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2014-2020: sfide e opportunità per ilVeneto
Relatore:
MauroVarotto
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Quarta Commissione consiliare
Seduta di mercoledì, 2 ottobre 2013
Seminario di studio
Via Guido Rossa, 26 – 35020 Ponte San Nicolò (PD)
Tel. +39.049.8043311
E-mail: mauro.varotto@eurisnet.it
2. Diverse «parole chiave» hanno accompagnato
lo sviluppo della politica agricola comune (PAC)
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2
Produttività
Competitività
Sostenibilità
1962 1970-1980 1992 2000 2003 2008
Gli inizi Gli anni della crisi Riforma Mc Sherry Agenda 2000 Riforma Fischler Health Check
Sicurezza
alimentare
Aumento
produttività
Stabilizzazione
mercati
Sostegno ai
prodotti
Eccedenze
alimentari
Spesa incontrollata
Frizioni
internazionali
Misure strutturali
Riduzione
eccedenze
Ambiente
Sostegno ai redditi
degli agricoltori
Stabilizzazione del
bilancio CE
Qualità
Completamento
del processo di
riforma
Competitività
Sviluppo rurale
Orientamento al
mercato
Attenzione ai
consumatori
Sviluppo rurale
Ambiente
Semplificazione
Compatibilità con
WTO
Consolidamento
riforma del 2003
Nuove sfide:
cambiamenti climatici
e rispetto del
protocollo di Kyoto;
energie rinnovabili;
gestione delle risorse
idriche; biodiversità
Gestione del
rischio
3. Importanti cambiamenti strategici:
I. pagamenti diretti più «verdi» e meccanismi di
stabilizzazione dei redditi, compatibili con l’Agenda
di «Doha» (la «green box» dell’ Accordo
sull’Agricoltura del WTO/OMC)
II. progressivo allineamento della politica di sviluppo
rurale con gli obiettivi strategici e le altre politiche
dell’UE
Nel periodo di programmazione 2014-2020 la nuova
«parola chiave» per la PAC sarà: integrazione
1
Aggiustamento
2
Integrazione
3
Riorientamento
December 2006
Quadro attuale invariato,
cambiamenti graduali e
miglioramenti
[es. maggiore equità della
ripartizione degli aiuti
diretti tra Stati membri]
Ampia riforma: la PAC si concentra solo
su ambiente e cambiamenti climatici,
con progressiva eliminazione dei
pagamenti diretti e delle misure di
mercato. Si accelera l’adeguamento
strutturale, trasferendo la produzione verso
le zone più efficienti sotto il profilo dei
costi e verso i settori più redditizi
3
14.10.2011. Proposte nuovo quadro
legislativo PAC 2014-2020
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3 grandi opzioni politiche
4. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (settembre 2013)
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4
Il FEASR contribuisce alla realizzazione della strategia «Europa 2020»
promuovendo lo sviluppo rurale sostenibile nell’insieme dell’Unione, in via
complementare agli altri strumenti della politica agricola comune (di seguito «la
PAC»), della politica di coesione e della politica comune della pesca.
Esso contribuisce allo sviluppo di un settore agricolo e di territori rurali
dell’Unione caratterizzati da un maggiore equilibrio territoriale e ambientale
nonché più rispettosi del clima, resilienti, competitivi e innovativi.
5. Perché «integrare» la PAC nelle altre
politiche dell’Unione europea?
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5
Per preparare l’agricoltura europea alle sfide del futuro ….
In un quadro di maggiore concorrenza, è importante garantire che i settori agricolo,
alimentare e forestale traggano vantaggio dalle opportunità di mercato attraverso
approcci innovativi generalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e
tecnologie. A tal fine, dovrebbe essere incoraggiata la cooperazione tra agricoltori,
industria alimentare, industria di trasformazione delle materie prime e altri settori.
«Anche se la politica agricola dell’UE è uscita
ormai da un contesto distorsivo degli scambi, ci
si aspetta che il settore subirà pressioni
supplementari connesse a un’ulteriore
liberalizzazione, in particolare nell’ambito
dell’agenda di Doha o degli accordi di libero
scambio con i paesi del Mercosur (mercato
comune dell’America meridionale) o, da ultimo,
con gli USA».
6. Le sfide globali dell’UE e l’impatto su
agricoltura e zone rurali
6
Globalizzazione
dell’economia Nuova divisione
internazionale
del lavoro
Invecchiamento
della popolazione
Problemi di
inclusione sociale
Cambiamenti
climatici
Immigrazione
Carenza di
manodopera in
settori chiave
Progresso
scientifico e
tecnologico
Competitività e produttività
delle imprese agricole
nel commercio mondiale
Prevenzione e gestione
dei rischi naturali
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Carenza di materie prime,
comprese energia e acqua
7. Alcuni Stati dell’Unione europea
affrontano ulteriori sfide …
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7
Bassa crescita
il PIL dell’UE cresce molto meno rispetto alle
economie emergenti e quello dell’Italia non
cresce da oltre vent’anni
Elevato debito pubblico
la crisi ha cancellato vent’anni di politiche di risanamento dei
bilanci: il debito pubblico è aumentato in tutti i Paesi europei e, in
Italia, nel 2013 toccherà i 2.100 miliardi di euro (132,9% del PIL)
Aumento delle disuguaglianze
problemi di inclusione sociale: non è più garantito l’accesso di tutti i
cittadini ai servizi di base, al mercato del lavoro e ai diritti necessari «per
partecipare pienamente alla vita economica, sociale e culturale».
In Italia la popolazione a rischio di povertà ed esclusione sociale, nel 2012,
era del 24,5%
8. Quali risposte alle sfide globali?
8
Quando parliamo della crisi, e tutti ne parliamo,
siamo veramente consapevoli di tutte le
conseguenze delle nostre azioni?
Quando parliamo di globalizzazione, e tutti ne
parliamo, ne cogliamo veramente le ricadute
sul ruolo di ogni Stato membro?
Il punto di partenza di questo nuovo pensiero per l’Europa è comprendere
tutte le conseguenze delle sfide che siamo chiamati ad affrontare e che stanno
rivoluzionando il mondo.
L'Europa ha bisogno di un nuovo pensiero.
Il punto di partenza è smettere di voler trovare risposte alle
domande sul domani utilizzando gli strumenti di ieri.
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9. La programmazione dell’Unione europea
2014-2020 è la risposta alle sfide globali
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9
Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi per il 2014-2020III
Nuove priorità di investimento per il 2014-2020IV
10. Rafforzare l’edificio comune: dall’Unione
monetaria all’Unione economica
10
STABILITA’ CRESCITA
Nuove regole
del patto di
stabilità
e crescita
Riforme
strutturali e
programmi di
sviluppo comuni
Coordinamento delle politiche
economiche e fiscali nazionali:
semestre europeo
Orientamenti integrati «Europa 2020»
Raccomandazioni specifiche per Paese
Programmi nazionali
di stabilità e
convergenza
Programmi nazionali
di riforme
strutturali
Bilancio UE
2014-2020
Legislazione
UE
Trattato su stabilità,
coordinamento, governance UEM
Patto per la crescita
e l’occupazione
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Competitività
11. I pilastro della politica economica UE:
stabilità finanziaria ed economica
11
Coordinamento e sorveglianza
delle politiche di bilancio
Coordinamento e sorveglianza
macroeconomica
Patto di stabilità e crescita
dalTrattato di Maastricht del 1992:
Disavanzo/Deficit: max 3% del PIL
Debito: max 60% del PIL
Meccanismo di allerta
sulla base del Quadro europeo di
valutazione di
10 indicatori macroeconomici:
1. partite correnti
2. posizione netta sull'estero
3. tasso reale effettivo di cambio
4. quota di mercato dell'export
5. costo del lavoro per unità di
prodotto
6. prezzi reali delle case
7. flussi di credito al settore privato
8. debito privato
9. debito pubblico
10.tasso di disoccupazione
Inserimento a
livello
costituzionale
del
principio del
pareggio di
bilancio
Piano di
rientro di
1/20 all’anno
dell’eccesso del
debito/PIL
rispetto alla
soglia del 60%
2 gambe
Assistenza finanziaria:
Meccanismo Europeo
di Stabilità – MES
(ingloba FESF e EFSM)
Patto Euro Plus
(11.3.2011)
«Six Pack»
(16.11.2011)
«Two Pack»
(marzo 2013)
Fiscal Compact
(2.3.2012)
Piano“OMT”
della BCE
Procedura
per
disavanzo
eccessivo
Procedura per
squilibri
macro-
economici
«Raccomandazioni»
ed eventuali sanzioni
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12. Quale «spazio fiscale»* per finanziare la
crescita (e lo sviluppo rurale)?
12
«In tutte le principali sedi internazionali -
G20, G7, FMI, UE - il consenso a cui si è
giunti è che l’obiettivo principale delle
politiche economiche - una crescita duratura
ed equa - non è raggiungibile, se non in un
contesto di stabilità finanziaria. Non esistono
i presupposti per una crescita duratura ed
equa senza stabilità dei conti pubblici.
La crescita non si fa più
con i deficit pubblici.»
(PNR Italia,2011)
20 anni di spesa pubblica in Italia:
tanto debito e poca crescita
Fonti: Istat, Banca d’Italia
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* Per «spazio fiscale» si intende la libertà di manovra di
un governo per aumentare la spesa senza
compromettere la sostenibilità della propria posizione
fiscale o la stabilità economica.
13. Costruire un nuovo edificio: dall’Unione
economica all’Unione politica
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13
14. Il piano e il calendario per l’Unione
politica entro 10 anni
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14
ComunicazionedellaCommissioneeuropea:«Unpianoperun’unioneeconomicae
monetariaautenticaeapprofondita-Avviodeldibattitoeuropeo»,COM(2012)777
Quadro finanziario
integrato
[unione bancaria]
Quadro di bilancio
integrato
[unione fiscale]
Quadro integrato di
politica economica
[unione economica]
Rafforzamento legittimità
e responsabilità
democratiche
[unione politica]
15. ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
15
Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi 2014-2020III
Nuove priorità di investimentoIV
16. II pilastro della politica economica UE:
una strategia per la competitività
16
Società aperta:
l’Europa può e deve agire
per evitare il declino
Economia eco-sociale di
mercato fortemente competitiva
Nuovopartenariato
Regioni
Enti locali
Parti economiche
e sociali
Imprese
Cittadini
Associazioni Stati
Unione europea
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«Europa
2020» si
fonda sui
valori
distintivi
della
civiltà
europea
17. 17
Regioni
Enti locali
Parti
economiche
e sociali
Imprese
Cittadini
Associazioni
Stati
Unione
europea
1. il 3% del PIL deve essere investito in ricerca
e sviluppo
2. il tasso di abbandono scolastico deve essere
inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani
deve essere laureato
3. devono essere raggiunti i seguenti traguardi
in materia di clima/energia:
riduzione del 20% rispetto al 1990
delle emissioni di gas a effetto serra
produzione del 20% del totale di
energia da fonti rinnovabili
riduzione di almeno 20% del consumo
di energia rispetto alle proiezioni per il
2020
4. il 75% delle persone di età compresa tra
20 e 64 anni deve avere un lavoro
5. almeno 20 milioni di persone devono
essere liberate dal rischio di povertà
5 obiettivi (target) concreti
per il 2020
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4 componenti di «Europa 2020»
Una visione economica
di medio termine:
3 priorità
Crescita
intelligente
Crescita
sostenibile
Crescita
inclusiva
L’Unione dell’Innovazione
7 programmi di riforme
[Iniziative faro]
per centrare gli obiettivi
Gioventù in movimento
Agenda digitale europea
Una politica industriale
integrata per l’era della
globalizzazione
Un’Europa efficiente sotto
il profilo delle risorse
Piattaforma europea contro
la povertà
Agenda per nuove
competenze e nuovi posti
di lavoro
Governanceemonitoraggio:semestreeuropeo
1 2 3 4
18. Tre priorità che si basano sulle risorse e
sulle potenzialità dell’Unione europea
18
sviluppare un’economia basata
sulla conoscenza e sulla
innovazione
Crescita
inclusiva
Crescita
sostenibile
Crescita
intelligente
promuovere un’economia con
un alto tasso di occupazione
che favorisca la coesione
sociale e territoriale, anche
nelle zone rurali
promuovere un’economia
più efficiente sotto il
profilo delle risorse, più
verde e più competitiva
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19. Tre obiettivi per agricoltura e sviluppo rurale che si
basano sulle potenzialità dell’agricoltura europea
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19
Nell’ambito generale della PAC, il sostegno allo sviluppo
rurale, comprese le attività nel settore alimentare e non
alimentare, nonché forestale, contribuisce al raggiungimento
dei seguenti obiettivi:
1) stimolare la competitività del settore agricolo;
2) garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e
l’azione per il clima;
3) realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle
economie e comunità rurali, compresi la creazione e il
mantenimento di posti di lavoro.
Crescita inclusiva
Crescita sostenibile
Crescita intelligente
Proposta di regolamento del Parlamento europeo
e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale
da parte del Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (FEASR) (settembre 2013)
20. 5. Riduzione della povertà:
4.Tasso di occupazione:
5 obiettivi concreti per il 2020, da adattare
alla situazione di ogni Stato e Regione
20
Crescita
inclusiva
Crescita
sostenibile
Crescita
intelligente
3% del PIL
riduzione al 10% il tasso di
abbandono scolastico
40% di popolazione tra i 30
e 34 anni laureati
riduzione del 20% delle
emissioni gas a effetto serra
rispetto al 1990
produzione del 20% di energia
da fonti rinnovabili
riduzione del 20% del consumo
energia rispetto proiezioni 2020
tasso di occupazione: 75%
- 20 milioni di persone
1,53%
15-16%
26-27%
- 13%
17%
- 27,9%
67-69%
-2,2 milioni
di persone
3.Tasso di riduzione di CO2:
2. Livelli di istruzione:
1. Spese in ricerca e sviluppo:
2010: 1,26%
2012: 17,6%
2012: 21,7%
2011: 11,5%
2012: 61%
2011: 28,2%
(17 milioni)
2010 = 97
(1990=100)
SituazioneObiettiviPRIORITA’ Situazione
2010: 1,04%
2012: 14,2%
2012: 21,4%
N.D.
2012: 69,3%
2011: 15,9%
(786 mila)
N.D.
2010: 2,01%
2012: 12,8%
2012: 35,5%
2011: 13%
2012: 68,5%
2011: 24,2%
(120 milioni)
2010 = 79
(1990=100)
Situazione
N.D. N.D. N.D.
Obiettivi 2020
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21. Anche agricoltura e
sviluppo rurale concorrono
agli obiettivi comuni 2020
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21
1. Ricerca, sviluppo e innovazione:
• portare al 3% del PIL i livelli d’investimento
pubblico e privato in ricerca e sviluppo
2. Educazione:
• ridurre al 10% il tasso di abbandono scolastico
(giovani di 18-24 anni che hanno abbandonato gli
studi senza un titolo superiore)
• aumentare al 40% la quota di popolazione tra i
30 e i 34 anni che ha completato l’istruzione
terziaria
3. Cambiamenti climatici:
• riduzione del 20% rispetto al 1990 delle
emissioni di gas a effetto serra
• produzione del 20% del totale di energia da fonti
rinnovabili
• riduzione di almeno 20% del consumo di energia
rispetto alle proiezioni per il 2020
4. Occupazione:
• portare al 75% il tasso di occupazione delle
donne e degli uomini tra 20 e 64 anni
5. Inclusione sociale:
• liberare almeno 20 milioni di persone dal
rischio di povertà e di esclusione sociale
5 obiettivi principali per il 2020:
Focus Area Target 2020 e Misure
1.A. Stimolare l’innovazione, la
cooperazione e lo sviluppo della base
di conoscenze nelle zone rurali
% di spesa pubblica
programmata nell’intero PSR per le
Misure artt. 15, 16 e 36
1.C. Incoraggiare l’apprendimento
lungo tutto l'arco della vita e la
formazione professionale nel settore
agricolo e forestale
Numero di partecipanti alle
iniziative di formazione del PSR
della Misura art. 15
5.B. Rendere più efficiente l’uso
dell’energia in agricoltura e industria
alimentare
Totale investimenti in risparmio
energetico ed efficienza energetica
Misure artt. 18 e 21
6.A. Stimolare lo sviluppo locale nelle
zone rurali
Numero di posti di lavoro creati
tramite «Leader», Misura art. 42
6.C. Promuovere l’accessibilità, l’uso e
la qualità delle TIC nelle zone rurali
% di popolazione che beneficia di
nuove o migliori TIC - Misura art. 21
22. 7 grandi programmi di riforme
per la competitività
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22
Sistemi di ricerca e innovazione
Agenda digitale europea
Sistemi di istruzione/formazione
Politiche per il clima e l’energia
Politica industriale integrata
Mercato del lavoro
Servizi pubblici per l’inclusione
Iniziative faro
23. Le 7 iniziative-faro delineano anche le
misure da intraprendere in agricoltura e
nello sviluppo rurale
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23
Crescita
inclusiva
Crescita
sostenibile
Crescita
intelligente
liberare il potenziale economico delle zone rurali art. 20 Sviluppo imprese
sviluppare i mercati del lavoro e l’occupazione locale art. 42 Leader
accompagnare la ristrutturazione dell’agricoltura art. 18 Investimenti fissi
sostenere il reddito degli agricoltori art. 37 Gestione del rischio
Iniziativa faro: L’Unione dell’Innovazione
Iniziativa faro: Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse
Iniziativa faro: Piattaforma europea contro la povertà
• mantenere la base per la produzione di alimenti art. 18 Investimenti fissi
• assicurare una gestione sostenibile delle terre art. 35 Servizi clima-ambiente
• fornire beni pubblici ambientali art. 31 Indennità natura 2000
• lottare contro la perdita di biodiversità art. 31 Indennità natura 2000
• promuovere le energie rinnovabili art. 18 Investimenti fissi
• proteggere la salute degli animali e delle piante art. 34 Benessere animale
• ridurre le emissioni di gas effetto serra art. 35 Servizi clima-ambiente
• migliorare le riserve di carbonio art. 35 Servizi clima-ambiente
migliorare la competitività grazie a ricerca e innovazione art. 36 Cooperazione
sviluppare prodotti di qualità e ad alto valore aggiunto art. 17 Regimi di qualità
sviluppare tecnologie verdi art. 15Trasferimento di conoscenze
utilizzare le TIC art. 21 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi
investire nella formazione art. 15 Formazione
incentivare l’innovazione sociale nelle zone rurali art. 36 Cooperazione
24. ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
24
Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi 2014-2020III
Nuove priorità di investimentoIV
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25
86%
Crescita intelligente
Crescita sostenibile
Crescita inclusiva
Altri compiti istituzionali
FESR + FSE:
FEASR Sviluppo rurale:
29,2
10,4
FEAGA Pagamenti diretti: 26,9 (- 1)
(+ 1,4)
Regioni meno sviluppate: Calabria,
Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata
Regioni in transizione: Abruzzo,
Molise, Sardegna
Regioni più sviluppate: altre regioni
Cooperazione territoriale europea
Stima indicativa risorse Italia
(in miliardi di euro, prezzi correnti)
20,2
1,0
7,0
1,0
26. Nuovi principi per il bilancio dell’Unione
europea 2014-2020
5. fornire vantaggi reciproci in
tutta l’Unione europea
5 principi per il nuovo quadro finanziario 2014-2020:
1. coerenza con la governance
economica dell'UE
2. valore aggiunto UE
3. attenzione all’impatto e ai
risultati
Obiettivi «Europa 2020»
condizionalità ex ante
Condizionalità ex post
Effetto leva degli investimenti
per i beni pubblici europei
Solidarietà
Spending Review per:
- priorità a una spesa favorevole alla crescita
- efficienza ed efficacia della spesa pubblica
- Strumenti finanziari
- Ruolo del settore privato (PPP)
Dimostrare effetti immediati (risultati) e a
lungo termine (impatti) degli investimenti,
rispetto agli obiettivi perseguiti
Coesione economica, sociale e territoriale
«Rompiamo con la cultura del ‘diritto acquisito’ secondo la quale alcune autorità
pubbliche intendono spendere i fondi come desiderano. Adesso ogni domanda deve essere
chiaramente collegata agli obiettivi e alle priorità che abbiamo concordato»
(Jose Manuel Durão Barroso)
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4. evitare doppioni nei
finanziamenti
- stretto allineamento di politiche e
programmi UE, statali e regionali
Integrazione e coordinamento
27. Nuove politiche e programmi di
spesa fino al 2020
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27
28. Nuova impostazione della politica di coesione
e dei relativi Fondi (compreso il FEASR)
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28
Il FEASR contribuisce alla realizzazione della strategia «Europa 2020»
promuovendo lo sviluppo rurale sostenibile nell’insieme dell’Unione, in via
complementare agli altri strumenti della politica agricola comune, della
politica di coesione e della politica comune della pesca.
Esso contribuisce allo sviluppo di un settore agricolo e di territori rurali
dell’Unione caratterizzati da un maggiore equilibrio territoriale e
ambientale nonché più rispettosi del clima, resilienti, competitivi e
innovativi.
Proposta di regolamento del Parlamento europeo
e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale
da parte del Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (FEASR) (settembre 2013)
29. 1^ novità della programmazione 2014-2020:
coordinamento e integrazione dei Fondi
29 ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
FONDI DEL «QUADRO STRATEGICO COMUNE»
Fondo europeo di sviluppo regionale [FESR]
Fondo sociale europeo [FSE]
Fondo di coesione [FC]
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale [FEASR]
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca [FEAMP]
2014-2020: 410 miliardi di euro 43% dei Fondi UE [2014-2020]
Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di
sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (…) [COM (2013) 246]
Accordi di partenariato
Commissione/Stati membri
Programmi operativi/
Programmi di sviluppo rurale
Quadro Strategico Comune
30. 3 ambiti di coordinamento e di
integrazione tra i 5 Fondi del QSC
Coordinamento nella
programmazione dei Fondi
Coordinamento tra i Fondi e
le altre politiche e strumenti UE
Nel Regolamento:
quadro di riferimento
dei «risultati» [tappe
fondamentali comuni]
Gli Stati membri devono garantire la
coerenza tra le azioni sostenute dai Fondi
e gli obiettivi delle politiche UE
programmi monofondo o
multifondo (FSE, FESR, FC)
sportelli unici on-line
coordinamento A. di G.
Politica
agricola
comune
Politica
comune
della pesca
Politica
marittima
integrata
Ambiente
Cambiamento climatico
Istruzione e occupazione
Mercato unico
Coordinamento dei Fondi
in fase di attuazione
A livello di operazioni:
- l’operazione di un beneficiario
può essere finanziata da più
Fondi e da più programmi UE
- FESR e FSE: possono
finanziare congiuntamente un
nuovo tipo di operazione
integrata, il Piano di azione
comune
30
A livello territoriale:
- TUTTI I FONDI: sviluppo
locale di tipo partecipativo
(approccio “Leader”)
- FESR e FSE: investimenti
integrati territoriali (ITI),
per strategie integrate per lo
sviluppo urbano o altre
strategie di cooperazione
intercomunale
FEASRFEAMPFESR
Nel Contratto di
partenariato:
disposizioni di
coordinamento e
misure concrete
FSE
FC Politica
dell’occu
pazione
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31. 2^ novità della programmazione 2014-2020:
concentrazione «tematica» dei Fondi del QSC
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31
1 • ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
2 • accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
3 • competitività delle piccole e medie imprese, comprese agricoltura e pesca
4 • transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
5 • adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi
6 • ambiente e uso efficiente delle risorse
7 • sistemi di trasporto sostenibili e infrastrutture di rete
8 • occupazione e mobilità dei lavoratori
9 • inclusione sociale e lotta alla povertà
10 • nuove competenze, istruzione e apprendimento permanente
11 • capacità istituzionale e amministrazione pubblica efficiente
32. Per FESR e FSE: concentrazione delle risorse dei
programmi operativi su alcuni «obiettivi tematici»
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32
OT 8. Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei
lavoratori
OT 9. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la
povertà
OT 10. Investire nelle competenze, nell’istruzione e
nell’apprendimento permanente
Tutti i Fondi strutturali:
- 45-50% nelle regioni più sviluppate;
- 35-40% in quelle in transizione;
- 20-25% in quelle meno sviluppate.
20% FSE nazionaleOT 9. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la
povertà
FESR nazionale:
- 80% nelle regioni più sviluppate e in
transizione
- 50% in quelle meno sviluppate
OT 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e
l’innovazione
OT 2. Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle
medesime
OT 3. Promuovere la competitività delle piccole e medie
imprese
OT 4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse
emissioni di carbonio in tutti i settori
OT 4. Sostenere la transizione verso un'economia a basse
emissioni di carbonio in tutti i settori
FESR nazionale:
- 20% nelle regioni più sviluppate e in
transizione
- 10% in quelle meno sviluppate
33. 3^ novità della programmazione 2014-2020:
approccio integrato allo sviluppo territoriale
33
Fondo europeo di sviluppo
regionale
FESR
Fondo sociale europeo
FSE
Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale
FEASR
Fondo europeo per gli
affari marittimi e la pesca
FEAMP
Zone settentrionali, con bassa e
bassissima densità demografica
Stati e Regioni insulari
Regioni transfrontaliere
Zone di montagna, come
definite a livello nazionale
Zone con gravi e permanenti
svantaggi naturali o demografici
art. 174 TFUE
Zone costiere e
di pesca
Regolamento
FEAMP
Zone
rurali
Zone
urbane
7 regioni
art. 349
TFUE
Regioni
ultra
periferiche
Criteri OCSE +
criteri Commissione europea
Misure e
dotazioni
specifiche
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Oltre i confini amministrativi: le «aree funzionali»
34. Due principali meccanismi per impegnare i
soggetti locali nell’attuazione dei programmi
Programmi operativi/ Programmi di sviluppo rurale
nazionali e/o regionali
Quadro Strategico Comune a FC, FESR, FSE, FEASR, FEAMP
Sviluppo locale di tipo partecipativo
Strategia UE «Europa 2020»
34
Orientamenti integrati «Europa 2020» (2010-2014)
Strategie di sviluppo locale
Gruppi di azione locale
Investimenti territoriali integrati
Strategie di sviluppo urbano
o altra strategia o patto territoriale
EE.LL., organismi di sviluppo regionali, Ong
Contratto di Partenariato Stato-Commissione europea
FC, FESR, FSE, FEASR, FEAMP FESR, FSE e FC
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35. Quale evoluzione delle iniziative di sviluppo
locale di tipo partecipativo del Veneto?
35
14 GAL
Gruppi di azione locale «Leader»
8 Partenariati Rurali
«Progetti integrati d’area rurale»
Sviluppo locale di tipo partecipativo
Art. 28 Regolamento RDC (GAL)
Art. 43 Regolamento FEASR (Leader)
Art. 62 Regolamento FEAMP (FLAG)
Art. 12 Regolamento FSE (GAL)
25 IPA
«Intese Programmatiche d’Area»
Investimenti territoriali integrati
sviluppo urbano sostenibile
Art. 99 Regolamento RDC (ITI)
Art. 7 Regolamento FESR (ITI)
Art. 12 Regolamento FSE (ITI)
2 GAC
«Gruppi di azione costiera»
Partenariati pubblico-privati in zone
rurali diversi da «Leader»
Art. 36 Regolamento FEASR
Iniziative si sviluppo locale
esistenti inVeneto nel 2012-13
Tipologie territoriali
esistenti inVeneto
Zone rurali
Zone costiere e della pesca
Zone con svantaggi naturali:
montagna
Zone Urbane
Iniziative di sviluppo locale
2014-2020
Piani di sviluppo dei Comuni
in zone rurali
Art. 21 Regolamento FEASR
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36. 4 ^ novità della programmazione 2014-2020:
nuovi strumenti di attuazione
Grandi progetti:
investimenti
Piani di azione comuni:
aree e gruppi bersaglio
Sottoprogrammi
tematici:
es. giovani agricoltori, piccole aziende
agricole, zone montane, filiere corte,
donne, clima-ambiente
Strumenti finanziari, anche attraverso il finanziamento di fondi di fondi
Investimenti territoriali integrati
Sviluppo urbano sostenibile (min. 5% risorse FESR nazionali)
Patti territoriali
Iniziative locali per l'occupazione, l'istruzione e l'inclusione sociale
Altre forme di cooperazione itercomunale
Sovvenzioni globali
Gruppi di azione locale – LEADER
min. 5% risorse del PSR
Gruppi di azione locale Gruppi di azione locale nel
settore della pesca - FLAG
Iniziative di sviluppo locale di tipo partecipativo (sviluppo guidato dalle comunità)
metodologia unica: approccio Leader per tutti i Fondi e le aree, anche a livello transazionale
FESR FSE FEASR FEAMP
Piani di sviluppo dei
comuni rurali per
rinnovamento villaggi e
servizi di base
Partenariati pubblici-privati
diversi dai Gruppi Leader
per progetti
di area vasta
Organismi intermedi
(enti locali, organismi di sviluppo regionale ONG)
36 ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
37. Dal contributo a fondo perduto agli
«strumenti finanziari»
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37
38. ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
38
Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi 2014-2020III
Nuove priorità di investimentoIV
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39
Gli obiettivi tematici
della strategia
«Europa 2020»
sono tradotti in
priorità d’investimento
nei diversi programmi
UE, nazionali e regionali
La strategia «Europa 2020» prevede un insieme di
priorità comuni ai Paesi UE e un quadro di
riferimento preciso per individuare le priorità di
finanziamento per il periodo 2014-2020
1. Ricerca, sviluppo, innovazione
10. Istruzione e formazione
2.Accesso e impiego delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione
3. Competitività delle PMI
5. Cambiamenti climatici e rischi
9. Inclusione sociale e lotta alla povertà
8. Occupazione e mobilità lavoratori
7. Mobilità sostenibile
4. Green economy, energie rinnovabili
6.Ambiente e risorse naturali e culturali
11. Capacità istituzionale e P.A. efficiente
40. Obiettivo tematico 1
Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e
l’innovazione
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40
a. potenziare l’infrastruttura per la ricerca e
l’innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare
l’eccellenza nella R&I e promuovere centri di
competenza;
b.promuovere gli investimenti delle imprese
in R&I, lo sviluppo di prodotti e servizi, il
trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale
e le applicazioni nei servizi pubblici, la
stimolazione della domanda, le reti, i cluster e
l'innovazione aperta attraverso la specializzazione
intelligente;
c. sostenere la ricerca tecnologica e applicata,
le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei
prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la
prima produzione in tecnologie chiave abilitanti e
la diffusione di tecnologie con finalità generali.
1.a. Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo
della base di conoscenze nelle zone rurali, mediante:
• la cooperazione tra il settore agricolo, l’alimentare e il forestale e
altri soggetti attivi nella creazione di cluster e reti. La
cooperazione in questo contesto può assumere la forma di
progetti pilota e dello sviluppo di nuovi prodotti, prassi, processi
e tecnologie, compresa l'introduzione di tecnologie a basso
tenore di carbonio e verdi;
• la creazione e l’utilizzazione dei servizi di consulenza, e in
particolare quelli relativi alla gestione delle aziende agricole e
delle aziende agricole forestali, consentendo agli agricoltori, agli
imprenditori forestali e alle PMI nelle zone rurali di avere accesso
ai servizi di consulenza al fine di migliorare le prestazioni
economiche e ambientali.
1.b. Rafforzare i collegamenti tra il settore agricolo, il
forestale e la ricerca e l'innovazione:
• creando gruppi operativi composti da agricoltori, ricercatori,
consulenti, rappresentanti della società civile e delle imprese
coinvolti nel settore agricolo e alimentare, al fine di sviluppare e
attuare progetti innovativi su temi di comune interesse. Questi
gruppi operativi formeranno parte della partnership europea
dell'innovazione per la produttività e la sostenibilità agricola.
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
2-3.a. Sostegno al rafforzamento dello sviluppo
tecnologico, dell’innovazione e del trasferimento
delle conoscenze;
41. Obiettivo tematico 2
Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (TIC), l’impiego e la qualità delle TIC
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41
a. estendere la diffusione della banda
larga e delle reti ad alta velocità;
b. sviluppare i prodotti e i servizi
delle TIC, il commercio
elettronico e la domanda di TIC;
c. rafforzare le applicazioni delle TIC
per l’e-government, l’e-learning, l’e-
inclusion e l’e-health;
6.c. promuovere l’accessibilità, l’uso e la
qualità delle TIC nelle zone rurali,
mediante:
• la creazione, il miglioramento e l’estensione
dell’infrastruttura a banda larga;
• applicazioni e servizi basati sulleTIC,
destinati a sostenere lo sviluppo sostenibile
e la competitività delle regioni rurali,
dell’agricoltura e dell’industria alimentare;
• sviluppo di contenuti digitali pertinenti per
lo sviluppo del turismo rurale;
• promozione delle competenze digitali al di
fuori dei circuiti d’insegnamento ufficiali,
presso gli agricoltori, i gestori del
patrimonio forestale e le imprese rurali
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
42. Obiettivo tematico 3
Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese,
il settore agricolo e il settore della pesca e acquacoltura
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42
a. promuovere l’imprenditorialità, in particolare
facilitando lo sfruttamento economico di
nuove idee e promuovendo la creazione di
nuove aziende;
b.sviluppare nuovi modelli di attività per le PMI,
in particolare per l’internazionalizzazione;
2.a. migliorare le prestazioni economiche di tutte
le aziende agricole e incoraggiare la
ristrutturazione e l’ammodernamento delle
aziende agricole, in particolare per
aumentare la quota di mercato e la
diversificazione delle attività nonché per
renderle più orientate al mercato;
2.b. favorire l'ingresso di agricoltori
adeguatamente qualificati nel settore agricolo
ed in particolare il ricambio generazionale
3.a. migliorare la competitività dei produttori
primari integrandoli meglio nella filiera
agroalimentare attraverso i regimi di qualità,
la creazione di un valore aggiunto per i
prodotti agricoli, la promozione dei prodotti
nei mercati locali, le filiere corte, le
associazioni di produttori e le organizzazioni
interprofessionali;
3.b. sostegno alla prevenzione e gestione dei
rischi aziendali
2-3.b. rafforzamento della competitività e della
redditività della pesca, in particolare della
flotta costiera artigianale, delle imprese
acquicole, e miglioramento della sicurezza e
delle condizioni di lavoro;
2.3.d. miglioramento dell’organizzazione di mercato
dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
43. Obiettivo tematico 4
Sostenere la transizione verso un’economia a basse
emissioni di carbonio in tutti i settori
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43
a. promuovere la produzione e la
distribuzione di fonti di energia
rinnovabili;
b. promuovere l’efficienza energetica e
l'uso dell'energia rinnovabile nelle
PMI;
c. sostenere l’efficienza energetica e
l’uso dell'energia rinnovabile nelle
infrastrutture pubbliche e nel settore
dell'edilizia abitativa;
d. sviluppare sistemi di distribuzione
intelligenti a bassa tensione;
e. promuovere strategie per basse
emissioni di carbonio per le zone
urbane
5.b. rendere più efficiente l’uso dell’energia
nell’agricoltura e nell’industria alimentare;
5.c. favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti
di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di
scarto, residui e altre materie grezze non
alimentari ai fini della bioeconomia;
5.d. ridurre le emissioni di gas a effetto serra
prodotte dall’agricoltura;
5.e. promuovere la conservazione e il sequestro del
carbonio nel settore agricolo e forestale
4.a. sostegno allo sviluppo delle tecnologie e delle soluzioni a
basse emissioni di carbonio, rafforzamento dell’efficacia
energetica delle attività di pesca e di acquacoltura,
comprese le navi da pesca, i porti, le aziende di
acquacoltura e le attività di trasformazione dei prodotti
della pesca e dell’acquacoltura
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
44. Obiettivo tematico 5
Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico,
la prevenzione e la gestione dei rischi
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44
a. sostenere investimenti riguardanti in
modo specifico l’adattamento al
cambiamento climatico, mediante:
• sviluppo di strategie e piani d’azione per
l’adattamento al cambio climatico e piani di
prevenzione e gestione dei rischi a livello
nazionale, regionale e locale
• investimenti per proteggere l'ambiente edificato e
le altre infrastrutture; proteggere la salute umana;
diminuire le pressioni future sulle risorse idriche;
investire nelle difese contro le inondazioni e nella
difesa delle coste e diminuire la vulnerabilità degli
ecosistemi;
b.promuovere investimenti destinati a far
fronte a rischi specifici, garantire la
capacità di reagire alle catastrofi e
sviluppare sistemi di gestione delle
catastrofi.
4.a. salvaguardia, ripristino e miglioramento della
biodiversità, tra l’altro nelle zone Natura 2000,
nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri
vincoli specifici e nell’agricoltura ad alto valore
naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico
dell'Europa;
4.b. migliore gestione delle risorse idriche, compresa
la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
4.c. prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore
gestione degli stessi
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
6.a. apporto di conoscenze scientifiche e la raccolta di dati
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
45. Obiettivo tematico 6
Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle
risorse
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45
a. investimenti nel settore dei rifiuti per
rispondere agli obblighi imposti dalla normativa
dell’Unione in materia ambientale;
b. investimenti nel settore dell'acqua per
rispondere agli obblighi imposti dalla normativa
dell’Unione in materia ambientale;
c. proteggere, promuovere e sviluppare il
patrimonio culturale;
d. proteggere la biodiversità, i suoli e promuovere
i servizi per gli ecosistemi, compreso NATURA
200015 e le infrastrutture verdi;
e. migliorare l’ambiente urbano, in particolare con
la riqualificazione delle aree industriali dismesse
e la riduzione dell'inquinamento atmosferico
4.a. salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità,
tra l'altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a
vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell'agricoltura
ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto
paesaggistico dell’Europa;
4.b. migliore gestione delle risorse idriche, compresa la
gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
4.c. prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione
degli stessi
5.a. rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura
4.b. tutela e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
marini e dei servizi che essi offrono;
5.a. potenziamento degli ecosistemi che ospitano impianti
acquicoli e promozione di un’acquacoltura efficiente in
termini di risorse;
5.b. promozione di un’acquacoltura che garantisca un livello
elevato di tutela ambientale, salute e benessere degli animali,
salute e sicurezza pubblica
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
46. Obiettivo tematico 7
Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le
strozzature nelle principali infrastrutture di rete
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46
a. favorire la creazione di uno spazio
unico europeo dei trasporti
multimodale con investimenti nella
rete transeuropea dei trasporti (TEN-
T);
b. migliorare la mobilità regionale, per
mezzo del collegamento dei nodi
secondari e terziari all'infrastruttura
della TEN-T;
c. sviluppare sistemi di trasporto
ecologici e a bassa emissione di
carbonio e favorire la mobilità urbana
sostenibile;
d. sviluppare sistemi di trasporto
ferroviario globali, di elevata qualità e
interoperabili;
Sviluppo economico (FESR)
47. Obiettivo tematico 8
Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilita dei
lavoratori
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47
a. sviluppo di incubatrici di imprese e il sostegno a
investimenti per i lavoratori autonomi e la
creazione di imprese;
b. iniziative per lo sviluppo locale e aiuti a strutture
che forniscono servizi di zona per creare nuovi
posti di lavoro, se tali azioni non rientrano nel
campo d'applicazione del FSE;
c. investimenti in infrastrutture per i servizi pubblici
per l'impiego
6.a. Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole
imprese e l'occupazione
1.a. promozione della crescita economica e
dell’inclusione sociale, creazione di posti di lavoro e
sostegno alla mobilità dei lavoratori nelle comunità
costiere e interne dipendenti dalla pesca e
dall’acquacoltura;
1.b. diversificazione delle attività alieutiche in altri settori
dell’economia marittima e crescita dell’economia
marittima, compresa la mitigazione dei cambiamenti
climatici
a.i. accesso all’occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e
le persone inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione,
e il sostegno alla mobilità professionale
a.ii. l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani (di età
compresa tra i 15 e i 24 anni) disoccupati e al di fuori di ogni ciclo
di istruzione e formazione, in particolare nel quadro della garanzia
per i giovani;
a.iii. attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di
imprese;
a.iv. uguaglianza tra uomini e donne e la conciliazione tra vita
professionale e vita privata;
a.v. adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai
cambiamenti;
a.vi. invecchiamento attivo e in buona salute;
a.vii. modernizzazione e il rafforzamento delle istituzioni del mercato
del lavoro, comprese azioni volte a migliorare la mobilità
professionale transnazionale
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Occupazione (FSE)
48. Obiettivo tematico 9
Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà
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48
a. investimenti nell'infrastruttura
sanitaria e sociale che
contribuiscano allo sviluppo
nazionale, regionale e locale, la
riduzione delle disparità nelle
condizioni sanitarie e il passaggio dai
servizi istituzionali ai servizi locali;
b. sostegno alla rigenerazione fisica ed
economica delle comunità urbane e
rurali sfavorite;
c. sostegno a imprese sociali
6.b. stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali, mediante misure
volte a incoraggiare azioni di sviluppo locale avviate da soggetti
locali (strategia di sviluppo locale LEADER), mediante
investimenti in tutti i tipi di piccole infrastrutture nelle zone
rurali, nonché nella creazione, miglioramento o ampliamento
dei servizi di base locali per la popolazione rurale, in
particolare nelle zone decentrate, e mediante altre azioni volte
a migliorare la qualità di vita nelle comunità rurali e l'attrattiva
di queste ultime ("rinnovo dei villaggi").
c.i. inclusione attiva;
c.ii. integrazione delle comunità emarginate quali i rom;
c.iii. lotta contro la discriminazione basata sul sesso, l'origine
razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali,
la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale;
c.iv. miglioramento dell'accesso a servizi abbordabili,
sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure
sanitarie d'interesse generale;
c.v. promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali;
c.vi. strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Occupazione (FSE)
49. Obiettivo tematico 10
Investire nelle competenze, nell’istruzione e
nell’apprendimento permanente
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49
a. investire nell’istruzione, nella
qualificazione professionale e
nella formazione permanente,
sviluppando l’infrastruttura
scolastica e formativa
1.c. incoraggiare l’apprendimento lungo tutto
l’arco della vita e la formazione
professionale nel settore agricolo e
forestale
b.i. Riduzione dell’abbandono scolastico precoce e
promozione dell’uguaglianza di accesso all’istruzione
prescolare, primaria e secondaria di buona qualità;
b.ii. Miglioramento della qualità, efficacia e apertura
dell’istruzione superiore e di livello equivalente al
fine di aumentare la partecipazione e i tassi di
riuscita;
b.iii. Miglioramento dell’uguaglianza di accesso alla
formazione permanente, aggiornando le attitudini e
le competenze della manodopera e migliorando
l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione
per il mercato del lavoro
2-3.c. sviluppo di nuove competenze professionali e
apprendimento permanente;
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Occupazione (FSE)
50. Obiettivo tematico 11
Rafforzare la capacita istituzionale e promuovere
un’amministrazione pubblica efficiente
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50
a. potenziare la capacità istituzionale e
l'efficienza delle pubbliche
amministrazioni e dei servizi
pubblici interessati dagli interventi
del FESR, affiancando le azioni svolte
a questo fine con il sostegno del
FSE d.i. Investimento nella capacità istituzionale e
nell’efficacia delle amministrazioni
pubbliche e dei servizi pubblici nell’ottica
delle riforme, di una migliore
regolamentazione e di una buona
governance
d.ii. rafforzamento delle capacità delle parti
interessate che operano nei settori
dell'occupazione, dell'istruzione e delle
politiche sociali; patti settoriali e
territoriali di mobilitazione per una
riforma a livello nazionale, regionale e
locale
6.b. sostegno al controllo e all’esecuzione, il
rafforzamento della capacità istituzionale
e la promozione di un’amministrazione
pubblica efficiente
Pesca e acquacoltura (FEAMP)Sviluppo economico (FESR)
Occupazione (FSE)
51. Strategia regionale di
ricerca e innovazione
per la specializzazione
intelligente Nuovo modello di sviluppo basato sulla green economy
La partecipazione alla programmazione UE 2014-
2020 richiede strategie nazionali e regionali:
quale Veneto per il 2020?
51
1. Innovazione
10.Istruzione, formazione2. Società digitale
3. Competitività PMI
4. Energie rinnovabili
9. Lotta alla povertà
8. Occupazione e nuove
competenze
7. Mobilità sostenibile
5. Cambiamenti climatici
6. Ambiente
11. Efficienza P.A.Agenda digitale
regionale
Statuto regionale
delle imprese
Flexsicurity regionale:
- accordi contrattuali
- politiche attive del lavoro
- apprendimento permanente
- sistemi di protezione sociale
• Strategia regionale per ridurre la povertà
• Strategia regionale per la parità di genere
• Strategia regionale per la disabilità
• Strategia per l’inclusione dei ROM
• Strategia regionale per la lotta contro la
discriminazione
• Strategia regionale per una sanità di
qualità e sostenibile
• Strategia regionale per ridurre
l’abbandono scolastico
• Strategia nazionale/regionale per la
formazione terziaria
• Strategia regionale per l’apprendimento
permanente
Strategia regionale per
l’efficienza della P.A. e dei
servizi pubblici
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