la mia efficacia
comunicativa
• Amplierei la mia mappa del mondo e
quella degli altri
• Aumenterei le opzioni di
comportamento
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19. Il modello di Robbins
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20. Warning
il perché non è una Il perché è una
domanda domanda
metamodello collusiva in
quanto dà per
scontato che le
mappe siano le
stesse
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21. Alleniamoci:
domande metamodello
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22. Bibliografia
• La Struttura della magia – R.Bandler, J.
Grinder, Ed Astrolabio
• Magia pratica – S. Lankton, Ed Astrolabio
• Come ottenere il meglio da sé e dagli altri –
A. Robbins, Ed Bompiani
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23. Grazie a tutti!
Irene Morrione
irene.morrione@gmail.com
www.irenemorrione.it
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