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“Progetto BeComE”
Da borghi a comunità energetiche
Serrenti, piccolo Comune sardo è stato precursore nell’avvio di iniziative di smart city e di economia
circolare tra Comuni medio-piccoli della Regione Sardegna. Obiettivo del Comune, negli ultimi anni,
è stato quello di promuovere l’autoconsumo di energia pulita nei propri edifici pubblici, con
particolare riguardo a quella derivante dagli impianti solari fotovoltaici, realizzati
dall’amministrazione comunale e da essa direttamente gestiti. Su questo indirizzo l’amministrazione
e l’ufficio tecnico manutentivo ha realizzato già dal 2010 progetti pionieristici sperimentali sulle
micro-reti ad autoconsumo collettivo usando energia verde, nodi dislocati nel territorio comunale.
Un’eccellenza che LEGAMBIENTE Kyoto Club e AzzeroCO2 ha premiato, candidando per la
Sardegna Serrenti e altri 14 borghi più belli d’Italia nel progetto BeComE. Si avvierà una CER pilota,
con particolare cura verso le persone svantaggiate, rendendola C.E.R.S “Comunità Energetica
Rinnovabile Solidale”.
Campagna voler bene all’Italia.
Il comune di Serrenti ha aderito a Voler Bene all’Italia, la festa nazionale dell’Italia dei Piccoli
Comuni, che continua ad essere un momento di grande visibilità e promozione della centralità che
devono avere i territori e le piccole comunità diffuse nella transizione ecologica prevista dal piano
di ripresa e resilienza. L’obiettivo è quello di realizzare una democrazia energetica basata sulle fonti
rinnovabili e le comunità energetiche, distribuendo così sui territori notevoli vantaggi economici,
sociali e ambientali. Nella giornata del 4 Giugno 2022 per la Sardegna nel comune di Serrenti si è
svolta una giornata all’insegna della sostenibilità. In tale data con il supporto di Legambiente
Sardegna abbiamo creato un evento dal titolo “Le 3 Case dell'Energia di Serrenti, un tour tra
innovazione e sostenibilità”: è stato un modo, aperto ad amministratori, cittadini, tecnici, per scoprire le
varie soluzioni smart e delle micro-reti per la condivisione dell'energia, i progetti per l'illuminazione
pubblica e la comunità energetica, e i benefici per i cittadini.
Con appuntamento presso la Casa dell’Energia 1, in via Antonio Gramsci, con un saluto istituzionale del
Sindaco e dell’Amministrazione abbiamo illustrato il percorso e le motivazioni che hanno portato il Comune
di Serrenti a diventare un’eccellenza in tema di energia smart e sostenibile, per proseguire poi il tour verso le
altre due Case dell’Energia e ultimare il tragitto nel parco comunale.
In questa occasione il sindaco ha firmato il manifesto della democrazia energetica nei piccoli comuni
impegnandoci a costruire comunità energetiche rinnovabili e solidali attraverso processi di partecipazione e
innovazione sociale, capaci di innescare un profondo cambiamento dei territori nell’ottica di una maggiore
giustizia ambientale, climatica e sociale. I benefici potenziali sono, con tutta evidenza, molteplici e
rispecchiano pienamente la strategia per lo sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 delle nazioni unite.
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Firma del sindaco e manifestazione
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Descrizione della soluzione:
Il comune, a seguito di indicazioni di volontà politica, ha ultimato l’attività di pianificazione
attraverso la redazione del presente studio di fattibilità tecnico-economica. Nello studio è stata
ipotizzata la realizzazione della Comunità Energetica prevedendo l’installazione, inizialmente, di
impianti solari fotovoltaici sulla copertura delle strutture pubbliche, con l’obiettivo di produrre
energia elettrica da fonte rinnovabile, di auto-consumare energia in loco e di condividere tra i membri
della stessa il vettore energetico elettrico in eccesso e non auto-consumato negli edifici che ospitano
gli impianti. Verranno installati dei sistemi di intelligenza artificiale, sia a livello locale che generale
della comunità, per poter avere un resoconto continuo e in tempo reale dei flussi energetici e poter
ottimizzare l’utilizzo dell’energia. Tali sistemi permetteranno alla CER di avere sotto controllo i flussi
nei diversi edifici comunali e dei membri aderenti alla configurazione in base alle loro esigenze, in
considerazione dei diversi livelli di fabbisogno nelle ore del giorno e le oscillazioni nei diversi periodi
dell'anno; gli edifici assumono così la doppia funzione di consumatori ma anche di produttori di
energia (Prosumer), ottimizzando l'autoconsumo e garantendo notevoli risparmi ai cittadini. I dati
ottenuti potranno essere utili per aggiornare e rendere scalabile nel tempo, massimizzando la
condivisione dell’energia, al fine di garantire il soddisfacimento dei requisiti minimi richiesti dalle
norme e il bilanciamento tra produzione elettrica e consumi delle utenze. La CER Serrentese parte da
un terreno fertile, ad oggi, il comune ha già promosso iniziative di divulgazione e sensibilizzazione
sul tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici, della tutela del territorio e della resilienza, ne
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4
sono un esempio il progetto CREIAMO PA, dove, in collaborazione con il ministero della transizione
ecologica abbiamo redato il calcolo del carbon footprint in alcuni edifici del comune di Serrenti e
nella pubblica illuminazione. Si precisa che la comunità energetica dovrà essere gestita nel tempo,
sia dal punto di vista tecnico che amministrativo. Proprio su questa logica il comune sta investendo
nella formazione di nuove figure tecniche. Il finanziamento della regione Sardegna di 350 mila euro
permetterà di pianificare all’interno del Centro Polivalente la scuola di alta formazione per le energie
rinnovabili. Un altro importante finanziamento per l’amministrazione comunale è quello della smart
City chiamato LuciF.E.R che sfrutta come endoscheletro la rete di illuminazione pubblica. I quadri
elettrici stradali faranno da nuovi nodi nello sviluppo di una rete comunale aggregata ricca di sensori
(IOT) per la gestione di tutti i servizi del comune al fine di creare una completa ed efficiente
infrastruttura per il trasporto delle informazioni cittadine. Si potranno quindi ottenere su un network
server consumi idrici, gestione illuminazione, rifiuti, parcheggi, pannelli digitali, parametri
ambientali, verde pubblico e qualsiasi altra necessità che il comune dovesse avere. Il progetto mira
oltre all’uso della fonte energetica rinnovabile (F.E.R) riducendo drasticamente il prelevamento dalla
rete nazionale, sfruttando ulteriori nuove installazioni fotovoltaiche e accumulo su pensiline stradali
a servizio dell’IP, con la riduzione degli allacci elettrici con dei punti master e dei sotto-quadri
associati serviti da una rete interna di fibra ottica. Il punto luce, oltre a garantire notevoli risparmi con
il LED, sarà polifunzionale dove il driver a bordo macchina sarà in grado di comunicare sia
puntopunto in tecnologia LoRaWan o sfruttando i cavi elettrici della rete stradale su onde
convogliate. In queste condizioni l’infrastruttura della rete pubblica funge da vettore per il trasporto
di miliardi di informazioni utili per migliorare i servizi, coinvolgendo attivamente le periferie. Con la
nascita della nostra comunità energetica abbiamo reputato interessante introdurre la rete di
illuminazione stradale, dove ridurre le spese in bolletta a carico dei cittadini. In questo modo, i
membri della comunità energetica oltre all’incentivo sull’autoconsumo avrebbero a disposizione un
risparmio economico sulla bolletta comunale. La pubblica illuminazione dopo la raccolta
differenziata risulta essere una delle spese più onerose. In un futuro, non molto lontano, la comunità
energetica potrà crescere in maniera sostenibile e circolare utilizzando la raccolta dei rifiuti organici,
trasformandola in una risorsa per il luogo, produrre energia con la tri-generazione da mini impianti
urbani.
Il comune, molto attento alla povertà energetica è impegnato in più fronti: con la RETE ASSIST,
siamo partner e diamo il nostro contributo al problema della povertà energetica promuovendo idee
concrete da condividere con gli altri partner. Con la RETE abbiamo pianificato di attivare la
formazione come TED (Tutor per l’Energia Domestica). Il TED è una figura qualificata specializzata
nell’analisi dei consumi domestici, il suo ruolo è quello di aiutare le persone, particolarmente quelle
famiglie vulnerabili, valutare i loro consumi e ad orientarsi tra le varie offerte di luce e gas per
scegliere il piano più adatto alle proprie necessità. Il comune di Serrenti e anche partner e firmatario
del manifesto della rete C.E.R.S di Legambiente. L’obiettivo è la creazione di un’alleanza dal basso
per la lotta alla povertà energetica grazie alle rinnovabili, rendendo da un lato le comunità
protagoniste della giusta transizione ecologica e del rilancio del sistema energetico italiano, dall’altro
promuovendo la nascita di processi di economia civile in grado di aiutare le comunità a ridurre le
disuguaglianze e aprile virtuosi processi economici, civili e sostenibili. Con il progetto ComBINe,
Community Building innovation for sustainable Neighbourhoods, siamo in attesa della conferma di
un finanziamento HORIZON con il titolo: “soluzioni per la rigenerazione sostenibile, resiliente,
inclusiva e accessibile dei quartieri che consentono stili di vita e imprese a bassa impronta di
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carbonio”. Serrenti sarà il comune pilota per l’Italia con A.R.E.A (Agenzia Regionale per l’Edilizia
Abitativa), Sardegna Ricerche e altri 5 partner Europei. Nella nostra comunità realizzeremmo un
percorso sostenibile tra il centro dell’abitato e la periferia coinvolgendo le case popolari. Verranno
creati degli arredi urbani quali: panchine, ricariche bici e auto, forni condivisi e altri accessori,
realizzati esclusivamente con prodotti del posto, trachite, terra cruda, olivo e carciofo. Una stampante
gigante 3D, presente a Serrenti presso il laboratorio permanente dell’Università di Architettura di
Cagliari, realizzerà e modellerà la stampa degli accessori.
I risparmi che l’amministrazione otterrà con la comunità energetica verranno ridistribuiti tra i membri
della comunità stessa sotto forma di servizi gratuiti, quali ad esempio buoni spesa, buoni sport o
accessori tecnologici per migliorare e far crescere la comunità. I cittadini sulla bolletta energetiche
otterranno un risparmio per ora orientativo tra i 100200 euro, proventi che cresceranno con un
maggior autoconsumo di energia verde e se renderemo la pubblica illuminazione a costo quasi zero.
I tempi del progetto.
Il prossimo 14 aprile abbiamo il primo laboratorio con la comunità, andremo a spiegare in maniera
semplice cosa è una comunità energetiche e il valore aggiunto che essa potrà apportare verso la
comunità Serrentese. Legambiente Sardegna sarà il nostro facilitatore, con la figura del Prof. Desogus
dell’università di Architettura di Cagliari avvieremo la presentazione iniziale. Il 1° Giugno ci sarà il
secondo incontro cittadino, che coinciderà con la giornata nazionale di Legambiente “VOLER
BENE ALL’ITALIA 2023” in questo arco temporale attiveremo una indagine che permetterà di
avere quadro esauriente sulle attività produttive e famiglie che aderiranno alla configurazione.
Le fasi della CER.
1.Realizzare una campagna di sensibilizzazione continuativa per acquisizione dei clienti finali
(consumer, prosumer o producer) della Comunità anche tramite una manifestazione d’interesse.
2. Predisporre la documentazione necessaria per avviare la comunità: statuto/atto costitutivo e
regolamento, contratti di servizi
3. Individuazione dell’operatore economico per l’esecuzione della progettazione esecutiva degli
interventi.
4. Affidamento dei lavori tramite le procedure di cui al dlgs 50/2016
5. Realizzazione degli impianti di produzione a fonte rinnovabile e dei sistemi ausiliari (accumuli,
sistemi di gestione, ecc)
6. Costituzione della CER (il Comune provvederà a farsi supportare con una consulenza esterna
tecnico, legale e amministrativa)
7. Pianificazione pluriennale di gestione della CER.

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  • 1. In collaborazione con #forumpa2023 1 “Progetto BeComE” Da borghi a comunità energetiche Serrenti, piccolo Comune sardo è stato precursore nell’avvio di iniziative di smart city e di economia circolare tra Comuni medio-piccoli della Regione Sardegna. Obiettivo del Comune, negli ultimi anni, è stato quello di promuovere l’autoconsumo di energia pulita nei propri edifici pubblici, con particolare riguardo a quella derivante dagli impianti solari fotovoltaici, realizzati dall’amministrazione comunale e da essa direttamente gestiti. Su questo indirizzo l’amministrazione e l’ufficio tecnico manutentivo ha realizzato già dal 2010 progetti pionieristici sperimentali sulle micro-reti ad autoconsumo collettivo usando energia verde, nodi dislocati nel territorio comunale. Un’eccellenza che LEGAMBIENTE Kyoto Club e AzzeroCO2 ha premiato, candidando per la Sardegna Serrenti e altri 14 borghi più belli d’Italia nel progetto BeComE. Si avvierà una CER pilota, con particolare cura verso le persone svantaggiate, rendendola C.E.R.S “Comunità Energetica Rinnovabile Solidale”. Campagna voler bene all’Italia. Il comune di Serrenti ha aderito a Voler Bene all’Italia, la festa nazionale dell’Italia dei Piccoli Comuni, che continua ad essere un momento di grande visibilità e promozione della centralità che devono avere i territori e le piccole comunità diffuse nella transizione ecologica prevista dal piano di ripresa e resilienza. L’obiettivo è quello di realizzare una democrazia energetica basata sulle fonti rinnovabili e le comunità energetiche, distribuendo così sui territori notevoli vantaggi economici, sociali e ambientali. Nella giornata del 4 Giugno 2022 per la Sardegna nel comune di Serrenti si è svolta una giornata all’insegna della sostenibilità. In tale data con il supporto di Legambiente Sardegna abbiamo creato un evento dal titolo “Le 3 Case dell'Energia di Serrenti, un tour tra innovazione e sostenibilità”: è stato un modo, aperto ad amministratori, cittadini, tecnici, per scoprire le varie soluzioni smart e delle micro-reti per la condivisione dell'energia, i progetti per l'illuminazione pubblica e la comunità energetica, e i benefici per i cittadini. Con appuntamento presso la Casa dell’Energia 1, in via Antonio Gramsci, con un saluto istituzionale del Sindaco e dell’Amministrazione abbiamo illustrato il percorso e le motivazioni che hanno portato il Comune di Serrenti a diventare un’eccellenza in tema di energia smart e sostenibile, per proseguire poi il tour verso le altre due Case dell’Energia e ultimare il tragitto nel parco comunale. In questa occasione il sindaco ha firmato il manifesto della democrazia energetica nei piccoli comuni impegnandoci a costruire comunità energetiche rinnovabili e solidali attraverso processi di partecipazione e innovazione sociale, capaci di innescare un profondo cambiamento dei territori nell’ottica di una maggiore giustizia ambientale, climatica e sociale. I benefici potenziali sono, con tutta evidenza, molteplici e rispecchiano pienamente la strategia per lo sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 delle nazioni unite.
  • 2. In collaborazione con #forumpa2023 2 Firma del sindaco e manifestazione
  • 3. In collaborazione con #forumpa2023 3 Descrizione della soluzione: Il comune, a seguito di indicazioni di volontà politica, ha ultimato l’attività di pianificazione attraverso la redazione del presente studio di fattibilità tecnico-economica. Nello studio è stata ipotizzata la realizzazione della Comunità Energetica prevedendo l’installazione, inizialmente, di impianti solari fotovoltaici sulla copertura delle strutture pubbliche, con l’obiettivo di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile, di auto-consumare energia in loco e di condividere tra i membri della stessa il vettore energetico elettrico in eccesso e non auto-consumato negli edifici che ospitano gli impianti. Verranno installati dei sistemi di intelligenza artificiale, sia a livello locale che generale della comunità, per poter avere un resoconto continuo e in tempo reale dei flussi energetici e poter ottimizzare l’utilizzo dell’energia. Tali sistemi permetteranno alla CER di avere sotto controllo i flussi nei diversi edifici comunali e dei membri aderenti alla configurazione in base alle loro esigenze, in considerazione dei diversi livelli di fabbisogno nelle ore del giorno e le oscillazioni nei diversi periodi dell'anno; gli edifici assumono così la doppia funzione di consumatori ma anche di produttori di energia (Prosumer), ottimizzando l'autoconsumo e garantendo notevoli risparmi ai cittadini. I dati ottenuti potranno essere utili per aggiornare e rendere scalabile nel tempo, massimizzando la condivisione dell’energia, al fine di garantire il soddisfacimento dei requisiti minimi richiesti dalle norme e il bilanciamento tra produzione elettrica e consumi delle utenze. La CER Serrentese parte da un terreno fertile, ad oggi, il comune ha già promosso iniziative di divulgazione e sensibilizzazione sul tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici, della tutela del territorio e della resilienza, ne
  • 4. In collaborazione con #forumpa2023 4 sono un esempio il progetto CREIAMO PA, dove, in collaborazione con il ministero della transizione ecologica abbiamo redato il calcolo del carbon footprint in alcuni edifici del comune di Serrenti e nella pubblica illuminazione. Si precisa che la comunità energetica dovrà essere gestita nel tempo, sia dal punto di vista tecnico che amministrativo. Proprio su questa logica il comune sta investendo nella formazione di nuove figure tecniche. Il finanziamento della regione Sardegna di 350 mila euro permetterà di pianificare all’interno del Centro Polivalente la scuola di alta formazione per le energie rinnovabili. Un altro importante finanziamento per l’amministrazione comunale è quello della smart City chiamato LuciF.E.R che sfrutta come endoscheletro la rete di illuminazione pubblica. I quadri elettrici stradali faranno da nuovi nodi nello sviluppo di una rete comunale aggregata ricca di sensori (IOT) per la gestione di tutti i servizi del comune al fine di creare una completa ed efficiente infrastruttura per il trasporto delle informazioni cittadine. Si potranno quindi ottenere su un network server consumi idrici, gestione illuminazione, rifiuti, parcheggi, pannelli digitali, parametri ambientali, verde pubblico e qualsiasi altra necessità che il comune dovesse avere. Il progetto mira oltre all’uso della fonte energetica rinnovabile (F.E.R) riducendo drasticamente il prelevamento dalla rete nazionale, sfruttando ulteriori nuove installazioni fotovoltaiche e accumulo su pensiline stradali a servizio dell’IP, con la riduzione degli allacci elettrici con dei punti master e dei sotto-quadri associati serviti da una rete interna di fibra ottica. Il punto luce, oltre a garantire notevoli risparmi con il LED, sarà polifunzionale dove il driver a bordo macchina sarà in grado di comunicare sia puntopunto in tecnologia LoRaWan o sfruttando i cavi elettrici della rete stradale su onde convogliate. In queste condizioni l’infrastruttura della rete pubblica funge da vettore per il trasporto di miliardi di informazioni utili per migliorare i servizi, coinvolgendo attivamente le periferie. Con la nascita della nostra comunità energetica abbiamo reputato interessante introdurre la rete di illuminazione stradale, dove ridurre le spese in bolletta a carico dei cittadini. In questo modo, i membri della comunità energetica oltre all’incentivo sull’autoconsumo avrebbero a disposizione un risparmio economico sulla bolletta comunale. La pubblica illuminazione dopo la raccolta differenziata risulta essere una delle spese più onerose. In un futuro, non molto lontano, la comunità energetica potrà crescere in maniera sostenibile e circolare utilizzando la raccolta dei rifiuti organici, trasformandola in una risorsa per il luogo, produrre energia con la tri-generazione da mini impianti urbani. Il comune, molto attento alla povertà energetica è impegnato in più fronti: con la RETE ASSIST, siamo partner e diamo il nostro contributo al problema della povertà energetica promuovendo idee concrete da condividere con gli altri partner. Con la RETE abbiamo pianificato di attivare la formazione come TED (Tutor per l’Energia Domestica). Il TED è una figura qualificata specializzata nell’analisi dei consumi domestici, il suo ruolo è quello di aiutare le persone, particolarmente quelle famiglie vulnerabili, valutare i loro consumi e ad orientarsi tra le varie offerte di luce e gas per scegliere il piano più adatto alle proprie necessità. Il comune di Serrenti e anche partner e firmatario del manifesto della rete C.E.R.S di Legambiente. L’obiettivo è la creazione di un’alleanza dal basso per la lotta alla povertà energetica grazie alle rinnovabili, rendendo da un lato le comunità protagoniste della giusta transizione ecologica e del rilancio del sistema energetico italiano, dall’altro promuovendo la nascita di processi di economia civile in grado di aiutare le comunità a ridurre le disuguaglianze e aprile virtuosi processi economici, civili e sostenibili. Con il progetto ComBINe, Community Building innovation for sustainable Neighbourhoods, siamo in attesa della conferma di un finanziamento HORIZON con il titolo: “soluzioni per la rigenerazione sostenibile, resiliente, inclusiva e accessibile dei quartieri che consentono stili di vita e imprese a bassa impronta di
  • 5. In collaborazione con #forumpa2023 5 carbonio”. Serrenti sarà il comune pilota per l’Italia con A.R.E.A (Agenzia Regionale per l’Edilizia Abitativa), Sardegna Ricerche e altri 5 partner Europei. Nella nostra comunità realizzeremmo un percorso sostenibile tra il centro dell’abitato e la periferia coinvolgendo le case popolari. Verranno creati degli arredi urbani quali: panchine, ricariche bici e auto, forni condivisi e altri accessori, realizzati esclusivamente con prodotti del posto, trachite, terra cruda, olivo e carciofo. Una stampante gigante 3D, presente a Serrenti presso il laboratorio permanente dell’Università di Architettura di Cagliari, realizzerà e modellerà la stampa degli accessori. I risparmi che l’amministrazione otterrà con la comunità energetica verranno ridistribuiti tra i membri della comunità stessa sotto forma di servizi gratuiti, quali ad esempio buoni spesa, buoni sport o accessori tecnologici per migliorare e far crescere la comunità. I cittadini sulla bolletta energetiche otterranno un risparmio per ora orientativo tra i 100200 euro, proventi che cresceranno con un maggior autoconsumo di energia verde e se renderemo la pubblica illuminazione a costo quasi zero. I tempi del progetto. Il prossimo 14 aprile abbiamo il primo laboratorio con la comunità, andremo a spiegare in maniera semplice cosa è una comunità energetiche e il valore aggiunto che essa potrà apportare verso la comunità Serrentese. Legambiente Sardegna sarà il nostro facilitatore, con la figura del Prof. Desogus dell’università di Architettura di Cagliari avvieremo la presentazione iniziale. Il 1° Giugno ci sarà il secondo incontro cittadino, che coinciderà con la giornata nazionale di Legambiente “VOLER BENE ALL’ITALIA 2023” in questo arco temporale attiveremo una indagine che permetterà di avere quadro esauriente sulle attività produttive e famiglie che aderiranno alla configurazione. Le fasi della CER. 1.Realizzare una campagna di sensibilizzazione continuativa per acquisizione dei clienti finali (consumer, prosumer o producer) della Comunità anche tramite una manifestazione d’interesse. 2. Predisporre la documentazione necessaria per avviare la comunità: statuto/atto costitutivo e regolamento, contratti di servizi 3. Individuazione dell’operatore economico per l’esecuzione della progettazione esecutiva degli interventi. 4. Affidamento dei lavori tramite le procedure di cui al dlgs 50/2016 5. Realizzazione degli impianti di produzione a fonte rinnovabile e dei sistemi ausiliari (accumuli, sistemi di gestione, ecc) 6. Costituzione della CER (il Comune provvederà a farsi supportare con una consulenza esterna tecnico, legale e amministrativa) 7. Pianificazione pluriennale di gestione della CER.