Slides di Antonia Carparelli, consigliere economico della Commissione europea Rappresentanza in Italia, per il corso di formazione "Quo vadis Europa? Economia, ambiente e sfida digitale. Scienza, salute e innovazione tra competitività e coesione”
Quo vadis Europa? Economia, ambiente e sfida digitale. Scienza, salute e innovazione tra competitività e coesione
1. Lo Stato dell’Unione:
Dalla fragilità a una nuova vitalità
Antonia Carparelli
Consigliere economico,
Commissione europea Rappresentanza in Italia
Quo vadis Europa?
70 anni di Pace ed una Next Generation EU
Firenze, 21 Settembre2020
2. Un “Green Deal” Europeo
Rendere l’Europa il primo continente a neutralità climatica
Un’Europa adeguata all’era digitale
Saper fare pieno uso di una nuova generazione di tecnologie
Un’economia che lavora per le persone
Più investimenti più crescita e più lavori di qualità
Un’Europa più forte nel mondo
Riaffermare il multilateralismo e un ordine globale governato dal diritto internazionale
Promuovere il modello di vita europeo
Difendere la “rule of law” e i valori fondamentali dell’Unione
Una nuova spinta alla democrazia europea
Rafforzare i fondamenti della democrazia europea e combattere odio e disinformazione
p.m. Le sei priorità della Commissione a guida von der Leyen
3. COVID-19 – Costi umani e conseguenze economiche
Impatto economico
La caduta del PIL nel 2020 sarà di gran lunga maggiore di quella registrata durante la “grande recessione”. Per
l’Unione è prevista una caduta dello 8.3% nel 2020 e un recupero solo parziale (+5.8%) nel 2021.
Si prevede inoltre che il 35-50% delle imprese con più di 20 addetti saranno in difficoltà finanziarie alla fine di
quest’anno e si stima che occorreranno a 720 miliardi a 1200 miliardi di euro per sostenerle.
La Commissione ha calcolato che occorreranno almeno 1500 miliardi di euro per colmare il gap di investimenti
derivante dalla recessione e dall’esigenza di sostenere la transizione verde e digitale.
Source:EuropeanCommission
Secondo l’OMS, ad oggi nel mondo ci sono stati oltre
30 milioni di casi e circa un milione di morti….
https://covid19.who.int/
L’Unione Europea ha pagato un prezzo molto elevato:
il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
malattie riporta, ad oggi, circa 3 milioni di casi e
200.000 morti https://www.ecdc.europa.eu/en/cases-
2019n-cov-eueea
E non sappiamo quando finirà…
4. Risorse straordinarie per fronteggiare una crisi straordinaria….
Le risorse messe in campo
E quelle in arrivo dal bilancio UE
https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/von-der-leyen-commission-one-year-on_en.pdf
5. Nove mesi di intenso lavoro...
Source:EuropeanCommission
https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/von-der-leyen-commission-one-year-on_en.pdf
6. E mesi cruciali davanti a noi…
Source:EuropeanCommission
Chiudere in tempo negoziati su bilancio e rendere
pienamente operante Next Generation EU, con la
definizione dei piani nazionali, per assicurare la
tenuta e la ripresa delle nostre economie.
Intensificare il coordinamento nella comune battaglia
contro COVID-19
Portare a conclusione la Brexit minimizzando i
costi per l’Unione (e per tutti)
7. Con un crescendo di ambizione e volontà
https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/soteu2020-factsheet-main-initiatives_en.pdf
8. Migliora visibilmente la percezione della solidarietà tra Stati Membri
htpst://www.europarl.europa.eu/at-your-service/it/be-heard/eurobarometer/public-opinion-in-the-eu-in-time-of-coronavirus-crisis
9. Per concludere: ripresa e resilienza, una grande sfida comune
L’Unione Europea ha saputo esprimere il meglio di sé nel corso di questi mesi, superando
ostacoli e tabù che ne hanno a lungo limitato l’azione, e offrendo risposte all’altezza della
sfida senza precedenti che ci troviamo a dover affrontare
Gli insegnamenti della “grande recessione” hanno dato una nuova consapevolezza della
posta in gioco, soprattutto in alcuni paesi
La reazione alla crisi determinata dalla pandemia COVID-19 mostra che una forte leadership
della Commissione e il supporto del Parlamento possono fare la differenza
I singoli paesi hanno ora una grande responsabilità: usare le risorse comuni in maniera
efficace, equa e lungimirante, e soprattutto capace di non dilapidare quel poco o quel tanto di
fiducia reciproca così faticosamente ristabilita.