Presentazione del Prof. Vincent Castronovo al seminario Metagenics tenutosi a Milano il 30 Aprile 2016. Argomenti trattati: modulazione della risposta infiammatoria, modulazione delle difese immunitarie, uso della curcuma in medicina funzionale;
4. Nel 400 avanti Cristo,
Ippocrate raccomandava già di considerare
l’alimentazione come prima medicina
" L'alimentazione serve sia a
ristabilire la salute sia a conservarla
in chi sta bene. »
11. All’origine delle principali malattie croniche troviamo fattori di rischio
comuni e modificabili. Sono questi fattori a giustificare la grande
maggioranza dei decessi per malattia cronica che colpiscono uomini e
donne di tutte le età, ovunque nel mondo. Parliamo di:
alimentazione malsana
sedentarietà
tabagismo
Le malattie croniche:
fattori di rischio
17. Le barriere
Prima linea di difesa, le barriere
naturali rappresentano un ostacolo
contro l’invasione degli intrusi.
Soltanto gli agenti patogeni sono in
grado di superarle.
Il non rispetto dell’integrità delle
barriere provoca l’ingresso nel
nostro organismo di agenti inerti
cioè macromolecole che saranno
considerate alla stregua di agenti
patogeni e diventeranno oggetto di
reazione da parte dei nostri sistemi
difensivi.
27. NOZIONE DI IMPORTANZA
FONDAMENTALE
I sistemi di difesa innati e
adattativi si sono sviluppati in
base al principio per cui solo i
veri nemici predatori sono in
grado di attraversare le barriere.
34. DC
MF
PN
Un gioco sempre uguale di recettori
invariati rispetto alle molecole dei batteri
Gram- Lipopolisaccaridi (LPS)
Gram+ Peptidoglicani
Acido lipoteicoico
Funghi Mannani
Immunità innata
PAMPS:
Pathogen Associated Molecular Patterns
35. La tolleranza intrinseca al self
dell’immunità naturale è stata acquisita
dopo centinaia di milioni di anni di
evoluzione in seguito ai quali si sono
selezionati dei recettori capaci di
distinguere i sottoprodotti batterici dai
sottoprodotti del self…
Immunità innata
36. Limiti
Repertorio antibatterico limitato
Nessun adattamento alle mutazioni batteriche
Nessuna percezione dei batteri intracellulari
Immunità innata
37. Immunità innata
I PAMPS sono riconosciuti da recettori sulla superficie delle
cellule del sistema immunitario innato, i PRMs e PRRs(
Pattern-Recognition molecole/recettori)
Recettori di endocitosi
Recettori del mannosio dei macrofagi
Proteine di secrezione
CRP
Recettore di segnalizzazione
La famiglia dei recettori TOLL (TLR)
41. Chinasi
Agenti di comunicazione intracellulare
Enzimi che traducono l’informazione
proveniente dall’esterno al fine di
coordinare una risposta cellulare
appropriata.
44. GENE A
Start Stop
Elementi
di controllo
Segnali
A
A
A A
A
A
A
A
RNA
messaggero
Proteine
IL FATTORE DI TRASCRIZIONE NF-kB
Trascrizione
Traduzione
FATTORI DI
TRASCRIZIONE
55. La CRP è stata isolata da Tillett e Frances nel 1930 (Rockefeller
University), nel siero di pazienti che presentavano uno stato
infiammatorio acuto.
Questa proteina reagiva al polisaccaride C dello pneumococco.
La CRP è un marcatore precoce, sensibile e specifico della reazione
infiammatoria e aumenta proporzionalmente alla sua intensità.
Compare nelle sei ore successive all’esordio dell’ infiammazione
acuta. Il tasso aumenta ed è massimo dopo due giorni.
In presenza di calcio, la CRP si lega specificamente ai residui di
fosfocolina della parete dei batteri.
La CRP attiva per questo tramite la via classica del complemento in
assenza di anticorpi e opsonizza i leganti in previsione della loro
fagocitosi.
Proteina C-reattiva
61. La reazione infiammatoria è un processo
fisiologico indispensabile alla sopravvivenza
del nostro organismo costantemente
esposto all’aggressione di organismi
batterici, agenti fisici e chimici …
62. L’infiammazione è il campo di
battaglia in cui le nostre difese
specifiche e aspecifiche
combattono il nemico.
65. Immunità
adattativa
• Là dove ha luogo la maggior parte
dell’azione evolutiva
• Dipende dal contatto tra le cellule ospiti e
gli antigeni (anticorps generation)
• Due categorie principali di risposte :
immunità umorale e immunità cellulare
71. I linfociti T
• 2 popolazioni principali
CD4+: Direttori d’orchestra della
risposta immunitaria adattativa
CD8+: Partecipano all’immunità
cellulare
(citotossicità)
• Circolazione permanente tra il sangue
e gli organi linfoidi secondari
• Cellula T naive prima dell’incontro
con l’Ag specifico. Dopo l’incontro si
parla di cellula T effectrice armata
72. • I LT naive circolano in permanenza tra gli organi linfatici
secondari all’incontro con l’Ag specifico
• LT CD4+ sono programmati per diventare cellule secretrici di
citochine e cellule memoria
• LT CD8+ sono programmati per diventare delle cellule
effettrici citotossiche (CTL CD8+) e delle cellule memoria
I linfociti T
73. I linfociti B completano la maturazione
diventando immunocompetenti nel midollo
osseo
.
Linfociti B
77. Immunità specifica
Le risposte alle cellule B si
concentrano sui patogeni al di fuori
delle cellula; le risposte alle cellule
T si concentrano sui patogeni
intracellulari
80. Immunità mucosale
(tonsille, adenoidi, placche di Peyer,
appendice, linfonodi mesenterici)
mucus no mucus here mucus
Un sistema immunitario a compartimenti
che è, in un certo qual modo, separato
dal SI sistemico
Transcytose des antigènes
81. Le IgA polimeriche rappresentano l’immunità
adattativa principale presente nell’intestino
83. Fa fronte alla diversificazione dei
batteri e alle loro mutazioni
mediante una generazione aleatoria e
continua di nuovi recettori
Vantaggi
Immunità adattativa
85. Immunità adattativa
Percepisce i batteri intracellulari
grazie al sistema di campionamento e
di presentazione da parte delle
molecole del Complesso Maggiore di
Istocompatibilità (MHC)
Vantaggi
87. Il supporto del SELF : il Complesso Maggiore
di Istocompatibilità (MHC, sistema HLA
nell’uomo)
88. CMH : Complexe Majeur d’Histocompatibilité = empreintes
digitales des cellules
Protéines servant de “présentoir” aux antigènes
TUTTE le cellule del corpo:
MHC di classe 1
1
1
Linfociti B e macrofagi :
MHC di classe 1 E di classe 2
1
2
1
2
Antigene + MHC 1 = risposta
cellulare
Antigene + MHC 2 = risposta
umorale
Amtigeni e proteine dell’MHC
93. Insieme di disordini immunitari che vanno da malattie molto
comuni come l’artrite reumatoide, la tiroidite di Hashimoto, il
morbo di Graves, l’aterosclerosi, a patologie meno frequenti
come la sclerosi a placche, il diabete di tipo I, il lupus
eritematoso sistemico….
L’autoimmunità è la causa a monte di oltre 80 patologie
croniche che colpiscono il 20% circa della popolazione dei
paesi industrializzati.
MALATTIE AUTOIMMUNI
105. La curcuma, un rimedio
impiegato fin dalla notte
dei tempi
106. Le curcuma, un rimedio impiegato fin
dalla notte dei tempi
Rimedio tradizionale fra i più antichi.
Benefici per la salute descritti in India da oltre
4000 anni.
Principio vegetale primordiale della medicina
ayurvedica e della medicina tradizionale cinese.
Citato in un erbario assiro risalente a circa 600
anni a.C.
Citato nel trattato del medico greco Dioscoride.
107. Le curcuma, un rimedio impiegato fin
dalla notte dei tempi
Nella medicina ayurvedica, la curcuma
è usata per stimolare la digestione,
soprattutto perché aumenta la
secrezione di bile e per le sue
proprietà antinfiammatorie.
In medicina cinese, la curcuma est
utilizzata per »stimolare il sangue" e
far »circolare il Qi" (energia).
109. • Pianta erbacea rizomatosa vivace
del genere Curcuma
• Famiglia delle Zingiberacee.
• Dai suoi rizomi ridotti in polvere
si estrae l’omonima spezia.
CURCUMA
110. Originaria dell’India, del Bangladesh, dello
Sri Lanka e del Myanmar
L’India è il principale produttore,
con 400 000 tonnellate all’anno.
In sanscrito, la curcuma si chiama haridra.
E’ anche definita zafferano delle Indie.
In arabo, porta il nome di Kourkoum da cui
proviene anche il termine italiano.
Gli inglesi la chiamano turmeric che deriva
dal termine latino medioevale, terra
merita.
CURCUMA
111. • Spezie (curry)
• Colorante alimentare (E100)
• Colorante cutaneo e tessile
• la Curcuma longa è presente
nell’elenco delle piante
medicinali pubblicato nella Xa
edizione della farmacopea
francese.
CURCUMA: UTILIZZI
113. CURCUMA: COMPOSIZIONE
Su 100 g di parte edibile, la polvere di curcuma fornisce approssimativamente:
Acqua 11,4 g
Energia 1481 kJ (354 kcal)
Proteine 7,8 g
Lipidi 9,9 g
Glucidi 64,9 g (Amido : 45 à 55%)
Fibre alimentari 21,1 g
Ca 183 mg
Mg 193 mg
P 268 mg
Fe 41,4 mg
Zn 4,4 mg
Tiamina 0,15 mg
Riboflavina 0,23 mg
Niacina 5,14 mg
Folato 39 μg
Acido ascorbico 25,9 mg
114. CURCUMA: COMPOSIZIONE
I rizomi producono dal 2 al 7% di olio essenziale, color rosso arancio e leggermente
fluorescente.
I costituenti principali sono il zingiberene (25%) e i suoi derivati chetonici: il
turmerone (35%) e l’alfa-turmerone (deidroturmerone) (12%)
115. CURCUMA: COMPOSIZIONE
L’estrazione dal rizoma mediante
alcol etilico produce il 10% di
oleoresina, che contiene circa il
45% di curcumina e derivati, la
demetossicurcurmina e la
bisdemetossicurcumina, note con il
nome collettivo curcuminoidi.
Tali composti sono responsabili del
caratteristico colore giallo arancio
della curcuma, mentre l’olio
essenziale le conferisce il tipico
aroma e sapore.
118. Assorbimento delle curcumine
e biodisponibilità
Le virtù della curcuma sembrano dipendere
in gran parte dagli effetti della curcumina
In seguito all’ingestione la curcumina subisce delle
reazioni chimiche a livello del fegato, il che dà luogo a
quattro metaboliti (o derivati) :
• la tetraidrocurcumina,
• l’esaidrocurcumina,
• Il solfato di curcumina
• La curcumina glucuronide.
Il metabolita principale è la
tetraidrocurcumina.
119. Assorbimento delle curcumine
e biodisponibilità
la curcumina ha un pessimo
assorbimento nel tubo digerente
Ci vogliono più di 10 g al giorno per
osservare una piccola quantità di
curcumina nel sangue
La piperidina aumenta la
biodisponibilità della curcumina
riducendone la distruzione nel
fegato
piperina
120.
121. Soluzioni per aumentare
la biodisponibilità della curcumina
1. Aumentare il dosaggio:
1. Problema del costo per il paziente
2. Troppe compresse/capsule da prendere ogni giorno per
il paziente (8 -12 grammi al giorno).
2. Migliorare l’assorbimento della curcumina con l’aggiunta di
altre sostanze (adiuvanti):
1. Piperina
2. Lecitina
3. Soluzioni tecnologiche
1. Liposomi
2. Oli essenziali
3. Ciclodestrine
4. Micelle
122. 1. Fitosoma: lecitina
2. Oli naturali (+ piperina)
3. Ciclodestrine
4. Micelle (=Solubilizzanti)
Tecnologie per aumentare
la biodisponibilità della curcumina
123. I. Tecnologia del fitosoma
• I fitosomi sono palline di
grasso nelle quali è disciolta
la curcumina liposolubile fra
le estremità grasse della
lecitina di soia.
• Questi fitosomi possono
venire assorbiti dalla parete
intestinale.
Curcuminoidi
124. • Estratto naturale al 100%
• Combinazione di curcuminoidi + oli naturali
• Aggiunta di piperina
• Diversi studi clinici dimostrano che la biodisponibilità
aumenta rispetto alla curcumina non trattata.
II. Oli naturali
131. 1.Tubo digerente
e microbiota
• Protezione dello
stomaco(ulcera)
• Migliora la barriera
intestinale
• Una flora ottimale migliora
la biodisponibilità della
curcumina
132. La Curcuma è un rimedio ancestrale per l’acidità
gastrica, dal momento che stimola la secrezione di
muco e protegge così lo stomaco.
Inoltre attenua le nausee.
Encyclopédie des plantes médicinales. Identification, préparations,
soins. Paris : Larousse/VUEF 2001.-p.92.
Curcuma: Protezione mucosa gastrica
143. 2. Energia, mitocondrio
e stress ossidativo
• Stimola la biogenesi
mitocondriale
• La curcumina è un
potentissimo antiossidante
144. • Produzione di ATP
• Controllo del calcio cellulare
• Detossicazione
• Controllo dell’apoptosi
• Sintesi degli ormoni steroidei
Funzioni del mitocondrio
145.
146.
147.
148. Curcumina: uno degli antiossidanti
più potenti
Pubmed 18/11/2015
2367 pubblicazioni
La curcumina è dieci volte più antiossidante della vitamina E
149.
150.
151. 3. Acidi grassi
La curcuma aumenta la conversione
dell’acido alfalinolenico in acido
docosaesaenoico
153. Curcumina: tornare alle radici.
Shishodia S, Sethi G, Aggarwal BB.
Ann N Y Acad Sci. 2005 Nov;1056:206-17.
The use of turmeric, derived from the root of the plant Curcuma longa, for
treatment of different inflammatory diseases has been described in Ayurveda and
in traditional Chinese medicine for thousands of years. The active component of
turmeric responsible for this activity, curcumin, was identified almost two centuries
ago. Modern science has revealed that curcumin mediates its effects by modulation
of several important molecular targets, including transcription factors (e.g., NF-
kappaB, AP-1, Egr-1, beta-catenin, and PPAR-gamma), enzymes (e.g., COX2, 5-LOX,
iNOS, and hemeoxygenase-1), cell cycle proteins (e.g., cyclin D1 and p21), cytokines
(e.g., TNF, IL-1, IL-6, and chemokines), receptors (e.g., EGFR and HER2), and cell
surface adhesion molecules. Because it can modulate the expression of these
targets, curcumin is now being used to treat cancer, arthritis, diabetes, Crohn's
disease, cardiovascular diseases, osteoporosis, Alzheimer's disease, psoriasis, and
other pathologies. Interestingly, 6-gingerol, a natural analog of curcumin derived
from the root of ginger (Zingiber officinalis), exhibits a biologic activity profile
similar to that of curcumin. The efficacy, pharmacologic safety, and cost
effectiveness of curcuminoids prompt us to "get back to our roots."
154. Curcumin, an atoxic antioxidant and natural NFkappaB, cyclooxygenase-2,
lipooxygenase, and inducible nitric oxide synthase inhibitor: a shield against
acute and chronic diseases.
Bengmark S.
JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2006 Jan-Feb;30(1):45-51.
BACKGROUND: The world suffers a tsunami of chronic diseases, and a typhoon of acute illnesses,
many of which are associated with the inappropriate or exaggerated activation of genes involved in
inflammation. Finding therapeutic agents which can modulate the inflammatory reaction is the
highest priority in medical research today. Drugs developed by the pharmaceutical industry have
thus far been associated with toxicity and side effects, which is why natural substances are of
increasing interest. METHODS: A literature search (PubMed) showed almost 1500 papers dealing
with curcumin, most from recent years. All available abstracts were read. Approximately 300 full
papers were reviewed. RESULTS: Curcumin, a component of turmeric, has been shown to be non-
toxic, to have antioxidant activity, and to inhibit such mediators of inflammation as NFkappaB,
cyclooxygenase-2 (COX-2), lipooxygenase (LOX), and inducible nitric oxide synthase (iNOS).
Significant preventive and/or curative effects have been observed in experimental animal models of
a number of diseases, including arteriosclerosis, cancer, diabetes, respiratory, hepatic, pancreatic,
intestinal and gastric diseases, neurodegenerative and eye diseases. CONCLUSIONS: Turmeric,
an approved food additive, or its component curcumin, has shown surprisingly beneficial effects in
experimental studies of acute and chronic diseases characterized by an exaggerated inflammatory
reaction. There is ample evidence to support its clinical use, both as a prevention and a treatment.
Several natural substances have greater antioxidant effects than conventional vitamins, including
various polyphenols, flavonoids and curcumenoids. Natural substances are worth further
exploration both experimentally and clinically.
155. Oral Administration of Diferuloylmethane (Curcumin) Suppresses Proinflammatory
Cytokines and Destructive Connective Tissue Remodeling in Experimental Abdominal
Aortic Aneurysms.
Parodi FE, Mao D, Ennis TL, Pagano MB, Thompson RW.
Ann Vasc Surg. 2006 May 19
Chronic transmural inflammation and proteolytic destruction of medial elastin are key
mechanisms in the development of abdominal aortic aneurysms (AAAs). Diferuloylmethane
(curcumin) is a major component of the food additive tumeric, which has been shown to have
anti-inflammatory properties. To determine if ingestion of curcumin influences aneurysmal
degeneration, C57Bl/6 mice underwent transient elastase perfusion of the abdominal aorta to
induce the development of AAAs, followed by daily oral gavage with 100 mg/kg curcumin (n = 36)
or water alone (n = 31). By 14 days, mice in the control group developed a mean increase in
aortic diameter of 162.8 +/- 4.6% along with a dense mononuclear inflammation and destruction
of medial elastin. By comparison, the mean increase in aortic diameter in the curcumin-treated
group was only 133.2 +/- 5.2% (p < 0.0001). Although aortic wall inflammation was similar
between the groups, the structural integrity of medial elastin was significantly greater in
curcumin-treated mice. Curcumin-treated mice also exhibited relative decreases in aortic tissue
activator protein-1 and nuclear factor kappaB DNA binding activities and significantly lower aortic
tissue concentrations of interleukin-1beta (IL-1beta), IL-6, monocyte chemoattractant protein-1,
and matrix metalloproteinase-9 (all p < 0.05). These data demonstrate for the first time that oral
administration of curcumin can suppress the development of experimental AAAs, along with
structural preservation of medial elastin fibers and reduced aortic wall expression of several
cytokines, chemokines, and proteinases known to mediate aneurysmal degeneration. The
possibility that dietary ingestion of curcumin may have a beneficial effect in degenerative aortic
aneurysms warrants further consideration.
156. Attività immunomodulante della curcumina.
Antony S, Kuttan R, Kuttan G.
Immunol Invest. 1999 Sep-Dec;28(5-6):291-303.
Curcumin, an active ingredient present in Curcuma longa, was analysed for the
immunomodulatory activity in Balb/c mice. Curcumin administration was found
to increase the total WRC count (15,290) significantly on the 12th day Group of
animals treated with vehicle alone showed results similar to that of normal
animal (10,130 on 12th day). Curcumin increased the circulating antibody titre
(512) against SRBC. Curcumin administration increased the plaque forming
cells (PFC) in the spleen and the maximum number of PFC was observed on
the 6th day (1,130 PFC/10(6) spleen cells) after immunization with SRBC. Rone
marrow cellularity (16.9x10(6) cells/femur) and alpha-esterase positive cells
(1,622/4000 cells) were also enhanced by Curcumin administration. A
significant increase in macrophage phagocytic activity was also observed in
Curcumin treated animals (P<0.001). These results indicate the
immunostimulatory activity of Curcumin.
157. 6. Insulina - Glucosio
• Ottimizza la sensibilità
all’insulina
• Inibitore del NFKB
172. La curcumina inibisce la proliferazione delle cellule
tumorali ma non quella delle cellule normali
173.
174.
175. I diversi livelli di target di segnalizzazione oncogenica controllati dalla curcumina
Curcuma e cancro
176. I target della curcumina coinvolti nel cancro
Curcuma e cancro
177.
178.
179. Effects of curcumin and quercetin on polyp number
and polyp size in patients with familial adenomatous
polyposis [reprinted from Clinical Gastroenterology
and Hepatology, vol 4, Cruz–Correa et al,2006)
180. Serum PSA levels at the baseline (pre) and after
administration of isoflavones (40 mg/day) and
curcumin (100 mg/day) supplements or placebo
(post) for 6 months in participants with PSA < 10 or
PSA ≥10 [reprinted with permission from Ide et al.,
(2010), Prostate, John Wiley and Sons (22)]
181. Curcuma e HER-2
• L’HER2 è una proteina
• Il gene che la codifica è un
• proto-oncogeno chiamato HER2/neu.
• Il gene è spesso amplificato in certi
tumori (cancro al seno)
• L’Her2 è il target dell’erceptina
• La curcuma induce la degradazione
dell’HER2
185. Curcuma e chemioterapia
Chemiosensibilizzazione in vivo
Aumenta gli effetti inibitori di crescita del celecoxib contro le cellule del cancro colorettale nei ratti
Migliora gli effetti antitumorali dell’oxaliplatino contro il cancro colorettale nei topi
Potenzia certe attività antitumorali della gemcitabina contro il cancro pancreatico nei topi
Potenzia l’attività antitumorale del docetaxel contro il cancro dell’ovaio nei topi
Migliora gli effetti antitumorali della gemcitabina contro il cancro della prostata nei topi
186.
187.
188.
189.
190.
191.
192.
193.
194.
195. • La glicoproteina-P (P-gp) è una proteina
transmembrana di 170 kilodalton che lega l'ATP.
• E’ membro della famiglia dei trasportatori ABC
(ATP binding cassette).
• E’ prodotta dai geni MDR (multi drug resistance).
Nell’uomo troviamo due isoforme di questa
proteina (MDR1 e MDR2).
• L’isoforma MDR1, coinvolta nel fenotipo di
resistenza pleiotropica ai farmaci, viene chiamata
anche P-gp.
• La curcumina inibisce l’espressione del gene
MDR-1, aumentando così la sensibilità delle
cellule tumorali alla chemioterapia.
Curcuma e proteina P-gP
207. I dieci effetti neuroprotettivi della curcumina
Specie reattive dell’ossigeno
Induzione di citochine proinfiammatorie
Produzione di peptidi beta-amiloidi
Aggregati di amiloidi
Accumulo di proteine mal replicate
Neurotossicità
Eccitotossicità
Particelle tossiche
Perdita neuronale
LIMITI MECCANISMO
Inibizione di AP-1, NF-kB, istone
acetiltransferasi (HAT)
Scavenger, chela i metalli, induce enzimi
difensivi
Abbassa il colesterolo, induce il gene BACE-1
Inibisce l’aggregazione
Potenzia le proteine di shock termico
Via JNK
Induzione della COX-2 via AP-1, NF-kB
Induttore di enzimi di fase II-dell’HO-1
Aumenta la clearance dei fagociti
Stimola la neurogenesi
Tossicità
217. Evoluzione del dolore con il passare del tempo dopo assorbimento di curcuma
fosfolipidica, paracetamolo o farmaco antinfiammatorio. Punteggio del dolore: 0, assenza
di dolore; 1, dolore appena percepibile; 2, dolore moderato; 3, dolore forte; 4, dolore
insopportabile
La curcuma contro i dolori cronici
225. Diversi studi clinici di fase I hanno
indicato che la curcumina è ben
tollerata se viene consumata in dosaggi
fino a 12 g/ giorno.
Questi dati sono stati confermati da una
ricerca in cui si sono somministrate dosi
crescenti di curcumina per determinare
i dosaggi massimi in termini di
tollerabilità e sicurezza di impiego.
Curcuma e tollerabilità
226. Le curcuma va somministrata con precauzione o evitata:
Nelle donne incinte e nei bambini piccoli.
In caso di litiasi biliare.
Nei pazienti in cura con antipiastrinici e anticoagulanti (doppio
utilizzo e doppio effetto a causa della cumarina).
.
Curcuma: rischi e precauzioni
229. Nutrition and immunology: from the clinic to cellular biology and back again.
Chandra RK. Proc Nutr Soc. 1999
Aug;58(3):681-3.
Diet and immunity have been known to be linked to each other for centuries. In the
last 30 years systematic studies have confirmed that nutrient deficiencies impair
immune response and lead to frequent severe infections resulting in increased
mortality, especially in children. Protein-energy malnutrition results in reduced
number and functions of T-cells, phagocytic cells and secretory immunoglobulin A
antibody response. In addition, levels of many complement components are
reduced. Similar findings have been reported for moderate deficiencies of individual
nutrients such as trace minerals and vitamins, particularly Zn, Fe, Se, vitamins A,
B6, C and E. For example, Zn deficiency is associated with profound impairment of
cell-mediated immunity such as lymphocyte stimulation response, decreased
CD4+:CD8+ cells, and decreased chemotaxis of phagocytes. In addition, the level
of thymulin, which is a Zn-dependent hormone, is markedly decreased. The use of
nutrient supplements, singly or in combination, stimulates immune response and
may result in fewer infections, particularly in the elderly, low-birth-weight infants
and malnourished critically-ill patients in hospitals. The interactions between
nutrition and the immune system are of clinical, practical and public health
importance.
233. PRESA IN CARICO NUTRIZIONALE E FUNZIONALE DELLE
MALATTIE DISIMMUNITARIE
• Ridurre il rischio di ingresso di antigeni non ostili
Digestione, Barriera intestinale
• Ridurre l’intensità della reazione infiammatoria
Equilibrio AA/EPA, Regolatori del NFKB
• Impedire l’accumulo delle lesioni ossidative e carbonili
inflitte ai tessuti attaccati
Antiossidanti
• Aumentare l’immunotolleranza:
Probiotici, Vitamina D
239. Probiotics in primary prevention of atopic disease: a randomised
placebo-controlled trial.
Kalliomaki M, Salminen S, Arvilommi H, Kero P, Koskinen P, Isolauri E.
Lancet 2001 Apr 7;357(9262):1076-9
BACKGROUND: Reversal of the progressive increase in frequency of atopic disease
would be an important breakthrough for health care and wellbeing in western
societies. In the hygiene hypothesis this increase is attributed to reduced microbial
exposure in early life. Probiotics are cultures of potentially beneficial bacteria of the
healthy gut microflora. We assessed the effect on atopic disease of Lactobacillus GG
(which is safe at an early age and effective in treatment of allergic inflammation and
food allergy). METHODS: In a double-blind, randomised placebo-controlled trial we
gave Lactobacillus GG prenatally to mothers who had at least one first-degree
relative (or partner) with atopic eczema, allergic rhinitis, or asthma, and postnatally
for 6 months to their infants. Chronic recurring atopic eczema, which is the main
sign of atopic disease in the first years of life, was the primary endpoint. FINDINGS:
Atopic eczema was diagnosed in 46 of 132 (35%) children aged 2 years. Asthma was
diagnosed in six of these children and allergic rhinitis in one. The frequency of atopic
eczema in the probiotic group was half that of the placebo group (15/64 [23%]
vs31/68 [46%]; relative risk 0.51 [95% CI 0.32-0.84]). The number needed to treat
was 4.5 (95% CI 2.6-15.6). INTERPRETATIONS: Lactobacillus GG was effective in
prevention of early atopic disease in children at high risk. Thus, gut microflora might
be a hitherto unexplored source of natural immunomodulators and probiotics, for
prevention of atopic disease.
Il Lactobacillus GG si è dimostrato efficace nella prevenzione
della malattia atopica precoce nei bambini ad alto rischio.
Pertanto la microflora intestinale potrebbe rappresentare una
fonte finora inesplorata di immunomodulatori naturali e
probiotici, per la prevenzione della malattia atopica.
240. Anti-inflammatory effects of bifidobacteria
by inhibition of LPS-induced NF-kappaB
activation.
Riedel CU, Foata F, Philippe D, Adolfsson O, Eikmanns BJ, Blum S.
Microbiology Department and Alimentary Pharmabiotic Centre, University
College Cork, Cork, Ireland. c.riedel@ucc.ie.
World J Gastroenterol. 2006
AIM: Different strains of bifidobacteria were analysed for their effects on HT-29
intestinal epithelial cells (IECs) in in vitro models both of the non-inflamed and
inflamed intestinal epithelium. METHODS: A reporter gene system in HT-29
cells was used to measure levels of NF-kappaB activation after challenge with
bifidobacteria or after bacterial pre-treatment following LPS challenge. IL-8
protein and pro-inflammatory gene expression was investigated using normal
HT-29 cells. RESULTS: None of the bifidobacteria tested induced activation of
nuclear factor kappaB (NF-kappaB) indicating that bifidobacteria themselves
do not induce inflammatory events in IECs. However, six out of eight
bifidobacteria tested inhibited lipopolysaccharide- (LPS-) induced NF-kappaB
activation in a dose- and strain-dependent manner. In contrast, NF-kappaB
activation in response to challenge with tumor necrosis factor-alpha (TNF-
alpha) was affected by none of the tested bifidobacteria, indicating that the
inhibitory effect of bifidobacteria is specific for LPS-induced inflammation in
IECs. As shown with two of the six inhibition-positive bifidobacteria, LPS-
induced inhibition of NF-kappaB activation was accompanied by a dose-
dependent decrease of interleukin 8 (IL-8) secretion and by lower mRNA levels
for IL-8, TNF-alpha, cyclooxygenase 2 (Cox-2), and intercellular adhesion
molecule 1 (ICAM-1). CONCLUSION: Some strains of bifidobacteria are
effective in inhibiting LPS-induced inflammation and thus might be appropriate
candidates for probiotic intervention in chronic intestinal inflammation.
244. The role of fish oils in the treatment of rheumatoid arthritis.
Cleland LG, James MJ, Proudman SM.
Rheumatology Unit, Royal Adelaide Hospital, Adelaide, South Australia, Australia.
Drugs. 2003;63(9):845-53.
Fish oils are a rich source of omega-3 long chain polyunsaturated fatty acids (n-3 LC
PUFA). The specific fatty acids, eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic acid, are
homologues of the n-6 fatty acid, arachidonic acid (AA). This chemistry provides for antagonism
by n-3 LC PUFA of AA metabolism to pro-inflammatory and pro-thrombotic n-6 eicosanoids, as
well as production of less active n-3 eicosanoids. In addition, n-3 LC PUFA can suppress
production of pro-inflammatory cytokines and cartilage degradative enzymes.In accordance with
the biochemical effects, beneficial anti-inflammatory effects of dietary fish oils have been
demonstrated in randomised, double-blind, placebo-controlled trials in rheumatoid arthritis (RA).
Also, fish oils have protective clinical effects in occlusive cardiovascular disease, for which
patients with RA are at increased risk.Implementation of the clinical use of anti-inflammatory
fish oil doses has been poor. Since fish oils do not provide industry with the opportunities for
substantial profit associated with patented prescription items, they have not received the
marketing inputs that underpin the adoption of usual pharmacotherapies. Accordingly, many
prescribers remain ignorant of their biochemistry, therapeutic effects, formulations, principles of
application and complementary dietary modifications. Evidence is presented that increased
uptake of this approach can be achieved using bulk fish oils. This approach has been used with
good compliance in RA patients. In addition, an index of n-3 nutrition can be used to provide
helpful feedback messages to patients and to monitor the attainment of target levels.Collectively,
these issues highlight the challenges in advancing the use of fish oil amid the complexities of
modern management of RA, with its emphasis on combination chemotherapy applied early.
Gli effetti biochimici, anti-infiammatori interessanti sono stati
mostrati con gli oli alimentari di pesce in studi randomizzati, in
doppio cieco contro placebo nell'artrite reumatoide (RA). Gli oli di
pesce mostrano anche effetti protettivi contro le patologie
cardiovascolari occlusive. L’ uso clinico di oili di pesce in dosi che
garantiscono un’attività anti-infiammatoria di oli di pesce è limitato.
Gli oli di pesce non forniscono la possibilità di profitto notevole
come quelli associati con prodotti brevettabili e quindi ricevono
minori investimenti su ricerca e marketing. Come risultato, molti
medici rimangono inconsapevoli del loro biochimica, effetti
terapeutici, formulazioni, i principi di applicazione.
247. Vitamin D: a natural inhibitor of multiple sclerosis.
Hayes CE.
Proc Nutr Soc. 2000 Nov;59(4):531-5.
Inheriting genetic risk factors for multiple sclerosis (MS) is not sufficient to cause this demyelinating
disease of the central nervous system; exposure to environmental risk factors is also required. MS
may be preventable if these unidentified environmental factors can be avoided. MS prevalence
increases with decreasing solar radiation, suggesting that sunlight may be protective in MS. Since
the vitamin D endocrine system is exquisitely responsive to sunlight, and MS prevalence is highest
where environmental supplies of vitamin D are lowest, we have proposed that the hormone, 1, 25-
dihydroxycholecalciferol (1,25-(OH)2D3), may protect genetically-susceptible individuals from
developing MS. Evidence consistent with this hypothesis comes not only from geographic studies,
but also genetic and biological studies. Over-representation of the vitamin D receptor gene b allele
was found in Japanese MS patients, suggesting it may confer MS susceptibility. Fish oil is an
excellent vitamin D source, and diets rich in fish may lower MS prevalence or severity. Vitamin D
deficiency afflicts most MS patients, as demonstrated by their low bone mass and high fracture
rates. However, the clearest evidence that vitamin D may be a natural inhibitor of MS comes from
experiments with experimental autoimmune encephalomyelitis (EAE), a model of MS. Treatment of
mice with 1,25-(OH)2D3 completely inhibited EAE induction and progression. The hormone
stimulated the synthesis of two anti-encephalitogenic cytokines, interleukin 4 and transforming
growth factor beta-1, and influenced inflammatory cell trafficking or apoptosis. If vitamin D is a
natural inhibitor of MS, providing supplemental vitamin D to individuals who are at risk for MS would
be advisable.
252. Motivo della visita:
Dall’età di 21 anni la paziente soffre di
molteplici forme allergiche (eczema, rinite,
asma).
Nonostante le numerose indagini intraprese da
diversi specialisti, inclusi quelli degli istituti
universitari, non si è arrivati a individuare le
cause del problema. Il trattamento si è basato
essenzialmente sulla corticoterapia locale e
sistemica.
Paziente 33 anni
253. Anamnesi
Anamnesi famigliare:
Padre, 72 anni, asmatico
Madre morta a 43 anni in seguito a un cancro al seno.
Due fratelli, uno in buona salute l’altro asmatico.
Anamnesi personale:
Nell’infanzia nessun problema particolare (ma non è stata allattata al
seno)
Pubertà a 12 anni
Episodi di eczema verso i 13-14 anni
254. Anamnesi (continua)
Anamnesi personale:
Segretaria
Sposata, due figli di cui uno allergico ai latticini.
Fuma qualche sigaretta al giorno.
Si descrive ansiosa e stressata.
Appetito buono
Stitichezza di media entità
Dieta:
Ricca di grassi animali e latticini
Poco pesce.
258. CONCLUSIONI:
• Leaky Gut Syndrome
• Disbiosi (micosi)
• Sensibilizzazione alimentare
• Carenza di acidi grassi omega-3
• Carenza di desaturasi
• Carenza di zinco
• Carenza di vitamina A
259. TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
Eliminato il latte vaccino
Aumento del consumo di frutta e verdura (tranne
banane)
3 volte a settimana pesce grasso
Mangiare lentamente e masticare bene
260. Pufagenics
1 Cap/giorno o Pufagenics liquid un cucchiaino al giorno
TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
Probactiol Plus protect air
3 x 2 al giorno
Nutrimonium
1 x al giorno
CurcuDyn
2 - 4 x al giorno
262. • Apporto nutritivo di base
• Permeabilità intestinale
• Flora intestinale
• Deficit nutrizionali
• Scientificamente documentato
• Facile da usare
1 porzione al giorno ( >12 anni)
½ porzione al giorno (6-12 anni)
• Composizione completa
• L-glutammina
• Pre e probiotici
• Vitamine & minerali
• Antiossidanti
• Gusto gradevole
•Dolcificato con Stevia
Per un nuovo inizio
263. Ingredienti per porzione (2 misurini o una bustina)
Uso:
1 porzione al giorno, da mescolare con yogurt, budino, latte (di riso o soia),
succo di frutta o altre bevande.
Per un nuovo inizio
266. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
“8 milioni di Italiani soffrono di problemi alle articolazioni”
Hai problemi alle articolazioni?
InvecchiamentoSovraccarico
Obesità Esercizio fisico/sport
Cadute / traumatismiInterventi chirurgici
menisco anca dorso
267. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
• dopo sforzi fisici prolungati o instensi
(mancanza di allenamento)
• sensazione di rigidità
• posture scorrette
• stress
Come individuare il paziente?
Dolorabilità a muscoli e legamenti
• artrosi/ poliartrite reumatoide
• sensazione di rigidità a spalle e dorso
• il corpo ha perso flessibilità
• dolorabilità iniziando le attività al mattino
• difficoltà a salire e scendere le scale
• sensazione di gonfiore alle articolazioni
• difficoltà negli sforzi fisici
Dolorabilità articolare
268. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
Precauzioni nei pazienti >70 anni
Problemi gastrici e intestinali
Rischio di ulcera gastrica
e sanguinamento
Rischio maggiore di disturbi cardiovascolari
Prudenza nell’uso contemporaneo
di anti-coagulanti orali
Rischio di insufficienza renale
Rischio antinfiammatori (FANS)?
“Gli utilizzatori di FANS hanno
ulcere sintomatiche complicate 3-4
volte più frequentemente rispetto
ai non utilizzatori” 2
“La maggior parte dei classici FANS
possono aumentare il rischio di
incidente trombotico cardiovascolare”3
“Disturbi gastrici e intestinali
compaiono nel 10 - 30%
degli utilizzatori di FANS” 1
1-2Nederlandse Huisartsen Genootschap – pijnbestrijding: farmacotherapeutische richtlijn
3Cannon 2006, Chan 2006, Helin-Salmivaara 2006, Kearney 2006, McGettigan 2006
“Nel caso di una funzione renale ridotta
l’utilizzo di FANS può portare ad
insufficienza renale acuta e/o ritenzione di
liquidi o sale”
“L’uso dei FANS nei pazienti oltre
i 70 anni richiede precauzioni e
può essere controindicato” 1
269. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
Curcumina :
Efficacia scientificamente provata
Chandran et al.
A Randomized, pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin
in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719–1725
Gamal Ramadan and Omar El-Menshawy
Protective effects of ginger-tumeric rhizomes mixture
on joint inflammation, atherogenesis, kidney dysfunction
and other complications in a rat model of human rheumatoid arthritis
Kuptniratsaikul V et al.
Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared
with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study.
Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8
Riduzione dei sintomi dell’artrite
Effetto sul dolore paragonabile a
quello dei FANS
Miglioramento della mobilità
Riduzione significativa
• Dolorabilità alle articolazioni
• Gonfiore articolare
• Disease Activity Score
Kuptniratsaikul V et al.
Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared
with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study.
Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8
270. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
23
24
25
26
27
28
29
0
5
10
15
20
0
5
10
15
20
“Uno studio pilota randomizzato, mirato a valutare l’efficacia e la
sicurezza della curcumina in pazienti affetti da poliartrite
reumatoide.“
Chandran et al. A Randomized, Pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719–
1725.
° n = 45 : curcumina n =15 ; diclofenac n = 15 ; curcumina et diclofenac n = 15
° Studio pilota singolo cieco, randomizzato (proof-of-principle)
° Durata 8 settimane, 1000 mg di curcumina (tecnologia BCM-95) e 100 mg diclofenac
Efficacia della curcuma vs. FANS (diclofenac )
Tassodisedimentazioneeritrocitaria(ESR)
- 11% - 8%
Riduzione significativa del
Disease Activity Score (DAS)
Riduzione significativa della
Dolorabilità articolare
- 83%
- 69%
- 97% - 89%
Riduzione significativa del
gonfiore articolare
%Incidenza
%Incidenza
Inizio del trattamento
Fine del trattamento
Curcumina Diclofenac
1000 mg 100 mg
(equivalente < 1 cps. CurcuDyn)
p < 0.05 p < 0.05 p < 0.05
Curcumina Diclofenac
1000 mg 100 mg
(equivalente < 1 cps. CurcuDyn)
Curcumina Diclofenac
1000 mg 100 mg
(equivalente < 1 cps. CurcuDyn)
271. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
280
290
300
310
320
330
340
350
360
Ibuprofen Curcumina
° n = 367 : estratto di cucruma n = 182 ; ibuprofen n = 185
° Dopo 4 settimane 1500 mg curcumina(2 capsule 3x/die) e 1200 mg ibuprofen (2 capsule 3x/die).
° In questo studio è stato utilizzato un estratto di curcuma semplice.
Mobilità
Stessa distanza percorsa in 6 minuti
(misurata all’inizio e dopo 4 settimane)
p = 0,010
Numerodimetri
Dolore
Anche lenitivo
(misurato all’inizio e dopo 4 settimane)
0
1
2
3
4
5
6
Ibuprofen Curcumina
p = 0,018
%Incidenza
1200 mg 1500 mg
(equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn)
1200 mg 1500 mg
(equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn)
- 41%
+ 14% + 11%
Efficacité du curcuma versus AINS (ibuprofen)
“Efficacia e sicurezza della curcuma in confronto a
ibuprofene in pazienti con artrosi del ginocchio: uno
studio multicentrico.“
Kuptniratsaikul V et al. Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared with ibuprofen in patients with knee
osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8.
Nouvelle
étude
Publication
Mars 2014
Inizio trattamento
Dopo 4 settimane
- 39%
272. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
La combinazione tra curcuma e zenzero è efficace come un
FANS (indometacina) ?
Obiettivo: verificare se la miscela di curcumina e zenzero può migliorare la
sintomatologia dell’artrite.
Metodologia:
3 gruppi: FANS (Indometacina) vs. 200 mg (CG) vs. 400 mg (CG)
Risultati:
Arthritic score
14d
Arthritic score
28d
FANS
(Indometacina)
39.6% 50%
200 mg 41.7% 58.3%
400 mg 52.1% 78.6%
0
4
8
12
16
7 giorni 14 giorni 28 giorni
Controllo (dopo trattamento) Indometacina
200 mg curcumina +zenzero 400 mg curcumina+zenzero
- 78,6%- 52%Arthriticscore
273. Ogni nuova verità
scientifica non trionfa
convincendo i suoi
avversari mediocri e
facendo vedere loro la luce,
piuttosto perché gli
oppositori muoiono e
vengono sostituiti da una
nuova generazione per la
quale tale verità è
famigliare.
Max Planck (1858 - 1947)