SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  67
Télécharger pour lire hors ligne
HATERS GONNA
HATE
INCITAMENTO ALL’ODIO
A CURA DI:
Irene Barbieri
Leonardo Dal Tio
Cristina Moscatelli
Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative
Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo
stesso modo – 3.0” (
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it)
La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti
e alle screen shot, i cui diritti restano in capo ai rispettivi
proprietari, che, ove possibile, sono stati indicati. Gli autori si
scusano per eventuali omissioni, e restano a disposizione per
correggerle.
INDICE
1.  CHE COS’È L’HATE SPEECH
2.  COMPRENDIAMONE LE RAGIONI
3.  COME CONTRASTARLO
Giovanni Ziccardi (giurista e docente di
informatica giuridica all’università di Milano)
DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI HATE SPEECH?
L'INCITAMENTO ALL'ODIO (HATE SPEECH) È UNA CATEGORIA
DELLA GIURISPRUDENZA USA (E DA POCHI ANNI ANCHE DI
QUELLA EUROPEA) CHE INDICA UN GENERE DI PAROLE E
DISCORSI CHE HANNO LO SCOPO DI ESPRIMERE ODIO E
INTOLLERANZA VERSO UNA PERSONA O UN GRUPPO (RAZZIALE,
ETNICO, RELIGIOSO, DI GENERE O ORIENTAMENTO SESSUALE), O
NEI CONFRONTI DI CATEGORIE PIÙ DEBOLI DI SOGGETTI.
▸  Esiste da che esiste internet (e da ancor
prima)
▸  Si libera online come espressione di
comportamenti violenti e antisociali
▸  La massiccia penetrazione dei social nella
vita quotidiana ha rivelato e dischiuso un
universo di sostenitori dell’atteggiamento
violento
IL FENOMENO HATE SPEECH IN RETE
WHAT’S HOT WHAT’S NOT
▸  Sulla scia di Geography of Hate, un progetto sviluppato dai ricercatori della
Humboldt State University, un team che ha ricostruito, grazie a Twitter, la
mappa interattiva del razzismo e delle intolleranze etniche più diffuse negli
States …
LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
CLASSIFICA DELLE REGIONI
PIÙ INTOLLERANTI
LOMBARDIA
FRIULI
CAMPANIA
ABRUZZO
PUGLIA
SU UN TOTALE DI
1.800.000 TWEET
I RISULTATI
ALCUNI CASI DI
HATE SPEECH.
Giovanni Mela
TRATTI DA :
IL LOMBROSIANO
LO SCETTICO
IL CONTENT EDITOR
IL PERITO OFFESO
HATE SPEECH CONTRO FIGURE ISTITUZIONALI
MEGAMIX
LA RETE É UNA GRANDE
CASSA DI RISONANZA
๏  RELAZIONI SIMMETRICHE MA
SOPRATTUTTO ASIMMETRICHE
๏  MECCANISMI DI
CONDIVISIONE (SHARING,
EMBEDDING, MENZIONI)
๏  BREVITÀ (intesa sia a livello
temporale che di contenuti)
CARATTERIZZATA DA:
QUESTIONE DI CIFRE
Da un rapporto redatto nel 2015 nel
quadro del progetto “BRICKS” ( Building
respect on the Internet by Combating
Hate Speech) è emerso che:
๏  L’ UNAR (Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali) ha registrato
347 casi di espressioni razziste sui social, di
cui 185 su Facebook, le altre divise tra
Twitter e YouTube; a cui si aggiungono altre
326 nei link che rilanciano.
๏  L’ ODIHR (Office for Democratic Institutions
and Human Rights) ha registrato 596 crimini
d’odio rilevati dalle forze dell’ordine, a cui si
aggiungono 114 casi riportati da
organizzazioni delle società civili.
In più, le associazioni francesi SOS RACISME,
JEWISH STUDENTS’ UNION E SOS
HOMOPHOBIE hanno segnalato nel 2015 586
post con contenuti razzisti, omofobi e
misogini, delle quali vengono rimosse il 34%
da Facebook, il 7% da YouTube, e solo il 4% da
Twitter.
Microsoft è grande fan delle IA e di recente ne ha
sviluppata una che risponde al nome di Tay.
Tay nasceva con l’obiettivo di simulare una
conversazione intelligente con gli utenti,
sperimentando la comprensione del linguaggio.
La “chatbot” è stata immessa nella rete senza
alcuna guida esterna, tra i 350 milioni di account
Twitter attivi.
Dopo 24 h Tay si è trasformata in un
mostro: chiede ai suoi follower di
sottometterla sessualmente, ammicca
ambiguamente a loro chiamandoli “daddy”,
è disgustosamente razzista, disprezza le
donne, e, dulcis in fundo, nega l’esistenza
dell’olocausto inneggiando a Hitler.
UN BOT
UN PO’ NAIF
IL RISULTATO?
FORSE - IN
QUEST’AULA -
TUTTI SANNO CHE:
Esistono delle problematiche che riguardano la
giurisprudenza per ciò che concerne i casi di hate
speech. Vediamo alcune NORMATIVE DI RIFERIMENTO:
๏ REATO DI OPINIONE
Manifestazione di un’opinione
aggressiva dell’altrui sfera morale,
ovvero non rispettosa dei parametri
costituzionali previsti in tema di
libertà di pensiero.
๏  REATO DI DIFFAMAZIONE
Comunicare con più persone
offendendo la reputazione di un
soggetto non presente.
๏  DIRITTO ALL’OBLIO
Consiste nella cancellazione dagli
archivi online, anche a distanza di
anni, di tutto il materiale che può
risultare sconveniente e dannoso per
soggetti che sono stati protagonisti in
passato di fatti di cronaca.
Il confine è molto vago, abbastanza da
farci sentire LEGITTIMATI o GIUSTIFICATI ad
avere comportamenti violenti.
LA QUESTIONE È DELICATA
REATO DI OPINIONE LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
VS
REATO DI DIFFAMAZIONE DIRITTO DI CRONACA, CRITICA,
SATIRAVS
DIRITTO ALL’OBLIO DIRITTO DI LIBERA RICERCA
STORICAVS
LA SPIEGAZIONE
PIÙ INGENUA:
L’ANONIMATO
๏ DISTACCO DALLE NORME SOCIALI
๏ ELIMINA LA RESPONSABILITÀ
MORALE
๏ RIDUCE LA POSSIBILITÀ DI
CONSEGUENZE LEGALI
๏ CREA UNA DISPARITÀ RISPETTO ALLA
VITTIMA
๏ CONSENTE DI NON PREOCCUPARSI
DELLA DESIDERABILITÀ SOCIALE
๏ INCORAGGIA L’ESPOSIZIONE DI
OPINIONI MINORITARIE
REAL NAME POLICY
“First, it helps keep people safe. We know that
people are much less likely to try to act abusively
towards other members of our community when
they’re using their real names. There are plenty of
cases — for example, a woman leaving an
abusive relationship and trying to avoid her violent
ex-husband — where preventing the ex-husband
from creating profiles with fake names and
harassing her is important. As long as he’s using
his real name, she can easily block him.”
(Mark Zuckerberg)
La mancanza di contatto visivo diretto
limita l’empatia
Una demanipolazioni lle del classico
esperimento di Stanley Milgram del 1961
consiste nel manipolare il contatto visivo
ed uditivo
ANONIMATO E MANCANZA DI CONTATTO VISIVO
COSA NON TORNA?
NEI SOCIAL GENERALMENTE NON SI È ANONIMI, EPPURE!
▸  Analisi dei commenti in 1.612 petizioni sulla
piattaforma di petizioni online tedesca con funzioni
social (www.openpetition.de)
▸  La piattaforma consente agli utenti di decidere se
presentarsi anonimamente o meno
▸  Hanno osservato un maggior numero di interazioni
aggressive da parte di utenti che decidevano di NON
restare anonimi
Rost, K., Stahel, L., Frey, B., S., (2016). Digital Social Norm Enforcement: Online Firestorms in Social
Media.
L’effetto è debole, ma già il fatto che non sia l’opposto è
interessante
ALTRE SPIEGAZIONI? LE NORME SOCIALI
Le norme sociali sono rappresentazioni mentali di ciò che è da considerarsi un comportamento appropriato in società
e nei gruppi in generale. Le norme ci dicono come agire nelle diverse situazioni e tendiamo a disapprovare chi non le
rispetta.
๏ Più o meno istituzionalizzate
๏ In genere hanno la funzione di
promuovere un interesse
comune
๏ Spesso promuovono l’interesse
di un sottogruppo
๏ Servono come elemento di
inclusione ed esclusione tra
gruppi
2)  Le norme sociali vengono dunque
difese dai membri di un gruppo in
quanto utili alla vita del gruppo.
3)  Tuttavia nella vita reale difendere le
norme del gruppo può essere
faticoso, perché non lasciarlo fare
agli altri e godersi i frutti del loro
lavoro?
1)  Le norme sociali dunque difendono
gli interessi di un gruppo e lo
definiscono rispetto ad altri gruppi.
SECOND ORDER PUBLIC DILEMMA
Nella vita reale è faticoso e costoso
difendere le norme, cooperare per il
bene comune e magari dire a
qualcuno di comportarsi civilmente
faccia a faccia.
Tuttavia su Internet
succedono cose strane…
DIFENDERE LE NORME SOCIALI NON È MAI
STATO COSÌ FACILE!
È POCO COSTOSO:
-  - basta scrivere su una tastiera
-  - parli a tutto il mondo con un solo post
-  - nessuno ti prende a sberle!
È MOTIVANTE:
-  ricevi subito feedback positivi da altri
“giustizieri”
-  continue ed appaganti conferme di
appartenenza al tuo in-group
Vuole violare delle
norme sociali (e lo
sa)
Crede di essere in
minoranza o
addirittura solo
contro tutti
Crede di essere in
minoranza o
addirittura solo
contro tutti
Sta difendendo tutto
ciò che buono e
giusto
Lui e il suo
numeroso esercito
sono pronti a dare
battaglia
Non ha paura di nulla
perché rappresenta
la giustizia
CERCA L’ANONIMATO
VUOLE CHE TUTTI
CONOSCANO IL SUO
NOME
COME SAPETE IL WEB DI OGGI È
FORTEMENTE PERSONALIZZATO
1) ALGORITMI DI PERSONALIZZAZIONE
Ad esempio EdgeRank è il nome
dell’algoritmo di Facebook che determina la
visibilità di un post, fatto da un utente o un
pagina, all’interno dei news feed degli amici o
dei fan,
2) OMOFILIA
La tendenza a costruire legami sociali con
altre persone di cui non si conoscono i valori.
COSA C’ENTRA LA PERSONALIZZAZIONE
DEL WEB CON L’HATE SPEECH?
Il ragionamento umano (anche fuori dalla rete) è costantemente messo alla prova da una serie di
debolezze intrinseche, l’insieme degli effetti di queste debolezze in psicologia del pensiero è noto come
“confirmation bias”.
CONFIRMATION BIAS = tendenza a voler confermare le proprie convinzioni acquisite selezionando
informazioni confermanti, ignorando le disconfermanti e interpretando le informazioni ambigue come
conferme.
CONFIRMATION
BIAS
FILTER BUBBLE
EFFECT
+ =
VIVERE IN UNA BOLLA DI
CONFERME ASSIEME A PERSONE
SIMILI A NOI PUÒ ESSERE
PIACEVOLE, MA SI PAGA A CARO
PREZZO:
■ La tendenza a pensare che la propria
opinione sia quella di una
maggioranza di persone.
■ La conseguente tendenza a ritenere
gli “altri” (gli appartenenti ad altre
bolle) come pochi, stupidi e cattivi.
In sostanza, si configura una
drammatica ed insormontabile
polarizzazione delle opinioni tramite la
quale vengono radicalizzati i conflitti
ingroups-outgroups.
Lo psicologo Jonathan Haidt dice che siamo in parte scimmie, ma in
parte api e, come gli sciami, ci troviamo bene solo nella comunità a cui
apparteniamo premiando la sensazione di appartenenza con dosi
massicce di ossitocina.
API E SCIMMIE
Tuttavia su Internet
succedono cose strane…
OPINIONE PUBBLICA E
PREVALENTE
voglia di parlare
OPINIONE MINORITARIA
silenzio
LA SPIRALE DEL
SILENZIO
Elisabeth Noelle Neumann
■ Le persone possiedono un “senso
statistico” innato grazie al quale
riescono a capire qual è l’opinione
dominante.
■ Le persone sono disincentivate ad
esprimere opinioni contrarie a ciò che
percepiscono come maggioranza.
Nella televisione i contenuti
sono imposti dall’alto
É UN MODELLO PENSATO PER IL MEDIA
TELEVISIVO, MA SUL WEB?
TV WEB
Nel web 2.0 tutti pensano di far
parte di una maggioranza
L’ATTACCO ALLA REPUTAZIONE NASCE CON INTERNET?
GOGNA COME ISTITUZIONE
■ La tendenza a pensare che la propria
opinione sia quella di una maggioranza di
persone.
■ Gogna, marchiature, tonsura,
esposizione degli adulteri, punizioni
corporali in pubblico ecc…
■ XIX secolo: in Europa e in America
vengono eliminate le pubbliche
umiliazioni (in America solo il
Delaware “resiste” fino al 1952
■ Perché? Probabilmente per
l’estrema brutalità
▸  Niente assicurazioni all’epoca: se non trovi prede
rimani a bocca asciutta
▸  L’accordo: si condivide in caso di necessità
▸  E se uno dei cacciatori ne approfittasse?
DILEMMA DEL PRIGIONIERO
Essendo un comportamento radicato deve aver avuto
una funzione evolutiva, proviamo ad immaginarla:
Vuole violare delle
norme sociali (e lo
sa)
Situazione ottimale
Crede di essere in
minoranza o
addirittura solo
contro tutti
Viene aiutato, ma
non aiuta
Aiuta e viene aiutato
Aiuta, ma non viene
aiutato
TIPOLOGIE DI
GIOCATORI
COSTI E
RICAVI
▸  Wedekind, C., & Nilinski, M. (2000).
Cooperation throught image scoring in
humans
▸  Barklay, P. (2006). Reputationale benefits
for altruistic punishment
L’ATTACCO ALLA REPUTAZIONE COME SOLUZIONE
EVOLUTIVA CONTRO I FREE RIDERS
VI RICORDA QUALCOSA?
Ma quindi, è possibile COMBATTERE l’hate speech?
Esistono degli accorgimenti che si possono attuare nei confronti di chi
mette in atto questo tipo di condotte online?
La netiquette è un termine che unisce il vocabolo inglese network (=rete) e quello francese étiquette 
(= buona educazione).
LA NETIQUETTE
Con netiquette si indica l’insieme di regole non formalizzate, che a
partire dagli anni ’90, disciplinano il comportamento degli
utenti  di  Internet nel rapportarsi fra loro nell’utilizzo delle varie
risorse: come  newsgroup,  mailing list,  forum,  blog,  reti
sociali o email.
Inizialmente il mancato rispetto del
cosiddetto “galateo online” comportava una
generale disapprovazione da parte degli altri
utenti della rete, seguita solitamente
dall’isolamento del soggetto "maleducato" e
talvolta dalla richiesta di sospensione dei
servizi utilizzati.
Questo meccanismo ha fatto nascere delle
figure online che mirano proprio a tenere
sotto controllo la rete e che tuttora possiamo
trovare in luoghi di discussione come blog,
forum e game community.
LA MODERAZIONE
A seconda della grandezza della community possiamo avere
uno o più moderatori  (spesso abbreviato in Mod) e
generalmente un amministratore (Admin), che in base
all'affidabilità, la serietà e la competenza, assegna ad ogni
sezione uno specifico Mod.
Ecco alcuni dei poteri del moderatore:
๏ modifica dei post
๏ chiusura dei topic (=argomenti)
๏ assegnazione di avvertimenti agli utenti, ban o richiesta
di ban
๏ divisione/unione dei topic
๏ spostamento dei topic da una sezione all'altra
Il suo compito principale è
quello di vigilare sul rispetto
del regolamento del forum e,
qualora fosse necessario, di
smorzare i toni fra gli utenti.
Man mano che ci si affaccia a realtà più estese e articolate come i
social network, parlare di semplice netiquette però non basta.
Tutelano la loro reputazione online
affidandosi a esperti di comunicazione e
policy ben precise:
๏ AZIENDE
๏ ORGANIZZAZIONI
๏ ISTITUZIONI
๏ FIGURE PUBBLICHE
๏ VIP
IL SOCIAL MEDIA MANAGER
Crea argomenti di conversazione con gli
utenti/consumatori instaurando quella
che si definisce affinità
Gestisce i rapporti online contrastando
tutto ciò che non è visto positivamente e
che può danneggiare o distruggere la
reputazione dell’azienda, organizzazione o
persona
Questo è possibile solo mettendo in atto una strategia comunicativa ben
studiata e predefinita che tenga di conto sia un ipotesi di successo che una di
fallimento.
È quindi fondamentale saper fronteggiare una possibile crisi, in modo rapido
e efficace seguendo una precisa
policy precedentemente studiata e definita.
Il 13 dicembre 2015 Report, un programma
d’inchiesta di Rai 3, va in onda con una puntata
sull'affare da un miliardo di dollari di Eni, azienda
energetica colosso, per l’acquisto della licenza
per sondare i fondali marini della concessione
petrolifera Opl245, il più grande giacimento
offshore nigeriano.
UN ESEMPIO DI
STRATEGIA VINCENTE:
ENI VS REPORT
Nonostante le puntate di Report siano
registrate, quella sera, il gruppo energetico
decide di rispondere al programma con una
raffica di tweet preparati ad hoc e con una
pagina dedicata sul sito, con collegamenti e
approfondimenti sulle varie questioni trattate,
immagini e infografiche, per ribattere punto su
punto alla trasmissione.
PERCHÈ IL CASO È INTERESSANTE?
Anche se siamo di fonte a un dibattito più che un
caso di vero e proprio hate speech, si nota come
una strategia strutturata, studiata e
preparata applicata al momento giusto, e
cioè proprio quando la propria reputazione venie
attaccata permette di contrastare in tempo reale
un danno altrimenti difficilmente recuperabile.
LA LEZIONE DA IMPARARE:
Intervenire tempestivamente per fermare il
dilagare dell’hate speech, immaginandolo un po’
come una bomba innescata che se non viene
annientata in fretta esploderà sicuramente.
Anche Google sta portando avanti un progetto per
cercare di contrastare l’hate speech, grazie a
Jigsaw.
Jigsaw era precedentemente la divisione think-
tank di Google, ma da febbraio 2016 si occupa di
progetti che usano la tecnologia per risolvere
problemi geopolitici.
Fra i vari progetti Jigsaw ha sviluppato
Conversation AI, un software che ha lo scopo di
bloccare i casi di hate speech online.
JIGSAW - CONVERSATION A.I.
Il software impara automaticamente il linguaggio
violento e d’odio dandogli un punteggio chiamato "attack
score”. Questo punteggio va da 0, cioè per niente
dannoso a 100, ovvero estremamente dannoso.
Conversation A.I. è stata testata per la prima volta
all’interno della sezione dei commenti del The New York
Times, ed è stata addestrata lavorando anche con
Wikimedia Foundation, analizzando 130.000 frammenti di
discussione all’interno delle pagine di Wikipedia.
Questa tecnologia sarà probabilmente open source,
in modo che i siti web e i social media possano
usarla per contrastare l’hate speech prima che
dilaghi e sia troppo tardi.
Per il suo creatore, Jared Cohen, l’obiettivo di questo
prodotto è utilizzare l’immensa infrastruttura di
Google
“Not to advance the best possibilities of the
Internet but to fix the worst of it:
surveillance, extremist indoctrination,
censorship”
Fino ad adesso per combattere fenomeni di hate speech sui social, si è potuto solamente segnalare, come
singoli utenti, un abuso.
Tuttavia le dimensioni di queste piattaforme rendono praticamente impossibile per i moderatori umani,
dipendenti dei vari social network, controllare e verificare tutte le segnalazioni ricevute; per questo il compito
di questa intelligenza artificiale potrebbe veramente essere di grande aiuto per cercare di dir stop all’hate
speech.
A LIVELLO ISTITUZIONALE
La presidente della Camera Laura Boldrini si è da tempo fatta portavoce e impegnata nella lotta
all’hate speech.
Pochi giorni fa è stata protagonista, il 25 novembre 2016, di una iniziativa personale, un contro-
cyber-harrassment, pubblicando coi nomi in chiaro, alcuni insulti da lei ricevuti sul social network
nell’ultimo mese, denunciando ancora una volta l’odio in rete e ribadendo la sua intenzione del
volerlo combattere.
Dopo l’episodio spiacevole, Richard Allan, ex politico britannico
responsabile per l’Europa delle policy di Facebook, ha accettato l’invito a
Roma per parlare insieme del problema e cercare delle possibili
soluzioni.
NO HATE
SPEECH
MOVEMENT. No Hate Speech Movement è una campagna del
Consiglio d’Europa contro i discorsi d’odio o di
incitamento all’odio, che mira a coinvolgere i
giovani, rendendoli più consapevoli del modo in
cui la violenza e gli insulti possono essere diffusi
sul web e per aiutarli a combattere questi
fenomeni.
Questa iniziativa nasce dall’esigenza di
voler stimolare un dibattito
internazionale, per trovare un
equilibrio, anche in rete, fra tutela della
libertà d’espressione e salvaguardia
dei diritti umani.
NATIONAL CAMPAIGNS
CONCLUSIONI
L’hate speech è un fenomeno diffuso e in espansione, di più, riteniamo sia una grandissima sfida
posta dalla modernità alla coesione della nostra società.
Educazione nelle scuole
Al corretto e consapevole uso degli strumenti informatici e alla navigazione
A un comportamento corretto e civile alla base delle interazioni online, così come nelle relazioni
faccia a faccia
Ai concetti di echo chambers e in generale alla ricerca e valutazione di informazioni online
Giurisprudenza e istituzioni
Bilanciamento dei diritti da riequilibrare in luce dei cambiamenti che il web 2.0 ha portato al
mondo
Bisogna nutrire l’idea che una figura pubblica che usi un linguaggio violento sia da condannare
piuttosto che da spalleggiare
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
Sitografia
• http://www.lastampa.it/2016/03/16/cultura/la-libert-su-internet-ha-bisogno-di-regole-nAZHHurDlMfDBHzTwVSUiL/pagina.html
• https://it.wikipedia.org/wiki/Moderatore_(Internet)
• https://jigsaw.google.com/
• http://uk.businessinsider.com/google-jigsaw-anti-harassment-tool-conversation-ai-2016-9?r=US&IR=T
• https://www.nohatespeechmovement.org/
• http://www.nohatespeech.it/
• https://en.wikipedia.org/wiki/Public_humiliation
• http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/21/internet-e-haters-sui-social-in-italia-insulti-sessisti-da-kyenge-e-boldrini-e-messaggi-razzisti/
2567353/
• http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/13/hate-speech-degenerazione-da-combattere/1927904/
• http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/22/hate-speech-e-cattivismo-sono-un-italiano-cosi-umano-che-quasi-quasi-li-amazzerei-tutti/
1704843/
• http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/01/23/news/
omofobia_l_avvocato_taormina_condannato_anche_in_appello_niente_gay_nel_mio_studio_legale-105607128/
• http://pratellesi.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/02/09/bullismo-perche-siamo-inadeguati-a-insegnare-leducazione-digitale/
• http://www.voxdiritti.it/ecco-le-mappe-di-vox-contro-lintolleranza/
• https://mic.com/articles/155739/4chan-new-racist-code-google-skype-skittle-alt-right-trolls-harass-jews-muslims-blacks#.PF88qB1qC
• https://www.theguardian.com/technology/2016/may/31/facebook-youtube-twitter-microsoft-eu-hate-speech-code?CMP=share_btn_tw
• http://www.telegraph.co.uk/news/2016/05/15/facebook-youtube-and-twitter-sued-for-failure-to-remove-homophob/
• http://www.rivistailmulino.it/item/3283
• http://www.cospe.org/wp-content/uploads/2016/03/ricerca_odiononèopinione.pdf
• http://www.contattolab.it/basta-odio-e-razzismo-sui-social-i-colossi-del-web-firmano-il-codice-etico/
Sitografia
•  http://www.lastampa.it/2016/03/16/cultura/la-libert-su-internet-ha-bisogno-di-regole-nAZHHurDlMfDBHzTwVSUiL/pagina.html
•  https://it.wikipedia.org/wiki/Moderatore_(Internet)
•  http://motherboard.vice.com/it/read/l-intelligenza-artificiale-di-microsoft-che-ama-hitler
•  http://www.gqitalia.it/news/2016/05/16/odio-sui-social-network-ce-ed-e-li-per-restarci-a-lungo/
•  http://www.pensierocritico.eu/hate-speech.html
•  http://www.ilpost.it/2013/05/13/lo-hate-speech-per-i-social-network/
•  http://www.corbaccio.it/generi/saggistica_generale/morti_di_fama_9788863806236.php
•  https://getpocket.com/a/read/1399089172
•  https://en.wikipedia.org/wiki/Public_humiliation
•  https://www.facebook.com/RaccoltaStatisticaDiCommentiRidondanti
•  https://it.wikipedia.org/wiki/Edgerank
Bibliografia
•  Camerer, C., F., (2003). Behavioral Game Theory. Princeton University Press.
•  Cherubini, P., (2005). Psicologia del Pensiero. Raffaello cortina editore.
•  Haidt, J., (2013). Menti tribali. Perché le brave persone si dividono su politica e religione. Codice: le scienze.
•  Milgram, S. (1963). Behavioral study of obedience. Journal of Abnormal and Social Psychology, 67, 371-378.
•  Neumann, E., N., (2002). La spirale del silenzio. Meltemi.
•  Quattrociocchi, W., Scala, A., & Sunstein, C., R., (2016). Echo Chambers on Facebook. Not yet for publication.
•  Ronson, J., (2015). I giustizieri della rete. Codice edizioni.
•  Rost, K., Stahel, L., & Frey, B., S., (2016). Digital Social Norm Enforcement: Online Firestorms in Social Media. PLos One
11(6): e0155923. doi: 10.1371/journal.pone.0155923
•  Lange Van, P., A., M., Balliet, D., Parks, C., D., & Vugt Van, M., (2014). Social dilemmas. Oxford university press.
•  Ziccardi, G., (2016). L'odio online. Violenza verbale e ossessioni in rete. Cortina Raffaello.

Contenu connexe

Tendances

Social Media Analytics
Social Media AnalyticsSocial Media Analytics
Social Media AnalyticsDavide Bennato
 
Inquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismo
Inquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismoInquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismo
Inquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismoSonia Bertinat
 
Diffondere la ricerca con i social media
Diffondere la ricerca con i social mediaDiffondere la ricerca con i social media
Diffondere la ricerca con i social mediaDavide Bennato
 
Cyberbullismo e molestie on line
Cyberbullismo e molestie on line Cyberbullismo e molestie on line
Cyberbullismo e molestie on line Emma Pietrafesa
 
La società digitale e i suoi frammenti
La società digitale e i suoi frammentiLa società digitale e i suoi frammenti
La società digitale e i suoi frammentiDavide Bennato
 
Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015
Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015
Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015Emma Pietrafesa
 
Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...
Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...
Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...Davide Bennato
 
Cyberharassment: molestie on line
Cyberharassment: molestie on lineCyberharassment: molestie on line
Cyberharassment: molestie on lineEmma Pietrafesa
 
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?Paolo Costa
 
Mauro Alovisio cyberbullismo e genitori Festival Ada
Mauro Alovisio   cyberbullismo e genitori Festival Ada Mauro Alovisio   cyberbullismo e genitori Festival Ada
Mauro Alovisio cyberbullismo e genitori Festival Ada Mauro Alovisio
 
Politica 2.0
Politica 2.0Politica 2.0
Politica 2.0b_alberi
 
Un toolkit per la media e digital literacy education
Un toolkit per la media e digital literacy educationUn toolkit per la media e digital literacy education
Un toolkit per la media e digital literacy educationMaria Ranieri
 
Fase 2 relazione (3)
Fase 2 relazione (3)Fase 2 relazione (3)
Fase 2 relazione (3)olmio20
 
Benkler: Peer Production & sharing
Benkler: Peer Production & sharingBenkler: Peer Production & sharing
Benkler: Peer Production & sharingDavide Bennato
 
Presentazione pitch Toolmeet.com
Presentazione pitch Toolmeet.comPresentazione pitch Toolmeet.com
Presentazione pitch Toolmeet.comdaniele alberti
 

Tendances (19)

Social Media Analytics
Social Media AnalyticsSocial Media Analytics
Social Media Analytics
 
Inquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismo
Inquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismoInquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismo
Inquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismo
 
Diffondere la ricerca con i social media
Diffondere la ricerca con i social mediaDiffondere la ricerca con i social media
Diffondere la ricerca con i social media
 
Cyberbullismo e molestie on line
Cyberbullismo e molestie on line Cyberbullismo e molestie on line
Cyberbullismo e molestie on line
 
La società digitale e i suoi frammenti
La società digitale e i suoi frammentiLa società digitale e i suoi frammenti
La società digitale e i suoi frammenti
 
Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015
Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015
Cyberharassment formazione lagonegro marzo_2015
 
Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...
Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...
Contro Facebook. La posizione dei critici del Web 2.0 verso i Social Network ...
 
Lm potenza 12e13maggio_e_pietrafesa
Lm potenza 12e13maggio_e_pietrafesaLm potenza 12e13maggio_e_pietrafesa
Lm potenza 12e13maggio_e_pietrafesa
 
Relazione codispoti
Relazione codispotiRelazione codispoti
Relazione codispoti
 
Cyberharassment: molestie on line
Cyberharassment: molestie on lineCyberharassment: molestie on line
Cyberharassment: molestie on line
 
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?
Connessi e disinformati. La Rete fa bene o fa male all'informazione?
 
Mauro Alovisio cyberbullismo e genitori Festival Ada
Mauro Alovisio   cyberbullismo e genitori Festival Ada Mauro Alovisio   cyberbullismo e genitori Festival Ada
Mauro Alovisio cyberbullismo e genitori Festival Ada
 
Politica 2.0
Politica 2.0Politica 2.0
Politica 2.0
 
Un toolkit per la media e digital literacy education
Un toolkit per la media e digital literacy educationUn toolkit per la media e digital literacy education
Un toolkit per la media e digital literacy education
 
2. I social network nella didattica
2. I social network nella didattica2. I social network nella didattica
2. I social network nella didattica
 
Fase 2 relazione (3)
Fase 2 relazione (3)Fase 2 relazione (3)
Fase 2 relazione (3)
 
Benkler: Peer Production & sharing
Benkler: Peer Production & sharingBenkler: Peer Production & sharing
Benkler: Peer Production & sharing
 
Web fakes
Web fakesWeb fakes
Web fakes
 
Presentazione pitch Toolmeet.com
Presentazione pitch Toolmeet.comPresentazione pitch Toolmeet.com
Presentazione pitch Toolmeet.com
 

Similaire à Haters gonna hate

We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]
We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]
We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]Francesco Malaguti
 
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...Riva Giuseppe
 
The cybervengers (1)
The cybervengers (1)The cybervengers (1)
The cybervengers (1)Laura Villa
 
001 media literacy
001 media literacy001 media literacy
001 media literacyMarco Renzi
 
Social against society
Social against societySocial against society
Social against societyNicola Baldo
 
Odio online, il report finale del gruppo di lavoro
Odio online, il report finale del gruppo di lavoroOdio online, il report finale del gruppo di lavoro
Odio online, il report finale del gruppo di lavoroMassa Critica
 
Rassegna stampa tedx transmedia 2013
Rassegna stampa tedx transmedia 2013Rassegna stampa tedx transmedia 2013
Rassegna stampa tedx transmedia 2013Applepie S.r.l.
 
Le battaglie per il futuro di Internet 15
Le battaglie per il futuro di Internet 15Le battaglie per il futuro di Internet 15
Le battaglie per il futuro di Internet 15Paolo Costa
 
Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...
Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...
Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...Letizia Servillo
 
Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network
Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network
Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network alessandro giambruno
 
Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...
Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...
Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...Francesco Malaguti
 
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Dino Amenduni
 
Uso consapevole della Rete
Uso consapevole della ReteUso consapevole della Rete
Uso consapevole della ReteLibreItalia
 
Famiglie e social media: istruzioni per l'uso
Famiglie e social media: istruzioni per l'usoFamiglie e social media: istruzioni per l'uso
Famiglie e social media: istruzioni per l'usoGiovanni Gentili
 

Similaire à Haters gonna hate (20)

Haters gonna hate
Haters gonna hateHaters gonna hate
Haters gonna hate
 
We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]
We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]
We Are Social (Media) - Un viaggio introspettivo [su Giovani e Social media]
 
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...
Lezione sulla Comunicazione Mediata da Computer e sui Social Media di Stefano...
 
The cybervengers (1)
The cybervengers (1)The cybervengers (1)
The cybervengers (1)
 
001 media literacy
001 media literacy001 media literacy
001 media literacy
 
Fake news.pptx
Fake news.pptxFake news.pptx
Fake news.pptx
 
Politica online
Politica onlinePolitica online
Politica online
 
Social against society
Social against societySocial against society
Social against society
 
Odio online, il report finale del gruppo di lavoro
Odio online, il report finale del gruppo di lavoroOdio online, il report finale del gruppo di lavoro
Odio online, il report finale del gruppo di lavoro
 
Rassegna stampa tedx transmedia 2013
Rassegna stampa tedx transmedia 2013Rassegna stampa tedx transmedia 2013
Rassegna stampa tedx transmedia 2013
 
Cyberharassment: Cyberbullismo e cyberstalking
Cyberharassment: Cyberbullismo e cyberstalking  Cyberharassment: Cyberbullismo e cyberstalking
Cyberharassment: Cyberbullismo e cyberstalking
 
Le battaglie per il futuro di Internet 15
Le battaglie per il futuro di Internet 15Le battaglie per il futuro di Internet 15
Le battaglie per il futuro di Internet 15
 
Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...
Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...
Cyberbullismo, Videogiochi on line e sexting: Tutela Psicologica - Dr.ssa Let...
 
Materacamp
MateracampMateracamp
Materacamp
 
Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network
Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network
Social privacy. come tutelarsi nell'era dei social network
 
Social privacy
Social privacySocial privacy
Social privacy
 
Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...
Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...
Spunti Per Una Educazione Digitale (Uso Consapevole dei Social media per i Ra...
 
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
 
Uso consapevole della Rete
Uso consapevole della ReteUso consapevole della Rete
Uso consapevole della Rete
 
Famiglie e social media: istruzioni per l'uso
Famiglie e social media: istruzioni per l'usoFamiglie e social media: istruzioni per l'uso
Famiglie e social media: istruzioni per l'uso
 

Haters gonna hate

  • 1. HATERS GONNA HATE INCITAMENTO ALL’ODIO A CURA DI: Irene Barbieri Leonardo Dal Tio Cristina Moscatelli
  • 2. Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo – 3.0” ( http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it) La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti e alle screen shot, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che, ove possibile, sono stati indicati. Gli autori si scusano per eventuali omissioni, e restano a disposizione per correggerle.
  • 3. INDICE 1.  CHE COS’È L’HATE SPEECH 2.  COMPRENDIAMONE LE RAGIONI 3.  COME CONTRASTARLO
  • 4. Giovanni Ziccardi (giurista e docente di informatica giuridica all’università di Milano) DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI HATE SPEECH? L'INCITAMENTO ALL'ODIO (HATE SPEECH) È UNA CATEGORIA DELLA GIURISPRUDENZA USA (E DA POCHI ANNI ANCHE DI QUELLA EUROPEA) CHE INDICA UN GENERE DI PAROLE E DISCORSI CHE HANNO LO SCOPO DI ESPRIMERE ODIO E INTOLLERANZA VERSO UNA PERSONA O UN GRUPPO (RAZZIALE, ETNICO, RELIGIOSO, DI GENERE O ORIENTAMENTO SESSUALE), O NEI CONFRONTI DI CATEGORIE PIÙ DEBOLI DI SOGGETTI.
  • 5. ▸  Esiste da che esiste internet (e da ancor prima) ▸  Si libera online come espressione di comportamenti violenti e antisociali ▸  La massiccia penetrazione dei social nella vita quotidiana ha rivelato e dischiuso un universo di sostenitori dell’atteggiamento violento IL FENOMENO HATE SPEECH IN RETE
  • 6. WHAT’S HOT WHAT’S NOT ▸  Sulla scia di Geography of Hate, un progetto sviluppato dai ricercatori della Humboldt State University, un team che ha ricostruito, grazie a Twitter, la mappa interattiva del razzismo e delle intolleranze etniche più diffuse negli States …
  • 7. LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
  • 8. LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
  • 9. LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
  • 10. LE MAPPE DI VOX CONTRO L’INTOLLERANZA
  • 11. CLASSIFICA DELLE REGIONI PIÙ INTOLLERANTI LOMBARDIA FRIULI CAMPANIA ABRUZZO PUGLIA SU UN TOTALE DI 1.800.000 TWEET I RISULTATI
  • 12. ALCUNI CASI DI HATE SPEECH. Giovanni Mela TRATTI DA :
  • 16. HATE SPEECH CONTRO FIGURE ISTITUZIONALI MEGAMIX
  • 17. LA RETE É UNA GRANDE CASSA DI RISONANZA ๏  RELAZIONI SIMMETRICHE MA SOPRATTUTTO ASIMMETRICHE ๏  MECCANISMI DI CONDIVISIONE (SHARING, EMBEDDING, MENZIONI) ๏  BREVITÀ (intesa sia a livello temporale che di contenuti) CARATTERIZZATA DA:
  • 18. QUESTIONE DI CIFRE Da un rapporto redatto nel 2015 nel quadro del progetto “BRICKS” ( Building respect on the Internet by Combating Hate Speech) è emerso che: ๏  L’ UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) ha registrato 347 casi di espressioni razziste sui social, di cui 185 su Facebook, le altre divise tra Twitter e YouTube; a cui si aggiungono altre 326 nei link che rilanciano. ๏  L’ ODIHR (Office for Democratic Institutions and Human Rights) ha registrato 596 crimini d’odio rilevati dalle forze dell’ordine, a cui si aggiungono 114 casi riportati da organizzazioni delle società civili. In più, le associazioni francesi SOS RACISME, JEWISH STUDENTS’ UNION E SOS HOMOPHOBIE hanno segnalato nel 2015 586 post con contenuti razzisti, omofobi e misogini, delle quali vengono rimosse il 34% da Facebook, il 7% da YouTube, e solo il 4% da Twitter.
  • 19. Microsoft è grande fan delle IA e di recente ne ha sviluppata una che risponde al nome di Tay. Tay nasceva con l’obiettivo di simulare una conversazione intelligente con gli utenti, sperimentando la comprensione del linguaggio. La “chatbot” è stata immessa nella rete senza alcuna guida esterna, tra i 350 milioni di account Twitter attivi. Dopo 24 h Tay si è trasformata in un mostro: chiede ai suoi follower di sottometterla sessualmente, ammicca ambiguamente a loro chiamandoli “daddy”, è disgustosamente razzista, disprezza le donne, e, dulcis in fundo, nega l’esistenza dell’olocausto inneggiando a Hitler. UN BOT UN PO’ NAIF IL RISULTATO?
  • 20. FORSE - IN QUEST’AULA - TUTTI SANNO CHE: Esistono delle problematiche che riguardano la giurisprudenza per ciò che concerne i casi di hate speech. Vediamo alcune NORMATIVE DI RIFERIMENTO: ๏ REATO DI OPINIONE Manifestazione di un’opinione aggressiva dell’altrui sfera morale, ovvero non rispettosa dei parametri costituzionali previsti in tema di libertà di pensiero. ๏  REATO DI DIFFAMAZIONE Comunicare con più persone offendendo la reputazione di un soggetto non presente. ๏  DIRITTO ALL’OBLIO Consiste nella cancellazione dagli archivi online, anche a distanza di anni, di tutto il materiale che può risultare sconveniente e dannoso per soggetti che sono stati protagonisti in passato di fatti di cronaca.
  • 21. Il confine è molto vago, abbastanza da farci sentire LEGITTIMATI o GIUSTIFICATI ad avere comportamenti violenti. LA QUESTIONE È DELICATA REATO DI OPINIONE LIBERTÀ DI ESPRESSIONE VS REATO DI DIFFAMAZIONE DIRITTO DI CRONACA, CRITICA, SATIRAVS DIRITTO ALL’OBLIO DIRITTO DI LIBERA RICERCA STORICAVS
  • 22. LA SPIEGAZIONE PIÙ INGENUA: L’ANONIMATO ๏ DISTACCO DALLE NORME SOCIALI ๏ ELIMINA LA RESPONSABILITÀ MORALE ๏ RIDUCE LA POSSIBILITÀ DI CONSEGUENZE LEGALI ๏ CREA UNA DISPARITÀ RISPETTO ALLA VITTIMA ๏ CONSENTE DI NON PREOCCUPARSI DELLA DESIDERABILITÀ SOCIALE ๏ INCORAGGIA L’ESPOSIZIONE DI OPINIONI MINORITARIE
  • 23. REAL NAME POLICY “First, it helps keep people safe. We know that people are much less likely to try to act abusively towards other members of our community when they’re using their real names. There are plenty of cases — for example, a woman leaving an abusive relationship and trying to avoid her violent ex-husband — where preventing the ex-husband from creating profiles with fake names and harassing her is important. As long as he’s using his real name, she can easily block him.” (Mark Zuckerberg)
  • 24. La mancanza di contatto visivo diretto limita l’empatia Una demanipolazioni lle del classico esperimento di Stanley Milgram del 1961 consiste nel manipolare il contatto visivo ed uditivo ANONIMATO E MANCANZA DI CONTATTO VISIVO
  • 25. COSA NON TORNA? NEI SOCIAL GENERALMENTE NON SI È ANONIMI, EPPURE!
  • 26. ▸  Analisi dei commenti in 1.612 petizioni sulla piattaforma di petizioni online tedesca con funzioni social (www.openpetition.de) ▸  La piattaforma consente agli utenti di decidere se presentarsi anonimamente o meno ▸  Hanno osservato un maggior numero di interazioni aggressive da parte di utenti che decidevano di NON restare anonimi Rost, K., Stahel, L., Frey, B., S., (2016). Digital Social Norm Enforcement: Online Firestorms in Social Media. L’effetto è debole, ma già il fatto che non sia l’opposto è interessante
  • 27. ALTRE SPIEGAZIONI? LE NORME SOCIALI Le norme sociali sono rappresentazioni mentali di ciò che è da considerarsi un comportamento appropriato in società e nei gruppi in generale. Le norme ci dicono come agire nelle diverse situazioni e tendiamo a disapprovare chi non le rispetta. ๏ Più o meno istituzionalizzate ๏ In genere hanno la funzione di promuovere un interesse comune ๏ Spesso promuovono l’interesse di un sottogruppo ๏ Servono come elemento di inclusione ed esclusione tra gruppi
  • 28. 2)  Le norme sociali vengono dunque difese dai membri di un gruppo in quanto utili alla vita del gruppo. 3)  Tuttavia nella vita reale difendere le norme del gruppo può essere faticoso, perché non lasciarlo fare agli altri e godersi i frutti del loro lavoro? 1)  Le norme sociali dunque difendono gli interessi di un gruppo e lo definiscono rispetto ad altri gruppi. SECOND ORDER PUBLIC DILEMMA
  • 29. Nella vita reale è faticoso e costoso difendere le norme, cooperare per il bene comune e magari dire a qualcuno di comportarsi civilmente faccia a faccia. Tuttavia su Internet succedono cose strane…
  • 30. DIFENDERE LE NORME SOCIALI NON È MAI STATO COSÌ FACILE! È POCO COSTOSO: -  - basta scrivere su una tastiera -  - parli a tutto il mondo con un solo post -  - nessuno ti prende a sberle! È MOTIVANTE: -  ricevi subito feedback positivi da altri “giustizieri” -  continue ed appaganti conferme di appartenenza al tuo in-group
  • 31. Vuole violare delle norme sociali (e lo sa) Crede di essere in minoranza o addirittura solo contro tutti Crede di essere in minoranza o addirittura solo contro tutti Sta difendendo tutto ciò che buono e giusto Lui e il suo numeroso esercito sono pronti a dare battaglia Non ha paura di nulla perché rappresenta la giustizia CERCA L’ANONIMATO VUOLE CHE TUTTI CONOSCANO IL SUO NOME
  • 32. COME SAPETE IL WEB DI OGGI È FORTEMENTE PERSONALIZZATO 1) ALGORITMI DI PERSONALIZZAZIONE Ad esempio EdgeRank è il nome dell’algoritmo di Facebook che determina la visibilità di un post, fatto da un utente o un pagina, all’interno dei news feed degli amici o dei fan, 2) OMOFILIA La tendenza a costruire legami sociali con altre persone di cui non si conoscono i valori.
  • 33. COSA C’ENTRA LA PERSONALIZZAZIONE DEL WEB CON L’HATE SPEECH?
  • 34. Il ragionamento umano (anche fuori dalla rete) è costantemente messo alla prova da una serie di debolezze intrinseche, l’insieme degli effetti di queste debolezze in psicologia del pensiero è noto come “confirmation bias”. CONFIRMATION BIAS = tendenza a voler confermare le proprie convinzioni acquisite selezionando informazioni confermanti, ignorando le disconfermanti e interpretando le informazioni ambigue come conferme. CONFIRMATION BIAS FILTER BUBBLE EFFECT + =
  • 35. VIVERE IN UNA BOLLA DI CONFERME ASSIEME A PERSONE SIMILI A NOI PUÒ ESSERE PIACEVOLE, MA SI PAGA A CARO PREZZO: ■ La tendenza a pensare che la propria opinione sia quella di una maggioranza di persone. ■ La conseguente tendenza a ritenere gli “altri” (gli appartenenti ad altre bolle) come pochi, stupidi e cattivi. In sostanza, si configura una drammatica ed insormontabile polarizzazione delle opinioni tramite la quale vengono radicalizzati i conflitti ingroups-outgroups.
  • 36. Lo psicologo Jonathan Haidt dice che siamo in parte scimmie, ma in parte api e, come gli sciami, ci troviamo bene solo nella comunità a cui apparteniamo premiando la sensazione di appartenenza con dosi massicce di ossitocina. API E SCIMMIE
  • 37. Tuttavia su Internet succedono cose strane… OPINIONE PUBBLICA E PREVALENTE voglia di parlare OPINIONE MINORITARIA silenzio LA SPIRALE DEL SILENZIO Elisabeth Noelle Neumann ■ Le persone possiedono un “senso statistico” innato grazie al quale riescono a capire qual è l’opinione dominante. ■ Le persone sono disincentivate ad esprimere opinioni contrarie a ciò che percepiscono come maggioranza.
  • 38. Nella televisione i contenuti sono imposti dall’alto É UN MODELLO PENSATO PER IL MEDIA TELEVISIVO, MA SUL WEB? TV WEB Nel web 2.0 tutti pensano di far parte di una maggioranza
  • 39. L’ATTACCO ALLA REPUTAZIONE NASCE CON INTERNET?
  • 40. GOGNA COME ISTITUZIONE ■ La tendenza a pensare che la propria opinione sia quella di una maggioranza di persone. ■ Gogna, marchiature, tonsura, esposizione degli adulteri, punizioni corporali in pubblico ecc… ■ XIX secolo: in Europa e in America vengono eliminate le pubbliche umiliazioni (in America solo il Delaware “resiste” fino al 1952 ■ Perché? Probabilmente per l’estrema brutalità
  • 41. ▸  Niente assicurazioni all’epoca: se non trovi prede rimani a bocca asciutta ▸  L’accordo: si condivide in caso di necessità ▸  E se uno dei cacciatori ne approfittasse? DILEMMA DEL PRIGIONIERO Essendo un comportamento radicato deve aver avuto una funzione evolutiva, proviamo ad immaginarla:
  • 42. Vuole violare delle norme sociali (e lo sa) Situazione ottimale Crede di essere in minoranza o addirittura solo contro tutti Viene aiutato, ma non aiuta Aiuta e viene aiutato Aiuta, ma non viene aiutato TIPOLOGIE DI GIOCATORI COSTI E RICAVI
  • 43. ▸  Wedekind, C., & Nilinski, M. (2000). Cooperation throught image scoring in humans ▸  Barklay, P. (2006). Reputationale benefits for altruistic punishment L’ATTACCO ALLA REPUTAZIONE COME SOLUZIONE EVOLUTIVA CONTRO I FREE RIDERS
  • 45. Ma quindi, è possibile COMBATTERE l’hate speech? Esistono degli accorgimenti che si possono attuare nei confronti di chi mette in atto questo tipo di condotte online?
  • 46. La netiquette è un termine che unisce il vocabolo inglese network (=rete) e quello francese étiquette  (= buona educazione). LA NETIQUETTE Con netiquette si indica l’insieme di regole non formalizzate, che a partire dagli anni ’90, disciplinano il comportamento degli utenti  di  Internet nel rapportarsi fra loro nell’utilizzo delle varie risorse: come  newsgroup,  mailing list,  forum,  blog,  reti sociali o email.
  • 47. Inizialmente il mancato rispetto del cosiddetto “galateo online” comportava una generale disapprovazione da parte degli altri utenti della rete, seguita solitamente dall’isolamento del soggetto "maleducato" e talvolta dalla richiesta di sospensione dei servizi utilizzati. Questo meccanismo ha fatto nascere delle figure online che mirano proprio a tenere sotto controllo la rete e che tuttora possiamo trovare in luoghi di discussione come blog, forum e game community.
  • 48. LA MODERAZIONE A seconda della grandezza della community possiamo avere uno o più moderatori  (spesso abbreviato in Mod) e generalmente un amministratore (Admin), che in base all'affidabilità, la serietà e la competenza, assegna ad ogni sezione uno specifico Mod. Ecco alcuni dei poteri del moderatore: ๏ modifica dei post ๏ chiusura dei topic (=argomenti) ๏ assegnazione di avvertimenti agli utenti, ban o richiesta di ban ๏ divisione/unione dei topic ๏ spostamento dei topic da una sezione all'altra Il suo compito principale è quello di vigilare sul rispetto del regolamento del forum e, qualora fosse necessario, di smorzare i toni fra gli utenti.
  • 49. Man mano che ci si affaccia a realtà più estese e articolate come i social network, parlare di semplice netiquette però non basta.
  • 50. Tutelano la loro reputazione online affidandosi a esperti di comunicazione e policy ben precise: ๏ AZIENDE ๏ ORGANIZZAZIONI ๏ ISTITUZIONI ๏ FIGURE PUBBLICHE ๏ VIP
  • 51. IL SOCIAL MEDIA MANAGER Crea argomenti di conversazione con gli utenti/consumatori instaurando quella che si definisce affinità Gestisce i rapporti online contrastando tutto ciò che non è visto positivamente e che può danneggiare o distruggere la reputazione dell’azienda, organizzazione o persona Questo è possibile solo mettendo in atto una strategia comunicativa ben studiata e predefinita che tenga di conto sia un ipotesi di successo che una di fallimento.
  • 52. È quindi fondamentale saper fronteggiare una possibile crisi, in modo rapido e efficace seguendo una precisa policy precedentemente studiata e definita.
  • 53. Il 13 dicembre 2015 Report, un programma d’inchiesta di Rai 3, va in onda con una puntata sull'affare da un miliardo di dollari di Eni, azienda energetica colosso, per l’acquisto della licenza per sondare i fondali marini della concessione petrolifera Opl245, il più grande giacimento offshore nigeriano. UN ESEMPIO DI STRATEGIA VINCENTE: ENI VS REPORT Nonostante le puntate di Report siano registrate, quella sera, il gruppo energetico decide di rispondere al programma con una raffica di tweet preparati ad hoc e con una pagina dedicata sul sito, con collegamenti e approfondimenti sulle varie questioni trattate, immagini e infografiche, per ribattere punto su punto alla trasmissione.
  • 54.
  • 55. PERCHÈ IL CASO È INTERESSANTE? Anche se siamo di fonte a un dibattito più che un caso di vero e proprio hate speech, si nota come una strategia strutturata, studiata e preparata applicata al momento giusto, e cioè proprio quando la propria reputazione venie attaccata permette di contrastare in tempo reale un danno altrimenti difficilmente recuperabile. LA LEZIONE DA IMPARARE: Intervenire tempestivamente per fermare il dilagare dell’hate speech, immaginandolo un po’ come una bomba innescata che se non viene annientata in fretta esploderà sicuramente.
  • 56. Anche Google sta portando avanti un progetto per cercare di contrastare l’hate speech, grazie a Jigsaw. Jigsaw era precedentemente la divisione think- tank di Google, ma da febbraio 2016 si occupa di progetti che usano la tecnologia per risolvere problemi geopolitici. Fra i vari progetti Jigsaw ha sviluppato Conversation AI, un software che ha lo scopo di bloccare i casi di hate speech online. JIGSAW - CONVERSATION A.I. Il software impara automaticamente il linguaggio violento e d’odio dandogli un punteggio chiamato "attack score”. Questo punteggio va da 0, cioè per niente dannoso a 100, ovvero estremamente dannoso. Conversation A.I. è stata testata per la prima volta all’interno della sezione dei commenti del The New York Times, ed è stata addestrata lavorando anche con Wikimedia Foundation, analizzando 130.000 frammenti di discussione all’interno delle pagine di Wikipedia.
  • 57. Questa tecnologia sarà probabilmente open source, in modo che i siti web e i social media possano usarla per contrastare l’hate speech prima che dilaghi e sia troppo tardi. Per il suo creatore, Jared Cohen, l’obiettivo di questo prodotto è utilizzare l’immensa infrastruttura di Google “Not to advance the best possibilities of the Internet but to fix the worst of it: surveillance, extremist indoctrination, censorship”
  • 58. Fino ad adesso per combattere fenomeni di hate speech sui social, si è potuto solamente segnalare, come singoli utenti, un abuso. Tuttavia le dimensioni di queste piattaforme rendono praticamente impossibile per i moderatori umani, dipendenti dei vari social network, controllare e verificare tutte le segnalazioni ricevute; per questo il compito di questa intelligenza artificiale potrebbe veramente essere di grande aiuto per cercare di dir stop all’hate speech.
  • 59. A LIVELLO ISTITUZIONALE La presidente della Camera Laura Boldrini si è da tempo fatta portavoce e impegnata nella lotta all’hate speech. Pochi giorni fa è stata protagonista, il 25 novembre 2016, di una iniziativa personale, un contro- cyber-harrassment, pubblicando coi nomi in chiaro, alcuni insulti da lei ricevuti sul social network nell’ultimo mese, denunciando ancora una volta l’odio in rete e ribadendo la sua intenzione del volerlo combattere.
  • 60. Dopo l’episodio spiacevole, Richard Allan, ex politico britannico responsabile per l’Europa delle policy di Facebook, ha accettato l’invito a Roma per parlare insieme del problema e cercare delle possibili soluzioni.
  • 61. NO HATE SPEECH MOVEMENT. No Hate Speech Movement è una campagna del Consiglio d’Europa contro i discorsi d’odio o di incitamento all’odio, che mira a coinvolgere i giovani, rendendoli più consapevoli del modo in cui la violenza e gli insulti possono essere diffusi sul web e per aiutarli a combattere questi fenomeni.
  • 62. Questa iniziativa nasce dall’esigenza di voler stimolare un dibattito internazionale, per trovare un equilibrio, anche in rete, fra tutela della libertà d’espressione e salvaguardia dei diritti umani. NATIONAL CAMPAIGNS
  • 63. CONCLUSIONI L’hate speech è un fenomeno diffuso e in espansione, di più, riteniamo sia una grandissima sfida posta dalla modernità alla coesione della nostra società. Educazione nelle scuole Al corretto e consapevole uso degli strumenti informatici e alla navigazione A un comportamento corretto e civile alla base delle interazioni online, così come nelle relazioni faccia a faccia Ai concetti di echo chambers e in generale alla ricerca e valutazione di informazioni online Giurisprudenza e istituzioni Bilanciamento dei diritti da riequilibrare in luce dei cambiamenti che il web 2.0 ha portato al mondo Bisogna nutrire l’idea che una figura pubblica che usi un linguaggio violento sia da condannare piuttosto che da spalleggiare
  • 65. Sitografia • http://www.lastampa.it/2016/03/16/cultura/la-libert-su-internet-ha-bisogno-di-regole-nAZHHurDlMfDBHzTwVSUiL/pagina.html • https://it.wikipedia.org/wiki/Moderatore_(Internet) • https://jigsaw.google.com/ • http://uk.businessinsider.com/google-jigsaw-anti-harassment-tool-conversation-ai-2016-9?r=US&IR=T • https://www.nohatespeechmovement.org/ • http://www.nohatespeech.it/ • https://en.wikipedia.org/wiki/Public_humiliation • http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/21/internet-e-haters-sui-social-in-italia-insulti-sessisti-da-kyenge-e-boldrini-e-messaggi-razzisti/ 2567353/ • http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/13/hate-speech-degenerazione-da-combattere/1927904/ • http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/22/hate-speech-e-cattivismo-sono-un-italiano-cosi-umano-che-quasi-quasi-li-amazzerei-tutti/ 1704843/ • http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/01/23/news/ omofobia_l_avvocato_taormina_condannato_anche_in_appello_niente_gay_nel_mio_studio_legale-105607128/ • http://pratellesi.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/02/09/bullismo-perche-siamo-inadeguati-a-insegnare-leducazione-digitale/ • http://www.voxdiritti.it/ecco-le-mappe-di-vox-contro-lintolleranza/ • https://mic.com/articles/155739/4chan-new-racist-code-google-skype-skittle-alt-right-trolls-harass-jews-muslims-blacks#.PF88qB1qC • https://www.theguardian.com/technology/2016/may/31/facebook-youtube-twitter-microsoft-eu-hate-speech-code?CMP=share_btn_tw • http://www.telegraph.co.uk/news/2016/05/15/facebook-youtube-and-twitter-sued-for-failure-to-remove-homophob/ • http://www.rivistailmulino.it/item/3283 • http://www.cospe.org/wp-content/uploads/2016/03/ricerca_odiononèopinione.pdf • http://www.contattolab.it/basta-odio-e-razzismo-sui-social-i-colossi-del-web-firmano-il-codice-etico/
  • 66. Sitografia •  http://www.lastampa.it/2016/03/16/cultura/la-libert-su-internet-ha-bisogno-di-regole-nAZHHurDlMfDBHzTwVSUiL/pagina.html •  https://it.wikipedia.org/wiki/Moderatore_(Internet) •  http://motherboard.vice.com/it/read/l-intelligenza-artificiale-di-microsoft-che-ama-hitler •  http://www.gqitalia.it/news/2016/05/16/odio-sui-social-network-ce-ed-e-li-per-restarci-a-lungo/ •  http://www.pensierocritico.eu/hate-speech.html •  http://www.ilpost.it/2013/05/13/lo-hate-speech-per-i-social-network/ •  http://www.corbaccio.it/generi/saggistica_generale/morti_di_fama_9788863806236.php •  https://getpocket.com/a/read/1399089172 •  https://en.wikipedia.org/wiki/Public_humiliation •  https://www.facebook.com/RaccoltaStatisticaDiCommentiRidondanti •  https://it.wikipedia.org/wiki/Edgerank
  • 67. Bibliografia •  Camerer, C., F., (2003). Behavioral Game Theory. Princeton University Press. •  Cherubini, P., (2005). Psicologia del Pensiero. Raffaello cortina editore. •  Haidt, J., (2013). Menti tribali. Perché le brave persone si dividono su politica e religione. Codice: le scienze. •  Milgram, S. (1963). Behavioral study of obedience. Journal of Abnormal and Social Psychology, 67, 371-378. •  Neumann, E., N., (2002). La spirale del silenzio. Meltemi. •  Quattrociocchi, W., Scala, A., & Sunstein, C., R., (2016). Echo Chambers on Facebook. Not yet for publication. •  Ronson, J., (2015). I giustizieri della rete. Codice edizioni. •  Rost, K., Stahel, L., & Frey, B., S., (2016). Digital Social Norm Enforcement: Online Firestorms in Social Media. PLos One 11(6): e0155923. doi: 10.1371/journal.pone.0155923 •  Lange Van, P., A., M., Balliet, D., Parks, C., D., & Vugt Van, M., (2014). Social dilemmas. Oxford university press. •  Ziccardi, G., (2016). L'odio online. Violenza verbale e ossessioni in rete. Cortina Raffaello.