Gaspare Caliri [Kilowatt] racconta il percorso CoopUP Bologna, primo esperimento di incubazione di community d’imprese: un'incubazione di ecosistema (tribù), pensata non per accelerare la singola idea, ma per avviare il nucleo di un ecosistema produttivo, creativo, sociale.
CoopUPBo è il percorso di incubazione per idee, cooperative e persone promosso da Confcooperative Bologna in collaborazione con Kilowatt, Irecoop e Emil Banca.
2. Cos’è CoopUP Bologna
CoopUP Bologna è il primo esperimento di incubazione di community d’imprese: noi
la chiamiamo incubazione di ecosistema (la nostra tribù), pensata non per accelerare
la singola idea, ma per avviare il nucleo di un ecosistema produttivo, creativo, sociale.
CoopUP Bologna è un percorso di formazione, networking e incubazione per idee,
persone e cooperative promosso da Confcooperative Bologna, con il supporto di
Irecoop Emilia-Romagna, Kilowatt e Emil Banca Credito Cooperativo.
3. Qualche numero di quest’anno
41 idee di impresa hanno risposto alla call
23 hanno portato a termine il percorso
13 sono soggetti già esistenti che si sono messi in gioco
Gruppo Facebook aperto: 344 membri iscritti [+160 dall’edizione 2015-16]
Gruppo Facebook chiuso, riservato ai soli partecipanti: 72 membri
Gli ambiti: turismo, cultura, educazione, piattaforme e servizi, nuovo artigianato
4. Rispetto alla prima edizione...
Le application sono aumentate del 400%
Ancora di più del primo anno abbiamo insistito molto sulla prototipazione e sulla
validazione dell’idea imprenditoriale.
Quest’anno la community è stata ancora più protagonista: è stato il primo compimento
di un approccio che unisce incubazione e community organizing. Un elemento tra
tutti: sono emerse alcune figure che ci hanno aiutato ad alimentare e guidare la
community.
5. Un nuovo modello di incubazione
L’esperienza di CoopUp si colloca, a nostro parere, in uno spazio ancora non molto
presidiato da altre forme di incubazione, ma molto più coerente con il modello
cooperativo: lo spazio della collaborazione di ecosistema, della community. Abbiamo
quindi lavorato per creare dinamiche collaborative, riconducibili a un modello che
abbiamo definito “tribale”.
L’obiettivo dell’edizione 2016 è stato di ampliare il network e la community costruiti
già nella prima edizione, offrendo alle startup non solo il valore della nostra
conoscenze e degli strumenti di business, ma una community di utenti, di tester, di
relazioni dove attivare nuove opportunità di scambio e confronto, in ottica di crescita
comune.
10. Un primo rilancio al mondo cooperativo
La nostra community è cresciuta, si è alimentata di nuove startup, nuove idee, nuove
energie. Lavorare in ottica di ecosistema significa creare delle relazioni di sostegno,
mutualità e innovazione tra le startup ma anche con gli altri anelli della catena di
produzione del valore.
Vorremmo che a questa community partecipasse tutto il mondo e il movimento
cooperativo, ancitutto con le sue aziende. Vorremmo che CoopUP fosse percepito
come un percorso di incubazione, di collaborazione ma anche di innovazione (aperta)
per tutti.
11. Un secondo rilancio a medio termine
Se la prima cosa che ci piacerebbe si sottolineasse di questo percorso non è solo il
numero di coop aperte, ma la quantità e la qualità delle collaborazioni attivate, questo
non si può leggere a breve termine, ma almeno in ottica biennale o triennale.
Un primo strumento che abbiamo messo in atto è il board di CoopUP Bologna: un
gruppo di persone che vengono dai percorsi precedenti, dal mondo associativo, dalla
rete di imprese: un luogo relazionale dove mantenere attivo un allineamento
continuo sugli obiettivi del progetto.