Primo appuntamento del ciclo d'incontri #ControOgniMafia dedicato alla legalità e trasparenza nell'amministrazione pubblica, tenuto all'Auditorium San Salvatore di Rodengo Saiano (BS) il 22 Gennaio 2015, organizzato con Laboratorio Polis
Incontro con
Giuseppe Giuffrida, Responsabile Beni Confiscati LIBERA - Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie coordinamento provinciale Brescia - coordinamento Regionale Lombardia;
Gianluca Cominassi, Sindaco del Comune di Castegnato, aderente alla campagna promossa da Libera "Riparte il Futuro";
Emanuele Ziliani, consigliere delegato alla trasparenza nel medesimo Comune.
Si ringrazia il dott. Giuseppe Giuffrida per la gentile concessione della pubblicazione delle proprie slide.
Di Europa Bisogna Parlare (per informare, non per convincere)
#ControOgniMafia - 1° incontro
1. L’ASSOCIAZIONE OFFICINA CIVICA E L’ASSOCIAZIONE
LABORATORIO POLIS PROPONGONO TRE MOMENTI
PER APPROFONDIRE IL TEMA DELLE MAFIE AL NORD E
I LORO LEGAMI CON IL TESSUTO POLITICO, SOCIALE E
PRODUTTIVO A SCAPITO DEL BENE COMUNE.
CONTRO
OGNI MAFIA
GIOVEDÌ
22 GENNAIO
ORE 20.30
Auditorium
San Salvatore
Rodengo Saiano
Laboratorio Polis
2. #CONTROOGNIMAFIA1
giovedì 22 Gennaio 2015 - auditorium S. Salvatore, Rodengo Saiano
1
cos'è "Riparte il Futuro";
a chi si rivolge;
da quali premesse nasce
questa iniziativa;
quali obiettivi intende
raggiungere.
GIANLUCA COMINASSI
EMANUELE ZILIANI
Sindaco di Castegnato, Comune aderente
al progetto di Libera “RIPARTE IL
FUTURO”
Consigliere comunale di Castegnato
delegato alla trasparenza
2
le ragioni dell’adesione
all’iniziativa;
le prescrizioni;
i maggiori rischi di
illegalità in un paese
come il vostro.
GIUSEPPE GIUFFRIDA
Responsabile Beni Confiscati LIBERA -
Associazioni, Nomi e Numeri contro le
mafie, coordinamento provinciale Brescia -
coordinamento Regionale Lombardia
GIUSEPPE GIUFFRIDA
3
la corruzione e le mafie;
i beni confiscati nel
nostro territorio;
quale impegno delle
amministrazioni
pubbliche.
3. #CONTROOGNIMAFIA1
giovedì 22 Gennaio 2015 - auditorium S. Salvatore, Rodengo Saiano
1
cos'è "Riparte il Futuro";
a chi si rivolge;
da quali premesse nasce
questa iniziativa;
quali obiettivi intende
raggiungere.
GIUSEPPE GIUFFRIDA
Responsabile Beni Confiscati LIBERA -
Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie,
coordinamento provinciale Brescia -
coordinamento Regionale Lombardia
4. “Contro Ogni Mafia”
Legalità e Trasparenza
nella Pubblica Amministrazione
Rodengo Saiano, 22 gennaio 2015
Giuseppe Giuffrida
5.
6. ■ Rapporto Ue sulla corruzione: legge
italiana insufficiente, un costo da 60
miliardi annui. La metà dell'intera Europa
■ Il primo report della Commissione è impietoso
con l'Italia: conflitto d'interesse, leggi ad
personam, lunghezza dei processi e conseguente
prescrizione, collusioni tra politica, imprenditoria
e criminalità, appalti truccati.
7.
8.
9.
10.
11.
12. Art. 416 ter Scambio elettorale politico-mafioso (1)
Chiunque accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui al terzo comma
dell'articolo 416-bis in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro
o di altra utilità è punito con la reclusione da quattro a dieci anni.
La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le modalità di cui al primo
comma.
(1) Articolo cosi’ modificato dalla L. 17 aprile 2014, n. 62
13.
14. Delitti contro la Pubblica Amministrazione
PRT Brescia
2012/2013 2013/2014
Corruzione 15 22
Concussione 4 7
Peculato 53 91
Indebita percezione
Finanziamenti frodi in
erogazioni da
enti pubblici e C.E 57 93
15. #CONTROOGNIMAFIA1
giovedì 22 Gennaio 2015 - auditorium S. Salvatore, Rodengo Saiano
GIANLUCA COMINASSI
EMANUELE ZILIANI
Sindaco di Castegnato, Comune aderente al
progetto di Libera “RIPARTE IL FUTURO”
Consigliere comunale di Castegnato
delegato alla trasparenza
2
le ragioni dell’adesione
all’iniziativa;
le prescrizioni;
i maggiori rischi di
illegalità in un paese
come il vostro.
16. #CONTROOGNIMAFIA1
giovedì 22 Gennaio 2015 - auditorium S. Salvatore, Rodengo Saiano
GIUSEPPE GIUFFRIDA
Responsabile Beni Confiscati LIBERA -
Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie,
coordinamento provinciale Brescia -
coordinamento Regionale Lombardia
3
la corruzione e le mafie;
i beni confiscati nel
nostro territorio;
quale impegno delle
amministrazioni
pubbliche.
17. ““Contro Ogni Mafia”Contro Ogni Mafia”
Legalità e TrasparenzaLegalità e Trasparenza
nella Pubblica Amministrazionenella Pubblica Amministrazione
Rodengo Saiano, 22 gennaio 2015Rodengo Saiano, 22 gennaio 2015
Giuseppe GiuffridaGiuseppe Giuffrida
23. Tipologia dei beni immobili
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al mese di dicembre 2012
Quasi il 50% è
composto da
abitazioni, ville e case
indipendenti
Il 30% circa è
composto da box,
garage, cantine, posti
auto, etc.
Es. autosilo, lastrico
solare...
37. Perché occuparsi dei beni immobili confiscati?
Dal «Monitoraggio» di Libera in Lombardia:
Il processo di confisca dei beni agisce su diversi piani:
· una dimensione giudiziaria con l’affermazione del
principio di legalità;
· una dimensione economica con la restituzione
diretta al territorio di risorse sottratte con procedure
illecite o con operazioni di riciclaggio di capitali illegali in
economia legale, fornendo un’opportunità di crescita e
sviluppo tangibile;
· una dimensione sociale e culturale, dimostrando
che le mafie non sono invincibili e i cittadini non devono
accettarne mai i compromessi;
· una dimensione politica, nel momento in cui si
restituisce alla popolazione la fiducia nelle istituzioni e
nella vita democratica del Paese.
38. Impresa bene comune: le aziende confiscate per il
lavoro vero, in collaborazione con Unioncamere,
InfoCamere, le organizzazioni datoriali, sindacali e
professionali, della cooperazione e della finanza etica, con
i giovani imprenditori, i giovani dottori commercialisti e i
giovani del credito cooperativo al fine di coinvolgere le
imprese sane del Made in Italy al servizio del recupero,
salvaguardia e valorizzazione delle aziende sequestrate e
confiscate.
Libera il welfare: i beni confiscati per l’inclusione
sociale, in collaborazione con le organizzazioni che si
occupano di accoglienze, servizi alla persona, marginalità,
reinserimento lavorativo e con tutti quei soggetti che
hanno aderito nei mesi scorsi alla campagna Miseria
Ladra.
39. Libera il welfare
È arrivato il momento di compiere un ulteriore
passo avanti ovvero allargare il campo d'azione
ai beni immobili confiscati, soprattutto quelli che
rientrano nella categoria di appartamenti e ville
(e non solo terreni e aziende) per pensare ad
un loro recupero e ad una loro valorizzazione
che permetta di trasformarli in luoghi di
accoglienza, di recupero, di incontro e di
assistenza per persone in difficoltà che vivono
in una condizione di povertà e di marginalità
sociale.
40. E' maturo il tempo di pensare ad un nuovo modo di
fare sicurezza, costruendo occasioni nelle città capaci
di accogliere le istanze e i problemi, togliendo
consenso sociale alle culture della devianza e della
violenza, costruendo città sicure perché vivibili.
Il riutilizzo sociale dei beni confiscati, non può che
essere manifestazione concreta dello svolgimento di
questa funzione.
La stessa Corte Costituzionale l’ha riconosciuta con
recenti sentenze nelle quali ha affermato che «la
restituzione alle collettività territoriali - le quali
sopportano il costo più alto dell’“emergenza mafiosa”
– delle risorse economiche acquisite illecitamente
dalle organizzazioni criminali rappresenta (…) uno
strumento fondamentale per contrastarne
l’attività(…)».
41. Bisogna costruire giustizia sociale. Possiamo farlo,
partendo dalla rete delle esperienze che abbiamo e
da quelle che costruiremo, mettendo in circolo
saperi, capacità, idee, innovazioni in grado di
cambiare la direzione del nostro Paese.
A partire dai beni confiscati, vogliamo dimostrare
come sia possibile realizzare forme di welfare, capaci
di far uscire dalla marginalità sociale, dalla povertà
migliaia di persone; come sia possibile creare
opportunità per tutti, ricchezza diffusa, benessere
collettivo.
Pensiamo, senza retorica, che sia possibile con la
forza delle idee e della legalità costruire i presupposti
per una società più giusta.
42. Libera impresa bene comune
L’obiettivo della campagna è quello di coinvolgere il
sistema imprenditoriale italiano in una grande
iniziativa per il rilancio della nostra economia:
trasformare ogni azienda sottratta alle mafie in un
esempio di buona economia, in un modello del vero
Made in Italy.
Perché questo possa accadere, ogni azienda
confiscata dovrà essere
“adottata” da imprese leader del settore, fino a
quando non si deciderà la sua destinazione: la
nascita di cooperative di lavoratori a cui affidarla
come prevede la legge n. 109/96, l’affitto o la
vendita.
43. Raccolta firme promossa da IDV per
vendita dei beni confiscati
Libera non aderisce a nessuna campagna promossa
da partiti politici.
Entrando poi nel merito, seppur a grandi linee, del testo di
riforma normativa, si nota che seppur mossa da principi
condivisibili, la proposta di legge presenta una forte
criticità nella previsione della vendita automatica di
quei beni confiscati non destinabili in 90 giorni.
Questa riforma non è accoglibile perchè tutte le
criticità di assegnazione per le finalità sociali e
pubbliche previste dal codice delle leggi antimafia,
devono essere superate con vari strumenti e -
certamente - non vanno prese a giustificazione
dell'esigenza di fare cassa.
44. Siamo, infine, alla vigilia di un testo di modifica normativa di
iniziativa governativa che sarà presto portato in Consiglio dei
Ministri, senza dimenticare la prima relazione che sta per essere
approvata dalla Commissione parlamentare antimafia e la proposta
di legge d'iniziativa popolare sulle aziende sequestrate e confiscate
promossa dalla campagna Io riattivo il lavoro lanciata dalla Cgil che
è all'esame della Commissione Giustizia della Camera.
Libera porterà ancora una volta in queste sedi - come ha già fatto in
passato - le sue proposte di miglioramento dei testi legislativi
chiedendo che siano approvate al più presto, per rendere più
efficace ed autentico il processo di restituzione alla comunità dei
beni confiscati alla criminalità organizzata, salvaguardandone in tutti
i modi il principio del riutilizzo sociale e prevedendone la vendita
solo in casi residuali.
Davide Pati e Enrico Fontana
45. “Vorrei riprendere – afferma Nando dalla Chiesa – un passaggio
dell’intervento della presidente Bindi che ci permette di guardare
avanti, si tratta di quello relativo alle ipoteche bancarie sui beni
confiscati. E’ mai possibile che per la concessione di un mutuo
ad un piccolo imprenditore da parte delle banche ci sia una
attenzione minuziosa alla situazione dell’azienda e di fronte
ad imprese a capitale mafioso le banche non vedano,
attraverso la loro analisi, la reale situazione in cui versano
quelle imprese?
E’ arrivata l’ora di cominciare a dire che un mutuo concesso
ad imprese di mafia non deve avere valore legale”.
“Questa giornata di svolta – infine commenta – si chiude con
una consapevolezza: quella che finalmente cominciamo a
chiedere quello che sino ad oggi non avevamo osato
chiedere, ovvero che la politica intervenga con le sue
specificità e che si facciano precisi passi avanti nella lotta
alle mafie”.
48. seguite le nostre attività su: www.officina-civica.com • www.associazionelaboratoriopolis.blogspot.com
Si ringraziano per la collaborazione:
Sezioni di Provaglio d’Iseo e
“Martiri di Rodengo Saiano”
Fondazione Culturale
San Pietro in LamosaLaboratorio Polis
Vi ringraziamo per la partecipazione e vi
diamo appuntamento al prossimo incontro:
VENERDÌ
6 FEBBRAIO
ORE 20.30
Monastero
San Pietro in Lamosa
Provaglio d’Iseo
Il ruolo delle associazioni nel monitoraggio della
presenza mafiosa nel nostro territorio e nella
diffusione della cultura della legalità
DANIELA FAIFERRI
Referente Libera Brescia
FERNANDO SCARLATA
Coordinatore Comitato Antimafia di Brescia
“Peppino Impastato”
ANDREA GRASSO
Membro Rete Antimafia Provincia di Brescia