Saper ascoltare è una grazia immensa.
Il Gruppo Medici dell’Associazione Ex-Alunni dell’Istituto Leone XIII, in continuità con il Convegno “Una medicina dal volto umano” organizzato a Parigi nel 2012 dalla Confederazione Europea, propone un momento di incontro e di riflessione sul
tema de “L’ascolto in medicina”.
Istituto Leone XIII Via Leone XIII 12, Milano
3. il brano tratto dalla lettera di Papa Francesco
ha risuonato nella mia mente
e le sue parole
- tradotte dalle mie orecchie di Medico -
hanno vibrato così
4. Come vorrei che il vostro modo di comunicare,
e anche il vostro servizio di Medici,
non esprimesse mai l’orgoglio superbo del trionfo
sulla malattia, né umiliasse coloro che la mentalità
della scienza considera Pazienti rompiscatole,
o nevrotici da scartare!
La misericordia può aiutare a mitigare le sofferenze
della vita e trovare risposte anche per coloro
che hanno ricevuto fredde diagnosi ritenute sicure
e definitive.
5. Lo stile della vostra comunicazione
sia tale da superare la logica che separa
nettamente i sani dai malati.
Voi potete e dovete valutare i sintomi,
ma non siete ancora in grado di riconoscerne
le reali cause nelle singole Persone,
perché solo il corpo stesso che Dio
ci ha dato le conosce in profondità.
6. È vostro compito curare le malattie, ammonendo
chi si fa del male con comportamenti malsani,
ma anche denunciando chi opera ingiustamente
contro la salute dell’uomo,
al fine di risarcire chi ne è stato danneggiato.
Dovete essere liberi di agire e di pensare,
perché - come dice il Vangelo di Giovanni -
“la verità vi farà liberi”:
è - questo - un vostro preciso dovere.
Un comportamento mite e misericordioso
concorre a risanare il Paziente,
mentre un atteggiamento duro o “ex cathedra”
corre il rischio di alienare ulteriormente
coloro che vorreste condurre alla ragione e alla salute,
rafforzando il loro senso di diniego e di difesa.
7. (…………)
Per questo è fondamentale ascoltare.
Comunicare significa condividere, e la condivisione
richiede l’accoglienza, l’ascolto, ….la visita medica.
Ascoltare è molto più che udire,
significa voler intendere quello che l’altro vi dice,
richiede la vicinanza, mentre l’udire mostra un
interesse solo superficiale all’informazione ricevuta.
Un’attenta indagine medica vi consente di assumere
l’atteggiamento professionale giusto,
uscendo dalla tranquilla condizione di spettatori,
di utenti di tecnologie e di prescrittori di farmaci.
8. Ascoltare significa anche essere capaci
di condividere con umanità domande, dubbi
e paure del Paziente,
di percorrere un cammino fianco a fianco,
di affrancarvi da qualsiasi presunzione
di onnipotenza e mettere umilmente
le vostre capacità e i vostri doni al servizio
del bene comune.
Ascoltare non è mai facile.
A volte è più comodo fingersi sordi,
e magari seguire i protocolli e le linee-guida.
9. Saper ascoltare
è una grazia immensa,
Nell’ascolto si consuma tempo,
ma ci vuole pazienza e tempo
nell’incontro con l’altro che vi parla.
Ascoltare significa prestare attenzione,
avere desiderio di comprendere,
di dare valore, di rispettare coloro
che spesso vengono definiti
ipocondriaci, o “non responder”.
10. un dono che bisogna invocare
per poi esercitarsi a praticarlo.
11.
12. Lo spirito di questa parafrasi
- che ritengo ampiamente condivisibile dagli Operatori della Salute -
ha guidato la mia ricerca clinica durante tutta la vita professionale,
e mi ha condotto a scoprire e a diffondere tra i Colleghi
una nuova forma mentis e un diverso modus operandi:
il Metodo Olismologico ( www.olismologia.it ).
13. Recentemente ho fondato anche il M.I.D.A.C.O. ( http://www.olismologia.it/midaco.asp ),
un Movimento culturale che ha lo scopo di esortare i Medici a rivalutare la sapienza
e la potenza vitale del corpo umano; a ricuperare i fondamenti essenziali della Medicina;
a contenere la frammentazione del sapere polispecialistico a favore
dell’interdisciplinarietà; ad ascoltare, comprendere e curare ogni Persona ammalata
nella sua unicità e totalità, come soggetto protagonista e non come oggetto passivo d’indagine.