Pubblicato il bando della III edizione del master Digital Heritage! Vai su www.mdh.uniroma1.it, intanto scopri finalità e obiettivi del master, e cosa hanno offerto le prime due edizioni!
2. “Heritage”
PER L’UNESCO L’”HERITAGE” E’
L’EREDITA’ CULTURALE, MATERIALE
E IMMATERIALE AFFERIBILE IN UN
CONTESTO TERRITORIALE E
COMUNITARIO, ESPRIMENDONE
PECULIARITA’, UNICITA’ E
POTENZIALITA’.
PER DIVENIRE TALE L’HERITAGE
DEVE ESSERE CONNOTATO DA
VALORE E QUESTO SISTEMA MUTA
NEL TEMPO E NELLO SPAZIO E
ATTRAVERSA TUTTA LA SOCIETA’
3. “Heritage”
“…. L’HERITAGE RAPPRESENTA
UN LEGAME CON IL PASSATO,
SIA IN SENSO CONCRETO E
MATERIALE SIA IN SENSO
ASTRATTO E IMMATERIALE, MA
SOPRATTUTTO UN MOTIVO DI
CONTINUITA’ DI QUEST’ULTIMO
NEL PRESETE E NEL FUTURO.
4. “Heritage
tangibile”
BENI ARCHEOLOGICI
SU CIRCA 8.000 COMUNI, POCO MENO DI
3.000 SONO DI FONDAZIONE ROMANA
O PRE-ROMANA E CIRCA 4.000 DI
ORIGINE MEDIEVALE
SI STIMA CHE SOLO 30% DI QUANTO
CREATO NELL’ANTICHITA’ SIA STATO
PORTATO ALLA LUCE
ALTRE TIPOLOGIE
30.000 DIMORE STORICHE
40.000 ROCCHE E CASTELLI
95.000 CHIESE
20.000 CENTRI STORICI
1.500 CONVENTI
4.000 GIARDINI
30.000 ARCHIVI
16.000 BIBLIOTECHE
5. “Heritage
intangibile”
ESPRESSIONI ORALI
ARTI DELLO SPETTACOLO
CONSUETUDINI SOCIALI,
RITI, FESTE
ARTIGIANATO TRADIZIONALE
CONOSCENZE E PRATICHE CONCERNENTI LA
NATURA E L’UNIVERSO (USO ERBE, I RITI DI
GUARIGIONE, LE RICETTE TRADIZIONALI)
FIABE
DIALETTI
USI E COSTUMI
CREDENTE
TRADIZIONI
ETC…
6. “Il plus del
digital”
PER PROPORRE OCCASIONI DI
CONOSCENZA CREATIVA ED
ESPERIENZIALE DEL PATRIMONIO CHE
RICORRONO ALL’UTILIZZO DELLE
PERCEZIONI SENSORIALI.
PER COSTRUIRE UNA DIMENSIONE
NARRATIVA E SOCIAL DEL
PATRIMONIO. LA NARRAZIONE E LA
COSTRUZIONE DI STORIE RIPORTANO
AL PRESENTE VICENDE PASSATE,
RIPROPONENDOLE CON TUTTA LA
LORO CARICA EMOTIVA E
SENSORIALE E CONCORRONO COSÌ
ALLA LORO CONOSCENZA IN MODO
COMPLETO E COINVOLGENTE.
8. “Obiettivi”
FORMARE PROJECT DIGITAL
MANAGER DELLA CULTURA.
Acquisizione delle conoscenze metodologiche,
tecniche e di comunicazione necessarie per
analizzare e interpretare il patrimonio culturale
con le tecnologie digitali.
Applicazione e utilizzo del digitale per la
valorizzazione del patrimonio (musei,
biblioteche, archivi, etc)
impiego del digitale per esprimere e
comunicare il territorio;
valorizzazione dei siti archeologici attraverso
le tecnologie informatiche;
Corretto utilizzo della riproduzione digitale
dell’opera d’arte;
Abilità nella stesura di piani social media
marketing e capacità nella gestione e
promozione dei contenuti culturali digitali.
Capacità nell’elaborazione di business plan e
piani di sostenibilità (fundraising,
crowdfunding)
9. Chi è il professionista culturale,
quali competenze ha?
Titolo di studio elevato
Lavoratore part-time/progetto
Precario/doppio lavoro
Scarsa imprenditorialità
NUOVE COMPETENZE
NUOVI FABBISOGNI
FORMATIVI
Prevalentemente di
tipo tecnico
Specifiche per la conservazione vs
valorizzazione
Poco incentrate sulla capacità
creativa, imprenditoriale e
gestionale
Verticali rispetto a specifiche
tecnicalità (mancanza di
approccio trasversale)
COMPETENZE ATTUALI
IDENTIKIT
10. LE FIGURE EMERGENTI
I CONNETTORI DI RETE: Networking e
logiche di sistema nelle e tra le filiere
culturali e creative
DIGITAL MANAGER: sviluppatori di
nuovi linguaggi, format narrativi e
story telling diversi
ESPERTI MARKETING E
COMUNICAZIONE: abili nel creare
cortocircuiti tra le risorse culturali del
territorio e le filiere produttive del
turismo
I profili emergenti: chi serve ?
ESPERTI DI FUNDRAISING: con competenze economiche,
di marketing, comunicazione e nel campo delle
pubbliche relazioni. competenze gestionali e
organizzative e al tempo stesso una forte capacità di
creare e mantenere le relazioni,
11. 1. L’ANALISI DEL
FABBISOGNO FORMATIVO
La nostra “posizione”
BENCHMARK
QUESTIONARI DÌ GRADIMENTO
INTERVISTE/WORKSHOP/CONVEGNI/STAMPA
FOCUS GROUP
Colmare la
dicotomia
tra “teoria
e prassi”
Militare nella
comunità
scientifica e
professionale a
livello nazionale
ed internazionale
Adottare un
approccio
formativo
trasversale
I punti di forza
del master DH
Promuovere
una cultura
professionale
vs la cultura
“accademica”
dominante
12. 2. I CONTENUTI
La nostra “posizione”
“LA CASSETTA DEL MANAGER CULTURALE”
“NUOVE TECNOLOGIE E APPLICAZIONI NEI
DIVERSI SETTORI DELL’HERITAGE “
“CONNESSIONI TRA NUOVE TECNOLOGIE,
HERITAGE E TERRITORIO”
Oltre 70
Docenti e
professionisti
dei singoli
ambiti
I punti di forza
del master DH
“Best practice e
case history”
Oltre 300
ore tra
aula e
laboratori
“Project
work”
13. 3. METODOLOGIA D’AULA
“APPROCCIO E METODO
FONDATO SU INTEGRAZIONE TRA
ACCADEMIA E BOTTEGA”
“UTILIZZO DÌ METODOLOGIE
PARTECIPATIVE: utilizzate per
guidare il lavoro di gruppo, le
simulazioni e i gruppi di
discussione, stimolare creatività,
riflessione e piani di intervento
articolati in problemi, strategie,
soluzioni.“
“PIATTAFORMA E-LEARING L2L
INTERFACCIA MOODLE 2”
I punti di forza
del master DH
VISIT STUDIO
16. SISTEMA
ALMALAUREA
INTERVISTE E
QUESTIONARI EX
ALUNNI
ANALISI DEL MERCATO
(Analisi dei trend,
confronto diretto con le
aziende partner, analisi
della concorrenza)
Performing art:
ruoli
organizzativi
Organizzazione eventi:
project manager ; direttori
di produzione; assistente di
staff per la comunicazione,
marketing e comunicazione
istituzionale
Design:
attivatori di rete e sinergy
manager, design thinking,
sviluppo sostenibile e
innovazione sociale
Editoria e
Produzione
cinematografica:
digital social
manager
I punti di forza
del master DH
4. PLACEMENT E MONITORAGGIO
GLI STAGE (selezione,
ricerca, incrocio tra
domanda e offerta
17. Primi risultati misurabili
A distanza di due anni, 4 continuano
a lavorare nelle aziende presso cui
hanno svolto lo stage (Associazione
Italiana Editori, Fondazione
Symbola, Bulgari)
Tutti gli studenti hanno riscontrato un
aumento delle proprie capacità di porsi nel
campo lavorativo e, più in generale, nel
mondo del lavoro, avendo aumentato il
proprio know-how e la capacità di
relazionarsi alle esigenze del panorama
lavorativo
19. “Cosa potete diventare”
1. TRANSMEDIA WEB EDITOR, è il creatore di contenuti complessi, fruibili su tutte le piattaforme
multimediali attualmente esistenti: dalla singola pagina web all’articolo testuale agli
aggiornamenti; multimediali. Questi contenuti sono accessibili a un numero potenzialmente
illimitato di utenti. La qualità fondamentale del TWE è una propria cifra stilistica inconfondibile
che catturi l’utente e lo avvicini al prodotto/brand/servizio.
2. COMMUNITY MANAGER è il responsabile delle comunità virtuali presenti in rete. Gestisce le
mailing list, i forum di discussione, i newsgroup e le chat. Il suo compito è quello di attrarre gli
utenti, immaginando i loro pensieri e diventandone portavoce; deve coinvolgere il proprio
‘pubblico’ nella discussione ponendo interrogativi o lanciando sondaggi; deve gestire le
critiche trasformandole in opportunità per il brand e far crescere la community fino a renderla
autonoma e resistente ad abusi e attacchi.
3. E-REPUTATION MANAGER, ha il compito di monitorare la reputazione mediante l’analisi, la
gestione strategica e l’influenza delle azioni compiute dagli utenti della rete. Interviene in tutte
le occasioni in cui conversazioni online possono risultare deleterie per l’immagine dell’azienda
e dei suoi prodotti. Al contrario promuove e diffonde la notorietà del brand attraverso la
collaborazione coi Digital PR.
4. SEARCH ENGINE OPTIMIZER (SEO) è l’ottimizzatore per eccellenza della visibilità online. È colui
che si occupa di portare a un progetto online la massima visibilità in rete, soprattutto in
riferimento al traffico portato dai motori di ricerca e dalle piattaforme social sulle quali è
possibile sviluppare delle tecniche di ottimizzazione.
20. 5. WEB MARKETING MANAGER si occupa della definizione, applicazione e verifica delle strategie
di business e comunicazione nell’interazione online tra gli utenti del web e l’organizzazione. È il
responsabile della pubblicità, delle promozioni, delle sponsorizzazioni e delle partneship
strategiche e coordina le campagne sui media online.
6. ALL-LINE ADVERTISER è lo stratega della promozione integrata. Si occupa di promuovere il
prodotto dentro e fuori la rete, online e offline. Di qui il termine “all-line”. L’evoluzione del web,
infatti, corre in parallelo con la crescita di novità in grado di intercettare l’utenza esattamente
nel momento in cui si sta muovendo fisicamente in un punto vendita, collegandosi alla forza dei
device mobili, smartphone e tablet in primis.
7. WEB ANALYST è l’interprete delle modalità di navigazione degli utenti. Si occupa di scoprire,
misurare e creare report strategici su chi, quando, dove, come accede al sito e vi naviga.
Enfatizza i “best place” di un portale e scovare i bug di navigazione. Traduce poi tutti questi dati
numerici in strategie migliorative per il portale.
8. DIGITAL PR E SOCIAL MEDIA MANAGER è un professionista in grado di sviluppare i giusti contatti
e governare le relazioni, tra online ed offline. Il suo principale talento, infatti, sta sì nel creare
vaste reti di contatti sul web, ma anche e soprattutto nel cercare di ritrovare le relazioni
instaurate in situazioni dal vivo, trova le risorse (fundraising e crowdfunding)
9. CREATIVE DIRECTOR, EVENT DIGITAL MANAGER.
10. DIGITAL CULTURAL COLLECTION MANAGER, si occupa della (creazione, raccolta dei materiali e
cura le installazioni digitali e degli ambienti intelligenti “ internet of Things”).