1. radar
IL SECOLO XIX
VENERDÌ
31 GENNAIO 2014
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Armi caricate dai servizi
segreti, cocaina nascosta
anche dentro le palme in arrivo
dal Sud America, rifiuti
tossici e nucleari dal
Nord, movimentati da Licio Gelli e
dall’avvocato Cipriano Chianese,
transitavano dalla Liguria,
nei porti di
Genova e Spezia
L’EX AMMINISTRATORE DEL CLAN DEI CASALESI ORA HA PAURA DI ESSERE UCCISO PER LE SUE ACCUSE ALLO STATO
IL COLLOQUIO
SONDRA COGGIO
«Veleni anche in Liguria
andate e scavate»
soldi andavano a finire in una finanziaria, però questa finanziaria non
risultava da nessuna parte... partivano armi, ma non solo quello, partivano anche altre robe, perché senz’altroc’eraanchelarobatossica,equella atomica che andava fuori. Come
noiabbiamopresoquestarobaattraverso le società che l’hanno portata
da noi che tenevamo i camion, questi
bisogna trovare chi li portava..».
Qualcunodicertosacosaèstatosepolto qui. E cosa viaggiava via mare:
«Lì alla Spezia, l’Oto Melara stava. A
IL CASO CAMPANIA
Genova stava Selenia, sistemi di
puntamento, e Finmeccanica. E Genovaèunportoimportante,perdire,
••• LA “TERRA dei fuochi” è una vamapiùaffollato.Davapiùnell’occhio
sta area situata tra le province di NadiSpezia.Oralerottealcunepartivapoli e di Caserta, caratterizzata dalla
no da Napoli, da Trapani, venivano
presenza di roghi di rifiuti. Il nome
spostate da un porto all’altro appunvenne utilizzato per la prima volta
to per perdere le tracce». Schiavone
nel Rapporto Ecomafie 2003 curato
avevaun’azienda,laEurocem:«Anoi
da Legambiente. L’area si caratterizche caricavamo cemento, ci caricaza per lo sversamento illegale di rivanoanchearmi.Venivoasapere,mi
fiuti, anche tossici, da parte della CariferivailragionieremioNicolaNapmorra e, in particolare, dal clan dei
pa, che stava sul porto. L’hanno amCasalesi. In molti casi, i cumuli di rimazzato. Lo stato attraverso i servizi
fiuti, illegalmente riversati nelle
caricava come “attrezzi agricoli” cacampagne o ai margini delle strade,
richi Oto Melara, Selenia, Breda, Bevengono incendiati dando luogo a
retta e altro..».
roghi i cui fumi diffondono nell’atIl pentito racconta che nei «verbali
mosfera e nelle terre circostanti socistannocosediunagravitàinaudita
stanze tossiche, tra cui diossina.
perché ci stanno anche i politici dentro». Sostiene che un processo sulle
armi non lo abbiano voluto fare,
re. E le cassette dei fanghi nucleari, «perché avevano capito che era un
anziché due milioni, a 300mila lire». complotto,eiolihobuttatituttidenCernierafranordesud:questoilruo- tro,generali,prefetti.IolihoattaccalodellaLiguria,conlesuediscariche. ti in pieno per il fatto che avevano
«Dopo l’89 era caduto il muro di Ber- fatto uccidere, i servizi, il mio ragiolino, la Germania aveva investito 20 niere. Siamo andati ad un processo a
miliardi di marchi per gli smista- Torino, in video conferenza. Abbiamenti di rifiuti tossici, attraverso so- mo dovuto scappare con l’elicottero
cietà che stavano a Milano, collegate perché immediatamente chiamarocon altre società tipo matriosche. no, sospesero tutto il processo. Mi
ErainteressataanchelazonadiMas- portaronovia,conlascortachetenevo io, in elicottero.
saCarrara.Chidava
Il giorno dopo uscì
gli ordini erano
il presidente della
Gelli e l’avvocato
Chianese, ma una PAESE DEI PAPPA PAPPA Repubblica Oscar
Scalfaro:
parte di quella roba Lo Stato farà morire Luigi
“Non ci sto, non ci
che finiva nei terminaliaCasertaan- la gente come pecore sto, non ci sto”. E fu
dava anche all’este- per l’inquinamento. messa la copertura
dei segreti di stato
ro. Smistavano, atI politici o sono
al 2050». Parole
traverso nave, nei
cretini o collusi
pesanti, ma non le
vari porti..».
uniche: fra le riveAl sud: «So con
lazioni che sostieprecisione di Napoli, Salerno e Gaeta, che ci stava que- ne di aver fatto, il pentito cita le
sto giro». E in Liguria: «Da voci indi- esportazioni di rifiuti tossici e armi
rette sapevo che stavano anche al in Somalia: «Io buttai dentro il giro
nord, i porti importanti erano Geno- deitrafficiunasocietàsomalachecava, La Spezia. Comuni e Province da- ricava a Gaeta, armi e cassette radiovano pure le licenze..». Navi sul ma- attive che portavano in Somalia, sotre, «autotreni e bilici sulle autostra- to i servizi nostri... io ho saputo dopo
de». Schiavone sa che «porto di Spe- che due giornalisti all’epoca erano
zia partivano le armi, sicuro»: andati là per seguire queste tracce,
«Perché noi sapevamo con sicurezza da questo vecchio verbale mio, che è
di queste società. Che poi quando sparito misteriosamente, e li amhanno fatto le indagini, che questi mazzarono...».
Parla il pentito di camorra Carmine Schiavone:
«Le discariche di Genova e Spezia come la Terra dei Fuochi»
«ARMI caricate dai servizi segreti,
cocaina nascosta anche dentro le
palme in arrivo dal Sud America, rifiuti tossici e nucleari dal Nord, movimentati da Licio Gelli e dall’avvocato Cipriano Chianese, transitavano dalla Liguria, nei porti di Genova, [+] ilsecoloxix.it
e Spezia». Città di mare scelte anche
perlelorodiscariche:perchélemafie
SUL SITO IL VIDEO
sceglievano «sempre città con le diDELL’INTERVISTA
scariche». E per sapere cosa è stato
Sul sito del Secolo XIX
sepolto, «bisogna scavare». Tutto un
il video della lunga ingiro gestito «con le istituzioni dentervista rilasciata da
tro,perchésenzalostatononsipoteCarmine Schiavone a
va fare».
Sondra Coggio. Dalla sua casa
Carmine Schiavone, il pentito
il pentito parla della gestione
“Spartacus” che ha consentito allo
dei rifiuti tossici e di come la
stato di spazzare via il clan dei Casa“Terra dei Fuochi” non fosse
lesi, conferma tutto. Conferma al Sel’unico sito utilizzato dal clan
colo XIX quanto aveva detto il 7 ottodei Casalesi per eliminare mabre 1997 alla commissione parlateriale inquinante. Le zone
mentare di inchiesta presieduta da
prescelte - dice - avevano un
Massimo Scalia. Atti secretati fino a
denominatore comune: erano
pochi mesi fa. Già vent’anni fa aveva
tutte città di mare e avevano
svelato un giro di rifiuti tale da far
delle discariche
ammalare di tumore migliaia di persone.
Le menti, erano «Licio Gelli, P2, e
l’avvocatoCiprianoChianese,ediloro amici dei circoli culturali del sfida: «Gli ho detto, ammazzatemi,
nord», grazie ai quali si ritiravano i ma mi farete martire: perché tengo i
carichi «industrie, oppure in capan- documenti, e le fotocopie le ho fatte,
noni,ocontraslochidauncamional- anche in inglese, e francese e tedel’altro».«eunanaveallaSpeziascari- sco. E le ho distribuite». E non si rifecava e c’era una eccedenza - aveva risce alla malavita: «Io mi guardo sodetto-sicaricavasuuncamionepor- prattutto dai servizi segreti..». La ragione? «La medicina amara, lo Stato
tava giù».
Occhi azzurri chiarissimi, capelli non la vuole». Tradotto: dietro il giro
bianchi corti, a 71 anni ora l’ex ca- cisononomipotenti,eungirocheinmorrista mostra con orgoglio “i calli treccia nord e sud in un traffico di armi, droga, rifiuti.
sulle mani”, nella
Non solo la terra
località segreta in
dei fuochi è avvelecui vive sotto alias.
IL RUOLO DEI “SERVIZI”
nata: «Io ho parlato
«Tengo l’orto, del
resto sono nato
Caricavano come dell’inquinamento
qui, ma per arrivare
agricoltore...». Sì.
“attrezzi agricoli” alle zone mie, si apPrima di diventare
poggiavano sui clan
il ragioniere del
prodotti di Oto
nostri associati, caclan dei Casalesi,
Melara, Selenia,
morra, e mafia,
uno che “aveva stuBreda e Beretta
ndranghetachestadiato”.
vanoaMilano,aGePer trent’anni, ha
nova. A Genova,
fatto «alta mafia»:
prima di «diventare cittadino one- uno nostro, c’era dal 1950. Era Mani
sto». Però si dice maltrattato dallo ‘e pece..».
Stato, «che fa repressione contro i La Liguria, la conosce bene. Benissipentiti». Invita i collaboratori a ri- mo.Tantocheaiprocessigenovesiin
bellarsi, a «cacciar fuori tutti i docu- video conferenza, si è sentito a rimenti segreti». Dice di aver perso schio: «Tenevo un capitano onesto
tutti i suoi beni, perché “pentito co- chemifacevalascorta,poivenutoalme San Paolo”, e di vivere con mille la compagnia di Sampierdarena, e
euro di pensione, e un figlio laureato per fortuna mi proteggeva. Perché
mi hanno mandato lì a deporre? Lo
e disoccupato.
È esasperato. Ripete che «tutte le sapevano che noi tenevamo i nostri a
verità ora debbono uscire». E alza la via Pré e altre zone di Genova. Che
I roghi di immondizia nella “Terra dei fuochi”, regno dei clan in Campania
IL RAGIONIERE
DEI CASALESI
CARMINE Schiavone è nato a Casal
di Principe (Caserta) il 20 luglio
1943. Cugino di Francesco Schiavone, alias Sandokan, è stato amministratore e consigliere del clan
dei casalesi. Figlio di un commerciante di agrumi e di una casalinga
è sposato, con figli. Nel maggio del
1993 si pente, facendo sequestrare
beni del clan per 2.500 miliardi.
Dalle sue dichiarazioni nasce il processo “Spartacus”. Quindi viene
ammesso al programma di protezione dei collaboratori di giustizia
operavanoanchesulporto,coitraffici di droga che arrivavano dal Sud
America a Genova e a Spezia, cariche
di grosse palme, e che dentro ogni
pianta ci stavano quintali di cocaina..». Già prima, dice, pur sotto protezione,avevarischiatodimorireavvelenato: stricnina, «data da un maresciallocorrotto».Nonsivoleva,sostiene, che uscisse la «gravità di quel
che è scritto nei verbali».
«Hanno infettato l’Italia di nucleare e tossico», denuncia. E sulla Liguria dice: «Non è che io so se la provincia di Genova l’ha data, non so La
Spezia, ma so che i punti di appoggio
per noi erano le discariche. E non
erano mai piene. Come mai? Perciò
direi: andate a controllare le discariche, e scavate sotto, fate una campagna, scavate... in Italia nessuno vedeva, e non si trovava niente, perché se
al posto di scavare la prima, si va alla
seconda, non trovi..».
Depistaggi. Connivenze. E soldi,
tanti soldi. «Al sud sono venuti dopo
che hanno riempito il nord. Era comodo, smaltire un fusto tossico che
gli poteva costare un milione e mezzo di lire, a 100, massimo 200mila li-