7. I batteri donatori: plasmidi trasmissibili , ”elementi coniugativi”; I batteri riceventi li ricevono. ” elementi coniugativi” incluso geni che permettono il contatto intercellulare ed al DNA di essere trasportato da una cellula all’altra. Coniugazione batterica
11. Batteri Gm(-) contengono molti plasmidi trasmissibili ( Tra + ); molto comuni in batteri Enterici ( E. coli, Shigella, Salmonella , etc.) e Pseudomonas . Tutti esprimono pili coniugativi (tipi diversi) che permettono di stabilire il contatto cellulare. Batteri Gm(+) stabiliscono il contatto cellulare diversamente ( no pili ). Plasmidi coniugativi sono stati descritti per Enterococcus, Bacillus, Staphylococcus, Streptococcus , ed altri. In alcuni casi ( Streptococcus; Enterococcus; Staphylococcus ), è stato trovato un sistema di “trasposoni coniugativi”. Coniugazione batterica
17. Selezione di trasconiugati Il Donatore trasporta kan R su un plasmide mobile Il Ricevente presenta una mutazione cromosomale che conferisce una rif R Si ha l’accoppiamento; transconiugati dovrebbero essere kan R e rif R Solo le cellule riceventi contengono il plasmide mobile e cresceranno su piastra
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26. Come si fa a sapere che un determinato gene è stato trasferito?
30. Hfr: Interrupted mating Il tempo e l’ordine di trasferimento genico nella cellula ricevente riflette direttamente l’ordine dei geni sul cromosoma delle Hfr (donatore) in relazione all’orientamento dell’ oriT . L’Estrapolazione sull’asse delle ascisse indica quando i geni iniziano ad entrare nel ricevente.
34. Nel 1958, F. Jacob e E. Wollman per dimostrare che il genoma di E. coli è circolare
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Notes de l'éditeur
I microbiologi hanno tentato occasionalmente di osservare al microscipio la riproduzione sessuata nei batteri, ma senza successo.
La scoperta della trasformazione (1928-1944) rinnovò l’interesse per questa curiosità. Lederberg riuscì a dimostrare la formazione di ricombinanti prototrofi in una coltura mista di due doppi mutanti auxotrofi. L’uso dei doppi auxotrofi fu essenziale perché la frequenza di ricombinazione di auxotrofi singoli (circa 10-6 per cellula) è simile alla frequenza di formazione dei prototrofi mediante retromutazione.
I batteri donatori contengono plasmidi trasmissibili, i batteri riceventi li ricevono.
La presenza di streptomicina blocca la ricombinazione tra un ceppo sensibile ed uno resistente, ma non tra la stessa coppia con gli alleli per la sensibilità e per la resistenza invertiti. Nell’accoppiamento ci sono quindi due tipi di batteri che si comportano in maniera asimmetrica. La Str ucccide le cellule bloccando la sintesi proteica e permette invece la sintesi del DNA e la produzione di energia, le cellule possono servire da donoatori genetici (maschi) fornendo DNA per l’incrocio anche dopo essere state uccise; le cellule riceventi (femminili) devono rimanere vive.
I plasmidi sono molecole circolari di DNA extracrosomale. Codificano molti geni responsabili per la loro replicazione e mantenimento all’interno della cellula batterica. Inoltre, molti geni servono alla promozione del trasferimento di questi plasmidi mediante la coniugazine, tra cui i geni codificanti le proteine del pilo e quelli coinvolti nella regolazione della sua espressione e formazione. Il pilo si forma sulla superficie della cellula donatrice ed è in grado di riconoscere il ricevente e staibilire il contatto iniziale tra le due cellule. Cellule diverse possono codificare pili differenti.
Oltre al pilo, che stabilisce il primo contatto, sono necessri molti altri fattori per stabilizzare il legame, creando un complesso stabile tra le due cellule e per formare un canale nella parete batterica.
Sull’asse delle ordinate è riportata la frequenza di caratteri genetici dell’Hfr tra i ricombinanti. Sull’asse delle ascisse il tempo.