2. Agenda
• Introduzione: il Global Outlook 2012
• L’Europa nel contesto globale
• L’Italia nei mercati internazionali
• Altre raccomandazioni di policy
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3. Introduzione: il Global Outlook (I)
• Nove incontri dedicati alle tendenze osservabili in
aree del mondo in fase di transizione e
trasformazione economica
– Unione europea (2)
– Paesi del Golfo
– Russia
– Cina
– Turchia
– Mediterraneo
– Brasile
– Italia e internazionalizzazione delle imprese
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4. Introduzione: il Global Outlook (II)
• Macrotendenze
– Globalizzazione dell’economia
– Crisi economica e vincoli di spesa di molti governi
– Austerità e “moltiplicatori”
– Quali politiche per la crescita?
– Presenza dello Stato nell’economia
– Global value chains
– Ritorno del protezionismo?
– Nuove sfide per la trade policy (TPP, TTIP)
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6. Agenda
• Introduzione: il Global Outlook 2012
• L’Europa nel contesto globale
• L’Italia nei mercati internazionali
• Altre raccomandazioni di policy
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7. L’Europa: gigante dai piedi d’argilla?
• Il più grande mercato del mondo...
– Maggior volume di scambi commerciali
– Leader sia nell’import che nell’export
• ... Con i problemi più grandi del mondo
– Un’età media avanzata
– Un mercato interno non ancora del tutto integrato
– Difficoltà di valorizzare il knowledge triangle
– Produttività del lavoro “in picchiata”
– .. più, ovviamente, la crisi dell’Euro
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10. Che succede all’Europa?
• Troppa concorrenza, poca industrial policy?
• Le incertezze della politica dell’innovazione
• L’Europa e le global value chains
– “assembled in Europe”?
• Una risposta inadeguata
– Protezionismo e trade policy: troppe occasioni
mancate?
– Necessità dei FTAs
– L’urgenza del TTIP?
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11. 450
400
La deriva continentale nella ricerca...
350
US
300
250
EU27
200
China
150
Japan
100
50 India
0
2004 2008 2012 2018
€ billion in PPS at 2000 prices and exchange rates, 1995-2008 (China excluding Hong Kong)
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13. Come siamo arrivati fin qui?
1. Basso investimento privato in R&S
2. Un mercato dei capitali di rischio frammentato
3. Regole per il trasferimento tecnoloigco poco chiare
4. Mancano gli “yollies”
5. Istruzione e competenze e università in declino
6. Chiusura all’attrazione di talenti dall’estero
7. Politiche pubbliche non “innovation-friendly”
8. Poca informazione e consapevolezza
9. Governance troppo complessa
10. Mancanza di infrastrutture di qualità (CEF??)
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14. Una risposta fin qui inadeguata
• Problemi di “azione collettiva” tra Stati Membri
• Una trade policy confusa, spesso controproducente
• Una politica economica da ripensare: how much is enough?
• Timidi segnali di ripresa nella politica industriale e nelle
politiche per la entrepreneurship
• Nessun vero segnale di ripresa nella politica dell’innovazione: è
necessario cambiare paradigma e puntare su alleanze tra grandi
e piccole imprese
• Decisioni preoccupanti sul bilancio UE, soprattutto per quanto
riguarda la Connecting Europe Facility
• L’era della “regulatory fitness” promette molto, ma non
dipende soltanto dalla Commissione
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15. La ricetta del global outlook
• Non basta il “six pack”...
– politiche di austerità: the jury is out
– Rafforzamento della governance e della resilienza
delle istituzioni UE
• ...Bisogna essere “smart”
– Innovazione (grandi imprese e PMI)
– Politica industriale
– Infrastrutture
– Mercato interno
– Smart regulation (multi-livello)
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16. Agenda
• Introduzione: il Global Outlook 2012
• L’Europa nel contesto globale
• L’Italia nei mercati internazionali
• Altre raccomandazioni di policy
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17. L’Italia
• I problemi dell’Europa si ripresentano, in modo
ancor più evidente, nel nostro paese
– Età media molto elevata
– Produttività e redditi in declino
– Tessuto produttivo bisognoso di riqualificazione
– Difficoltà ad entrare nelle GVCs
– Un sistema universitario in declino
– Eccessiva chiusura ai talenti stranieri
– Una politica controversa e spesso contraddittoria per le grandi e
le piccole imprese
– “Più realista del Re” nella politica industriale
– Governance assai farraginosa a livello nazionale e locale
– Mancanza di una visione di medio-lungo periodo
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18. L’Italia: raccomandazioni di policy (I)
• Strategie di investimento pubblico e privato per rafforzare la
dotazione infrastrutturale, in particolare la rete logistica, la
banda larga, il cloud computing, le tecnologie satellitari
• Una chiara strategia per la riforma del sistema universitario
• Una visione multi-livello orientata alla “specializzazione
intelligente” e al recupero dei distretti industriali nelle GVCs.
• Attrazione “intelligente” degli investimenti diretti esteri.
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19. L’Italia: raccomandazioni di policy (II)
• Smart Italy?
– Obiettivi di competitività di medio-lungo periodo,
misurabili nel tempo
– Pianificazione legislativa annuale, orientata al
raggiungimento di tali obiettivi
– Un vero sistema di AIR, trasparente e abbinato a
consultazioni pubbliche
– Ridurre i costi e i tempi della burocrazia per le nuove
imprese e per quelle esistenti attraverso nuovi modelli di
calcolo dei regulatory costs
– Coordinamento con il livello UE
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20. Agenda
• Introduzione: il Global Outlook 2012
• L’Europa nel contesto globale
• L’Italia nei mercati internazionali
• Altre raccomandazioni di policy
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21. us and them
• Possibilità di cooperazione tecnologica con i Paesi del Golfo
per le nuove tecnologie, le infrastrutture e l’istruzione
• Rafforzare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, anche
attraverso una politica dell’immigrazione intelligente
• Cooperazione tra PMI italiane e turche, sfruttare le sinergie e
complementarietà e attaccare i mercati internazionali
• Cooperare con la Russia nel settore biotech e – per quanto
possibile – per l’accesso al procurement nazionale
• Italia e Brasile: cooperare nelle tecnologie sostenibilie e
nell’istruzione universitaria/R&S
• Italia e Cina: fare sistema nell’aggredire il colosso cinese,
porsi come alleato e non preda, cooperare nella ricerca
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22. Il “productivity gap”
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Source: The Conference Board, Total Economy Database, January 2012