9. Fisiologia
La funzione della cornea è quella di permettere il passaggio della
luce verso le strutture interne dell'occhio, facendo convergere i raggi
luminosi verso la fovea.
Il suo potere di lente è di circa 43 diottrie; infatti la superficie
anteriore, convessa ha un potere diottrico di +48 diottrie, mentre la
faccia interna (concava) ha un potere diottrico di -5 diottrie; assieme
al cristallino forma il diottro oculare.
10. I muscoli dell’occhio
Fisiologia
Occhio sinistro
Occhio destro Retto superiore: verso l’alto
Retto inferiore: verso il basso
Retto interno: verso il naso
Retto esterno: verso l’esterno
Obliquo superiore: torsione verso il
basso
Obliquo inferiore: torsione verso l’alto
Ciascun muscolo sposta l’occhio in
una specifica direzione:
12. Le vie ottiche
Le vie ottiche sono le VIE NERVOSE che trasmettono la sensibilità
della vista dagli occhi fino all'area della corteccia cerebrale deputata
all'integrazione di dati visivi.
Sono perciò le vie nervose che ci permettono di "acquisire"
un'immagine, che verrà elaborata dall'encefalo, e con l'aiuto di altri
sistemi (muscolatura intrinseca ed estrinseca degli occhi, muscolo
sfintere della pupilla, muscolo ciliare e relativa innervazione) ci
permette di "vedere".
13. Il nervo ottico
Il nervo ottico è il II di 12 paia di nervi cranici
Le fibre sono ricoperte dalla mielina e il nervo ottico è avvolto nelle meningi
E’ lungo circa 5 centimetri
Lascia l'orbita attraverso il CANALE OTTICO,
raggiungendo il CHIASMA OTTICO, in cui si assiste ad
una parziale decussazione delle fibre nervose
Le fibre provenienti dalle emiretine nasali si incrociano
e proseguono nel TRATTO OTTICO controlaterale.
La maggior parte degli assoni del nervo ottico termina
nel CORPO GENICOLATO LATERALE, da dove le
informazioni visive vengono trasmesse alla
CORTECCIA VISIVA.
14. Il vitreo
Il corpo vitreo (o umore vitreo) è una massa gelatinosa, trasparente ed incolore
Riempie i 4/5 posteriori del globo oculare, detto CAMERA VITREA (spazio compreso tra la
superficie posteriore del cristallino e la retina)
Anteriormente presenta la fossa ialoidea che accoglie la convessità posteriore del cristallino.
È saldamente attaccato alla retina e, posteriormente, al nervo ottico
Le sue funzioni sono principalmente:
- SOSTEGNO
- PROTEZIONE
- OTTICA
15. La sclera
La sclera è il cosiddetto "bianco dell'occhio": si tratta di una membrana fibrosa
opaca che costituisce i 5/6 della tunica esterna del bulbo.
•La sclera ha una funzione strutturale e protettiva
•Consente l'inserzione dei muscoli cosiddetti estrinseci
•La sclera è formata da due strati: quello più esterno si chiama EPISCLERA ed è ricco
di tessuto connettivo e vasi sanguigni; lo strato più interno è la SCLERA propriamente
detta, formata da un tessuto connettivo lasso.
16. Il cristallino
•Il cristallino è la lente naturale trasparente e biconvessa dell’occhio
•Ha il compito specifico di variare la DISTANZA FOCALE del sistema
ottico, cambiando la propria forma, per adattarlo alla distanza dell'oggetto
da mettere a fuoco.
Il potere di rifrazione del cristallino nel suo ambiente naturale è
approssimativamente di 16 diottrie.
l cristallino è flessibile, la sua curvatura è controllata dai muscoli ciliari ed è
mantenuto in sospensione grazie all’ apparato zonulare.
Cambiando il suo grado di curvatura, oggetti a diversa distanza vengono messi a
fuoco (questo processo è detto ACCOMODAZIONE).
17. La pupilla
La pupilla è il foro
situato al centro
dell'iride, di diametro
variabile, che permette
l'entrata della luce
all'interno del bulbo
oculare. Le sue
dimensioni sono
regolate, in base
all'intensità luminosa
ambientale, da un
sistema di muscoli che
dipendono dal sistema
neurovegetativo: quando
il muscolo la dilata
(midriasi) è per ricevere
maggior quantità di luce,
viceversa la restringe
(miosi)
18. La coroide
La coroide fa parte dell’UVEA insieme al corpo ciliare e all’iride
È lo strato medio dell’occhio, una membrana sottile situata tra la sclera e la retina.
Ha un color ruggine scuro dovuto a una grande quantità di pigmento e all'estrema
ricchezza di vasi sanguigni che danno nutrimento al tessuto retinico, e permette
l'assorbimento della luce evitando la riflessione sulla retina.
Posteriormente è adesa alla sclera tramite la lamina sovracorioidea, anteriormente è
costituita da uno strato più densamente vascolarizzato detto lamina coriocapillare.
19. La retina
La rètina è la membrana più interna dell’occhio.
Con le sue cellule sensibili alle radiazioni luminose (FOTORECETTORI), invia al
cervello, attraverso il nervo ottico, le informazioni da interpretare.
Tra le cellule che compongono la retina si devono ricordare: i CONI, responsabili della
visione a colori ma sensibili solo a luci piuttosto intense; e i BASTONCELLI, che sono
particolarmente sensibili a basse intensità di luce ma non ai colori. I coni si
suddividono in tre differenti tipologie responsabili della visione dei tre colori primari
rosso, verde e blu (ovvero Red Green Blue). Pertanto i coni operano soprattutto in
condizione di luce piena, mentre i bastoncelli permettono la visione anche quando la
luce è scarsa.
20.
21.
22.
23.
24. 2. PERDITA FUNZIONALE
• Perdita delle fibre = calo funzione visiva
• I difetti del campo visivo sono la più comune perdita
funzionale
• SCOTOMI
• La maggior parte dei pazienti non percepisce gli
scotomi periferici
30. In ambito medico, la semeiotica (dal greco σημεῖον, semèion, che significa
"segno", e dal suffisso -iké, "relativo a") sintomi
segni
L'etimologia del termine è identica a quella di semiotica ma, per
consuetudine, la parola "semeiotica" viene utilizzata solo per definire quella
medicina sintomi
malattia
diagnosi
In senso lato,
(radiologia, elettrocardiografia, endoscopia, ecc).
σημεῖον, semèion
38. CRISTALLINO
• Biconvex, avascular,
transparent structure.
• Suspends behind the
iris by the zonules
which are connected
to the ciliary body.
• Serves to converge
light onto the retina.
39.
40. 1. CORTEX- Corteccia vitreale
Struttura più densa e fibrillare
Adiacente a retina cristallino e nervo ottico
Include la base vitreale
Condensata in una doppia membrana ialoidea
Ialoide posteriore aderisce in fibrille alla limitante
interna retinica (c.IV). Spazio clivabile (es.DPV)
45. 5 micron depth resolution allows more structures to be
visualized
. 26,000 A scans per second allows larger areas to be scanned and
minimizes eye motion artifacts
assessment through retina
• Data-rich maps with
• Comprehensive glaucoma assessment (Cup, Rim, RNFL, ganglion cell complex)
• Progression Analysis
46.
47. More detail deeper into the retina than any system available
AMD
Retinitis Pigmentosa
75. Corpo Vitreo
Transmette la luce verso il segmento posteriore.
Sostiene posteriormente il cristallino.
Contribuisce a mantenere in sede la retina.
Influisce sulla pressione intraoculare (PIO).
76. 1. CORTEX- Corteccia vitreale
Struttura più densa e fibrillare
Adiacente a retina cristallino e nervo ottico
Include la base vitreale
Condensata in una doppia membrana ialoidea
Ialoide posteriore aderisce in fibrille alla limitante
interna retinica (c.IV). Spazio clivabile (es.DPV)
77. Più gelatinoso, meno fibrillare
Contiene canale Cloquet fossa patellare
Forma legamento ialoideo-capsulare che
lateralmente si collega all’inserzione fibre zonulari.
Ialoide anterioree regiona dell’ora con FORTE
ADESIONE a livello PARS CILISRIS base vitreale.
90. Fotopsie: lampi, scintille
• La comparsa di ‘lampi’,
‘scintille’ ed altre sensazioni
LUMINOSE anomale può
essere legato ad una bassa
pressione arteriosa, ma
potrebbe anche indicare un
problema retinico grave.
Obbligatoria quindi la visita
oculistica con esame del
fundus oculi
91.
92. Le ‘Tende’
• Questa immagine simula
un distacco di retina.
• E’ un’evenienza
abbastanza rara ma molto
grave, che deve fare
ricorrere immediatamente
allo specialista
• IL TEMPO E’ PREZIOSO!!
Distacco Retinico