1. G o t ic o In
F r a n c ia
Il piacere della scoperta
Prof. Luca Gentile e Piero Angela
2. Il Gotico Francese
L'architettura gotica nasce nel nord della Francia, nell'Île-de-France, e da
qui si diffonde in tutta europa.
Questo stile e questa tecnica sono stati praticati per secoli, ed in Francia è
possibile identificare delle fasi di sviluppo e delle tendenze differenziate
rispetto a quelle degli altri paesi, anche se l'architettura di questo paese è
stato un modello per i paesi confinanti.
In Francia si possono identificare dei caratteri regionali: il gotico del nord si
differenzia da quello del sud, e si possono collegare alcune modalità
costruttive alla storia politica, in particolare all'affermazione della monarchia
capetingia come fattore di diffusione per il gotico originario dell'Ile de
France.
Fra le varianti regionali francesi, un peso particolare nell'origine del gotico
ha anche l'architettura normanna, le cui tecniche costruttive verrano riprese
nella ricostruzione di Saint Denis, l'abbazia che è diventata il primo edificio
consapevolmente gotico.
Gli edifici gotici sono contrassegnati dall'uso della volta a crociera ad arco
acuto, su campate prevalentemente rettangolari; di costoloni (o nervature) a
sostegno della vela; archi rampanti innestati su contrafforti, e dall'uso di
pilastri a fascio.
4. Architettura Gotica
L'estetica medievale, che trova nell'architettura gotica una delle sue
maggiori realizzazioni, ha fondamento nella matematica e nella geometria.
Le proporzioni dell'edificio sacro non sono casuali e non sono nemmeno
determinate dalla ricerca di effetti spettacolari, ma derivano da una visione
dell'arte come scienza, nella ricerca dei rapporti geometrici che stanno alla
base del cosmo e che sono ritenuti di origine divina.
Si tratta degli stessi rapporti che governano il mondo della musica, le cui
regole armoniche non sono fatti meramente naturali, ma riflessi delle
armonie celesti.
I primi edifici gotici sono costruiti in base a rapporti numerici analoghi agli
intervalli perfetti dell'armonia musicale, cioè ottava, quinta e quarta e
unisono, come nel rapporto fra le dimensioni della campata o del transetto
rispetto alla navata. In questo modo l'edificio sacro viene ad avere gli stessi
rapporti armonici che ha il creato e la musica, poichè è Dio, il grande
architetto dell'universo, ad avere stabilito in principio queste divine
proporzioni, decifrabili dal libro della natura e anche dal libro della
rivelazione.
Lo stesso tempio di Salomone, stando alla descrizione che ne fa la
Scrittura, ha delle proporzioni numeriche perfette.
5. Architettura Gotica
Sant'Agostino, nel trattato De Musica, enuncia questa estetica come riflesso
delle perfezioni divine che hanno nella musica ( e nella armonia musicale) la
sua espressione più compiuta. L'architettura, la più astratta delle arti e
basata, come l'armonia musicale, dalla consonanza delle varie parti e
costruita come sviluppo e fioritura di figure geometriche perfette, è la forma
d'arte maggiore che permette un contatto diretto con Dio, perché condivide
le stesse regole che ha seguito il creatore quando diede forma all'universo.
In un certo senso si può affermare che in occidente l'architettura ha lo
stesso ruolo di tramite che in oriente hanno le icone, ma mentre l'immagine
si ferma al sensibile e all'apparente, nell'architettura si va oltre, potendo
cogliere l'essenza divina attraverso l'intelletto, poichè Dio ha creato ogni
cosa come numero, peso e misura, come riportato nel libro della Sapienza
di Salomone. Questo spiega anche l'avversione per le immagini sensibili in
Sant'Agostino e anche nei teologi medievali, in particolare in Bernardo da
Chiaravalle, il quale proibì ogni forma di arte figurativa nelle chiese del suo
ordine cistercense promuovendo, per gli edifici di questo ordine monastico,
una architettura pura e silenziosa, dove le pietre - finemente squadrate e
lavorate - e le stereometrie degli spazi geometricamente perfetti erano più
eloquenti riguardo ai misteri divini delle ridicole difformità o delle grossolane
raffigurazioni che adornavano le chiese romaniche.
6. Cattedrale di Saint-Denis
L'abbazia di Saint Denis o di San Dionigi è
situata nell'omonimo quartiere della periferia
di Parigi.San Dionigi fu il patrono di Francia
e, secondo la leggenda, il primo vescovo di
Parigi. Sul suo luogo di sepoltura venne
inizialmente eretto un piccolo santuario,
finché Dagoberto I, re dei Franchi dal 628 al
637, fondò l'abbazia di Saint Denis, come
monastero benedettino. La basilica è una
pietra miliare dell'architettura gotica, ed è il
primo edificio costruito in questo stile. La
struttura gotica di San Denis fu iniziata nel
1136, nel coro, deambulatorio e nella
facciata, mentre le navate e la ricostruzione
della parte superiore del coro fu compiuta
nel XIII. L’abbazia contiene anche alcuni
notevoli esempi di monumenti sepolcrali.
Durante la Rivoluzione francese le tombe
vennero profanate e i resti dei re gettati in
fosse comuni.
7. Cattedrale di Saint-Denis
Napoleone Bonaparte fece riaprire la chiesa
nel 1806. Con il primo esilio di Napoleone, i
Borboni, ritornati al potere, ordinarono di
ricercare i resti di Luigi XVI e Maria
Antonietta, che furono ritrovati il 21 gennaio
1815 e vennero inumati nella cripta della
basilica. Nel 1817 fu riaperta la fossa
comune dove erano sepolti i re di Francia,
ma fu impossibile distinguere i singoli resti,
che furono pertanto raccolti in un ossario
nella cripta, con due lastre di marmo che
ricordano i nomi dei monarchi inumati.
Luigi XVIII, alla sua morte nel 1824, fu
sepolto al centro della cripta, vicino alla
tomba di Luigi XVI e Maria Antonietta.
Venne infine trasportato nella cripta anche il
corpo del re Luigi VII che era stato sepolto
prima nell'abbazia di Saint-Pont e la cui
tomba non era stata distrutta dai
rivoluzionari.
8. Cattedrale di Notre-Dame
La costruzione della Cattedrale di Notre-
Dame de Paris ebbe inizio nel 1163.
Luigi VII e il vescovo Maurice de Sully
vollero costruire sull'Ile-de-la-Cité una
chiesa che potesse rivaleggiare in bellezza
con l'abbazia gotica di Saint Denis, iniziata
nel 1136.
Per la costruzione di Notre-Dame furono
necessari oltre 150 anni. Durante questo
periodo l'intera evoluzione del gotico
condizionò lo stile della cattedrale; per tale
motivo sono visibili influssi architettonici già
presenti nella cattedrale di Chartres, in
quella di Reims e in quella di Amiens.
In gotico classico sono il coro e la navata
centrale.
Il passaggio al gotico maturo si evidenzia
sulla facciata principale e rivela influenze
anche su nuovi apporti nella navata centrale.
9. Cattedrale di Notre-Dame
In gotico classico sono anche i transetti.
Durante la Rivoluzione la Cattedrale rischiò
di essere abbattuta.
Tra il 1844 e il 1864, il grande restauratore
del XIX secolo Viollet-le-Duc si adoperò per
una imponente opera di recupero.
Sotto il piazzale sono custoditi importanti
tesori del passato. Dal 1980 è infatti
visitabile sotto il Parvis la cripta archeologica
lunga 117 metri. Visibili resti di abitazioni del
XVI e XVII secolo, nonché della chiesa
merovingia di Saint-Etienne e di costruzioni
di epoca gallo-romana, venuti alla luce
durante gli scavi.
La targa bronzea al centro del piazzale sta
ad indicare il centro amministrativo e
geografica della città di Parigi: da questo
punto sono calcolate tutte le distanze
chilometriche e si dipartono simbolicamente
tutte le strade di Francia.
10. Cattedrale di Notre-Dame
Oltre alle numerose tombe, statue, al pulpito e all'altare val la pena di
ammirare anche: una visione d'insieme dell'interno suggestivamente
illuminato, il grande rosone della facciata nord della navata trasversale con
le 80 raffigurazioni dell'antico testamento, il grande rosone della facciata
sud e la statua di Notre-Dame de Paris, famosa immagine di culto della
patrona della cattedrale.
Merita particolare attenzione anche il tesoro di Notre-Dame. Oltre alle
grandi reliquie (un chiodo e un pezzo della croce di Gesù nonché una spina
della corona di spine per custodire le quali Luigi IX fece costruire la Sainte-
Chapelle) nel tesoro sono visibili anche cimeli sacri (croci e calici) ed il
mantello dell'incoronazione di Napoleone I.
11. Riconoscimenti
Ebbene sì, siamo giunti alla conclusione di
questa interessantissima visita guidata nel
mondo del Gotico Francese…
Eh sì caro Piero… è stato un piacere
lavorare con te! Ci rivediamo la prossima
volta con una nuova presentazione! (spero
di essere già morto).