3. I problemi economici
Una politicaselvaggia di neoliberismo aprele porteacapitalie
prodottistranieria scapitodella già sofferenteindustrialocale.
Percolmareun deficitstatalechesi andavaincrementandodi
annoin annol'Argentinainiziaa chiedereprestitial Fondo
MonetarioInternazionale,organismobancariocontrollatodai
G7, iniziandocosì ametterele basiperquello che diventerà
negli anni'90, conil perpetuarsidei prestitidei governi
costituzionali,uno dei più grandidebitiesteridel mondoe
cheporterànel dicembre2001allabancarottadello statoe
allo sfasciosociale ed economico delpaese.
4.
5. Il “golpe”
Il24di marzo del 1976le ForzeArmate e precisamente Massera per la Marina,Agosti per
l'aeronautica e Videla per l'esercito, che poi sarà il presidente di fatto, rovesciano il governo di
Isabelita Perón instaurando la dittatura militare. I golpes militari inArgentina,come in tutti i
paesi dell' America Latina, godevano dell' appoggio, oltre chedelle classi più abbienti del paese,
anchedi quello di una parteabbastanza consistente della classe media chevedeva nei militari un
forte spirito patriottico utile per affrontare i problemi economici e politici in cui il paese si
trovava. Gli stessi militari che prendono il potere definiscono
il nuovo periodo storico chesi accingono a interpretare come il
Processo di RiorganizzazioneNazionale i cuii obiettivi strategici erano
sterminare la guerriglia, riordinare l'economia e disciplinare la società.
Appena arrivata al potere la giuntamilitare dichiara lo stato d' assedio. Viene
sciolto il parlamento, vengono abolite le organizzazioni sindacali e
studentesche e chiusi i giornali nonschierati.
6. l’installazione di un sistema economico
neoliberista e l’allontanamento della «minaccia
comunista» con la tortura e la sparizione di
tutti gli oppositori politici.“Prima elimineremo i sovversivi, poi i loro
collaboratori, poi i loro simpatizzanti,
successivamente quelli che resteranno
indifferenti e infinegli indecisi. “
Cit. Videla
7. Chi sonoi desaparecidos?
Sonole30000vittime della dittaturamilitare.Tutticoloroche
provavanoaribellarsi controla dittaturavenivano uccisi senza
lasciaretraccia,letteralmente“fattiscomparire”.Lapolizia,la
Chiesa eil governofacevanofintadi non saperenullae intantoi
desaparecidosvenivano torturatiepoi uccisi. Neicentridi
detenzioneeranocondotteanchele ragazzein statointeressante
Dove sonofiniti iloro figli?
Registrati come figli
illegittimi dei carnefici
dei loro genitori
Abbandonati in
qualche luogo
Venduti in istituti
come creature
senza nome (N.N)
8. La strategia delterrore
“unterrorista nonè solo coluichetirauna bombao possiede unapistola:maanchecoluiche
diffondeideecontrarie allaciviltà cristiana occidentale.”cit.Videla
Organizzazione
Perreprimereogni formadi terrorismoil
governo militaremisein piedi unaperfetta
macchinadi sterminioideologico sularga
scalacon un’organizzazioneesemplare
perpetuatain strutturedi pubblica
conoscenza,qualicaserme,centralidi
polizia,autorimesseecentri sportivisituate
in cittàpopolosissime.
Un'ampia gamma di persone rientravanonella definizione di terrorista espressa a chiare parole attraverso deliri
semantici come colui cheè: marxista- lenista, nemico della patria, materialista e ateo. In totale circa 30.000
persone furonosequestrate e molte di loro giustiziate. Sono 1.500.000coloro chescelsero l' esilio per sfuggire alla
cattura.
9. La
repressione
legale
Costituitada processie carceri
dove idetenuti potevano avere
colloquicon ifamiliari.Questa
parte legaleservivada
copertura agliocchi dell’
opinionepubblica.
illegale
Costituita dai centri
clandestini di detenzione in
cui i detenuti venivano
annullati come individui pur
rimanendo in vita.
Testimonianza di Miguel
D'Agostino:
"Seunavoltafinitala miaprigionia mi
avessero domandato:sei statotorturato
molto?Avrei risposto:sì, tutt'etrei mesi
senzasosta.Se la domandame la
facesserooggi direi che frapocosaranno
setteannidi tortura."
10. Il sequestro
I gruppi operativi, conosciuti come “patotas”eranoi commandos addetti alsequestro. Le
“patotas”eranocostituitedai membri dei varicorpi dell’ esercito, chesolitamente
prendevano il comando delle operazioni e da componenti scelti trale forze dell’ ordine.
Inizialmente lapatotaarrivavaa tardanotte abordo diunmezzo rubato,solitamente un
Ford Falcon verde, mascheratie armatied entravanonelle abitazioniurlandoe sparando.
Con il passaredel tempo e quandoil terroresi eragià impadronito della società civile,
arrivavanoanchein pieno giorno con operazioni sui luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle
universitào nei bar.
Senon trovavanolavittima incasaalmomento dell’ irruzione,restavanoad attenderla
prendendo come ostaggi i familiari e tuttiquelli cheentravanonell’ abitazione.
11. I centri …inpienocentro
I Centri di DetenzioneClandestina,in numeroapprossimatodi circa340,si
estendevanosu tuttalasuperficiedel territorioargentinoe sonostatiil
presuppostofisicoindispensabileperladesapariciòndelle persone.
Di quipassaronomigliaia di uominie donneillegittimamente privatidella
lorolibertà,in permanenzechemolte volte si estendevano peranniprimadi
essere definitivamentesoppressi.
In questi luoghi i prigionieri vivevano laloro desapariciòn.Qui stavano
quandoi familiaripresentavanole istanzedi habeascorpusalle autorità
giudiziarie;qui trascorrevanoi lorogiorni allatotalemercèdi depravati
addettialla torturaeallo sterminio.
Questestruttureeranoprincipalmentedistaccamentiecommissariatidi
polizia,strutturemilitari comescuole, accademiee casermee daunpuntodi
vistaamministrativo,sottola direttagiurisdizionemilitareresponsabileper
quella determinataarea.Preme sottolinearecomequesti centrifosseronel
belmezzodigrandi insediamentiurbani.
13. Dallareazionedellemadri…
Nonostante ilmuro disilenzio che si
era sollevato suidesaparecidos le
madri sannoche dietro quelle
scomparse c’è il regime per questo si
riunivano il Plaza de Mayo (da qui il
nome dell’organizzazione Madres
dePlaza deMayo) con dei cartelli
raffiguranti i loro figli scomparsi e
con un fazzoletto bianco.
14. A quelladellenonne…
AbuelasdePlaza deMayo
CHE COS’E’?
• Organizzazione nongovernativa
OBIETTIVOFONDAMENTALE
• Restituire i bambini sequestrati durantela dittatura alle proprie famiglie d’ origine, preservare la
loro identità, le loro radici e la loro storia
SU QUALI FRONTI LAVORANO?
• denunce e reclami alle autorità governative, nazionali ed internazionali
• richieste giudiziarie
• richieste di collaborazione dirette al popolo ingenerale
• indagini o ricerche personali
RISULTATIOTTENUTI
In questi anni sono stati localizzati 114 bambini scomparsi
15. Chi èEstela Carlotto?
EstelaCarlotto è nataa BuenosAiresil 22ottobre 1930.Si è sposata con Guido Carlotto, piccolo industriale
chimico oriundodi Arzignano(VI). Dalla loro unionesono quattrofigli: Laura Estela,Claudia, Guidoe Remo.
Estelahalavorato comeinsegnanteelementaree poi comedirettricedi scuoleelementari.
Nelgiugno1977suo maritoGuido vienesequestratoe rilasciato dopo il pagamentodi un riscatto. A
novembredellostessoanno vienesequestratasuafiglia Laura Estela. Il 26giugno1978Laura Esteladàalla
luce,nell'ospedalemilitare di BuenosAires,un bambino cheavrebbe voluto chiamareGuido. Il 25agosto
1978Laura EstelaCarlotto vieneassassinataalla periferiadi La Plata e la salmavienerestituitaai familiari.
Esami necroscopici,latestimonianzadi altridetenutie di militariconcordano sullemodalità delparto e sul
fatto cheil bambino è nato sano.
Nel1978EstelaCarlottosi integraal gruppo “Nonneargentinedi nipotini scomparsi” chepoi diventeràla
“Asociación AbuelasdePlaza deMayo”, di cui diverràpresidente.
In questavesteha partecipatoa innumerevoliconvegnie assise internazionali.In particolare, all’internodei
gruppidi lavoro del ECOSOC,ha contribuitoalla redazionedi cinque articoli della“Convenzione
internazionaledei diritti dei fanciulli” e divienepresidentedelComitato argentinodi sorveglianza. Ha
partecipatoinoltre alla redazionedello Statuto di Roma della Cortepenaleinternazionale.
In Italia ha partecipatoa numerosiconvegni,dibattiti e lezioniin scuole euniversità.E' stata unadelleparti
civili nelprocessocontroi militari argentinicondannatia Roma il 6.12.2000.Il 27settembre2002hasubito
un attentatoalla suavita.
16. Dopo una lungaricerca durata36 anni EstelaCarlottoritrovasuo nipote.
Ilsuo nomeè IgnacioHurban (GuidoCarlotto),musicista,è ilnipotenumero 114 ritrovato
dalleAbuelasdePlaza deMayo.
EstelaCarlottoha detto:
"Ormaipensavo che sareimorta senza poterloriabbracciare“
VolontariamenteGuidosi èsottopostoallaprovadelDNApersaperese i suoigeni fosserocompatibilicon
quelli dialcuni delle famiglieche cercanoi nipotirubatidai militari.
Nonsi conosconoancorai dettaglidella suaadozione.Pochi giorni dopola suanascita,in un centro
clandestinodi detenzione,era statotoltoalla madre,Laura,uccisa tremesi dopo.Si sacheècresciutoa
ColoniaSanMiguel, nonlontanodaOlavarrìa,doveil suopadreadottivo,Clemente Hubron,lavorava
comecontadinoin unafattorialocale.Gli amici di Ignacio, che orasadi chiamarsiGuido,lo descrivono
comeun tifososfegatatodelRiver Plate,amantedellaletteratura("èl'intellettualedel gruppo,ci
raccomandalibri e scrivemolto bene")e appassionatodi musica.E' fidanzatoconCeleste, una
disegnatricelocale,conla qualeintendesposarsi.Nessunosadi certocome questotranquillomusicista
edinsegnantedellaprovincia argentinaabbiadeciso di farsifarela provadel Dnaperverificarela sua
identità.
Cheavesse dei dubbisullasua realeidentitàlo testimoniail fattochein questi annihacollaboratocon
l'associazionedelle Abuelas,che hacompostoun pezzomusicale in memoriadeidesaparecidosdella
dittaturaeche,due annifa,espressepubblicamentela suaallegria per il ritrovamentodelnipoterubato
numero106.
17. Dichiarazione universale dei diritti umani
Articolo 1
“Tutti gliesseriumaninasconoliberi edegualiindignità ediritti. Essisonodotati di
ragioneedicoscienzaedevonoagiregliuniversoglialtriinspirito difratellanza.”
Articolo16
1 . Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia,
senza alcuna limitazione di razza,cittadinanza o religione. Essi hannoeguali diritti
riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei
futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere
protetta dalla società e dallo Stato.
18. Violazione dei diritti umani
Questastrategiadell'annullamentodellapersonalità,aveva
diversemodalitàdi sviluppo.Ai prigionieriveniva lorodato un
numero,conil qualevenivanochiamatiper andareinbagno,per
essereportatinellesaledi tortura,per esseretrasportatiin altre
strutturedi detenzioneoversol'eliminazionedefinitiva.
L' assegnazionedelnumeroaveva lo scopodi cancellare
l' identità anagraficadel prigionieroe di nonlasciarla
trapelareai arcerieriondeevitareche il suonome uscissedai
Centridi Detenzione.I detenutirestavanosempreincappucciatio
bendatiperdendocosì ogni riferimentospaziotemporale
e potendoalzareil cappucciosoloperinghiottirele scarserazioni
di ciboche venivanoloro elargitenonpiù di una-duevolteal
giorno.Alle donneveniva praticataunainiezioneper
sospendereilciclo mestrualeal finedi annullarela loroidentità
femminile.Nel rapportopubblicatonel 1984dallaCommissione
NazionalePersoneScomparseci sononumerosetestimonianze
di violenzesessualioperatesu donnee anchesu uomini.
Annullamentodella personalità
All' umiliazione si accompagnava il terrore anch' esso studiato e
attuato con lucidità e freddezza.
Le sessioni di torturavenivano svolte a caricodi uno stesso prigioniero
magariper più giorni consecutivi e per obbligarlo aparlaresi
utilizzavanometodi sia fisici che psicologici. Questi ultimi erano
spesso prerogativa
dei sacerdoti che prestavano la loroopera presso i Centri di
Detenzione Clandestina. Acostoro era demandato ilcompito di
convincere il sequestrato aparlareper ottenere il giusto perdono
divino e, se si ostinava nella sua reticenza, si provvedeva a mostrargli
le fotodei corpi dei compagni crivellati di proiettili. La tortura
psicologica aveva il suo culmine quandosi faceva assistere un
sequestrato alla torturadi un compagno odi un familiarementre una
musica a tutto volume impediva che le gridasi propagassero per il
centro.
La tortura psicologica
19. Violazionedei diritti
impunità= complicità
L’ impunità per le stragi riesce solo grazie a complicità macroscopiche (
istituzionali) e microscopiche ( non istituzionali o “popolari).
Complicitàpopolare
E’quella nata dallapaura e dal terrore con cui la dittatura
ha paralizzatolasocietà. Nessuno protestava, nessuno
vedeva niente. Davantiai sequestri perpetrati
quotidianamente nelle strade, nei quartieri,nelle
fabbriche e nelle università, molti testimoni hanno girato
lo sguardoochiuso le finestre di casa per ritrovarsidopo
di fronte allo specchio aripetersi: "qualcosa avrannofatto
permeritarselo"
Complicitàitalianae
della Chiesa
L'ambasciataitalianaa BuenosAires,tempestatain quegliannidalle
richiested'aiutodei famigliarideidesaparecidosdi origineitaliana,non
hafattoaltroche chiuderele denunce inun cassetto.E’ indubbioil
ruolodellaChiesaforsea conoscenzadiquelloche succedevae in
particolaredi PapaFrancescoalloraquarantenne ritrattoinalcunefoto
con ildittatoreVidela