2. Il vapora acqueo proviene dall’evaporazione e dalla traspirazione.
L’evaporazione avviene a spese dell’energia solare e si svolge
principalmente sopra i mari e i laghi; la traspirazione varia in
relazione al grado di insolazione e al tipo di vegetazione. La somma
dei due processi è chiamata evapotraspirazione.
3. L’umidità atmosferica può essere:
-umidità assoluta: rappresenta il quantitativo di vapore acqueo. L’umidità
assoluta può variare da zero a un valore detto limite di saturazione, oltre il
quale il vapore torna allo stato liquido;
-umidità relativa: il suo valore, espresso in percentuale, permette di capire
quanto l’aria sia vicina alla saturazione. La sua variazione dipende da due
fattori : a) è direttamente proporzionale all’umidità assoluta b) è
inversamente proporzionale alla temperatura.
4. L’umidità diventa visibile solo dopo la condensazione
sottoforma di goccioline che rimangono sospese. Ad alta
quota si formano le nubi che si classificano in base alla loro
forma e alla quota.
6. I meccanismi che danno il via alle precipitazioni sono due:
-il primo riguarda le nubi fredde, parte dalla formazione dei cristalli di
ghiaccio che iniziano a cadere e formano i fiocchi di neve; i fiocchi di
neve si fondono e raggiungono il suolo sottoforma di pioggia;
-il secondo riguarda le nubi calde, prive di acqua allo stato solido,
dove la turbolenza dell’aria provoca la coalescenza; maggiori sono la
turbolenza e lo sviluppo verticale della nube, più grandi sono le
gocce che cadono al suolo.
GOCCE PICCOLE
GOCCE MEDIE
GOCCE GRANDI
7. La formazione della
grandine è uguale a quella
della pioggia; una goccia di
pioggia, sollevata a quote
più alte si congela e si
trasforma in ghiaccio.
Poi ci sono le precipitazioni occulte,
cioè che non prevedono la presenza di
nubi; la principale è la rugiada o brina.
8. Il tempo meteorologico esprime le condizioni atmosferiche di
una località. I fenomeni meteorologici derivano
dall’interazione fra masse d’aria che vengono classificate in:
-artiche;
-polari;
-tropicali;
-marittime;
-continentali.
9. Quando due masse d’aria diverse si incontrano non si
mescolano, ma rimangono separate lungo una superficie
frontale.
Ci sono due fronti: i fronti stazionari e i fronti mobili che si
distinguono in:
-fronte caldo;
-fronte freddo;
-fronte occluso.
10. Gli anticicloni determinano condizioni di tempo bello, i cicloni,
invece, sono portatori di perturbazioni atmosferiche. Ci sono
due tipi di cicloni:
-i cicloni extratropicali che si verificano in entrambi gli emisferi;
-i cicloni tropicali che interessano la fascia compresa tra i
tropici.
12. I cicloni tropicali sono caratterizzati da venti forti e piogge. Sono
detti anche uragani.
13. I temporali derivano da
piccole masse d’aria calda
e umida. Durante i
temporali ci sono delle
scariche elettriche
chiamate fulmini che si
manifestano con lampi e
tuoni.
I tornado si manifestano sottoforma di stretti
vortici di aria umida che ruotano e traslano
per alcuni chilometri prima di estinguersi.
14. • WIKIPEDIA
•SCIENZE DELLA TERRA-ECOSISTEMA TERRA
EDIZIONE RIFORMA di E. FEDRIZZI ( a cura di
MASSIMO BOSCHETTI ED ENZO FEDRIZZI ) Minerva
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