5. Legge Coppino (1877) La legge Coppino è uno dei punti qualificanti del programma e della politica della Sinistra Storica. Essa incrementa l’obbligo scolastico da due anni a tre anni , portandolo dai 6 ai 9 anni di età e inoltre definisce le sanzioni per i genitori degli studenti che non adempiono all’obbligo . La legge non fu mai attuata pienamente perché di Comuni non erano in grado di sostenere le spese per il mantenimento delle scuole.
6. Legge Orlando (1904) Nei primi del Novecento si iniziano a vedere gli effetti positivi, se pur limitati, del sistema scolastico. Scende l’analfabetismo . La Legge Orlando prolunga l’obbligo scolastico fino al dodicesimo anno di età , prevedendo l’istituzione di un “Corso popolare” formato dalle classi quinta e sesta . Impone ai Comuni di istituire scuole almeno fino alla quarta classe e di assistere gli alunni più poveri.
9. Gruppo di allievi dell’ Educatorio Pacchierotti in via Garibaldi Fine Ottocento primi Novecento
10. I nonni raccontano… “ […] A casa posano il latte, prendono la “borgetta” di legno , il calamaio con l’ inchiostro e vanno verso il Monastero, al Cassero . Il passo è lungo, perché sono quasi le nove, la scuola sta per cominciare e la Taide, la bidella, si presenta ai ritardatari con la scopa in mano e grida: - Via a scuola, brindelloni!-. Perdonati sono soltanto i ragazzi di campagna, che vengono a piedi da lontano, col gelo, con l’acqua e con la neve, con gli zoccoli imbullettati a tracolla, che mettono per arrivare alla “vinova” e con il grosso ombrello verde d’incerato.
11. Appena in classe, si comincia la lezione con la preghiera, dopo si fa un po’ di copiato alla lavagna , o una pagina di “Bella Scrittura” , alcuni ripetono in piedi il passo letto ed a ricreazione si legge il libro Cuore , o Formicola e Perticone . Ma il momento più critico è quando c’è da risolvere un problema nel compito a numeri , o dire la tavoletta pitagorica , spesso, quando non si sa, sono righellate sulle mani, e che male, specialmente con i geloni! […] Non altrettanto bene capita a Pippo e la maestra gli mette in testa il cappello d’asino […] poi con quello gira per la classe, mentre i compagni in coro lo chiamano somaro. Ma, a consolare i ragazzi, arriva sempre la Billina, la fornaia, che riscalda la stanza con una padellata di fascine bruciate, poi distribuisce i pezzetti di “ciaccia” che tiene sempre in tasca. […] Dalla torre, l’orologio avverte che la scuola è finita, tra lo schiamazzo e risate allegre dei ragazzi, che si precipitano di corsa giù dal Cassero […] Il giovedì, che non c’è scuola, si va tutti contenti nel sagrato della compagnia […]” (A. M. FAEDDA GALLI, La Stagione del Cuore. Quando i nonni raccontano , Chiusi, Edizioni Luì, 1988, pp. 17-19).
12. Fine Ottocento primi Novecento Il “Monastero “ o “Cassero” Alcuni locali del Monastero ospitavano l’ Asilo infantile E. De Amicis , la 1° classe mista e la 2° e 3° femminile della Scuola obbligatoria . Le altre classi erano dislocate in Via Solferino ( 2° e 3° maschile e la scuola serale per gli adulti , che durava 5 mesi).
13. Chianciano 1902-1903 : Senza maestro “ Chianciano - Sono due mesi che la scuole dovevano essere aperte, ma per causa che non si trova un maestro […] i bambini seguitano a stare in vacanza. Io invece posso asserire che qui un insegnante non pensa a venirci, perché sa essere l’amministrazione comunale incontentabile, intrattabile e retrograda e sta a dimostrare ciò il fatto che in due anni ha cambiato quattro maestri, i quali, certo, usciti di qui non hanno fatto al comune una buona propaganda. I personaggi su nominati dicono anche che questo paese è un covo di birbanti e per questo i maestri sono restii a venirci ad insegnare. […]”. (Da “La Martinella”, n°48 del 29.11.1902) “ Chianciano , 21. Sono tre anni che la nostra brava amm. comunale va in cerca di un insegnante che ancora non è stata abile di trovare, ed anche quest’anno siamo arrivati al 19 Ottobre giorno in cui si deve aprire la scuola ed il maestro non è ancora nato; gli alunni non mancano di accorrere ma la porta è chiusa! Volete saperne la ragione? I consiglieri di Chianciano, principiando dal Sindaco, prima di nominare il maestro si informano prima dell’opinione politica dei concorrenti e se capita un benpensante lo eleggono; ma poi va a finire che il benpensante o per un migliore stipendio o per altre ragioni si colloca altrove e noi rimaniamo senza. Ed eccoci di nuovo alla caccia di un benpensante interino. […] Insomma non cercano un maestro ma un ben…pensante! […]”. (Da “La Martinella”,n°43 del 24.10.1903)
17. LE SCUOLE In questo periodo le scuole erano sparse per tutto il paese. Nel Monastero c’erano tre classi: la prima, la seconda e la terza elementare. La quarta e la quinta erano situate in via Solferino . Le lezioni della Scuola di Avviamento , invece, si tenevano nel pomeriggio nelle stesse aule che la mattina erano occupate dagli scolari delle Scuole Elementari. Nella zona termale c’era la scuola dei Bagni , che ebbe varie sedi, mentre nelle campagne c’erano due scuole rurali: una in località Le Valli e l’altra alla Maglianella . In queste scuole c‘erano le pluriclassi, cioè una maestra che teneva bambini di età diverse.
18. Chianciano 1915 Istituzione di due scuole miste alla Foce e alle ‘Valli’ “ Consiglio Comunale del 4.12.1915 - Delibera n° 79 Atteso che è vivissimo il desiderio e sentito il bisogno nella popolazione rurale, che nel vasto territorio del nostro comune sorgano nuove scuole, cui possano accedere i fanciulli delle numerose famiglie coloniche, distanti dal capoluogo e da questo divise da ostacoli naturali di viabilità; Atteso che principale obbiettivo del programma amministrativo di questa rappresentanza municipale fù appunto il miglioramento e l’ampliamento dell’istruzione popolare, e la istituzione di scuole miste in campagna fu oggetto di un recente voto unanime di questo Consiglio; Atteso che due sono i centri che, per l’ubicazione, per densità di popolazione, per percentuale di analfabeti, per raggruppamento di casolari, si ravvisano i più adatti per sede di nuove scuole, e cioè “La Foce” a sud ovest, e “Le Valli” a sud est del capoluogo […] Su proposta della Giunta Municipale il Consiglio delibera esprimere i voti più vivi presso l’Amministrazione Provinciale scolastica e del superiore Ministero, affinché nel territorio del nostro Comune, siano istituite le seguenti nuove scuole: (…) 1° una scuola mista alla Foce (…) 2° altra scuola mista alle Valli ” ( Chianciano Terme 1900-1945 cronache, documenti, testimonianze , a cura di B. ANGELI-R. BETTI-F. FE’, Siena, Edizioni Periccioli , 1984, pp. 169-170).
19. 1935 La Foce Scuolabus di altri tempi “ La carrozza che faceva il giro dei poderi della Foce per portare i bambini a scuola. Il 14 febbraio l’Asilo infantile della Foce è ufficialmente ritenuto idoneo. L’istituzione della ‘Casa dei Bambini è una delle tante iniziative dei marchesi Antonio e Iris Origo che avevano acquistato nel 1924 questo vasto appezzamento di terreno di 1400 ettari esteso sulle crete della Valdorcia; nonostante l’estrema povertà della zona e l’aridità del terreno, riusciranno a ricavarne una tenuta modello. Con un duro lavoro, ma anche con le sovvenzioni per le bonifiche concesse dallo Stato, quella terra diviene fertilissima e i contadini, fino a quel momento abituati a una vita di miseria, avranno vere e proprie case coloniche, un asilo, una scuola, un ambulatorio medico. Alla Foce, poco a poco, il distacco che era sempre esistito tra proprietari terrieri e contadini si colmerà grazie all’impegno degli Origo” . (A. FABBRI, <<Chianciano fegato sano>>. 1926-1952 gli anni dello sviluppo dell’affermazione della stazione termale , Montepulciano, Editrice Le Balze, 2003, p. 78).
20. 1924 In quest’anno cessò la scuola di disegno e d’arte che era al Monastero e venne istituita la scuola serale per analfabeti e semianalfabeti di età superiore ai 14 anni. Il marchese Origo adattò alcuni locali della fattoria La Foce a sede di scuola e abitazione per l’insegnante. Nell’anno scolastico 1924-25 gli insegnanti della Scuola Elementare pubblica erano Giuseppina Momaroni, Rosella Conti, Giovannina Benocci Pruker, Colomba Brini Terrosi, Dina Tiradritti e Domenica Batelli.. L’Asilo era tenuto dalle suore Alcantarine .
22. Il Patronato scolastico era una istituzione che distribuiva i quaderni gratis fra i bambini che non potevano permettersi di comprarli. Le copertine dei quaderni erano legate al Fascismo e alla guerra, oppure erano nere. Il diario non esisteva, ma con la parola diario si intendeva una composizione scritta dove i ragazzi raccontavano ciò che avevano fatto il pomeriggio precedente. Le cartelle erano fatte di cartone pressato o di finta pelle e si tenevano a tracolla. I ragazzi scrivevano con la matita (lapis) e con delle asticelle di legno che sulla punta avevano dei pennini che venivano intinti nel calamaio. I banchi, infatti, erano di legno con un foro per mettervi il calamaio e vi sedevano due allievi. I bambini delle Elementari portavano un grembiule contrassegnato da righe orizzontali che indicavano la classe di frequenza. IL MATERIALE SCOLASTICO
26. VITA DI CLASSE L’ igiene si curava molto e nella pagella c’era una voce solo per questo. Le maestre erano severe e infliggevano ai ragazzi delle punizioni come le bacchettate sulle mani o sulle gambe oppure li mettevano dietro alla lavagna in ginocchioni sul grano o i ceci. Le classi erano miste e numerose, ma anno dopo anno si riducevano per il numero dei bocciati. La scuola iniziava alle ore 8.30 e terminava alle 12.30 con un intervallo di 10 minuti per la ricreazione. A colazione gli alunni mangiavano il pane con la marmellata, con i salumi o con la frittata, bagnato con acqua e zucchero o con il vino, una mela oppure un pezzo di ciaccia. Le aule erano grandi e riscaldate da una grande stufa a legna.
34. 1941 Inaugurazione del nuovo edificio scolastico Nel 1941 non c’era il sindaco ma c’era un podestà e fu inaugurata la scuola di via Dante alla presenza delle autorità. Il piazzale antistante era intitolato a Italo Balbo.
36. La Costituzione italiana e l’istruzione Art. 34. La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. Art. 33. […] La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. […] È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. […]
43. Anni ‘60 Gruppo di allieve con insegnanti in gita Nel 1962 viene abolita la scuola di avviamento al lavoro con la creazione di una scuola media unificata che permette l’accesso a tutte le scuole superiori. Il Latino diventa materia facoltativa nell'ultimo (terzo) anno, ma necessaria per l’accesso al liceo.
45. Anni ’70 Pagella Scuola Elementare I “Decreti delegati” del 1974 introducono nella vita della scuola una rappresentanza dei genitori e del personale ATA. Il cambiamento maggiore investe la Scuola Elementare con la nascita della “scuola a tempo pieno”. Sempre negli Anni ’70 si introduce il principio dell’integrazione mediante l’assegnazione di insegnanti di sostegno alle classi per gli alunni diversamente abili. Si aboliscono, inoltre, gli esami di riparazione alla Scuola Media e scompare il Latino come disciplina autonoma.
46. Anni ’80-’90 In questi anni ci sono significativi cambiamenti per la Scuola Elementare con i Programmi del 1985 e la legge del 1990, che ha come conseguenza l’introduzione di una pluralità di docenti per la stessa classe.
48. INGRESSO PRINCIPALE Il nostro edificio scolastico principale è piuttosto grande, la facciata è a mattoncini, mentre il retro è di colore giallo. L’entrata per gli alunni della Scuola Primaria E. De Amicis e per quelli dell’Infanzia è situata sul davanti, mentre quella dei ragazzi frequentanti la Scuola secondaria di Primo Grado F. Tozzi è nella facciata laterale.
50. Facciata lato Scuola Secondaria Cortile interno spazio giochi dell’Infanzia L’edificio è suddiviso in quattro piani, nei quali si trovano varie aule. Nella nostra scuola ci sono una mensa, a piano terra, e una palestra, che è collocata all’esterno dell’edificio scolastico.
51. A piano terra si trovano l’ufficio della nostra Dirigente scolastica, Maddalena Montemurro, la segreteria e la sala insegnanti. Nell’Istituto lavorano anche alcuni collaboratori scolastici.
54. Del nostro Istituto scolastico fa anche parte la Scuola Primaria M. Mencarelli , che è situata in via Alessandro Manzoni. L’edificio è grande e diviso in due piani, di colore giallognolo con delle pietre. All’interno ci sono anche aule attrezzate per lo svolgimento di particolari attività, come ad esempio il laboratorio artistico, quello musicale e informatico.
55. Federigo Tozzi nacque a Siena nel 1883 e morì a Roma nel 1920. Compì studi saltuari e disordinati, ma grazie alla sua attività di autodidatta, leggendo autori antichi e moderni presso la biblioteca comunale della sua città, formò una cultura aperta ai più diversi influssi, soprattutto quelli della moderna psicologia, affiancandosi a Pirandello e a Svevo. Le sue opere più importanti sono i romanzi Con gli occhi chiusi, Il podere, Tre croci.
65. Si ringraziano le famiglie per la disponibilità, per le foto e i documenti prestati . Un particolare ringraziamento all’avvocato Alberto Fabbri per la gentile collaborazione. Le insegnanti: Dell’Erba Maria Angela e Landi Benedetta
66. Classe II B Avanzati Sara Bartalucci Sara Castorrini Kevin Crociani Ettore D’Antonio Andrea Della Lena Federica Fierli Sara Figuretti Tommaso Forzoni Maria Elena Giulianini Valentina Lombardi Lorenzo Loreto Teresa Mangiavacchi Margherita Mariotti Silvia Morellini Tatiana Mucciarelli Giulio Pascucci Lisa Piccinelli Francesco Provenda Simone Radanova Silviya Rusu Alexandru Senatore Fabio Sergio Angela Trusca Mihaela Classe II C Adascalitei Claudiu Angelillo Davide Ballati Sofia Bianchi Francesca Campiani Chiara Cardone Alessio Chechi Alice Coscione Aniello Giani Elisa Giannotti Silvia Landi Irina Magi Amleto Mangiante Federico Molinari Sara Morganti Lara Munoz Joshua Naic Adrian Pasquini Alessandro Rossi Giorgia Salvia Maria Sofia Tuica Cristiana Varga Laarisa Vata Florenc Vivacqua Sara Zaytzev Nikita Zimbru Marian A. S. 2008/2009