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CURCUMA :
LA RADICE D’ORO DELLA NOSTRA SALUTE
Vincent Castronovo, M.D.,Ph.D.
Aprile 2016
La Medicina funzionale e
nutrizionale: l’autentica
medicina ippocratica
“Primum non nocere”
Ippocrate (460-370 a.C.)
Nel 400 avanti Cristo,
Ippocrate raccomandava già di considerare
l’alimentazione come prima medicina
" L'alimentazione serve sia a
ristabilire la salute sia a conservarla
in chi sta bene. »
“Tutte le malattie hanno inizio
nell’intestino”
Ippocrate (460-370 a.C.)
Le malattie croniche:
epidemia e minaccia
globale
Le malattie croniche
Le malattie croniche
http://www.who.int/chp/chronic_disease_report/part1/fr/index.html
Nel 2005 35 000 000 di persone sono morte per malattie croniche
Le malattie croniche
Prevenzione delle malattie
croniche:
un investimento
di importanza vitale
All’origine delle principali malattie croniche troviamo fattori di rischio
comuni e modificabili. Sono questi fattori a giustificare la grande
maggioranza dei decessi per malattia cronica che colpiscono uomini e
donne di tutte le età, ovunque nel mondo. Parliamo di:
alimentazione malsana
sedentarietà
tabagismo
Le malattie croniche:
fattori di rischio
Tubo digerente
Microbiota
Energia
Mitocondri
Stress Ossidativo
Acidi grassi Fegato
Detossicazione
Immunità
Infiammazione
Insulina
Glucosio
Cuivre
VIT B12
Metalli
Minerali
Vitamine
I 7 pilastri della Medicina nutrizionale e
funzionale
Immunità e
Infiammazion
e
MANGIARE
SENZA ESSERE
MANGIATI
Difesa
LIVELLO I
Le barriere
LIVELLO II
Immunità Innata
LIVELLO III
Immunità
Specifica
PRIMA LINEA DI DIFESA
BARRIERE
Le barriere
Prima linea di difesa, le barriere
naturali rappresentano un ostacolo
contro l’invasione degli intrusi.
Soltanto gli agenti patogeni sono in
grado di superarle.
Il non rispetto dell’integrità delle
barriere provoca l’ingresso nel
nostro organismo di agenti inerti
cioè macromolecole che saranno
considerate alla stregua di agenti
patogeni e diventeranno oggetto di
reazione da parte dei nostri sistemi
difensivi.
PELLE
+/- 2 m2
Epitelio respiratorio
2 m2
Alveoli polmonari
130 m2
BARRIERA
INTESTINALE
1000 m2
5µm
BARRIERA
INTESTINALE
LEAKY GUT
FLORA
INTESTINALE
SUCCESSIVE LINEE DIFENSIVE
Il nemico è penetrato nel
nostro territorio!
SUCCESSIVE LINEE
DIFENSIVE
Cellule
Citochine/Chemochine
Fattori solubili
La guerra
NOZIONE DI IMPORTANZA
FONDAMENTALE
I sistemi di difesa innati e
adattativi si sono sviluppati in
base al principio per cui solo i
veri nemici predatori sono in
grado di attraversare le barriere.
L’esercito di cellule difensive…
Citochine
Agenti di comunicazione
intercellulare
Immunità innata
Immunità innata (naturale, aspecifica)
La risposta all’invasione ha bisogno di 3
elementi:
Riconoscimento
Eliminazione
Comunicazione
Riconoscimento dei
microrganismi da parte del
sistema immunitario innato
Immunità innata
 Cellule dendritiche
 Macrofagi
 Polinucleati
 Enterociti
Immunità innata
DC
MF
PN
Un gioco sempre uguale di recettori
invariati rispetto alle molecole dei batteri
Gram- Lipopolisaccaridi (LPS)
Gram+ Peptidoglicani
Acido lipoteicoico
Funghi Mannani
Immunità innata
PAMPS:
Pathogen Associated Molecular Patterns
La tolleranza intrinseca al self
dell’immunità naturale è stata acquisita
dopo centinaia di milioni di anni di
evoluzione in seguito ai quali si sono
selezionati dei recettori capaci di
distinguere i sottoprodotti batterici dai
sottoprodotti del self…
Immunità innata
Limiti
 Repertorio antibatterico limitato
 Nessun adattamento alle mutazioni batteriche
 Nessuna percezione dei batteri intracellulari
Immunità innata
Immunità innata
I PAMPS sono riconosciuti da recettori sulla superficie delle
cellule del sistema immunitario innato, i PRMs e PRRs(
Pattern-Recognition molecole/recettori)
Recettori di endocitosi
Recettori del mannosio dei macrofagi
Proteine di secrezione
CRP
Recettore di segnalizzazione
La famiglia dei recettori TOLL (TLR)
Recettori TOLL:
Recettori dei PAMPS
RECETTORI
TOLL
Ricezione del segna
Chinasi
Agenti di comunicazione intracellulare
Enzimi che traducono l’informazione
proveniente dall’esterno al fine di
coordinare una risposta cellulare
appropriata.
Chinasi
Cosa fanno?
Fattore trascrizionale
Capo controllo
dell’immunità e
dell’infiammazione
NF-kB
GENE A
Start Stop
Elementi
di controllo
Segnali
A
A
A A
A
A
A
A
RNA
messaggero
Proteine
IL FATTORE DI TRASCRIZIONE NF-kB
Trascrizione
Traduzione
FATTORI DI
TRASCRIZIONE
NF-kB
Il signore della guerra
I-kB
Il signore della pace
NF-kB
Induttori di NF-kB
Geni la cui trascrizione è sotto il controllo del NF-kB
NF-kB
IKK
Chinasi che controlla l’infiammazione
IKK e attivazione del NF-kB
Le armi del nostro
sistema di difesa
Difese aspecifiche
Umorali
La CRP è stata isolata da Tillett e Frances nel 1930 (Rockefeller
University), nel siero di pazienti che presentavano uno stato
infiammatorio acuto.
Questa proteina reagiva al polisaccaride C dello pneumococco.
La CRP è un marcatore precoce, sensibile e specifico della reazione
infiammatoria e aumenta proporzionalmente alla sua intensità.
Compare nelle sei ore successive all’esordio dell’ infiammazione
acuta. Il tasso aumenta ed è massimo dopo due giorni.
In presenza di calcio, la CRP si lega specificamente ai residui di
fosfocolina della parete dei batteri.
La CRP attiva per questo tramite la via classica del complemento in
assenza di anticorpi e opsonizza i leganti in previsione della loro
fagocitosi.
Proteina C-reattiva
Il complemento
La fagocitosi
Fagociti
Oxygen Dependent Myeloperoxidase
dependent reactions
H2O2 + O2
-2O2
-
+ 2H+
Superoxide dismutase
H2 O2 + Cl
-
myeloperoxidase
OCl
-
+ H2O
H2O + O2
-2 H2 O2
catalase
2OCL
-
+ H2O 1O2
-
+ Cl
-
+ H2O
Produzione di radicali liberi
La reazione infiammatoria è un processo
fisiologico indispensabile alla sopravvivenza
del nostro organismo costantemente
esposto all’aggressione di organismi
batterici, agenti fisici e chimici …
L’infiammazione è il campo di
battaglia in cui le nostre difese
specifiche e aspecifiche
combattono il nemico.
DIFESA
INFIAMMAZIONE
LIVELLO I
Le barriere
LIVELLO II
Immunità innata
LIVELLO III
Immunità
specifica
Immunità adattativa
Immunità
adattativa
• Là dove ha luogo la maggior parte
dell’azione evolutiva
• Dipende dal contatto tra le cellule ospiti e
gli antigeni (anticorps generation)
• Due categorie principali di risposte :
immunità umorale e immunità cellulare
Difesa specifica:
Il sistema immunitario
Il sistema immunitario
INNATO
ADATTATIVO
Immunità adattativa
L’immunità adattativa
ricorre alle stesse armi
dell’immunità innata
Gli anticorpi
I linfociti T
• 2 popolazioni principali
CD4+: Direttori d’orchestra della
risposta immunitaria adattativa
CD8+: Partecipano all’immunità
cellulare
(citotossicità)
• Circolazione permanente tra il sangue
e gli organi linfoidi secondari
• Cellula T naive prima dell’incontro
con l’Ag specifico. Dopo l’incontro si
parla di cellula T effectrice armata
• I LT naive circolano in permanenza tra gli organi linfatici
secondari all’incontro con l’Ag specifico
• LT CD4+ sono programmati per diventare cellule secretrici di
citochine e cellule memoria
• LT CD8+ sono programmati per diventare delle cellule
effettrici citotossiche (CTL CD8+) e delle cellule memoria
I linfociti T
I linfociti B completano la maturazione
diventando immunocompetenti nel midollo
osseo
.
Linfociti B
Figure 9-1 part 1 of 2Linfociti B
Immunità specifica
Le risposte alle cellule B si
concentrano sui patogeni al di fuori
delle cellula; le risposte alle cellule
T si concentrano sui patogeni
intracellulari
Mucose
e immunità
Immunità mucosale
(tonsille, adenoidi, placche di Peyer,
appendice, linfonodi mesenterici)
mucus no mucus here mucus
Un sistema immunitario a compartimenti
che è, in un certo qual modo, separato
dal SI sistemico
Transcytose des antigènes
Le IgA polimeriche rappresentano l’immunità
adattativa principale presente nell’intestino
Sistema Immunitario Associato alle Mucose (MALT)
Fa fronte alla diversificazione dei
batteri e alle loro mutazioni
mediante una generazione aleatoria e
continua di nuovi recettori
Vantaggi
Immunità adattativa
Immunità adattativa
Percezione analitica di sequenze
peptidiche ma nessuna percezione
intrinseca di ciò che è batterico
o meno, ostile o meno
Immunità adattativa
Percepisce i batteri intracellulari
grazie al sistema di campionamento e
di presentazione da parte delle
molecole del Complesso Maggiore di
Istocompatibilità (MHC)
Vantaggi
Connessione immunità innata– immunità acquisita
TNF
Il supporto del SELF : il Complesso Maggiore
di Istocompatibilità (MHC, sistema HLA
nell’uomo)
CMH : Complexe Majeur d’Histocompatibilité = empreintes
digitales des cellules
Protéines servant de “présentoir” aux antigènes
TUTTE le cellule del corpo:
MHC di classe 1
1
1
Linfociti B e macrofagi :
MHC di classe 1 E di classe 2
1
2
1
2
Antigene + MHC 1 = risposta
cellulare
Antigene + MHC 2 = risposta
umorale
Amtigeni e proteine dell’MHC
REGOLAZIONE DELLE
RISPOSTE IMMUNITARIE
SPECIFICHE
I LINFOCITI T CD4
Th1, Th2, TH17 e
Treg
OFFESA
INFIAMMAZIONE
Allergie
Malattie autoimmuni
MALATTIE AUTOIMMUNI
Poliartrite reumatoide
Psoriasi
Sclerosi a placche
Morbo di Crohn
Lupus eritematoso
Guillain-Barrè
Tiroiditi
...
Insieme di disordini immunitari che vanno da malattie molto
comuni come l’artrite reumatoide, la tiroidite di Hashimoto, il
morbo di Graves, l’aterosclerosi, a patologie meno frequenti
come la sclerosi a placche, il diabete di tipo I, il lupus
eritematoso sistemico….
L’autoimmunità è la causa a monte di oltre 80 patologie
croniche che colpiscono il 20% circa della popolazione dei
paesi industrializzati.
MALATTIE AUTOIMMUNI
Mimetismo antigenico
Artrite reumatoide
Tiroidite di
Hashimoto
Diabete
di
Tipo I
Aterosclerosi
Sclerosi a placche
ALLERGIE
Riniti
Congiuntiviti
Eczemi
Asma
Diarree
...
Attivazione del
sistema immunitario
contro molecole o
organismi non
patogeni
ALLERGIE
Allergeni
Allergie
Alimentari
e contro la flora
batterica
TRATTAMENTI
CLASSICI
DELLE MALATTIE
INFIAMMATORIE:
INIBIRE LA
PRODUZIONE DI
EICOSANOIDI
La curcuma, un rimedio
impiegato fin dalla notte
dei tempi
Le curcuma, un rimedio impiegato fin
dalla notte dei tempi
Rimedio tradizionale fra i più antichi.
Benefici per la salute descritti in India da oltre
4000 anni.
Principio vegetale primordiale della medicina
ayurvedica e della medicina tradizionale cinese.
Citato in un erbario assiro risalente a circa 600
anni a.C.
Citato nel trattato del medico greco Dioscoride.
Le curcuma, un rimedio impiegato fin
dalla notte dei tempi
Nella medicina ayurvedica, la curcuma
è usata per stimolare la digestione,
soprattutto perché aumenta la
secrezione di bile e per le sue
proprietà antinfiammatorie.
In medicina cinese, la curcuma est
utilizzata per »stimolare il sangue" e
far »circolare il Qi" (energia).
Usi tradizionali della curcumina
• Pianta erbacea rizomatosa vivace
del genere Curcuma
• Famiglia delle Zingiberacee.
• Dai suoi rizomi ridotti in polvere
si estrae l’omonima spezia.
CURCUMA
Originaria dell’India, del Bangladesh, dello
Sri Lanka e del Myanmar
L’India è il principale produttore,
con 400 000 tonnellate all’anno.
In sanscrito, la curcuma si chiama haridra.
E’ anche definita zafferano delle Indie.
In arabo, porta il nome di Kourkoum da cui
proviene anche il termine italiano.
Gli inglesi la chiamano turmeric che deriva
dal termine latino medioevale, terra
merita.
CURCUMA
• Spezie (curry)
• Colorante alimentare (E100)
• Colorante cutaneo e tessile
• la Curcuma longa è presente
nell’elenco delle piante
medicinali pubblicato nella Xa
edizione della farmacopea
francese.
CURCUMA: UTILIZZI
La curcuma, principi attivi e
biodisponibilità
CURCUMA: COMPOSIZIONE
Su 100 g di parte edibile, la polvere di curcuma fornisce approssimativamente:
Acqua 11,4 g
Energia 1481 kJ (354 kcal)
Proteine 7,8 g
Lipidi 9,9 g
Glucidi 64,9 g (Amido : 45 à 55%)
Fibre alimentari 21,1 g
Ca 183 mg
Mg 193 mg
P 268 mg
Fe 41,4 mg
Zn 4,4 mg
Tiamina 0,15 mg
Riboflavina 0,23 mg
Niacina 5,14 mg
Folato 39 μg
Acido ascorbico 25,9 mg
CURCUMA: COMPOSIZIONE
I rizomi producono dal 2 al 7% di olio essenziale, color rosso arancio e leggermente
fluorescente.
I costituenti principali sono il zingiberene (25%) e i suoi derivati chetonici: il
turmerone (35%) e l’alfa-turmerone (deidroturmerone) (12%)
CURCUMA: COMPOSIZIONE
L’estrazione dal rizoma mediante
alcol etilico produce il 10% di
oleoresina, che contiene circa il
45% di curcumina e derivati, la
demetossicurcurmina e la
bisdemetossicurcumina, note con il
nome collettivo curcuminoidi.
Tali composti sono responsabili del
caratteristico colore giallo arancio
della curcuma, mentre l’olio
essenziale le conferisce il tipico
aroma e sapore.
CURCUMA: COMPOSIZIONE
La curcumina
(1,7-bis (4-idrossi-3-metossi-fenil) epta-1,6-diene-3,5-dione)
È il componente più attivo e più studiato della curcuma
Curcumina:
una molecola altamente pleiotropica
Assorbimento delle curcumine
e biodisponibilità
Le virtù della curcuma sembrano dipendere
in gran parte dagli effetti della curcumina
In seguito all’ingestione la curcumina subisce delle
reazioni chimiche a livello del fegato, il che dà luogo a
quattro metaboliti (o derivati) :
• la tetraidrocurcumina,
• l’esaidrocurcumina,
• Il solfato di curcumina
• La curcumina glucuronide.
Il metabolita principale è la
tetraidrocurcumina.
Assorbimento delle curcumine
e biodisponibilità
la curcumina ha un pessimo
assorbimento nel tubo digerente
Ci vogliono più di 10 g al giorno per
osservare una piccola quantità di
curcumina nel sangue
La piperidina aumenta la
biodisponibilità della curcumina
riducendone la distruzione nel
fegato
piperina
Soluzioni per aumentare
la biodisponibilità della curcumina
1. Aumentare il dosaggio:
1. Problema del costo per il paziente
2. Troppe compresse/capsule da prendere ogni giorno per
il paziente (8 -12 grammi al giorno).
2. Migliorare l’assorbimento della curcumina con l’aggiunta di
altre sostanze (adiuvanti):
1. Piperina
2. Lecitina
3. Soluzioni tecnologiche
1. Liposomi
2. Oli essenziali
3. Ciclodestrine
4. Micelle
1. Fitosoma: lecitina
2. Oli naturali (+ piperina)
3. Ciclodestrine
4. Micelle (=Solubilizzanti)
Tecnologie per aumentare
la biodisponibilità della curcumina
I. Tecnologia del fitosoma
• I fitosomi sono palline di
grasso nelle quali è disciolta
la curcumina liposolubile fra
le estremità grasse della
lecitina di soia.
• Questi fitosomi possono
venire assorbiti dalla parete
intestinale.
Curcuminoidi
• Estratto naturale al 100%
• Combinazione di curcuminoidi + oli naturali
• Aggiunta di piperina
• Diversi studi clinici dimostrano che la biodisponibilità
aumenta rispetto alla curcumina non trattata.
II. Oli naturali
III. Ciclodestrine
Cyclodextrin based formulation :
easily dispersable in water
IV. Micelle/solubilizzanti
7% di curcuminoidi sciolti nel 93% di tween-80 (polisorbato)
Tween-80
Curcumina
Effetto di diverse tecnologie sulla biodisponibilità della curcumina
Tubo digerente
Microbiota
Energia
Mitocondrio
Stress ossidativo
Acidi grassi Fegato
Detossicazione
Immunità
Infiammazione
Insulina
Glucosio
Cuivre
VIT B12
Metalli
Minerali
Vitamine
La curcuma al servizio dei 7 pilastri della
Medicina funzionale e nutrizionale
CURCUMA
8322 pubblicazioni
Pubmed 22.11.2015
1.Tubo digerente
e microbiota
• Protezione dello
stomaco(ulcera)
• Migliora la barriera
intestinale
• Una flora ottimale migliora
la biodisponibilità della
curcumina
La Curcuma è un rimedio ancestrale per l’acidità
gastrica, dal momento che stimola la secrezione di
muco e protegge così lo stomaco.
Inoltre attenua le nausee.
Encyclopédie des plantes médicinales. Identification, préparations,
soins. Paris : Larousse/VUEF 2001.-p.92.
Curcuma: Protezione mucosa gastrica
Curcuma: Protezione mucosa intestinale
DUALITA’ FUNZIONALE DELLA
MUCOSA INTESTINALE
Assorbimento dei
nutrienti
Barriera per tossine,
macromolecole
e microrganismi
La Sindrome del Leaky gut
Depressione
Obesità
Colonpatia
Disturbi epatici
Problemi cardiaci
Malattie autoimmuni
E molto altro ancora….
L’integrazione con antibiotici non-assorbibili o curcumina migliora la
disfunzione della barriera intestinale indotta dalla dieta occidentale.
Curcuma: Microbiota intestinale
2. Energia, mitocondrio
e stress ossidativo
• Stimola la biogenesi
mitocondriale
• La curcumina è un
potentissimo antiossidante
• Produzione di ATP
• Controllo del calcio cellulare
• Detossicazione
• Controllo dell’apoptosi
• Sintesi degli ormoni steroidei
Funzioni del mitocondrio
Curcumina: uno degli antiossidanti
più potenti
Pubmed 18/11/2015
2367 pubblicazioni
La curcumina è dieci volte più antiossidante della vitamina E
3. Acidi grassi
La curcuma aumenta la conversione
dell’acido alfalinolenico in acido
docosaesaenoico
La curcuma aumenta il DHA nel cervello
Curcumina: tornare alle radici.
Shishodia S, Sethi G, Aggarwal BB.
Ann N Y Acad Sci. 2005 Nov;1056:206-17.
The use of turmeric, derived from the root of the plant Curcuma longa, for
treatment of different inflammatory diseases has been described in Ayurveda and
in traditional Chinese medicine for thousands of years. The active component of
turmeric responsible for this activity, curcumin, was identified almost two centuries
ago. Modern science has revealed that curcumin mediates its effects by modulation
of several important molecular targets, including transcription factors (e.g., NF-
kappaB, AP-1, Egr-1, beta-catenin, and PPAR-gamma), enzymes (e.g., COX2, 5-LOX,
iNOS, and hemeoxygenase-1), cell cycle proteins (e.g., cyclin D1 and p21), cytokines
(e.g., TNF, IL-1, IL-6, and chemokines), receptors (e.g., EGFR and HER2), and cell
surface adhesion molecules. Because it can modulate the expression of these
targets, curcumin is now being used to treat cancer, arthritis, diabetes, Crohn's
disease, cardiovascular diseases, osteoporosis, Alzheimer's disease, psoriasis, and
other pathologies. Interestingly, 6-gingerol, a natural analog of curcumin derived
from the root of ginger (Zingiber officinalis), exhibits a biologic activity profile
similar to that of curcumin. The efficacy, pharmacologic safety, and cost
effectiveness of curcuminoids prompt us to "get back to our roots."
Curcumin, an atoxic antioxidant and natural NFkappaB, cyclooxygenase-2,
lipooxygenase, and inducible nitric oxide synthase inhibitor: a shield against
acute and chronic diseases.
Bengmark S.
JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2006 Jan-Feb;30(1):45-51.
BACKGROUND: The world suffers a tsunami of chronic diseases, and a typhoon of acute illnesses,
many of which are associated with the inappropriate or exaggerated activation of genes involved in
inflammation. Finding therapeutic agents which can modulate the inflammatory reaction is the
highest priority in medical research today. Drugs developed by the pharmaceutical industry have
thus far been associated with toxicity and side effects, which is why natural substances are of
increasing interest. METHODS: A literature search (PubMed) showed almost 1500 papers dealing
with curcumin, most from recent years. All available abstracts were read. Approximately 300 full
papers were reviewed. RESULTS: Curcumin, a component of turmeric, has been shown to be non-
toxic, to have antioxidant activity, and to inhibit such mediators of inflammation as NFkappaB,
cyclooxygenase-2 (COX-2), lipooxygenase (LOX), and inducible nitric oxide synthase (iNOS).
Significant preventive and/or curative effects have been observed in experimental animal models of
a number of diseases, including arteriosclerosis, cancer, diabetes, respiratory, hepatic, pancreatic,
intestinal and gastric diseases, neurodegenerative and eye diseases. CONCLUSIONS: Turmeric,
an approved food additive, or its component curcumin, has shown surprisingly beneficial effects in
experimental studies of acute and chronic diseases characterized by an exaggerated inflammatory
reaction. There is ample evidence to support its clinical use, both as a prevention and a treatment.
Several natural substances have greater antioxidant effects than conventional vitamins, including
various polyphenols, flavonoids and curcumenoids. Natural substances are worth further
exploration both experimentally and clinically.
Oral Administration of Diferuloylmethane (Curcumin) Suppresses Proinflammatory
Cytokines and Destructive Connective Tissue Remodeling in Experimental Abdominal
Aortic Aneurysms.
Parodi FE, Mao D, Ennis TL, Pagano MB, Thompson RW.
Ann Vasc Surg. 2006 May 19
Chronic transmural inflammation and proteolytic destruction of medial elastin are key
mechanisms in the development of abdominal aortic aneurysms (AAAs). Diferuloylmethane
(curcumin) is a major component of the food additive tumeric, which has been shown to have
anti-inflammatory properties. To determine if ingestion of curcumin influences aneurysmal
degeneration, C57Bl/6 mice underwent transient elastase perfusion of the abdominal aorta to
induce the development of AAAs, followed by daily oral gavage with 100 mg/kg curcumin (n = 36)
or water alone (n = 31). By 14 days, mice in the control group developed a mean increase in
aortic diameter of 162.8 +/- 4.6% along with a dense mononuclear inflammation and destruction
of medial elastin. By comparison, the mean increase in aortic diameter in the curcumin-treated
group was only 133.2 +/- 5.2% (p < 0.0001). Although aortic wall inflammation was similar
between the groups, the structural integrity of medial elastin was significantly greater in
curcumin-treated mice. Curcumin-treated mice also exhibited relative decreases in aortic tissue
activator protein-1 and nuclear factor kappaB DNA binding activities and significantly lower aortic
tissue concentrations of interleukin-1beta (IL-1beta), IL-6, monocyte chemoattractant protein-1,
and matrix metalloproteinase-9 (all p < 0.05). These data demonstrate for the first time that oral
administration of curcumin can suppress the development of experimental AAAs, along with
structural preservation of medial elastin fibers and reduced aortic wall expression of several
cytokines, chemokines, and proteinases known to mediate aneurysmal degeneration. The
possibility that dietary ingestion of curcumin may have a beneficial effect in degenerative aortic
aneurysms warrants further consideration.
Attività immunomodulante della curcumina.
Antony S, Kuttan R, Kuttan G.
Immunol Invest. 1999 Sep-Dec;28(5-6):291-303.
Curcumin, an active ingredient present in Curcuma longa, was analysed for the
immunomodulatory activity in Balb/c mice. Curcumin administration was found
to increase the total WRC count (15,290) significantly on the 12th day Group of
animals treated with vehicle alone showed results similar to that of normal
animal (10,130 on 12th day). Curcumin increased the circulating antibody titre
(512) against SRBC. Curcumin administration increased the plaque forming
cells (PFC) in the spleen and the maximum number of PFC was observed on
the 6th day (1,130 PFC/10(6) spleen cells) after immunization with SRBC. Rone
marrow cellularity (16.9x10(6) cells/femur) and alpha-esterase positive cells
(1,622/4000 cells) were also enhanced by Curcumin administration. A
significant increase in macrophage phagocytic activity was also observed in
Curcumin treated animals (P<0.001). These results indicate the
immunostimulatory activity of Curcumin.
6. Insulina - Glucosio
• Ottimizza la sensibilità
all’insulina
• Inibitore del NFKB
La curcuma,
un nutraceutico
Curcuma e cancro
Pubmed 22/11/2015
3156 pubclicazioni
Curcuma e cancro
• Prevenzione primaria
• Prevenzione secondaria
• Supporto alla
chemioterapia
Curcuma e cancro
La curcumina inibisce la proliferazione delle cellule
tumorali ma non quella delle cellule normali
I diversi livelli di target di segnalizzazione oncogenica controllati dalla curcumina
Curcuma e cancro
I target della curcumina coinvolti nel cancro
Curcuma e cancro
Effects of curcumin and quercetin on polyp number
and polyp size in patients with familial adenomatous
polyposis [reprinted from Clinical Gastroenterology
and Hepatology, vol 4, Cruz–Correa et al,2006)
Serum PSA levels at the baseline (pre) and after
administration of isoflavones (40 mg/day) and
curcumin (100 mg/day) supplements or placebo
(post) for 6 months in participants with PSA < 10 or
PSA ≥10 [reprinted with permission from Ide et al.,
(2010), Prostate, John Wiley and Sons (22)]
Curcuma e HER-2
• L’HER2 è una proteina
• Il gene che la codifica è un
• proto-oncogeno chiamato HER2/neu.
• Il gene è spesso amplificato in certi
tumori (cancro al seno)
• L’Her2 è il target dell’erceptina
• La curcuma induce la degradazione
dell’HER2
Curcuma e HER-2
Curcuma e chemioterapia
La curcumina sensibilizza le cellule
tumorali alla chemioterapia
Curcuma e chemioterapia
Chemiosensibilizzazione in vivo
Aumenta gli effetti inibitori di crescita del celecoxib contro le cellule del cancro colorettale nei ratti
Migliora gli effetti antitumorali dell’oxaliplatino contro il cancro colorettale nei topi
Potenzia certe attività antitumorali della gemcitabina contro il cancro pancreatico nei topi
Potenzia l’attività antitumorale del docetaxel contro il cancro dell’ovaio nei topi
Migliora gli effetti antitumorali della gemcitabina contro il cancro della prostata nei topi
• La glicoproteina-P (P-gp) è una proteina
transmembrana di 170 kilodalton che lega l'ATP.
• E’ membro della famiglia dei trasportatori ABC
(ATP binding cassette).
• E’ prodotta dai geni MDR (multi drug resistance).
Nell’uomo troviamo due isoforme di questa
proteina (MDR1 e MDR2).
• L’isoforma MDR1, coinvolta nel fenotipo di
resistenza pleiotropica ai farmaci, viene chiamata
anche P-gp.
• La curcumina inibisce l’espressione del gene
MDR-1, aumentando così la sensibilità delle
cellule tumorali alla chemioterapia.
Curcuma e proteina P-gP
Malattie cardiovascolari e curcuma
453 pubblicazioni
PubMed 22/11/2015
La curcumina aumenta l’HDL e abbassa l’LDL nell’uomo
Morbo di Alzheimer e curcuma
453 Pubblicazioni
PubMed 22/11/2015
I dieci effetti neuroprotettivi della curcumina
Specie reattive dell’ossigeno
Induzione di citochine proinfiammatorie
Produzione di peptidi beta-amiloidi
Aggregati di amiloidi
Accumulo di proteine mal replicate
Neurotossicità
Eccitotossicità
Particelle tossiche
Perdita neuronale
LIMITI MECCANISMO
Inibizione di AP-1, NF-kB, istone
acetiltransferasi (HAT)
Scavenger, chela i metalli, induce enzimi
difensivi
Abbassa il colesterolo, induce il gene BACE-1
Inibisce l’aggregazione
Potenzia le proteine di shock termico
Via JNK
Induzione della COX-2 via AP-1, NF-kB
Induttore di enzimi di fase II-dell’HO-1
Aumenta la clearance dei fagociti
Stimola la neurogenesi
Tossicità
Morbo di Alzheimer e curcuma
Curcuma e osteoartriti
Attività antireumatica della curcumina
Evoluzione del dolore con il passare del tempo dopo assorbimento di curcuma
fosfolipidica, paracetamolo o farmaco antinfiammatorio. Punteggio del dolore: 0, assenza
di dolore; 1, dolore appena percepibile; 2, dolore moderato; 3, dolore forte; 4, dolore
insopportabile
La curcuma contro i dolori cronici
Curcuma e depressione
83 Pubblicazioni
PubMed 22/11/2015
Diversi studi clinici di fase I hanno
indicato che la curcumina è ben
tollerata se viene consumata in dosaggi
fino a 12 g/ giorno.
Questi dati sono stati confermati da una
ricerca in cui si sono somministrate dosi
crescenti di curcumina per determinare
i dosaggi massimi in termini di
tollerabilità e sicurezza di impiego.
Curcuma e tollerabilità
Le curcuma va somministrata con precauzione o evitata:
Nelle donne incinte e nei bambini piccoli.
In caso di litiasi biliare.
Nei pazienti in cura con antipiastrinici e anticoagulanti (doppio
utilizzo e doppio effetto a causa della cumarina).
.
Curcuma: rischi e precauzioni
CLINICA
Micronutrienti come modulatori
dell’immunità e dell’infiammazione
Nutrition and immunology: from the clinic to cellular biology and back again.
Chandra RK. Proc Nutr Soc. 1999
Aug;58(3):681-3.
Diet and immunity have been known to be linked to each other for centuries. In the
last 30 years systematic studies have confirmed that nutrient deficiencies impair
immune response and lead to frequent severe infections resulting in increased
mortality, especially in children. Protein-energy malnutrition results in reduced
number and functions of T-cells, phagocytic cells and secretory immunoglobulin A
antibody response. In addition, levels of many complement components are
reduced. Similar findings have been reported for moderate deficiencies of individual
nutrients such as trace minerals and vitamins, particularly Zn, Fe, Se, vitamins A,
B6, C and E. For example, Zn deficiency is associated with profound impairment of
cell-mediated immunity such as lymphocyte stimulation response, decreased
CD4+:CD8+ cells, and decreased chemotaxis of phagocytes. In addition, the level
of thymulin, which is a Zn-dependent hormone, is markedly decreased. The use of
nutrient supplements, singly or in combination, stimulates immune response and
may result in fewer infections, particularly in the elderly, low-birth-weight infants
and malnourished critically-ill patients in hospitals. The interactions between
nutrition and the immune system are of clinical, practical and public health
importance.
1.Anamnesi approfondita
- Digestiva!
- Psicoaffettiva (stress!!)
- Nutrizionale.
Controllo nutrizionale delle
malattie disimmunitarie
Valutazione
Malattie autoimmuni
Valutazione nutrizionale e funzionale
• Vitamina D
• Microbiota intestinale (Mou)
• Permeabilità intestinale ( IgG
alimentare)
• CRP
• Profilo acidi grassi
• Indicatori stress ossidativo
• Difese antiossidanti
PRESA IN CARICO NUTRIZIONALE E FUNZIONALE DELLE
MALATTIE DISIMMUNITARIE
• Ridurre il rischio di ingresso di antigeni non ostili
Digestione, Barriera intestinale
• Ridurre l’intensità della reazione infiammatoria
Equilibrio AA/EPA, Regolatori del NFKB
• Impedire l’accumulo delle lesioni ossidative e carbonili
inflitte ai tessuti attaccati
Antiossidanti
• Aumentare l’immunotolleranza:
Probiotici, Vitamina D
LIVELLO I
Le barriere
LIVELLO II
Immunità innata
LIVELLO III
Immunità
Specifica
Medicina nutrizionale
1.Ripristinare le
barriere
L-GLUTAMMINA
Probiotici
Prebiotici
Probiotics in primary prevention of atopic disease: a randomised
placebo-controlled trial.
Kalliomaki M, Salminen S, Arvilommi H, Kero P, Koskinen P, Isolauri E.
Lancet 2001 Apr 7;357(9262):1076-9
BACKGROUND: Reversal of the progressive increase in frequency of atopic disease
would be an important breakthrough for health care and wellbeing in western
societies. In the hygiene hypothesis this increase is attributed to reduced microbial
exposure in early life. Probiotics are cultures of potentially beneficial bacteria of the
healthy gut microflora. We assessed the effect on atopic disease of Lactobacillus GG
(which is safe at an early age and effective in treatment of allergic inflammation and
food allergy). METHODS: In a double-blind, randomised placebo-controlled trial we
gave Lactobacillus GG prenatally to mothers who had at least one first-degree
relative (or partner) with atopic eczema, allergic rhinitis, or asthma, and postnatally
for 6 months to their infants. Chronic recurring atopic eczema, which is the main
sign of atopic disease in the first years of life, was the primary endpoint. FINDINGS:
Atopic eczema was diagnosed in 46 of 132 (35%) children aged 2 years. Asthma was
diagnosed in six of these children and allergic rhinitis in one. The frequency of atopic
eczema in the probiotic group was half that of the placebo group (15/64 [23%]
vs31/68 [46%]; relative risk 0.51 [95% CI 0.32-0.84]). The number needed to treat
was 4.5 (95% CI 2.6-15.6). INTERPRETATIONS: Lactobacillus GG was effective in
prevention of early atopic disease in children at high risk. Thus, gut microflora might
be a hitherto unexplored source of natural immunomodulators and probiotics, for
prevention of atopic disease.
Il Lactobacillus GG si è dimostrato efficace nella prevenzione
della malattia atopica precoce nei bambini ad alto rischio.
Pertanto la microflora intestinale potrebbe rappresentare una
fonte finora inesplorata di immunomodulatori naturali e
probiotici, per la prevenzione della malattia atopica.
Anti-inflammatory effects of bifidobacteria
by inhibition of LPS-induced NF-kappaB
activation.
Riedel CU, Foata F, Philippe D, Adolfsson O, Eikmanns BJ, Blum S.
Microbiology Department and Alimentary Pharmabiotic Centre, University
College Cork, Cork, Ireland. c.riedel@ucc.ie.
World J Gastroenterol. 2006
AIM: Different strains of bifidobacteria were analysed for their effects on HT-29
intestinal epithelial cells (IECs) in in vitro models both of the non-inflamed and
inflamed intestinal epithelium. METHODS: A reporter gene system in HT-29
cells was used to measure levels of NF-kappaB activation after challenge with
bifidobacteria or after bacterial pre-treatment following LPS challenge. IL-8
protein and pro-inflammatory gene expression was investigated using normal
HT-29 cells. RESULTS: None of the bifidobacteria tested induced activation of
nuclear factor kappaB (NF-kappaB) indicating that bifidobacteria themselves
do not induce inflammatory events in IECs. However, six out of eight
bifidobacteria tested inhibited lipopolysaccharide- (LPS-) induced NF-kappaB
activation in a dose- and strain-dependent manner. In contrast, NF-kappaB
activation in response to challenge with tumor necrosis factor-alpha (TNF-
alpha) was affected by none of the tested bifidobacteria, indicating that the
inhibitory effect of bifidobacteria is specific for LPS-induced inflammation in
IECs. As shown with two of the six inhibition-positive bifidobacteria, LPS-
induced inhibition of NF-kappaB activation was accompanied by a dose-
dependent decrease of interleukin 8 (IL-8) secretion and by lower mRNA levels
for IL-8, TNF-alpha, cyclooxygenase 2 (Cox-2), and intercellular adhesion
molecule 1 (ICAM-1). CONCLUSION: Some strains of bifidobacteria are
effective in inhibiting LPS-induced inflammation and thus might be appropriate
candidates for probiotic intervention in chronic intestinal inflammation.
2.Ripristinare gli
equilibri


Medicina nutrizionale


Il rapporto tra gli
acidi grassi
 
determina l’intensità
della reazione
infiammatoria
L’intensità della reazione infiammatoria
è controllata dalle prostaglandine
e dai leucotrieni
The role of fish oils in the treatment of rheumatoid arthritis.
Cleland LG, James MJ, Proudman SM.
Rheumatology Unit, Royal Adelaide Hospital, Adelaide, South Australia, Australia.
Drugs. 2003;63(9):845-53.
Fish oils are a rich source of omega-3 long chain polyunsaturated fatty acids (n-3 LC
PUFA). The specific fatty acids, eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic acid, are
homologues of the n-6 fatty acid, arachidonic acid (AA). This chemistry provides for antagonism
by n-3 LC PUFA of AA metabolism to pro-inflammatory and pro-thrombotic n-6 eicosanoids, as
well as production of less active n-3 eicosanoids. In addition, n-3 LC PUFA can suppress
production of pro-inflammatory cytokines and cartilage degradative enzymes.In accordance with
the biochemical effects, beneficial anti-inflammatory effects of dietary fish oils have been
demonstrated in randomised, double-blind, placebo-controlled trials in rheumatoid arthritis (RA).
Also, fish oils have protective clinical effects in occlusive cardiovascular disease, for which
patients with RA are at increased risk.Implementation of the clinical use of anti-inflammatory
fish oil doses has been poor. Since fish oils do not provide industry with the opportunities for
substantial profit associated with patented prescription items, they have not received the
marketing inputs that underpin the adoption of usual pharmacotherapies. Accordingly, many
prescribers remain ignorant of their biochemistry, therapeutic effects, formulations, principles of
application and complementary dietary modifications. Evidence is presented that increased
uptake of this approach can be achieved using bulk fish oils. This approach has been used with
good compliance in RA patients. In addition, an index of n-3 nutrition can be used to provide
helpful feedback messages to patients and to monitor the attainment of target levels.Collectively,
these issues highlight the challenges in advancing the use of fish oil amid the complexities of
modern management of RA, with its emphasis on combination chemotherapy applied early.
Gli effetti biochimici, anti-infiammatori interessanti sono stati
mostrati con gli oli alimentari di pesce in studi randomizzati, in
doppio cieco contro placebo nell'artrite reumatoide (RA). Gli oli di
pesce mostrano anche effetti protettivi contro le patologie
cardiovascolari occlusive. L’ uso clinico di oili di pesce in dosi che
garantiscono un’attività anti-infiammatoria di oli di pesce è limitato.
Gli oli di pesce non forniscono la possibilità di profitto notevole
come quelli associati con prodotti brevettabili e quindi ricevono
minori investimenti su ricerca e marketing. Come risultato, molti
medici rimangono inconsapevoli del loro biochimica, effetti
terapeutici, formulazioni, i principi di applicazione.
3.Ripristinare l’originale
ambiente molecolare
Medicina nutrizionale
Vitamina D
Vitamin D: a natural inhibitor of multiple sclerosis.
Hayes CE.
Proc Nutr Soc. 2000 Nov;59(4):531-5.
Inheriting genetic risk factors for multiple sclerosis (MS) is not sufficient to cause this demyelinating
disease of the central nervous system; exposure to environmental risk factors is also required. MS
may be preventable if these unidentified environmental factors can be avoided. MS prevalence
increases with decreasing solar radiation, suggesting that sunlight may be protective in MS. Since
the vitamin D endocrine system is exquisitely responsive to sunlight, and MS prevalence is highest
where environmental supplies of vitamin D are lowest, we have proposed that the hormone, 1, 25-
dihydroxycholecalciferol (1,25-(OH)2D3), may protect genetically-susceptible individuals from
developing MS. Evidence consistent with this hypothesis comes not only from geographic studies,
but also genetic and biological studies. Over-representation of the vitamin D receptor gene b allele
was found in Japanese MS patients, suggesting it may confer MS susceptibility. Fish oil is an
excellent vitamin D source, and diets rich in fish may lower MS prevalence or severity. Vitamin D
deficiency afflicts most MS patients, as demonstrated by their low bone mass and high fracture
rates. However, the clearest evidence that vitamin D may be a natural inhibitor of MS comes from
experiments with experimental autoimmune encephalomyelitis (EAE), a model of MS. Treatment of
mice with 1,25-(OH)2D3 completely inhibited EAE induction and progression. The hormone
stimulated the synthesis of two anti-encephalitogenic cytokines, interleukin 4 and transforming
growth factor beta-1, and influenced inflammatory cell trafficking or apoptosis. If vitamin D is a
natural inhibitor of MS, providing supplemental vitamin D to individuals who are at risk for MS would
be advisable.
NF-kB
Le spezie possono
bloccare
l’attivazione del
NF-κB
Medicina nutrizionale
4.Spegnere il fuoco
Motivo della visita:
Dall’età di 21 anni la paziente soffre di
molteplici forme allergiche (eczema, rinite,
asma).
Nonostante le numerose indagini intraprese da
diversi specialisti, inclusi quelli degli istituti
universitari, non si è arrivati a individuare le
cause del problema. Il trattamento si è basato
essenzialmente sulla corticoterapia locale e
sistemica.
Paziente 33 anni
Anamnesi
Anamnesi famigliare:
Padre, 72 anni, asmatico
Madre morta a 43 anni in seguito a un cancro al seno.
Due fratelli, uno in buona salute l’altro asmatico.
Anamnesi personale:
Nell’infanzia nessun problema particolare (ma non è stata allattata al
seno)
Pubertà a 12 anni
Episodi di eczema verso i 13-14 anni
Anamnesi (continua)
Anamnesi personale:
Segretaria
Sposata, due figli di cui uno allergico ai latticini.
Fuma qualche sigaretta al giorno.
Si descrive ansiosa e stressata.
Appetito buono
Stitichezza di media entità
Dieta:
Ricca di grassi animali e latticini
Poco pesce.
Profilo acidi organici urinari
Chiara G. 15/02/1971
Profilo IgG alimentari
Profilo degli acidi grassi
CONCLUSIONI:
• Leaky Gut Syndrome
• Disbiosi (micosi)
• Sensibilizzazione alimentare
• Carenza di acidi grassi omega-3
• Carenza di desaturasi
• Carenza di zinco
• Carenza di vitamina A
TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
Eliminato il latte vaccino
Aumento del consumo di frutta e verdura (tranne
banane)
3 volte a settimana pesce grasso
Mangiare lentamente e masticare bene
Pufagenics
1 Cap/giorno o Pufagenics liquid un cucchiaino al giorno
TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
Probactiol Plus protect air
3 x 2 al giorno
Nutrimonium
1 x al giorno
CurcuDyn
2 - 4 x al giorno
Per un nuovo inizio
• Apporto nutritivo di base
• Permeabilità intestinale
• Flora intestinale
• Deficit nutrizionali
• Scientificamente documentato
• Facile da usare
1 porzione al giorno ( >12 anni)
½ porzione al giorno (6-12 anni)
• Composizione completa
• L-glutammina
• Pre e probiotici
• Vitamine & minerali
• Antiossidanti
• Gusto gradevole
•Dolcificato con Stevia
Per un nuovo inizio
Ingredienti per porzione (2 misurini o una bustina)
Uso:
1 porzione al giorno, da mescolare con yogurt, budino, latte (di riso o soia),
succo di frutta o altre bevande.
Per un nuovo inizio
Studio osservazionale
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
Articolazioni, cartilagini & tendini sani
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
“8 milioni di Italiani soffrono di problemi alle articolazioni”
Hai problemi alle articolazioni?
InvecchiamentoSovraccarico
Obesità Esercizio fisico/sport
Cadute / traumatismiInterventi chirurgici
menisco anca dorso
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
• dopo sforzi fisici prolungati o instensi
(mancanza di allenamento)
• sensazione di rigidità
• posture scorrette
• stress
Come individuare il paziente?
Dolorabilità a muscoli e legamenti
• artrosi/ poliartrite reumatoide
• sensazione di rigidità a spalle e dorso
• il corpo ha perso flessibilità
• dolorabilità iniziando le attività al mattino
• difficoltà a salire e scendere le scale
• sensazione di gonfiore alle articolazioni
• difficoltà negli sforzi fisici
Dolorabilità articolare
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
 Precauzioni nei pazienti >70 anni
 Problemi gastrici e intestinali
 Rischio di ulcera gastrica
e sanguinamento
 Rischio maggiore di disturbi cardiovascolari
 Prudenza nell’uso contemporaneo
di anti-coagulanti orali
 Rischio di insufficienza renale
Rischio antinfiammatori (FANS)?
“Gli utilizzatori di FANS hanno
ulcere sintomatiche complicate 3-4
volte più frequentemente rispetto
ai non utilizzatori” 2
“La maggior parte dei classici FANS
possono aumentare il rischio di
incidente trombotico cardiovascolare”3
“Disturbi gastrici e intestinali
compaiono nel 10 - 30%
degli utilizzatori di FANS” 1
1-2Nederlandse Huisartsen Genootschap – pijnbestrijding: farmacotherapeutische richtlijn
3Cannon 2006, Chan 2006, Helin-Salmivaara 2006, Kearney 2006, McGettigan 2006
“Nel caso di una funzione renale ridotta
l’utilizzo di FANS può portare ad
insufficienza renale acuta e/o ritenzione di
liquidi o sale”
“L’uso dei FANS nei pazienti oltre
i 70 anni richiede precauzioni e
può essere controindicato” 1
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
Curcumina :
Efficacia scientificamente provata
Chandran et al.
A Randomized, pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin
in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719–1725
Gamal Ramadan and Omar El-Menshawy
Protective effects of ginger-tumeric rhizomes mixture
on joint inflammation, atherogenesis, kidney dysfunction
and other complications in a rat model of human rheumatoid arthritis
Kuptniratsaikul V et al.
Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared
with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study.
Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8
Riduzione dei sintomi dell’artrite
Effetto sul dolore paragonabile a
quello dei FANS
Miglioramento della mobilità
Riduzione significativa
• Dolorabilità alle articolazioni
• Gonfiore articolare
• Disease Activity Score
Kuptniratsaikul V et al.
Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared
with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study.
Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
23
24
25
26
27
28
29
0
5
10
15
20
0
5
10
15
20
“Uno studio pilota randomizzato, mirato a valutare l’efficacia e la
sicurezza della curcumina in pazienti affetti da poliartrite
reumatoide.“
Chandran et al. A Randomized, Pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719–
1725.
° n = 45 : curcumina n =15 ; diclofenac n = 15 ; curcumina et diclofenac n = 15
° Studio pilota singolo cieco, randomizzato (proof-of-principle)
° Durata 8 settimane, 1000 mg di curcumina (tecnologia BCM-95) e 100 mg diclofenac
Efficacia della curcuma vs. FANS (diclofenac )
Tassodisedimentazioneeritrocitaria(ESR)
- 11% - 8%
Riduzione significativa del
Disease Activity Score (DAS)
Riduzione significativa della
Dolorabilità articolare
- 83%
- 69%
- 97% - 89%
Riduzione significativa del
gonfiore articolare
%Incidenza
%Incidenza
 Inizio del trattamento
 Fine del trattamento
Curcumina Diclofenac
1000 mg 100 mg
(equivalente < 1 cps. CurcuDyn)
p < 0.05 p < 0.05 p < 0.05
Curcumina Diclofenac
1000 mg 100 mg
(equivalente < 1 cps. CurcuDyn)
Curcumina Diclofenac
1000 mg 100 mg
(equivalente < 1 cps. CurcuDyn)
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
280
290
300
310
320
330
340
350
360
Ibuprofen Curcumina
° n = 367 : estratto di cucruma n = 182 ; ibuprofen n = 185
° Dopo 4 settimane 1500 mg curcumina(2 capsule 3x/die) e 1200 mg ibuprofen (2 capsule 3x/die).
° In questo studio è stato utilizzato un estratto di curcuma semplice.
Mobilità
Stessa distanza percorsa in 6 minuti
(misurata all’inizio e dopo 4 settimane)
p = 0,010
Numerodimetri
Dolore
Anche lenitivo
(misurato all’inizio e dopo 4 settimane)
0
1
2
3
4
5
6
Ibuprofen Curcumina
p = 0,018
%Incidenza
1200 mg 1500 mg
(equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn)
1200 mg 1500 mg
(equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn)
- 41%
+ 14% + 11%
Efficacité du curcuma versus AINS (ibuprofen)
“Efficacia e sicurezza della curcuma in confronto a
ibuprofene in pazienti con artrosi del ginocchio: uno
studio multicentrico.“
Kuptniratsaikul V et al. Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared with ibuprofen in patients with knee
osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8.
Nouvelle
étude
Publication
Mars 2014
 Inizio trattamento
 Dopo 4 settimane
- 39%
Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015
La combinazione tra curcuma e zenzero è efficace come un
FANS (indometacina) ?
Obiettivo: verificare se la miscela di curcumina e zenzero può migliorare la
sintomatologia dell’artrite.
Metodologia:
3 gruppi: FANS (Indometacina) vs. 200 mg (CG) vs. 400 mg (CG)
Risultati:
Arthritic score
14d
Arthritic score
28d
FANS
(Indometacina)
 39.6%  50%
200 mg  41.7% 58.3%
400 mg  52.1%  78.6%
0
4
8
12
16
7 giorni 14 giorni 28 giorni
Controllo (dopo trattamento) Indometacina
200 mg curcumina +zenzero 400 mg curcumina+zenzero
- 78,6%- 52%Arthriticscore
Ogni nuova verità
scientifica non trionfa
convincendo i suoi
avversari mediocri e
facendo vedere loro la luce,
piuttosto perché gli
oppositori muoiono e
vengono sostituiti da una
nuova generazione per la
quale tale verità è
famigliare.
Max Planck (1858 - 1947)
Grazie per l’ascolto
e la fiducia!
Lunga e felice vita a voi…

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Curcuma: la radice d'oro per la tua salute - Vincent Castronovo

  • 1. CURCUMA : LA RADICE D’ORO DELLA NOSTRA SALUTE Vincent Castronovo, M.D.,Ph.D. Aprile 2016
  • 2. La Medicina funzionale e nutrizionale: l’autentica medicina ippocratica
  • 4. Nel 400 avanti Cristo, Ippocrate raccomandava già di considerare l’alimentazione come prima medicina " L'alimentazione serve sia a ristabilire la salute sia a conservarla in chi sta bene. »
  • 5. “Tutte le malattie hanno inizio nell’intestino” Ippocrate (460-370 a.C.)
  • 6. Le malattie croniche: epidemia e minaccia globale
  • 9. Nel 2005 35 000 000 di persone sono morte per malattie croniche Le malattie croniche
  • 10. Prevenzione delle malattie croniche: un investimento di importanza vitale
  • 11. All’origine delle principali malattie croniche troviamo fattori di rischio comuni e modificabili. Sono questi fattori a giustificare la grande maggioranza dei decessi per malattia cronica che colpiscono uomini e donne di tutte le età, ovunque nel mondo. Parliamo di: alimentazione malsana sedentarietà tabagismo Le malattie croniche: fattori di rischio
  • 12. Tubo digerente Microbiota Energia Mitocondri Stress Ossidativo Acidi grassi Fegato Detossicazione Immunità Infiammazione Insulina Glucosio Cuivre VIT B12 Metalli Minerali Vitamine I 7 pilastri della Medicina nutrizionale e funzionale
  • 15. Difesa LIVELLO I Le barriere LIVELLO II Immunità Innata LIVELLO III Immunità Specifica
  • 16. PRIMA LINEA DI DIFESA BARRIERE
  • 17. Le barriere Prima linea di difesa, le barriere naturali rappresentano un ostacolo contro l’invasione degli intrusi. Soltanto gli agenti patogeni sono in grado di superarle. Il non rispetto dell’integrità delle barriere provoca l’ingresso nel nostro organismo di agenti inerti cioè macromolecole che saranno considerate alla stregua di agenti patogeni e diventeranno oggetto di reazione da parte dei nostri sistemi difensivi.
  • 25. SUCCESSIVE LINEE DIFENSIVE Il nemico è penetrato nel nostro territorio!
  • 27. NOZIONE DI IMPORTANZA FONDAMENTALE I sistemi di difesa innati e adattativi si sono sviluppati in base al principio per cui solo i veri nemici predatori sono in grado di attraversare le barriere.
  • 28. L’esercito di cellule difensive…
  • 30.
  • 31. Immunità innata Immunità innata (naturale, aspecifica) La risposta all’invasione ha bisogno di 3 elementi: Riconoscimento Eliminazione Comunicazione
  • 32. Riconoscimento dei microrganismi da parte del sistema immunitario innato Immunità innata
  • 33.  Cellule dendritiche  Macrofagi  Polinucleati  Enterociti Immunità innata
  • 34. DC MF PN Un gioco sempre uguale di recettori invariati rispetto alle molecole dei batteri Gram- Lipopolisaccaridi (LPS) Gram+ Peptidoglicani Acido lipoteicoico Funghi Mannani Immunità innata PAMPS: Pathogen Associated Molecular Patterns
  • 35. La tolleranza intrinseca al self dell’immunità naturale è stata acquisita dopo centinaia di milioni di anni di evoluzione in seguito ai quali si sono selezionati dei recettori capaci di distinguere i sottoprodotti batterici dai sottoprodotti del self… Immunità innata
  • 36. Limiti  Repertorio antibatterico limitato  Nessun adattamento alle mutazioni batteriche  Nessuna percezione dei batteri intracellulari Immunità innata
  • 37. Immunità innata I PAMPS sono riconosciuti da recettori sulla superficie delle cellule del sistema immunitario innato, i PRMs e PRRs( Pattern-Recognition molecole/recettori) Recettori di endocitosi Recettori del mannosio dei macrofagi Proteine di secrezione CRP Recettore di segnalizzazione La famiglia dei recettori TOLL (TLR)
  • 41. Chinasi Agenti di comunicazione intracellulare Enzimi che traducono l’informazione proveniente dall’esterno al fine di coordinare una risposta cellulare appropriata.
  • 44. GENE A Start Stop Elementi di controllo Segnali A A A A A A A A RNA messaggero Proteine IL FATTORE DI TRASCRIZIONE NF-kB Trascrizione Traduzione FATTORI DI TRASCRIZIONE
  • 47. NF-kB
  • 49. Geni la cui trascrizione è sotto il controllo del NF-kB
  • 50. NF-kB
  • 51. IKK Chinasi che controlla l’infiammazione
  • 52. IKK e attivazione del NF-kB
  • 53. Le armi del nostro sistema di difesa
  • 55. La CRP è stata isolata da Tillett e Frances nel 1930 (Rockefeller University), nel siero di pazienti che presentavano uno stato infiammatorio acuto. Questa proteina reagiva al polisaccaride C dello pneumococco. La CRP è un marcatore precoce, sensibile e specifico della reazione infiammatoria e aumenta proporzionalmente alla sua intensità. Compare nelle sei ore successive all’esordio dell’ infiammazione acuta. Il tasso aumenta ed è massimo dopo due giorni. In presenza di calcio, la CRP si lega specificamente ai residui di fosfocolina della parete dei batteri. La CRP attiva per questo tramite la via classica del complemento in assenza di anticorpi e opsonizza i leganti in previsione della loro fagocitosi. Proteina C-reattiva
  • 59. Oxygen Dependent Myeloperoxidase dependent reactions H2O2 + O2 -2O2 - + 2H+ Superoxide dismutase H2 O2 + Cl - myeloperoxidase OCl - + H2O H2O + O2 -2 H2 O2 catalase 2OCL - + H2O 1O2 - + Cl - + H2O Produzione di radicali liberi
  • 60.
  • 61. La reazione infiammatoria è un processo fisiologico indispensabile alla sopravvivenza del nostro organismo costantemente esposto all’aggressione di organismi batterici, agenti fisici e chimici …
  • 62. L’infiammazione è il campo di battaglia in cui le nostre difese specifiche e aspecifiche combattono il nemico.
  • 64. LIVELLO I Le barriere LIVELLO II Immunità innata LIVELLO III Immunità specifica Immunità adattativa
  • 65. Immunità adattativa • Là dove ha luogo la maggior parte dell’azione evolutiva • Dipende dal contatto tra le cellule ospiti e gli antigeni (anticorps generation) • Due categorie principali di risposte : immunità umorale e immunità cellulare
  • 68. Immunità adattativa L’immunità adattativa ricorre alle stesse armi dell’immunità innata
  • 70.
  • 71. I linfociti T • 2 popolazioni principali CD4+: Direttori d’orchestra della risposta immunitaria adattativa CD8+: Partecipano all’immunità cellulare (citotossicità) • Circolazione permanente tra il sangue e gli organi linfoidi secondari • Cellula T naive prima dell’incontro con l’Ag specifico. Dopo l’incontro si parla di cellula T effectrice armata
  • 72. • I LT naive circolano in permanenza tra gli organi linfatici secondari all’incontro con l’Ag specifico • LT CD4+ sono programmati per diventare cellule secretrici di citochine e cellule memoria • LT CD8+ sono programmati per diventare delle cellule effettrici citotossiche (CTL CD8+) e delle cellule memoria I linfociti T
  • 73. I linfociti B completano la maturazione diventando immunocompetenti nel midollo osseo . Linfociti B
  • 74. Figure 9-1 part 1 of 2Linfociti B
  • 75.
  • 76.
  • 77. Immunità specifica Le risposte alle cellule B si concentrano sui patogeni al di fuori delle cellula; le risposte alle cellule T si concentrano sui patogeni intracellulari
  • 78.
  • 80. Immunità mucosale (tonsille, adenoidi, placche di Peyer, appendice, linfonodi mesenterici) mucus no mucus here mucus Un sistema immunitario a compartimenti che è, in un certo qual modo, separato dal SI sistemico Transcytose des antigènes
  • 81. Le IgA polimeriche rappresentano l’immunità adattativa principale presente nell’intestino
  • 82. Sistema Immunitario Associato alle Mucose (MALT)
  • 83. Fa fronte alla diversificazione dei batteri e alle loro mutazioni mediante una generazione aleatoria e continua di nuovi recettori Vantaggi Immunità adattativa
  • 84. Immunità adattativa Percezione analitica di sequenze peptidiche ma nessuna percezione intrinseca di ciò che è batterico o meno, ostile o meno
  • 85. Immunità adattativa Percepisce i batteri intracellulari grazie al sistema di campionamento e di presentazione da parte delle molecole del Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC) Vantaggi
  • 86. Connessione immunità innata– immunità acquisita TNF
  • 87. Il supporto del SELF : il Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC, sistema HLA nell’uomo)
  • 88. CMH : Complexe Majeur d’Histocompatibilité = empreintes digitales des cellules Protéines servant de “présentoir” aux antigènes TUTTE le cellule del corpo: MHC di classe 1 1 1 Linfociti B e macrofagi : MHC di classe 1 E di classe 2 1 2 1 2 Antigene + MHC 1 = risposta cellulare Antigene + MHC 2 = risposta umorale Amtigeni e proteine dell’MHC
  • 89. REGOLAZIONE DELLE RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE I LINFOCITI T CD4 Th1, Th2, TH17 e Treg
  • 90.
  • 92. MALATTIE AUTOIMMUNI Poliartrite reumatoide Psoriasi Sclerosi a placche Morbo di Crohn Lupus eritematoso Guillain-Barrè Tiroiditi ...
  • 93. Insieme di disordini immunitari che vanno da malattie molto comuni come l’artrite reumatoide, la tiroidite di Hashimoto, il morbo di Graves, l’aterosclerosi, a patologie meno frequenti come la sclerosi a placche, il diabete di tipo I, il lupus eritematoso sistemico…. L’autoimmunità è la causa a monte di oltre 80 patologie croniche che colpiscono il 20% circa della popolazione dei paesi industrializzati. MALATTIE AUTOIMMUNI
  • 101. Attivazione del sistema immunitario contro molecole o organismi non patogeni ALLERGIE
  • 105. La curcuma, un rimedio impiegato fin dalla notte dei tempi
  • 106. Le curcuma, un rimedio impiegato fin dalla notte dei tempi Rimedio tradizionale fra i più antichi. Benefici per la salute descritti in India da oltre 4000 anni. Principio vegetale primordiale della medicina ayurvedica e della medicina tradizionale cinese. Citato in un erbario assiro risalente a circa 600 anni a.C. Citato nel trattato del medico greco Dioscoride.
  • 107. Le curcuma, un rimedio impiegato fin dalla notte dei tempi Nella medicina ayurvedica, la curcuma è usata per stimolare la digestione, soprattutto perché aumenta la secrezione di bile e per le sue proprietà antinfiammatorie. In medicina cinese, la curcuma est utilizzata per »stimolare il sangue" e far »circolare il Qi" (energia).
  • 109. • Pianta erbacea rizomatosa vivace del genere Curcuma • Famiglia delle Zingiberacee. • Dai suoi rizomi ridotti in polvere si estrae l’omonima spezia. CURCUMA
  • 110. Originaria dell’India, del Bangladesh, dello Sri Lanka e del Myanmar L’India è il principale produttore, con 400 000 tonnellate all’anno. In sanscrito, la curcuma si chiama haridra. E’ anche definita zafferano delle Indie. In arabo, porta il nome di Kourkoum da cui proviene anche il termine italiano. Gli inglesi la chiamano turmeric che deriva dal termine latino medioevale, terra merita. CURCUMA
  • 111. • Spezie (curry) • Colorante alimentare (E100) • Colorante cutaneo e tessile • la Curcuma longa è presente nell’elenco delle piante medicinali pubblicato nella Xa edizione della farmacopea francese. CURCUMA: UTILIZZI
  • 112. La curcuma, principi attivi e biodisponibilità
  • 113. CURCUMA: COMPOSIZIONE Su 100 g di parte edibile, la polvere di curcuma fornisce approssimativamente: Acqua 11,4 g Energia 1481 kJ (354 kcal) Proteine 7,8 g Lipidi 9,9 g Glucidi 64,9 g (Amido : 45 à 55%) Fibre alimentari 21,1 g Ca 183 mg Mg 193 mg P 268 mg Fe 41,4 mg Zn 4,4 mg Tiamina 0,15 mg Riboflavina 0,23 mg Niacina 5,14 mg Folato 39 μg Acido ascorbico 25,9 mg
  • 114. CURCUMA: COMPOSIZIONE I rizomi producono dal 2 al 7% di olio essenziale, color rosso arancio e leggermente fluorescente. I costituenti principali sono il zingiberene (25%) e i suoi derivati chetonici: il turmerone (35%) e l’alfa-turmerone (deidroturmerone) (12%)
  • 115. CURCUMA: COMPOSIZIONE L’estrazione dal rizoma mediante alcol etilico produce il 10% di oleoresina, che contiene circa il 45% di curcumina e derivati, la demetossicurcurmina e la bisdemetossicurcumina, note con il nome collettivo curcuminoidi. Tali composti sono responsabili del caratteristico colore giallo arancio della curcuma, mentre l’olio essenziale le conferisce il tipico aroma e sapore.
  • 116. CURCUMA: COMPOSIZIONE La curcumina (1,7-bis (4-idrossi-3-metossi-fenil) epta-1,6-diene-3,5-dione) È il componente più attivo e più studiato della curcuma
  • 118. Assorbimento delle curcumine e biodisponibilità Le virtù della curcuma sembrano dipendere in gran parte dagli effetti della curcumina In seguito all’ingestione la curcumina subisce delle reazioni chimiche a livello del fegato, il che dà luogo a quattro metaboliti (o derivati) : • la tetraidrocurcumina, • l’esaidrocurcumina, • Il solfato di curcumina • La curcumina glucuronide. Il metabolita principale è la tetraidrocurcumina.
  • 119. Assorbimento delle curcumine e biodisponibilità la curcumina ha un pessimo assorbimento nel tubo digerente Ci vogliono più di 10 g al giorno per osservare una piccola quantità di curcumina nel sangue La piperidina aumenta la biodisponibilità della curcumina riducendone la distruzione nel fegato piperina
  • 120.
  • 121. Soluzioni per aumentare la biodisponibilità della curcumina 1. Aumentare il dosaggio: 1. Problema del costo per il paziente 2. Troppe compresse/capsule da prendere ogni giorno per il paziente (8 -12 grammi al giorno). 2. Migliorare l’assorbimento della curcumina con l’aggiunta di altre sostanze (adiuvanti): 1. Piperina 2. Lecitina 3. Soluzioni tecnologiche 1. Liposomi 2. Oli essenziali 3. Ciclodestrine 4. Micelle
  • 122. 1. Fitosoma: lecitina 2. Oli naturali (+ piperina) 3. Ciclodestrine 4. Micelle (=Solubilizzanti) Tecnologie per aumentare la biodisponibilità della curcumina
  • 123. I. Tecnologia del fitosoma • I fitosomi sono palline di grasso nelle quali è disciolta la curcumina liposolubile fra le estremità grasse della lecitina di soia. • Questi fitosomi possono venire assorbiti dalla parete intestinale. Curcuminoidi
  • 124. • Estratto naturale al 100% • Combinazione di curcuminoidi + oli naturali • Aggiunta di piperina • Diversi studi clinici dimostrano che la biodisponibilità aumenta rispetto alla curcumina non trattata. II. Oli naturali
  • 125. III. Ciclodestrine Cyclodextrin based formulation : easily dispersable in water
  • 126. IV. Micelle/solubilizzanti 7% di curcuminoidi sciolti nel 93% di tween-80 (polisorbato) Tween-80 Curcumina
  • 127. Effetto di diverse tecnologie sulla biodisponibilità della curcumina
  • 128.
  • 129. Tubo digerente Microbiota Energia Mitocondrio Stress ossidativo Acidi grassi Fegato Detossicazione Immunità Infiammazione Insulina Glucosio Cuivre VIT B12 Metalli Minerali Vitamine La curcuma al servizio dei 7 pilastri della Medicina funzionale e nutrizionale
  • 131. 1.Tubo digerente e microbiota • Protezione dello stomaco(ulcera) • Migliora la barriera intestinale • Una flora ottimale migliora la biodisponibilità della curcumina
  • 132. La Curcuma è un rimedio ancestrale per l’acidità gastrica, dal momento che stimola la secrezione di muco e protegge così lo stomaco. Inoltre attenua le nausee. Encyclopédie des plantes médicinales. Identification, préparations, soins. Paris : Larousse/VUEF 2001.-p.92. Curcuma: Protezione mucosa gastrica
  • 133.
  • 134.
  • 136. DUALITA’ FUNZIONALE DELLA MUCOSA INTESTINALE Assorbimento dei nutrienti Barriera per tossine, macromolecole e microrganismi
  • 137. La Sindrome del Leaky gut Depressione Obesità Colonpatia Disturbi epatici Problemi cardiaci Malattie autoimmuni E molto altro ancora….
  • 138.
  • 139.
  • 140. L’integrazione con antibiotici non-assorbibili o curcumina migliora la disfunzione della barriera intestinale indotta dalla dieta occidentale.
  • 142.
  • 143. 2. Energia, mitocondrio e stress ossidativo • Stimola la biogenesi mitocondriale • La curcumina è un potentissimo antiossidante
  • 144. • Produzione di ATP • Controllo del calcio cellulare • Detossicazione • Controllo dell’apoptosi • Sintesi degli ormoni steroidei Funzioni del mitocondrio
  • 145.
  • 146.
  • 147.
  • 148. Curcumina: uno degli antiossidanti più potenti Pubmed 18/11/2015 2367 pubblicazioni La curcumina è dieci volte più antiossidante della vitamina E
  • 149.
  • 150.
  • 151. 3. Acidi grassi La curcuma aumenta la conversione dell’acido alfalinolenico in acido docosaesaenoico
  • 152. La curcuma aumenta il DHA nel cervello
  • 153. Curcumina: tornare alle radici. Shishodia S, Sethi G, Aggarwal BB. Ann N Y Acad Sci. 2005 Nov;1056:206-17. The use of turmeric, derived from the root of the plant Curcuma longa, for treatment of different inflammatory diseases has been described in Ayurveda and in traditional Chinese medicine for thousands of years. The active component of turmeric responsible for this activity, curcumin, was identified almost two centuries ago. Modern science has revealed that curcumin mediates its effects by modulation of several important molecular targets, including transcription factors (e.g., NF- kappaB, AP-1, Egr-1, beta-catenin, and PPAR-gamma), enzymes (e.g., COX2, 5-LOX, iNOS, and hemeoxygenase-1), cell cycle proteins (e.g., cyclin D1 and p21), cytokines (e.g., TNF, IL-1, IL-6, and chemokines), receptors (e.g., EGFR and HER2), and cell surface adhesion molecules. Because it can modulate the expression of these targets, curcumin is now being used to treat cancer, arthritis, diabetes, Crohn's disease, cardiovascular diseases, osteoporosis, Alzheimer's disease, psoriasis, and other pathologies. Interestingly, 6-gingerol, a natural analog of curcumin derived from the root of ginger (Zingiber officinalis), exhibits a biologic activity profile similar to that of curcumin. The efficacy, pharmacologic safety, and cost effectiveness of curcuminoids prompt us to "get back to our roots."
  • 154. Curcumin, an atoxic antioxidant and natural NFkappaB, cyclooxygenase-2, lipooxygenase, and inducible nitric oxide synthase inhibitor: a shield against acute and chronic diseases. Bengmark S. JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2006 Jan-Feb;30(1):45-51. BACKGROUND: The world suffers a tsunami of chronic diseases, and a typhoon of acute illnesses, many of which are associated with the inappropriate or exaggerated activation of genes involved in inflammation. Finding therapeutic agents which can modulate the inflammatory reaction is the highest priority in medical research today. Drugs developed by the pharmaceutical industry have thus far been associated with toxicity and side effects, which is why natural substances are of increasing interest. METHODS: A literature search (PubMed) showed almost 1500 papers dealing with curcumin, most from recent years. All available abstracts were read. Approximately 300 full papers were reviewed. RESULTS: Curcumin, a component of turmeric, has been shown to be non- toxic, to have antioxidant activity, and to inhibit such mediators of inflammation as NFkappaB, cyclooxygenase-2 (COX-2), lipooxygenase (LOX), and inducible nitric oxide synthase (iNOS). Significant preventive and/or curative effects have been observed in experimental animal models of a number of diseases, including arteriosclerosis, cancer, diabetes, respiratory, hepatic, pancreatic, intestinal and gastric diseases, neurodegenerative and eye diseases. CONCLUSIONS: Turmeric, an approved food additive, or its component curcumin, has shown surprisingly beneficial effects in experimental studies of acute and chronic diseases characterized by an exaggerated inflammatory reaction. There is ample evidence to support its clinical use, both as a prevention and a treatment. Several natural substances have greater antioxidant effects than conventional vitamins, including various polyphenols, flavonoids and curcumenoids. Natural substances are worth further exploration both experimentally and clinically.
  • 155. Oral Administration of Diferuloylmethane (Curcumin) Suppresses Proinflammatory Cytokines and Destructive Connective Tissue Remodeling in Experimental Abdominal Aortic Aneurysms. Parodi FE, Mao D, Ennis TL, Pagano MB, Thompson RW. Ann Vasc Surg. 2006 May 19 Chronic transmural inflammation and proteolytic destruction of medial elastin are key mechanisms in the development of abdominal aortic aneurysms (AAAs). Diferuloylmethane (curcumin) is a major component of the food additive tumeric, which has been shown to have anti-inflammatory properties. To determine if ingestion of curcumin influences aneurysmal degeneration, C57Bl/6 mice underwent transient elastase perfusion of the abdominal aorta to induce the development of AAAs, followed by daily oral gavage with 100 mg/kg curcumin (n = 36) or water alone (n = 31). By 14 days, mice in the control group developed a mean increase in aortic diameter of 162.8 +/- 4.6% along with a dense mononuclear inflammation and destruction of medial elastin. By comparison, the mean increase in aortic diameter in the curcumin-treated group was only 133.2 +/- 5.2% (p < 0.0001). Although aortic wall inflammation was similar between the groups, the structural integrity of medial elastin was significantly greater in curcumin-treated mice. Curcumin-treated mice also exhibited relative decreases in aortic tissue activator protein-1 and nuclear factor kappaB DNA binding activities and significantly lower aortic tissue concentrations of interleukin-1beta (IL-1beta), IL-6, monocyte chemoattractant protein-1, and matrix metalloproteinase-9 (all p < 0.05). These data demonstrate for the first time that oral administration of curcumin can suppress the development of experimental AAAs, along with structural preservation of medial elastin fibers and reduced aortic wall expression of several cytokines, chemokines, and proteinases known to mediate aneurysmal degeneration. The possibility that dietary ingestion of curcumin may have a beneficial effect in degenerative aortic aneurysms warrants further consideration.
  • 156. Attività immunomodulante della curcumina. Antony S, Kuttan R, Kuttan G. Immunol Invest. 1999 Sep-Dec;28(5-6):291-303. Curcumin, an active ingredient present in Curcuma longa, was analysed for the immunomodulatory activity in Balb/c mice. Curcumin administration was found to increase the total WRC count (15,290) significantly on the 12th day Group of animals treated with vehicle alone showed results similar to that of normal animal (10,130 on 12th day). Curcumin increased the circulating antibody titre (512) against SRBC. Curcumin administration increased the plaque forming cells (PFC) in the spleen and the maximum number of PFC was observed on the 6th day (1,130 PFC/10(6) spleen cells) after immunization with SRBC. Rone marrow cellularity (16.9x10(6) cells/femur) and alpha-esterase positive cells (1,622/4000 cells) were also enhanced by Curcumin administration. A significant increase in macrophage phagocytic activity was also observed in Curcumin treated animals (P<0.001). These results indicate the immunostimulatory activity of Curcumin.
  • 157. 6. Insulina - Glucosio • Ottimizza la sensibilità all’insulina • Inibitore del NFKB
  • 158.
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  • 160.
  • 161.
  • 162.
  • 163.
  • 165.
  • 166.
  • 167.
  • 168. Curcuma e cancro Pubmed 22/11/2015 3156 pubclicazioni
  • 170. • Prevenzione primaria • Prevenzione secondaria • Supporto alla chemioterapia Curcuma e cancro
  • 171.
  • 172. La curcumina inibisce la proliferazione delle cellule tumorali ma non quella delle cellule normali
  • 173.
  • 174.
  • 175. I diversi livelli di target di segnalizzazione oncogenica controllati dalla curcumina Curcuma e cancro
  • 176. I target della curcumina coinvolti nel cancro Curcuma e cancro
  • 177.
  • 178.
  • 179. Effects of curcumin and quercetin on polyp number and polyp size in patients with familial adenomatous polyposis [reprinted from Clinical Gastroenterology and Hepatology, vol 4, Cruz–Correa et al,2006)
  • 180. Serum PSA levels at the baseline (pre) and after administration of isoflavones (40 mg/day) and curcumin (100 mg/day) supplements or placebo (post) for 6 months in participants with PSA < 10 or PSA ≥10 [reprinted with permission from Ide et al., (2010), Prostate, John Wiley and Sons (22)]
  • 181. Curcuma e HER-2 • L’HER2 è una proteina • Il gene che la codifica è un • proto-oncogeno chiamato HER2/neu. • Il gene è spesso amplificato in certi tumori (cancro al seno) • L’Her2 è il target dell’erceptina • La curcuma induce la degradazione dell’HER2
  • 184. La curcumina sensibilizza le cellule tumorali alla chemioterapia
  • 185. Curcuma e chemioterapia Chemiosensibilizzazione in vivo Aumenta gli effetti inibitori di crescita del celecoxib contro le cellule del cancro colorettale nei ratti Migliora gli effetti antitumorali dell’oxaliplatino contro il cancro colorettale nei topi Potenzia certe attività antitumorali della gemcitabina contro il cancro pancreatico nei topi Potenzia l’attività antitumorale del docetaxel contro il cancro dell’ovaio nei topi Migliora gli effetti antitumorali della gemcitabina contro il cancro della prostata nei topi
  • 186.
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  • 190.
  • 191.
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  • 193.
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  • 195. • La glicoproteina-P (P-gp) è una proteina transmembrana di 170 kilodalton che lega l'ATP. • E’ membro della famiglia dei trasportatori ABC (ATP binding cassette). • E’ prodotta dai geni MDR (multi drug resistance). Nell’uomo troviamo due isoforme di questa proteina (MDR1 e MDR2). • L’isoforma MDR1, coinvolta nel fenotipo di resistenza pleiotropica ai farmaci, viene chiamata anche P-gp. • La curcumina inibisce l’espressione del gene MDR-1, aumentando così la sensibilità delle cellule tumorali alla chemioterapia. Curcuma e proteina P-gP
  • 196.
  • 197.
  • 198.
  • 199. Malattie cardiovascolari e curcuma 453 pubblicazioni PubMed 22/11/2015
  • 200.
  • 201.
  • 202.
  • 203. La curcumina aumenta l’HDL e abbassa l’LDL nell’uomo
  • 204. Morbo di Alzheimer e curcuma 453 Pubblicazioni PubMed 22/11/2015
  • 205.
  • 206.
  • 207. I dieci effetti neuroprotettivi della curcumina Specie reattive dell’ossigeno Induzione di citochine proinfiammatorie Produzione di peptidi beta-amiloidi Aggregati di amiloidi Accumulo di proteine mal replicate Neurotossicità Eccitotossicità Particelle tossiche Perdita neuronale LIMITI MECCANISMO Inibizione di AP-1, NF-kB, istone acetiltransferasi (HAT) Scavenger, chela i metalli, induce enzimi difensivi Abbassa il colesterolo, induce il gene BACE-1 Inibisce l’aggregazione Potenzia le proteine di shock termico Via JNK Induzione della COX-2 via AP-1, NF-kB Induttore di enzimi di fase II-dell’HO-1 Aumenta la clearance dei fagociti Stimola la neurogenesi Tossicità
  • 208.
  • 209. Morbo di Alzheimer e curcuma
  • 210.
  • 211.
  • 213.
  • 214.
  • 216.
  • 217. Evoluzione del dolore con il passare del tempo dopo assorbimento di curcuma fosfolipidica, paracetamolo o farmaco antinfiammatorio. Punteggio del dolore: 0, assenza di dolore; 1, dolore appena percepibile; 2, dolore moderato; 3, dolore forte; 4, dolore insopportabile La curcuma contro i dolori cronici
  • 218.
  • 219. Curcuma e depressione 83 Pubblicazioni PubMed 22/11/2015
  • 220.
  • 221.
  • 222.
  • 223.
  • 224.
  • 225. Diversi studi clinici di fase I hanno indicato che la curcumina è ben tollerata se viene consumata in dosaggi fino a 12 g/ giorno. Questi dati sono stati confermati da una ricerca in cui si sono somministrate dosi crescenti di curcumina per determinare i dosaggi massimi in termini di tollerabilità e sicurezza di impiego. Curcuma e tollerabilità
  • 226. Le curcuma va somministrata con precauzione o evitata: Nelle donne incinte e nei bambini piccoli. In caso di litiasi biliare. Nei pazienti in cura con antipiastrinici e anticoagulanti (doppio utilizzo e doppio effetto a causa della cumarina). . Curcuma: rischi e precauzioni
  • 229. Nutrition and immunology: from the clinic to cellular biology and back again. Chandra RK. Proc Nutr Soc. 1999 Aug;58(3):681-3. Diet and immunity have been known to be linked to each other for centuries. In the last 30 years systematic studies have confirmed that nutrient deficiencies impair immune response and lead to frequent severe infections resulting in increased mortality, especially in children. Protein-energy malnutrition results in reduced number and functions of T-cells, phagocytic cells and secretory immunoglobulin A antibody response. In addition, levels of many complement components are reduced. Similar findings have been reported for moderate deficiencies of individual nutrients such as trace minerals and vitamins, particularly Zn, Fe, Se, vitamins A, B6, C and E. For example, Zn deficiency is associated with profound impairment of cell-mediated immunity such as lymphocyte stimulation response, decreased CD4+:CD8+ cells, and decreased chemotaxis of phagocytes. In addition, the level of thymulin, which is a Zn-dependent hormone, is markedly decreased. The use of nutrient supplements, singly or in combination, stimulates immune response and may result in fewer infections, particularly in the elderly, low-birth-weight infants and malnourished critically-ill patients in hospitals. The interactions between nutrition and the immune system are of clinical, practical and public health importance.
  • 230. 1.Anamnesi approfondita - Digestiva! - Psicoaffettiva (stress!!) - Nutrizionale. Controllo nutrizionale delle malattie disimmunitarie
  • 232. Malattie autoimmuni Valutazione nutrizionale e funzionale • Vitamina D • Microbiota intestinale (Mou) • Permeabilità intestinale ( IgG alimentare) • CRP • Profilo acidi grassi • Indicatori stress ossidativo • Difese antiossidanti
  • 233. PRESA IN CARICO NUTRIZIONALE E FUNZIONALE DELLE MALATTIE DISIMMUNITARIE • Ridurre il rischio di ingresso di antigeni non ostili Digestione, Barriera intestinale • Ridurre l’intensità della reazione infiammatoria Equilibrio AA/EPA, Regolatori del NFKB • Impedire l’accumulo delle lesioni ossidative e carbonili inflitte ai tessuti attaccati Antiossidanti • Aumentare l’immunotolleranza: Probiotici, Vitamina D
  • 234. LIVELLO I Le barriere LIVELLO II Immunità innata LIVELLO III Immunità Specifica
  • 236.
  • 239. Probiotics in primary prevention of atopic disease: a randomised placebo-controlled trial. Kalliomaki M, Salminen S, Arvilommi H, Kero P, Koskinen P, Isolauri E. Lancet 2001 Apr 7;357(9262):1076-9 BACKGROUND: Reversal of the progressive increase in frequency of atopic disease would be an important breakthrough for health care and wellbeing in western societies. In the hygiene hypothesis this increase is attributed to reduced microbial exposure in early life. Probiotics are cultures of potentially beneficial bacteria of the healthy gut microflora. We assessed the effect on atopic disease of Lactobacillus GG (which is safe at an early age and effective in treatment of allergic inflammation and food allergy). METHODS: In a double-blind, randomised placebo-controlled trial we gave Lactobacillus GG prenatally to mothers who had at least one first-degree relative (or partner) with atopic eczema, allergic rhinitis, or asthma, and postnatally for 6 months to their infants. Chronic recurring atopic eczema, which is the main sign of atopic disease in the first years of life, was the primary endpoint. FINDINGS: Atopic eczema was diagnosed in 46 of 132 (35%) children aged 2 years. Asthma was diagnosed in six of these children and allergic rhinitis in one. The frequency of atopic eczema in the probiotic group was half that of the placebo group (15/64 [23%] vs31/68 [46%]; relative risk 0.51 [95% CI 0.32-0.84]). The number needed to treat was 4.5 (95% CI 2.6-15.6). INTERPRETATIONS: Lactobacillus GG was effective in prevention of early atopic disease in children at high risk. Thus, gut microflora might be a hitherto unexplored source of natural immunomodulators and probiotics, for prevention of atopic disease. Il Lactobacillus GG si è dimostrato efficace nella prevenzione della malattia atopica precoce nei bambini ad alto rischio. Pertanto la microflora intestinale potrebbe rappresentare una fonte finora inesplorata di immunomodulatori naturali e probiotici, per la prevenzione della malattia atopica.
  • 240. Anti-inflammatory effects of bifidobacteria by inhibition of LPS-induced NF-kappaB activation. Riedel CU, Foata F, Philippe D, Adolfsson O, Eikmanns BJ, Blum S. Microbiology Department and Alimentary Pharmabiotic Centre, University College Cork, Cork, Ireland. c.riedel@ucc.ie. World J Gastroenterol. 2006 AIM: Different strains of bifidobacteria were analysed for their effects on HT-29 intestinal epithelial cells (IECs) in in vitro models both of the non-inflamed and inflamed intestinal epithelium. METHODS: A reporter gene system in HT-29 cells was used to measure levels of NF-kappaB activation after challenge with bifidobacteria or after bacterial pre-treatment following LPS challenge. IL-8 protein and pro-inflammatory gene expression was investigated using normal HT-29 cells. RESULTS: None of the bifidobacteria tested induced activation of nuclear factor kappaB (NF-kappaB) indicating that bifidobacteria themselves do not induce inflammatory events in IECs. However, six out of eight bifidobacteria tested inhibited lipopolysaccharide- (LPS-) induced NF-kappaB activation in a dose- and strain-dependent manner. In contrast, NF-kappaB activation in response to challenge with tumor necrosis factor-alpha (TNF- alpha) was affected by none of the tested bifidobacteria, indicating that the inhibitory effect of bifidobacteria is specific for LPS-induced inflammation in IECs. As shown with two of the six inhibition-positive bifidobacteria, LPS- induced inhibition of NF-kappaB activation was accompanied by a dose- dependent decrease of interleukin 8 (IL-8) secretion and by lower mRNA levels for IL-8, TNF-alpha, cyclooxygenase 2 (Cox-2), and intercellular adhesion molecule 1 (ICAM-1). CONCLUSION: Some strains of bifidobacteria are effective in inhibiting LPS-induced inflammation and thus might be appropriate candidates for probiotic intervention in chronic intestinal inflammation.
  • 242.   Il rapporto tra gli acidi grassi   determina l’intensità della reazione infiammatoria
  • 243. L’intensità della reazione infiammatoria è controllata dalle prostaglandine e dai leucotrieni
  • 244. The role of fish oils in the treatment of rheumatoid arthritis. Cleland LG, James MJ, Proudman SM. Rheumatology Unit, Royal Adelaide Hospital, Adelaide, South Australia, Australia. Drugs. 2003;63(9):845-53. Fish oils are a rich source of omega-3 long chain polyunsaturated fatty acids (n-3 LC PUFA). The specific fatty acids, eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic acid, are homologues of the n-6 fatty acid, arachidonic acid (AA). This chemistry provides for antagonism by n-3 LC PUFA of AA metabolism to pro-inflammatory and pro-thrombotic n-6 eicosanoids, as well as production of less active n-3 eicosanoids. In addition, n-3 LC PUFA can suppress production of pro-inflammatory cytokines and cartilage degradative enzymes.In accordance with the biochemical effects, beneficial anti-inflammatory effects of dietary fish oils have been demonstrated in randomised, double-blind, placebo-controlled trials in rheumatoid arthritis (RA). Also, fish oils have protective clinical effects in occlusive cardiovascular disease, for which patients with RA are at increased risk.Implementation of the clinical use of anti-inflammatory fish oil doses has been poor. Since fish oils do not provide industry with the opportunities for substantial profit associated with patented prescription items, they have not received the marketing inputs that underpin the adoption of usual pharmacotherapies. Accordingly, many prescribers remain ignorant of their biochemistry, therapeutic effects, formulations, principles of application and complementary dietary modifications. Evidence is presented that increased uptake of this approach can be achieved using bulk fish oils. This approach has been used with good compliance in RA patients. In addition, an index of n-3 nutrition can be used to provide helpful feedback messages to patients and to monitor the attainment of target levels.Collectively, these issues highlight the challenges in advancing the use of fish oil amid the complexities of modern management of RA, with its emphasis on combination chemotherapy applied early. Gli effetti biochimici, anti-infiammatori interessanti sono stati mostrati con gli oli alimentari di pesce in studi randomizzati, in doppio cieco contro placebo nell'artrite reumatoide (RA). Gli oli di pesce mostrano anche effetti protettivi contro le patologie cardiovascolari occlusive. L’ uso clinico di oili di pesce in dosi che garantiscono un’attività anti-infiammatoria di oli di pesce è limitato. Gli oli di pesce non forniscono la possibilità di profitto notevole come quelli associati con prodotti brevettabili e quindi ricevono minori investimenti su ricerca e marketing. Come risultato, molti medici rimangono inconsapevoli del loro biochimica, effetti terapeutici, formulazioni, i principi di applicazione.
  • 247. Vitamin D: a natural inhibitor of multiple sclerosis. Hayes CE. Proc Nutr Soc. 2000 Nov;59(4):531-5. Inheriting genetic risk factors for multiple sclerosis (MS) is not sufficient to cause this demyelinating disease of the central nervous system; exposure to environmental risk factors is also required. MS may be preventable if these unidentified environmental factors can be avoided. MS prevalence increases with decreasing solar radiation, suggesting that sunlight may be protective in MS. Since the vitamin D endocrine system is exquisitely responsive to sunlight, and MS prevalence is highest where environmental supplies of vitamin D are lowest, we have proposed that the hormone, 1, 25- dihydroxycholecalciferol (1,25-(OH)2D3), may protect genetically-susceptible individuals from developing MS. Evidence consistent with this hypothesis comes not only from geographic studies, but also genetic and biological studies. Over-representation of the vitamin D receptor gene b allele was found in Japanese MS patients, suggesting it may confer MS susceptibility. Fish oil is an excellent vitamin D source, and diets rich in fish may lower MS prevalence or severity. Vitamin D deficiency afflicts most MS patients, as demonstrated by their low bone mass and high fracture rates. However, the clearest evidence that vitamin D may be a natural inhibitor of MS comes from experiments with experimental autoimmune encephalomyelitis (EAE), a model of MS. Treatment of mice with 1,25-(OH)2D3 completely inhibited EAE induction and progression. The hormone stimulated the synthesis of two anti-encephalitogenic cytokines, interleukin 4 and transforming growth factor beta-1, and influenced inflammatory cell trafficking or apoptosis. If vitamin D is a natural inhibitor of MS, providing supplemental vitamin D to individuals who are at risk for MS would be advisable.
  • 248. NF-kB
  • 251.
  • 252. Motivo della visita: Dall’età di 21 anni la paziente soffre di molteplici forme allergiche (eczema, rinite, asma). Nonostante le numerose indagini intraprese da diversi specialisti, inclusi quelli degli istituti universitari, non si è arrivati a individuare le cause del problema. Il trattamento si è basato essenzialmente sulla corticoterapia locale e sistemica. Paziente 33 anni
  • 253. Anamnesi Anamnesi famigliare: Padre, 72 anni, asmatico Madre morta a 43 anni in seguito a un cancro al seno. Due fratelli, uno in buona salute l’altro asmatico. Anamnesi personale: Nell’infanzia nessun problema particolare (ma non è stata allattata al seno) Pubertà a 12 anni Episodi di eczema verso i 13-14 anni
  • 254. Anamnesi (continua) Anamnesi personale: Segretaria Sposata, due figli di cui uno allergico ai latticini. Fuma qualche sigaretta al giorno. Si descrive ansiosa e stressata. Appetito buono Stitichezza di media entità Dieta: Ricca di grassi animali e latticini Poco pesce.
  • 256. Chiara G. 15/02/1971 Profilo IgG alimentari
  • 258. CONCLUSIONI: • Leaky Gut Syndrome • Disbiosi (micosi) • Sensibilizzazione alimentare • Carenza di acidi grassi omega-3 • Carenza di desaturasi • Carenza di zinco • Carenza di vitamina A
  • 259. TRATTAMENTO NUTRIZIONALE Eliminato il latte vaccino Aumento del consumo di frutta e verdura (tranne banane) 3 volte a settimana pesce grasso Mangiare lentamente e masticare bene
  • 260. Pufagenics 1 Cap/giorno o Pufagenics liquid un cucchiaino al giorno TRATTAMENTO NUTRIZIONALE Probactiol Plus protect air 3 x 2 al giorno Nutrimonium 1 x al giorno CurcuDyn 2 - 4 x al giorno
  • 261. Per un nuovo inizio
  • 262. • Apporto nutritivo di base • Permeabilità intestinale • Flora intestinale • Deficit nutrizionali • Scientificamente documentato • Facile da usare 1 porzione al giorno ( >12 anni) ½ porzione al giorno (6-12 anni) • Composizione completa • L-glutammina • Pre e probiotici • Vitamine & minerali • Antiossidanti • Gusto gradevole •Dolcificato con Stevia Per un nuovo inizio
  • 263. Ingredienti per porzione (2 misurini o una bustina) Uso: 1 porzione al giorno, da mescolare con yogurt, budino, latte (di riso o soia), succo di frutta o altre bevande. Per un nuovo inizio
  • 266. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015 “8 milioni di Italiani soffrono di problemi alle articolazioni” Hai problemi alle articolazioni? InvecchiamentoSovraccarico Obesità Esercizio fisico/sport Cadute / traumatismiInterventi chirurgici menisco anca dorso
  • 267. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015 • dopo sforzi fisici prolungati o instensi (mancanza di allenamento) • sensazione di rigidità • posture scorrette • stress Come individuare il paziente? Dolorabilità a muscoli e legamenti • artrosi/ poliartrite reumatoide • sensazione di rigidità a spalle e dorso • il corpo ha perso flessibilità • dolorabilità iniziando le attività al mattino • difficoltà a salire e scendere le scale • sensazione di gonfiore alle articolazioni • difficoltà negli sforzi fisici Dolorabilità articolare
  • 268. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015  Precauzioni nei pazienti >70 anni  Problemi gastrici e intestinali  Rischio di ulcera gastrica e sanguinamento  Rischio maggiore di disturbi cardiovascolari  Prudenza nell’uso contemporaneo di anti-coagulanti orali  Rischio di insufficienza renale Rischio antinfiammatori (FANS)? “Gli utilizzatori di FANS hanno ulcere sintomatiche complicate 3-4 volte più frequentemente rispetto ai non utilizzatori” 2 “La maggior parte dei classici FANS possono aumentare il rischio di incidente trombotico cardiovascolare”3 “Disturbi gastrici e intestinali compaiono nel 10 - 30% degli utilizzatori di FANS” 1 1-2Nederlandse Huisartsen Genootschap – pijnbestrijding: farmacotherapeutische richtlijn 3Cannon 2006, Chan 2006, Helin-Salmivaara 2006, Kearney 2006, McGettigan 2006 “Nel caso di una funzione renale ridotta l’utilizzo di FANS può portare ad insufficienza renale acuta e/o ritenzione di liquidi o sale” “L’uso dei FANS nei pazienti oltre i 70 anni richiede precauzioni e può essere controindicato” 1
  • 269. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015 Curcumina : Efficacia scientificamente provata Chandran et al. A Randomized, pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719–1725 Gamal Ramadan and Omar El-Menshawy Protective effects of ginger-tumeric rhizomes mixture on joint inflammation, atherogenesis, kidney dysfunction and other complications in a rat model of human rheumatoid arthritis Kuptniratsaikul V et al. Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8 Riduzione dei sintomi dell’artrite Effetto sul dolore paragonabile a quello dei FANS Miglioramento della mobilità Riduzione significativa • Dolorabilità alle articolazioni • Gonfiore articolare • Disease Activity Score Kuptniratsaikul V et al. Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8
  • 270. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015 23 24 25 26 27 28 29 0 5 10 15 20 0 5 10 15 20 “Uno studio pilota randomizzato, mirato a valutare l’efficacia e la sicurezza della curcumina in pazienti affetti da poliartrite reumatoide.“ Chandran et al. A Randomized, Pilot Study to Assess the Efficacy and Safety of Curcumin in Patients with Active Rheumatoid Arthritis. Phytother. Res. 2012;26:1719– 1725. ° n = 45 : curcumina n =15 ; diclofenac n = 15 ; curcumina et diclofenac n = 15 ° Studio pilota singolo cieco, randomizzato (proof-of-principle) ° Durata 8 settimane, 1000 mg di curcumina (tecnologia BCM-95) e 100 mg diclofenac Efficacia della curcuma vs. FANS (diclofenac ) Tassodisedimentazioneeritrocitaria(ESR) - 11% - 8% Riduzione significativa del Disease Activity Score (DAS) Riduzione significativa della Dolorabilità articolare - 83% - 69% - 97% - 89% Riduzione significativa del gonfiore articolare %Incidenza %Incidenza  Inizio del trattamento  Fine del trattamento Curcumina Diclofenac 1000 mg 100 mg (equivalente < 1 cps. CurcuDyn) p < 0.05 p < 0.05 p < 0.05 Curcumina Diclofenac 1000 mg 100 mg (equivalente < 1 cps. CurcuDyn) Curcumina Diclofenac 1000 mg 100 mg (equivalente < 1 cps. CurcuDyn)
  • 271. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015 280 290 300 310 320 330 340 350 360 Ibuprofen Curcumina ° n = 367 : estratto di cucruma n = 182 ; ibuprofen n = 185 ° Dopo 4 settimane 1500 mg curcumina(2 capsule 3x/die) e 1200 mg ibuprofen (2 capsule 3x/die). ° In questo studio è stato utilizzato un estratto di curcuma semplice. Mobilità Stessa distanza percorsa in 6 minuti (misurata all’inizio e dopo 4 settimane) p = 0,010 Numerodimetri Dolore Anche lenitivo (misurato all’inizio e dopo 4 settimane) 0 1 2 3 4 5 6 Ibuprofen Curcumina p = 0,018 %Incidenza 1200 mg 1500 mg (equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn) 1200 mg 1500 mg (equivalente < 1,5 cps. CurcuDyn) - 41% + 14% + 11% Efficacité du curcuma versus AINS (ibuprofen) “Efficacia e sicurezza della curcuma in confronto a ibuprofene in pazienti con artrosi del ginocchio: uno studio multicentrico.“ Kuptniratsaikul V et al. Efficacy and safety of Curcuma domestica extracts compared with ibuprofen in patients with knee osteoarthritis: a multicenter study. Clin Interv Aging. 2014 Mar 20;9:451-8. Nouvelle étude Publication Mars 2014  Inizio trattamento  Dopo 4 settimane - 39%
  • 272. Forinternaluseonly–Q12015Forinternaluseonly–Q42015 La combinazione tra curcuma e zenzero è efficace come un FANS (indometacina) ? Obiettivo: verificare se la miscela di curcumina e zenzero può migliorare la sintomatologia dell’artrite. Metodologia: 3 gruppi: FANS (Indometacina) vs. 200 mg (CG) vs. 400 mg (CG) Risultati: Arthritic score 14d Arthritic score 28d FANS (Indometacina)  39.6%  50% 200 mg  41.7% 58.3% 400 mg  52.1%  78.6% 0 4 8 12 16 7 giorni 14 giorni 28 giorni Controllo (dopo trattamento) Indometacina 200 mg curcumina +zenzero 400 mg curcumina+zenzero - 78,6%- 52%Arthriticscore
  • 273. Ogni nuova verità scientifica non trionfa convincendo i suoi avversari mediocri e facendo vedere loro la luce, piuttosto perché gli oppositori muoiono e vengono sostituiti da una nuova generazione per la quale tale verità è famigliare. Max Planck (1858 - 1947)
  • 274. Grazie per l’ascolto e la fiducia! Lunga e felice vita a voi…