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Modalità e strumenti di ascolto 
degli utenti ( istituzionali e non ) 
Manlio Della Ciana 
AUSL della Romagna – Ravenna 
m.dellaciana@ausl.ra.it 
http://groups.google.it/group/pacchetto-igiene 
Bologna, 30 settembre 2014
Parlare è una necessità, ascoltare è un'arte. 
Goethe 
La parola è per metà di colui che parla e per metà di colui che ascolta 
Montaigne 
Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia 
con quelle di chi lancia: così in un discorso c’è sintonia tra chi parla e chi 
ascolta se entrambi sono attenti ai propri doveri. 
Plutarco 
Gli dei hanno dato agli uomini 2 orecchie e 1 bocca per poter ascoltare 
il doppio e parlare la metà 
Talete 
L'azione più motivante che una persona può fare per un'altra è ascoltarla 
Roy Moody 
Non è dato a nessuno di avere tutte le risposte e di essere in grado di offrire tutte 
le ricette. Una cosa è però è concessa a noi mortali: quella di ascoltare. 
L'uomo desidera intensamente essere ascoltato. 
Anche per Freud la terapia migliore è quella che passa per l’ascolto. Fu lui a dire che 
Il migliore psicanalista è colui che sa ascoltare senza interrompere mai. 
Mario Canciani
L’organizzazione di questo seminario ha previsto, da programma, per la giornata odierna, 9 ore tra 
relazioni e discussione, ma il tempo dedicato all’ascolto, ovvero alla discussione è di 30 minuti 
(5.5%), se poi aggiungiamo il tempo necessario alla mia presentazione sull’ascolto e a quello della 
collega che segue relativamente ai Social Network raggiungiamo complessivamente 1 ora e 10 
minuti, pari al circa il 12,3% del tempo totale del seminario. 
Scorrendo i titoli le due parole che più ricorrono associate sono: “comunicazione” e “informazione”, 
che lette brevemente potrebbero suonare all’orecchio di un ascoltatore distratto come: 
“comunico” per “informare”. 
Cominciamo da noi! 
L’etimologia del termine comunicare, dal latino 
“communis” sta per far partecipe, mettere in 
comune, mettendo in rilievo la dimensione della 
rieciprocità tra l’emittente ed il ricevente, 
Mentre il termine informare ha come etimo, da 
latino “informare”, dar forma che traslato sta per 
dar forma alla mente, istruire/educare. 
Potremmo allora affermare che i due termini 
associati costituiscono un ossimoro?
Presta ORECCHIO alle 
parole di chi ti parla; 
OSSERVALO e ascoltalo 
anche con gli occhi: il suo 
corpo parla molto più forte 
delle sue parole; 
trattalo come un RE, fallo 
sentire al centro della tua 
attenzione; 
siate UNO, non considerarlo 
un estraneo; oppure 
concentrati solo su una 
cosa: sul tuo interlocutore 
con attenzione UNICA; 
ascoltalo anche col CUORE: 
cerca di capirne i suoi 
bisogni emotivi, le sue 
esigenze e soprattutto i suoi 
desideri 
L’ideogramma cinese della 
parola ASCOLTO è composto 
dalle parole: 
- Orecchio 
- Occhio 
- Re 
- Uno 
- Cuore
CHI ce lo chiede?
Spostare il focus del ruolo della PA: 
da soggetto che fornisce ed eroga servizi alla comunità, 
a soggetto che crea le condizioni 
perché certe cose avvengano nell’interesse della comunità stessa 
. 
Questo vuol dire che la Pubblica Amministrazione ha oggi l’opportunità di evolversi 
lungo questa strada, ma che per poterlo fare, deve avviare un profondo percorso di 
trasformazione fatto in gran parte di “ascolto” dei cittadini.
Le nuove tecnologie modificano le 
modalità di comunicazione della PA? 
La PA pur con qualche resistenza si sta aprendo alle nuove tecnologie…o no?
L’ usabilità dei siti web nella PA 
Da: http://www.funzionepubblica.gov.it/ 
Ormai tutta la PA ha un suo sito web!!! 
Che i siti web della PA debbano essere concepiti anche per l’ascolto dei 
cittadini sta negli indirizzi che il Dipartimento della Funzione Pubblica dà 
con proprie linee guida elaborate ai fini di creare siti web usabili, così come 
si vede in questa mappa concettuale: si noti tuttavia che non sono previsti 
feed back a livello di “ascolto utenza”
Perché la comunicazione via WEB funzioni bisogna che sia usabile! 
Abbiamo quindi un altro concetto da evidenziare: quello della web usability 
Brevemente diremo con Jacob Nielsen (studioso della web usability) che un sito (ma 
anche un software) è usabile quando è facile da apprendere, è efficiente, è facile da 
ricordare, permette pochi errori di interazione, è piacevole da usare.
Ascolto utenti nella PA (I DSP della regione ER) 
I siti istituzionali delle AUSL della nostra 
regione prediligono tutte un ascolto 
passivo, ovvero sono latori di 
informazioni, ma raramente ascoltano le 
esigenze degli utenti al di fuori dei canali 
ufficiali, che nel web passano attraverso 
gli URP. 
Nel privato, invece, i siti di più successo 
sono quelli che si dimostrano 
autenticamente interattivi con l’utente. 
E’ inevitabile quindi la tendenza da 
parte dei cittadini a domandare anche 
alla Pubblica Amministrazione la 
stessa qualità dei servizi che sono 
abituati a ricevere dal privato.
• Le imprese hanno un numero di clienti 
contenuto, definito e conosciuto, di cui si 
possiedono dati certi, con cui stipulano 
contratti espliciti e precisi. 
• L’informazione erogata dalle imprese può 
essere personalizzata e manipolata a 
seconda del cliente, il quale viene 
segmentato in base a criteri di profittabilità 
per una offerta di trattamenti, servizi, prezzi 
e benefici differenziati. Il patrimonio 
informativo dell’impresa è riservato, 
l’accesso è regolato da criteri di 
confidenzialità 
• Gli obiettivi che definiscono la strategia di 
approccio gestionale di un’impresa sono 
centrati sulla ricerca della qualità del 
portafoglio clienti, per privilegiare i più 
profittevoli. Si punta ad aumentarne il livello 
di soddisfazione e fidelizzazione, con la 
prospettiva della collocazione di nuovi 
prodotti. Si misurano le opportunità di 
profitto ed il ROI (Return on Investment). 
• Gli utenti dei servizi di una pubblica 
amministrazione sono numerosi, variabili, 
indefiniti e non sono normalmente legati a 
forme contrattuali. 
• L’informazione di una pubblica 
amministrazione deve essere neutrale e 
sempre esaustiva, a tutti i cittadini 
indifferentemente debbono essere garantiti 
i medesimi diritti e opportunità. Il 
patrimonio informativo è prevalentemente 
pubblico, l’accesso è regolamentato dalla 
normativa sulla privacy. 
• In una pubblica amministrazione gli obiettivi 
strategici sono legati all’accesso ed alla 
partecipazione attiva dei cittadini alle 
attività, alle decisioni e all’organizzazione 
dei servizi. Si punta ad aumentare il livello di 
fiducia, soddisfazione ed il valore percepito 
dagli utenti, con la prospettiva di governare 
meglio. I cittadini votano, si misura 
l’effettiva realizzazione dei programmi. 
“La qualità della comunicazione pubblica su Internet “- URP degli URP Dipartimento della Funzione Pubblica Regione Emilia 
Romagna - 2002
Modificato da “La qualità della comunicazione pubblica su Internet “- URP degli URP Dipartimento della Funzione Pubblica 
Regione Emilia Romagna - 2002 
Gli strumenti per l’ascolto 
•Social Network 
•Blog 
•Community 
•Twitter 
•Video
“Oggi molti di noi vivono in un eterno presente dove, grazie alla presenza su più social 
network, conducono più vite contemporaneamente e tutte nel segno dell’impazienza.”. 
Nell’era dei social network e dell’informazione liquida, frammentata e velocissima, abbiamo 
imparato a comunicare attraverso molteplici canali, ma abbiamo disimparato ad aspettare 
da http://www.wired.it/ Alessio Jacona, 18.02.2014
“Cambiano gli strumenti. La PA ha il dovere non soltanto di mettere a disposizione del 
cittadino le informazioni nel momento in cui esso le richiede ma anche di informarlo su 
determinati temi nei tempi e nei modi opportuni. 
In passato, per raggiungere il cittadino erano sufficienti le affissioni sui muri. Oggi oltre al 
manifesto è necessario presidiare le piazze digitali con gli strumenti adeguati.
I tempi della comunicazione negli anni ’60 (Smith, 1968) erano così distribuiti: 
45% all’ascolto 
30% ad inviare messaggi 
16% a leggere 
9% a scrivere 
Oggi la tecnologia ha mutato lo scenario e quindi le modalità di 
comunicazione, tanto che si parla di “homo zappiens” in 
contrapposizione all’ “homo sapiens”! 
Veen Ween, Delft University of Technology
(Pierre Lévy, filosofo e teorico dei new media) 
Il cambiamento può essere riassunto in tre fasi: 
1. negli anni novanta attraverso il Web si accedeva alle informazioni pubblicate su siti e portali 
di aziende, istituzioni e organi di informazione. La rivoluzione consisteva nel fatto che tali 
contenuti fossero on line; 
2. negli anni duemila per accedere alle informazioni, in crescita esponenziale, ci si collegava a 
un motore di ricerca, Google in primis. La rivoluzione consisteva nella nascita dei primi 
intermediari on line dell’informazione (i cosiddetti infomediari), che ne rendevano più facile 
l’identificazione; 
3. Oggi l’accesso e la selezione dei contenuti, la cui crescita è inarrestabile, sempre 
più spesso passano dai social network. Le ricerche dimostrano che oltre i due terzi delle 
informazioni che raggiungono l’utenza sono veicolati non dai motori di ricerca, ma dai 
propri contatti virtuali. In altri termini, la risposta dell’utenza al crescente sovraccarico 
cognitivo (il cosiddetto information overload) consiste nel cercare il supporto della 
propria Rete di relazioni: “se un mio amico ha ritenuto valida questa informazione o 
questa fonte – sembrano pensare gli utenti – allora c’è una buona probabilità che vada 
bene anche per me”.
Il web di oggi ( web 2.0) non è più il web di ieri (web 1.0)! 
Sostanzialmente, il modello 2.0 è la forma 
evoluta, e quindi allargata, di un bisogno 
primario del Web stesso: quello di ergersi a 
strumento di partecipazione e non solo di 
comunicazione. 
Due sono state le condizioni che hanno consentito questa evoluzione: 
•Il software autoportante (l’utente non deve installare software aggiuntivo, ma può 
utilizzare liberamente quello messogli a disposizione nella piattaforma web) 
•Il social network enviroment (Il termine social media si riferisce a servizi come 
YouTube, Blogger e Slideshare, ossia contenitori con la spiccata propensione alla socialità. 
Quando si parla di social network site ci si riferisce, invece, a siti come Linkedin, Facebook e 
Twitter, ossia servizi che mettono in relazione singoli e gruppi con la spiccata propensione a 
favorire conversazioni digitali.)
È necessario partire da una considerazione tanto semplice quando fondamentale: 
essere semplicemente on line non basta più. 
Le strade percorse dai cittadini per arrivare all’informazione sono oggi più complesse e articolate. In 
altri termini, il sito o il portale pubblico sono strumenti necessari, ma non più sufficienti se davvero 
si vuole raggiungere la propria utenza. Per farlo, è necessario conoscere e presidiare i luoghi ove 
essa è ormai abituata a muoversi, ossia i siti di social networking.
Quali opportunità… 
Da http://www.funzionepubblica.gov.it/media/835828/linee_guida_siti_web_delle_pa_2011.pdf
Il monitoraggio delle attività dei cittadini sui social network non è che la 
premessa per una reale attività di ascolto e di dialogo. Vista la natura degli 
strumenti, la stessa presenza dell’Amministrazione nei siti di social 
networking viene percepita dal cittadino come un’apertura e un segno di 
disponibilità al dialogo. 
Ciò implica che il cittadino, che vede l’Amministrazione in un social 
network, interpreta tale presenza come una promessa di dialogo e, di fatto, 
obbliga l’Amministrazione a mantenere tale promessa. 
Adesso però mi 
ascolti!
Il rischio, in caso di scarsa 
partecipazione e dialogo, è di tradire la 
fiducia dei propri cittadini ancor prima 
di averla conquistata. 
Per contro, entrare in conversazione 
con essi garantisce la costruzione di 
un rapporto di fiducia altrimenti 
impossibile senza una reale relazione 
di prossimità. 
Questo potenziale comunicativo che si 
svilupperà sarà positivo e vantaggioso per 
l’azienda se l’utente sarà rimasto 
soddisfatto e ne parlerà bene al prossimo, 
al contrario, sarà negativo se è rimasto 
scontento e attiverà un passaparola 
negativo; è questo in sostanza l’effetto 
boomerang.
Il caso delle serrature 
Kryptonite! Ovvero la 
diffusione virale delle notizie! 
Un unico post sul forum ha 
mostrato come una serratura 
per bici/motociclette del 
valore di oltre 50 $ potesse 
essere resa inutile da una 
penna di plastica da 10 cent. 
La reazione che ne è seguta 
è costata alla società che 
produceva questa serratura 
10 milioni $ per la 
sostituzione, e ha 
danneggiato la sua 
reputazione così tanto che 
l'azienda ancora non ha 
pienamente recuperato quasi 
8 anni dopo 
http://www.online1984.com/socialanalyst/2011/when-a-10-cent-pen-brought-a-company-to-its-knees
L’ascolto nella PA avviene attraverso: 
•LA CONSULTAZIONE , ovvero 
chiedendo a cittadini o loro 
rappresentanti o portatori di 
interessi un parere relativamente 
a determinazioni che si 
intendevano assumere; 
consultazione intesa, quindi, 
come attività di ascolto dei 
cittadini che offrono 
all'amministrazione un ritorno di 
informazione su un tema definito 
dalla stessa amministrazione e 
sul quale si presuppone vi sia 
stata una adeguata attività 
informativa;
•LA PARTECIPAZIONE, intesa come relazione di parternariato attivo 
dei cittadini impegnati nel processo decisionale concernente le 
politiche pubbliche. In questa partecipazione attiva il cittadino gioca un 
ruolo propositivo in termini di temi e possibili opzioni sulle politiche 
pubbliche, ne orienta il dialogo, ferma restando la responsabilità della 
decisione finale che resta comunque in capo al governo 
dell'amministrazione.
•Sia che l’ascolto sia fatto prima o dopo una decisione oppure su un 
tema già definito o definito spontaneamente dal cittadino è importante 
che tutti gli attori della comunicazione comprendano questa funzione di 
ascolto e la condividono.
Nel DNA dei Dipartimenti di Sanità Pubblica c’è la MISSION alla 
comunicazione con i cittadini…ma per parlare con loro è necessario 
andare dove si trovano….anche nelle piazze virtuali della rete. 
Il DSP è la struttura preposta all’assistenza sanitaria collettiva, 
con lo scopo di promuovere e migliorare la salute, il benessere 
dei cittadini e la qualità della vita, di prevenire le malattie e gli 
infortuni connessi ai rischi negli ambienti di vita e di lavoro, di 
garantire la sicurezza alimentare ed il benessere animale e a tal 
fine svolge funzioni di: 
Analisi 
Assistenza & Vigilanza 
Orientamento 
Promozione 
Sui problemi di salute e sui fattori determinanti la sicurezza ed il 
benessere della collettività……..
LE POLITICHE DI SANITÀ 
PUBBLICA DEVONO 
ESSERE BASATE SULLA 
SALUTE PIÙ CHE SULLE 
MALATTIE
L’interazione in sanità (adattato da Charles e altri, 1999) 
modello paternalistico condiviso Informato 
Flusso 
informazione 
Una via Due vie Due vie 
Direzione OS u Utente OS t uUtente OS t uUtente 
Contenuto Prescrizioni e 
GMP 
Prescrizioni e 
GMP e valori ut. 
Prescrizioni e 
GMP 
Quantità minima Ciò che è 
rilevante 
Ciò che è 
rilevante 
Discussione OS OS & Utente OS & Utente 
Decisione OS OS & Utente Utente 
Social 
Plurivie 
OS t uUtenti 
UtentetuUtente 
Prescrizioni e 
GMP e esper.ut. 
massima 
OS & Utente 
Utente&Utente 
Utente
Oggi la combinazione di tecnologie diverse è la chiave di volta per 
permettere la navigazione e la gestione di una ingente quantità di 
informazioni, perché il vero pericolo in questa sorta di comunicazione 
globale è l’incapacità di utilizzare le informazioni che ci arrivano 
E’ necessario quindi che la comunicazione sia 
impostata in un sistema di pianificazione 
(Knowledge management) della stessa; 
d’altronde le Relazioni Pubbliche sono 
ineludibili non solo nell’ambito del libero 
mercato ma anche della Pubblica 
Amministrazione 
Nell’ambito delle pubbliche relazioni l’ambiente web è sicuramente, dopo 
la relazione interpersonale, lo strumento più importante e più utile per 
consolidare un sistema di relazioni.
Aspettative del DSP 
•Informazioni sulle modalità di 
accesso al DSP e possibilità di 
prenotazione/pagamento 
online/tariffe 
•Informazioni sull’attività del DSP 
nell’interesse del privato 
•Informazioni sulla situazione 
sanitaria locale: indicatori di 
attività/salute 
•Indicazioni da attuare nelle 
condizioni di emergenza 
•Accesso agli atti 
•Pareri sulle situazioni particolari 
(relazione one-to-one) 
•Condivisione nella gestione di 
problemi di sanità pubblica 
•Favorire l’accesso al DSP favorendo 
le relazioni (prenotazioni/pagamenti) 
online 
•Ricevere informazioni relative alle 
aspettative (di salute e non) degli utenti 
•Analisi dell’utenza e delle sue 
esigenze per pianificare e migliorare i 
servizi Promuovere le campagne di 
stile di vita anche mediante la 
condivisione degli obiettivi di salute 
•Ricevere rassicurazioni/indicazioni in 
caso di eventi sanitari emergenti 
•Accesso agli atti 
•Raggiungere con la comunicazione 
gruppi selezionati di utenti 
•Condivisione nella gestione di 
problemi di sanità pubblica 
Aspettative dell’utente
Si rende indispensabile sviluppare relazioni di tipo “one to one” con i cittadini, conoscerne 
caratteristiche, bisogni, desideri e preferenze, suddividendoli in specifici segmenti tramite la 
costruzione di modelli di comportamento. 
Questo approccio prende il nome di Customer Relationship Management (Citizen 
Relationship Management nel settore pubblico) 
Citizen Relationship Management 
La funzione delle relazioni pubbliche di un DSP è di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di 
salute e della sua promozione grazie ad una attività continuativa, consapevole e programmata di 
gestione e coordinamento dei sistemi di relazione che si attivano fra l’organizzazione stessa e i 
segmenti di pubblico per lei influenti.
Pillole di comunicazione……. 
Internet corrisponde esattamente all’evoluzione delle RP verso un modello 
relazionale, simmetrico, a due vie, con attenzione agli intermediari o comunque 
alla segmentazione di stakeholders e influenti 
Consente di effettuare più agevolmente 2 delle 4 fasi di flusso delle RP: l’ascolto 
iniziale e quello successivo, e di essere uno degli strumenti essenziali della 2° 
fase (progettazione) e della 3° (trasferimento dei messaggi). 
Con le tecniche Intranet, può essere utilizzato per le relazioni interne, extranet per 
il BtoB, per le relazioni con i media, per la gestione delle crisi, le relazioni con le 
istituzioni ecc. 
Un esempio di utilizzo: Social network per politica (Grillo e M5S), campagne sociali
In conclusione Internet non può più essere considerata: 
•una semplice VETRINA (perché non è possibile non esserci) 
•Un altro canale di comunicazione per fare arrivare informazioni senza particolari 
costi di stampa e distribuzione a tante persone 
•Piuttosto Internet rappresenta un ambiente relazionale completamente nuovo, con 
regole nuove non ancora ben definite ed esplorate che offre straordinarie opportunità 
operative. 
Internet solo eccezionalmente viene sfruttato per: 
•Prevenire e/o gestire una crisi; 
•Identificare e/o monitorare le dinamiche delle problematiche più rilevanti 
•Comunicare interattivamente attraverso specifiche “e-lettere” inviate a pubblici 
specifici 
•Inserirsi, monitorare e/o intervenire nei gruppi di conversazione rilevanti 
•Comunicare, anche “uno a uno” 
•Come strumento per una consultazione/partecipazione degli operatori su specifiche 
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Modalità e strumenti di ascolto degli utenti dei servizi di prevenzione

  • 1. Modalità e strumenti di ascolto degli utenti ( istituzionali e non ) Manlio Della Ciana AUSL della Romagna – Ravenna m.dellaciana@ausl.ra.it http://groups.google.it/group/pacchetto-igiene Bologna, 30 settembre 2014
  • 2. Parlare è una necessità, ascoltare è un'arte. Goethe La parola è per metà di colui che parla e per metà di colui che ascolta Montaigne Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso c’è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai propri doveri. Plutarco Gli dei hanno dato agli uomini 2 orecchie e 1 bocca per poter ascoltare il doppio e parlare la metà Talete L'azione più motivante che una persona può fare per un'altra è ascoltarla Roy Moody Non è dato a nessuno di avere tutte le risposte e di essere in grado di offrire tutte le ricette. Una cosa è però è concessa a noi mortali: quella di ascoltare. L'uomo desidera intensamente essere ascoltato. Anche per Freud la terapia migliore è quella che passa per l’ascolto. Fu lui a dire che Il migliore psicanalista è colui che sa ascoltare senza interrompere mai. Mario Canciani
  • 3. L’organizzazione di questo seminario ha previsto, da programma, per la giornata odierna, 9 ore tra relazioni e discussione, ma il tempo dedicato all’ascolto, ovvero alla discussione è di 30 minuti (5.5%), se poi aggiungiamo il tempo necessario alla mia presentazione sull’ascolto e a quello della collega che segue relativamente ai Social Network raggiungiamo complessivamente 1 ora e 10 minuti, pari al circa il 12,3% del tempo totale del seminario. Scorrendo i titoli le due parole che più ricorrono associate sono: “comunicazione” e “informazione”, che lette brevemente potrebbero suonare all’orecchio di un ascoltatore distratto come: “comunico” per “informare”. Cominciamo da noi! L’etimologia del termine comunicare, dal latino “communis” sta per far partecipe, mettere in comune, mettendo in rilievo la dimensione della rieciprocità tra l’emittente ed il ricevente, Mentre il termine informare ha come etimo, da latino “informare”, dar forma che traslato sta per dar forma alla mente, istruire/educare. Potremmo allora affermare che i due termini associati costituiscono un ossimoro?
  • 4. Presta ORECCHIO alle parole di chi ti parla; OSSERVALO e ascoltalo anche con gli occhi: il suo corpo parla molto più forte delle sue parole; trattalo come un RE, fallo sentire al centro della tua attenzione; siate UNO, non considerarlo un estraneo; oppure concentrati solo su una cosa: sul tuo interlocutore con attenzione UNICA; ascoltalo anche col CUORE: cerca di capirne i suoi bisogni emotivi, le sue esigenze e soprattutto i suoi desideri L’ideogramma cinese della parola ASCOLTO è composto dalle parole: - Orecchio - Occhio - Re - Uno - Cuore
  • 5. CHI ce lo chiede?
  • 6. Spostare il focus del ruolo della PA: da soggetto che fornisce ed eroga servizi alla comunità, a soggetto che crea le condizioni perché certe cose avvengano nell’interesse della comunità stessa . Questo vuol dire che la Pubblica Amministrazione ha oggi l’opportunità di evolversi lungo questa strada, ma che per poterlo fare, deve avviare un profondo percorso di trasformazione fatto in gran parte di “ascolto” dei cittadini.
  • 7. Le nuove tecnologie modificano le modalità di comunicazione della PA? La PA pur con qualche resistenza si sta aprendo alle nuove tecnologie…o no?
  • 8. L’ usabilità dei siti web nella PA Da: http://www.funzionepubblica.gov.it/ Ormai tutta la PA ha un suo sito web!!! Che i siti web della PA debbano essere concepiti anche per l’ascolto dei cittadini sta negli indirizzi che il Dipartimento della Funzione Pubblica dà con proprie linee guida elaborate ai fini di creare siti web usabili, così come si vede in questa mappa concettuale: si noti tuttavia che non sono previsti feed back a livello di “ascolto utenza”
  • 9. Perché la comunicazione via WEB funzioni bisogna che sia usabile! Abbiamo quindi un altro concetto da evidenziare: quello della web usability Brevemente diremo con Jacob Nielsen (studioso della web usability) che un sito (ma anche un software) è usabile quando è facile da apprendere, è efficiente, è facile da ricordare, permette pochi errori di interazione, è piacevole da usare.
  • 10. Ascolto utenti nella PA (I DSP della regione ER) I siti istituzionali delle AUSL della nostra regione prediligono tutte un ascolto passivo, ovvero sono latori di informazioni, ma raramente ascoltano le esigenze degli utenti al di fuori dei canali ufficiali, che nel web passano attraverso gli URP. Nel privato, invece, i siti di più successo sono quelli che si dimostrano autenticamente interattivi con l’utente. E’ inevitabile quindi la tendenza da parte dei cittadini a domandare anche alla Pubblica Amministrazione la stessa qualità dei servizi che sono abituati a ricevere dal privato.
  • 11. • Le imprese hanno un numero di clienti contenuto, definito e conosciuto, di cui si possiedono dati certi, con cui stipulano contratti espliciti e precisi. • L’informazione erogata dalle imprese può essere personalizzata e manipolata a seconda del cliente, il quale viene segmentato in base a criteri di profittabilità per una offerta di trattamenti, servizi, prezzi e benefici differenziati. Il patrimonio informativo dell’impresa è riservato, l’accesso è regolato da criteri di confidenzialità • Gli obiettivi che definiscono la strategia di approccio gestionale di un’impresa sono centrati sulla ricerca della qualità del portafoglio clienti, per privilegiare i più profittevoli. Si punta ad aumentarne il livello di soddisfazione e fidelizzazione, con la prospettiva della collocazione di nuovi prodotti. Si misurano le opportunità di profitto ed il ROI (Return on Investment). • Gli utenti dei servizi di una pubblica amministrazione sono numerosi, variabili, indefiniti e non sono normalmente legati a forme contrattuali. • L’informazione di una pubblica amministrazione deve essere neutrale e sempre esaustiva, a tutti i cittadini indifferentemente debbono essere garantiti i medesimi diritti e opportunità. Il patrimonio informativo è prevalentemente pubblico, l’accesso è regolamentato dalla normativa sulla privacy. • In una pubblica amministrazione gli obiettivi strategici sono legati all’accesso ed alla partecipazione attiva dei cittadini alle attività, alle decisioni e all’organizzazione dei servizi. Si punta ad aumentare il livello di fiducia, soddisfazione ed il valore percepito dagli utenti, con la prospettiva di governare meglio. I cittadini votano, si misura l’effettiva realizzazione dei programmi. “La qualità della comunicazione pubblica su Internet “- URP degli URP Dipartimento della Funzione Pubblica Regione Emilia Romagna - 2002
  • 12. Modificato da “La qualità della comunicazione pubblica su Internet “- URP degli URP Dipartimento della Funzione Pubblica Regione Emilia Romagna - 2002 Gli strumenti per l’ascolto •Social Network •Blog •Community •Twitter •Video
  • 13. “Oggi molti di noi vivono in un eterno presente dove, grazie alla presenza su più social network, conducono più vite contemporaneamente e tutte nel segno dell’impazienza.”. Nell’era dei social network e dell’informazione liquida, frammentata e velocissima, abbiamo imparato a comunicare attraverso molteplici canali, ma abbiamo disimparato ad aspettare da http://www.wired.it/ Alessio Jacona, 18.02.2014
  • 14.
  • 15. “Cambiano gli strumenti. La PA ha il dovere non soltanto di mettere a disposizione del cittadino le informazioni nel momento in cui esso le richiede ma anche di informarlo su determinati temi nei tempi e nei modi opportuni. In passato, per raggiungere il cittadino erano sufficienti le affissioni sui muri. Oggi oltre al manifesto è necessario presidiare le piazze digitali con gli strumenti adeguati.
  • 16.
  • 17. I tempi della comunicazione negli anni ’60 (Smith, 1968) erano così distribuiti: 45% all’ascolto 30% ad inviare messaggi 16% a leggere 9% a scrivere Oggi la tecnologia ha mutato lo scenario e quindi le modalità di comunicazione, tanto che si parla di “homo zappiens” in contrapposizione all’ “homo sapiens”! Veen Ween, Delft University of Technology
  • 18. (Pierre Lévy, filosofo e teorico dei new media) Il cambiamento può essere riassunto in tre fasi: 1. negli anni novanta attraverso il Web si accedeva alle informazioni pubblicate su siti e portali di aziende, istituzioni e organi di informazione. La rivoluzione consisteva nel fatto che tali contenuti fossero on line; 2. negli anni duemila per accedere alle informazioni, in crescita esponenziale, ci si collegava a un motore di ricerca, Google in primis. La rivoluzione consisteva nella nascita dei primi intermediari on line dell’informazione (i cosiddetti infomediari), che ne rendevano più facile l’identificazione; 3. Oggi l’accesso e la selezione dei contenuti, la cui crescita è inarrestabile, sempre più spesso passano dai social network. Le ricerche dimostrano che oltre i due terzi delle informazioni che raggiungono l’utenza sono veicolati non dai motori di ricerca, ma dai propri contatti virtuali. In altri termini, la risposta dell’utenza al crescente sovraccarico cognitivo (il cosiddetto information overload) consiste nel cercare il supporto della propria Rete di relazioni: “se un mio amico ha ritenuto valida questa informazione o questa fonte – sembrano pensare gli utenti – allora c’è una buona probabilità che vada bene anche per me”.
  • 19. Il web di oggi ( web 2.0) non è più il web di ieri (web 1.0)! Sostanzialmente, il modello 2.0 è la forma evoluta, e quindi allargata, di un bisogno primario del Web stesso: quello di ergersi a strumento di partecipazione e non solo di comunicazione. Due sono state le condizioni che hanno consentito questa evoluzione: •Il software autoportante (l’utente non deve installare software aggiuntivo, ma può utilizzare liberamente quello messogli a disposizione nella piattaforma web) •Il social network enviroment (Il termine social media si riferisce a servizi come YouTube, Blogger e Slideshare, ossia contenitori con la spiccata propensione alla socialità. Quando si parla di social network site ci si riferisce, invece, a siti come Linkedin, Facebook e Twitter, ossia servizi che mettono in relazione singoli e gruppi con la spiccata propensione a favorire conversazioni digitali.)
  • 20. È necessario partire da una considerazione tanto semplice quando fondamentale: essere semplicemente on line non basta più. Le strade percorse dai cittadini per arrivare all’informazione sono oggi più complesse e articolate. In altri termini, il sito o il portale pubblico sono strumenti necessari, ma non più sufficienti se davvero si vuole raggiungere la propria utenza. Per farlo, è necessario conoscere e presidiare i luoghi ove essa è ormai abituata a muoversi, ossia i siti di social networking.
  • 21. Quali opportunità… Da http://www.funzionepubblica.gov.it/media/835828/linee_guida_siti_web_delle_pa_2011.pdf
  • 22.
  • 23. Il monitoraggio delle attività dei cittadini sui social network non è che la premessa per una reale attività di ascolto e di dialogo. Vista la natura degli strumenti, la stessa presenza dell’Amministrazione nei siti di social networking viene percepita dal cittadino come un’apertura e un segno di disponibilità al dialogo. Ciò implica che il cittadino, che vede l’Amministrazione in un social network, interpreta tale presenza come una promessa di dialogo e, di fatto, obbliga l’Amministrazione a mantenere tale promessa. Adesso però mi ascolti!
  • 24. Il rischio, in caso di scarsa partecipazione e dialogo, è di tradire la fiducia dei propri cittadini ancor prima di averla conquistata. Per contro, entrare in conversazione con essi garantisce la costruzione di un rapporto di fiducia altrimenti impossibile senza una reale relazione di prossimità. Questo potenziale comunicativo che si svilupperà sarà positivo e vantaggioso per l’azienda se l’utente sarà rimasto soddisfatto e ne parlerà bene al prossimo, al contrario, sarà negativo se è rimasto scontento e attiverà un passaparola negativo; è questo in sostanza l’effetto boomerang.
  • 25. Il caso delle serrature Kryptonite! Ovvero la diffusione virale delle notizie! Un unico post sul forum ha mostrato come una serratura per bici/motociclette del valore di oltre 50 $ potesse essere resa inutile da una penna di plastica da 10 cent. La reazione che ne è seguta è costata alla società che produceva questa serratura 10 milioni $ per la sostituzione, e ha danneggiato la sua reputazione così tanto che l'azienda ancora non ha pienamente recuperato quasi 8 anni dopo http://www.online1984.com/socialanalyst/2011/when-a-10-cent-pen-brought-a-company-to-its-knees
  • 26. L’ascolto nella PA avviene attraverso: •LA CONSULTAZIONE , ovvero chiedendo a cittadini o loro rappresentanti o portatori di interessi un parere relativamente a determinazioni che si intendevano assumere; consultazione intesa, quindi, come attività di ascolto dei cittadini che offrono all'amministrazione un ritorno di informazione su un tema definito dalla stessa amministrazione e sul quale si presuppone vi sia stata una adeguata attività informativa;
  • 27. •LA PARTECIPAZIONE, intesa come relazione di parternariato attivo dei cittadini impegnati nel processo decisionale concernente le politiche pubbliche. In questa partecipazione attiva il cittadino gioca un ruolo propositivo in termini di temi e possibili opzioni sulle politiche pubbliche, ne orienta il dialogo, ferma restando la responsabilità della decisione finale che resta comunque in capo al governo dell'amministrazione.
  • 28. •Sia che l’ascolto sia fatto prima o dopo una decisione oppure su un tema già definito o definito spontaneamente dal cittadino è importante che tutti gli attori della comunicazione comprendano questa funzione di ascolto e la condividono.
  • 29. Nel DNA dei Dipartimenti di Sanità Pubblica c’è la MISSION alla comunicazione con i cittadini…ma per parlare con loro è necessario andare dove si trovano….anche nelle piazze virtuali della rete. Il DSP è la struttura preposta all’assistenza sanitaria collettiva, con lo scopo di promuovere e migliorare la salute, il benessere dei cittadini e la qualità della vita, di prevenire le malattie e gli infortuni connessi ai rischi negli ambienti di vita e di lavoro, di garantire la sicurezza alimentare ed il benessere animale e a tal fine svolge funzioni di: Analisi Assistenza & Vigilanza Orientamento Promozione Sui problemi di salute e sui fattori determinanti la sicurezza ed il benessere della collettività……..
  • 30. LE POLITICHE DI SANITÀ PUBBLICA DEVONO ESSERE BASATE SULLA SALUTE PIÙ CHE SULLE MALATTIE
  • 31.
  • 32. L’interazione in sanità (adattato da Charles e altri, 1999) modello paternalistico condiviso Informato Flusso informazione Una via Due vie Due vie Direzione OS u Utente OS t uUtente OS t uUtente Contenuto Prescrizioni e GMP Prescrizioni e GMP e valori ut. Prescrizioni e GMP Quantità minima Ciò che è rilevante Ciò che è rilevante Discussione OS OS & Utente OS & Utente Decisione OS OS & Utente Utente Social Plurivie OS t uUtenti UtentetuUtente Prescrizioni e GMP e esper.ut. massima OS & Utente Utente&Utente Utente
  • 33. Oggi la combinazione di tecnologie diverse è la chiave di volta per permettere la navigazione e la gestione di una ingente quantità di informazioni, perché il vero pericolo in questa sorta di comunicazione globale è l’incapacità di utilizzare le informazioni che ci arrivano E’ necessario quindi che la comunicazione sia impostata in un sistema di pianificazione (Knowledge management) della stessa; d’altronde le Relazioni Pubbliche sono ineludibili non solo nell’ambito del libero mercato ma anche della Pubblica Amministrazione Nell’ambito delle pubbliche relazioni l’ambiente web è sicuramente, dopo la relazione interpersonale, lo strumento più importante e più utile per consolidare un sistema di relazioni.
  • 34. Aspettative del DSP •Informazioni sulle modalità di accesso al DSP e possibilità di prenotazione/pagamento online/tariffe •Informazioni sull’attività del DSP nell’interesse del privato •Informazioni sulla situazione sanitaria locale: indicatori di attività/salute •Indicazioni da attuare nelle condizioni di emergenza •Accesso agli atti •Pareri sulle situazioni particolari (relazione one-to-one) •Condivisione nella gestione di problemi di sanità pubblica •Favorire l’accesso al DSP favorendo le relazioni (prenotazioni/pagamenti) online •Ricevere informazioni relative alle aspettative (di salute e non) degli utenti •Analisi dell’utenza e delle sue esigenze per pianificare e migliorare i servizi Promuovere le campagne di stile di vita anche mediante la condivisione degli obiettivi di salute •Ricevere rassicurazioni/indicazioni in caso di eventi sanitari emergenti •Accesso agli atti •Raggiungere con la comunicazione gruppi selezionati di utenti •Condivisione nella gestione di problemi di sanità pubblica Aspettative dell’utente
  • 35. Si rende indispensabile sviluppare relazioni di tipo “one to one” con i cittadini, conoscerne caratteristiche, bisogni, desideri e preferenze, suddividendoli in specifici segmenti tramite la costruzione di modelli di comportamento. Questo approccio prende il nome di Customer Relationship Management (Citizen Relationship Management nel settore pubblico) Citizen Relationship Management La funzione delle relazioni pubbliche di un DSP è di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di salute e della sua promozione grazie ad una attività continuativa, consapevole e programmata di gestione e coordinamento dei sistemi di relazione che si attivano fra l’organizzazione stessa e i segmenti di pubblico per lei influenti.
  • 36. Pillole di comunicazione……. Internet corrisponde esattamente all’evoluzione delle RP verso un modello relazionale, simmetrico, a due vie, con attenzione agli intermediari o comunque alla segmentazione di stakeholders e influenti Consente di effettuare più agevolmente 2 delle 4 fasi di flusso delle RP: l’ascolto iniziale e quello successivo, e di essere uno degli strumenti essenziali della 2° fase (progettazione) e della 3° (trasferimento dei messaggi). Con le tecniche Intranet, può essere utilizzato per le relazioni interne, extranet per il BtoB, per le relazioni con i media, per la gestione delle crisi, le relazioni con le istituzioni ecc. Un esempio di utilizzo: Social network per politica (Grillo e M5S), campagne sociali
  • 37. In conclusione Internet non può più essere considerata: •una semplice VETRINA (perché non è possibile non esserci) •Un altro canale di comunicazione per fare arrivare informazioni senza particolari costi di stampa e distribuzione a tante persone •Piuttosto Internet rappresenta un ambiente relazionale completamente nuovo, con regole nuove non ancora ben definite ed esplorate che offre straordinarie opportunità operative. Internet solo eccezionalmente viene sfruttato per: •Prevenire e/o gestire una crisi; •Identificare e/o monitorare le dinamiche delle problematiche più rilevanti •Comunicare interattivamente attraverso specifiche “e-lettere” inviate a pubblici specifici •Inserirsi, monitorare e/o intervenire nei gruppi di conversazione rilevanti •Comunicare, anche “uno a uno” •Come strumento per una consultazione/partecipazione degli operatori su specifiche problematiche
  • 38. ….e crediamo che questa relazione sia durata abbastanza

Notes de l'éditeur

  1. Nell’era della diffusione dei media sociali anche la PA sta quindi riflettendo sul proprio modo di comunicare con i cittadini, anche se il mezzo elettronico appare appunto come un mezzo aggiuntivo a quelli della comunicazione tradizionale. Nel mondo del business, ovvero nel rapporto tra aziende e loro clienti, ai media sociali si è affidato un uso che va bel oltre la semplice informazione e propaganda: gli strumenti dei media sociali, infatti, vengono utilizzati per “ascoltare” le esigenze dei propri clienti, ovvero orientarsi ai loro bisogni, alle loro esigenze e alle loro richieste.
  2. Credo che nessuno si nasconda dietro alcune criticità insite nella macchina pubblica; problemi legati alla formazione del proprio personale, all’obsolescenza delle attrezzature informatiche di molti uffici, alla non chiarezza sulle responsabilità comunicative (chi deve o può comunicare a nome di), compresi i risvolti legali derivanti da erronee comunicazioni, una certa mancanza di lungimiranza, la lentezza della macchina burocratica che poco si addice ad uno strumnetio agile come quello della comunicazione online, SONO TUTTI ELEMENTI CHE OSTACOLANO una buona comunicazione in rete della PA. La conseguenza è spesso una comunicazione di FACCIATA, che rispetta i compiti formali (ad esempio: “abbiamo una pagina web? SI? Bene allora è tutto ok!”) , ma non centra gli obiettivi SOSTANZIALI di una comunicazione efficace, in grado di raggiungere gli interlocutori a cui si rivolge.
  3. Questa MAPPA CONCETTUALE della comunicazione della PA è interessante già per l’impatto visivo e ci fa capire come dietro ad un intervento di comunicazione semplice, tale semplicità sia solo apparente, ma frutto di una strategia complessa. Purtroppo la parte dedicata all’ascolto risulta ancora troppo ridotta rispetto ad un modello di comunicazione avanzato come quello previsto nel WEB 2.0!
  4. Pur non esistendo una normativa specifica relativa alla web usability nella PA sono da tenere presenti alcuni riferimenti quali il d.lgs 82/2005, sull’obbligo per le PA di realizzare siti web con alcune caratteristiche di fruibilità, la Legge 4/2004 e suo regolamento di attuazione sull’accessibilità informatica e le linee guida del 2011.
  5. Il confronto tra il PRIVATO e la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE nell’ambito comunicativo è ovvio ed obbligato. Si dirà che i primi devono vendere mentre i secondi no….ma ne siamo proprio sicuri?? Dalla lezione dei privati dobbiamo apprendere come questi cerchino la FIDELIZZAZIONE dei loro utenti attuando quanto il Sig.Roy Moody sostiene, ovvero che “l’azione più motivante che una persona può fare è ascoltarla”, quindi realizzando inizialmente del CALL CENTER e poi pagine interattive facilmente accessibili. Sintomatico nei siti di accesso è stata l’introduzione dei codici per assicurarsi che le ricerche non fossero commissionate da robot ma da persone reali!
  6. In questo documento ho evidenziato in contrapposizione tra Privati e PA la differenza dell’informazione erogata, così come descritta inun documneto di ormai 12 anni fa della nostra Regione. Siamo sicuri che è ancora valido?
  7. In questo schema, così come l’ho modificato dal documento regionale del 2002 hp voluto evidenziare alcuni dei più noti strumenti di comunicazioni che hanno nel loro DNA la funzione dell’ascolto in un’ottica di un sistema comunicativo PARTECIPATO. Social Network Le grandi reti sociali generaliste come Facebook rappresentano il veicolo privilegiato per partecipare a discussioni e monitorare trend emergenti sui propri prodotti e servizi da parte del privato. Esistono anche piattaforme sociali specializzate per determinati settori. FB offre modalità di interazione e di promozione differenti e varie: oltre all’advertising è possibile creare quiz, giochi, pagine ufficiali, gruppi di discussione, ecc.. Blog Non sono affatto passati di moda e in molti casi sono ancora il primo canale tramite cui instaurare un dialogo con utenti permettendo ancora una gestione “autoritaria” del contenuto, consentendo però la partecipazione avviando e promuovendo discussioni su contenuti di maggior interesse. Community Le grandi aziende hanno talvolta community dedicate e nell’accezione si tratta di insiemi di persone interessate a determinati argomenti. Sono molto efficaci nelle discussioni specifiche e per monitorare e presidiare certi “passaparola” difficilmente evidenziabili all’interno della comunità stessa. Twitter Offre un servizio di micro-blogging e serve soprattutto per tenere informati e partecipare a piccole discussioni Video Il potere virale dei video in rete è certamente superiore a quello della parola!
  8. Direi che questa estraniazione dalla realtà a favore di una altra dimensione spazio-temporale è cosa ormai comune e bisogna prenderne atto se si vuole interloquire con i propri cittadini.
  9. Siamo di fronte forse ad un nuovo GALATEO?
  10. Forse qualcuno si ricorda, ma fino ad alcuni anni fa era comune sentirsi rispondere da parte di colleghi o amici che “per carità, io il computer non lo voglio” oppure “vivo bene lo stesso, anche senza telefonino..guarda anche senza lavatrice e frigorifero!” Direi che oggi sarebbero considerati certamente degli eccentrici
  11. Senza parole
  12. La comunicazione è CAMBIATA e non solo quella: è cambiato il modo con cui apprendiamo le cose Indubbiamente la velocità, il multitasking, l’approccio non lineare vanno a scapito di una comunicazione sempre meno riflessiva e sempre più istintiva.
  13. “I singoli [ cittadini ] possono costituire, gli uni per gli altri, una sorta di enciclopedia vivente, stringere amicizie, cooperazioni [...] e questa nuova dimensione della comunicazione dovrebbe permetterci di condividere le nostre conoscenze e di segnalarcele reciprocamente“ (Pierre Lévy, filosofo e teorico dei new media, che nel 1996)
  14. La partecipazione degli utenti è diventata ineludibile nel business web, se le aziende vogliono mantenere il loro appeal nei confronti dei consumatori, ma anche la PA sarà costretta ad adeguarvisi, passando da Provider Service a Provider facilItator.