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BRAND ANALYSIS
"Con la forza di questo Amore e la voce di questa
Chiamata noi non cesseremo l'esplorazione e la fine di
tutto il nostro esplorare sarà giungere là onde partimmo e
conoscere il luogo per la prima volta"
 Thomas Eliot.
ON POINT
Ricerca della qualità
Senso di appartenenza
Taglio Sartoriale
Sperimentazione
Modernità
Creatività stilistica
Internazionalità
Praticità
Raffinatezza
Tessuti pregiati Eleganza
Dinamicità
Sofisticato
Abbigliamento da giorno
Imprenditore
Pioniere
Innovazione tecnica
Achille Maramotti
Tradizione Artigianale
Produzione Industrale Cappotto e Tailleur
Pret-a-porter
Temporalità
Progresso stilistico
Origini regionali
Impegno
Tradizione
Marchio
Classicità
Comunicazione
Donna
101801
Industria di confezione
Ceto medio italiano
Prodotto
Rispetto del materiale
Influenza americana
Influenza francese
Storia del Brand
- Marina Rinaldi, bisnonna del fondatore, nel 1850 aveva un atelier in
centro a Reggio Emilia e una passione viscerale per l'alta sartoria
- La passione viene trasmessa alla nipote Giulia Fonatanesi Maramotti
che nel 1925 inizia l'attività di insegnamento del cucito e della
modellistica, fondando poi la "Scuola di Taglio e Confezzioni Maramotti"
-Achille Maramotti nacque in questo ambiente e crescendo apprezzò
sempre di più l'arte sartoriale di famiglia a tal punto da fondare l'azienda
Max Mara nel 1951
-Il nome da "Confezioni Maramotti " si trasformò in "Max", superlativo,
"Mara" che è un diminutivo del cognome Maramotti. Il nuovo nome
conferisce un suono internazionale . Allitterazione sonora e visiva che
rafforza immagine grafica e l'efficacia linguistica
-La volontà di Achille Maramotti era quella di produrre abbigliamento
femminile confezionato di alta qualità. Obiettivo certamente avanguardista
per un paese come l’Italia, dove la moda rimaneva ancora esclusivamente
un’attività artigianale
GLI ANNI' 50
-La produzione industriale di abbigliamento femminile era in contrasto con la rete di sarti artigiani.
-L'idea di questa modernità derivava dal modello industriale americano. Achille Maramotti studiava il modello tramite le riviste e intrattenendo contatti con
industriali che operavano nel ramo.
-Modello industriale da seguire poichè insegnava le differenti fasi fondamentali per la produzione in serie del prodotto come lo studio del prodotto, le tecniche del
taglio a più fasi, la linea di produzione e soprattutto un modello di organizzazione industriale efficente.
-Settore di specializzazione: i capispalla di qualità. Cappotto e tailleur facevano parte della categoria dei beni durevoli. Indumenti difficili da tagliare e
confenzionare, realizzati con lane importanti e di buona qualità che di norma venivano affidati alle mani dei sarti esperti. Abiti costosi destinati a essere portati a
lungo. Solo abbigliamento da giorno.
-Mercato di riferimento: ceto medio italiano
-Obiettivo: immaginare quello che le donne volevano dall'abito che indossavano e offrire pochi modelli "perfetti" allo stesso prezzo che sarebbe stato richiesto da
una sartoria.
-L'eleganza proposta dall'Haute Couture francese era il punto di riferimento ideale di un nuovo mondo femminile che non amava le eccentricità, conduceva una
vita legata a valori e riti tradizionali e si sarebbe lasciato tentare dall'acquisto di un capo solo se questo possedeva caratteristiche sartoriali
-La vera trasformazione collezione A/I 1959-60: i capi hanno un contenuto moda e una sapienza di taglio del tutto nuovi. Avvicinamento alle proposte di
Balenciaga e Givenchy condotta da una sapienza progettuale.
-Preferenza per Baleciaga: linee pulite e perfette propoporzioni
GLI ANNI' 50-60
-Achille Maramotti voleva trovara il giusto ponte fra l'alta moda e la confezione, salvaguardando le caratteristiche di
entrambe: capi su misura e sartoriali della prima uniti alla progettazione di modelli riproducibili in serie, fossero
traducibili nelle proporzioni imposte dalle diverse taglie e realizzabili con le macchine rispettando i tempi di
produzione.
-Negli anni 60: i modelli Max Mara era facile riconoscerli per via dello stile e disinvolto, d' ispirazione francese. Con
l'ingresso in azienda di Gianni Iotti, disegnatore reggiano, la produzione diventa riconoscibile
-Le donne di tutto il mondo in questo periodo si ispirano a differeti figure femminili: Audrey Hepburn e alla first lady
americana, Jacqeline Kennedy.
-Jacqueline Kennedy: donna dall'atteggiamento laico, con un proprio stie personale che mescolava creazioni
francesi e americane, fu la musa ispiratrice di Max Mara in questi anni.
-Lo scopo era quello di proporre alle giovani donne evolute e attive, ma sempre attente alle regole dell'eleganza,
una formula che univa la matrice francese alle novità della cultura americana.
-Tailleur con picooli colletti o senza collo, pochi bottoni ma di grandi dimensioni, maniche leggermente accorciate
per far spazio ai guanti, mantelli dal taglio sapiente per occassioni frmali.
GLI ANNI' 60
-Negli anni'60 Achille Maramotti capisce che il mercato delle teenger può essere perseguito. Molti più disponibili delle oro madri all'acquisto di abiti
confezionati, esse rappresentano il futuro per questo settore produttivo.
-Da Londra provengono proposte eccentriche e con qualche eemento di scandalo, ma la realtà italiana è composta da ragazze che ricercano una moda senza
accogliere tutti gli eccessi della cultura pop.
-La figura incaricata da Maramotti in grado di poter dare una consulenza progettuale sulla moda junir era: Lison Bonfils. Cresciuta nel mondo della moda
parigina lavorando prima come indossatrice e poi approdando alla redazione di "Elle" dove creava nuovi modelli da proporre attraverso le pagine del gironale.
-Nasce così la collezzione Pop per l'A/I 1965-1966
-1965 è l'anno di una nuova fase: l'azienda comincia a servirsi di differenti stilisti che offrivano la loro creatività. Disegnatori professionisti e free lance con i
quali la collaborazione era dell tutto peculiare.
-Maramotti instaurò un sistema di circolazione e discussione di idee in cui coinvolgere l'intera azienda per raggiungere l'obiettivo di dare vita a una produzione
con un'identità propria svincolata dalle regole della sartoria.
Il creatico proponeva idee che enfatizzavano il cambiamento, di conseguenza non connesse con la realtà dell'azienda. Per questo il sistema di lavoro adottatto
era il CONFRONTO e la DISCUSSIONE tra lo stilista, lo staff dell'azienda e l'imprenditore stesso.
-Tra il 1968-69 revisione dell'azienda: venne modificato l'assetto societario, nuovi sbocchi commerciali, si divesifichò la produzione e fu lanciato il nuovo
marchio, Sportmax. La linea Max Mara e Popo facevano parte della stessa collezzione, vennero separate poichè la prima proseguì il proprio corso
proponendo un abbigliamento classico e formale, mentre la seconda assunse una fisionomia più ampia e precisa.Laura Lusuardi fu la stilista della collezione.
Stile Casual, abbandono dei completi sartorialmente preordinati e la loro sostituzione con l'assemblaggio di singoli indumenti legati fra loro da una qualche
pertinenza. Principio di componibilità.
GLI ANNI' 70
-Alla fine degli anni 60, l'azienda, oltre ad avere aperto una catena di negozi monomarca nelle più importanti città italiane, avvia i primi approcci verso il
mercato internazionale, che non cominciò con il mercato tedesco ma bensì con quello belga e francese, seguiti da quello inglese, olandese e svizzero.
-Gli anni 70: sperimentazione.
-La premessa che fa Achille Maramotti è la seguente: distingue due concetti, Moda e Voga. I vestiti che danno alla donna la certezza di sentirsi sempre e
comunque a proprio agio,formano la Moda; mentre il vestito che una donna mette perchè lo mettono tutte le altre donne, il vestito gruppo, forma la Voga. Per
Maramotti Moda=Max Mara; Voga=Sportmax.
-Nell'autunno del 1971 la collezzione Max Mara era disegnata da Karl Lagerfelf, mentre Sportmax da Nanni Strada. Karl Lagherferd proponeva uno stile
sportivo fatto di capispalla con cappuccio e/o mantellina molto particolari sia nella foggia sia nelle titnte. La novità era nel riprodurre capispalla
sfoderati.Messo appunto un tipo di cucitura che somigliava nell'effetto a quello delle camicie, all'inglese.
-Stile e ricerca predonimano questi anni e sempre più si afferma la scelta, fino ad oggi, di non legarsi mai a un solo nome di uno stilista e di non mettersi mai
in secondo piano, di conseguenza, rispetto alla griffe di uno stilista.
Le consulenze avevano lo scopo di apportare idee e nuovi stimoli, spesso legati da fili conduttori di grande suggestione, a un team progettuale capace di
trasformarli, attraverso un lavoro di confronto e di verifica professionale, in un prodotto di confezione reale.
Il prodotto resta legato all'immagine dell'azienda e non dall'impronta di un unico stilista.
-Moda no particolarmente innovativa, ma di alta qualità
-Ready-to wear sempre più studiato dal punto di vista della progettazione e della confezione e con un contenuto stilistico che mediava fra le diverse e più
effimere tendenze di punta. A questo punto l'Alta Moda perde il suo status di guida assoluta.
Oggi
-Riconosciuta in tutto il mondo come il precursore del pret-à-porter moderno, il Gruppo
Max Mara è una delle più importanti fashion house internazionali e la prima azienda di
confezione italiana con l’intento di proporre abbigliamento femminile “haute de gamme”
prodotto secondo processi industriali d’eccellenza.
- Il crescente successo su scala mondiale è dimostrato oggi dagli oltre 2.300 store aperti
per il mondo.
Storia del Brand: arte e moda
-Achille Maramotti era un appossianto d'arte e questo connubbio tra arte e
moda si rispecchia fin dal progetto commissionato a Martine Barrat per
festeggiare l’apertura del flagship store Max Mara su Madison Avenue a New
York nel 1994. Il cappotto diventa un oggetto ludico, una protettiva coperta e
un divertente nascondiglio.
Dressing di Sarah Rein L’opera è parte del progetto espositivo che
coinvolge a Londra nel 1999 Max Mara e il Goldsmith College. Dressing è
una sequenza fotografica incentrata sul rapporto tra familiare e mondano,
ispirata dal modo di giocare mascherandosi dei bambini
L’opera di Kevin Gray, frutto della collaborazione di Max Mara con il Goldsmith College
di Londra nel 1999. Il lavoro parte dalla domanda: "Che cosa succederebbe se i militari
dell’IRA indossassero cappotti Max Mara durante le spedizioni punitive?” e rende il
modello 101801 una vittima del contesto in cui viene inserito.
Francois Berthoud realizza, nel 2001, sempre per il cinquantesimo anniversario
di Max Mara, un omaggio alla natura pop del cappotto 101801, sovrapponendo
le parti diverse del suo cartamodello su un repertorio di tipologie femminili.
Storia del Brand: arte e moda
Dressing di Sarah Rein,1999
Opera di Martin Barrat, 1994
Opera di Francois Berthoud 2001,
Opera di Kevin Gray, 1999
Linee del Brand
donna glamour chic che ama riscoprire nella sua quotidianità il gusto della raffinatezza,
senza rinunciare a praticità e dinamicità. Una donna moderna e attuale, dall'immagine
sofisticata e raffinata, un modo di essere adeguato ai tempi ed alle diverse occasioni
della vita moderna.
La donna Max Mara esprime se stessa attravero le differenti linee del brand:
Il focus di Max Mara è la donna:
Max Mara Atelier: il progetto speciale dedicato al cappotto che fonde un'estetica avant-garde alla sperimentazione sartoriale sfruttando Volumi
geometrici, texture materiche, colori primordiali
Max Mara Elegnate: l’allure mannish dei nuovi tuxedo in un’alternanza ipnotica con bluse ultra-femminili, gonne dai nuovi volumi e texture opulente
Max Mara Shine!:volumi cocktail, dettagli speciali e attitude daily-chic: il dress code di stagione è versatile e iper-femminile
'S Max Mara: alternanza ricercata di cromie essenziali e stampe dal gusto décor, silhuette iperfemminili e nuovi layering urbani
Here is The Cube:un sistema integrato di capispalla e accessori dall'inconfondibile packaging.
Max Mara Studio:urbana, versatile e contemporanea, la collezione mescola dettagli romantici, stampe vittoriane e colori high-impact.
Max Mara Accessori
Max Mara Occhiali:"Prism in Motion",Shantell Martin per Max Mara Occhiali Primavera Estate 2017.Nato in collaborazione con l’artista Shantell Martin, il
progetto “Prism in Motion” celebra la nuova collezione Primavera Estate Eyewear 2017 di Max Mara. L’opera originale di Shantell Martin è stata
riprodotta e scomposta digitalmente in 1000 pezzi diversi, poi applicati agli occhiali in una esclusiva edizione limitata e numerata. Ogni paio di occhiali
diventa così un’opera d’arte, da sperimentare in un modo completamente nuovo.
Max Mara Weekend: linea “life-style”,collezione casual e outdoor ideale per i week-end (come dichiarato fin dagli esordi programmaticamente con la
scelta del nome), nel corso degli anni si è velocemente evoluta, fino a costituire il brand dall’identità precisa di oggi.
Max Mara Monopolis!: si ispira al fascino delle metropoli moderne. Una palette inedita, nuove silhouette, stampe trompe-l’oeil e patchwork materici per
la nuova collezione Pre-Fall 2017.
Max Mara Bridal
Distribuzione nel Mondo
I negozi Max Mara si trovano in ben 105 nazioni
Diffusione mediatica
-Dagli anni'70 Achille Maramotti commisiona per l aprima volt fotografie di moda vere e proprie. In
questi anni la fotografia moda allarga i suoi orizzonti:
crescente internalizzazione dei mercati e dei media, porta ai fotografi nuovi clienti e nuovi stimol;
i fotografi lavoranodirettamente con le case di moda (prima era fondamentale la collaborazione con i
redattori di moda di giornali e riviste);
la fotografia di moda mostra i sentimenti ed emozioni, individualità della persona e del corpo diventa
obiettivo auspicabile.
-1982 Max Mara presenta il primo catalogo clienti in collaborazione con Vogue Italia
-Achielle Maramotti e Giorgio Guidotti, responsabile della comunicazione, pubblcità e pubbliche
relazioni, decidono di colaborare sempre co grandi fotografi. Data la conoscenza del mercato è
necessario scegliere collaboratori giusti per rndere una comunicazione efficace.
-Le immagini delle campagne pubblcitarie e dei cataloghi Max Mara ottengono un effetto che va oltre il
tempo. Rispetto ad altri marchi, le campagne pubblicitarie presentano un equilibrio tra contenuto e
messaggio della fotografia.
-La fotografia di moda funzina come uno specchio ustorio della creatività e delle capacità produttive.
Presenta modelli delle collezioni in condizioni perfette, su corpi ideali e in situazioni ideali, trasmettendo
così il messaggio desiderato.
-La proriorità di Max Mara è quello di mettere al centro il prodotto come fine di tuttigli sforzi creativi e
operativi. In secondo luogo, l'azienda non indugia mai su un erotimo esplcito o sulla relazione tra i
sessi. L'individualità della donna che si muove nel mondo della moda con padronanza suprema ed
elabora ulterioremente il proprio stile, questo è il secondo obiettivo di Max Mara.
Gigi Hadid, campagna promozionale
dedicata agli accessori, autunno-inverno
2016-2017. fotografo Steven Meisel
Bella Hadid, campagna,
autunno-inverno
2017-2018. fotografo
Steven Meisel.
Gigi Hadid, campagna,
autunno-inverno
2015-2016. fotografo
Mario Sorrenti.
Amy Adams, campagna
promozionale dedicata agli
accessori, autunno-inverno
2014-2015. fotografo
Mario Sorrenti.
Jennifer Garner, campagna
promozionale dedicata agli
accessori, autunno-inverno
2013-2014. fotografo Mario
Sorrenti.
Carla Bruni, campagna, autunno-
inverno 1993-1994. fotografo Max
Vadukul
Steevie van der Veen,
campagna, A/I 1987-1988.
fotografo Paolo Roversi
Christy Turlington,
campagna, A/I
1995-1996. fotografo
Max Vadukul
Freja Beha Erischen,
campagna, A/I
2010-2011. fotografo
Mario Sorrenti
Eniko Mihalik,
campagna, A/I
2009-2010. fotografo
Mario Sorrenti
Maggie Rizer,
campagna, A/I
1998-1999. fotografo
Richard Avedon
Max Mara fonda La rivista con cui Max Mara dialoga con le lettrici di tutto il mondo, completando, attraverso le pagine patinate ricche di contenuti,
il suo concetto di moda e d’immagine. Nata nel 1989, come pubblicazione semestrale, è giunta quest’anno al suo ventisettesimo anno di vita
MM Magazine
MM Magazine è un vero e proprio giornale di moda, bellezza, arte, arredamento e attualità, curato nella scelta dei servizi e delle immagini.
Stampato in 500.000 copie, MM Magazine è distribuito in tutto il mondo attraverso le boutiques Max Mara.
Le Celebrities sia star del cinema che super top-models sono state da sempre usate dal Brand Max Mara
Il sito Maxmara.com presenta un e-commerce e un piccolo portale "MM Mondo Max Mara"utile per le clienti che vogliono rimanere aggiornate
costanttemente sul news del brand, sulle sfilata e le campagnie pubblicitarie. E' un sito non solo per lo shooping.
Sito intuitivo e veloce che permette alla cliente Max Maradi faciglitargli lo shoopping e indirizzarla su quello ciò che vuole. L'E-Commerce presenta come
prodotti di tutte le linee del Brand
Sito e E-Commerce
Isocial sono una parte fondamentale per il
Brand Max Mara.Seguitissimo su
Instagram con ben 744k followers.
Gli altri social usati sono:
Facebook
Twitter
Yuotube
Pinterest, utlizzato specialmente per la
linea Mx Mara Bridal
Social Media
Collaborazioni Artistiche
Il connubbio tra arte e moda per il brand è sempre stato fondamentale e l'ultimo esempio di ciò è avvenuto con la sfilata pre fall 2017 " Monopolis!" a
Shangai. In collaborazione con l'artista contemporaneo cinese Lui Wei, lo show ha avuto come cornice una speciale installazione creata apposta
dall'artista
“L’intuizione è stata chiedere a Liu Wei di servirsi delle sue opere per creare un’installazione che traghettasse l’eredità di Max Mara in un presente
ancora da definire”, spiega Francesco Bonami. “Tutto parla di come le donne, accompagnate da Max Mara, immagineranno loro stesse in un
passaggio del tutto simile a un pianeta creato da Liu Wei. È su queste fondamenta che sorge Monopolis, una città creata fuori dal tempo, proiettata sia
nel passato che nel futuro, unica e unificata. Le sculture di Liu Wei saranno le pietre miliari di Monopolis, per creare un itinerario attraverso il quale
viaggeranno le donne di Max Mara”.
COSTUMER PROFILE
-età tra i 25 e i 60 anni
-occupazione: celebrità, attrice, imprenditrice,
-salario: molto alto
-donna elegante, sofisticata, pratica
Competitors
Style competitors
-Armani
-Marni
-Diane von Furstenberg
-Hermès Paris
-Micheal Kors
-Trussardi
-Aquilno Rimondi
-N21
Business competitors
Time line Show
Analisi delle 4 sfilate precedenti:
SFILATA PRIMAVERA-ESTATE 2016
Stile della Collezione: eleganza basica di ispirazione marittima
Location: Corso Venezia, Palazzo Serbelloni
Direzione artistica: no
Allestimento: pannello video sullo sfondo, passerella in legno con pellicola stampata a venature
Sound: sound designer presente (waxlife)
Stylist: CARINE ROITFELD
Casting Director: DM FASHION STUDIO
Models: Agnes Nieske Abma, Angel Rutledge, Antonia Wilson, Avery Blanchard, Binx Walton, Greta Varlese, Harleth Kuusik, Isabella Emmack,
Isis Bataglia, Issa Lish, Julia Fleming, Julia Nobis, Karly Loyce, Kiki Willems, Kristina Petrosiute, Lexi Boling, Lida Fox, Lineisy Montero, Maartje
Verhoef, Marjan Jonkman, Mica Argañaraz(closed), Molly Bair, Paula Galecka, Roos Abels, Ruth Bell(opened), Soo Joo Park, Stella Lucia,
Valery Kaufman
Hair Stylist talents: SAM MCKNIGHT
Makeup Artist talents: TOM PECHEUX
SFILATA AUTOUNNO-INVERNO 2016
Stile della Collezzione: Berlino degli anni 40 e si ispira al costruttivismo, al dadaismo e alla Bauhaus.
Location: Corso Venezia, Palazzo Serbelloni
Direzione artistica: CHAMELEON VISUAL
Allestimento: Il fondale consiste in un poster gigante in cui vengono riproposte le stampe della collezzione, creando una sorta di collage. In
poi per dare movimento e un minimo di attenzione alla scenografia, è stata costruita una impalcatura con scale da dove scendevano le
modelle. Tutta rigorosamente in color oro
Sound: sound designer, JOHNNY DYNELL
Stylist: CARINE ROITFELD
Casting Director: EVELIEN JOOS
Models: Achok , Alanna Arrington, Alice Metza, Ally Ertel, Amelia Rami, Ari Westphal, Danielle Dorchester, Greta Varlese, Hanne Linhares,
Hayett McCarthy, Ilana Kozlov, Issa Lish, Julia Nobis, Katie Moore, Kiki Willems, Kris Gottschalk, Lea Issarni, Leila Goldkuhl, Lineisy
Montero, Londone Myers, Lorelle Rayner, Luping Wang, Mae Lapres, Marga Esquivel, Mayka Merino, Mica Argañaraz, Nastya Abramova,
Odette Pavlova, Rhiannon McConnell, Ruth Bell, Staz Lindes, Stella Lucia, Veronika Vilim, Willy Morsch, Yana Bovenistier(opened-closed)
Yasmin Wijnaldum, Ysaunny Brito
Hair Stylist talents: SAM MCKNIGHT
Makeup Artisti talents: TOM PECHEUX
SFILATA PRIMAVERA-ESTATE 2017
Stile della collezione:si ipsira a Lina Bo Bardi, architetto e intellettuale portavoce di quella avanguardia che ha cambiato il pensiero e la cultura
dell'America Latina nei primi anni 50. Come l'artista la donna Max Mara è creativa e passionale, ama il glamour, ma non disdegna l'athleisure.
Location:Corso Venezia, Palazzo Serbelloni
Direzione artistica: CHAMELEON VISUAL
Allestimento: La scenografia sul fondale presenta dei mur di finto cemento curvati con aperture dalle quali era visibile un rigoglioso fogliame di
natura tropicale. Inoltre la passerella era fattadi cemento con parti verdi. Il cemento e il verde in passerella si allerternavano. Il tutto per rendere il
set very strong.
Sound: sound designer,JOHNNY DYNELL
Stylist: CARINE ROITFELD
Casting Director: EVELIEN JOOS
Models: Anna Mila Guyenz, Bella Hadid, Charlee Fraser, Dilia Martins, Dilone , Fernanda Ly, Frederikke Sofie, Gigi Hadid(opened), Grace
Elizabeth, Grace Hartzel(closed), Hoyeon Jung, Isabeli Fontana, Issa Lish, Iva Varvarchuk, Jessie Bloemendaal, Julia Cumming, Kiki Willems,
Lia Pavlova, Lindsey Wixson, Lineisy Montero, Litay Marcus, Marjan Jonkman, Mayowa Nicholas, Mica Argañaraz, Odette Pavlova, Rina
Fukushi, Shujing Zhou, Stella Lucia, Stella Maxwell, Taylor Hill, Yasmin Wijnaldum
Hair Stylist talents:SAM MCKNIGHT
Makeup Artist talents: TOM PECHEUX
SFILATA AUTUNNO-INVERNO 2017
Stile collezzione: design minimalista che rispecchia i 65 anni di espereienza del brand
Location: Via Senato, Palazzo del Senato
Direzione artistica: no
Allestimento:base e minimalista
Sound: sound designer presente
Stylist: CARINE ROITFELD
Casting Director: DM FASHION STUDIO
Models: Amilna Estevao, Blanca Padilla, Cara Taylor, Carlotta Kohl, Elsa Hosk, Eniko Mihalik, Faretta , Frederikke Sofie, Gigi Hadid(closed), Giulia
Maenza, Grace Elizabeth, Halima Aden, Hana Jirickova, Hannah Ferguson, Isabeli Fontana, Jessie Bloemendaal, Julia Nobis, Kiki Willems, Lily
Donaldson, Liu Wen, Luna Bijl, Maartje Verhoef, Magdalena Jasek, Mayowa Nicholas, Michelle Gutknecht, Myrthe Bolt, Natasha Poly(opened), Noel
Berry, Ondria Hardin, Romee Strijd, Selena Forrest, Tami Williams, Vittoria Ceretti, Yasmin Wijnaldum
Hair Stylist talents: SAM MCKNIGHT
Makeup Artist talents: TOM PECHEUX
ANALISI COMPLESSIVA FINALE DEGLI SHOW MAX MARA
LOCATION: la location per le prime tre sfilate analizzata è sempre stata Corso Venezia, Palazzo Serbelloni quindi il brand mantiene una continuità,
solo con l'ultima sfilata fw 2017 avviene un cambiamento di luogo che si rispecchio anche in altri aspetti
ALLESTIMENTO: In base alla presenzao o meno di una direzione artistica, l'allestimento cambia. Quando è presente una direzione artistica,
l'allestimento di sfilata è scenografico, ma non invasivo, rispettando il mood del Brand. Quando non è presente una direzione artistica l'allestimento è
basico ed essenziale.
CASTING: nelle sfilate Max Mara predilige modelle già esperte nel saper cammniare durante una sfilata, ma non solo, anche top models, come Gigi
Hadid e Bella Hadid e modelle non conosicute come è successo nell'ultima sfilata di questo inverno. Nello show ha sfilato Halima Haden col velo
STYLIST: la stylist è sempre Carine Roitfeld
H&Mu TALENTS: il brand mantiene sempre gli stessi talenti

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Finale con musica italiano e tecnica e disegno. modifiche 3
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Max mara Brand Analysis

  • 2. "Con la forza di questo Amore e la voce di questa Chiamata noi non cesseremo l'esplorazione e la fine di tutto il nostro esplorare sarà giungere là onde partimmo e conoscere il luogo per la prima volta"  Thomas Eliot.
  • 3. ON POINT Ricerca della qualità Senso di appartenenza Taglio Sartoriale Sperimentazione Modernità Creatività stilistica Internazionalità Praticità Raffinatezza Tessuti pregiati Eleganza Dinamicità Sofisticato Abbigliamento da giorno Imprenditore Pioniere Innovazione tecnica Achille Maramotti Tradizione Artigianale Produzione Industrale Cappotto e Tailleur Pret-a-porter Temporalità Progresso stilistico Origini regionali Impegno Tradizione Marchio Classicità Comunicazione Donna 101801 Industria di confezione Ceto medio italiano Prodotto Rispetto del materiale Influenza americana Influenza francese
  • 4. Storia del Brand - Marina Rinaldi, bisnonna del fondatore, nel 1850 aveva un atelier in centro a Reggio Emilia e una passione viscerale per l'alta sartoria - La passione viene trasmessa alla nipote Giulia Fonatanesi Maramotti che nel 1925 inizia l'attività di insegnamento del cucito e della modellistica, fondando poi la "Scuola di Taglio e Confezzioni Maramotti" -Achille Maramotti nacque in questo ambiente e crescendo apprezzò sempre di più l'arte sartoriale di famiglia a tal punto da fondare l'azienda Max Mara nel 1951 -Il nome da "Confezioni Maramotti " si trasformò in "Max", superlativo, "Mara" che è un diminutivo del cognome Maramotti. Il nuovo nome conferisce un suono internazionale . Allitterazione sonora e visiva che rafforza immagine grafica e l'efficacia linguistica -La volontà di Achille Maramotti era quella di produrre abbigliamento femminile confezionato di alta qualità. Obiettivo certamente avanguardista per un paese come l’Italia, dove la moda rimaneva ancora esclusivamente un’attività artigianale
  • 5. GLI ANNI' 50 -La produzione industriale di abbigliamento femminile era in contrasto con la rete di sarti artigiani. -L'idea di questa modernità derivava dal modello industriale americano. Achille Maramotti studiava il modello tramite le riviste e intrattenendo contatti con industriali che operavano nel ramo. -Modello industriale da seguire poichè insegnava le differenti fasi fondamentali per la produzione in serie del prodotto come lo studio del prodotto, le tecniche del taglio a più fasi, la linea di produzione e soprattutto un modello di organizzazione industriale efficente. -Settore di specializzazione: i capispalla di qualità. Cappotto e tailleur facevano parte della categoria dei beni durevoli. Indumenti difficili da tagliare e confenzionare, realizzati con lane importanti e di buona qualità che di norma venivano affidati alle mani dei sarti esperti. Abiti costosi destinati a essere portati a lungo. Solo abbigliamento da giorno. -Mercato di riferimento: ceto medio italiano -Obiettivo: immaginare quello che le donne volevano dall'abito che indossavano e offrire pochi modelli "perfetti" allo stesso prezzo che sarebbe stato richiesto da una sartoria. -L'eleganza proposta dall'Haute Couture francese era il punto di riferimento ideale di un nuovo mondo femminile che non amava le eccentricità, conduceva una vita legata a valori e riti tradizionali e si sarebbe lasciato tentare dall'acquisto di un capo solo se questo possedeva caratteristiche sartoriali -La vera trasformazione collezione A/I 1959-60: i capi hanno un contenuto moda e una sapienza di taglio del tutto nuovi. Avvicinamento alle proposte di Balenciaga e Givenchy condotta da una sapienza progettuale. -Preferenza per Baleciaga: linee pulite e perfette propoporzioni
  • 6. GLI ANNI' 50-60 -Achille Maramotti voleva trovara il giusto ponte fra l'alta moda e la confezione, salvaguardando le caratteristiche di entrambe: capi su misura e sartoriali della prima uniti alla progettazione di modelli riproducibili in serie, fossero traducibili nelle proporzioni imposte dalle diverse taglie e realizzabili con le macchine rispettando i tempi di produzione. -Negli anni 60: i modelli Max Mara era facile riconoscerli per via dello stile e disinvolto, d' ispirazione francese. Con l'ingresso in azienda di Gianni Iotti, disegnatore reggiano, la produzione diventa riconoscibile -Le donne di tutto il mondo in questo periodo si ispirano a differeti figure femminili: Audrey Hepburn e alla first lady americana, Jacqeline Kennedy. -Jacqueline Kennedy: donna dall'atteggiamento laico, con un proprio stie personale che mescolava creazioni francesi e americane, fu la musa ispiratrice di Max Mara in questi anni. -Lo scopo era quello di proporre alle giovani donne evolute e attive, ma sempre attente alle regole dell'eleganza, una formula che univa la matrice francese alle novità della cultura americana. -Tailleur con picooli colletti o senza collo, pochi bottoni ma di grandi dimensioni, maniche leggermente accorciate per far spazio ai guanti, mantelli dal taglio sapiente per occassioni frmali.
  • 7. GLI ANNI' 60 -Negli anni'60 Achille Maramotti capisce che il mercato delle teenger può essere perseguito. Molti più disponibili delle oro madri all'acquisto di abiti confezionati, esse rappresentano il futuro per questo settore produttivo. -Da Londra provengono proposte eccentriche e con qualche eemento di scandalo, ma la realtà italiana è composta da ragazze che ricercano una moda senza accogliere tutti gli eccessi della cultura pop. -La figura incaricata da Maramotti in grado di poter dare una consulenza progettuale sulla moda junir era: Lison Bonfils. Cresciuta nel mondo della moda parigina lavorando prima come indossatrice e poi approdando alla redazione di "Elle" dove creava nuovi modelli da proporre attraverso le pagine del gironale. -Nasce così la collezzione Pop per l'A/I 1965-1966 -1965 è l'anno di una nuova fase: l'azienda comincia a servirsi di differenti stilisti che offrivano la loro creatività. Disegnatori professionisti e free lance con i quali la collaborazione era dell tutto peculiare. -Maramotti instaurò un sistema di circolazione e discussione di idee in cui coinvolgere l'intera azienda per raggiungere l'obiettivo di dare vita a una produzione con un'identità propria svincolata dalle regole della sartoria. Il creatico proponeva idee che enfatizzavano il cambiamento, di conseguenza non connesse con la realtà dell'azienda. Per questo il sistema di lavoro adottatto era il CONFRONTO e la DISCUSSIONE tra lo stilista, lo staff dell'azienda e l'imprenditore stesso. -Tra il 1968-69 revisione dell'azienda: venne modificato l'assetto societario, nuovi sbocchi commerciali, si divesifichò la produzione e fu lanciato il nuovo marchio, Sportmax. La linea Max Mara e Popo facevano parte della stessa collezzione, vennero separate poichè la prima proseguì il proprio corso proponendo un abbigliamento classico e formale, mentre la seconda assunse una fisionomia più ampia e precisa.Laura Lusuardi fu la stilista della collezione. Stile Casual, abbandono dei completi sartorialmente preordinati e la loro sostituzione con l'assemblaggio di singoli indumenti legati fra loro da una qualche pertinenza. Principio di componibilità.
  • 8. GLI ANNI' 70 -Alla fine degli anni 60, l'azienda, oltre ad avere aperto una catena di negozi monomarca nelle più importanti città italiane, avvia i primi approcci verso il mercato internazionale, che non cominciò con il mercato tedesco ma bensì con quello belga e francese, seguiti da quello inglese, olandese e svizzero. -Gli anni 70: sperimentazione. -La premessa che fa Achille Maramotti è la seguente: distingue due concetti, Moda e Voga. I vestiti che danno alla donna la certezza di sentirsi sempre e comunque a proprio agio,formano la Moda; mentre il vestito che una donna mette perchè lo mettono tutte le altre donne, il vestito gruppo, forma la Voga. Per Maramotti Moda=Max Mara; Voga=Sportmax. -Nell'autunno del 1971 la collezzione Max Mara era disegnata da Karl Lagerfelf, mentre Sportmax da Nanni Strada. Karl Lagherferd proponeva uno stile sportivo fatto di capispalla con cappuccio e/o mantellina molto particolari sia nella foggia sia nelle titnte. La novità era nel riprodurre capispalla sfoderati.Messo appunto un tipo di cucitura che somigliava nell'effetto a quello delle camicie, all'inglese. -Stile e ricerca predonimano questi anni e sempre più si afferma la scelta, fino ad oggi, di non legarsi mai a un solo nome di uno stilista e di non mettersi mai in secondo piano, di conseguenza, rispetto alla griffe di uno stilista. Le consulenze avevano lo scopo di apportare idee e nuovi stimoli, spesso legati da fili conduttori di grande suggestione, a un team progettuale capace di trasformarli, attraverso un lavoro di confronto e di verifica professionale, in un prodotto di confezione reale. Il prodotto resta legato all'immagine dell'azienda e non dall'impronta di un unico stilista. -Moda no particolarmente innovativa, ma di alta qualità -Ready-to wear sempre più studiato dal punto di vista della progettazione e della confezione e con un contenuto stilistico che mediava fra le diverse e più effimere tendenze di punta. A questo punto l'Alta Moda perde il suo status di guida assoluta.
  • 9. Oggi -Riconosciuta in tutto il mondo come il precursore del pret-à-porter moderno, il Gruppo Max Mara è una delle più importanti fashion house internazionali e la prima azienda di confezione italiana con l’intento di proporre abbigliamento femminile “haute de gamme” prodotto secondo processi industriali d’eccellenza. - Il crescente successo su scala mondiale è dimostrato oggi dagli oltre 2.300 store aperti per il mondo.
  • 10. Storia del Brand: arte e moda -Achille Maramotti era un appossianto d'arte e questo connubbio tra arte e moda si rispecchia fin dal progetto commissionato a Martine Barrat per festeggiare l’apertura del flagship store Max Mara su Madison Avenue a New York nel 1994. Il cappotto diventa un oggetto ludico, una protettiva coperta e un divertente nascondiglio. Dressing di Sarah Rein L’opera è parte del progetto espositivo che coinvolge a Londra nel 1999 Max Mara e il Goldsmith College. Dressing è una sequenza fotografica incentrata sul rapporto tra familiare e mondano, ispirata dal modo di giocare mascherandosi dei bambini L’opera di Kevin Gray, frutto della collaborazione di Max Mara con il Goldsmith College di Londra nel 1999. Il lavoro parte dalla domanda: "Che cosa succederebbe se i militari dell’IRA indossassero cappotti Max Mara durante le spedizioni punitive?” e rende il modello 101801 una vittima del contesto in cui viene inserito. Francois Berthoud realizza, nel 2001, sempre per il cinquantesimo anniversario di Max Mara, un omaggio alla natura pop del cappotto 101801, sovrapponendo le parti diverse del suo cartamodello su un repertorio di tipologie femminili.
  • 11. Storia del Brand: arte e moda Dressing di Sarah Rein,1999 Opera di Martin Barrat, 1994 Opera di Francois Berthoud 2001, Opera di Kevin Gray, 1999
  • 12. Linee del Brand donna glamour chic che ama riscoprire nella sua quotidianità il gusto della raffinatezza, senza rinunciare a praticità e dinamicità. Una donna moderna e attuale, dall'immagine sofisticata e raffinata, un modo di essere adeguato ai tempi ed alle diverse occasioni della vita moderna. La donna Max Mara esprime se stessa attravero le differenti linee del brand: Il focus di Max Mara è la donna: Max Mara Atelier: il progetto speciale dedicato al cappotto che fonde un'estetica avant-garde alla sperimentazione sartoriale sfruttando Volumi geometrici, texture materiche, colori primordiali Max Mara Elegnate: l’allure mannish dei nuovi tuxedo in un’alternanza ipnotica con bluse ultra-femminili, gonne dai nuovi volumi e texture opulente Max Mara Shine!:volumi cocktail, dettagli speciali e attitude daily-chic: il dress code di stagione è versatile e iper-femminile 'S Max Mara: alternanza ricercata di cromie essenziali e stampe dal gusto décor, silhuette iperfemminili e nuovi layering urbani Here is The Cube:un sistema integrato di capispalla e accessori dall'inconfondibile packaging. Max Mara Studio:urbana, versatile e contemporanea, la collezione mescola dettagli romantici, stampe vittoriane e colori high-impact. Max Mara Accessori Max Mara Occhiali:"Prism in Motion",Shantell Martin per Max Mara Occhiali Primavera Estate 2017.Nato in collaborazione con l’artista Shantell Martin, il progetto “Prism in Motion” celebra la nuova collezione Primavera Estate Eyewear 2017 di Max Mara. L’opera originale di Shantell Martin è stata riprodotta e scomposta digitalmente in 1000 pezzi diversi, poi applicati agli occhiali in una esclusiva edizione limitata e numerata. Ogni paio di occhiali diventa così un’opera d’arte, da sperimentare in un modo completamente nuovo. Max Mara Weekend: linea “life-style”,collezione casual e outdoor ideale per i week-end (come dichiarato fin dagli esordi programmaticamente con la scelta del nome), nel corso degli anni si è velocemente evoluta, fino a costituire il brand dall’identità precisa di oggi. Max Mara Monopolis!: si ispira al fascino delle metropoli moderne. Una palette inedita, nuove silhouette, stampe trompe-l’oeil e patchwork materici per la nuova collezione Pre-Fall 2017. Max Mara Bridal
  • 13. Distribuzione nel Mondo I negozi Max Mara si trovano in ben 105 nazioni
  • 14. Diffusione mediatica -Dagli anni'70 Achille Maramotti commisiona per l aprima volt fotografie di moda vere e proprie. In questi anni la fotografia moda allarga i suoi orizzonti: crescente internalizzazione dei mercati e dei media, porta ai fotografi nuovi clienti e nuovi stimol; i fotografi lavoranodirettamente con le case di moda (prima era fondamentale la collaborazione con i redattori di moda di giornali e riviste); la fotografia di moda mostra i sentimenti ed emozioni, individualità della persona e del corpo diventa obiettivo auspicabile. -1982 Max Mara presenta il primo catalogo clienti in collaborazione con Vogue Italia -Achielle Maramotti e Giorgio Guidotti, responsabile della comunicazione, pubblcità e pubbliche relazioni, decidono di colaborare sempre co grandi fotografi. Data la conoscenza del mercato è necessario scegliere collaboratori giusti per rndere una comunicazione efficace. -Le immagini delle campagne pubblcitarie e dei cataloghi Max Mara ottengono un effetto che va oltre il tempo. Rispetto ad altri marchi, le campagne pubblicitarie presentano un equilibrio tra contenuto e messaggio della fotografia. -La fotografia di moda funzina come uno specchio ustorio della creatività e delle capacità produttive. Presenta modelli delle collezioni in condizioni perfette, su corpi ideali e in situazioni ideali, trasmettendo così il messaggio desiderato. -La proriorità di Max Mara è quello di mettere al centro il prodotto come fine di tuttigli sforzi creativi e operativi. In secondo luogo, l'azienda non indugia mai su un erotimo esplcito o sulla relazione tra i sessi. L'individualità della donna che si muove nel mondo della moda con padronanza suprema ed elabora ulterioremente il proprio stile, questo è il secondo obiettivo di Max Mara.
  • 15. Gigi Hadid, campagna promozionale dedicata agli accessori, autunno-inverno 2016-2017. fotografo Steven Meisel Bella Hadid, campagna, autunno-inverno 2017-2018. fotografo Steven Meisel. Gigi Hadid, campagna, autunno-inverno 2015-2016. fotografo Mario Sorrenti. Amy Adams, campagna promozionale dedicata agli accessori, autunno-inverno 2014-2015. fotografo Mario Sorrenti. Jennifer Garner, campagna promozionale dedicata agli accessori, autunno-inverno 2013-2014. fotografo Mario Sorrenti. Carla Bruni, campagna, autunno- inverno 1993-1994. fotografo Max Vadukul Steevie van der Veen, campagna, A/I 1987-1988. fotografo Paolo Roversi Christy Turlington, campagna, A/I 1995-1996. fotografo Max Vadukul Freja Beha Erischen, campagna, A/I 2010-2011. fotografo Mario Sorrenti Eniko Mihalik, campagna, A/I 2009-2010. fotografo Mario Sorrenti Maggie Rizer, campagna, A/I 1998-1999. fotografo Richard Avedon
  • 16. Max Mara fonda La rivista con cui Max Mara dialoga con le lettrici di tutto il mondo, completando, attraverso le pagine patinate ricche di contenuti, il suo concetto di moda e d’immagine. Nata nel 1989, come pubblicazione semestrale, è giunta quest’anno al suo ventisettesimo anno di vita MM Magazine MM Magazine è un vero e proprio giornale di moda, bellezza, arte, arredamento e attualità, curato nella scelta dei servizi e delle immagini. Stampato in 500.000 copie, MM Magazine è distribuito in tutto il mondo attraverso le boutiques Max Mara. Le Celebrities sia star del cinema che super top-models sono state da sempre usate dal Brand Max Mara
  • 17. Il sito Maxmara.com presenta un e-commerce e un piccolo portale "MM Mondo Max Mara"utile per le clienti che vogliono rimanere aggiornate costanttemente sul news del brand, sulle sfilata e le campagnie pubblicitarie. E' un sito non solo per lo shooping. Sito intuitivo e veloce che permette alla cliente Max Maradi faciglitargli lo shoopping e indirizzarla su quello ciò che vuole. L'E-Commerce presenta come prodotti di tutte le linee del Brand Sito e E-Commerce
  • 18. Isocial sono una parte fondamentale per il Brand Max Mara.Seguitissimo su Instagram con ben 744k followers. Gli altri social usati sono: Facebook Twitter Yuotube Pinterest, utlizzato specialmente per la linea Mx Mara Bridal Social Media
  • 19. Collaborazioni Artistiche Il connubbio tra arte e moda per il brand è sempre stato fondamentale e l'ultimo esempio di ciò è avvenuto con la sfilata pre fall 2017 " Monopolis!" a Shangai. In collaborazione con l'artista contemporaneo cinese Lui Wei, lo show ha avuto come cornice una speciale installazione creata apposta dall'artista “L’intuizione è stata chiedere a Liu Wei di servirsi delle sue opere per creare un’installazione che traghettasse l’eredità di Max Mara in un presente ancora da definire”, spiega Francesco Bonami. “Tutto parla di come le donne, accompagnate da Max Mara, immagineranno loro stesse in un passaggio del tutto simile a un pianeta creato da Liu Wei. È su queste fondamenta che sorge Monopolis, una città creata fuori dal tempo, proiettata sia nel passato che nel futuro, unica e unificata. Le sculture di Liu Wei saranno le pietre miliari di Monopolis, per creare un itinerario attraverso il quale viaggeranno le donne di Max Mara”.
  • 20. COSTUMER PROFILE -età tra i 25 e i 60 anni -occupazione: celebrità, attrice, imprenditrice, -salario: molto alto -donna elegante, sofisticata, pratica
  • 21. Competitors Style competitors -Armani -Marni -Diane von Furstenberg -Hermès Paris -Micheal Kors -Trussardi -Aquilno Rimondi -N21 Business competitors
  • 22. Time line Show Analisi delle 4 sfilate precedenti: SFILATA PRIMAVERA-ESTATE 2016 Stile della Collezione: eleganza basica di ispirazione marittima Location: Corso Venezia, Palazzo Serbelloni Direzione artistica: no Allestimento: pannello video sullo sfondo, passerella in legno con pellicola stampata a venature Sound: sound designer presente (waxlife) Stylist: CARINE ROITFELD Casting Director: DM FASHION STUDIO Models: Agnes Nieske Abma, Angel Rutledge, Antonia Wilson, Avery Blanchard, Binx Walton, Greta Varlese, Harleth Kuusik, Isabella Emmack, Isis Bataglia, Issa Lish, Julia Fleming, Julia Nobis, Karly Loyce, Kiki Willems, Kristina Petrosiute, Lexi Boling, Lida Fox, Lineisy Montero, Maartje Verhoef, Marjan Jonkman, Mica Argañaraz(closed), Molly Bair, Paula Galecka, Roos Abels, Ruth Bell(opened), Soo Joo Park, Stella Lucia, Valery Kaufman Hair Stylist talents: SAM MCKNIGHT Makeup Artist talents: TOM PECHEUX
  • 23.
  • 24. SFILATA AUTOUNNO-INVERNO 2016 Stile della Collezzione: Berlino degli anni 40 e si ispira al costruttivismo, al dadaismo e alla Bauhaus. Location: Corso Venezia, Palazzo Serbelloni Direzione artistica: CHAMELEON VISUAL Allestimento: Il fondale consiste in un poster gigante in cui vengono riproposte le stampe della collezzione, creando una sorta di collage. In poi per dare movimento e un minimo di attenzione alla scenografia, è stata costruita una impalcatura con scale da dove scendevano le modelle. Tutta rigorosamente in color oro Sound: sound designer, JOHNNY DYNELL Stylist: CARINE ROITFELD Casting Director: EVELIEN JOOS Models: Achok , Alanna Arrington, Alice Metza, Ally Ertel, Amelia Rami, Ari Westphal, Danielle Dorchester, Greta Varlese, Hanne Linhares, Hayett McCarthy, Ilana Kozlov, Issa Lish, Julia Nobis, Katie Moore, Kiki Willems, Kris Gottschalk, Lea Issarni, Leila Goldkuhl, Lineisy Montero, Londone Myers, Lorelle Rayner, Luping Wang, Mae Lapres, Marga Esquivel, Mayka Merino, Mica Argañaraz, Nastya Abramova, Odette Pavlova, Rhiannon McConnell, Ruth Bell, Staz Lindes, Stella Lucia, Veronika Vilim, Willy Morsch, Yana Bovenistier(opened-closed) Yasmin Wijnaldum, Ysaunny Brito Hair Stylist talents: SAM MCKNIGHT Makeup Artisti talents: TOM PECHEUX
  • 25.
  • 26. SFILATA PRIMAVERA-ESTATE 2017 Stile della collezione:si ipsira a Lina Bo Bardi, architetto e intellettuale portavoce di quella avanguardia che ha cambiato il pensiero e la cultura dell'America Latina nei primi anni 50. Come l'artista la donna Max Mara è creativa e passionale, ama il glamour, ma non disdegna l'athleisure. Location:Corso Venezia, Palazzo Serbelloni Direzione artistica: CHAMELEON VISUAL Allestimento: La scenografia sul fondale presenta dei mur di finto cemento curvati con aperture dalle quali era visibile un rigoglioso fogliame di natura tropicale. Inoltre la passerella era fattadi cemento con parti verdi. Il cemento e il verde in passerella si allerternavano. Il tutto per rendere il set very strong. Sound: sound designer,JOHNNY DYNELL Stylist: CARINE ROITFELD Casting Director: EVELIEN JOOS Models: Anna Mila Guyenz, Bella Hadid, Charlee Fraser, Dilia Martins, Dilone , Fernanda Ly, Frederikke Sofie, Gigi Hadid(opened), Grace Elizabeth, Grace Hartzel(closed), Hoyeon Jung, Isabeli Fontana, Issa Lish, Iva Varvarchuk, Jessie Bloemendaal, Julia Cumming, Kiki Willems, Lia Pavlova, Lindsey Wixson, Lineisy Montero, Litay Marcus, Marjan Jonkman, Mayowa Nicholas, Mica Argañaraz, Odette Pavlova, Rina Fukushi, Shujing Zhou, Stella Lucia, Stella Maxwell, Taylor Hill, Yasmin Wijnaldum Hair Stylist talents:SAM MCKNIGHT Makeup Artist talents: TOM PECHEUX
  • 27.
  • 28. SFILATA AUTUNNO-INVERNO 2017 Stile collezzione: design minimalista che rispecchia i 65 anni di espereienza del brand Location: Via Senato, Palazzo del Senato Direzione artistica: no Allestimento:base e minimalista Sound: sound designer presente Stylist: CARINE ROITFELD Casting Director: DM FASHION STUDIO Models: Amilna Estevao, Blanca Padilla, Cara Taylor, Carlotta Kohl, Elsa Hosk, Eniko Mihalik, Faretta , Frederikke Sofie, Gigi Hadid(closed), Giulia Maenza, Grace Elizabeth, Halima Aden, Hana Jirickova, Hannah Ferguson, Isabeli Fontana, Jessie Bloemendaal, Julia Nobis, Kiki Willems, Lily Donaldson, Liu Wen, Luna Bijl, Maartje Verhoef, Magdalena Jasek, Mayowa Nicholas, Michelle Gutknecht, Myrthe Bolt, Natasha Poly(opened), Noel Berry, Ondria Hardin, Romee Strijd, Selena Forrest, Tami Williams, Vittoria Ceretti, Yasmin Wijnaldum Hair Stylist talents: SAM MCKNIGHT Makeup Artist talents: TOM PECHEUX
  • 29.
  • 30. ANALISI COMPLESSIVA FINALE DEGLI SHOW MAX MARA LOCATION: la location per le prime tre sfilate analizzata è sempre stata Corso Venezia, Palazzo Serbelloni quindi il brand mantiene una continuità, solo con l'ultima sfilata fw 2017 avviene un cambiamento di luogo che si rispecchio anche in altri aspetti ALLESTIMENTO: In base alla presenzao o meno di una direzione artistica, l'allestimento cambia. Quando è presente una direzione artistica, l'allestimento di sfilata è scenografico, ma non invasivo, rispettando il mood del Brand. Quando non è presente una direzione artistica l'allestimento è basico ed essenziale. CASTING: nelle sfilate Max Mara predilige modelle già esperte nel saper cammniare durante una sfilata, ma non solo, anche top models, come Gigi Hadid e Bella Hadid e modelle non conosicute come è successo nell'ultima sfilata di questo inverno. Nello show ha sfilato Halima Haden col velo STYLIST: la stylist è sempre Carine Roitfeld H&Mu TALENTS: il brand mantiene sempre gli stessi talenti