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Rodolfo Lewanski
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – Università di Bologna
(già Autorità Regionale per la Partecipazione della Toscana 2008-13)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
1
• Democrazia = beni normativamente desiderabili: inclusione,
controllo popolare, accountability, responsiveness, trasparenza,
efficacia*.
• Una forma di governo fragile, e relativamente rara nella storia
(‘cosa fortuita’ secondo R. Dahl)
1) La D (diretta) della polis greca
2) D/auto-governo riemerge nelle città medievali italiane
3) in USA e Francia nella seconda metà del ‘700 *. nella forma
della D rappresentativa (la ‘democrazia dei moderni’)
• Oggi, proprio nel momento in cui il ‘modello’ è egemone (122 Stati
su 195 = 60%; Freedom House), il modello appare in crisi*
28/05/16R. Lewanski UNIBO
2
Se ne parla dalla fine degli anni ’60-’70 (D. Held 1997; P. Norris
1999)
I rapporti tra governanti e governati versano da
tempo in uno ‘stato di sofferenza’, di ‘malaise’ (B. Barber
1984)
Crescenti disincanto e alienazione, perdita di fiduciaCrescenti disincanto e alienazione, perdita di fiducia
nei confronti di istituzioni rappresentative, partiti politici
e tradizionali forme di coinvolgimento (N. Urbinati 2013; P.
Rosanvallon 2008; Diamanti 2013; ‘Gli italiani e lo Stato’ Demos & Pi; World Values Survey)
Non è un fenomeno né recente né solo italiano
28/05/16R. Lewanski UNIBO
3
Democrazia ‘spettacolo’ mediatica/di opinione e post-
democrazia (C. Crouch), potere invisibile (N. Bobbio 1991) privo di
mandato democratico
28/05/16R. Lewanski UNIBO
4
Post-Post-
democrazia Rivitalizzare
la democrazia
28/05/16R. Lewanski UNIBO
5
Crisi dei canali di
partecipazione politica
elezioni
partiti
28/05/16R. Lewanski UNIBO
6
Fiducia
Capitale
sociale
Legittimazi
one
Scelte condivise,
socialmente accettate
Fiducia
28/05/16R. Lewanski UNIBO
7
‘Il modello democratico
nato nel dopoguerra è
oggi in crisi…
Se vuole sopravvivere,
la democrazia devela democrazia deve
sapersi reinventare’.
(Marcel Gauchet, Ecole des Hautes Etudes en
sciences sociales –EHESS)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
8
‘la democrazia è dinamica, il
dispotismo statico’ (N. Bobbio, 1984)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
9
‘Il vecchio detto secondo il quale i mali
della democrazia si curano con più
democrazia ’ indica ‘la necessità di
tornare all’idea, di chiarire e approfondire iltornare all’idea, di chiarire e approfondire il
modo in cui l’intendiamo e di servirsi della
percezione del suo significato per criticare
e ricostruire le forme in cui l’idea si
manifesta politicamente’ (J. Dewey 1927)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
10
‘Leader forte o popolo forte’? (Z. Bauman)
‘corpo scelto di cittadini’ (J. Madison)
Competizione tra èlites, metodo per affidare decisioni a ristrettaCompetizione tra èlites, metodo per affidare decisioni a ristretta
élite (J. Schumpeter)
Il popolo è manipolabile, disinformato, irrazionale e vulnerabile
Concezione ‘realista’, dominante nella teoria democratica:
‘riproduce le caratteristiche dei sistemi politici*consegnando
all’esistente la ricca storia dell’idea’ (D. Held)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
11
Crisi di fiducia e legittimità
‘sistemica’*
che si riverbera anche su scelteche si riverbera anche su scelte
puntuali (ad es. siting)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
12
Trasparenza/accesso info
Decentramento/democrazia
di prossimità
‘Partecipazione’:
– user involvement
- consultazione
NPM e ‘governance’
28/05/16R. Lewanski UNIBO
13
PARTECIPAZIONE
POLITICASOCIALE
28/05/16R. Lewanski UNIBO
14
‘comportamenti
manifesti che
mirano admirano ad
esercitare
influenza*’
(Verba, Nie e Kim 1978)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
15
Nuove forme che
espandono la
partecipazione dei
cittadinicittadini
sperimentate e
istituzionalizzate
in molti paesi, regioni
e città nel mondo
28/05/16R. Lewanski UNIBO
16
28/05/16R. Lewanski UNIBO 17
TEORIA
Habermas, Babrber, Rawls,
Elster, Manin, Mansbridge
PRASSI
Centinaia di processi
Ai diversi livelli di governo,
dalmlocale al globale
Anche in Italia
28/05/16R. Lewanski UNIBO
18
democrazia
diretta ‘partecipazione’
democrazia
diretta
(es. referendum)
‘partecipazione’
generica
28/05/16R. Lewanski UNIBO
19
Inclusione
Informazione
DialogoDialogo
Deliberazione
Consenso/condivisione
Influenza/empowerment
28/05/16R. Lewanski UNIBO
20
Cittadini
‘Stakeholders’
Cittadini
‘semplici’
28/05/16R. Lewanski UNIBO
21
campionamento
‘porta aperta’
campionamento
rappresentativo
(‘stratificato’)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
22
DiversitàDiversità
- bonding vs.
bridging (R. Putnam)
Uguaglianza
28/05/16R. Lewanski UNIBO
23
Rappresentatività
Legittimità
Rappresentatività
Legittimità
processo e scelte
28/05/16R. Lewanski UNIBO
24
Incorporare info soggettive e
oggettive*
*attraverso materiali bilanciati,*attraverso materiali bilanciati,
testimonianze e dialogo
Creare ponti fra saperi esperti e
comuni (es. Gronda di Genova)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
25
Comunicazione
interpersonale;
Scambi di argomenti,
emozioni,
Ascolto attivo; rispetto
diversità
Neutralità:
- struttura (‘metodi’)
dialogo
emozioni,
storytellingStruttura:
‘metodi’
Facilitazione
- struttura (‘metodi’)
- facilitazione
28/05/16R. Lewanski UNIBO
26
opzioni implicazioni
soppesare
28/05/16R. Lewanski UNIBO
27
decidere le questioni pubbliche * sulla base della loro
comprensione dopo discussione pubblica =
deliberazione
Importanza degli argomenti: persuadere (non:
costringere), conquistare il consensocostringere), conquistare il consenso
Atene: isegoria = uguale diritto di parlare
modello Sparta opposto (‘urlo’)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
28
Ricerca di terreni condivisi
Condivisione effettiva, non manipolazioneCondivisione effettiva, non manipolazione
Opinioni e preferenze possono cambiare
NON negoziazione
28/05/16R. Lewanski UNIBO
29
Relazione
democrazia
partecipativa/rap
presentativa
Effettiva influenza
sulle scelte
Motivazione
a partecipare
28/05/16R. Lewanski UNIBO
30
COOPERARE
CAPACITARE
(EMPOWER)
‘le vostre opinioni sono
‘abbiamo bisogno delle vostre opinioni;
ci impegniamo a tenerne conto’
‘metteremo in atto le
vostre scelte’
28/05/16R. Lewanski UNIBO
31
Fonte: elaborazione propria da International Association of Public Participation (IAP2)
INFORMARE
CONSULTARE
COINVOLGERE
‘vi teniamo informati’
‘vi ascoltiamo, abbiamo
bisogno dei vostri commenti
e informazioni’
‘le vostre opinioni sono
tenute in considerazione,
ma senza impegno’
Generazione di
capitale sociale
vitalità delle sfera
pubblica e della
società civile
legittimità e stabilità
delle istituzioni rapp.ve
società civile
delle istituzioni rapp.ve
efficacia delle politiche
pubbliche
Responsabilizzazione
dei cittadini
28/05/16R. Lewanski UNIBO
32
Tre aspetti fondamentali contraddistinguono i processi
decisionali:
1) incertezza cognitiva e scientifica (L. Pellizzoni 2005)
2) complessità: pluralità ed eterogeneità dei punti di vista,2) complessità: pluralità ed eterogeneità dei punti di vista,
dilatazione delle rete decisionale sia sull’asse verticale *
sia su quello orizzontale’ (B. Dente 2011)
3) questioni ‘intrattabili’/wicked: rilevanti ripercussioni
redistributive fra individui e gruppi sociali; persistenti e
intricate, in senso tecnico e sociale, cui non vi sono soluzioni
definitive, ma solo temporanee e imperfette
28/05/16R. Lewanski UNIBO
33
‘Not only is the force of public discussion one of the
correlates of democracy but its cultivation can also
make democracy itself function better’ (A. Sen 2000)
‘La moltitudine è più savia e più costante che uno
principe* Ma quanto alla prudenzia ed alla stabilità,principe* Ma quanto alla prudenzia ed alla stabilità,
dico, come un popolo è più prudente, più stabile e di
migliore giudizio che un principe. E non sanza cagione
si assomiglia la voce d'un popolo a quella di Dio:
perché si vede una opinione universale fare effetti
maravigliosi ne' pronostichi suoi; talché pare che per
occulta virtù ei prevegga il suo male ed il suo bene.’ (N.
Macchiavelli, Discorsi sopra la Prima Decade di Tito Livio)
28/05/16R. Lewanski UNIBO
34
Risorse: costi, tempoRisorse: costi, tempo
Apatia politica deiApatia politica dei
cittadini, presi da altrecittadini, presi da altre
priorità e ‘disabituati’priorità e ‘disabituati’
(cultura civica da(cultura civica da
costruire)costruire)costruire)costruire)
Rischi di manipolazioneRischi di manipolazione
28/05/16R. Lewanski UNIBO
35
Attori politico-amministrativi cedono una parte del loro
potere, parzialmente e temporaneamente, accettando di
svolgere un nuovo ruolo di promotori e facilitatori di
processi (L. Bobbio 2005; J. Hartz-Karp 2005; OECD 2009)processi (L. Bobbio 2005; J. Hartz-Karp 2005; OECD 2009)
può rivelarsi un ‘gioco a somma positiva’: ciò che
l’Amministrazione ‘perde’ in potere di scelta, può recuperare
abbondantemente in termini di legittimazione delle scelte e
del suo operato
La DD NON è alternativa alla democrazia rappresentativa, ma
espansione ed integrazione
28/05/16R. Lewanski UNIBO
36
in Italia:
- Lazio: lr 4/06 art. 4; Sondaggio Deliberativo nel 2006
- Puglia: CAST; norma ad hoc?
- Toscana: lr 69/07 e lr 46/13
- Emilia Romagna: lr 3/10
In Europa: ‘regioni’ spagnole (Catalunya, Andalusia), francesi (Nord Pas de
Calais, Poitou-Charrentes, Rhone Les Alpes), tedesche (Baden-Wuerttemberg,Calais, Poitou-Charrentes, Rhone Les Alpes), tedesche (Baden-Wuerttemberg,
Rheinland-Pfalz), inglesi (Galles), e danesi*;
Vorarlberg (A) ‘Future office’; emendamento della Costituzione (LGBI 7/11,
aprile 2003, art.1 (4)): ‘lo stato si impegna a forme di democrazia diretta quali
petizioni, plebisciti e referenda, e appoggia anche altre forme di democrazia
partecipativa’
In altri continenti: Sud Australia Reforming Democracy: Deciding, Designing
and Delivering Together (http://yoursay.sa.gov.au).
Oregon (USA): Citizens Initiative Review (CIR) dal 2010; ha innescato un
processo deliberativo sull’Iniziativa/referendum propositivo
28/05/16R. Lewanski UNIBO
37
esempio di
innovazione democratica
e die di
istituzionalizzazione e
sperimentazione della partecipazione
(deliberativa)
nei processi di policy making locale
28/05/16 38R. Lewanski UNIBO
La Toscana: una regione storicamente ricca
di capitale sociale (Putnam, Cartocci)
Ma in via di erosione…Ma in via di erosione…
28/05/16 39R. Lewanski UNIBO
A
① E’ forse la prima normativa al mondo che
- a livello ‘meso’/regionale, mira a promuovere
- in generale (e non solo rispetto a specifiche
tematiche o decisioni)tematiche o decisioni)
- pro-attivamente
il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e
nelle politiche pubbliche come ‘forma
ordinaria di governo’
28/05/16 40R. Lewanski UNIBO
② La legge é stata essa stessa approvata
mediante
un meta-processo partecipativoun meta-processo partecipativo
che ha coinvolto centinaia di cittadini
toscani in una riflessione
approfondita sui contenuti della
normativa
28/05/16 41R. Lewanski UNIBO
③ L’attuazione della legge é largamente
affidata a una ‘Autorità indipendente’
- scelta motivata dalla consapevolezza della
diffidenza dei cittadini verso la politica (secondo
un recente sondaggio la metà dei toscani pensaun recente sondaggio la metà dei toscani pensa
che la partecipazione sia solo ‘manipolazione’
o ratifica di decisioni già prese)
- una figura indipendente dai partiti politici può
offrire maggiori garanzia e credibilità agli occhi
dei cittadini.
28/05/16 42R. Lewanski UNIBO
④ E’ una legge a termine/‘sunset’
- nei primi tre mesi del 2012 a un percorso di valutazione da parte
di Giunta e Consiglio, anche attraverso processi partecipativi (art.
26);
- decisione se confermare o modificare la legge
- in caso di inerzia la legge decade automaticamente alla fine del
2012 (ma: proroga 3 mesi)
- caso forse unico nell’ordinamento italiano, assai raro anche in
altri ordinamenti
- logica di verifica empirica
28/05/16 43R. Lewanski UNIBO
⑤ La legge ha trovato un punto di equilibrio
tra partecipazione e rappresentanza
originale e innovativo
- meccanismo del Protocollo/accordo Enti
locali-Giunta regionale (art. 18)
-
locali-Giunta regionale (art. 18)
- le due forme di democrazia non solo non
sono in conflitto, ma si integrano e si
rafforzano a vicenda (deepening
democracy)
28/05/16 44R. Lewanski UNIBO
⑥ E’ uno dei primi tentativi di tradurre
la partecipazione -declinata secondo
i principi della teoria dialogico-i principi della teoria dialogico-
deliberativa, la frontiera più avanzata
della partecipazione- in pratica
istituzionale.
28/05/16 45R. Lewanski UNIBO
1. ‘Dibattito pubblico su grandi progetti;
decide l’Autorità; la Regione favorisce i
progetti sottoposti a D.P. (finora nessun caso)
2. Processi partecipativi locali (durata 6-9 mesi)
richieste di sostegno all’Autorità da:richieste di sostegno all’Autorità da:
a) amministrazioni locali
b) cittadini (> 16 anni; da 0.5 a 5% della popolazione
secondo dimensioni)
c) scuole
d) imprese (nuovi impianti)
forte enfasi su ambiente e paesaggio (art. 16.2 g)
28/05/16 46R. Lewanski UNIBO
La partecipazione come ‘forma
ordinaria di governo’
28/05/16R. Lewanski UNIBO
47
Dal 2008 al 2013:
205 richieste di sostegno economico a
processi partecipativi locali
111 finanziati con una spesa/investimento111 finanziati con una spesa/investimento
di circa 3,5 milioni di euro (costo medio ca.
33.000 euro)
Proponenti: in larga misura enti locali –
specie Comuni-, ma anche scuole e cittadini
28/05/16 48R. Lewanski UNIBO
Su una grande varietà di temi:
- urbanistica/territorio
- riqualificazione urbana
- ambiente
- decisioni di localizzazione- decisioni di localizzazione
- servizi sociali e sanitari
- politiche economiche/sociali
- bilanci partecipati
- progetti educativi
28/05/16 49R. Lewanski UNIBO
www.consiglio.regione.toscana.it/parteci
pazione
28/05/16 50R. Lewanski UNIBO
28/05/16R. Lewanski UNIBO 51
28/05/16R. Lewanski UNIBO 52
28/05/16R. Lewanski UNIBO 53
28/05/16R. Lewanski UNIBO 54
28/05/16 55R. Lewanski UNIBO
① la partecipazione è progettata in modo da contare/influenzare
② incoraggiare tutti a partecipare, se lo desiderano
③ la partecipazione è pianificata e realizzata in modi tempestivi e appropriati
④ collaborare con altre organizzazioni
⑤ le informazioni fornite sono scritte in modo comprensibile
⑥
⑤
⑥ rendere possibile la partecipazione rimuovendo gli ostacoli
⑦ sviluppare nei partecipanti le competenze che renda la partecipazione efficace
⑧ allocare le risorse necessarie per una partecipazione efficace
⑨ restituire le discussioni e i risultati ai partecipanti
⑩ valutare le esperienze e apprendere le lezioni che possono migliorare la partecipazione
in futuro
28/05/16R. Lewanski UNIBO 56
① attenta pianificazione e preparazione
② inclusione e diversità demografica
③ collaborazione e finalità condivise
④ apertura e apprendimento
⑤
③
④ apertura e apprendimento
⑤ trasparenza e fiducia
⑥ impatto e azione
⑦ cultura della partecipazione; partecipazione ‘sustained’/
come elemento fisiologico, non una tantum
28/05/16R. Lewanski UNIBO 57
‘Il problema del pubblico é il
miglioramento dei metodi e
condizioni del dibattito’ (J. Dewey)condizioni del dibattito’
28/05/16R. Lewanski UNIBO
58
La prossima democrazia
scaricabile gratuitamente da.
www.laprossimademocrazia.com
con biblio- e sitiografiecon biblio- e sitiografie
Per favore: fate circolare il sito, non il file
www. participedia.org
28/05/16R. Lewanski UNIBO
59

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La spezia 2016 lewanski

  • 1. Rodolfo Lewanski Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – Università di Bologna (già Autorità Regionale per la Partecipazione della Toscana 2008-13) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 1
  • 2. • Democrazia = beni normativamente desiderabili: inclusione, controllo popolare, accountability, responsiveness, trasparenza, efficacia*. • Una forma di governo fragile, e relativamente rara nella storia (‘cosa fortuita’ secondo R. Dahl) 1) La D (diretta) della polis greca 2) D/auto-governo riemerge nelle città medievali italiane 3) in USA e Francia nella seconda metà del ‘700 *. nella forma della D rappresentativa (la ‘democrazia dei moderni’) • Oggi, proprio nel momento in cui il ‘modello’ è egemone (122 Stati su 195 = 60%; Freedom House), il modello appare in crisi* 28/05/16R. Lewanski UNIBO 2
  • 3. Se ne parla dalla fine degli anni ’60-’70 (D. Held 1997; P. Norris 1999) I rapporti tra governanti e governati versano da tempo in uno ‘stato di sofferenza’, di ‘malaise’ (B. Barber 1984) Crescenti disincanto e alienazione, perdita di fiduciaCrescenti disincanto e alienazione, perdita di fiducia nei confronti di istituzioni rappresentative, partiti politici e tradizionali forme di coinvolgimento (N. Urbinati 2013; P. Rosanvallon 2008; Diamanti 2013; ‘Gli italiani e lo Stato’ Demos & Pi; World Values Survey) Non è un fenomeno né recente né solo italiano 28/05/16R. Lewanski UNIBO 3
  • 4. Democrazia ‘spettacolo’ mediatica/di opinione e post- democrazia (C. Crouch), potere invisibile (N. Bobbio 1991) privo di mandato democratico 28/05/16R. Lewanski UNIBO 4
  • 6. Crisi dei canali di partecipazione politica elezioni partiti 28/05/16R. Lewanski UNIBO 6
  • 8. ‘Il modello democratico nato nel dopoguerra è oggi in crisi… Se vuole sopravvivere, la democrazia devela democrazia deve sapersi reinventare’. (Marcel Gauchet, Ecole des Hautes Etudes en sciences sociales –EHESS) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 8
  • 9. ‘la democrazia è dinamica, il dispotismo statico’ (N. Bobbio, 1984) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 9
  • 10. ‘Il vecchio detto secondo il quale i mali della democrazia si curano con più democrazia ’ indica ‘la necessità di tornare all’idea, di chiarire e approfondire iltornare all’idea, di chiarire e approfondire il modo in cui l’intendiamo e di servirsi della percezione del suo significato per criticare e ricostruire le forme in cui l’idea si manifesta politicamente’ (J. Dewey 1927) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 10
  • 11. ‘Leader forte o popolo forte’? (Z. Bauman) ‘corpo scelto di cittadini’ (J. Madison) Competizione tra èlites, metodo per affidare decisioni a ristrettaCompetizione tra èlites, metodo per affidare decisioni a ristretta élite (J. Schumpeter) Il popolo è manipolabile, disinformato, irrazionale e vulnerabile Concezione ‘realista’, dominante nella teoria democratica: ‘riproduce le caratteristiche dei sistemi politici*consegnando all’esistente la ricca storia dell’idea’ (D. Held) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 11
  • 12. Crisi di fiducia e legittimità ‘sistemica’* che si riverbera anche su scelteche si riverbera anche su scelte puntuali (ad es. siting) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 12
  • 13. Trasparenza/accesso info Decentramento/democrazia di prossimità ‘Partecipazione’: – user involvement - consultazione NPM e ‘governance’ 28/05/16R. Lewanski UNIBO 13
  • 15. ‘comportamenti manifesti che mirano admirano ad esercitare influenza*’ (Verba, Nie e Kim 1978) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 15
  • 16. Nuove forme che espandono la partecipazione dei cittadinicittadini sperimentate e istituzionalizzate in molti paesi, regioni e città nel mondo 28/05/16R. Lewanski UNIBO 16
  • 18. TEORIA Habermas, Babrber, Rawls, Elster, Manin, Mansbridge PRASSI Centinaia di processi Ai diversi livelli di governo, dalmlocale al globale Anche in Italia 28/05/16R. Lewanski UNIBO 18
  • 23. DiversitàDiversità - bonding vs. bridging (R. Putnam) Uguaglianza 28/05/16R. Lewanski UNIBO 23
  • 25. Incorporare info soggettive e oggettive* *attraverso materiali bilanciati,*attraverso materiali bilanciati, testimonianze e dialogo Creare ponti fra saperi esperti e comuni (es. Gronda di Genova) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 25
  • 26. Comunicazione interpersonale; Scambi di argomenti, emozioni, Ascolto attivo; rispetto diversità Neutralità: - struttura (‘metodi’) dialogo emozioni, storytellingStruttura: ‘metodi’ Facilitazione - struttura (‘metodi’) - facilitazione 28/05/16R. Lewanski UNIBO 26
  • 28. decidere le questioni pubbliche * sulla base della loro comprensione dopo discussione pubblica = deliberazione Importanza degli argomenti: persuadere (non: costringere), conquistare il consensocostringere), conquistare il consenso Atene: isegoria = uguale diritto di parlare modello Sparta opposto (‘urlo’) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 28
  • 29. Ricerca di terreni condivisi Condivisione effettiva, non manipolazioneCondivisione effettiva, non manipolazione Opinioni e preferenze possono cambiare NON negoziazione 28/05/16R. Lewanski UNIBO 29
  • 31. COOPERARE CAPACITARE (EMPOWER) ‘le vostre opinioni sono ‘abbiamo bisogno delle vostre opinioni; ci impegniamo a tenerne conto’ ‘metteremo in atto le vostre scelte’ 28/05/16R. Lewanski UNIBO 31 Fonte: elaborazione propria da International Association of Public Participation (IAP2) INFORMARE CONSULTARE COINVOLGERE ‘vi teniamo informati’ ‘vi ascoltiamo, abbiamo bisogno dei vostri commenti e informazioni’ ‘le vostre opinioni sono tenute in considerazione, ma senza impegno’
  • 32. Generazione di capitale sociale vitalità delle sfera pubblica e della società civile legittimità e stabilità delle istituzioni rapp.ve società civile delle istituzioni rapp.ve efficacia delle politiche pubbliche Responsabilizzazione dei cittadini 28/05/16R. Lewanski UNIBO 32
  • 33. Tre aspetti fondamentali contraddistinguono i processi decisionali: 1) incertezza cognitiva e scientifica (L. Pellizzoni 2005) 2) complessità: pluralità ed eterogeneità dei punti di vista,2) complessità: pluralità ed eterogeneità dei punti di vista, dilatazione delle rete decisionale sia sull’asse verticale * sia su quello orizzontale’ (B. Dente 2011) 3) questioni ‘intrattabili’/wicked: rilevanti ripercussioni redistributive fra individui e gruppi sociali; persistenti e intricate, in senso tecnico e sociale, cui non vi sono soluzioni definitive, ma solo temporanee e imperfette 28/05/16R. Lewanski UNIBO 33
  • 34. ‘Not only is the force of public discussion one of the correlates of democracy but its cultivation can also make democracy itself function better’ (A. Sen 2000) ‘La moltitudine è più savia e più costante che uno principe* Ma quanto alla prudenzia ed alla stabilità,principe* Ma quanto alla prudenzia ed alla stabilità, dico, come un popolo è più prudente, più stabile e di migliore giudizio che un principe. E non sanza cagione si assomiglia la voce d'un popolo a quella di Dio: perché si vede una opinione universale fare effetti maravigliosi ne' pronostichi suoi; talché pare che per occulta virtù ei prevegga il suo male ed il suo bene.’ (N. Macchiavelli, Discorsi sopra la Prima Decade di Tito Livio) 28/05/16R. Lewanski UNIBO 34
  • 35. Risorse: costi, tempoRisorse: costi, tempo Apatia politica deiApatia politica dei cittadini, presi da altrecittadini, presi da altre priorità e ‘disabituati’priorità e ‘disabituati’ (cultura civica da(cultura civica da costruire)costruire)costruire)costruire) Rischi di manipolazioneRischi di manipolazione 28/05/16R. Lewanski UNIBO 35
  • 36. Attori politico-amministrativi cedono una parte del loro potere, parzialmente e temporaneamente, accettando di svolgere un nuovo ruolo di promotori e facilitatori di processi (L. Bobbio 2005; J. Hartz-Karp 2005; OECD 2009)processi (L. Bobbio 2005; J. Hartz-Karp 2005; OECD 2009) può rivelarsi un ‘gioco a somma positiva’: ciò che l’Amministrazione ‘perde’ in potere di scelta, può recuperare abbondantemente in termini di legittimazione delle scelte e del suo operato La DD NON è alternativa alla democrazia rappresentativa, ma espansione ed integrazione 28/05/16R. Lewanski UNIBO 36
  • 37. in Italia: - Lazio: lr 4/06 art. 4; Sondaggio Deliberativo nel 2006 - Puglia: CAST; norma ad hoc? - Toscana: lr 69/07 e lr 46/13 - Emilia Romagna: lr 3/10 In Europa: ‘regioni’ spagnole (Catalunya, Andalusia), francesi (Nord Pas de Calais, Poitou-Charrentes, Rhone Les Alpes), tedesche (Baden-Wuerttemberg,Calais, Poitou-Charrentes, Rhone Les Alpes), tedesche (Baden-Wuerttemberg, Rheinland-Pfalz), inglesi (Galles), e danesi*; Vorarlberg (A) ‘Future office’; emendamento della Costituzione (LGBI 7/11, aprile 2003, art.1 (4)): ‘lo stato si impegna a forme di democrazia diretta quali petizioni, plebisciti e referenda, e appoggia anche altre forme di democrazia partecipativa’ In altri continenti: Sud Australia Reforming Democracy: Deciding, Designing and Delivering Together (http://yoursay.sa.gov.au). Oregon (USA): Citizens Initiative Review (CIR) dal 2010; ha innescato un processo deliberativo sull’Iniziativa/referendum propositivo 28/05/16R. Lewanski UNIBO 37
  • 38. esempio di innovazione democratica e die di istituzionalizzazione e sperimentazione della partecipazione (deliberativa) nei processi di policy making locale 28/05/16 38R. Lewanski UNIBO
  • 39. La Toscana: una regione storicamente ricca di capitale sociale (Putnam, Cartocci) Ma in via di erosione…Ma in via di erosione… 28/05/16 39R. Lewanski UNIBO
  • 40. A ① E’ forse la prima normativa al mondo che - a livello ‘meso’/regionale, mira a promuovere - in generale (e non solo rispetto a specifiche tematiche o decisioni)tematiche o decisioni) - pro-attivamente il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e nelle politiche pubbliche come ‘forma ordinaria di governo’ 28/05/16 40R. Lewanski UNIBO
  • 41. ② La legge é stata essa stessa approvata mediante un meta-processo partecipativoun meta-processo partecipativo che ha coinvolto centinaia di cittadini toscani in una riflessione approfondita sui contenuti della normativa 28/05/16 41R. Lewanski UNIBO
  • 42. ③ L’attuazione della legge é largamente affidata a una ‘Autorità indipendente’ - scelta motivata dalla consapevolezza della diffidenza dei cittadini verso la politica (secondo un recente sondaggio la metà dei toscani pensaun recente sondaggio la metà dei toscani pensa che la partecipazione sia solo ‘manipolazione’ o ratifica di decisioni già prese) - una figura indipendente dai partiti politici può offrire maggiori garanzia e credibilità agli occhi dei cittadini. 28/05/16 42R. Lewanski UNIBO
  • 43. ④ E’ una legge a termine/‘sunset’ - nei primi tre mesi del 2012 a un percorso di valutazione da parte di Giunta e Consiglio, anche attraverso processi partecipativi (art. 26); - decisione se confermare o modificare la legge - in caso di inerzia la legge decade automaticamente alla fine del 2012 (ma: proroga 3 mesi) - caso forse unico nell’ordinamento italiano, assai raro anche in altri ordinamenti - logica di verifica empirica 28/05/16 43R. Lewanski UNIBO
  • 44. ⑤ La legge ha trovato un punto di equilibrio tra partecipazione e rappresentanza originale e innovativo - meccanismo del Protocollo/accordo Enti locali-Giunta regionale (art. 18) - locali-Giunta regionale (art. 18) - le due forme di democrazia non solo non sono in conflitto, ma si integrano e si rafforzano a vicenda (deepening democracy) 28/05/16 44R. Lewanski UNIBO
  • 45. ⑥ E’ uno dei primi tentativi di tradurre la partecipazione -declinata secondo i principi della teoria dialogico-i principi della teoria dialogico- deliberativa, la frontiera più avanzata della partecipazione- in pratica istituzionale. 28/05/16 45R. Lewanski UNIBO
  • 46. 1. ‘Dibattito pubblico su grandi progetti; decide l’Autorità; la Regione favorisce i progetti sottoposti a D.P. (finora nessun caso) 2. Processi partecipativi locali (durata 6-9 mesi) richieste di sostegno all’Autorità da:richieste di sostegno all’Autorità da: a) amministrazioni locali b) cittadini (> 16 anni; da 0.5 a 5% della popolazione secondo dimensioni) c) scuole d) imprese (nuovi impianti) forte enfasi su ambiente e paesaggio (art. 16.2 g) 28/05/16 46R. Lewanski UNIBO
  • 47. La partecipazione come ‘forma ordinaria di governo’ 28/05/16R. Lewanski UNIBO 47
  • 48. Dal 2008 al 2013: 205 richieste di sostegno economico a processi partecipativi locali 111 finanziati con una spesa/investimento111 finanziati con una spesa/investimento di circa 3,5 milioni di euro (costo medio ca. 33.000 euro) Proponenti: in larga misura enti locali – specie Comuni-, ma anche scuole e cittadini 28/05/16 48R. Lewanski UNIBO
  • 49. Su una grande varietà di temi: - urbanistica/territorio - riqualificazione urbana - ambiente - decisioni di localizzazione- decisioni di localizzazione - servizi sociali e sanitari - politiche economiche/sociali - bilanci partecipati - progetti educativi 28/05/16 49R. Lewanski UNIBO
  • 56. ① la partecipazione è progettata in modo da contare/influenzare ② incoraggiare tutti a partecipare, se lo desiderano ③ la partecipazione è pianificata e realizzata in modi tempestivi e appropriati ④ collaborare con altre organizzazioni ⑤ le informazioni fornite sono scritte in modo comprensibile ⑥ ⑤ ⑥ rendere possibile la partecipazione rimuovendo gli ostacoli ⑦ sviluppare nei partecipanti le competenze che renda la partecipazione efficace ⑧ allocare le risorse necessarie per una partecipazione efficace ⑨ restituire le discussioni e i risultati ai partecipanti ⑩ valutare le esperienze e apprendere le lezioni che possono migliorare la partecipazione in futuro 28/05/16R. Lewanski UNIBO 56
  • 57. ① attenta pianificazione e preparazione ② inclusione e diversità demografica ③ collaborazione e finalità condivise ④ apertura e apprendimento ⑤ ③ ④ apertura e apprendimento ⑤ trasparenza e fiducia ⑥ impatto e azione ⑦ cultura della partecipazione; partecipazione ‘sustained’/ come elemento fisiologico, non una tantum 28/05/16R. Lewanski UNIBO 57
  • 58. ‘Il problema del pubblico é il miglioramento dei metodi e condizioni del dibattito’ (J. Dewey)condizioni del dibattito’ 28/05/16R. Lewanski UNIBO 58
  • 59. La prossima democrazia scaricabile gratuitamente da. www.laprossimademocrazia.com con biblio- e sitiografiecon biblio- e sitiografie Per favore: fate circolare il sito, non il file www. participedia.org 28/05/16R. Lewanski UNIBO 59