Un racconto dedicato a Marbella Ibarra e a tutte le persone, uomini e donne, che vivono sulle sponde del Lago dei Sogni rubati.
Il 15 ottobre 2018 a Rosarito, vicino Tijuana, in Messico, è stato ritrovato il corpo di Marbella Ibarra, sequestrata il 19 settembre. Marbella è stata la pioniera del calcio femminile in Messico.
La polizia brancola ancora nel buio, non si sa né chi siano gli autori dell’omicidio, né il perché.
In Messico ogni anno vengono uccise centinaia di donne.
Spesso per il solo fatto di essere donne.
All’interno del progetto THE RIVER OF LIFE, l’8 febbraio 2019 è stata giocata sulla spiaggia di Rosarito una partita di calcio speciale, chiamata Playing FOR Life.
Le squadre erano composte da Karla Peres, giocatrice di calcio professionista e compagna di vita di Marbella da 11 anni, da altre 7 giocatrici di Tijuana e da due uomini.
La partita è finita 8 a 8.
La Palla, durante la partita, è stata idealmente restituita a Marbella e alle altre persone che vivono nel Lago dei Sogni Rubati, tra cui Lorenzo Guarnieri, ucciso a 17 anni a Firenze nella notte tra l’1 e il 2 giugno 2010 da un uomo che stava guidando la propria moto sotto effetto di droga e alcol e Horts Blaschke, vittima innocente di una sparatoria in un ristorante di Xochimilco, Città del Messico, nel pomeriggio del 23 febbraio 1994.
A pochi chilometri da Rosarito, c’è Tijuana la città di confine più famosa del mondo.
E’ qui che l’estremità occidentale del muro si inabissa nell’Oceano, è qui – e nei pressi delle altre centinaia di chilometri del muro che si snoda verso Est - che ogni giorno tanti esseri umani tentano di raggiungere il sogno americano.
Gli eventi di Rosarito, Tijuana e l’orribile muro hanno ispirato questo viaggio emozionale e questo racconto che vuole essere una riflessione sulla condizione umana.
Tutti noi abbiamo bisogno di infinito e di sogni.
I confini, le barriere, le discriminazioni, i pregiudizi, le prevaricazioni uccidono la libertà e l’essenza dell’unico genere che esiste: quello umano.
Questo racconto è dedicato a Marbella Ibarra, a Lorenzo Guarnieri, a Horts Blaschke e a tutte le persone a cui è stata rubata la Palla.
10. Nel fra?empo, intorno a noi si era creato un grande gruppo di
persone e ognuno raccontava di quando e di come gli fosse
stata rubata la Palla.
“Ero del ’47 e avevo 46 anni quando una pallo?ola di una
calibro 45 mi ha aperto il cuore e spento gli occhi, ma non
l’anima” dice Horts a me e Lorenzo “Anch’io – come voi –
sognavo l’America, avrei voluto percorrerla in moto con il
vento che mi accarezzava la pelle. Una piccola palla di piombo,
ha invece fa?o esplodere, la grande Palla d’Amore con cui
avrei voluto giocare”.
Mi accorgo che la nuvola in realtà è un Lago, la cui acqua è
fa?a delle lacrime di chi si era visto portar via un figlio, una
figlia, una madre, un padre, un fratello, una sorella, un amico,
un’amica, la persona amata.
Il grande Lago dei Sogni RubaL!