5 progetti per la mobilità in bicicletta monitorati nell'anno scolastico 2020...
Il monitoraggio degli interventi delle politiche di coesione
1. Il monitoraggio degli interventi
delle politiche di coesione
NUVAP
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche di coesione
Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione
Simona De Luca
(NUVAP)
Corso di formazione su «Le politiche di coesione e le
nuove basi dati pubbliche»
Roma, Banca d’Italia, 28-29 gennaio 2019
2. • Destinate all’intero territorio nazionale secondo la divisione delle regioni
nazionale tra Mezzogiorno/Centro Nord ed europea per «Obiettivi»:
• 2007-2013: Convergenza, Competitività e Occupazione e Cooperazione Territoriale
• 2014-2020: Meno Sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), In transizione
(Abruzzo, Molise e Sardegna) e Più sviluppate (le restanti)
• Finanziate da risorse aggiuntive europee e nazionali:
• Fondi Strutturali Europei FESR e FSE + co-finanziamento nazionale obbligatorio, Fondo per
lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e Piano d’Azione per la Coesione
• Nel 2014-2020 a FESR e FSE si aggiungono i Fondi europei FEASR e FEAMP + co-
finanziamento nazionale obbligatorio e programmi complementari + FSC
• Rivolte principalmente a colmare lo svantaggio territoriale del Sud
• Nel 2007-2013 il Mezzogiorno assorbe quasi l’80% delle risorse e nel 2014-2020 l’80% del
Fondo Sviluppo e Coesione
• Multisettoriali con interventi di diversa natura
• Nel 2014-2020 maggiore concentrazione dei Fondi Strutturali su Capitale umano,
Occupazione e Inclusione sociale, Ricerca, Innovazione e Competitività, Efficientamento
energetico e Mobilità sostenibile, Ambiente e del FSC su Infrastrutture, Ambiente, Sviluppo
economico e produttivo
La politica di coesione in Italia
3. Il Sistema Nazionale di Monitoraggio gestito da MEF-RGS-IGRUE consente di
monitorare in modo centralizzato la programmazione delle risorse stanziate, la
selezione dei progetti e la loro progressiva realizzazione
Come seguire l’attuazione delle politiche di coesione nei territori?
• Architettura federata: sistema alimentato
dai sistemi delle Amministrazioni
• Basato su un Protocollo Unico di
Colloquio condiviso (set di informazioni da
monitorare con massima integrazione con
altri sistemi informativi)
• Utilizza un Protocollo Applicativo per la
cooperazione con i Sistemi Locali
• Rappresenta uno standard de facto per i
dati sugli investimenti pubblici in Italia
4. • Ciclo 1989-2003: nasce l’esigenza di conoscere dettagli sull’attuazione
• Ciclo 2000-2006: con il Reg. (CE) 1260/99 viene dato il primo vero impulso al
monitoraggio sistematico dei progetti cofinanziati con i Fondi comunitari
• Ciclo 2007-2013: salto di qualità del Sistema Nazionale di Monitoraggio:
• da strumento informativo sullo stato di avanzamento degli interventi
diviene leva di supporto alla gestione operativa delle policy
• estende il suo campo di osservazione anche a tutti gli interventi delle
politiche di coesione realizzati con la programmazione del Fondo per lo
Sviluppo e la Coesione (FSC ex Fondo per le Aree Sottoutilizzate-FAS)
• Ciclo 2014-2020: evoluzione dell’impianto del Sistema Nazionale di
Monitoraggio. Il Sistema consente di osservare i progetti in collegamento
alle fasi di attuazione di Piani e Programmi ed è predisposto per interagire
con altre piattaforme informative che contengono ulteriori informazioni
riconducibili ai progetti monitorati e ai soggetti correlati
Piena integrazione nel monitoraggio degli interventi della politica regionale
comunitaria e di quella nazionale con omogeneizzazione delle tipologie di dati
e delle procedure di rilevazione, trasmissione e controllo degli stessi
Il Sistema Nazionale di Monitoraggio: un po’ di storia
5. • Legge di stabilità 147/2013 (art. 1 comma 245): obbligo di monitoraggio
degli interventi cofinanziati dall'UE per il periodo 2014/2020, a valere sui
Fondi Strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonché degli interventi
complementari previsti nell'ambito dell'Accordo di Partenariato finanziati dal
Fondo di rotazione, attraverso il sistema informativo di MEF-RGS-IGRUE. Le
Amministrazioni garantiscono rilevazione dei dati di attuazione finanziaria,
fisica e procedurale a livello di singolo progetto.
• Legge di stabilità 190/2014 (art. 1 comma 703 lettera l): obbligo di verifica
dell’avanzamento della spesa degli interventi finanziati con le risorse del FSC
con trasferimento di dati dalle singole Amministrazioni titolari degli
interventi allo stesso Sistema di monitoraggio di cui alla Legge di stabilità
147/2013 (art. 1 comma 245).
• Accordo di Partenariato 2014-2020 dell’Italia: il Sistema Nazionale di
Monitoraggio Unitario 2014-2020 è impostato in continuità evolutiva
rispetto al ciclo 2007-2013. Importanza di porre in essere sistemi e processi
in grado di ottimizzare la gestione informatizzata dei dati e dei loro flussi tra
i vari attori coinvolti.
Il Sistema Nazionale di Monitoraggio: norme recenti
6. Gli attori del Sistema Nazionale di Monitoraggio
Responsabilità collettiva strettamente correlata all’impegno dei diversi attori coinvolti a
garantire omogeneità, significatività e qualità dei contenuti/dati, rispetto delle tempistiche,
osservanza delle regole, corretta attuazione delle procedure, …
7. • Un progetto è nel Sistema di Monitoraggio Nazionale se il suo costo
pubblico è coperto, anche parzialmente, da risorse della coesione
• Set standardizzato di informazioni trasferite secondo classificazioni
comuni adottate a livello comunitario e nazionale
• Procedure di alimentazione semplificate: i dati possono essere inviati
in qualsiasi momento e vengono consolidati ogni 2 mesi
• Controlli automatici di validazione sulla coerenza dei dati:
• corretta acquisizione dei dati
• acquisizione con invio di segnalazione all’Amministrazione
mittente, nel caso di errori lievi
• rigetto dell’acquisizione dei dati, nel caso di errori gravi
• Compilazione obbligatoria di tutti i campi del tracciato (casi di
compilazione condizionata)
• Necessità di definire prassi e linguaggi omogenei (Glossario e
Vademecum di monitoraggio)
Elementi caratteristici del Sistema Nazionale di Monitoraggio (oggi)
8. Si osserva il ciclo di vita di un progetto: dalle procedure di attivazione
(bandi, circolari, avvisi pubblici adottati per individuare i progetti e i
rispettivi Beneficiari) alle sue diverse fasi operative.
ma… cosa è un progetto?
Soluzioni convenzionali per massima omogeneità dell’informazione.
Definizione di progetto coerente con natura e tipologia CUP:
• realizzazione di opere pubbliche atto amministrativo che ne
decide l’attuazione, specificando tempi e risorse necessari.
• erogazione di finanziamenti e aiuti a imprese e individui atto
amministrativo di concessione di risorse pubbliche a favore di un
soggetto privato identificato.
• acquisizione di beni e servizi atto amministrativo di
finanziamento spesso generico quindi può non essere sufficiente e si
richiede l’identificazione del soggetto attuatore
Cosa si monitora?
9. • Si osserva un progetto nel suo complesso, con il suo costo pubblico
complessivo, gli impegni che progressivamente maturano, le spese (i
pagamenti) che ne derivano. L’articolazione del piano finanziario
consente di comprendere le diverse fonti di copertura e, per la parte
relativa a risorse proprie della coesione, la quota ad esse ascrivibile.
• Il CUP non è la chiave univoca di identificazione ma c’è il Codice
Locale Progetto (CLP). Si possono avere più operazioni associate ad
uno stesso CUP. A ottobre 2018 per il 2007-2013 ~ 1 Mln di CLP, per
il 2014-2020 ~ 220mila CLP (CUP=CLP per il 90% dei casi osservati)
• Le principali dimensioni del monitoraggio sono rappresentate da:
• Anagrafica e classificazioni
• Soggetti correlati
• Dati Finanziari
• Dati Fisici
• Dati Procedurali
Le dimensioni del monitoraggio
10. La logica del monitoraggio: un esempio per i dati finanziari
11. Il monitoraggio fisico
• Rilevazione delle realizzazioni di ogni progetto misurazione dei valori
programmati e conseguiti dgli indicatori di output ad esso associati
• Lista di indicatori comuni nazionali (sistema CUP) e comunitari (c.d.
Common Indicators) per il monitoraggio fisico dei progetti
• Per rispondere a specifiche esigenze di monitoraggio fisico dei
Programmi, il Sistema consente anche la rilevazione di altri, specifici
indicatori di ouput «di Programma»
• Per gli indicatori fisici è richiesta obbligatoriamente la quantificazione
del valore programmato (quantificazione ex-ante/target) all’atto
dell’inizializzazione del progetto e del valore realizzato (alla conclusione
del progetto e, ove possibile, in itinere)
• Nel monitoraggio non ci sono indicatori di risultato misurabili a livello
di progetto ma un collegamento dei progetti ai risultati cui la
programmazione mira associazione di ciascun progetto ad uno degli
indicatori di risultato inclusi nella batteria comune definita, per il 2014-
2020, a livello di Accordo di Partenariato (case study Italia a livello UE)