SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  27
“Meravigliosa cosa
l’architettura … prodotto di
popoli felici e fattore di
felicità dei popoli. Le città
felici hanno un’architettura
… L’architettura è ovunque,
negli apparecchi telefonici e
nel Partenone”.
                Le Corbusier
Jeanneret
    Charles- Edouard
   6 ottobre 1887

La Chaux-de-Fonds
       Svizzera
       Svizzera



      uomo di lettere
                        Le Corbusier
Il MODULOR: una gamma di
misure armoniose per
soddisfare la dimensione
umana, applicabile
universalmente
all’architettura e alle cose
meccaniche”.
-Prima edizione nel 1948
-Seconda edizione nel 1955
…fino all’ INDUSTRIAL DESIGN..




La poltroncina “LC1”
progettata alla fine
degli anni Venti in
collaborazione con
Charlotte Perriand e
Pierre Jeanneret
La poltrona Grand
Confort “LC3” progettata
alla fine degli anni
Venti in collaborazione
con Charlotte Perriand e
Pierre Jeanneret
La Chaise Longue, meglio
nota come “LC4”
progettata nel 1927
“L’INNOVAZIONE ARCHITETTONICA”…
I cinque punti della moderna architettura:
• i “pilotis” (pilastri di sostegno in calcestruzzo armato): isolare la
residenza dal terreno
• il tetto-giardino: deve essere impermeabile, pertanto è necessaria una
misura particolare di protezione, costituita da sabbia ricoperta di lastre
spesse di cemento a giunti sfalsati seminati di erba
• la pianta libera: lascia al progettista la possibilità di organizzare gli
spazi di ogni piano, senza ricalcare quelli sottostanti
• la finestra a nastro ( fenêtre en longuer): il suo sviluppo orizzontale
consente una maggior penetrazione luminosa
• la facciata libera: anch’essa discende dalla struttura dei solai e dei
pilastri in calcestruzzo armato. Infatti questi ultimi sono arretrati
rispetto alle facciate, permettendo così nuove configurazioni
Opere architettoniche:
• Edificio Bifamiliare, Stoccarda, Germania (1926- 1927)
• Villa Savoye, Poissy, Francia (1928- 1931)
• Centrosoyuz, Mosca, Russia (1928- 1936)
• Unità di Abitazione di Marsiglia, Marsiglia, Francia (1945- 1953)
•
Edifici governativi e amministrativi di Chandigarh, Chandigarh, India
•
Convento Sainte- Marie de La Tourette, Éveux-sur-Arbresle, Francia (19
• Carpenter Visual Art Center, Harvard, Stati Uniti (1961-1964)
• Heidi Weber Pavilion, Zurigo, Svizzera (1964- 1967)
• Cappella di Notre- Dame du Haut, Ronchamp, Francia (1950- 1955)
“Un quartiere da Esposizione”, il WEISSENHOF

                                  Le tipologie degli immobili scelti
                                  comprendevano case a schiera,
                                  villette ed edifici plurifamiliari. In
                                  soli cinque mesi il nuovo quartiere
                                  Weissenhof fu realizzato e
                                  l’esposizione inaugurata il 23
                                  luglio riscosse un gran successo.
                                  Poiché il budget a disposizione non
                                  si rivelò così abbondante, Le
                                  Corbusier decise di impiegare i
                                  materiali più modesti e a buon
                                  mercato: i mattoni. Costruì così un
Committenti: Deutscher Werkbund   una residenza monofamiliare e un
                                  ampio edificio bifamiliare.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
-Pareti e soffitti vennero realizzati in mattoni, con coperture alla
catalana, in cotto
-Pavimenti e pareti degli interni vennero rivestiti con una finitura
piastrellata, eccetto il lungo muro longitudinale che venne lasciato in
mattoni a vista

-Muri perimetrali furono
coperti di intonaco
all’esterno per contrastare
l’umidità
-I tetti, piatti e con erba,
divennero quasi giardini
pensili
UNA “MACCHINA PER ABITARE”




Committenti: Pierre e Eugénie Savoye
Villa Savoye è la concretizzazione perfetta dei “cinque punti”
dell’architettura moderna, presentandosi così come una “macchina per
abitare”.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
-Pianta rigorosamente quadrata e l’intera costruzione si regge sui
pilotis, intonacati di bianco
-I pilotis creano un diverso grado di aggetto in quanto su due lati essi
sono a filo di parete, mentre sugli altri due sono lievemente rientranti,
lasciando le pareti completamente libere dalla funzione strutturale
-Portico coperto sotto al quale si può accedere direttamente in
automobile
-Al primo piano si accede tramite due rampe inclinate, aggirando un
corpo cilindrico centrale che contiene un alloggio di servizio
-al piano superiore si
                           aprono diversi ambienti: un
                           grande soggiorno
                           rettangolare e un grande
                           terrazzo interno a “L” sul
                           quale si affacciano la
                           pareti vetrate del salone



-percorrendo un’altra
rampa si accede al tetto
costituito da: solarium,
stenditoio e giardino
pensile
“ARCHITETTURA CUBISTA”
Insieme al cugino Pierre riuscì a vincere un concorso per la
realizzazione del quartier generale dell’Unione delle Cooperative
Sovietiche. Nel 1930 iniziarono i lavori, con la collaborazione
dell’architetto Nikolai Kolli.
                                        Gli uffici vennero organizzati
                                        in tre strutture a
                                        parallelepipedo sostenute da
                                        pilotis e poste intorno ad un
                                        quarto edificio con la funzione
                                        di sala riunioni e grande
                                        auditorio. Un primo momento
                                        di interruzione dei lavori si
                                        ebbe tra il 1931 e il 1932 ma
                                        nel 1936 il complesso fu
                                        terminato, anche se Le
Committente: Unione delle               Corbusier non approvò alcuni
Cooperative Sovietiche                  accorgimenti.
“IMPARARE AD ABITARE”

Dopo la Seconda guerra mondiale, il
Ministro francese per la Ricostruzione aveva
ricevuto il difficile incarico di sanare le
profonde cicatrici lasciate sul territorio. A
questo proposito le Corbusier rispose
all’incarico, realizzando così quel suo sogno
architettonico ed urbanistico al quale aveva
dato il nome di “città radiosa” e al quale
stava lavorando da circa un quarto di secolo.
L’Unità di Abitazione doveva vincere la
sfida della modernità grazie ad un’idea
totalmente rivoluzionaria di “condominio”,
sia dal punto strutturale che funzionale.
Inoltre dovevano essere impiegati i materiali e
le tecnologie più moderne applicando la           Committente: Ministero per la
nuova scala del Modulor.                          Ricostruzione
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
-composto da 17piani abitabili, è percorso al suo interno da 7strade
coperte, che servono ben 337 appartamenti di 23 tipologie differenti per
un numero massimo di 1600 abitanti
-la maggior parte delle cellule abitative sono del tipo duplex, cioè
disposte su due diversi livelli accessibili mediante una scala
interna,avendo così una profondità di 24 metri
- l’intera struttura si poggia sui
pilotis, che isolano gli appartamenti
dall’umidità e dall’oscurità
- Gli ingressi degli appartamenti si
trovano su due piani, disposti lungo
un corridoio che percorre tutto
l’immobile

                                               Solarium e piscina sul tetto
UNA CITTÁ DEL MONDO
Dopo la nascita dello stato del Pakistan, il territorio del Punjab si trovò
difatto diviso tra due nazioni. Si dovette cercare una nuova capitale
per la parte indiana dal momento che il tradizionale capoluogo,
Lahore, faceva ormai parte della nazione pakistana. Per questo venne
                                               chiamato Le Corbusier. Il
                                               desiderio era quello di
                                               concretizzare con un
                                               segno perenne sul
                                               territorio quegli ideali di
                                               pace e fratellanza che
                                               erano stati portati avanti
                                               da Gandhi. Si cercò
                                               quindi di dar vita a
                                               costruzioni imperniate su
                                               una visione universale
Committente: Governo del Punjab                dell’architettura.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
-mantenimento del legame con la cultura locale attraverso riferimenti
simbolici tradotti in elementi strutturali o ornamentali, come per
esempio la forma delle corna lunate che evoca il culto delle vacche sacre
-pianta ortogonale che comprendeva 7 strade che davano origine a loro
volta a isolati a coprire circa un chilometro quadrato di terreno
-Gli edifici progettati furono moltissimi, ma quelli effettivamente
realizzati furono: il Campidoglio, il Palazzo di Giustizia, il
Segretariato e il Parlamento
-La città si doveva presentare suddivisa in settori autosufficienti
(contenente da 5000 a 20000 abitanti) , con spazi residenziali,
commerciali e di servizi; ogni settore era connesso ad un altro tramite
una delle 7 strade
-I 47 settori furono circondati da una cintura verde che impedisse
un’eccessiva cementificazione della zona
“IL CEMENTO ARMATO È UN’OPERA D’ AMORE”
Il progetto iniziale era quello di creare un nuovo centro conventuale che
riunisse le funzioni del convento tradizionale e quelle dello
“studium”, ovvero il centro di formazione per i giovani che
desideravano entrare nell’antico ordine dei Domenicani. Si avvalse
dell’aiuto dell’ingegnere,
architetto e musicista
Xenakis, riuscendo così a
realizzare una vera e
propria sinfonia di forme e
colori. L’edificio sorge in
posizione isolata e si
configura come una solida
struttura di cemento
armato organizzata come
un corpo a ferro di cavallo
chiuso sul lato nord.             Committente: Capitolo Domenicano di Lione
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
-La brutalità delle ruvide superfici esterne è stata concepita per essere
in linea con l’austerità proposta della regola domenicana
-L’accesso alla chiesa è costituito da una porta molto piccola
-L’interno è illuminato grazie a tagli nel cemento che introducono la
luce
-Particolari aperture a
lanterna (nella parte
settentrionale), i cosiddetti
“cannoni di luce”, rischiarano
la cripta e il livello
sovrastante, propagando la
luce su parte delle superfici
interne intensamente colorate
-Verso oriente l’edificio si sviluppa in tre piani, mentre sul lato opposto
i piani diventano quattro, scendendo al di sotto del livello stradale e
poggiando sui pilotis
-Le celle dei monaci occupano i due piani più alti
-Sul piano mediano si aprono gli spazi comunitari
- Il livello più basso è occupato dal refettorio, collegato con la chiesa da
un lungo corridoio vetrato a forma di “T”, dove ci sono una serie di
elementi verticali che fungono da frangisole,creando un armonioso
gioco di luci
“LIBERTÁ E CREATIVITÁ, SENZA VINCOLI”
È stato uno degli ultimi progetti ad esser realizzato, anche se Le
Corbusier non lo vide mai. Il centro venne progettato interamente a
Parigi. Il progetto fu finanziato grazie ad una donazione di
Carpenter. È una costruzione mossa ed elegante, le pareti esterne sono
lisce e levigate e colonne alte e sottili scandiscono gli interni.
                                      Nei 5piani dell’edificio
                                      trovano spazio l’archivio
                                      cinematografico e gli atelier
                                      dedicati alle varie discipline.
                                      Inoltre il centro ospita ancora
                                      oggigiorno il Dipartimento di
                                      Studi Visivi ed Ambientali
                                      dell’Università.


Committente:Università di Harvard
UN PADIGLIONE PER UN “MOSTRO”

Il Padiglione Heidi Weber, oggi più noto come Centro Le Corbusier,
venne ufficialmente inaugurato nel 1967. Quest’edificio è stato voluto
da una designer svizzera, dalla quale prende il nome. Heidi Weber
conobbe Le Corbusier nel 1958 a Cap Martin e impegnò tutta l sua vita
a diffondere la conoscenza e lo studio dell’opera del “genio”. In
particolare questo padiglione era destinato a diventare un particolare
polo espositivo, ma
concepito anche come
abitazione-studio.
L’essenzialità del
Modulor viene
ancora una volta
confermata.


                                              Committente: Heidi Weber
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
-Vengono impiegati dei pannelli di acciaio smaltato e vetro al posto del
cemento armato
-Il corpo dell’edificio è formato da due strutture cubiche sormontate da
una sorta di vela in acciaio, che le protegge dal sole e dalla pioggia
IL SACRO SECONDO LE CORBUSIER




Committente: Associazione L’oeuvre Notre-Dame du Haut
Rappresenta il primo edificio sacro rivisitato in chiave moderna, con
l’impiego di un materiale nuovo: il calcestruzzo armato.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
-L’edificio si compone di un’unica navata di forma assai irregolare
- Tre piccole cappelle indipendenti sono ricavate nelle piegature dei tre
robusti setti murari che delimitano la navata stessa
                                      -La copertura è realizzata con
                                      un’unica gettata di calcestruzzo,
                                      modellata come se fosse una vela
                                      rovesciata
                                      -L’intera copertura poggia su
                                      corti pilastrini per aumentare il
                                      senso di leggerezza
                                      -La luce entra all’interno grazie a
                                      decine di aperture pluriforme
-La chiesa non ha una facciata privilegiata e dunque è un qualcosa
da scoprire girandole attorno e vivendola nei suoi spazi




…“ LAMERAVIGLIOSA MACCHINA PER ABITARE DEL GRANDE
ARCHITETTO, IN CONCLUSIONE, NON CESSA DI FUNZIONARE
ANCHE SE ALL’ANGOLO RETTO SI SOSTITUISCE LA CURVA”…

Contenu connexe

Tendances

Bauhaus and Walter Gropius
Bauhaus and Walter GropiusBauhaus and Walter Gropius
Bauhaus and Walter Gropius
Sanjana Pillai
 
Architect Walter Groupius
Architect Walter GroupiusArchitect Walter Groupius
Architect Walter Groupius
Guneet Khurana
 
le corbusier principles
le corbusier principlesle corbusier principles
le corbusier principles
kunal singh
 

Tendances (20)

12. Architettura Contemporanea - Teoria e immagini
12. Architettura Contemporanea - Teoria e immagini12. Architettura Contemporanea - Teoria e immagini
12. Architettura Contemporanea - Teoria e immagini
 
Walter gropius
Walter gropiusWalter gropius
Walter gropius
 
Bauhaus and Walter Gropius
Bauhaus and Walter GropiusBauhaus and Walter Gropius
Bauhaus and Walter Gropius
 
Architect Walter Groupius
Architect Walter GroupiusArchitect Walter Groupius
Architect Walter Groupius
 
Bauhaus
BauhausBauhaus
Bauhaus
 
le corbusier principles
le corbusier principlesle corbusier principles
le corbusier principles
 
10. Le Corbusier e il Razionalismo in Francia
10. Le Corbusier e il Razionalismo in Francia10. Le Corbusier e il Razionalismo in Francia
10. Le Corbusier e il Razionalismo in Francia
 
Marcel Breuer
Marcel BreuerMarcel Breuer
Marcel Breuer
 
La Bauhaus
La BauhausLa Bauhaus
La Bauhaus
 
Bauhaus
BauhausBauhaus
Bauhaus
 
Bauhaus
BauhausBauhaus
Bauhaus
 
Walter Gropius: Biography, Phylosophy, Works and The Bauhaus
Walter Gropius: Biography, Phylosophy, Works and The BauhausWalter Gropius: Biography, Phylosophy, Works and The Bauhaus
Walter Gropius: Biography, Phylosophy, Works and The Bauhaus
 
de stijl
de stijlde stijl
de stijl
 
Le corbusier . ppt
Le corbusier . pptLe corbusier . ppt
Le corbusier . ppt
 
Walter gropius
Walter gropiusWalter gropius
Walter gropius
 
Deconstructivism
DeconstructivismDeconstructivism
Deconstructivism
 
Architettura razionalista
Architettura razionalistaArchitettura razionalista
Architettura razionalista
 
Architecture style de stijl (1)
Architecture style   de stijl  (1)Architecture style   de stijl  (1)
Architecture style de stijl (1)
 
Early modernism in Architecutre
Early modernism in ArchitecutreEarly modernism in Architecutre
Early modernism in Architecutre
 
Antoni gaudi
Antoni gaudiAntoni gaudi
Antoni gaudi
 

Similaire à Le Corbusier

Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...
Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...
Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...
SOLAVA
 
Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009
Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009
Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009
Marco Grondacci
 

Similaire à Le Corbusier (20)

Razionalismo in architettura
Razionalismo in architettura Razionalismo in architettura
Razionalismo in architettura
 
architettura 900
architettura 900architettura 900
architettura 900
 
Town hall, Anichstrasse, Lichtblick Café, Innsbruck
Town hall, Anichstrasse, Lichtblick Café, InnsbruckTown hall, Anichstrasse, Lichtblick Café, Innsbruck
Town hall, Anichstrasse, Lichtblick Café, Innsbruck
 
la riconsiderazione di casa rustici di giuseppe terragni
la riconsiderazione di casa rustici di giuseppe terragnila riconsiderazione di casa rustici di giuseppe terragni
la riconsiderazione di casa rustici di giuseppe terragni
 
Torre Velasca & Seagram Building Simbolo milanese Landmark americano
Torre Velasca & Seagram Building Simbolo milanese Landmark americanoTorre Velasca & Seagram Building Simbolo milanese Landmark americano
Torre Velasca & Seagram Building Simbolo milanese Landmark americano
 
3 a archivio completo-progetto città giardino
3 a archivio completo-progetto città giardino3 a archivio completo-progetto città giardino
3 a archivio completo-progetto città giardino
 
extreme cohousing program by mattia darò
extreme cohousing program by mattia daròextreme cohousing program by mattia darò
extreme cohousing program by mattia darò
 
ALESSANDRO ANTONELLI
ALESSANDRO ANTONELLI ALESSANDRO ANTONELLI
ALESSANDRO ANTONELLI
 
Lironi edilizia popolare e urbanistica
Lironi   edilizia popolare e urbanisticaLironi   edilizia popolare e urbanistica
Lironi edilizia popolare e urbanistica
 
Sergio Lironi edilizia popolare e urbanistica a Padova
Sergio Lironi   edilizia popolare e urbanistica a PadovaSergio Lironi   edilizia popolare e urbanistica a Padova
Sergio Lironi edilizia popolare e urbanistica a Padova
 
Fra Razionalismo e Romanità: 2.contesto architettonico
Fra Razionalismo e Romanità: 2.contesto architettonicoFra Razionalismo e Romanità: 2.contesto architettonico
Fra Razionalismo e Romanità: 2.contesto architettonico
 
Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...
Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...
Mattone Facciavista Estruso e bisellato SOLAVA per le torri del Palazzo di Gi...
 
Arch 80
Arch 80Arch 80
Arch 80
 
Architettura del Ferro
Architettura del FerroArchitettura del Ferro
Architettura del Ferro
 
Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009
Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009
Relazioni allegate al bando su progetto piazza verdi 2009
 
Eichenstrasse complex ; Wien, Austria.
Eichenstrasse complex ; Wien, Austria.Eichenstrasse complex ; Wien, Austria.
Eichenstrasse complex ; Wien, Austria.
 
Viollet le Duc
Viollet le DucViollet le Duc
Viollet le Duc
 
IKMZ BTU Cottbus Information, Communications and Media Center
IKMZ BTU Cottbus Information, Communications and Media CenterIKMZ BTU Cottbus Information, Communications and Media Center
IKMZ BTU Cottbus Information, Communications and Media Center
 
Il modernismo
Il modernismoIl modernismo
Il modernismo
 
Portfolio di laurea | IUAV
Portfolio di laurea | IUAVPortfolio di laurea | IUAV
Portfolio di laurea | IUAV
 

Plus de Liceo Scientifico Charles Darwin

Plus de Liceo Scientifico Charles Darwin (20)

Metafisica
MetafisicaMetafisica
Metafisica
 
L'età di Pericle e di Fidia
L'età di Pericle e di FidiaL'età di Pericle e di Fidia
L'età di Pericle e di Fidia
 
Silvestro Lega
Silvestro LegaSilvestro Lega
Silvestro Lega
 
Grecia Classica
Grecia ClassicaGrecia Classica
Grecia Classica
 
Giulio Romano
Giulio RomanoGiulio Romano
Giulio Romano
 
Giorgio De Chirico
Giorgio De ChiricoGiorgio De Chirico
Giorgio De Chirico
 
Marc Chagall
Marc ChagallMarc Chagall
Marc Chagall
 
Barocco
BaroccoBarocco
Barocco
 
Architettura Fascista
Architettura FascistaArchitettura Fascista
Architettura Fascista
 
Architettura del Ferro
Architettura del FerroArchitettura del Ferro
Architettura del Ferro
 
Altri Impressionisti
Altri ImpressionistiAltri Impressionisti
Altri Impressionisti
 
Viollet le-Duc
Viollet le-DucViollet le-Duc
Viollet le-Duc
 
Oscar-Claude Monet
Oscar-Claude MonetOscar-Claude Monet
Oscar-Claude Monet
 
Paul Gauguin
Paul GauguinPaul Gauguin
Paul Gauguin
 
Edgar Degas
Edgar DegasEdgar Degas
Edgar Degas
 
Georges-Pierre Seurat
Georges-Pierre SeuratGeorges-Pierre Seurat
Georges-Pierre Seurat
 
Architettura Fascista
Architettura FascistaArchitettura Fascista
Architettura Fascista
 
Modigliani
ModiglianiModigliani
Modigliani
 
Metafisica
MetafisicaMetafisica
Metafisica
 
De Chirico
De ChiricoDe Chirico
De Chirico
 

Le Corbusier

  • 1. “Meravigliosa cosa l’architettura … prodotto di popoli felici e fattore di felicità dei popoli. Le città felici hanno un’architettura … L’architettura è ovunque, negli apparecchi telefonici e nel Partenone”. Le Corbusier
  • 2. Jeanneret Charles- Edouard 6 ottobre 1887 La Chaux-de-Fonds Svizzera Svizzera uomo di lettere Le Corbusier
  • 3. Il MODULOR: una gamma di misure armoniose per soddisfare la dimensione umana, applicabile universalmente all’architettura e alle cose meccaniche”. -Prima edizione nel 1948 -Seconda edizione nel 1955
  • 4. …fino all’ INDUSTRIAL DESIGN.. La poltroncina “LC1” progettata alla fine degli anni Venti in collaborazione con Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret
  • 5. La poltrona Grand Confort “LC3” progettata alla fine degli anni Venti in collaborazione con Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret
  • 6. La Chaise Longue, meglio nota come “LC4” progettata nel 1927
  • 7. “L’INNOVAZIONE ARCHITETTONICA”… I cinque punti della moderna architettura: • i “pilotis” (pilastri di sostegno in calcestruzzo armato): isolare la residenza dal terreno • il tetto-giardino: deve essere impermeabile, pertanto è necessaria una misura particolare di protezione, costituita da sabbia ricoperta di lastre spesse di cemento a giunti sfalsati seminati di erba • la pianta libera: lascia al progettista la possibilità di organizzare gli spazi di ogni piano, senza ricalcare quelli sottostanti • la finestra a nastro ( fenêtre en longuer): il suo sviluppo orizzontale consente una maggior penetrazione luminosa • la facciata libera: anch’essa discende dalla struttura dei solai e dei pilastri in calcestruzzo armato. Infatti questi ultimi sono arretrati rispetto alle facciate, permettendo così nuove configurazioni
  • 8. Opere architettoniche: • Edificio Bifamiliare, Stoccarda, Germania (1926- 1927) • Villa Savoye, Poissy, Francia (1928- 1931) • Centrosoyuz, Mosca, Russia (1928- 1936) • Unità di Abitazione di Marsiglia, Marsiglia, Francia (1945- 1953) • Edifici governativi e amministrativi di Chandigarh, Chandigarh, India • Convento Sainte- Marie de La Tourette, Éveux-sur-Arbresle, Francia (19 • Carpenter Visual Art Center, Harvard, Stati Uniti (1961-1964) • Heidi Weber Pavilion, Zurigo, Svizzera (1964- 1967) • Cappella di Notre- Dame du Haut, Ronchamp, Francia (1950- 1955)
  • 9. “Un quartiere da Esposizione”, il WEISSENHOF Le tipologie degli immobili scelti comprendevano case a schiera, villette ed edifici plurifamiliari. In soli cinque mesi il nuovo quartiere Weissenhof fu realizzato e l’esposizione inaugurata il 23 luglio riscosse un gran successo. Poiché il budget a disposizione non si rivelò così abbondante, Le Corbusier decise di impiegare i materiali più modesti e a buon mercato: i mattoni. Costruì così un Committenti: Deutscher Werkbund una residenza monofamiliare e un ampio edificio bifamiliare.
  • 10. CARATTERISTICHE STRUTTURALI: -Pareti e soffitti vennero realizzati in mattoni, con coperture alla catalana, in cotto -Pavimenti e pareti degli interni vennero rivestiti con una finitura piastrellata, eccetto il lungo muro longitudinale che venne lasciato in mattoni a vista -Muri perimetrali furono coperti di intonaco all’esterno per contrastare l’umidità -I tetti, piatti e con erba, divennero quasi giardini pensili
  • 11. UNA “MACCHINA PER ABITARE” Committenti: Pierre e Eugénie Savoye
  • 12. Villa Savoye è la concretizzazione perfetta dei “cinque punti” dell’architettura moderna, presentandosi così come una “macchina per abitare”. CARATTERISTICHE STRUTTURALI: -Pianta rigorosamente quadrata e l’intera costruzione si regge sui pilotis, intonacati di bianco -I pilotis creano un diverso grado di aggetto in quanto su due lati essi sono a filo di parete, mentre sugli altri due sono lievemente rientranti, lasciando le pareti completamente libere dalla funzione strutturale -Portico coperto sotto al quale si può accedere direttamente in automobile -Al primo piano si accede tramite due rampe inclinate, aggirando un corpo cilindrico centrale che contiene un alloggio di servizio
  • 13. -al piano superiore si aprono diversi ambienti: un grande soggiorno rettangolare e un grande terrazzo interno a “L” sul quale si affacciano la pareti vetrate del salone -percorrendo un’altra rampa si accede al tetto costituito da: solarium, stenditoio e giardino pensile
  • 14. “ARCHITETTURA CUBISTA” Insieme al cugino Pierre riuscì a vincere un concorso per la realizzazione del quartier generale dell’Unione delle Cooperative Sovietiche. Nel 1930 iniziarono i lavori, con la collaborazione dell’architetto Nikolai Kolli. Gli uffici vennero organizzati in tre strutture a parallelepipedo sostenute da pilotis e poste intorno ad un quarto edificio con la funzione di sala riunioni e grande auditorio. Un primo momento di interruzione dei lavori si ebbe tra il 1931 e il 1932 ma nel 1936 il complesso fu terminato, anche se Le Committente: Unione delle Corbusier non approvò alcuni Cooperative Sovietiche accorgimenti.
  • 15. “IMPARARE AD ABITARE” Dopo la Seconda guerra mondiale, il Ministro francese per la Ricostruzione aveva ricevuto il difficile incarico di sanare le profonde cicatrici lasciate sul territorio. A questo proposito le Corbusier rispose all’incarico, realizzando così quel suo sogno architettonico ed urbanistico al quale aveva dato il nome di “città radiosa” e al quale stava lavorando da circa un quarto di secolo. L’Unità di Abitazione doveva vincere la sfida della modernità grazie ad un’idea totalmente rivoluzionaria di “condominio”, sia dal punto strutturale che funzionale. Inoltre dovevano essere impiegati i materiali e le tecnologie più moderne applicando la Committente: Ministero per la nuova scala del Modulor. Ricostruzione
  • 16. CARATTERISTICHE STRUTTURALI: -composto da 17piani abitabili, è percorso al suo interno da 7strade coperte, che servono ben 337 appartamenti di 23 tipologie differenti per un numero massimo di 1600 abitanti -la maggior parte delle cellule abitative sono del tipo duplex, cioè disposte su due diversi livelli accessibili mediante una scala interna,avendo così una profondità di 24 metri - l’intera struttura si poggia sui pilotis, che isolano gli appartamenti dall’umidità e dall’oscurità - Gli ingressi degli appartamenti si trovano su due piani, disposti lungo un corridoio che percorre tutto l’immobile Solarium e piscina sul tetto
  • 17. UNA CITTÁ DEL MONDO Dopo la nascita dello stato del Pakistan, il territorio del Punjab si trovò difatto diviso tra due nazioni. Si dovette cercare una nuova capitale per la parte indiana dal momento che il tradizionale capoluogo, Lahore, faceva ormai parte della nazione pakistana. Per questo venne chiamato Le Corbusier. Il desiderio era quello di concretizzare con un segno perenne sul territorio quegli ideali di pace e fratellanza che erano stati portati avanti da Gandhi. Si cercò quindi di dar vita a costruzioni imperniate su una visione universale Committente: Governo del Punjab dell’architettura.
  • 18. CARATTERISTICHE STRUTTURALI: -mantenimento del legame con la cultura locale attraverso riferimenti simbolici tradotti in elementi strutturali o ornamentali, come per esempio la forma delle corna lunate che evoca il culto delle vacche sacre -pianta ortogonale che comprendeva 7 strade che davano origine a loro volta a isolati a coprire circa un chilometro quadrato di terreno -Gli edifici progettati furono moltissimi, ma quelli effettivamente realizzati furono: il Campidoglio, il Palazzo di Giustizia, il Segretariato e il Parlamento -La città si doveva presentare suddivisa in settori autosufficienti (contenente da 5000 a 20000 abitanti) , con spazi residenziali, commerciali e di servizi; ogni settore era connesso ad un altro tramite una delle 7 strade -I 47 settori furono circondati da una cintura verde che impedisse un’eccessiva cementificazione della zona
  • 19. “IL CEMENTO ARMATO È UN’OPERA D’ AMORE” Il progetto iniziale era quello di creare un nuovo centro conventuale che riunisse le funzioni del convento tradizionale e quelle dello “studium”, ovvero il centro di formazione per i giovani che desideravano entrare nell’antico ordine dei Domenicani. Si avvalse dell’aiuto dell’ingegnere, architetto e musicista Xenakis, riuscendo così a realizzare una vera e propria sinfonia di forme e colori. L’edificio sorge in posizione isolata e si configura come una solida struttura di cemento armato organizzata come un corpo a ferro di cavallo chiuso sul lato nord. Committente: Capitolo Domenicano di Lione
  • 20. CARATTERISTICHE STRUTTURALI: -La brutalità delle ruvide superfici esterne è stata concepita per essere in linea con l’austerità proposta della regola domenicana -L’accesso alla chiesa è costituito da una porta molto piccola -L’interno è illuminato grazie a tagli nel cemento che introducono la luce -Particolari aperture a lanterna (nella parte settentrionale), i cosiddetti “cannoni di luce”, rischiarano la cripta e il livello sovrastante, propagando la luce su parte delle superfici interne intensamente colorate
  • 21. -Verso oriente l’edificio si sviluppa in tre piani, mentre sul lato opposto i piani diventano quattro, scendendo al di sotto del livello stradale e poggiando sui pilotis -Le celle dei monaci occupano i due piani più alti -Sul piano mediano si aprono gli spazi comunitari - Il livello più basso è occupato dal refettorio, collegato con la chiesa da un lungo corridoio vetrato a forma di “T”, dove ci sono una serie di elementi verticali che fungono da frangisole,creando un armonioso gioco di luci
  • 22. “LIBERTÁ E CREATIVITÁ, SENZA VINCOLI” È stato uno degli ultimi progetti ad esser realizzato, anche se Le Corbusier non lo vide mai. Il centro venne progettato interamente a Parigi. Il progetto fu finanziato grazie ad una donazione di Carpenter. È una costruzione mossa ed elegante, le pareti esterne sono lisce e levigate e colonne alte e sottili scandiscono gli interni. Nei 5piani dell’edificio trovano spazio l’archivio cinematografico e gli atelier dedicati alle varie discipline. Inoltre il centro ospita ancora oggigiorno il Dipartimento di Studi Visivi ed Ambientali dell’Università. Committente:Università di Harvard
  • 23. UN PADIGLIONE PER UN “MOSTRO” Il Padiglione Heidi Weber, oggi più noto come Centro Le Corbusier, venne ufficialmente inaugurato nel 1967. Quest’edificio è stato voluto da una designer svizzera, dalla quale prende il nome. Heidi Weber conobbe Le Corbusier nel 1958 a Cap Martin e impegnò tutta l sua vita a diffondere la conoscenza e lo studio dell’opera del “genio”. In particolare questo padiglione era destinato a diventare un particolare polo espositivo, ma concepito anche come abitazione-studio. L’essenzialità del Modulor viene ancora una volta confermata. Committente: Heidi Weber
  • 24. CARATTERISTICHE STRUTTURALI: -Vengono impiegati dei pannelli di acciaio smaltato e vetro al posto del cemento armato -Il corpo dell’edificio è formato da due strutture cubiche sormontate da una sorta di vela in acciaio, che le protegge dal sole e dalla pioggia
  • 25. IL SACRO SECONDO LE CORBUSIER Committente: Associazione L’oeuvre Notre-Dame du Haut
  • 26. Rappresenta il primo edificio sacro rivisitato in chiave moderna, con l’impiego di un materiale nuovo: il calcestruzzo armato. CARATTERISTICHE STRUTTURALI: -L’edificio si compone di un’unica navata di forma assai irregolare - Tre piccole cappelle indipendenti sono ricavate nelle piegature dei tre robusti setti murari che delimitano la navata stessa -La copertura è realizzata con un’unica gettata di calcestruzzo, modellata come se fosse una vela rovesciata -L’intera copertura poggia su corti pilastrini per aumentare il senso di leggerezza -La luce entra all’interno grazie a decine di aperture pluriforme
  • 27. -La chiesa non ha una facciata privilegiata e dunque è un qualcosa da scoprire girandole attorno e vivendola nei suoi spazi …“ LAMERAVIGLIOSA MACCHINA PER ABITARE DEL GRANDE ARCHITETTO, IN CONCLUSIONE, NON CESSA DI FUNZIONARE ANCHE SE ALL’ANGOLO RETTO SI SOSTITUISCE LA CURVA”…