3. II TTUUMMOORRII ddeellll’’IINNTTEESSTTIINNOO
È un tubo della lunghezza di circa 7 metri (ma
può variare dai 4 ai 10 metri o anche più)
Suddiviso in intestino tenue, o piccolo intestino
(a sua volta ripartito in duodeno, digiuno e ileo),
e intestino crasso, o grosso intestino.
Quest'ultima parte è formata dal colon destro o
ascendente (con l'appendice), dal colon
trasverso, dal colon sinistro o discendente, dal
sigma e dal retto.
13. AANNAATTOOMMIIAA
ANATOMIA CHIRURGICA
(in base a vascolarizzazione e drenaggio linfatico):
• Colon destro (cieco+ascendente+metà
prossimale del colon trasverso)
• Colon sinistro (metà distale colon
trasverso+discendente e sigma)
• Retto
M. Saviano 2004
14. EEPPIIDDEEMMIIOOLLOOGGIIAA
• Il cancro del colon-retto è la neoplasia più
frequente dopo i tumori al polmone, alla
prostata ed alla mammella
• In Italia si osservano annualmente circa 40
nuovi casi ogni 100.000 abitanti
M. Saviano 2004
21. II TTUUMMOORRII ddeellll’’IINNTTEESSTTIINNOO
• Nei paesi occidentali il cancro del colon-retto
rappresenta il terzo tumore maligno per
incidenza e mortalità, dopo quello della
mammella nella donna e quello del polmone
della prostata nell'uomo
• La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni,
è sempre più frequente a partire dai 60 anni,
raggiunge il picco massimo verso gli 80 anni e
colpisce in egual misura uomini e donne.
22. II TTUUMMOORRII ddeellll’’IINNTTEESSTTIINNOO
Negli ultimi anni si è assistito a un
aumento del numero di tumori, ma
anche a una diminuzione della
mortalità, attribuibile soprattutto a
un'informazione più adeguata, alla
diagnosi precoce e ai
miglioramenti nel campo della
terapia.
24. PRINCIPI DI CANCEROLOGIA
DEFINIZIONE DI CANCRO
Proliferazione anomala ed incontrollata di cellule di
un certo tessuto, con invasione di altri tessuti normali
GRADO DI MALIGNITA’
Severità delle atipie cellulari correlata con invasività
METASTASI
Neoformazione secondaria che origina da una
neoplasia (primitiva) senza rapporti di contiguità
(analogie istologiche tra le due localizzazioni)
25. IIll CCaannccrroo
• Modalità di disseminazione
• Infiltrazione tessuti circostanti
• Invasione dei vasi sanguigni e linfatici
• Disseminazione a distanza
26. IIll CCaannccrroo
• Il cancro è il risultato di una combinazione di
• fattori genetici, meccanismi di risposta
• dell’individuo ed influenza di fattori ambientali
• L’epidemiologia del cancro deve pertanto
• esaminare diversi fattori (differenze di età,
• sesso, razza, stile di vita, terreno genetico, stato
• di salute, esposizione ad uno o più fattori capaci
• di causare la malattia)
28. Fattori ddii RRiisscchhiioo ppeerr iill CCAANNCCRROO
Fattori nutrizionali:
molti studi dimostrano che una dieta ad alto
contenuto di calorie, ricca di grassi e povera di
fibre è associata a un aumento dei tumori
intestinali; viceversa, diete ricche di fibre (cioè
caratterizzate da un alto consumo di frutta e
vegetali) sembrano avere un ruolo protettivo
29. Fattori ddii RRiisscchhiioo ppeerr iill CCAANNCCRROO
Fattori genetici:
è possibile ereditare il rischio di ammalarsi di
tumore del colon-retto se nella famiglia d'origine si
sono manifestate alcune malattie che
predispongono alla formazione di tumori intestinali.
Tra queste sono da segnalare le poliposi
adenomatose ereditarie , la sindrome di Gardner e
quella di Turcot) e quella che viene chiamata
carcinosi ereditaria del colon-retto su base non
poliposica
30. Fattori ddii RRiisscchhiioo ppeerr iill CCAANNCCRROO
• Fattori non ereditari:
sono importanti l'età (l'incidenza è 10 volte
superiore tra le persone di età compresa tra i 60 e i
64 anni rispetto a coloro che hanno 40-44 anni), le
malattie infiammatorie croniche intestinali (tra le
quali la rettocolite ulcerosa e, secondo studi recenti,
anche il morbo di Crohn), una storia clinica passata
di polipi del colon o di un pregresso tumore del
colon retto.
38. SSIINNTTOOMMII
Molto variabili e condizionati da diversi fattori
quali la sede , la sua estensione e la presenza
o assenza di ostruzioni o emorragie:
Sono molto aspecifici
Talora una stitichezza ostinata, alternata a
diarrea, può costituire un primo campanello
d'allarme
40. SSIINNTTOOMMII
I sintomi precoci, vaghi e saltuari quali la
stanchezza e la mancanza di appetito e
altri più gravi come l'anemia e la perdita di
peso sono spesso trascurati dal paziente..
42. SSIINNTTOOMMII
Per questi motivi
Al momento della diagnosi, circa un terzo dei
malati presenta già metastasi a livello del fegato
e, comunque, una parte delle persone colpite
andrà incontro a una diffusione della malattia a
livello del fegato, perché i due organi sono
strettamente collegati dal punto di vista della
circolazione sanguigna ..
43. SSeeggnnii ddii aallllaarrmmee ddeell CCAANNCCRROO
Sette segni di allarme
1) Cambio abitudini alvo e diuresi
2) Dolore subacuto persiste
3) massa o nodulo palpabile (mammella,
tiroide)
4) emorragia o secrezione insolita
5) disfagia o dispepsia protratte
6) ) tosse o disfonia persistenti
7) evidente modifica di neo o verruca cutanea
49. PPRREEVVEENNZZIIOONNEE ddeell CCAANNCCRROO
SECONDARIA
Sangue occulto
La ricerca del sangue occulto nelle feci è in grado di
identificare il 25 per cento circa dei cancri del colon-retto
Facile da fare, poco costoso ma poco specifico
51. PPRREEVVEENNZZIIOONNEE ddeell CCAANNCCRROO
QUANDO ????
Alcune società scientifiche raccomandano di
sottoporsi a queste due pratiche di screening
appena compiuti i 50 anni.
Non tutti gli specialisti, però, sono d'accordo, in quanto
non si conosce bene il rapporto tra rischi e benefici di
questa pratica nelle persone che non hanno familiarità
per la malattia e che non presentano sintomi.
52. PPRREEVVEENNZZIIOONNEE ddeell CCAANNCCRROO
QUANDO ????
È invece certo che vi si devono sottoporre tutti
coloro che manifestano sintomi intestinali
compatibili con la diagnosi di tumore del colon e
coloro che hanno avuto un familiare con queste
patologie. In questo caso le colonscopie
vengono effettuate più frequentemente, in
genere ogni cinque anni, mentre la ricerca del
sangue occulto nelle feci viene fatta ogni anno
53. DDIIAAGGNNOOSSII ddeell CCAANNCCRROO
VISITA MEDICO di Famiglia o Medico specialista
La diagnosi si avvale dell'esame clinico, che consiste
nella palpazione dell'addome alla ricerca di eventuali
masse a livello dell'intestino, del fegato e dei linfonodi,
e nell'esplorazione rettale (circa il 70 per cento dei
tumori del retto si sente con le dita).