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Multiple Spread Trading 
Michele Bogliardi 
Spread o Pair Trading 
Se voglio operare in borsa, devo decidere se comprare o vendere un 
determinato titolo, sia esso di tipo azionario, obbligazionario, future oppure un 
cross valutario, ecc. 
Se ho deciso di comprare significa che sto scommettendo sull’apprezzamento 
valutario del titolo, viceversa in caso di vendita allo scoperto. 
Quindi nel trading tradizionale i potenziali guadagni o perdite a cui si può 
andare incontro derivano dalla possibilità o meno di prevedere il futuro 
andamento del titolo. 
È possibile che esista una metodologia di trading che, basandosi unicamente su 
considerazioni di tipo statistico, permetta di trarre profitti indipendentemente 
dall’andamento rialzista, ribassista o laterale del mercato e 
contemporaneamente sia intrinsecamente meno rischioso? 
La risposta è affermativa e una di queste metodologie è lo Spread o Pair 
Trading. 
Essa consiste nel considerare due strumenti finanziari che siano correlati tra 
loro e assumere contemporaneamente una posizione long (acquisto) su uno 
strumento e una posizione short (vendita) sull’altro. 
La correlazione tra i due titoli garantisce che l’andamento del mercato non 
abbia influenza sulla strategia, in quanto le posizioni long e short danno luogo 
a profitti e a perdite che si compensano a vicenda, minimizzando dunque il 
rischio. 
I potenziali profitti hanno pertanto luogo nel momento in cui, nonostante la 
correlazione, i due strumenti si allontanano momentaneamente dal loro punto 
di equilibrio, basandosi su un loro futuro e statisticamente probabile 
riavvicinamento (Convergence Spread Trading).
Multiple Spread Trading 
Questa particolare strategia prende il nome di “convergence spread trading” e 
consiste nell’assumere una posizione long sullo strumento momentaneamente 
più fiacco e contemporaneamente una posizione short su quello più 
performante. 
Esiste un’ampia letteratura riguardante questo tipo di operazioni effettuate su 
diversi Assets, in particolare azioni, future su indici azionari o commodities, 
tra i quali i principali sono: 
Calendar Spread: tra due contratti future aventi stesso sottostante ma 
diversa scadenza temporale, ad esempio Crude Oil 
Future a differente mese di scadenza 
Inter-Market Spread: tra due contratti future aventi la stessa scadenza ma 
diversi sottostanti purché correlati, ad esempio 
Brent e Light Crude Oil Future 
Inter-Exchange Spread: tra contratti future aventi la stessa scadenza e lo 
stesso sottostante ma quotati in Borse differenti 
Intra-Market Spread: tra due titoli azionari correlati quotati nella stessa 
Michele Bogliardi 
Borsa
Multiple Spread Trading 
Michele Bogliardi 
Multiple Spread Trading 
Lo Spread Trading o Pair Trading è considerato, per definizione, 
un’operatività che utilizza una sola coppia di strumenti finanziari correlati e ne 
sfrutta la tendenza intrinseca di riallinearsi in seguito ad un momentaneo 
disallineamento. 
Il Pair Trading viene descritto da qualcuno come il procedere di un cane tenuto 
al guinzaglio dal padrone. Ovunque vadano (quindi in qualsiasi condizione di 
mercato ci si trovi) il cane e il padrone si potranno momentaneamente 
allontanare l’uno dall’altro ma successivamente o vince la direzione del cane o 
quella del padrone (dipende chi è il più forte) e la coppia tenderà a 
riavvicinarsi. 
Quindi per operare in Pair Trading occorre stare ad aspettare che si verifichi 
una condizione favorevole nell’andamento di una coppia di strumenti 
finanziari di cui si sia verificata la correlazione. 
Ma perché limitarsi solo ad una coppia di strumenti finanziari? 
Perché non pensare ad una combinazione di un numero maggiore di strumenti 
finanziari che siano correlati tra loro? 
Pensate ad una slitta trainata da una muta di cani: non è più frequente trovare 
un disallineamento momentaneo relativo tra uno o più componenti? 
È vero che è relativamente facile ed intuitivo calcolare lo Spread ed il relativo 
sizing dell’operazione nel caso di due variabili, mentre diventa praticamente 
impossibile da leggere un grafico in cui siano rappresentate più variabili e 
ancor meno intuitivo è il calcolo dei pesi relativi da assegnare a ciascuna 
variabile in caso di ingresso in posizione.
Multiple Spread Trading 
Per fare tutto ciò però basta affidarsi ad algoritmi matematici non lineari 
dedicati, che calcolano il momentaneo disallineamento di una o più variabili 
dal loro andamento relativo statistico medio in un tempo prefissato. 
Nasce così l’idea di Multiple Spread Trading, in cui le possibilità di entrare in 
posizione aumentano in maniera fattoriale all’aumentare del numero di 
strumenti finanziari selezionati. 
Il Multiple Spread Trading è una metodologia che può essere applicata a 
diversi Assets: azioni, future e forex. 
Data l’eterogeneità e la molteplicità dei dati che concorrono nel Multiple 
Spread Trading, bisogna introdurre un nuovo parametro che giochi il ruolo 
della differenza o del rapporto nel Pair Trading tradizionale: ad esso viene dato 
il nome di Indice di Disallineamento Temporaneo (TDI). 
Nei paragrafi seguenti vediamo alcune applicazioni di questa nuova 
metodologia ai diversi Assets. 
Michele Bogliardi
Future Multiple Spread Trading 
Michele Bogliardi 
Future Multiple Spread Trading 
Come primo esempio consideriamo i tre future riferiti ai tre indici principali 
del mercato americano (Nasdaq, Dow Jones e S&P500). 
Vediamo come varia in funzione del tempo l’indice rappresentativo del 
disallineamento multiplo temporaneo (TDI) relativo alla terna composta dai tre 
future per un tempo di circa 9 mesi: 
Notiamo che il TDI presenta un andamento di tipo oscillatorio attorno ad un 
valore medio prossimo a zero, all’incirca compreso tra due linee rosse che 
rappresentano il valore corrispondente al 98° percentile di tutti i valori del TDI 
assunti nell’arco dei tre mesi precedenti. 
Tale valore percentile non è calcolato utilizzando la più famosa deviazione 
standard, in quanto la deviazione standard per un segnale che rappresenta 
caratteristiche non gaussiane, è inadatta (basti pensare che la percentuale di 
dati di una distribuzione puramente sinusoidale compresi entro ± 1.4  è pari 
al 100%). 
Adottiamo una strategia di tipo Convergence in cui si compra / vende una 
combinazione dei tre future al raggiungimento della soglia del 98° percentile 
(linea rossa) chiudendo la posizione quando il valore del TDI raggiunge 
nuovamente il valore nullo (oppure al raggiungimento di un determinato target 
monetario).
Future Multiple Spread Trading 
Si potrebbe immaginare che sarebbe meglio tenere aperta la posizione fino al 
raggiungimento dell’eccesso statistico contrario (raggiungimento della linea 
rossa opposta) per poi invertire la posizione. Purtroppo la profittabilità in 
questo caso dipende da quanto velocemente si raggiunge il livello opposto, in 
quanto il Butterfly Effect della Teoria del Caos per sistemi non lineari come il 
Multiple Spread Trading determina la non predicibilità a lungo termine. 
È lo stesso motivo per cui le previsioni del tempo sono tanto più affidabili 
quanto è minore la loro scadenza. 
Data la natura frazionaria del sizing delle operazioni di Multiple Spread 
Trading applicato ai future è praticamente obbligatorio l’utilizzo dei CFD, che 
oltre ad avere la massima flessibilità sulla compravendita dei future anche 
overnight permette di fare operazioni con capitali ridotti sia per la bassa 
marginazione che per la possibilità di utilizzare contratti mini. 
Vediamo l’andamento dell’Equity Line di tale operatività nell’intervallo di 
tempo considerato. 
Il profitto totale al netto di tutte le spese (ampiezza bid-ask che per un CFD 
non è trascurabile) risulta essere in relazione al margine richiesto superiore al 
200% nell’intervallo di 9 mesi considerato. 
Vediamo adesso l’andamento del parametro TDI calcolato in un intervallo 
temporale più ampio che comprenda gli ultimi 9 anni, insieme alla 
Michele Bogliardi
Future Multiple Spread Trading 
corrispondente Equity Line netta per la strategia Convergence illustrata in 
precedenza. 
È evidente l’aumento dell’ampiezza di oscillazione del parametro TDI in 
corrispondenza dei periodi di aumentata volatilità del mercato. Questo 
aumento dell’ampiezza di oscillazione comporta quindi una maggiore 
escursione del parametro TDI tra la posizione in ingresso e quella in uscita, 
producendo come effetto i maggiori incrementi nell’Equity Line in 
concomitanza di tali eventi. 
L’andamento dell’Equity Line appare sostanzialmente regolare con profitti in 
relazione al capitale impiegato di quasi il 3000%. 
Considerando una sola terna di future e rispetto al Pair Trading tradizionale 
comunque si ha un aumento del numero delle operazioni segnalate ma 
ovviamente c’è la possibilità di aumentare il numero di terne considerate 
oppure la molteplicità del gruppo di future da prendere in esame (quaterne, 
ecc.). 
Michele Bogliardi
Future Multiple Spread Trading 
Per esempio se aggiungiamo alla nostra analisi di spread multiplo il future 
Russell 2000, le curve TDI su cui andare a cercare il superamento della soglia 
prefissata diventano 5: infatti oltre alla terna (NQ – ES – YM) si aggiungono le 
terne (NQ – ES – TF), (NQ – TF – YM) e (TF – ES – YM) e la quaterna 
(NQ – ES – YM – TF). 
Anche future con correlazione inversa rispetto a quelli considerati (tipico 
esempio i Treasury) possono essere parimenti aggiunti nell’analisi non lineare 
del Multiple Spread Trading, dando luogo a numerose combinazioni, 
consentendo di moltiplicare notevolmente le opportunità di guadagno. 
Altri gruppi di future altamente correlati positivamente in cui operare in 
modalità Multiple Spread Trading possono essere quelli legati a specifici 
settori di commodities oppure ai titoli di stato USA / Europei a diverse 
scadenze temporali. 
Analizziamo nello specifico un’operazione di Multiple Spread Trading 
effettuata in quest’ultimo gruppo: consideriamo i future denominati BUXL; 
BUND, BOBL e SCHATZ (titoli di stato tedeschi a scadenza variabile da 30 a 
2 anni). 
Riportiamo nel grafico seguente l’andamento in funzione del tempo 
(timeframe 30 minuti) del parametro TDI, relativo all’intero gruppo di quattro 
future, normalizzato rispetto al valore corrispondente al 98° percentile: 
Michele Bogliardi 
Bund Correlation - Multiple Spread 
0 100 200 300 400 500 600 
1.5 
1 
0.5 
0 
-0.5 
-1 
TDI 
time (30 m)
Future Multiple Spread Trading 
Si nota che ad un certo istante, corrispondente alle 18.30 di mercoledì 17 
Ottobre 2012 il TDI supera la soglia prefissata. 
Il software di analisi fornisce la composizione dei contratti di future con cui 
andare a mercato: 
Buy 3.40 BUXL 
Buy 1.00 BUND 
Sell 1.33 BOBL 
Sell 3.80 SCHATZ 
L’operazione viene chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico, 
corrispondente al valore nullo di TDI, alle ore 14.30 di venerdì 19 Ottobre 
2012. 
Il margine totale richiesto operando con i CFD che corrispondono ai contratti 
mini è pari a 2250 €, mentre ne servono 11’260 € se si utilizzano i contratti 
nominali (IGMarkets©). 
Il grafico del P/L realizzato è il seguente: 
Da cui si evince un P/L di circa +1000 € con i contratti mini oppure di circa 
+5000 € con i contratti future convenzionali. 
Michele Bogliardi
Future Multiple Spread Trading 
Analizziamo ora un gruppo di 5 future correlati positivamente: UB – US – TY 
– FV – TU, cioè i future relativi ai titoli di stato USA con scadenza comprese 
tra oltre 30 anni e 2 anni. 
Aumentando la dimensione del gruppo preso in esame aumentano 
notevolmente le curve TDI che si possono costruire e di conseguenza 
aumentano proporzionalmente le operazioni segnalate dall’algoritmo. 
Ad esempio analizziamo uno dei possibili TDI con timeframe a 30 minuti nel 
seguente grafico: 
In esso si vede che per due volte viene segnalato un eccesso statistico nel 
disallineamento relativo tra i cinque future con ritorno al valore nullo e 
precisamente: 
- il primo alle 17.30 del 26 Novembre 2012 con raggiungimento del valore 0 
alle 15.00 del giorno dopo. Il dimensionamento del trade risulta essere: 
Sell 2.85 UB 
Sell 1.35 US 
Buy 0.24 TY 
Buy 1.89 FV 
Buy 3.67 TU 
Il P/L finale di +3900 $: 
Michele Bogliardi
Future Multiple Spread Trading 
- il secondo alle 15.00 del 28 Novembre 2012 con chiusura delle operazioni 
alle 22.30 dello stesso giorno. Il dimensionamento calcolato dall’algoritmo è: 
Sell 2.85 UB 
Sell 1.34 US 
Buy 0.24 TY 
Buy 1.90 FV 
Buy 3.67 TU 
Il P/L dell’operazione supera i +4500 $ 
Considerando un’altra curva TDI, viene segnalata un’operazione alle 00.30 del 
21 Novembre 2012, la cui chiusura avviene alle 7.00 dello stesso giorno. 
Michele Bogliardi
Future Multiple Spread Trading 
Di seguito il sizing dell’operazione e la relativa curva di P/L che si attesta a 
circa +600 $. 
Buy 2.41 UB 
Sell 2.87 US 
Sell 2.06 TY 
Buy 0.70 FV 
Buy 1.97 TU 
Dai pochi esempi riportati appare subito evidente come il Multiple Spread 
Trading aumenti notevolmente il numero di operazioni disponibili. Da poche 
operazioni all’anno dal Pair Trading tradizionale ad almeno un’operazione a 
settimana considerando soltanto l’Asset Class dei Future. 
Michele Bogliardi
Forex Multiple Spread Trading 
USD Correlation - Multiple Spread 
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 
Michele Bogliardi 
Forex Multiple Spread Trading 
Il mercato del forex è uno dei più adatti per fare Multiple Spread Trading, in 
quanto numerosi sono i cross valutari correlati e quindi le possibili 
combinazioni su cui operare. 
Consideriamo 4 cross valutari di cui 3 correlati positivamente e l’ultimo 
negativamente. Il timeframe considerato è di 15 m 
AUD/USD – NZD/USD – GBP/USD – USD/CAD 
Vediamo il comportamento di una delle possibili ormai conosciute curve TDI, 
normalizzate al loro 98° percentile: 
1.2 
1 
0.8 
0.6 
0.4 
0.2 
0 
-0.2 
-0.4 
TDI 
time (15 m) 
Si evidenziano due picchi di eccesso statistico superiore alla soglia di 
riferimento in due giorni consecutivi: 
- la prima operazione segnalata alle 5.15 di giovedì 8 Novembre, composta 
dai seguenti contratti: 
Buy 1.44 AUD/USD
Forex Multiple Spread Trading 
Buy 0.61 NZD/USD 
Sell 0.32 GBP/USD 
Sell 1.51 USD/CAD 
Chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico alle ore 15.00 dello 
stesso giorno. 
Il margine totale richiesto per questa operazione da un Broker che offre leva 
1:200 è pari a 2000 $. Per Broker tradizionali con leva 1:40 la leva è 
ovviamente 10'000 $. 
La curva del P/L ottenuto è il seguente (+600 $): 
- la seconda operazione segnalata alle 14.15 di venerdì 9 Novembre, 
composta dai seguenti contratti: 
Buy 1.45 AUD/USD 
Buy 0.60 NZD/USD 
Sell 0.33 GBP/USD 
Sell 1.50 USD/CAD 
Chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico alle ore 18.00 dello 
stesso giorno. 
Michele Bogliardi
Forex Multiple Spread Trading 
P/L realizzato: +900 $. 
Consideriamo adesso un gruppo di 7 cross valutari correlati tra di loro, i primi 
6 positivamente e l’ultimo negativamente: 
EUR/USD – EUR/GBP – EUR/CAD – EUR/NZD – EUR/AUD – GBP/USD – 
USD/NOK 
Si evidenzia un primo disallineamento statistico in una curva TDI alle ore 
16.30 del 23 Novembre 2012 con riassorbimento dello stesso alle 3.00 del 26 
Novembre 
Michele Bogliardi 
EUR Correlation - Multiple Spread 
440 460 480 500 520 540 560 580 600 
0.2 
0 
-0.2 
-0.4 
-0.6 
-0.8 
-1 
TDI 
La composizione del trade è: 
time (15 m)
Forex Multiple Spread Trading 
Michele Bogliardi 
Sell 0.42 EUR/USD 
Sell 1.60 EUR/GBP 
Buy 1.57 USD/NOK 
Sell 0.50 USD/CAD 
Sell 0.48 AUD/USD 
Il P/L si attesta a circa +700 €. 
Un altro allineamento statistico del gruppo a 7 avviene alle 11.45 del 29 
Novembre 2012. L’operazione viene chiusa alle 15.00 dello stesso giorno 
EUR Correlation - Multiple Spread 
0 50 100 150 200 250 
1 
0.8 
0.6 
0.4 
0.2 
0 
-0.2 
-0.4 
-0.6 
-0.8 
-1 
TDI 
time (15 m) 
Di seguito si riporta la combinazione dei trades e la curva rappresentante il P/L 
dell’operazione (+700 €): 
Sell 0.43 EUR/USD
Forex Multiple Spread Trading 
EUR Correlation - Multiple Spread 
50 100 150 200 250 300 350 400 
Michele Bogliardi 
Sell 1.61 EUR/GBP 
Buy 1.55 USD/NOK 
Sell 0.51 USD/CAD 
Sell 0.47 AUD/USD 
Considerando un’altra curva TDI viene segnalato dall’algoritmo un eccesso 
statistico alle ore 5.15 del 21 Novembre 2012 con chiusura delle operazioni 
alle ore 10.30 del giorno stesso. 
0.8 
0.6 
0.4 
0.2 
0 
-0.2 
-0.4 
-0.6 
-0.8 
TDI 
time (15 m) 
L’ingresso in posizione è descritta dalla seguente composizione: 
Sell 0.46 EUR/USD 
Buy 2.36 EUR/GBP
Forex Multiple Spread Trading 
Sell 0.30 USD/NOK 
Sell 0.24 USD/CAD 
Buy 0.17 NZD/USD 
Buy 0.82 AUD/USD 
Infine dalla curva che descrive il P/L dell’operazione si evince un profitto pari 
a circa +1000 €. 
I lettori più attenti avranno notato che nelle ultime tre operazioni descritte 
l’analisi del Multiple Spread Trading è stato effettuato su un gruppo di 7 cross, 
mentre le operazioni a mercato sono state eseguite su un gruppo di 6 cross di 
cui tre (USD/CAD, NZD/USD e AUD/USD) non compaiono tra quelli presi in 
esame. 
Questi nuovi tre cross contribuiscono a rimpiazzare i 4 cross mancanti 
EUR/CAD, EUR/NZD, EUR/AUD e GBP/USD. 
Il motivo di selezionare questa nuova composizione del Multiple Spread, 
assolutamente equivalente a quella generata dall’algoritmo, è finalizzato a 
minimizzare i costi dell’operazione. 
Ricordiamo che nello Spread Trading sia tradizionale che Multiple si deve 
entrare in posizione contemporaneamente con tutte le gambe con ordini 
Market, per eliminare il rischio di avere l’eseguito solo su una parte dello 
Spread, andando incontri a possibili perdite. Essendo dunque gli ordini di 
ingresso e di uscita di tipo Market, un costo intrinseco delle operazioni è pari 
alla differenza tra bid e ask degli strumenti utilizzati. 
Michele Bogliardi
Forex Multiple Spread Trading 
I cross valutari EUR/CAD, EUR/NZD e EUR/AUD sono penalizzati rispetto ai 
loro equivalenti contro il dollaro americano USD/CAD, NZD/USD e 
AUD/USD sia in termini di differenza tra bid e ask che, per alcuni broker, 
anche dal punto di vista di margine richiesto. 
Inoltre il cross GBP/USD può essere rimpiazzato mediante un’opportuna 
combinazione lineare degli altri due cross EUR/USD e EUR/GBP già presenti. 
Questo spiega la variazione della composizione del trade. 
Vediamo ora dal punto di vista matematico come sia possibile cambiare da un 
paniere di cross valutari ad un altro mantenendo totalmente inalterato 
l’esposizione al mercato. 
Considerando tre differenti valute, ad esempio EUR, GBP e USD, è possibile 
costruire tre cross valutari EUR/GBP, EUR/USD e GBP/USD. 
Il mercato farà in modo che, istante per istante, si abbia sempre l’equivalenza: 
Michele Bogliardi 
EUR/GBP = (EUR/USD) / (GBP/USD) 
In generale tra tre qualsiasi valute x, y e z, si possono scrivere tre cross: x/y, 
x/z e y/z. 
Si avrà sempre che x/y = (x/z) / (y/z). 
Se entro a mercato contemporaneamente all’istante t = 0 con i tre strumenti 
(x/y), (x/z) e (y/z) con i rispettivi pesi ,  e , la mia operazione sarà soggetta 
ad un P/L dato dalla seguente formula: 
 
 
 
y 
y 
x 
x 
y 
x 
0 0 
0 
 
      
 
    
 
 
x 
P L    
/ 0 
0 
0 
0 
 
  
 
 
  
 
 
   
  
z 
z 
z 
z 
z 
y 
y 
I tre addendi dell’espressione P/L, per poter essere sommati, sono espressi 
nella stessa valuta omogenea che assumiamo essere la valuta z. 
Quindi si può scrivere:
Forex Multiple Spread Trading 
Michele Bogliardi 
 
 
x y 
x 
x y 
  
    
  0 0 0 
 
0 
0 
0 
 
   
 
  
   
 
z 
y 
z 
z 
La soluzione dell’equazione precedente è data dalla seguente combinazione: 
 
 
 
 
 
 
 
  
   
 
 
 
0 
y 
0 
x 
  
Per cui posso scrivere: 
0 
 
y 
x 
0    
0 
 
 
  
x 
x 
   
 
z 
y 
z 
y 
PL  
Essendo  un parametro arbitrario, l’equivalenza fondamentale che sussiste tra 
i tre cross generici (x/y), (x/z) e (y/z) è la seguente: 
0 
y 
x 
x 
  0  
0 
z 
y 
z 
x 
y 
Nel caso specifico si può affermare che da un certo istante t = 0 in poi: 
EUR/GBP – EUR/USD + (EUR/GBP)0 GBP/USD = 0 
In generale se consideriamo i più comuni cross valutari utilizzati: 
EUR/USD = x1 
EUR/GBP = x2 
EUR/CHF = x3 
EUR/CAD = x4 
GBP/CAD = x5 
USD/CHF = x6 
GBP/CHF = x7 
GBP/USD = x8
Forex Multiple Spread Trading 
USD/CAD = x9 
CAD/CHF = x10 
Si possono scrivere le seguenti equivalenze utili per entrare a mercato con gli 
strumenti più convenienti, indicati in neretto: 
Michele Bogliardi 
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
  
 
x 
   
x x x 
2 
2 1 8 
0 
x x 
   
x x 
4 1 
1 9 
0 
x x 
   
x x 
5 8 
8 9 
0 
x x x 
   
4 2 5 
0 
x 
   
x 
x x x 
1 
2 
1 3 6 
0 
x x 
   
2 7 
0 
x x 
2 3 
   
x x 
7 8 
8 6 
0 
x x x x 
   
5 7 5 10 
0 
x x x 
 x 
  
4 4 10 
0 
x x 
3 
   
0 
0 
0 
0 
0 
0 
0 
0 
0 
0 
9 10 
0 
x x 
x x 
9 6
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
Michele Bogliardi 
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
Abbiamo già visto nelle pagine precedenti come il Multiple Spread Trading 
permette di aumentare notevolmente il numero delle operazioni rispetto al Pair 
Trading tradizionale. Quando applichiamo però questa nuova metodologia al 
mercato azionario il numero delle operazioni segnalate dagli algoritmi, in 
ambito daily o anche intraday, diventa addirittura sovrabbondante. 
Ciò deriva dal fatto che numerosi sono i gruppi di titoli azionari correlati tra 
loro e dal fatto che le curve TDI che si possono costruire all’interno di ciascun 
gruppo crescono in maniera fattoriale rispetto al numero di azioni considerate. 
Appare evidente che giornalmente si disponga di numerose possibilità di 
Multiple Spread Trading. A questo punto sarebbe utile avere la capacità di 
scegliere quelli che probabilmente saranno i trade migliori. 
Per avere un criterio di discernimento ci si può affidare ad una metodologia 
molto utilizzata in ogni ambito della fisica: il metodo di Monte-Carlo. 
In pratica si simula, per i titoli interessati nello Spread, dei valori futuri 
distribuiti casualmente in funzione del tempo e si calcola come varierà di 
conseguenza il valore del corrispondente TDI. 
Si rappresenta nel cosiddetto “spazio delle fasi” la relazione che intercorre tra 
la variazione del parametro TDI, il tempo e il P/L dell’operazione che si 
ottiene in seguito alla variazione casuale dei titoli che si hanno in portafoglio. 
Di seguito si vuole illustrare il procedimento utilizzato con qualche esempio 
reale. Per semplicità, essendo lo spazio delle fasi, nel caso in esame, uno 
spazio a 3 dimensioni di difficile visualizzazione, lo si rappresenterà ad un 
tempo fissato, ad esempio dopo 3 giorni. Il risultato per altri valori della 
variabili tempo fino a circa 10 giorni non è qualitativamente diverso in virtù 
delle costanti temporali utilizzati negli algoritmi.
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
Alla chiusura del 26 Agosto vengono segnalati 14 segnali di eccesso statistico 
oltre il 98° percentile su diverse combinazioni a 4 titoli scelti dall’algoritmo 
nel paniere dei titoli legati alla produzione e commercializzazione dei derivati 
del petrolio. 
Quale combinazione scegliere per andare a mercato con la migliore aspettativa 
di guadagno? 
Uno tra i 14 eccessi statistici porterebbe ad avere un Multiple Spread Trading 
così composto: 
Sell 736 CVX 
Sell 717 FCX 
Buy 157 EMN 
Buy 1023 NBL 
Simulando a priori un’evoluzione temporale del valore dei titoli azionari 
assolutamente randomica in direzione e con movimenti proporzionali alla 
volatilità dei singoli titoli, e rappresentando lo spazio delle fasi risultante, si 
vede come nella maggioranza dei casi simulati (42.7% + 26.9% = 69.6%) la 
variazione del TDI sarà positiva (in effetti ci si trova in un caso di eccesso 
statistico con TDI negativo ed inferiormente al 98° percentile), però variazioni 
positive del TDI fino a circa +0.06 non porterebbero grosse probabilità di 
guadagno (perché i punti si distribuiscono sia nel semipiano di ordinate 
positive cioè di guadagno, che nel semipiano di ordinate negative che indica 
una perdita). Inoltre non è per niente evidente la linearità tra variazione del 
TDI e P/L. 
Il cerchietto rosso nel grafico ha solo lo scopo di rappresentare il centro 
geometrico della distribuzione dei punti, utile per capire il grado di asimmetria 
della distribuzione futura dei possibili eventi. 
Michele Bogliardi
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
Consideriamo l’analisi di un’altra combinazione segnalata nel medesimo 
giorno: 
Sell 717 CVX 
Sell 748 FCX 
Buy 670 SLB 
Buy 571 NBL 
Dal grafico seguente si può notare un evidente aumento della linearità nella 
relazione tra variazione di TDI e P/L. 
In questo caso si richiede una variazione numerica del TDI di almeno +0.04 
per essere sicuri di ottenere un trade profittevole, indipendentemente dalla 
direzione generale del mercato. 
Michele Bogliardi
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
Analizziamo ora una terza combinazione segnalata: 
Sell 662 CVX 
Sell 864 FCX 
Buy 857 NBL 
Buy 481 HES 
Si vede nel suo grafico relativo la buona linearità nello spazio delle fasi. 
Inoltre, in questo caso, per avere una buona probabilità di andare a profitto 
occorre che il TDI aumenti di poco meno di +0.03. Al momento dell’analisi il 
TDI vale circa -0.07. Se arrivasse a -0.03, variando quindi di +0.04, questo 
porterebbe a guadagni di circa 2000 $. Se tornasse a valere zero, il punto 
teorico di chiusura trade, il guadagno simulato ammonterebbe a poco più di 
3000 $. 
Ovviamente tutto questo se il tempo impiegato a raggiungere tali obiettivi 
fosse compreso in tre giorni borsistici, secondo la simulazione di Monte-Carlo. 
Michele Bogliardi 
Un’altra analisi interessante deriva da questa combinazione: 
Sell 774 CVX 
Sell 597 FCX 
Buy 521 OXY 
Buy 707 APD
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
Si evidenzia una buona linearità e profitto assicurato da variazioni di TDI 
superiori a +0.02. 
La conclusione della analisi di 4 tra le 14 possibili operazioni segnalate in un 
solo settore di titoli correlati, porta dunque a preferire una delle due ultime 
combinazioni per entrare a mercato. 
Vediamo alla chiusura della successiva giornata borsistica come si sono 
comportati questi ultimi due Multiple Spread Trading. 
Il primo, e precisamente quello composto nel modo seguente, si è comportato 
come illustrato in figura: 
Sell 662 CVX 
Sell 864 FCX 
Buy 857 NBL 
Buy 481 HES 
Michele Bogliardi
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
In un giorno il TDI è passato da -0.07 a -0.04 facendo una variazione di +0.03. 
Il P/L si è attestato a circa 1200 $, in linea con la simulazione basata sul 
metodo di Monte-Carlo. 
Nel secondo, caratterizzato dalla seguente combinazione, si evidenzia che il 
TDI è passato da circa -0.05 a circa -0.03 con un incremento quindi di +0.02. 
Sell 774 CVX 
Sell 597 FCX 
Buy 521 OXY 
Buy 707 APD 
Il P/L si è portato a circa 1150 $, sempre in linea con le previsioni della 
simulazione. 
Se invece avessimo scelto la combinazione in cui la distribuzione nello spazio 
delle fasi era meno allettante? Vediamo come si sarebbe comportata: 
Sell 736 CVX 
Sell 717 FCX 
Buy 157 EMN 
Buy 1023 NBL 
Michele Bogliardi
Stocks / ETFs Multiple Spread Trading 
Si visualizza un incremento del TDI di circa +0.01 a cui è corrisposto un P/L 
di circa 750 $. 
Il risultato del P/L si trova nella parte alta della distribuzione di probabilità (si 
veda il grafico dello spazio delle fasi corrispondente) in seguito ad una 
variazione del TDI di +0.01, portando comunque a un P/L minore di quanto si 
è ottenuto dai trade scelti mediante l’analisi di Monte-Carlo. 
Questa metodologia di selezione del miglior trade mediante simulazione di 
Monte-Carlo, può essere inoltre estesa anche al Multiple Spread Trading su 
Futures e su Forex. 
Michele Bogliardi

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Multiple Spread Trading

  • 1. Multiple Spread Trading Michele Bogliardi Spread o Pair Trading Se voglio operare in borsa, devo decidere se comprare o vendere un determinato titolo, sia esso di tipo azionario, obbligazionario, future oppure un cross valutario, ecc. Se ho deciso di comprare significa che sto scommettendo sull’apprezzamento valutario del titolo, viceversa in caso di vendita allo scoperto. Quindi nel trading tradizionale i potenziali guadagni o perdite a cui si può andare incontro derivano dalla possibilità o meno di prevedere il futuro andamento del titolo. È possibile che esista una metodologia di trading che, basandosi unicamente su considerazioni di tipo statistico, permetta di trarre profitti indipendentemente dall’andamento rialzista, ribassista o laterale del mercato e contemporaneamente sia intrinsecamente meno rischioso? La risposta è affermativa e una di queste metodologie è lo Spread o Pair Trading. Essa consiste nel considerare due strumenti finanziari che siano correlati tra loro e assumere contemporaneamente una posizione long (acquisto) su uno strumento e una posizione short (vendita) sull’altro. La correlazione tra i due titoli garantisce che l’andamento del mercato non abbia influenza sulla strategia, in quanto le posizioni long e short danno luogo a profitti e a perdite che si compensano a vicenda, minimizzando dunque il rischio. I potenziali profitti hanno pertanto luogo nel momento in cui, nonostante la correlazione, i due strumenti si allontanano momentaneamente dal loro punto di equilibrio, basandosi su un loro futuro e statisticamente probabile riavvicinamento (Convergence Spread Trading).
  • 2. Multiple Spread Trading Questa particolare strategia prende il nome di “convergence spread trading” e consiste nell’assumere una posizione long sullo strumento momentaneamente più fiacco e contemporaneamente una posizione short su quello più performante. Esiste un’ampia letteratura riguardante questo tipo di operazioni effettuate su diversi Assets, in particolare azioni, future su indici azionari o commodities, tra i quali i principali sono: Calendar Spread: tra due contratti future aventi stesso sottostante ma diversa scadenza temporale, ad esempio Crude Oil Future a differente mese di scadenza Inter-Market Spread: tra due contratti future aventi la stessa scadenza ma diversi sottostanti purché correlati, ad esempio Brent e Light Crude Oil Future Inter-Exchange Spread: tra contratti future aventi la stessa scadenza e lo stesso sottostante ma quotati in Borse differenti Intra-Market Spread: tra due titoli azionari correlati quotati nella stessa Michele Bogliardi Borsa
  • 3. Multiple Spread Trading Michele Bogliardi Multiple Spread Trading Lo Spread Trading o Pair Trading è considerato, per definizione, un’operatività che utilizza una sola coppia di strumenti finanziari correlati e ne sfrutta la tendenza intrinseca di riallinearsi in seguito ad un momentaneo disallineamento. Il Pair Trading viene descritto da qualcuno come il procedere di un cane tenuto al guinzaglio dal padrone. Ovunque vadano (quindi in qualsiasi condizione di mercato ci si trovi) il cane e il padrone si potranno momentaneamente allontanare l’uno dall’altro ma successivamente o vince la direzione del cane o quella del padrone (dipende chi è il più forte) e la coppia tenderà a riavvicinarsi. Quindi per operare in Pair Trading occorre stare ad aspettare che si verifichi una condizione favorevole nell’andamento di una coppia di strumenti finanziari di cui si sia verificata la correlazione. Ma perché limitarsi solo ad una coppia di strumenti finanziari? Perché non pensare ad una combinazione di un numero maggiore di strumenti finanziari che siano correlati tra loro? Pensate ad una slitta trainata da una muta di cani: non è più frequente trovare un disallineamento momentaneo relativo tra uno o più componenti? È vero che è relativamente facile ed intuitivo calcolare lo Spread ed il relativo sizing dell’operazione nel caso di due variabili, mentre diventa praticamente impossibile da leggere un grafico in cui siano rappresentate più variabili e ancor meno intuitivo è il calcolo dei pesi relativi da assegnare a ciascuna variabile in caso di ingresso in posizione.
  • 4. Multiple Spread Trading Per fare tutto ciò però basta affidarsi ad algoritmi matematici non lineari dedicati, che calcolano il momentaneo disallineamento di una o più variabili dal loro andamento relativo statistico medio in un tempo prefissato. Nasce così l’idea di Multiple Spread Trading, in cui le possibilità di entrare in posizione aumentano in maniera fattoriale all’aumentare del numero di strumenti finanziari selezionati. Il Multiple Spread Trading è una metodologia che può essere applicata a diversi Assets: azioni, future e forex. Data l’eterogeneità e la molteplicità dei dati che concorrono nel Multiple Spread Trading, bisogna introdurre un nuovo parametro che giochi il ruolo della differenza o del rapporto nel Pair Trading tradizionale: ad esso viene dato il nome di Indice di Disallineamento Temporaneo (TDI). Nei paragrafi seguenti vediamo alcune applicazioni di questa nuova metodologia ai diversi Assets. Michele Bogliardi
  • 5. Future Multiple Spread Trading Michele Bogliardi Future Multiple Spread Trading Come primo esempio consideriamo i tre future riferiti ai tre indici principali del mercato americano (Nasdaq, Dow Jones e S&P500). Vediamo come varia in funzione del tempo l’indice rappresentativo del disallineamento multiplo temporaneo (TDI) relativo alla terna composta dai tre future per un tempo di circa 9 mesi: Notiamo che il TDI presenta un andamento di tipo oscillatorio attorno ad un valore medio prossimo a zero, all’incirca compreso tra due linee rosse che rappresentano il valore corrispondente al 98° percentile di tutti i valori del TDI assunti nell’arco dei tre mesi precedenti. Tale valore percentile non è calcolato utilizzando la più famosa deviazione standard, in quanto la deviazione standard per un segnale che rappresenta caratteristiche non gaussiane, è inadatta (basti pensare che la percentuale di dati di una distribuzione puramente sinusoidale compresi entro ± 1.4  è pari al 100%). Adottiamo una strategia di tipo Convergence in cui si compra / vende una combinazione dei tre future al raggiungimento della soglia del 98° percentile (linea rossa) chiudendo la posizione quando il valore del TDI raggiunge nuovamente il valore nullo (oppure al raggiungimento di un determinato target monetario).
  • 6. Future Multiple Spread Trading Si potrebbe immaginare che sarebbe meglio tenere aperta la posizione fino al raggiungimento dell’eccesso statistico contrario (raggiungimento della linea rossa opposta) per poi invertire la posizione. Purtroppo la profittabilità in questo caso dipende da quanto velocemente si raggiunge il livello opposto, in quanto il Butterfly Effect della Teoria del Caos per sistemi non lineari come il Multiple Spread Trading determina la non predicibilità a lungo termine. È lo stesso motivo per cui le previsioni del tempo sono tanto più affidabili quanto è minore la loro scadenza. Data la natura frazionaria del sizing delle operazioni di Multiple Spread Trading applicato ai future è praticamente obbligatorio l’utilizzo dei CFD, che oltre ad avere la massima flessibilità sulla compravendita dei future anche overnight permette di fare operazioni con capitali ridotti sia per la bassa marginazione che per la possibilità di utilizzare contratti mini. Vediamo l’andamento dell’Equity Line di tale operatività nell’intervallo di tempo considerato. Il profitto totale al netto di tutte le spese (ampiezza bid-ask che per un CFD non è trascurabile) risulta essere in relazione al margine richiesto superiore al 200% nell’intervallo di 9 mesi considerato. Vediamo adesso l’andamento del parametro TDI calcolato in un intervallo temporale più ampio che comprenda gli ultimi 9 anni, insieme alla Michele Bogliardi
  • 7. Future Multiple Spread Trading corrispondente Equity Line netta per la strategia Convergence illustrata in precedenza. È evidente l’aumento dell’ampiezza di oscillazione del parametro TDI in corrispondenza dei periodi di aumentata volatilità del mercato. Questo aumento dell’ampiezza di oscillazione comporta quindi una maggiore escursione del parametro TDI tra la posizione in ingresso e quella in uscita, producendo come effetto i maggiori incrementi nell’Equity Line in concomitanza di tali eventi. L’andamento dell’Equity Line appare sostanzialmente regolare con profitti in relazione al capitale impiegato di quasi il 3000%. Considerando una sola terna di future e rispetto al Pair Trading tradizionale comunque si ha un aumento del numero delle operazioni segnalate ma ovviamente c’è la possibilità di aumentare il numero di terne considerate oppure la molteplicità del gruppo di future da prendere in esame (quaterne, ecc.). Michele Bogliardi
  • 8. Future Multiple Spread Trading Per esempio se aggiungiamo alla nostra analisi di spread multiplo il future Russell 2000, le curve TDI su cui andare a cercare il superamento della soglia prefissata diventano 5: infatti oltre alla terna (NQ – ES – YM) si aggiungono le terne (NQ – ES – TF), (NQ – TF – YM) e (TF – ES – YM) e la quaterna (NQ – ES – YM – TF). Anche future con correlazione inversa rispetto a quelli considerati (tipico esempio i Treasury) possono essere parimenti aggiunti nell’analisi non lineare del Multiple Spread Trading, dando luogo a numerose combinazioni, consentendo di moltiplicare notevolmente le opportunità di guadagno. Altri gruppi di future altamente correlati positivamente in cui operare in modalità Multiple Spread Trading possono essere quelli legati a specifici settori di commodities oppure ai titoli di stato USA / Europei a diverse scadenze temporali. Analizziamo nello specifico un’operazione di Multiple Spread Trading effettuata in quest’ultimo gruppo: consideriamo i future denominati BUXL; BUND, BOBL e SCHATZ (titoli di stato tedeschi a scadenza variabile da 30 a 2 anni). Riportiamo nel grafico seguente l’andamento in funzione del tempo (timeframe 30 minuti) del parametro TDI, relativo all’intero gruppo di quattro future, normalizzato rispetto al valore corrispondente al 98° percentile: Michele Bogliardi Bund Correlation - Multiple Spread 0 100 200 300 400 500 600 1.5 1 0.5 0 -0.5 -1 TDI time (30 m)
  • 9. Future Multiple Spread Trading Si nota che ad un certo istante, corrispondente alle 18.30 di mercoledì 17 Ottobre 2012 il TDI supera la soglia prefissata. Il software di analisi fornisce la composizione dei contratti di future con cui andare a mercato: Buy 3.40 BUXL Buy 1.00 BUND Sell 1.33 BOBL Sell 3.80 SCHATZ L’operazione viene chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico, corrispondente al valore nullo di TDI, alle ore 14.30 di venerdì 19 Ottobre 2012. Il margine totale richiesto operando con i CFD che corrispondono ai contratti mini è pari a 2250 €, mentre ne servono 11’260 € se si utilizzano i contratti nominali (IGMarkets©). Il grafico del P/L realizzato è il seguente: Da cui si evince un P/L di circa +1000 € con i contratti mini oppure di circa +5000 € con i contratti future convenzionali. Michele Bogliardi
  • 10. Future Multiple Spread Trading Analizziamo ora un gruppo di 5 future correlati positivamente: UB – US – TY – FV – TU, cioè i future relativi ai titoli di stato USA con scadenza comprese tra oltre 30 anni e 2 anni. Aumentando la dimensione del gruppo preso in esame aumentano notevolmente le curve TDI che si possono costruire e di conseguenza aumentano proporzionalmente le operazioni segnalate dall’algoritmo. Ad esempio analizziamo uno dei possibili TDI con timeframe a 30 minuti nel seguente grafico: In esso si vede che per due volte viene segnalato un eccesso statistico nel disallineamento relativo tra i cinque future con ritorno al valore nullo e precisamente: - il primo alle 17.30 del 26 Novembre 2012 con raggiungimento del valore 0 alle 15.00 del giorno dopo. Il dimensionamento del trade risulta essere: Sell 2.85 UB Sell 1.35 US Buy 0.24 TY Buy 1.89 FV Buy 3.67 TU Il P/L finale di +3900 $: Michele Bogliardi
  • 11. Future Multiple Spread Trading - il secondo alle 15.00 del 28 Novembre 2012 con chiusura delle operazioni alle 22.30 dello stesso giorno. Il dimensionamento calcolato dall’algoritmo è: Sell 2.85 UB Sell 1.34 US Buy 0.24 TY Buy 1.90 FV Buy 3.67 TU Il P/L dell’operazione supera i +4500 $ Considerando un’altra curva TDI, viene segnalata un’operazione alle 00.30 del 21 Novembre 2012, la cui chiusura avviene alle 7.00 dello stesso giorno. Michele Bogliardi
  • 12. Future Multiple Spread Trading Di seguito il sizing dell’operazione e la relativa curva di P/L che si attesta a circa +600 $. Buy 2.41 UB Sell 2.87 US Sell 2.06 TY Buy 0.70 FV Buy 1.97 TU Dai pochi esempi riportati appare subito evidente come il Multiple Spread Trading aumenti notevolmente il numero di operazioni disponibili. Da poche operazioni all’anno dal Pair Trading tradizionale ad almeno un’operazione a settimana considerando soltanto l’Asset Class dei Future. Michele Bogliardi
  • 13. Forex Multiple Spread Trading USD Correlation - Multiple Spread 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 Michele Bogliardi Forex Multiple Spread Trading Il mercato del forex è uno dei più adatti per fare Multiple Spread Trading, in quanto numerosi sono i cross valutari correlati e quindi le possibili combinazioni su cui operare. Consideriamo 4 cross valutari di cui 3 correlati positivamente e l’ultimo negativamente. Il timeframe considerato è di 15 m AUD/USD – NZD/USD – GBP/USD – USD/CAD Vediamo il comportamento di una delle possibili ormai conosciute curve TDI, normalizzate al loro 98° percentile: 1.2 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 -0.4 TDI time (15 m) Si evidenziano due picchi di eccesso statistico superiore alla soglia di riferimento in due giorni consecutivi: - la prima operazione segnalata alle 5.15 di giovedì 8 Novembre, composta dai seguenti contratti: Buy 1.44 AUD/USD
  • 14. Forex Multiple Spread Trading Buy 0.61 NZD/USD Sell 0.32 GBP/USD Sell 1.51 USD/CAD Chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico alle ore 15.00 dello stesso giorno. Il margine totale richiesto per questa operazione da un Broker che offre leva 1:200 è pari a 2000 $. Per Broker tradizionali con leva 1:40 la leva è ovviamente 10'000 $. La curva del P/L ottenuto è il seguente (+600 $): - la seconda operazione segnalata alle 14.15 di venerdì 9 Novembre, composta dai seguenti contratti: Buy 1.45 AUD/USD Buy 0.60 NZD/USD Sell 0.33 GBP/USD Sell 1.50 USD/CAD Chiusa al raggiungimento del riallineamento statistico alle ore 18.00 dello stesso giorno. Michele Bogliardi
  • 15. Forex Multiple Spread Trading P/L realizzato: +900 $. Consideriamo adesso un gruppo di 7 cross valutari correlati tra di loro, i primi 6 positivamente e l’ultimo negativamente: EUR/USD – EUR/GBP – EUR/CAD – EUR/NZD – EUR/AUD – GBP/USD – USD/NOK Si evidenzia un primo disallineamento statistico in una curva TDI alle ore 16.30 del 23 Novembre 2012 con riassorbimento dello stesso alle 3.00 del 26 Novembre Michele Bogliardi EUR Correlation - Multiple Spread 440 460 480 500 520 540 560 580 600 0.2 0 -0.2 -0.4 -0.6 -0.8 -1 TDI La composizione del trade è: time (15 m)
  • 16. Forex Multiple Spread Trading Michele Bogliardi Sell 0.42 EUR/USD Sell 1.60 EUR/GBP Buy 1.57 USD/NOK Sell 0.50 USD/CAD Sell 0.48 AUD/USD Il P/L si attesta a circa +700 €. Un altro allineamento statistico del gruppo a 7 avviene alle 11.45 del 29 Novembre 2012. L’operazione viene chiusa alle 15.00 dello stesso giorno EUR Correlation - Multiple Spread 0 50 100 150 200 250 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 -0.4 -0.6 -0.8 -1 TDI time (15 m) Di seguito si riporta la combinazione dei trades e la curva rappresentante il P/L dell’operazione (+700 €): Sell 0.43 EUR/USD
  • 17. Forex Multiple Spread Trading EUR Correlation - Multiple Spread 50 100 150 200 250 300 350 400 Michele Bogliardi Sell 1.61 EUR/GBP Buy 1.55 USD/NOK Sell 0.51 USD/CAD Sell 0.47 AUD/USD Considerando un’altra curva TDI viene segnalato dall’algoritmo un eccesso statistico alle ore 5.15 del 21 Novembre 2012 con chiusura delle operazioni alle ore 10.30 del giorno stesso. 0.8 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 -0.4 -0.6 -0.8 TDI time (15 m) L’ingresso in posizione è descritta dalla seguente composizione: Sell 0.46 EUR/USD Buy 2.36 EUR/GBP
  • 18. Forex Multiple Spread Trading Sell 0.30 USD/NOK Sell 0.24 USD/CAD Buy 0.17 NZD/USD Buy 0.82 AUD/USD Infine dalla curva che descrive il P/L dell’operazione si evince un profitto pari a circa +1000 €. I lettori più attenti avranno notato che nelle ultime tre operazioni descritte l’analisi del Multiple Spread Trading è stato effettuato su un gruppo di 7 cross, mentre le operazioni a mercato sono state eseguite su un gruppo di 6 cross di cui tre (USD/CAD, NZD/USD e AUD/USD) non compaiono tra quelli presi in esame. Questi nuovi tre cross contribuiscono a rimpiazzare i 4 cross mancanti EUR/CAD, EUR/NZD, EUR/AUD e GBP/USD. Il motivo di selezionare questa nuova composizione del Multiple Spread, assolutamente equivalente a quella generata dall’algoritmo, è finalizzato a minimizzare i costi dell’operazione. Ricordiamo che nello Spread Trading sia tradizionale che Multiple si deve entrare in posizione contemporaneamente con tutte le gambe con ordini Market, per eliminare il rischio di avere l’eseguito solo su una parte dello Spread, andando incontri a possibili perdite. Essendo dunque gli ordini di ingresso e di uscita di tipo Market, un costo intrinseco delle operazioni è pari alla differenza tra bid e ask degli strumenti utilizzati. Michele Bogliardi
  • 19. Forex Multiple Spread Trading I cross valutari EUR/CAD, EUR/NZD e EUR/AUD sono penalizzati rispetto ai loro equivalenti contro il dollaro americano USD/CAD, NZD/USD e AUD/USD sia in termini di differenza tra bid e ask che, per alcuni broker, anche dal punto di vista di margine richiesto. Inoltre il cross GBP/USD può essere rimpiazzato mediante un’opportuna combinazione lineare degli altri due cross EUR/USD e EUR/GBP già presenti. Questo spiega la variazione della composizione del trade. Vediamo ora dal punto di vista matematico come sia possibile cambiare da un paniere di cross valutari ad un altro mantenendo totalmente inalterato l’esposizione al mercato. Considerando tre differenti valute, ad esempio EUR, GBP e USD, è possibile costruire tre cross valutari EUR/GBP, EUR/USD e GBP/USD. Il mercato farà in modo che, istante per istante, si abbia sempre l’equivalenza: Michele Bogliardi EUR/GBP = (EUR/USD) / (GBP/USD) In generale tra tre qualsiasi valute x, y e z, si possono scrivere tre cross: x/y, x/z e y/z. Si avrà sempre che x/y = (x/z) / (y/z). Se entro a mercato contemporaneamente all’istante t = 0 con i tre strumenti (x/y), (x/z) e (y/z) con i rispettivi pesi ,  e , la mia operazione sarà soggetta ad un P/L dato dalla seguente formula:    y y x x y x 0 0 0               x P L    / 0 0 0 0               z z z z z y y I tre addendi dell’espressione P/L, per poter essere sommati, sono espressi nella stessa valuta omogenea che assumiamo essere la valuta z. Quindi si può scrivere:
  • 20. Forex Multiple Spread Trading Michele Bogliardi   x y x x y         0 0 0  0 0 0            z y z z La soluzione dell’equazione precedente è data dalla seguente combinazione:                0 y 0 x   Per cui posso scrivere: 0  y x 0    0     x x     z y z y PL  Essendo  un parametro arbitrario, l’equivalenza fondamentale che sussiste tra i tre cross generici (x/y), (x/z) e (y/z) è la seguente: 0 y x x   0  0 z y z x y Nel caso specifico si può affermare che da un certo istante t = 0 in poi: EUR/GBP – EUR/USD + (EUR/GBP)0 GBP/USD = 0 In generale se consideriamo i più comuni cross valutari utilizzati: EUR/USD = x1 EUR/GBP = x2 EUR/CHF = x3 EUR/CAD = x4 GBP/CAD = x5 USD/CHF = x6 GBP/CHF = x7 GBP/USD = x8
  • 21. Forex Multiple Spread Trading USD/CAD = x9 CAD/CHF = x10 Si possono scrivere le seguenti equivalenze utili per entrare a mercato con gli strumenti più convenienti, indicati in neretto: Michele Bogliardi                  x    x x x 2 2 1 8 0 x x    x x 4 1 1 9 0 x x    x x 5 8 8 9 0 x x x    4 2 5 0 x    x x x x 1 2 1 3 6 0 x x    2 7 0 x x 2 3    x x 7 8 8 6 0 x x x x    5 7 5 10 0 x x x  x   4 4 10 0 x x 3    0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9 10 0 x x x x 9 6
  • 22. Stocks / ETFs Multiple Spread Trading Michele Bogliardi Stocks / ETFs Multiple Spread Trading Abbiamo già visto nelle pagine precedenti come il Multiple Spread Trading permette di aumentare notevolmente il numero delle operazioni rispetto al Pair Trading tradizionale. Quando applichiamo però questa nuova metodologia al mercato azionario il numero delle operazioni segnalate dagli algoritmi, in ambito daily o anche intraday, diventa addirittura sovrabbondante. Ciò deriva dal fatto che numerosi sono i gruppi di titoli azionari correlati tra loro e dal fatto che le curve TDI che si possono costruire all’interno di ciascun gruppo crescono in maniera fattoriale rispetto al numero di azioni considerate. Appare evidente che giornalmente si disponga di numerose possibilità di Multiple Spread Trading. A questo punto sarebbe utile avere la capacità di scegliere quelli che probabilmente saranno i trade migliori. Per avere un criterio di discernimento ci si può affidare ad una metodologia molto utilizzata in ogni ambito della fisica: il metodo di Monte-Carlo. In pratica si simula, per i titoli interessati nello Spread, dei valori futuri distribuiti casualmente in funzione del tempo e si calcola come varierà di conseguenza il valore del corrispondente TDI. Si rappresenta nel cosiddetto “spazio delle fasi” la relazione che intercorre tra la variazione del parametro TDI, il tempo e il P/L dell’operazione che si ottiene in seguito alla variazione casuale dei titoli che si hanno in portafoglio. Di seguito si vuole illustrare il procedimento utilizzato con qualche esempio reale. Per semplicità, essendo lo spazio delle fasi, nel caso in esame, uno spazio a 3 dimensioni di difficile visualizzazione, lo si rappresenterà ad un tempo fissato, ad esempio dopo 3 giorni. Il risultato per altri valori della variabili tempo fino a circa 10 giorni non è qualitativamente diverso in virtù delle costanti temporali utilizzati negli algoritmi.
  • 23. Stocks / ETFs Multiple Spread Trading Alla chiusura del 26 Agosto vengono segnalati 14 segnali di eccesso statistico oltre il 98° percentile su diverse combinazioni a 4 titoli scelti dall’algoritmo nel paniere dei titoli legati alla produzione e commercializzazione dei derivati del petrolio. Quale combinazione scegliere per andare a mercato con la migliore aspettativa di guadagno? Uno tra i 14 eccessi statistici porterebbe ad avere un Multiple Spread Trading così composto: Sell 736 CVX Sell 717 FCX Buy 157 EMN Buy 1023 NBL Simulando a priori un’evoluzione temporale del valore dei titoli azionari assolutamente randomica in direzione e con movimenti proporzionali alla volatilità dei singoli titoli, e rappresentando lo spazio delle fasi risultante, si vede come nella maggioranza dei casi simulati (42.7% + 26.9% = 69.6%) la variazione del TDI sarà positiva (in effetti ci si trova in un caso di eccesso statistico con TDI negativo ed inferiormente al 98° percentile), però variazioni positive del TDI fino a circa +0.06 non porterebbero grosse probabilità di guadagno (perché i punti si distribuiscono sia nel semipiano di ordinate positive cioè di guadagno, che nel semipiano di ordinate negative che indica una perdita). Inoltre non è per niente evidente la linearità tra variazione del TDI e P/L. Il cerchietto rosso nel grafico ha solo lo scopo di rappresentare il centro geometrico della distribuzione dei punti, utile per capire il grado di asimmetria della distribuzione futura dei possibili eventi. Michele Bogliardi
  • 24. Stocks / ETFs Multiple Spread Trading Consideriamo l’analisi di un’altra combinazione segnalata nel medesimo giorno: Sell 717 CVX Sell 748 FCX Buy 670 SLB Buy 571 NBL Dal grafico seguente si può notare un evidente aumento della linearità nella relazione tra variazione di TDI e P/L. In questo caso si richiede una variazione numerica del TDI di almeno +0.04 per essere sicuri di ottenere un trade profittevole, indipendentemente dalla direzione generale del mercato. Michele Bogliardi
  • 25. Stocks / ETFs Multiple Spread Trading Analizziamo ora una terza combinazione segnalata: Sell 662 CVX Sell 864 FCX Buy 857 NBL Buy 481 HES Si vede nel suo grafico relativo la buona linearità nello spazio delle fasi. Inoltre, in questo caso, per avere una buona probabilità di andare a profitto occorre che il TDI aumenti di poco meno di +0.03. Al momento dell’analisi il TDI vale circa -0.07. Se arrivasse a -0.03, variando quindi di +0.04, questo porterebbe a guadagni di circa 2000 $. Se tornasse a valere zero, il punto teorico di chiusura trade, il guadagno simulato ammonterebbe a poco più di 3000 $. Ovviamente tutto questo se il tempo impiegato a raggiungere tali obiettivi fosse compreso in tre giorni borsistici, secondo la simulazione di Monte-Carlo. Michele Bogliardi Un’altra analisi interessante deriva da questa combinazione: Sell 774 CVX Sell 597 FCX Buy 521 OXY Buy 707 APD
  • 26. Stocks / ETFs Multiple Spread Trading Si evidenzia una buona linearità e profitto assicurato da variazioni di TDI superiori a +0.02. La conclusione della analisi di 4 tra le 14 possibili operazioni segnalate in un solo settore di titoli correlati, porta dunque a preferire una delle due ultime combinazioni per entrare a mercato. Vediamo alla chiusura della successiva giornata borsistica come si sono comportati questi ultimi due Multiple Spread Trading. Il primo, e precisamente quello composto nel modo seguente, si è comportato come illustrato in figura: Sell 662 CVX Sell 864 FCX Buy 857 NBL Buy 481 HES Michele Bogliardi
  • 27. Stocks / ETFs Multiple Spread Trading In un giorno il TDI è passato da -0.07 a -0.04 facendo una variazione di +0.03. Il P/L si è attestato a circa 1200 $, in linea con la simulazione basata sul metodo di Monte-Carlo. Nel secondo, caratterizzato dalla seguente combinazione, si evidenzia che il TDI è passato da circa -0.05 a circa -0.03 con un incremento quindi di +0.02. Sell 774 CVX Sell 597 FCX Buy 521 OXY Buy 707 APD Il P/L si è portato a circa 1150 $, sempre in linea con le previsioni della simulazione. Se invece avessimo scelto la combinazione in cui la distribuzione nello spazio delle fasi era meno allettante? Vediamo come si sarebbe comportata: Sell 736 CVX Sell 717 FCX Buy 157 EMN Buy 1023 NBL Michele Bogliardi
  • 28. Stocks / ETFs Multiple Spread Trading Si visualizza un incremento del TDI di circa +0.01 a cui è corrisposto un P/L di circa 750 $. Il risultato del P/L si trova nella parte alta della distribuzione di probabilità (si veda il grafico dello spazio delle fasi corrispondente) in seguito ad una variazione del TDI di +0.01, portando comunque a un P/L minore di quanto si è ottenuto dai trade scelti mediante l’analisi di Monte-Carlo. Questa metodologia di selezione del miglior trade mediante simulazione di Monte-Carlo, può essere inoltre estesa anche al Multiple Spread Trading su Futures e su Forex. Michele Bogliardi