16. “ Come posso conservare il presente di una danza nel tempo?”
17. Ho deciso di isolare quello che per me è il più profondo e viscerale movimento della danza: il Respiro
18. La respirazione come risultato dell’esperienza corporea della danza può essere vista come la sua partitura minima
19. Ascoltando la partitura di respiri estratta dall’esecuzione di una danza si possono immaginare dei movimenti
20. La danza immaginaria sarà il prodotto dell’interazione tra la partitura di respiri e la sensibilità e fantasia di ciascun ascoltatore. Ognuno creerà nella sua mente una danza diversa e nuova da un’unica partitura
22. In questo processo i respiri sono stati filtrati e annotati dall’esecuzione di una coreografia
23. Una partitura di respiri può essere registrata su diversi supporti, restando come tracciato minimo dal quale ricostruire l’intera mappa coreografica
24. Così “sintetizzata” la coreografia può essere “ingoiata”, “assorbita”, “introiettata”, imparata e ...