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d.ssa Antonella Napoli – Psicologa e Floriterapeuta
antonella.napoli@fioriperlanima.com
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Riepiloghiamo
I FdB danno proprio una spinta verso una elaborazione dei
conflitti perché portano il paziente ad un confronto con essi;
naturalmente spetta all’individuo decidere se lavorare su se stesso
ed elaborare i propri conflitti ed i propri traumi. Quindi non agiscono
contro l’individuo spogliandolo di tutti i meccanismi di difesa e
lasciandolo esposto all’ambiente esterno, ma dolcemente e
gradualmente consentendo alla persona di prendere coscienza e
consapevolezza di se stesso delle proprie errate abitudini, dei
propri stati d’animo che non si riescono a superare e risolvere, dei
propri pensieri e lo pongono nella condizione di poterli elaborare.
Successivamente, una volta elaborati gli aspetti conflittuali nel
paziente si evidenzia un nuovo stato d’animo su cui lavorare
(M.A.Bàlzola)
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Niente effetti collaterali
•Nessun tipo di disturbo o controindicazione
•L’organismo se non ha bisogno di interagire con quella
determinata frequenza, la ignora, o meglio non la riconosce come
necessaria ed il rimedio diventa inutile e non determina danni
iatrogeni.
•Possono essere associare con farmaci di qualunque tipo
•Possono essere utilizzati a qualunque età o condizione fisica (per
es. gravidanza)
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Sintomo
•La problematica fisica o psichica è considerata del tutto secondaria
rispetto alla persona
•La persona con la sua storia, è il centro delle sue attenzioni e
riflessioni.
•Il disturbo è il prodotto di un modo errato di “stare al mondo”, di un
vivere non in sintonia con se stessi. I rimedi sono strumenti utili per
risintonizzarsi con il proprio sé
•Il sintomo è solo un segnale di allarme che il corpo e la mente
emettono per manifestare il proprio disagio.
•Ogni persona reagisce in modo diverso sia agli stimoli ambientali
che alla condizione di malattia.
Per rimarcare ancora che non vi è alcuna necessità di conoscenza scientifica
indispensabile quando si cura con queste erbe, non è neppure richiesto il nome
del morbo i della malattia. Non è la malattia che importa: è il paziente. Non è ciò
che il paziente ha. Non è la cosiddetta malattia, in realtà, la cosa importante da
curare; poiché la stessa malattia può causare differenti risultati in persone
differenti. (E. Bach - Conferenza tenuta a Wollingford il 24 settembre 1936)
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Malattia
la malattia stessa è un momento trasformativo fondamentale, per cui solo
cogliendone il messaggio ed attuando i cambiamenti necessari alla sua realizzazione
possiamo superare la malattia che serviva a stimolare tale mutamento. In quest’
ottica la malattia acquista significato solo se la inseriamo nel complesso
percorso evolutivo della persona che ne è affetta. In tal modo diventa una fase
del suo sviluppo psichico e spirituale e non più un “brutto male” di cui è vittima.
Pertanto la malattia rappresenta un cambiamento sia perché induce
cambiamenti somatici più o meno rilevanti, mutamenti di stile di vita,
obbligando la persona a fermarsi a riflettere o a chiedere aiuto e a dipendere
dagli altri, sia perché il suo superamento richiede importanti trasformazioni
nella percezione di sé e delle abitudini di vita (…)
Nel pensiero di Jung viene spesso sottolineato questo aspetto; ci fa notare Mario
Trevi “La nevrosi stessa ha per Jung un valore finalistico: nelle sue manifestazioni
penose, nei suoi “arrangiamenti” si cela sempre un abbozzo di progetto liberatore: in
una simbologia degradata e confusa, ma non per questo meno utilizzabile da parte
del terapeuta, si manifesta una tendenza inequivocabile verso un livello di
esistenza più consono al soggetto malato, una spinta verso la propria
possibilità fondamentale” (M.A. Bàlzola)
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Sviluppare l’opposto
Qui giungiamo alla comprensione che noi non combattiamo più la malattia
con la malattia; non mettiamo più in opposizione la malattia con gli effetti
della malattia; né tentiamo di scacciare le malattie con quelle stesse
sostanze che le possono causare; ma, al contrario, giungiamo a realizzare
la virtù opposta che eliminerà la colpa (…)E’ vero che l’odio può essere
superato da un odio più grande, ma può essere curato solo dall’amore; la
crudeltà può essere ostacolata da una crudeltà più grande, ma è eliminata
solamente quando si sono sviluppate le qualità di simpatia e compassione;
una paura può essere sconfitta e dimenticata in presenza di una paura più
grande, ma la vera cura di ogni paura è il perfetto coraggio. (E. Bach - Libera te
stesso)
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Il repertorio di Bach come un sistema:
Il metodo solare aggiunge una qualità ai rimedi che è quella di lavorare
progressivamente e profondamente, l’ebollizione aggiunge la rapidità e
l’attività perché sono rimedi destinati a situazioni traumatiche di crisi e
transitorie. Questo cambiamento di stato è un cambiamento alchemico.
Quando ci chiediamo che tipo di barche siamo, stiamo parlando dei 12
guaritori. Dove è questa barca lì c’è l’anima e i 7 Aiuti sono gli aiutanti che
abbiamo bisogno per navigare nel mare dell’esistenza. Immaginate che il
capitano dica "togliete l’ancora" e l’aiutante non lo faccia, oppure "issare le
vele" e l’aiutante non lo faccia… in questo modo la barca naviga male. I
sette marinai sono i 7 aiutanti, sono sette argomenti di vita, sette sistemi di
credenza e sono equivalenti a sette luoghi simbolici di una loggia
massonica. In questa navigazione ci imbattiamo in pericoli, uragani,
temporali che sono i 19 ultimi rimedi. Quindi il tipo di imbarcazione sono i
12 Guaritori, gli argomenti della nostra esistenza e i marinai che ci
aiutano i 7 Aiuti, le avversità che dobbiamo vincere nel nostro viaggio i
19 altri rimedi. (E. H. Grecco)
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Un diverso modo di descrizione di Bach: uno tra i 12 guaritori
GENTIAN
DUBBIO/COMPRENSIONE Sei una di quelle persone che hanno ideali elevati e
speranze di fare del bene; ti scoraggi quando le tue ambizioni non si
realizzano rapidamente? Di fronte al successo ti esalti, ma quando ci sono
difficoltà ti deprimi facilmente?
Se è cosi, il piccolo Gentian dei nostri pascoli collinosi ti aiuterà a essere saldo
nei propositi, ad avere uno sguardo più felice e speranzoso anche quando il cielo
è coperto di nubi. Ti infonderà coraggio in ogni occasione, facendoti
comprendere che non esiste fallimento quando stai facendo tutto il
possibile, qualunque sia il risultato. (1932 Libera te stesso)
è scoraggiamento. Di nuovo le persone che vogliono fare molte cose, ma che
quando sorgono difficoltà si lasciano abbattere dalle influenze, dal dubbio,
dalla depressione. Spesso desiderano che le cose vadano a modo loro, invece
di ricercare una visione maggiore. (1933 Dodici guaritori)
Il paziente scoraggiato, che sta migliorando ma vede solo il lato negativo delle
cose e si sente depresso (1933 Dodici grandi rimedi) …CONTINUA
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…. Continua GENTIAN
SCORAGGIAMENTO Per gli irresoluti o gli scoraggiati. Vedono il lato
negativo delle cose e sono pessimisti. Durante la convalescenza, quando
pensano di essere arrivati a un punto fermo; migliorano davvero, ma tendono a
scoraggiarsi e dubitano di stare progredendo. Questo è per chi ha la
sensazione che le difficoltà che ha davanti siano troppo grandi e perde
temporaneamente coraggio. In questo stato richiede solo un piccolo
incoraggiamento, che questo rimedio gli darà; cosi starà meglio. (1933 I Dodici “guaritori” e
i quattro aiuti)
Quando c’è depressione; quando si ha la sensazione che le cose non stiano
andando bene, o si dubita che stiano migliorando. (1934 I dodici “guaritori “ ed i sette aiuti)
Per coloro che si perdono facilmente d’animo. Possono anche migliorare
progressivamente nella loro malattia o nei loro affari quotidiani, ma il minimo
ritardo od ostacolo che si presenti genera in loro titubanza e causa
confusione e scoraggiamento. (1936 I dodici “guaritori” e altri rimedi)
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Un diverso modo di descrizione di Bach: uno tra i 7 Aiuti
OAK
Oak è per quel tipo di persone che, sebbene disperino di guarire, continuano
a lottare e sono irritate dal fatto di essere ammalate.
Queste persone hanno malattie fisiche tendenti a durare anni e, sebbene
disperino di se stesse, continuano a sforzarsi e a lottare.
Si irritano perché non riescono a migliorare, le disturba il fatto di essere
ammalate perché sono un problema per gli altri e non riescono a fare la
propria parte di dovere negli obblighi quotidiani.
Odiano il non riuscire a svolgere il proprio ruolo nella recita della vita, e si
vedono come dei fallimenti.
Questi pazienti non incolpano mai gli altri, ma attribuiscono a se stessi tutta
la responsabilità.
Le malattie di questo tipo sono quelle in cui l’equilibrio fisico o mentale è molto
compromesso. Mentale, come gravi crisi nervose, o tipi di follia che possono
essere descritti come perdita totale dell’equilibrio (dove c’è una completa
mancanza di controllo); lo stesso dal punto di vista fisico, quando il paziente
perde il controllo su parti del corpo o sulle sue funzioni. (1933 I Dodici “guaritori” e i quattro
aiuti)
…CONTINUA
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… continua OAK
Per chi sta lottando con tutte le forze per guarire. È arrabbiato con se
stesso per essere malato, perché ciò gli impedisce di lavorare; sebbene
senta che non ci siano molte speranze di migliorare davvero, proverà
tutto ciò che è in suo potere per riacquistare la salute e tornare a
essere utile. (1934 I dodici “guaritori “ ed i sette aiuti)
Per coloro che lottano e si battono energicamente per guarire o per
risolvere i problemi della vita quotidiana. Perseverano, tentando una
cosa dopo l’altra, anche se il loro caso può sembrare senza
speranza. Sono scontenti di sé quando una malattia interferisce con i
loro doveri e con l’aiuto che vogliono arrecare agli altri. Sono persone
coraggiose, che combattono contro grandi difficoltà senza mai perdere
la speranza o diminuire l’impegno. (1936 I dodici “guaritori” e altri rimedi)
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Un diverso modo di descrizione di Bach: due tra i diciannove secondi
rimedi
WHITE CHESTNUT
Per coloro che non riescono a evitare che la loro Mente sia costantemente
invasa da pensieri, da idee e da ragionamenti che essi non desiderano. Ciò
succede di solito nei momenti in cui il loro interesse per il presente non è
abbastanza forte da occupare del tutto la loro mente. I pensieri, anche se
respinti, ritornano immancabilmente, come in un turbinio, causando una
specie di tortura mentale. La loro spiacevole presenza toglie la pace e
interferisce con la capacità di concentrarsi solo sul proprio lavoro o, anche
semplicemente, sulle cose piacevoli della giornata. (1936 I dodici “guaritori” e altri rimedi)
HOLLY
Per coloro che, a volte, sono assaliti da sentimenti quali l’invidia, la gelosia,
la vendetta, il sospetto. Queste persone possono arrivare a soffrire molto,
spesso senza che ci sia una vera ragione per la loro infelicità. (1936 I dodici “guaritori” e altri
rimedi)
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12 guaritori: una personalità
Bach immagina la personalità come una configurazione innata
Noi tutti sappiamo che la stessa malattia può colpirci in modo del tutto differente:
se Tommy ha il morbillo, egli può essere irritabile – Sissi può essere calma e
sonnolenta – Johnny vuole essere coccolato – il piccolo Peter può essere tutto
nervi e paura – Bobby vuole essere lasciato solo e così via. (…) non è di nessuna
utilità curare la sola malattia; è meglio curare Tommy, Sissi e Johnny e Peter e
Bobby e fare in modo che ognuno di loro stia meglio e dare l’addio al morbillo. (…)
non è il morbillo a darci indicazioni per la cura, ma è il modo con cui il singolo
bambino si è ammalato: e lo stato d’animo del singolo è la guida più sensibile per
sapere ciò cui il paziente particolare ha bisogno. (E. Bach - Conferenza tenuta a Wollingford il 24
settembre 1936)
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7 Aiuti
Il lavoro, in sostanza, di queste essenze, consiste nel sciogliere le corazze che
si sovrappongono e sostituiscono la personalità di origine e che sono
assunte dalla persona come il loro vero Sè. (…) È interessante osservare come
Bach immagina questa armatura, costruita come risultato della storia
personale e nel contesto delle esperienze familiari, come un "falso Sè" e come
una cronicità della nostra esistenza. Questa cronicità intesa non tanto come una
funzione temporanea, qualcosa che rimane nel tempo, ma come
un'organizzazione della nostra identità, basata su un sistema di credenze e
un argomento di vita. Quindi come uno schema, un modello appreso.
Se i Guaritori cercano di allineare la personalità alla sua forma originale, gli Aiuti
stanno rimuovendo le maschere che impediscono a chiunque di vedere come è la
propria vera natura in origine. (E.H. Grecco)
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R. Orozco e il Principio Transpersonale (PT)
Transpersonale significa, letteralmente, al di là del personale.
E’ espresso in negativo perché racchiude ciò che i fiori correggono
“Il PT non sostituisce la forma tradizionale di prescrizione dei fiori, ma la
integra. Non presuppone una allopatizzazione del sistema floreale:
semplicemente rivaluta l’importanza dei segni corporei e organici
come appartenenti a quella complessa unità mentale, emozionale,
fisica, spirituale o definitiva, energetica che tutti siamo”
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Un uomo installando cavi elettrici subisce accidentalmente una scarica elettrica
(storia che risale a quando Bach aveva scoperto solo i 12 guaritori). Situazione di
incidente capitato alla persona, ma esterno (non è una malattia che ha
sviluppato)
Sesso maschile, 21 anni
Antefatto:
"II paziente stava collegando alcuni cavi elettrici; al momento
dell'incidente si trovava all'estremità di un palo della luce alto circa
dieci metri. Stava lavorando per installare un cavo positivo, cioè
conduttore e mentre lo fissava il vento gli agitò contro il cavo negativo,
cioè quello di terra: il contatto del secondo cavo gli fece circolare nel
corpo circa 700 volt.
La mano destra, che stava fissando il cavo positivo, si strinse
spasmodicamente intorno al cavo, come di solito succede nei casi di
una scarica accidentale di energia elettrica nel corpo umano,
impedendogli di lasciarlo andare; quando venne interrotto il contatto
con il cavo di terra, cadde dal palo alto dieci metri su degli arbusti che
attutirono la caduta e venne soccorso in stato di semi-incoscienza.
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Trattamento:
24 ottobre – 18 novembre
ho visto il paziente quattro giorni dopo l'incidente. La mano destra si è gonfiata fino
a diventare di dimensioni tre volte superiori a quelle normali, con gravi ustioni in
cima al pollice, tra l‘anulare e il mignolo e sul lato esterno del palmo. La mano è
totalmente insensibile, in un certo senso praticamente "morta", con una completa
assenza di dolore. Gli ho somministrato immediatamente Clematis per via interna,
per far sì che la vita tornasse nella mano, aggiungendo Impatiens sotto forma di
lozione affinchè agisse sulle ferite come un balsamo. (…)
Ho aggiunto Impatiens alla lozione di calendula utilizzata per la mediazione della
mano; ho somministrato anche Impatiens e Agrimony per via interna: Impatiens
per il dolore e, come prima, Agrimony per la condizione mentale. (…)
Gli somministro Clematis, Gentian e Scleranthus per via interna. Clematis per far
tornare la vita nella mano; Scleranthus per il tremore e Gentian per la leggera
depressione, che continua a persistere. (…)
Ho somministrato Vervain per un certo residuo di rigidità e ho applicato Impatiens
sulle bende nel caso in cui le terminazioni nervose esposte provocassero dolore.
Il racconto completo qui: https://bit.ly/2NRv4z0
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Quando si parla di “malattia” Bach ritorna sulla prescrizione
personale:
Nora Weeks scrive su Bach: «Un uomo quarantenne aveva
una brutta verruca sulla fronte, che lo disturbava parecchio.
Era un tipo gioviale che amava moltissimo stare in
compagnia degli amici, con i quali parlava di tutto e di
tutti, comprese le sue condizioni di salute. Dato il suo
stato emozionale era senz'altro appropriato il rimedio
Heather, che il dottor Bach gli prescrisse sotto forma di
lozione. Tre settimane dopo l'inizio della cura la verruca era
completamente scomparsa, senza lasciare la benché
minima cicatrice sulla fronte».
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Lòklòkò Rodríguez Martín, B. C. (2012). Esencias florales de Bach: efecto del
White Chestnut sobre los pensamientos intrusos indeseados. Revista Cubana
de Investigaciones Biomédicas, 31(2), 0-0.
http://scielo.sld.cu/pdf/ibi/v31n2/ibi10212.pdf
L'obiettivo di questo studio sperimentale in doppio cieco è stato quello di valutare
l'effetto di White Chestnut sui pensieri intrusivi indesiderati in un campione di adulti
presumibilmente sani che hanno riferito di averli regolarmente. Il campione era
composto da 70 partecipanti (47 donne e 23 uomini), con un'età di 20-60 anni
(36,42 ± 10,52), assegnati in modo casuale a 2 gruppi: White Chestnut e placebo
(n1 = n2 = 35). Per la valutazione dei cambiamenti, è stato utilizzato l'inventario
White Bear Suppression Inventory. Differenze intergruppo significative sono state
osservate per il punteggio complessivo del test [t (68) = -2,16, p <0,05 e d = 0,51],
con una predeterminazione del fattore che misura i pensieri intrusivi [t (68 ) = -2, 84, p
<0,01 e d = 0,67]. I risultati suggeriscono che White Chestnut può essere un rimedio
efficace per la riduzione di pensieri intrusivi indesiderati e che la sua azione è
differenziabile dal placebo.
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Boris C., Lisbety B.D., Yarelín B.P., Liset M., Yumilka M.H. y Libmary C.G.- Efecto
del White Chestnut sobre la supresión de pensamientos en adultos mayores:
un placebo “irónico”.
Revista Virtual de Ciencias Sociales y Humanas “PSICOESPACIOS” ISSN 2145-
2776 Vol. 6- N 9/julio-diciembre 2012
https://www.researchgate.net/profile/Boris_Rodriguez-Martin2/publication/236963664_White_Chestnut
%27s_effect_on_thoughts_suppression_in_older_adults_an_ironic_placebo/links/0c96051a78ba868017000000/White-Chestnuts-effect-
on-thoughts-suppression-in-older-adults-an-ironic-placebo.pdf
L'articolo presenta i risultati di uno studio il cui obiettivo era valutare l'effetto di White
Chestnut (WCH) sulla soppressione dei pensieri negli anziani. Il campione era
costituito da 73 adulti anziani che segnalavano la presenza di pensieri intrusivi
come un problema normale, con età comprese tra 61 e 79 anni. Sono stati divisi
casualmente in due gruppi di lavoro: WCH e placebo (PLA). Entrambi i gruppi
hanno ricevuto un trattamento per 15 giorni. Come misura delle modifiche, è stato
utilizzato White Bear Suppression Inventory (WBSI). Differenze significative sono
state riscontrate tra i due gruppi dopo due settimane di trattamento, favorevoli
all'effetto di WCH sul PLA nella riduzione di ThS, con una dimensione dell'effetto
mediano: F (1.71) = 8.245, p = . 005 e η 2 p = .104. Questo risultato suggerisce che
il WCH può essere efficace nel ridurre l'uso della soppressione dei pensieri. Nessun
partecipante ha riportato reazioni avverse.
• Studio doppio cieco con placebo.
• 43 persone 20/89 anni con Diagnosticata CTS da lieve a moderata con
criteri clinici ed elettrografici da oltre 3 mesi.
• Già trattati senza miglioramenti, sono stati indirizzati all'opzione chirurgica
dopo essere stati trattati in modo conservativo.
• Studio effettuato nel periodo di attesa dall’intervento.
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CONCLUSIONE:
I segni di Tinel, Phalen, e Durcan e altri sintomi non hanno mostrato differenze
significative tra i due gruppi.
Tuttavia, differenze significative di grandi dimensioni (j> 0,5) sono stati segnalati per
il dolore, l’intorpidimento acuto, la mancanza di forza nella mano,
nell’avambraccio, o parte superiore del braccio e debolezza della mano e delle
dita.
• ELM (dolore)
• STAR OF BETHLEHEM (Recupero dopo il trauma)
• VERVAIN (infiammazione)
• CLEMATIS (intorpidimento e formicolio)
• HORNEABEM (recupero della forza).
L’efficacia è stata segnalata per la crema BFR, che potrebbe essere un
intervento efficace nella gestione della sindrome del tunnel carpale lieve e
moderata, riducendo la gravità
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DI CONSEGUENZA
Esiste una difficoltà nella sperimentazione e quindi nelle evidenze
scientifiche in doppio cieco: non si può prendere in considerazione la
parte emotiva della persona e la sua modalità di reazione .
Risultano utili solamente le evidenze che hanno utilizzato le essenze floreali tra i
19 altri rimedi oppure attraverso il metodo Transpersonale, che agisce facendo
uso dell’essenza floreale corretta per un determinato sintomo, il quale ha una
caratteristica simile in tutte le persone che ne sono affette .
Stiamo agendo solo su una piccola parte del lavoro potenziale che sarebbe
possibile ottenere agendo anche sull’individuo nella sua complessità.
Ecco perché le evidenze scientifiche, anche se esistono, sono l
imitate e non possiamo preparare “ricette preconfezionate” o protocolli
con cui lavorare quando il sintomo non è localizzato e
con caratteristiche molto simili da persona a persona.
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“Quando si è un genitore con l’insonnia, non si è mai realmente svegli, ma non si è
mai veramente addormentati. Trascini la tua vita da un impegno all’altro senza
riposare mai veramente. Il sonno è sempre nella vostra testa e arrivi a sera nella
speranza che durante la notte, potrete dormire di nuovo, ma sapendo che non sarà
mai abbastanza.
Quando ho avuto la mia prima figlia il mio ciclo del sonno ha subito uno
sconvolgimento tale da non tornare più ad essere quello di prima. Mi svegliavo ad
ogni piccolo rumore, per allattarla e per controllare che respirasse. Durante il
giorno non avevo modo di recuperare il sonno perso. (…)
Ora che i miei figli dormono la notte per me rappresenta solitudine. Significa
trovarsi in un posto senza volerci essere, è un test senza fine di resistenza e
frustrazione in attesa di quel sonno che potrebbe non arrivare mai.
Ma per un attimo mi ritrovo a pensare a quello che questa insonnia mi sta
regalando. Mi regala la possibilità di osservare i miei figli mentre dormono, mi
regala la possibilità di rannicchiarmi vicino a loro e ascoltare il loro respiro o
sentire il loro profumo. Mi permette di avere del tempo per me per vedermi un
film o leggere qualche pagina di un libro.
Rimanere sveglia, di notte, mi fa sentire necessaria.
Ci sono stati momenti in cui alzarsi la notte era la mia unica possibilità di fare
qualcosa di più per i miei figli.” https://bit.ly/2AmiVOV
Parliamo di insonnia:
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Aiuto.. soffro di insonnia.....rispondete per favore!!!!?
allora.. non sempre ma in buona parte del periodo scolastico (magari prima di verifiche o
versioni ma anche senza compiti o motivi importanti).
Sono abbastanza ansiosa e mi capita o di addormentarmi alle 4 di notte o di svegliarmi alle
due e di non addormentarmi più.
a volte ho difficoltà a addormentarmi, altre volte mi sveglio e nn riesco più a dormire...con il
risultato che dormo solo per 2 -3 ore...
E' capitato che non ho chiuso occhio per una notte intera..
Poi in quei momenti, mi capita di avere allucinazioni da sonno.. abbastanza inquietanti...che
sembrano vere e che mi coinvolgono sia la vista che l' udito che il tatto..
ho letto che è normale che accada e che è una sorta di inganno della mente.
Mio nonno e mio papa sono insonni, come me e spesso li sento... pensate che non
chiudono occhio delle volte, e leggono il giornale o giocano a travian!!!!
Il giorno dopo a volte mi sento sveglia, invece altre volte muoio di sonno e ho nausee
accompagnate da mal di testa..
Ora ho bevuto tisane,letto libri noiosi, contato le pecorelle... ma nn ha funzionato.. e il
training autogeno nn mi esce bene..Come posso fare???? Poi nel pomeriggio ho difficoltà
a fare i riposini, mi agito in continuazione e così arrivo ansiosa prima di andare a
dormire...senza essermi riposata..
ho 15 anni e le medicine non mi sembrano indicate !!!
graziea tutti!!
https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090704124503AAEd6Eh
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Non dormi mai ?
Quante ore dormite per notte ? Io, mediamente, cinque. Durante il
week-end anche meno. Non importa se ho degli impegni di lavoro,
non conta se mi addormento presto o tardi : le ore che dormo, in
termini di quantità sono più o meno sempre le stesse. Ormai ho una
sveglia biologica, un richiamo automatico che mi porta ad aprire gli
occhi sempre alla stessa ora. Sono così fin da bambino, perchè mia
mamma, mi ossessionava con il concetto che “chi si alza dal letto
troppo tardi è un fannullone”. Ricordo che anche nel week-end,
entrava alle sette in camera, spalancando le finestre ed urlando
come un generale in caserma. Sarà per questo che sono diventato
così ?
https://bit.ly/2AlTNrx
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Proposta case study dalla nostra collega Laura:
Ho la fortuna di essere anche Massaggiatrice Ayurveda da 8 anni e questo mi da la
possibilità di lavorare al meglio con corpo e mente.
Donna di 36 anni (conoscente) che ho avuto occasione di massaggiare un paio di volte a
distanza di tempo.
Mi racconta di episodi di forte ansia a causa dei quali è finita anche al Pronto Soccorso.
Riferisce pure una certa periodicità di questi episodi. Le chiedo se per caso, tanti anni
fa, fosse successo qualcosa di importante nella sua vita, nello stesso periodo (potrebbe
trattarsi di memoria corporea).
Mi racconta di quando si è lasciata con il suo convivente di allora e tutto quello che
le ha fatto passare...e che effettivamente fosse lo stesso periodo dell'anno...
Mentre la massaggio mi riferisce che prende il Tavor per dormire, dice di aver provato
con i fiori di Bach , ma senza alcun risultato.
Quando le suggerisco di andare da uno picoterapeuta, mi dice che ha qualche remora e
le chiedo perchè. Scoppia a piangere...dicendomi che si vergogna, qualora dovesse
piangere davanti a lui.
Mi riferisce in maniera generica di aver avuto dei traumi nel passato.
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Proposta case study dalla nostra collega Annalisa:
Paziente donna 50 anni, intellettualmente colta e brillante, precedenti
percorsi psicoterapici e psicofarmacologici.
Tendenza all'ansia generalizzata, disturbi alimentari e difficoltà in
periodo di transizione (menopausa). Si presenta per disturbo del sonno e
ansia da quando la figlia è andata a studiare all'estero, nella raccolta
anamnestica emergono altri sintomi e precedenti percorsi di sostegno,.
Chiama e rimanda frequentemente i colloqui. Comprende molto
lucidamente le proprie resistenze, l'elemento che più la motiva al trattamento
è un problema legato alla difficoltà di addormentarsi e la qualità del sonno
talvolta agitato con incubi e risvegli più spesso leggero e non
riposante. Si sente sempre stanca.
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Da approfondire:
•La sua ansia come si manifesta, quando peggiora e quando migliora
•Come è la sua situazione familiare? Marito/altri figli, come si rapporta
lei a queste persone e come gli altri si rapportano a lei
•Come ti spieghi le sue resistenze al di là di quello che lei ti dice?
•Quando ha difficoltà ad addormentarsi cosa fa? A che pensa?
•Lavora?
•Cambia la situazione del sonno e dell’ansia durante i giorni della
settimana o durante il we o le vacanze? O quando la figlia rientra?
•Che tipo di disturbi alimentari?
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RESOURCE
GOODNIGHT (Guna)
Se guardiamo da un punto di vista traspersonale:
•ASPEN paura del buio o dello sconosciuto
•WHITE CHESTNUT Moltitudine di pensieri continui che
inondano la mente continuando a mantenere la mente
in uno stato di iperattività, esaurendola ed impedendo
l’instaurarsi del sonno
•RED CHESTNUT estrema preoccupazione per gli altri
•CHERRY PLUM problemi addormentarsi, a cadere nel
sonno
•IMPATIENS impazienza ansia Il tempo diventa quindi
una fonte di irritazione nella nostra mente, e ci si inizia
ad innervosire, girandosi e rigirandosi nel letto,
contando le ore rimaste prima che il sole sorga,
vedendo come il tempo rimasto a disposizione diventi
sempre più esiguo minuto dopo minuto
•STAR OF BETHLEHEM Trauma per qualcosa che è
successo o che è stato visto per televisione
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GRUPPO PER SMETTERE DI FUMARE
Quesito inviato da Annalisa:
Sarei interessata all'utilizzo della floriterapia di Bach nel percorso Smoke
Free, colloqui psicoterapici di gruppo per smettere di fumare con il supporto
di tecniche di mindfullness.Nei casi con una dipendenza più strutturata si
usano dei sostituti nicotinici fitoterapici ma chiaramente non rispondono
all'esigenza delle persone che, nelle diverse storie e tipologie di personalità,
devono iniziare ad affrontare la vita senza un puntello molto importante per
loro.
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E’ possibile individuare con la floriterapia di Bach una base che lavori sul
sintomo “dipendenza da fumo” utilizzando il metodo
transpersonale, ma per fare un buon lavoro psicologico è necessario
fare dei colloqui individuali per individuare una miscela
personalizzata e su misura per la persona.
Per individuare la base uguale bisogna individuare le caratteristiche
comuni delle persone che si rivolgono al servizio. Per es.
•ci hanno già provato, ma non ci sono riuscite;
•non si sentano capaci di smettere da soli ecc.
•il fumo per loro che valore ha, a cosa serve?
•Si scoraggiano facilmente?
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• AGRIMONY dipendenza, ansietà. È indicato per le persone che
rilasciano la tensione delle paure non riconosciute o esternalizzate
attraverso il tabacco.
• WALNUT per adattarsi ai cambiamenti e aiuterà il fumatore ad
abbandonare le vecchie abitudini legate al tabacco.
• CHERRY PLUM aiuto per l’autocontrollo calma e ansietà
• WHITE CHESTNUT per calmare i pensieri ripetitivi e indesiderati di voler
fumare.
• GENTIAN quando la persona che cerca o ha già cercato di smettere di
fumare e anticipa il fallimento
• CHESTNUT BUD hanno provato a smettere di fumare più volte, ma
senza successo, perché ripetono gli stessi errori più e più volte
• LARCH quando la fonte della dipendenza è la mancanza di autostima.
• CENTAURY per rafforzare la propria volontà, aiuta a dire di no alla
sigaretta
Ma ricordiamoci che questi sono solo spunti, stimoli, consigli transpersonali
e non diretti alla singola persona. E’ necessario fare una miscela
personalizzata perché l’effetto sia più preciso
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Caso proposto dalla nostra collega Anna:
Le signora F. ha paura di animaletti piccolissimi chiamati psicotteri.
F. vive in casa in affitto e da quando abita in questa casa ha conosciuto questi
piccoli insetti che all'occhio umano sono quasi impercettibili, ma F. non solo ne ha
paura ma li va anche a cercare per essere certa che non siano a casa.
Aveva anche manifestato paura dei topi, ma sembrerebbe averla superata.
A peggiorare la situazione è il marito di F. che fa il giardiniere e non comprende
le paure della moglie.
Io ritengo che a monte di questa paura ci sia la voglia di F. di essere amata e
compresa da parte del marito e del padre che descrive (entrambi) come molto
rigidi se pur affrettandosi a dire che di certo la vogliono bene.
Inoltre F. aveva preso in passato dei fiori di Bach fatti da un erborista che non le ha
mai dato la lista dei fiori che prescrive.
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Da approfondire:
•Hai notato se ha delle ossessioni, dei rituali o dei pensieri fissi riguardo qualche
cosa?
•A parte paura dei topi in passato e di questi animaletti, ha altre paure?
•Come fa ad affrontarle?
•Hai chiesto se ci sono momenti in cui peggiorano o momenti in cui non ci pensa?
Sia momenti della giornata che situazioni particolari (per es. we, vacanze, ecc)
•E se esce e va in qualche altra casa?
•Quanti anni ha? Ha figli? E come si comporta nei loro confronti?
•E giacchè parleremo di insonnia, come dorme? ;-)
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F. ha 39 anni ed una figlia di 10. Ha la fissazione per la pulizia della casa.
Aggravata dopo questa paura degli psicotteri. F dice :"Devo pulire così non
ritornano."
Ma se va a dormire dalla mamma mi dice di sentirsi più rilassata e non
pensare. Poi ritorna in casa e si sente in gabbia.
Manifesta delle preoccupazioni per quanto riguarda la salute. È stata operata
di noduli al seno (risoltosi per il meglio)
Le sue ansie sono per la figlia, per la sua salute, per l'essere una buona
madre. Si chiede sempre il perché stia succedendo questo a lei e cosa sia
accaduto per farle venire questa paura.
Lei parla di un malessere legato alla casa. Mi dice che non la sente sua e
vorrebbe scappare.
Ci sono momenti che dice di non poter dormire. Ma sono solo periodi brevi, di
norma legati ad accadimenti giornalieri.
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Altre mie domande:
la fissazione per la pulizia per la casa è speculare ad una fissazione per la
pulizia di se stessa?
Da quello che ho capito questa paura è legata a questa casa in affitto. Da
quanto tempo vive lì e perché ci è andata?
Come è il rapporto con sua madre? E la madre che rapporto ha avuto ed ha
con il padre “rigido”?
La pulizia ossessiva per la casa non è speculare con la pulizia della
persona. Nonostante la sua persona sia curata, ma non ossessiva. Però
dimostra molta apprensione per le malattie.
Il rapporto della mamma era in parte di sottomissione e
accondiscendente.
Abita in questa casa da circa 5 anni si è trasferita da un'altra casa in
affitto perché troppo piccola. L'altra casa la definisce sempre :"La mia
casa".
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Spero di avervi trasmesso come la Floriterapia di Bach
possa essere uno STRUMENTO AGGIUNTIVO utile per i
nostri percorsi psicologici. Perché ognuno ha una propria
specializzazione e metodologia e questo strumento può
essere utile per tutti.
Vi ringrazio per l’attenzione
E ringrazio Obiettivo Psicologia per avermi dato questa
possibilità ed essere stati i primi in Italia a organizzare un
webinar per parlare di questo argomento.

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  • 1. www.obiettivopsicologia.it d.ssa Antonella Napoli – Psicologa e Floriterapeuta antonella.napoli@fioriperlanima.com
  • 2. www.obiettivopsicologia.it Riepiloghiamo I FdB danno proprio una spinta verso una elaborazione dei conflitti perché portano il paziente ad un confronto con essi; naturalmente spetta all’individuo decidere se lavorare su se stesso ed elaborare i propri conflitti ed i propri traumi. Quindi non agiscono contro l’individuo spogliandolo di tutti i meccanismi di difesa e lasciandolo esposto all’ambiente esterno, ma dolcemente e gradualmente consentendo alla persona di prendere coscienza e consapevolezza di se stesso delle proprie errate abitudini, dei propri stati d’animo che non si riescono a superare e risolvere, dei propri pensieri e lo pongono nella condizione di poterli elaborare. Successivamente, una volta elaborati gli aspetti conflittuali nel paziente si evidenzia un nuovo stato d’animo su cui lavorare (M.A.Bàlzola)
  • 3. www.obiettivopsicologia.it Niente effetti collaterali •Nessun tipo di disturbo o controindicazione •L’organismo se non ha bisogno di interagire con quella determinata frequenza, la ignora, o meglio non la riconosce come necessaria ed il rimedio diventa inutile e non determina danni iatrogeni. •Possono essere associare con farmaci di qualunque tipo •Possono essere utilizzati a qualunque età o condizione fisica (per es. gravidanza)
  • 4. www.obiettivopsicologia.it Sintomo •La problematica fisica o psichica è considerata del tutto secondaria rispetto alla persona •La persona con la sua storia, è il centro delle sue attenzioni e riflessioni. •Il disturbo è il prodotto di un modo errato di “stare al mondo”, di un vivere non in sintonia con se stessi. I rimedi sono strumenti utili per risintonizzarsi con il proprio sé •Il sintomo è solo un segnale di allarme che il corpo e la mente emettono per manifestare il proprio disagio. •Ogni persona reagisce in modo diverso sia agli stimoli ambientali che alla condizione di malattia. Per rimarcare ancora che non vi è alcuna necessità di conoscenza scientifica indispensabile quando si cura con queste erbe, non è neppure richiesto il nome del morbo i della malattia. Non è la malattia che importa: è il paziente. Non è ciò che il paziente ha. Non è la cosiddetta malattia, in realtà, la cosa importante da curare; poiché la stessa malattia può causare differenti risultati in persone differenti. (E. Bach - Conferenza tenuta a Wollingford il 24 settembre 1936)
  • 5. www.obiettivopsicologia.it Malattia la malattia stessa è un momento trasformativo fondamentale, per cui solo cogliendone il messaggio ed attuando i cambiamenti necessari alla sua realizzazione possiamo superare la malattia che serviva a stimolare tale mutamento. In quest’ ottica la malattia acquista significato solo se la inseriamo nel complesso percorso evolutivo della persona che ne è affetta. In tal modo diventa una fase del suo sviluppo psichico e spirituale e non più un “brutto male” di cui è vittima. Pertanto la malattia rappresenta un cambiamento sia perché induce cambiamenti somatici più o meno rilevanti, mutamenti di stile di vita, obbligando la persona a fermarsi a riflettere o a chiedere aiuto e a dipendere dagli altri, sia perché il suo superamento richiede importanti trasformazioni nella percezione di sé e delle abitudini di vita (…) Nel pensiero di Jung viene spesso sottolineato questo aspetto; ci fa notare Mario Trevi “La nevrosi stessa ha per Jung un valore finalistico: nelle sue manifestazioni penose, nei suoi “arrangiamenti” si cela sempre un abbozzo di progetto liberatore: in una simbologia degradata e confusa, ma non per questo meno utilizzabile da parte del terapeuta, si manifesta una tendenza inequivocabile verso un livello di esistenza più consono al soggetto malato, una spinta verso la propria possibilità fondamentale” (M.A. Bàlzola)
  • 6. www.obiettivopsicologia.it Sviluppare l’opposto Qui giungiamo alla comprensione che noi non combattiamo più la malattia con la malattia; non mettiamo più in opposizione la malattia con gli effetti della malattia; né tentiamo di scacciare le malattie con quelle stesse sostanze che le possono causare; ma, al contrario, giungiamo a realizzare la virtù opposta che eliminerà la colpa (…)E’ vero che l’odio può essere superato da un odio più grande, ma può essere curato solo dall’amore; la crudeltà può essere ostacolata da una crudeltà più grande, ma è eliminata solamente quando si sono sviluppate le qualità di simpatia e compassione; una paura può essere sconfitta e dimenticata in presenza di una paura più grande, ma la vera cura di ogni paura è il perfetto coraggio. (E. Bach - Libera te stesso)
  • 8. www.obiettivopsicologia.it Il repertorio di Bach come un sistema: Il metodo solare aggiunge una qualità ai rimedi che è quella di lavorare progressivamente e profondamente, l’ebollizione aggiunge la rapidità e l’attività perché sono rimedi destinati a situazioni traumatiche di crisi e transitorie. Questo cambiamento di stato è un cambiamento alchemico. Quando ci chiediamo che tipo di barche siamo, stiamo parlando dei 12 guaritori. Dove è questa barca lì c’è l’anima e i 7 Aiuti sono gli aiutanti che abbiamo bisogno per navigare nel mare dell’esistenza. Immaginate che il capitano dica "togliete l’ancora" e l’aiutante non lo faccia, oppure "issare le vele" e l’aiutante non lo faccia… in questo modo la barca naviga male. I sette marinai sono i 7 aiutanti, sono sette argomenti di vita, sette sistemi di credenza e sono equivalenti a sette luoghi simbolici di una loggia massonica. In questa navigazione ci imbattiamo in pericoli, uragani, temporali che sono i 19 ultimi rimedi. Quindi il tipo di imbarcazione sono i 12 Guaritori, gli argomenti della nostra esistenza e i marinai che ci aiutano i 7 Aiuti, le avversità che dobbiamo vincere nel nostro viaggio i 19 altri rimedi. (E. H. Grecco)
  • 9. www.obiettivopsicologia.it Un diverso modo di descrizione di Bach: uno tra i 12 guaritori GENTIAN DUBBIO/COMPRENSIONE Sei una di quelle persone che hanno ideali elevati e speranze di fare del bene; ti scoraggi quando le tue ambizioni non si realizzano rapidamente? Di fronte al successo ti esalti, ma quando ci sono difficoltà ti deprimi facilmente? Se è cosi, il piccolo Gentian dei nostri pascoli collinosi ti aiuterà a essere saldo nei propositi, ad avere uno sguardo più felice e speranzoso anche quando il cielo è coperto di nubi. Ti infonderà coraggio in ogni occasione, facendoti comprendere che non esiste fallimento quando stai facendo tutto il possibile, qualunque sia il risultato. (1932 Libera te stesso) è scoraggiamento. Di nuovo le persone che vogliono fare molte cose, ma che quando sorgono difficoltà si lasciano abbattere dalle influenze, dal dubbio, dalla depressione. Spesso desiderano che le cose vadano a modo loro, invece di ricercare una visione maggiore. (1933 Dodici guaritori) Il paziente scoraggiato, che sta migliorando ma vede solo il lato negativo delle cose e si sente depresso (1933 Dodici grandi rimedi) …CONTINUA
  • 10. www.obiettivopsicologia.it …. Continua GENTIAN SCORAGGIAMENTO Per gli irresoluti o gli scoraggiati. Vedono il lato negativo delle cose e sono pessimisti. Durante la convalescenza, quando pensano di essere arrivati a un punto fermo; migliorano davvero, ma tendono a scoraggiarsi e dubitano di stare progredendo. Questo è per chi ha la sensazione che le difficoltà che ha davanti siano troppo grandi e perde temporaneamente coraggio. In questo stato richiede solo un piccolo incoraggiamento, che questo rimedio gli darà; cosi starà meglio. (1933 I Dodici “guaritori” e i quattro aiuti) Quando c’è depressione; quando si ha la sensazione che le cose non stiano andando bene, o si dubita che stiano migliorando. (1934 I dodici “guaritori “ ed i sette aiuti) Per coloro che si perdono facilmente d’animo. Possono anche migliorare progressivamente nella loro malattia o nei loro affari quotidiani, ma il minimo ritardo od ostacolo che si presenti genera in loro titubanza e causa confusione e scoraggiamento. (1936 I dodici “guaritori” e altri rimedi)
  • 11. www.obiettivopsicologia.it Un diverso modo di descrizione di Bach: uno tra i 7 Aiuti OAK Oak è per quel tipo di persone che, sebbene disperino di guarire, continuano a lottare e sono irritate dal fatto di essere ammalate. Queste persone hanno malattie fisiche tendenti a durare anni e, sebbene disperino di se stesse, continuano a sforzarsi e a lottare. Si irritano perché non riescono a migliorare, le disturba il fatto di essere ammalate perché sono un problema per gli altri e non riescono a fare la propria parte di dovere negli obblighi quotidiani. Odiano il non riuscire a svolgere il proprio ruolo nella recita della vita, e si vedono come dei fallimenti. Questi pazienti non incolpano mai gli altri, ma attribuiscono a se stessi tutta la responsabilità. Le malattie di questo tipo sono quelle in cui l’equilibrio fisico o mentale è molto compromesso. Mentale, come gravi crisi nervose, o tipi di follia che possono essere descritti come perdita totale dell’equilibrio (dove c’è una completa mancanza di controllo); lo stesso dal punto di vista fisico, quando il paziente perde il controllo su parti del corpo o sulle sue funzioni. (1933 I Dodici “guaritori” e i quattro aiuti) …CONTINUA
  • 12. www.obiettivopsicologia.it … continua OAK Per chi sta lottando con tutte le forze per guarire. È arrabbiato con se stesso per essere malato, perché ciò gli impedisce di lavorare; sebbene senta che non ci siano molte speranze di migliorare davvero, proverà tutto ciò che è in suo potere per riacquistare la salute e tornare a essere utile. (1934 I dodici “guaritori “ ed i sette aiuti) Per coloro che lottano e si battono energicamente per guarire o per risolvere i problemi della vita quotidiana. Perseverano, tentando una cosa dopo l’altra, anche se il loro caso può sembrare senza speranza. Sono scontenti di sé quando una malattia interferisce con i loro doveri e con l’aiuto che vogliono arrecare agli altri. Sono persone coraggiose, che combattono contro grandi difficoltà senza mai perdere la speranza o diminuire l’impegno. (1936 I dodici “guaritori” e altri rimedi)
  • 13. www.obiettivopsicologia.it Un diverso modo di descrizione di Bach: due tra i diciannove secondi rimedi WHITE CHESTNUT Per coloro che non riescono a evitare che la loro Mente sia costantemente invasa da pensieri, da idee e da ragionamenti che essi non desiderano. Ciò succede di solito nei momenti in cui il loro interesse per il presente non è abbastanza forte da occupare del tutto la loro mente. I pensieri, anche se respinti, ritornano immancabilmente, come in un turbinio, causando una specie di tortura mentale. La loro spiacevole presenza toglie la pace e interferisce con la capacità di concentrarsi solo sul proprio lavoro o, anche semplicemente, sulle cose piacevoli della giornata. (1936 I dodici “guaritori” e altri rimedi) HOLLY Per coloro che, a volte, sono assaliti da sentimenti quali l’invidia, la gelosia, la vendetta, il sospetto. Queste persone possono arrivare a soffrire molto, spesso senza che ci sia una vera ragione per la loro infelicità. (1936 I dodici “guaritori” e altri rimedi)
  • 14. www.obiettivopsicologia.it 12 guaritori: una personalità Bach immagina la personalità come una configurazione innata Noi tutti sappiamo che la stessa malattia può colpirci in modo del tutto differente: se Tommy ha il morbillo, egli può essere irritabile – Sissi può essere calma e sonnolenta – Johnny vuole essere coccolato – il piccolo Peter può essere tutto nervi e paura – Bobby vuole essere lasciato solo e così via. (…) non è di nessuna utilità curare la sola malattia; è meglio curare Tommy, Sissi e Johnny e Peter e Bobby e fare in modo che ognuno di loro stia meglio e dare l’addio al morbillo. (…) non è il morbillo a darci indicazioni per la cura, ma è il modo con cui il singolo bambino si è ammalato: e lo stato d’animo del singolo è la guida più sensibile per sapere ciò cui il paziente particolare ha bisogno. (E. Bach - Conferenza tenuta a Wollingford il 24 settembre 1936)
  • 15. www.obiettivopsicologia.it 7 Aiuti Il lavoro, in sostanza, di queste essenze, consiste nel sciogliere le corazze che si sovrappongono e sostituiscono la personalità di origine e che sono assunte dalla persona come il loro vero Sè. (…) È interessante osservare come Bach immagina questa armatura, costruita come risultato della storia personale e nel contesto delle esperienze familiari, come un "falso Sè" e come una cronicità della nostra esistenza. Questa cronicità intesa non tanto come una funzione temporanea, qualcosa che rimane nel tempo, ma come un'organizzazione della nostra identità, basata su un sistema di credenze e un argomento di vita. Quindi come uno schema, un modello appreso. Se i Guaritori cercano di allineare la personalità alla sua forma originale, gli Aiuti stanno rimuovendo le maschere che impediscono a chiunque di vedere come è la propria vera natura in origine. (E.H. Grecco)
  • 16. www.obiettivopsicologia.it R. Orozco e il Principio Transpersonale (PT) Transpersonale significa, letteralmente, al di là del personale. E’ espresso in negativo perché racchiude ciò che i fiori correggono “Il PT non sostituisce la forma tradizionale di prescrizione dei fiori, ma la integra. Non presuppone una allopatizzazione del sistema floreale: semplicemente rivaluta l’importanza dei segni corporei e organici come appartenenti a quella complessa unità mentale, emozionale, fisica, spirituale o definitiva, energetica che tutti siamo”
  • 17. www.obiettivopsicologia.it Un uomo installando cavi elettrici subisce accidentalmente una scarica elettrica (storia che risale a quando Bach aveva scoperto solo i 12 guaritori). Situazione di incidente capitato alla persona, ma esterno (non è una malattia che ha sviluppato) Sesso maschile, 21 anni Antefatto: "II paziente stava collegando alcuni cavi elettrici; al momento dell'incidente si trovava all'estremità di un palo della luce alto circa dieci metri. Stava lavorando per installare un cavo positivo, cioè conduttore e mentre lo fissava il vento gli agitò contro il cavo negativo, cioè quello di terra: il contatto del secondo cavo gli fece circolare nel corpo circa 700 volt. La mano destra, che stava fissando il cavo positivo, si strinse spasmodicamente intorno al cavo, come di solito succede nei casi di una scarica accidentale di energia elettrica nel corpo umano, impedendogli di lasciarlo andare; quando venne interrotto il contatto con il cavo di terra, cadde dal palo alto dieci metri su degli arbusti che attutirono la caduta e venne soccorso in stato di semi-incoscienza.
  • 18. www.obiettivopsicologia.it Trattamento: 24 ottobre – 18 novembre ho visto il paziente quattro giorni dopo l'incidente. La mano destra si è gonfiata fino a diventare di dimensioni tre volte superiori a quelle normali, con gravi ustioni in cima al pollice, tra l‘anulare e il mignolo e sul lato esterno del palmo. La mano è totalmente insensibile, in un certo senso praticamente "morta", con una completa assenza di dolore. Gli ho somministrato immediatamente Clematis per via interna, per far sì che la vita tornasse nella mano, aggiungendo Impatiens sotto forma di lozione affinchè agisse sulle ferite come un balsamo. (…) Ho aggiunto Impatiens alla lozione di calendula utilizzata per la mediazione della mano; ho somministrato anche Impatiens e Agrimony per via interna: Impatiens per il dolore e, come prima, Agrimony per la condizione mentale. (…) Gli somministro Clematis, Gentian e Scleranthus per via interna. Clematis per far tornare la vita nella mano; Scleranthus per il tremore e Gentian per la leggera depressione, che continua a persistere. (…) Ho somministrato Vervain per un certo residuo di rigidità e ho applicato Impatiens sulle bende nel caso in cui le terminazioni nervose esposte provocassero dolore. Il racconto completo qui: https://bit.ly/2NRv4z0
  • 19. www.obiettivopsicologia.it Quando si parla di “malattia” Bach ritorna sulla prescrizione personale: Nora Weeks scrive su Bach: «Un uomo quarantenne aveva una brutta verruca sulla fronte, che lo disturbava parecchio. Era un tipo gioviale che amava moltissimo stare in compagnia degli amici, con i quali parlava di tutto e di tutti, comprese le sue condizioni di salute. Dato il suo stato emozionale era senz'altro appropriato il rimedio Heather, che il dottor Bach gli prescrisse sotto forma di lozione. Tre settimane dopo l'inizio della cura la verruca era completamente scomparsa, senza lasciare la benché minima cicatrice sulla fronte».
  • 21. www.obiettivopsicologia.it Lòklòkò Rodríguez Martín, B. C. (2012). Esencias florales de Bach: efecto del White Chestnut sobre los pensamientos intrusos indeseados. Revista Cubana de Investigaciones Biomédicas, 31(2), 0-0. http://scielo.sld.cu/pdf/ibi/v31n2/ibi10212.pdf L'obiettivo di questo studio sperimentale in doppio cieco è stato quello di valutare l'effetto di White Chestnut sui pensieri intrusivi indesiderati in un campione di adulti presumibilmente sani che hanno riferito di averli regolarmente. Il campione era composto da 70 partecipanti (47 donne e 23 uomini), con un'età di 20-60 anni (36,42 ± 10,52), assegnati in modo casuale a 2 gruppi: White Chestnut e placebo (n1 = n2 = 35). Per la valutazione dei cambiamenti, è stato utilizzato l'inventario White Bear Suppression Inventory. Differenze intergruppo significative sono state osservate per il punteggio complessivo del test [t (68) = -2,16, p <0,05 e d = 0,51], con una predeterminazione del fattore che misura i pensieri intrusivi [t (68 ) = -2, 84, p <0,01 e d = 0,67]. I risultati suggeriscono che White Chestnut può essere un rimedio efficace per la riduzione di pensieri intrusivi indesiderati e che la sua azione è differenziabile dal placebo.
  • 22. www.obiettivopsicologia.it Boris C., Lisbety B.D., Yarelín B.P., Liset M., Yumilka M.H. y Libmary C.G.- Efecto del White Chestnut sobre la supresión de pensamientos en adultos mayores: un placebo “irónico”. Revista Virtual de Ciencias Sociales y Humanas “PSICOESPACIOS” ISSN 2145- 2776 Vol. 6- N 9/julio-diciembre 2012 https://www.researchgate.net/profile/Boris_Rodriguez-Martin2/publication/236963664_White_Chestnut %27s_effect_on_thoughts_suppression_in_older_adults_an_ironic_placebo/links/0c96051a78ba868017000000/White-Chestnuts-effect- on-thoughts-suppression-in-older-adults-an-ironic-placebo.pdf L'articolo presenta i risultati di uno studio il cui obiettivo era valutare l'effetto di White Chestnut (WCH) sulla soppressione dei pensieri negli anziani. Il campione era costituito da 73 adulti anziani che segnalavano la presenza di pensieri intrusivi come un problema normale, con età comprese tra 61 e 79 anni. Sono stati divisi casualmente in due gruppi di lavoro: WCH e placebo (PLA). Entrambi i gruppi hanno ricevuto un trattamento per 15 giorni. Come misura delle modifiche, è stato utilizzato White Bear Suppression Inventory (WBSI). Differenze significative sono state riscontrate tra i due gruppi dopo due settimane di trattamento, favorevoli all'effetto di WCH sul PLA nella riduzione di ThS, con una dimensione dell'effetto mediano: F (1.71) = 8.245, p = . 005 e η 2 p = .104. Questo risultato suggerisce che il WCH può essere efficace nel ridurre l'uso della soppressione dei pensieri. Nessun partecipante ha riportato reazioni avverse.
  • 23. • Studio doppio cieco con placebo. • 43 persone 20/89 anni con Diagnosticata CTS da lieve a moderata con criteri clinici ed elettrografici da oltre 3 mesi. • Già trattati senza miglioramenti, sono stati indirizzati all'opzione chirurgica dopo essere stati trattati in modo conservativo. • Studio effettuato nel periodo di attesa dall’intervento. www.obiettivopsicologia.it
  • 24. CONCLUSIONE: I segni di Tinel, Phalen, e Durcan e altri sintomi non hanno mostrato differenze significative tra i due gruppi. Tuttavia, differenze significative di grandi dimensioni (j> 0,5) sono stati segnalati per il dolore, l’intorpidimento acuto, la mancanza di forza nella mano, nell’avambraccio, o parte superiore del braccio e debolezza della mano e delle dita. • ELM (dolore) • STAR OF BETHLEHEM (Recupero dopo il trauma) • VERVAIN (infiammazione) • CLEMATIS (intorpidimento e formicolio) • HORNEABEM (recupero della forza). L’efficacia è stata segnalata per la crema BFR, che potrebbe essere un intervento efficace nella gestione della sindrome del tunnel carpale lieve e moderata, riducendo la gravità www.obiettivopsicologia.it
  • 25. www.obiettivopsicologia.it DI CONSEGUENZA Esiste una difficoltà nella sperimentazione e quindi nelle evidenze scientifiche in doppio cieco: non si può prendere in considerazione la parte emotiva della persona e la sua modalità di reazione . Risultano utili solamente le evidenze che hanno utilizzato le essenze floreali tra i 19 altri rimedi oppure attraverso il metodo Transpersonale, che agisce facendo uso dell’essenza floreale corretta per un determinato sintomo, il quale ha una caratteristica simile in tutte le persone che ne sono affette . Stiamo agendo solo su una piccola parte del lavoro potenziale che sarebbe possibile ottenere agendo anche sull’individuo nella sua complessità. Ecco perché le evidenze scientifiche, anche se esistono, sono l imitate e non possiamo preparare “ricette preconfezionate” o protocolli con cui lavorare quando il sintomo non è localizzato e con caratteristiche molto simili da persona a persona.
  • 26. www.obiettivopsicologia.it “Quando si è un genitore con l’insonnia, non si è mai realmente svegli, ma non si è mai veramente addormentati. Trascini la tua vita da un impegno all’altro senza riposare mai veramente. Il sonno è sempre nella vostra testa e arrivi a sera nella speranza che durante la notte, potrete dormire di nuovo, ma sapendo che non sarà mai abbastanza. Quando ho avuto la mia prima figlia il mio ciclo del sonno ha subito uno sconvolgimento tale da non tornare più ad essere quello di prima. Mi svegliavo ad ogni piccolo rumore, per allattarla e per controllare che respirasse. Durante il giorno non avevo modo di recuperare il sonno perso. (…) Ora che i miei figli dormono la notte per me rappresenta solitudine. Significa trovarsi in un posto senza volerci essere, è un test senza fine di resistenza e frustrazione in attesa di quel sonno che potrebbe non arrivare mai. Ma per un attimo mi ritrovo a pensare a quello che questa insonnia mi sta regalando. Mi regala la possibilità di osservare i miei figli mentre dormono, mi regala la possibilità di rannicchiarmi vicino a loro e ascoltare il loro respiro o sentire il loro profumo. Mi permette di avere del tempo per me per vedermi un film o leggere qualche pagina di un libro. Rimanere sveglia, di notte, mi fa sentire necessaria. Ci sono stati momenti in cui alzarsi la notte era la mia unica possibilità di fare qualcosa di più per i miei figli.” https://bit.ly/2AmiVOV Parliamo di insonnia:
  • 27. www.obiettivopsicologia.it Aiuto.. soffro di insonnia.....rispondete per favore!!!!? allora.. non sempre ma in buona parte del periodo scolastico (magari prima di verifiche o versioni ma anche senza compiti o motivi importanti). Sono abbastanza ansiosa e mi capita o di addormentarmi alle 4 di notte o di svegliarmi alle due e di non addormentarmi più. a volte ho difficoltà a addormentarmi, altre volte mi sveglio e nn riesco più a dormire...con il risultato che dormo solo per 2 -3 ore... E' capitato che non ho chiuso occhio per una notte intera.. Poi in quei momenti, mi capita di avere allucinazioni da sonno.. abbastanza inquietanti...che sembrano vere e che mi coinvolgono sia la vista che l' udito che il tatto.. ho letto che è normale che accada e che è una sorta di inganno della mente. Mio nonno e mio papa sono insonni, come me e spesso li sento... pensate che non chiudono occhio delle volte, e leggono il giornale o giocano a travian!!!! Il giorno dopo a volte mi sento sveglia, invece altre volte muoio di sonno e ho nausee accompagnate da mal di testa.. Ora ho bevuto tisane,letto libri noiosi, contato le pecorelle... ma nn ha funzionato.. e il training autogeno nn mi esce bene..Come posso fare???? Poi nel pomeriggio ho difficoltà a fare i riposini, mi agito in continuazione e così arrivo ansiosa prima di andare a dormire...senza essermi riposata.. ho 15 anni e le medicine non mi sembrano indicate !!! graziea tutti!! https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090704124503AAEd6Eh
  • 28. www.obiettivopsicologia.it Non dormi mai ? Quante ore dormite per notte ? Io, mediamente, cinque. Durante il week-end anche meno. Non importa se ho degli impegni di lavoro, non conta se mi addormento presto o tardi : le ore che dormo, in termini di quantità sono più o meno sempre le stesse. Ormai ho una sveglia biologica, un richiamo automatico che mi porta ad aprire gli occhi sempre alla stessa ora. Sono così fin da bambino, perchè mia mamma, mi ossessionava con il concetto che “chi si alza dal letto troppo tardi è un fannullone”. Ricordo che anche nel week-end, entrava alle sette in camera, spalancando le finestre ed urlando come un generale in caserma. Sarà per questo che sono diventato così ? https://bit.ly/2AlTNrx
  • 29. www.obiettivopsicologia.it Proposta case study dalla nostra collega Laura: Ho la fortuna di essere anche Massaggiatrice Ayurveda da 8 anni e questo mi da la possibilità di lavorare al meglio con corpo e mente. Donna di 36 anni (conoscente) che ho avuto occasione di massaggiare un paio di volte a distanza di tempo. Mi racconta di episodi di forte ansia a causa dei quali è finita anche al Pronto Soccorso. Riferisce pure una certa periodicità di questi episodi. Le chiedo se per caso, tanti anni fa, fosse successo qualcosa di importante nella sua vita, nello stesso periodo (potrebbe trattarsi di memoria corporea). Mi racconta di quando si è lasciata con il suo convivente di allora e tutto quello che le ha fatto passare...e che effettivamente fosse lo stesso periodo dell'anno... Mentre la massaggio mi riferisce che prende il Tavor per dormire, dice di aver provato con i fiori di Bach , ma senza alcun risultato. Quando le suggerisco di andare da uno picoterapeuta, mi dice che ha qualche remora e le chiedo perchè. Scoppia a piangere...dicendomi che si vergogna, qualora dovesse piangere davanti a lui. Mi riferisce in maniera generica di aver avuto dei traumi nel passato.
  • 30. www.obiettivopsicologia.it Proposta case study dalla nostra collega Annalisa: Paziente donna 50 anni, intellettualmente colta e brillante, precedenti percorsi psicoterapici e psicofarmacologici. Tendenza all'ansia generalizzata, disturbi alimentari e difficoltà in periodo di transizione (menopausa). Si presenta per disturbo del sonno e ansia da quando la figlia è andata a studiare all'estero, nella raccolta anamnestica emergono altri sintomi e precedenti percorsi di sostegno,. Chiama e rimanda frequentemente i colloqui. Comprende molto lucidamente le proprie resistenze, l'elemento che più la motiva al trattamento è un problema legato alla difficoltà di addormentarsi e la qualità del sonno talvolta agitato con incubi e risvegli più spesso leggero e non riposante. Si sente sempre stanca.
  • 31. www.obiettivopsicologia.it Da approfondire: •La sua ansia come si manifesta, quando peggiora e quando migliora •Come è la sua situazione familiare? Marito/altri figli, come si rapporta lei a queste persone e come gli altri si rapportano a lei •Come ti spieghi le sue resistenze al di là di quello che lei ti dice? •Quando ha difficoltà ad addormentarsi cosa fa? A che pensa? •Lavora? •Cambia la situazione del sonno e dell’ansia durante i giorni della settimana o durante il we o le vacanze? O quando la figlia rientra? •Che tipo di disturbi alimentari?
  • 32. www.obiettivopsicologia.it RESOURCE GOODNIGHT (Guna) Se guardiamo da un punto di vista traspersonale: •ASPEN paura del buio o dello sconosciuto •WHITE CHESTNUT Moltitudine di pensieri continui che inondano la mente continuando a mantenere la mente in uno stato di iperattività, esaurendola ed impedendo l’instaurarsi del sonno •RED CHESTNUT estrema preoccupazione per gli altri •CHERRY PLUM problemi addormentarsi, a cadere nel sonno •IMPATIENS impazienza ansia Il tempo diventa quindi una fonte di irritazione nella nostra mente, e ci si inizia ad innervosire, girandosi e rigirandosi nel letto, contando le ore rimaste prima che il sole sorga, vedendo come il tempo rimasto a disposizione diventi sempre più esiguo minuto dopo minuto •STAR OF BETHLEHEM Trauma per qualcosa che è successo o che è stato visto per televisione
  • 33. www.obiettivopsicologia.it GRUPPO PER SMETTERE DI FUMARE Quesito inviato da Annalisa: Sarei interessata all'utilizzo della floriterapia di Bach nel percorso Smoke Free, colloqui psicoterapici di gruppo per smettere di fumare con il supporto di tecniche di mindfullness.Nei casi con una dipendenza più strutturata si usano dei sostituti nicotinici fitoterapici ma chiaramente non rispondono all'esigenza delle persone che, nelle diverse storie e tipologie di personalità, devono iniziare ad affrontare la vita senza un puntello molto importante per loro.
  • 34. www.obiettivopsicologia.it E’ possibile individuare con la floriterapia di Bach una base che lavori sul sintomo “dipendenza da fumo” utilizzando il metodo transpersonale, ma per fare un buon lavoro psicologico è necessario fare dei colloqui individuali per individuare una miscela personalizzata e su misura per la persona. Per individuare la base uguale bisogna individuare le caratteristiche comuni delle persone che si rivolgono al servizio. Per es. •ci hanno già provato, ma non ci sono riuscite; •non si sentano capaci di smettere da soli ecc. •il fumo per loro che valore ha, a cosa serve? •Si scoraggiano facilmente?
  • 35. www.obiettivopsicologia.it • AGRIMONY dipendenza, ansietà. È indicato per le persone che rilasciano la tensione delle paure non riconosciute o esternalizzate attraverso il tabacco. • WALNUT per adattarsi ai cambiamenti e aiuterà il fumatore ad abbandonare le vecchie abitudini legate al tabacco. • CHERRY PLUM aiuto per l’autocontrollo calma e ansietà • WHITE CHESTNUT per calmare i pensieri ripetitivi e indesiderati di voler fumare. • GENTIAN quando la persona che cerca o ha già cercato di smettere di fumare e anticipa il fallimento • CHESTNUT BUD hanno provato a smettere di fumare più volte, ma senza successo, perché ripetono gli stessi errori più e più volte • LARCH quando la fonte della dipendenza è la mancanza di autostima. • CENTAURY per rafforzare la propria volontà, aiuta a dire di no alla sigaretta Ma ricordiamoci che questi sono solo spunti, stimoli, consigli transpersonali e non diretti alla singola persona. E’ necessario fare una miscela personalizzata perché l’effetto sia più preciso
  • 36. www.obiettivopsicologia.it Caso proposto dalla nostra collega Anna: Le signora F. ha paura di animaletti piccolissimi chiamati psicotteri. F. vive in casa in affitto e da quando abita in questa casa ha conosciuto questi piccoli insetti che all'occhio umano sono quasi impercettibili, ma F. non solo ne ha paura ma li va anche a cercare per essere certa che non siano a casa. Aveva anche manifestato paura dei topi, ma sembrerebbe averla superata. A peggiorare la situazione è il marito di F. che fa il giardiniere e non comprende le paure della moglie. Io ritengo che a monte di questa paura ci sia la voglia di F. di essere amata e compresa da parte del marito e del padre che descrive (entrambi) come molto rigidi se pur affrettandosi a dire che di certo la vogliono bene. Inoltre F. aveva preso in passato dei fiori di Bach fatti da un erborista che non le ha mai dato la lista dei fiori che prescrive.
  • 37. www.obiettivopsicologia.it Da approfondire: •Hai notato se ha delle ossessioni, dei rituali o dei pensieri fissi riguardo qualche cosa? •A parte paura dei topi in passato e di questi animaletti, ha altre paure? •Come fa ad affrontarle? •Hai chiesto se ci sono momenti in cui peggiorano o momenti in cui non ci pensa? Sia momenti della giornata che situazioni particolari (per es. we, vacanze, ecc) •E se esce e va in qualche altra casa? •Quanti anni ha? Ha figli? E come si comporta nei loro confronti? •E giacchè parleremo di insonnia, come dorme? ;-)
  • 38. www.obiettivopsicologia.it F. ha 39 anni ed una figlia di 10. Ha la fissazione per la pulizia della casa. Aggravata dopo questa paura degli psicotteri. F dice :"Devo pulire così non ritornano." Ma se va a dormire dalla mamma mi dice di sentirsi più rilassata e non pensare. Poi ritorna in casa e si sente in gabbia. Manifesta delle preoccupazioni per quanto riguarda la salute. È stata operata di noduli al seno (risoltosi per il meglio) Le sue ansie sono per la figlia, per la sua salute, per l'essere una buona madre. Si chiede sempre il perché stia succedendo questo a lei e cosa sia accaduto per farle venire questa paura. Lei parla di un malessere legato alla casa. Mi dice che non la sente sua e vorrebbe scappare. Ci sono momenti che dice di non poter dormire. Ma sono solo periodi brevi, di norma legati ad accadimenti giornalieri.
  • 39. www.obiettivopsicologia.it Altre mie domande: la fissazione per la pulizia per la casa è speculare ad una fissazione per la pulizia di se stessa? Da quello che ho capito questa paura è legata a questa casa in affitto. Da quanto tempo vive lì e perché ci è andata? Come è il rapporto con sua madre? E la madre che rapporto ha avuto ed ha con il padre “rigido”? La pulizia ossessiva per la casa non è speculare con la pulizia della persona. Nonostante la sua persona sia curata, ma non ossessiva. Però dimostra molta apprensione per le malattie. Il rapporto della mamma era in parte di sottomissione e accondiscendente. Abita in questa casa da circa 5 anni si è trasferita da un'altra casa in affitto perché troppo piccola. L'altra casa la definisce sempre :"La mia casa".
  • 40. www.obiettivopsicologia.it Spero di avervi trasmesso come la Floriterapia di Bach possa essere uno STRUMENTO AGGIUNTIVO utile per i nostri percorsi psicologici. Perché ognuno ha una propria specializzazione e metodologia e questo strumento può essere utile per tutti. Vi ringrazio per l’attenzione E ringrazio Obiettivo Psicologia per avermi dato questa possibilità ed essere stati i primi in Italia a organizzare un webinar per parlare di questo argomento.