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Design for LogisticDesign for Logistic
Cosa è, Standard, Strategie, FornitoriCosa è, Standard, Strategie, Fornitori
Design for LogisticsDesign for Logistics
DFL
considera la filiera logistica
nella fase di progettazione
del prodotto e del processo
Design for LogisticsDesign for Logistics
costo di trasporto o di giacenza
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Imballaggio economicoImballaggio economico
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o il prodotto deve poter essere efficientemente
imballato ed immagazzinato;
o alcuni dettaglianti preferiscono i prodotti che
occupano meno spazio;
o i prodotti trasportati alla “rinfusa”;
o progettare gli imballaggi ed i prodotti per
adattarsi alle operazioni di “cross-docking”.
Processi concorrenti eProcessi concorrenti e
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Integration (Asia)
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Printer
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StandardizzazioneStandardizzazione
Elementi chiave:
 prodotto modulare: prodotto composto da una varietà di
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Quattro differenti approcci alla standardizzazione:
 di parti: l’attenzione è alle parti comuni di diversi prodotti;
 di processo: si cerca di “personalizzare” il prodotto il più
tardi possibile;
 di prodotto: si offre una grande varietà di prodotti a fronte
dei pochi tenuti a giacenza;
 in approvvigionamento: riguarda i “processi di
attrezzaggio”.
Selezionare una strategiaSelezionare una strategia
di standardizzazionedi standardizzazione
Modulare
Non-Modulare
Non-Modulare Modulare
Standardizza i
processi di equipaggiamento
Custodisce un
numero limitato di
prodotti in
magazzino
Massimizza i
componenti comuni
per diversi prodotti
Ritarda la
personalizzazione
il più tardi
possibile
L’integrazione dei fornitori nelL’integrazione dei fornitori nel
nuovo sviluppo del prodottonuovo sviluppo del prodotto
Le tipologie di integrazione dei fornitori:
 none: il fornitore non viene coinvolto;
 white box: il livello di integrazione è informale;
 grey box: il livello di integrazione è formale;
 black box: il fornitore progetta e sviluppa il
componente richiesto dall’acquirente.
L’integrazione dei fornitoriL’integrazione dei fornitori
nel nuovo sviluppo delnel nuovo sviluppo del
prodottoprodotto
L’azienda per identificare il livello di integrazione più adatto
deve:
1) determinare le proprie competenze interne;
2) determinare lo sviluppo presente e futuro dei nuovi
prodotti;
3) individuare la necessità di sviluppi e produzioni esterne.
Perchè tale relazione abbia successo bisogna:
 selezionare i fornitori e stringere forti relazioni con essi;
 conformare i propri obiettivi a quelli dei fornitori
selezionati.
Selezionare i fornitoriSelezionare i fornitori
La scelta viene effettuata su di una serie di criteri tra cui:
 capacità produttiva;
 tempo di risposta;
 capacità di partecipare alla progettazione;
 volontà di partecipare alla progettazione;
 abilità di impegnare sufficiente tempo e personale nel
processo;
 disponibilità di risorse sufficienti da destinare
all’integrazione.
Una “Una “vetrinavetrina” di” di
fornitori e tecnologiefornitori e tecnologie
Si tratta di un approccio attraverso il quale:
 viene monitorato lo sviluppo di nuove tecnologie;
 vengono seguiti i fornitori che hanno dimostrato tali
conoscenze;
 si permette di:
 non dover acquisire l’esperienza necessaria con
le nuove tecnologie in quanto lo stanno già
facendo i fornitori;
 introdurre le nuove tecnologie quando richiesto.
Personalizzazione diPersonalizzazione di
massamassa
produzione di massa
produzione artigiana
personalizzazione
di massa
Personalizzazione di massaPersonalizzazione di massa
Def.: la consegna veloce, efficiente ed a basso costo di una grande
varietà di beni o servizi personalizzati.
Gli attributi necessari per implementare con successo tale strategia
sono:
1) istantaneità: la possibilità di legare i moduli ed i processi molto
velocemente;
2) senza costi: tale legame deve aggiungere poco o alcun costo al
processo;
3) senza “cuciture”: legami devono essere invisibili al consumatore;
4) senza frizioni: le reti di moduli devono essere senza “punti
d’attrito”.
Il caso Hewlett-Packard:Il caso Hewlett-Packard:
la stampante universalela stampante universale
La stampante universaleLa stampante universale
 le stampanti sono destinate a due mercati principali
(Nord Americano, Europeo);
 precedentemente, le stampanti avevano due
differenti alimentatori (110, 220 volts);
 la produzione del motore della stampante e
l’assemblaggio finale venivano effettuate presso un
partner giapponese di HP;
 la differenzizione doveva essere effettuata
immediatamente;
 l’idea è di progettare un singolo alimentatore che
funzioni per entrambi i voltaggi.
La stampante universaleLa stampante universale
 I problemi:
 elevati volumi di scorte;
 forte disequilibrio di scorte in Europa.
 Le cause:
 incertezza circa il corretto livello delle scorte;
 numerose opzioni di “localizzazione” geografica;
 lunghi tempi di approvvigionamento;
 mercati incerti;
 difficoltà a rendere le divisioni interattive.
La stampante universaleLa stampante universale
Le opzioni a disposizione di HP:
 nel breve termine:
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 nel lungo termine:
 considerare il trasporto via aerea;
 costruire uno stabilimento in Europa;
 maggiori scorte;
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La stampante universaleLa stampante universale
La valutazione delle singole alternative ha portato alle seguenti
conclusioni:
 considerare il trasporto via aerea:
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Supply Chain: Design for Logistic

  • 1. Design for LogisticDesign for Logistic Cosa è, Standard, Strategie, FornitoriCosa è, Standard, Strategie, Fornitori
  • 2. Design for LogisticsDesign for Logistics DFL considera la filiera logistica nella fase di progettazione del prodotto e del processo
  • 3. Design for LogisticsDesign for Logistics costo di trasporto o di giacenza ridurre i costi? aumentare il livello di servizio alla clientela?
  • 4. Imballaggio economicoImballaggio economico e trasportoe trasporto o il prodotto deve poter essere efficientemente imballato ed immagazzinato; o alcuni dettaglianti preferiscono i prodotti che occupano meno spazio; o i prodotti trasportati alla “rinfusa”; o progettare gli imballaggi ed i prodotti per adattarsi alle operazioni di “cross-docking”.
  • 5. Processi concorrenti eProcessi concorrenti e paralleliparalleli decoupling produzione “in parallelo” delle componenti che possono essere fisicamente separate durante la produzione stessa
  • 6. Processi concorrenti eProcessi concorrenti e paralleliparalleli Stage 1 (Europa) Stage 2 + Integration (Asia) Cliente (Europa) Board Printer Stage 1 (Europa) Integration (Europa) Cliente (Europa) Board Printer Plastics, motors, etc. Stage 2 (Asia) processo parallelo processo sequenziale
  • 7. StandardizzazioneStandardizzazione Elementi chiave:  prodotto modulare: prodotto composto da una varietà di moduli;  processo modulare: processo costituito da operazioni “discrete”. Quattro differenti approcci alla standardizzazione:  di parti: l’attenzione è alle parti comuni di diversi prodotti;  di processo: si cerca di “personalizzare” il prodotto il più tardi possibile;  di prodotto: si offre una grande varietà di prodotti a fronte dei pochi tenuti a giacenza;  in approvvigionamento: riguarda i “processi di attrezzaggio”.
  • 8. Selezionare una strategiaSelezionare una strategia di standardizzazionedi standardizzazione Modulare Non-Modulare Non-Modulare Modulare Standardizza i processi di equipaggiamento Custodisce un numero limitato di prodotti in magazzino Massimizza i componenti comuni per diversi prodotti Ritarda la personalizzazione il più tardi possibile
  • 9. L’integrazione dei fornitori nelL’integrazione dei fornitori nel nuovo sviluppo del prodottonuovo sviluppo del prodotto Le tipologie di integrazione dei fornitori:  none: il fornitore non viene coinvolto;  white box: il livello di integrazione è informale;  grey box: il livello di integrazione è formale;  black box: il fornitore progetta e sviluppa il componente richiesto dall’acquirente.
  • 10. L’integrazione dei fornitoriL’integrazione dei fornitori nel nuovo sviluppo delnel nuovo sviluppo del prodottoprodotto L’azienda per identificare il livello di integrazione più adatto deve: 1) determinare le proprie competenze interne; 2) determinare lo sviluppo presente e futuro dei nuovi prodotti; 3) individuare la necessità di sviluppi e produzioni esterne. Perchè tale relazione abbia successo bisogna:  selezionare i fornitori e stringere forti relazioni con essi;  conformare i propri obiettivi a quelli dei fornitori selezionati.
  • 11. Selezionare i fornitoriSelezionare i fornitori La scelta viene effettuata su di una serie di criteri tra cui:  capacità produttiva;  tempo di risposta;  capacità di partecipare alla progettazione;  volontà di partecipare alla progettazione;  abilità di impegnare sufficiente tempo e personale nel processo;  disponibilità di risorse sufficienti da destinare all’integrazione.
  • 12. Una “Una “vetrinavetrina” di” di fornitori e tecnologiefornitori e tecnologie Si tratta di un approccio attraverso il quale:  viene monitorato lo sviluppo di nuove tecnologie;  vengono seguiti i fornitori che hanno dimostrato tali conoscenze;  si permette di:  non dover acquisire l’esperienza necessaria con le nuove tecnologie in quanto lo stanno già facendo i fornitori;  introdurre le nuove tecnologie quando richiesto.
  • 13. Personalizzazione diPersonalizzazione di massamassa produzione di massa produzione artigiana personalizzazione di massa
  • 14. Personalizzazione di massaPersonalizzazione di massa Def.: la consegna veloce, efficiente ed a basso costo di una grande varietà di beni o servizi personalizzati. Gli attributi necessari per implementare con successo tale strategia sono: 1) istantaneità: la possibilità di legare i moduli ed i processi molto velocemente; 2) senza costi: tale legame deve aggiungere poco o alcun costo al processo; 3) senza “cuciture”: legami devono essere invisibili al consumatore; 4) senza frizioni: le reti di moduli devono essere senza “punti d’attrito”.
  • 15. Il caso Hewlett-Packard:Il caso Hewlett-Packard: la stampante universalela stampante universale
  • 16. La stampante universaleLa stampante universale  le stampanti sono destinate a due mercati principali (Nord Americano, Europeo);  precedentemente, le stampanti avevano due differenti alimentatori (110, 220 volts);  la produzione del motore della stampante e l’assemblaggio finale venivano effettuate presso un partner giapponese di HP;  la differenzizione doveva essere effettuata immediatamente;  l’idea è di progettare un singolo alimentatore che funzioni per entrambi i voltaggi.
  • 17. La stampante universaleLa stampante universale  I problemi:  elevati volumi di scorte;  forte disequilibrio di scorte in Europa.  Le cause:  incertezza circa il corretto livello delle scorte;  numerose opzioni di “localizzazione” geografica;  lunghi tempi di approvvigionamento;  mercati incerti;  difficoltà a rendere le divisioni interattive.
  • 18. La stampante universaleLa stampante universale Le opzioni a disposizione di HP:  nel breve termine:  razionalizzare le scorte di sicurezza;  nel lungo termine:  considerare il trasporto via aerea;  costruire uno stabilimento in Europa;  maggiori scorte;  migliori previsioni;  effettuare la localizzazione presso i centri di distribuzione (DC).
  • 19. La stampante universaleLa stampante universale La valutazione delle singole alternative ha portato alle seguenti conclusioni:  considerare il trasporto via aerea:  troppo costoso;  costruire uno stabilimento in Europa:  il volume della domanda non è sufficiente;  maggiori scorte:  comporterebbero maggiori costi e problemi;  migliori previsioni:  ma come?;  effettuare la localizzaione presso i centri di distribuzione (DC):  quali sarebbero i risparmi?.