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Dotazioni e usi delle ICT nei giovani anziani 
italiani 
Università Cattolica del Sacro Cuore - 16 Luglio 2014
Introduzione
La ricerca 
• La ricerca intitolata "Non mi ritiro” ha una durata prevista di due 
anni e indaga le opportunità offerte dall'allungamento dell'età 
matura secondo una prospettiva di active ageing . Si articola in 
una survey e in diverse indagini condotte con metodi etnografici 
e qualitativi. 
• La survey è stata condotta a mezzo questionario face-to-face 
individuale somministrato (tra il dicembre 2013 e il gennaio del 
2014) a un campione nazionale statisticamente rappresentativo 
di 900 anziani italiani di età compresa tra i 65 e i 74 anni 
(campionamento random, proporzionale, stratificato per regione 
e dimensione del Comune di residenza, realizzato a due stadi).
1. Il questionario
L’uso dei media digitali 
• Per quanto concerne l’uso dei media da parte dei giovani anziani 
il questionario indagava: 
o le dotazioni tecnologiche (numerosità delle ICT presenti nel nucleo 
domestico e possesso di device digitali personali – smartphone, tablet, e-book) 
o la dimensione temporale dell’uso di Pc e Internet (anno d’inizio, 
frequenza d’uso, momenti della giornata preferiti per l’uso) 
o le modalità d’uso di Pc e Internet (luogo d’uso e d’accesso a Internet, 
scelta delle piattaforme, sessioni collettive con altri utenti) 
o le tipologie di attività (attività svolte con il pc e in Internet) 
o le modalità di apprendimento (dove e con chi si è imparato a usare PC, 
Internet e i servizi on-line) 
o le motivazioni all’uso di Internet (cambiamenti percepiti nella propria 
vita grazie all’uso di Internet; paure, ansie, entusiasmi nell’uso di Pc e 
Internet) 
o l’uso e l’atteggiamento nei confronti delle tecnologie della salute
Dotazione e uso 
Fasce di età Totale Sesso 
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale 
Computer 
portatile o 
netbook 
Sì e usa Conteggio 114 43 157 94 64 158 
% 24,0% 10,2% 17,5% 22,6% 13,3% 17,6% 
Sì, ma no 
usa 
Conteggio 19 10 29 19 10 29 
% 4,0% 2,4% 3,2% 4,6% 2,1% 3,2% 
No, ma 
usa 
altrove 
Conteggio 3 2 5 4 1 5 
% ,6% ,5% ,6% 1,0% ,2% ,6% 
Non c'è, 
non usa, 
NP 
Conteggio 339 367 706 299 406 705 
% 71,4% 87,0% 78,7% 71,9% 84,4% 78,6% 
Totale Conteggio 475 422 897 416 481 897 
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Dotazione e uso 
Fasce di età 
Totale 
Sesso intervistato 
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale 
Computer 
fisso 
Sì e usa Conteggio 96 54 150 96 54 150 
% 20,3% 12,8% 16,7% 23,1% 11,3% 16,7% 
Sì, ma no 
usa 
Conteggio 10 7 17 6 10 16 
% 2,1% 1,7% 1,9% 1,4% 2,1% 1,8% 
No, ma 
usa 
altrove 
Conteggio 8 5 13 9 5 14 
% 1,7% 1,2% 1,5% 2,2% 1,0% 1,6% 
Non c'è, 
non usa, 
NP 
Conteggio 359 357 716 305 411 716 
% 75,9% 84,4% 79,9% 73,3% 85,6% 79,9% 
Totale Conteggio 473 423 896 416 480 896 
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Dotazione e uso 
Fasce di età 
Totale 
Sesso intervistato 
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale 
iPad o 
altro tablet 
Sì e usa Conteggio 28 15 43 25 18 43 
% 6,0% 3,6% 4,8% 6,0% 3,8% 4,8% 
Sì, ma no 
usa 
Conteggio 11 4 15 10 6 16 
% 2,3% ,9% 1,7% 2,4% 1,3% 1,8% 
No, ma 
usa 
altrove 
Conteggio 5 1 6 4 2 6 
% 1,1% ,2% ,7% 1,0% ,4% ,7% 
Non c'è, 
non usa, 
NP 
Conteggio 426 402 828 376 452 828 
% 90,6% 95,3% 92,8% 90,6% 94,6% 92,7% 
Totale Conteggio 470 422 892 415 478 893 
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Frequenza d’uso: Internet 
Fasce di età 
Totale 
Sesso intervistato 
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale 
Frequenza 
Uso 
internet 
Qualche 
volta 
l'anno 
Conteggio 
2 3 5 3 3 6 
% 1,3% 4,1% 2,2% 2,1% 3,4% 2,6% 
Almeno 
una v.al 
mese 
Conteggio 
8 9 17 7 10 17 
% 5,1% 12,2% 7,4% 4,9% 11,2% 7,4% 
Almeno 
una v.la 
settimana 
Conteggio 
28 15 43 26 17 43 
% 
17,9% 20,3% 18,7% 18,3% 19,1% 18,6% 
Quasi tutti 
i giorni 
Conteggio 
118 47 165 106 59 165 
% 75,6% 63,5% 71,7% 74,6% 66,3% 71,4% 
Totale Conteggio 
156 74 230 142 89 231 
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Attività online: la “scala delle 
opportunità”
Uso dei social network sites 
Fasce di età 
Totale 
Sesso intervistato 
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale 
Utilizza 
Facebook 
Mai Conteggio 105 60 165 101 64 165 
% 68,2% 78,9% 71,7% 72,1% 71,1% 71,7% 
Q.volta al 
mese 
Conteggio 12 4 16 11 4 15 
% 7,8% 5,3% 7,0% 7,9% 4,4% 6,5% 
1-2 v.la 
settimana 
Conteggio 8 4 12 10 3 13 
% 5,2% 5,3% 5,2% 7,1% 3,3% 5,7% 
Tutti i 
giorni 
Conteggio 29 8 37 18 19 37 
% 18,8% 10,5% 16,1% 12,9% 21,1% 16,1% 
Totale Conteggio 154 76 230 140 90 230 
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Uso dei social media 
Fasce di età 
Totale 
Sesso intervistato 
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale 
Utilizza 
Youtube 
Mai Conteggio 86 50 136 83 52 135 
% 55,5% 65,8% 58,9% 59,3% 58,4% 59,0% 
Q.volta al 
mese 
Conteggio 30 21 51 32 19 51 
% 19,4% 27,6% 22,1% 22,9% 21,3% 22,3% 
1-2 v.la 
settimana 
Conteggio 23 2 25 13 11 24 
% 14,8% 2,6% 10,8% 9,3% 12,4% 10,5% 
Tutti i 
giorni 
Conteggio 16 3 19 12 7 19 
% 10,3% 3,9% 8,2% 8,6% 7,9% 8,3% 
Totale Conteggio 155 76 231 140 89 229 
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
2. L’etnografia
Obiettivi 
La ricerca ha approfondito il tema dell’invecchiamento della 
popolazione e il ruolo che i media e le tecnologie della 
comunicazione hanno: 
• nella costruzione di un ambiente accogliente e profittevole 
• nella ri/costruzione e mantenimento delle relazioni sociali 
• nell’essere risorse che possono favorire un migliore invecchiamento 
– Analizzare le pratiche mediali degli anziani, con un focus sui media 
digitali (Sourbati, 2009) 
– Approfondire il tema degli scambi intergenerazionale/interfamiliari nei 
processi di apprendimento e uso delle ICT (Aroldi, Colombo, 2013; 
Thomas, Mandy, 2009) 
– Indagare le potenzialità offerte agli anziani dalle ICT per la gestione 
della salute (Heart, T. e E. Kalderon, 2011)
Metodologia e campione 
Interviste, non strutturate e in profondità, svolte all’interno dei nuclei abitativi. 
20 giovani anziani: 
•Distribuiti per fasce d’età: 
– 65-69  12 soggetti 
– 70-74  8 soggetti 
•Distribuiti tra 
– uomini  12 soggetti 
– donne  8 soggetti 
•Residenti in Lombardia e distribuiti tra: 
– Capoluogo di Provincia o Regione  12 soggetti 
– Altro comune  8 soggetti
Metodologia e campione 
•Almeno 5 soggetti vivono in nucleo domestico con altri parenti più giovani (ad 
esclusione del coniuge) 
•Rispetto all’utilizzo delle ICT: 
– tutti possiedono almeno un computer 
– tutti si connettono abitualmente a Internet (almeno 3 volte a settimana)
3. I risultati preliminari dell’etnografia
Una prima restituzione 
• Le pratiche e le routine fruitive nel tempo (libero) quotidiano 
• Le biografie d’appropriazione delle ICT 
• ICT e distribuzione degli spazi domestici 
• Le modalità di utilizzo 
• La dimensione relazionale 
• La dimensione domestica
Le pratiche e le routine fruitive nel 
tempo (libero) quotidiano 
• Il tempo non lavorativo «libero» 
– gestione consolidata del tempo libero impiegato per attività non 
produttive 
– essere più standardizzata 
– meno eclettica 
– più stabile 
– meno problematizzata 
– più time spending
Le pratiche e le routine fruitive nel 
tempo (libero) quotidiano 
• Il tempo non lavorativo «liberato» 
– alcuni soggetti percepiscono più di altri la forte frattura tra il “prima” (“quando 
si lavorava”) e il dopo (“ora che non si lavora più”). 
– tali soggetti sentono l’urgenza di vivere tale età liberata in maniera utile, 
significativa, creativa 
 il tempo libero è un tempo significativo per tutti gli anziani, ma lo è in particolare per i 
giovani anziani che, in una fase di transito, lo considerano fortemente legato alla 
realizzazione della propria “nuova” identità.
I consumi culturali 
• L’erosione delle televisione a favore della navigazione in Internet, in 
particolare la mattina e il pomeriggio: 
Io la televisione non la vedo praticamente più, pochissimo, tanto le informazioni che voglio le trovo anche sul 
computer e mi diverto anche di più tra giochi, cose curiose…e al limite se devo proprio vedere delle cose si 
vedono anche sul computer, con la tv di Windows 8 (M, 72, GC) 
Non mi metto certo lì a guarda le repliche di Tex, Rex, o le cose del pomeriggio le telenovelas, preferisco mettermi 
al computer guardarmi le mie cose o leggermi un articolo, vedere delle belle foto (F, 72, PC) 
• Residua centralità nel prime time della televisione: 
– routine di visione consolidate, con programmi la cui abitudine alla visione si sedimenta 
nel tempo, 
– momento familiare considerato ancora, nonostante il passare degli anni, fondamentale. 
No la sera no, si sta insieme, mio marito torna a casa, il computer si spegne e stiamo sul divano a vedere 
insieme quello che c’è (F, 67, PC)
I consumi culturali 
• L’abbandono del giornale quotidiano: 
– In parte è una sostituzione dettata dal cambio di routine dovuto al pensionamento 
proprio o del coniuge: 
Lo prendevo tutti i giorni prima di andare al lavoro…adesso che posso uscire più tardi perché sono pensionato, 
non vado certo apposta fuori a comprarlo…le cose importanti me le guardo su Internet (M, 65, GC) 
– C’è la percezione di un costo eccessivo: 
Ormai tra una cosa e l’altra il giornale costa 2 euro, sono almeno 10 euro alla settimana. Sono soldi che 
risparmio volentieri con Internet, che tanto è esattamente la stessa cosa (M, 73, GC) 
• La resistenza dei periodici: 
– è ancora pratica comune acquistare, prestare, farsi prestare riviste generaliste o di 
settore, da sfogliare nei momenti di relax durante la giornata
I consumi culturali 
• La lettura dei libri: 
– Pratica diffusa e trasversale, che affonda le radici nel passato e che continua e si espande, 
grazie alla disponibilità di tempo libero. 
– Per alcuni dei nostri respondent la passione della lettura si è aggiornata con l’acquisto di 
eBook. 
Io sono un grande lettore, lo sono sempre stato, leggerò 6 libri al mese, di tutto, sono abbonato sia alla 
biblioteca qui a Milano sia a quella della montagna e adesso ho anche Paperwhite di Amazon (M, 71, 
GC)
Le forme di appropriazione dei media 
digitali 
• Tre profili: 
1) gli anziani che possedevano già ICT a partire dagli anni ’90, che hanno utilizzato 
le ICT a partire dalla propria precedente esperienza lavorativa e hanno continuato 
a utilizzarle anche al termine del periodo di attività. 
2) gli anziani che non hanno mai posseduto ICT e hanno iniziato a utilizzarle solo in 
tarda età, nell’ambito di attività extralavorative e di leisure. 
3) gli anziani che pur non avendo mai utilizzato le ICT, sin da tempi remoti hanno 
avuto in casa i computer e i laptop dei figli (o del coniuge), ma si sono approcciati 
al mondo delle ICT solo in tempi recenti.
Le forme di appropriazione dei media 
digitali 
1) Gli anziani digitali di lungo corso: 
– Video scrittura, inserimento dati, pacchetto office, programmi di contabilità, gestione 
ordini 
– Decisione di dotarsi anche a casa degli strumenti informatici che hanno (in parte) 
imparato a usare al lavoro. 
– I personal computer come strumenti a disposizione di tutta la famiglia e utilizzati sia dai 
genitori sia dagli eventuali figli. 
– In questa fase iniziale, sono spesso i genitori ad aver insegnato ai figli i primi rudimenti 
informatici e i primi approcci a Internet (per la scuola). 
– Il computer viene destinato alle camere dei figli, anche se l’accesso è condiviso e familiare 
(ma da negoziare comunque con i figli, che progressivamente ne diventano proprietari 
principali). 
 L’improvvisa disponibilità di tempo e la fuoriuscita dei figli dal nucleo domestico (che 
liberano camera e postazione informatica), cambiano completamente l’approccio al 
computer, che diventa fortemente time spending, di intrattenimento, di leisure.
Le forme di appropriazione dei media 
digitali 
2) I «nuovi» anziani digitali in un «nuova» casa digitale: 
– Sono casalinghe, operai, lavoratori che si sono pensionati alla fine degli anni ‘80 e in 
generale ex lavoratori che non hanno avuto la necessità di utilizzare il computer durante 
la propria attività. 
– Sono senza figli, o con figli non digitali (poco alfabetizzati), che non hanno avuto 
necessità nel passato o avuto la possibilità di possedere un computer. 
– Sono soggetti che hanno comprato (o gli è stato regalato) un computer solo in tempi 
recenti per generiche curiosità, a una generale esigenza di “stare al passo con i tempi” 
– L’arrivo del computer modifica anche lo spazio domestico: è necessario infatti ripensare 
agli spazi per trovare posto al nuovo «elettrodomestico». 
 Molti di questi soggetti sono ancora in una fase esplorativa, in alcuni casi hanno alcune 
difficoltà nella gestione delle risorse informatiche, anche perché, sono sostanzialmente 
autodidatti. Hanno poche possibilità di un supporto familiare costante e quotidiano, 
compensato dalla frequenza di corsi e richieste d’aiuto extrafamiliari (amici, vicini di 
casa, i figli degli amici, i centri d’assistenza, i negozi, etc…)
Le forme di appropriazione dei media 
digitali 
3) I nuovi anziani digitali in una “vecchia” casa digitale: 
– Anziani che si sono approcciati al mondo delle ICT solo in tempi recenti pur possedendo 
in casa computer e laptop per figli o del coniuge. 
– Tale avvicinamento non avviene in assoluta autonomia, ma risente del contesto familiare: 
questi anziani vengono aiutati dai figli (e in parte dall’altro coniuge) già digitalizzati ad 
approcciare il mondo informatico. 
– La rete familiare, i processi di insegnamento intergenerazionale, sono fondamentali per 
utilizzare a pieno le potenzialità del digitale. 
 Tali anziani trovano nella propria rete familiare un forte incentivo all’avvicinamento al 
mondo del computer e di Internet. 
 La radicata presenza di un computer in casa, l’incentivo offerto dall’aiuto dei propri figli, 
la dotazione di computer di seconda mano e regalati dai figli, sono tutte motivazioni che 
favoriscono l’entrata nel mondo digitale di tali soggetti.
I luoghi delle ICT 
1) I nuclei domestici informatizzati da più tempo: si è sostanzialmente mantenuta la posizione 
del computer nella stanza dei figli, trasformandola (più o meno radicalmente) in studio, dove 
oltre al computer, è in alcuni casi presente un divano e un televisore. 
“Era cameretta di 
mio figlio, ci sono 
ancora i suoi libri e 
cd, e qui aveva il 
suo computer (F, 74, 
GC) ”.
I luoghi delle ICT 
1) Questo luogo diventa una nuova stanza usata prevalentemente da un coniuge (solitamente 
quello più digitalizzato, che ha maggiormente il controllo e la disponibiità del computer) e 
non da entrambi indifferentemente. Si tratta quindi di una stanza che acuisce in alcune 
famiglie l’isolamento e la separatezza (soprattutto pomeridiano, ma anche serale) dei 
coniugi. 
“E’ diventato il mio 
studio, mi metto qui 
tranquillo, nessuno 
mi disturba, ho il 
mio computer, la 
mia stampante”. 
(M, 69, GC) ”.
I luoghi delle ICT 
2) Le famiglie e gli anziani che hanno invece introdotto solo recentemente il computer nel 
proprio nucleo domestico (o vivono in un appartamento diverso da quello dove hanno 
cresciuto i figli) o non dispongono di una stanza da destinare all’uso del pc, hanno riadattato lo 
spazio della casa per fare posto al computer. Postazione fissa vs (medesima) postazione 
temporanea 
“Mi metto sul 
tavolo della cucina, 
lo tiro fuori dalla 
borsa, il mouse ed è 
pronto” 
(M, 72, GC) ”.
I luoghi delle ICT 
2) In alcuni casi, la predisposizione della postazione (portatile, mouse, stampante in alcuni casi) è 
un consuetudine consolidata e non complicata, che si ripete ogni giorno, più volte al giorno, e 
che rappresenta un vero e proprio “rito” per iniziare la navigazione 
“Sparecchio, lascio 
sotto l’altra tovaglia 
così non si riga il 
tavolo e ci metto il 
computer” 
(F, 72, PC)
I luoghi delle ICT 
2. l’arrivo del computer ha creato una certa tensione tra marito e moglie, rispetto al possibile 
disordine arrecato dal computer, dai fili e dai vari device al computer connessi (stampante e 
modem). In questo caso, la scelta dei luoghi dove utilizzare, posizionare e riporre gli strumenti 
si dimostrata spesso non semplice. 
“Quando lo uso lo 
metto sulla scrivania in 
cucina, altrimenti se 
non lo uso ho fatto 
spazio in un armadio 
che è diventata come 
una postazione, con la 
stampante, i modem, i 
fogli, così chiudo e non 
si vede e mia moglie 
non rompe” 
(M, 70, GC)
Le modalità d’utilizzo 
Time saving: 
•Ci sono soggetti che hanno un uso fortemente orientato al compimento di una azione 
(il fare qualcosa di preciso, l’orientamento a portare a compimento un task: informarsi, 
consultare, ricercare, l’acquistare, etc). 
•Sono queste azione legate essenzialmente alla comodità di risparmiare tempo, nei 
confronti di medesime azioni che avrebbero comportato maggiori fatiche e 
complicazioni (es: l’home banking, i biglietti ferroviari, le utenze, etc). 
 Internet diventa uno strumento utile per risparmiare fatiche e tempo. Tali sessioni 
di navigazione, spesso brevi, non si collocano in un momento preciso della giornata: 
l’uso del computer e la connessione a Internet avvengono in maniera non 
programmata, quando una specifica esigenza lo richiede.
Le modalità d’utilizzo 
Time spending: 
•Dall’altra parte ci sono invece soggetti che hanno un uso del computer e di Internet più 
orientato al “time spending”: ci si connette a orari spesso precisi (la mattina appena 
alzati, dopo pranzo, prima di cena, prima di andare a letto, etc) ma prevalentemente 
per “passare il tempo”, senza uno scopo preciso. 
•Per alcuni soggetti, le attività di time spending sono così centrali nelle sessioni di 
navigazione, da trasformare la natura di alcune azioni e funzionalità del computer e di 
Internet: 
ho 5-6 indirizzi di posta. Perché? Perché per curiosità li ho fatti con tutti i siti: Yahoo, Virgilio, Gmail, 
Msn…ci passo il tempo, ne ho aperti un po’, poi ci metto le informazioni, a volte mi mando le email 
da un indirizzo all’altro se no me le disattivano…io non mando tante email in giro e non ne ricevo 
tante (M, 72, GC) 
Mi piace essere ordinato, per esempio io ho i volantini delle attività del circolino, li prendo, li 
scansione, ne faccio delle cartelle e li salvo, ci passo il tempo (F, 72, PC)
Le modalità d’utilizzo 
• I nostri soggetti intervistati hanno in prevalenza un uso ibrido, che somma entrambe le 
tendenze: a una base di utilizzo time spending, si inseriscono ulteriori momenti di sessioni di 
navigazioni più focalizzate. 
• La somma di questi due comportamenti ha come conseguenza un uso, in termini di tempo, 
molto intenso da parte dei nostri respondent. 
Appena mi sveglio accendo il pc, poi pranzo, poi ci ritorno, poi pennichella, poi alla sera prima di 
cena e prima di addormentarmi…6-7 ore al pc al giorno ci starò (M, 72, GC) 
• L’uso prolungato ed eccessivo di Internet viene in alcuni casi tematizzato come un problema 
sia rispetto alla propria vita familiare, sia rispetto alle precedenti routine: 
Mio marito non è contentissimo che passo sempre così tante ore al computer, forse è vero, ma 
sempre meglio che stare davanti al televisore come fa lui…però magari quando sei alla tv 
commenti insieme, su Internet ti fai di più i fatti tuoi, stai più in silenzio (F, 72, PC) 
qui il tempo passa velocissimo, non te ne accorgi neanche, magari c’è il sole, potresti fare 2 ore in 
bicicletta e invece le passi su YouTube (M, 69, GC)
La dimensione relazionale 
• Manutenzione della propria rete familiare ed intima, estesa geograficamente: 
Ho un mio amico del Paese che sta a Roma e ci mandiamo gli articoli, le notizie, anche 
cose sul Molise. Poi d’estate ci vediamo (M, 73, GC) 
• Funzione fatica: 
ogni mattina ho questa routine, accendo il computer, aspetto che si facciano le 9 quando mia 
figlia inizia a lavorare, vado su Gmail e uso la chat per chiacchierare una mezzoretta con lei (F, 
69, GC) 
• Non intima: 
io le cose via e-mail importanti non le dico, sarò all’antica, ma io devo parlare, magari solo al 
telefono, ma devo parlare con la gente se devo chiarire o dire cose importanti 
(F, 72, PC)
La dimensione relazionale 
• L’opportunità offerta dai social network nell’estendere la rete sociale non viene considerata 
positiva o utile: 
Diciamo che conoscere gente nuova non mi attrae molto…arrivati alla mia età non è che hai 
bisogno di quello, magari hai bisogno di sentire più spesso la gente che conosci già 
(F, 67, PC) 
• Eccezione fanno i soggetti che vedono in Facebook uno strumento per conoscere persone 
nuove legata a passioni particolari, hobby, associazionismo e volontariato: 
[Facebook] l’abbiamo aperto con mio marito per il liscio, insieme, così abbiamo gli 
aggiornamenti sulle scuole, chiediamo l’amicizia agli amici di corso e agli istruttori (F, 67, PC) 
• Un considerevole numero di anziani intervistati rifiuti l’idea di utilizzare Facebook come 
strumento per recuperare vecchie amicizie andate perse nel corso degli anni: 
l’idea di andare a chiedere l’amicizia a persone che non ci vediamo da 30 anni, francamente non mi 
attira, le persone con cui sono rimasto in contatto sono quelle con cui valeva la pena farlo, le 
altre…sono ormai andate (F, 67, PC)
La dimensione familiare 
• Apertura (extra)domestica relazionale (con i figli) vs l’isolamento domestico (con i 
coniugi) 
Saremmo su due mondi completamente diversi…così sono più unita “Mamma, ti mando le foto su 
Facebook, ti faccio un whatzapp, ti scrivo via chat, etc…” almeno so di cosa parla (F, 67, PC) 
Io l’ho percepito come un problema a un certo punto, infatti ho iniziato a dire “ok, va bene, però la 
sera no, si sta insieme”, perché spesso passavo notti su Wikipedia (M, 73, GC) 
Da quando ho Internet parlo meno con mia moglie, magari sono lì al computer e mi faccio di più i 
fatti i miei, magari invece con la televisione due cose ce le dicevamo….è brutto ma è così (M, 
66, GC) 
• L’isolamento è acuito dalla diffusa disparità di competenze informatiche tra i 
coniugi, i quali trovano in tale divario un (ulteriore) elemento di isolamento, dettato, 
in alcuni casi, anche da una sorta di orgoglio e competizione, e dalla cristalizzazione 
dei «ruoli»: 
Mio marito mi dice sempre: ma quante ore stai lì al computer? Ma lui non capisce, non le sa usare 
queste cose. Gli dico: “dai, impara!” Ma lui non ne vuole sapere, è così permaloso, secondo me 
è invidioso che io son capace e lui no, e ha paura di essere meno bravo di me (F, 72, PC)
4. Conclusioni
Una prima restituzione 
• Le biografie d’adozione sono fondamentali per comprende i 
differenti approcci al mondo delle ICT 
• Le ICT hanno un impatto considerevole nella strutturazione del 
tempo libero degli anziani 
• Le ICT possono essere sia elemento di «apertura» relazionale 
sia di «chiusura» domestica 
• Le ICT come strumenti percepiti in maniera ambivalente: 
favoriscono l’invecchiamento attivo, offrono nuove occasioni di 
ritiro 
prima magari mi capitava di uscire, andare a prendere il giornale, fermarmi al bar, prendere un 
caffè…adesso alla mattina accendo, leggo le notizie sui siti…ecco un po’ quella cosa lì era bella 
e non la faccio più tanto…è una questione di pigrizia (M, 70, GC)
Ulteriori elementi di 
approfondimento 
• Le tipologie di contenuti fruiti 
• La questione delle differenze di genere 
• La differenze tra piccola città/grande città 
• L’uso del Pc e di Internet come simulazione di «una nuova 
attività impiegatizia» (in termini di tempo e luoghi) 
• Internet e partecipazione (associativa e politica) 
• Il tema di Internet come strumento per la ricerca delle 
«origini» (geografiche, culturali, storiche ma non relazionali) 
• L’Internet addiction 
• Internet e informazione sulla salute
"Non mi ritiro": 
l’allungamento della vita, una sfida per 
le generazioni, un'opportunità per la società. 
Università Cattolica del Sacro Cuore - 16 Luglio 2014

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Dotazioni e usi delle ICT nei giovani anziani italiani - Aroldi/Carlo

  • 1. Dotazioni e usi delle ICT nei giovani anziani italiani Università Cattolica del Sacro Cuore - 16 Luglio 2014
  • 3. La ricerca • La ricerca intitolata "Non mi ritiro” ha una durata prevista di due anni e indaga le opportunità offerte dall'allungamento dell'età matura secondo una prospettiva di active ageing . Si articola in una survey e in diverse indagini condotte con metodi etnografici e qualitativi. • La survey è stata condotta a mezzo questionario face-to-face individuale somministrato (tra il dicembre 2013 e il gennaio del 2014) a un campione nazionale statisticamente rappresentativo di 900 anziani italiani di età compresa tra i 65 e i 74 anni (campionamento random, proporzionale, stratificato per regione e dimensione del Comune di residenza, realizzato a due stadi).
  • 5. L’uso dei media digitali • Per quanto concerne l’uso dei media da parte dei giovani anziani il questionario indagava: o le dotazioni tecnologiche (numerosità delle ICT presenti nel nucleo domestico e possesso di device digitali personali – smartphone, tablet, e-book) o la dimensione temporale dell’uso di Pc e Internet (anno d’inizio, frequenza d’uso, momenti della giornata preferiti per l’uso) o le modalità d’uso di Pc e Internet (luogo d’uso e d’accesso a Internet, scelta delle piattaforme, sessioni collettive con altri utenti) o le tipologie di attività (attività svolte con il pc e in Internet) o le modalità di apprendimento (dove e con chi si è imparato a usare PC, Internet e i servizi on-line) o le motivazioni all’uso di Internet (cambiamenti percepiti nella propria vita grazie all’uso di Internet; paure, ansie, entusiasmi nell’uso di Pc e Internet) o l’uso e l’atteggiamento nei confronti delle tecnologie della salute
  • 6. Dotazione e uso Fasce di età Totale Sesso 65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale Computer portatile o netbook Sì e usa Conteggio 114 43 157 94 64 158 % 24,0% 10,2% 17,5% 22,6% 13,3% 17,6% Sì, ma no usa Conteggio 19 10 29 19 10 29 % 4,0% 2,4% 3,2% 4,6% 2,1% 3,2% No, ma usa altrove Conteggio 3 2 5 4 1 5 % ,6% ,5% ,6% 1,0% ,2% ,6% Non c'è, non usa, NP Conteggio 339 367 706 299 406 705 % 71,4% 87,0% 78,7% 71,9% 84,4% 78,6% Totale Conteggio 475 422 897 416 481 897 % 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
  • 7. Dotazione e uso Fasce di età Totale Sesso intervistato 65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale Computer fisso Sì e usa Conteggio 96 54 150 96 54 150 % 20,3% 12,8% 16,7% 23,1% 11,3% 16,7% Sì, ma no usa Conteggio 10 7 17 6 10 16 % 2,1% 1,7% 1,9% 1,4% 2,1% 1,8% No, ma usa altrove Conteggio 8 5 13 9 5 14 % 1,7% 1,2% 1,5% 2,2% 1,0% 1,6% Non c'è, non usa, NP Conteggio 359 357 716 305 411 716 % 75,9% 84,4% 79,9% 73,3% 85,6% 79,9% Totale Conteggio 473 423 896 416 480 896 % 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
  • 8. Dotazione e uso Fasce di età Totale Sesso intervistato 65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale iPad o altro tablet Sì e usa Conteggio 28 15 43 25 18 43 % 6,0% 3,6% 4,8% 6,0% 3,8% 4,8% Sì, ma no usa Conteggio 11 4 15 10 6 16 % 2,3% ,9% 1,7% 2,4% 1,3% 1,8% No, ma usa altrove Conteggio 5 1 6 4 2 6 % 1,1% ,2% ,7% 1,0% ,4% ,7% Non c'è, non usa, NP Conteggio 426 402 828 376 452 828 % 90,6% 95,3% 92,8% 90,6% 94,6% 92,7% Totale Conteggio 470 422 892 415 478 893 % 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
  • 9. Frequenza d’uso: Internet Fasce di età Totale Sesso intervistato 65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale Frequenza Uso internet Qualche volta l'anno Conteggio 2 3 5 3 3 6 % 1,3% 4,1% 2,2% 2,1% 3,4% 2,6% Almeno una v.al mese Conteggio 8 9 17 7 10 17 % 5,1% 12,2% 7,4% 4,9% 11,2% 7,4% Almeno una v.la settimana Conteggio 28 15 43 26 17 43 % 17,9% 20,3% 18,7% 18,3% 19,1% 18,6% Quasi tutti i giorni Conteggio 118 47 165 106 59 165 % 75,6% 63,5% 71,7% 74,6% 66,3% 71,4% Totale Conteggio 156 74 230 142 89 231 % 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
  • 10. Attività online: la “scala delle opportunità”
  • 11. Uso dei social network sites Fasce di età Totale Sesso intervistato 65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale Utilizza Facebook Mai Conteggio 105 60 165 101 64 165 % 68,2% 78,9% 71,7% 72,1% 71,1% 71,7% Q.volta al mese Conteggio 12 4 16 11 4 15 % 7,8% 5,3% 7,0% 7,9% 4,4% 6,5% 1-2 v.la settimana Conteggio 8 4 12 10 3 13 % 5,2% 5,3% 5,2% 7,1% 3,3% 5,7% Tutti i giorni Conteggio 29 8 37 18 19 37 % 18,8% 10,5% 16,1% 12,9% 21,1% 16,1% Totale Conteggio 154 76 230 140 90 230 % 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
  • 12. Uso dei social media Fasce di età Totale Sesso intervistato 65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale Utilizza Youtube Mai Conteggio 86 50 136 83 52 135 % 55,5% 65,8% 58,9% 59,3% 58,4% 59,0% Q.volta al mese Conteggio 30 21 51 32 19 51 % 19,4% 27,6% 22,1% 22,9% 21,3% 22,3% 1-2 v.la settimana Conteggio 23 2 25 13 11 24 % 14,8% 2,6% 10,8% 9,3% 12,4% 10,5% Tutti i giorni Conteggio 16 3 19 12 7 19 % 10,3% 3,9% 8,2% 8,6% 7,9% 8,3% Totale Conteggio 155 76 231 140 89 229 % 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
  • 14. Obiettivi La ricerca ha approfondito il tema dell’invecchiamento della popolazione e il ruolo che i media e le tecnologie della comunicazione hanno: • nella costruzione di un ambiente accogliente e profittevole • nella ri/costruzione e mantenimento delle relazioni sociali • nell’essere risorse che possono favorire un migliore invecchiamento – Analizzare le pratiche mediali degli anziani, con un focus sui media digitali (Sourbati, 2009) – Approfondire il tema degli scambi intergenerazionale/interfamiliari nei processi di apprendimento e uso delle ICT (Aroldi, Colombo, 2013; Thomas, Mandy, 2009) – Indagare le potenzialità offerte agli anziani dalle ICT per la gestione della salute (Heart, T. e E. Kalderon, 2011)
  • 15. Metodologia e campione Interviste, non strutturate e in profondità, svolte all’interno dei nuclei abitativi. 20 giovani anziani: •Distribuiti per fasce d’età: – 65-69  12 soggetti – 70-74  8 soggetti •Distribuiti tra – uomini  12 soggetti – donne  8 soggetti •Residenti in Lombardia e distribuiti tra: – Capoluogo di Provincia o Regione  12 soggetti – Altro comune  8 soggetti
  • 16. Metodologia e campione •Almeno 5 soggetti vivono in nucleo domestico con altri parenti più giovani (ad esclusione del coniuge) •Rispetto all’utilizzo delle ICT: – tutti possiedono almeno un computer – tutti si connettono abitualmente a Internet (almeno 3 volte a settimana)
  • 17. 3. I risultati preliminari dell’etnografia
  • 18. Una prima restituzione • Le pratiche e le routine fruitive nel tempo (libero) quotidiano • Le biografie d’appropriazione delle ICT • ICT e distribuzione degli spazi domestici • Le modalità di utilizzo • La dimensione relazionale • La dimensione domestica
  • 19. Le pratiche e le routine fruitive nel tempo (libero) quotidiano • Il tempo non lavorativo «libero» – gestione consolidata del tempo libero impiegato per attività non produttive – essere più standardizzata – meno eclettica – più stabile – meno problematizzata – più time spending
  • 20. Le pratiche e le routine fruitive nel tempo (libero) quotidiano • Il tempo non lavorativo «liberato» – alcuni soggetti percepiscono più di altri la forte frattura tra il “prima” (“quando si lavorava”) e il dopo (“ora che non si lavora più”). – tali soggetti sentono l’urgenza di vivere tale età liberata in maniera utile, significativa, creativa  il tempo libero è un tempo significativo per tutti gli anziani, ma lo è in particolare per i giovani anziani che, in una fase di transito, lo considerano fortemente legato alla realizzazione della propria “nuova” identità.
  • 21. I consumi culturali • L’erosione delle televisione a favore della navigazione in Internet, in particolare la mattina e il pomeriggio: Io la televisione non la vedo praticamente più, pochissimo, tanto le informazioni che voglio le trovo anche sul computer e mi diverto anche di più tra giochi, cose curiose…e al limite se devo proprio vedere delle cose si vedono anche sul computer, con la tv di Windows 8 (M, 72, GC) Non mi metto certo lì a guarda le repliche di Tex, Rex, o le cose del pomeriggio le telenovelas, preferisco mettermi al computer guardarmi le mie cose o leggermi un articolo, vedere delle belle foto (F, 72, PC) • Residua centralità nel prime time della televisione: – routine di visione consolidate, con programmi la cui abitudine alla visione si sedimenta nel tempo, – momento familiare considerato ancora, nonostante il passare degli anni, fondamentale. No la sera no, si sta insieme, mio marito torna a casa, il computer si spegne e stiamo sul divano a vedere insieme quello che c’è (F, 67, PC)
  • 22. I consumi culturali • L’abbandono del giornale quotidiano: – In parte è una sostituzione dettata dal cambio di routine dovuto al pensionamento proprio o del coniuge: Lo prendevo tutti i giorni prima di andare al lavoro…adesso che posso uscire più tardi perché sono pensionato, non vado certo apposta fuori a comprarlo…le cose importanti me le guardo su Internet (M, 65, GC) – C’è la percezione di un costo eccessivo: Ormai tra una cosa e l’altra il giornale costa 2 euro, sono almeno 10 euro alla settimana. Sono soldi che risparmio volentieri con Internet, che tanto è esattamente la stessa cosa (M, 73, GC) • La resistenza dei periodici: – è ancora pratica comune acquistare, prestare, farsi prestare riviste generaliste o di settore, da sfogliare nei momenti di relax durante la giornata
  • 23. I consumi culturali • La lettura dei libri: – Pratica diffusa e trasversale, che affonda le radici nel passato e che continua e si espande, grazie alla disponibilità di tempo libero. – Per alcuni dei nostri respondent la passione della lettura si è aggiornata con l’acquisto di eBook. Io sono un grande lettore, lo sono sempre stato, leggerò 6 libri al mese, di tutto, sono abbonato sia alla biblioteca qui a Milano sia a quella della montagna e adesso ho anche Paperwhite di Amazon (M, 71, GC)
  • 24. Le forme di appropriazione dei media digitali • Tre profili: 1) gli anziani che possedevano già ICT a partire dagli anni ’90, che hanno utilizzato le ICT a partire dalla propria precedente esperienza lavorativa e hanno continuato a utilizzarle anche al termine del periodo di attività. 2) gli anziani che non hanno mai posseduto ICT e hanno iniziato a utilizzarle solo in tarda età, nell’ambito di attività extralavorative e di leisure. 3) gli anziani che pur non avendo mai utilizzato le ICT, sin da tempi remoti hanno avuto in casa i computer e i laptop dei figli (o del coniuge), ma si sono approcciati al mondo delle ICT solo in tempi recenti.
  • 25. Le forme di appropriazione dei media digitali 1) Gli anziani digitali di lungo corso: – Video scrittura, inserimento dati, pacchetto office, programmi di contabilità, gestione ordini – Decisione di dotarsi anche a casa degli strumenti informatici che hanno (in parte) imparato a usare al lavoro. – I personal computer come strumenti a disposizione di tutta la famiglia e utilizzati sia dai genitori sia dagli eventuali figli. – In questa fase iniziale, sono spesso i genitori ad aver insegnato ai figli i primi rudimenti informatici e i primi approcci a Internet (per la scuola). – Il computer viene destinato alle camere dei figli, anche se l’accesso è condiviso e familiare (ma da negoziare comunque con i figli, che progressivamente ne diventano proprietari principali).  L’improvvisa disponibilità di tempo e la fuoriuscita dei figli dal nucleo domestico (che liberano camera e postazione informatica), cambiano completamente l’approccio al computer, che diventa fortemente time spending, di intrattenimento, di leisure.
  • 26. Le forme di appropriazione dei media digitali 2) I «nuovi» anziani digitali in un «nuova» casa digitale: – Sono casalinghe, operai, lavoratori che si sono pensionati alla fine degli anni ‘80 e in generale ex lavoratori che non hanno avuto la necessità di utilizzare il computer durante la propria attività. – Sono senza figli, o con figli non digitali (poco alfabetizzati), che non hanno avuto necessità nel passato o avuto la possibilità di possedere un computer. – Sono soggetti che hanno comprato (o gli è stato regalato) un computer solo in tempi recenti per generiche curiosità, a una generale esigenza di “stare al passo con i tempi” – L’arrivo del computer modifica anche lo spazio domestico: è necessario infatti ripensare agli spazi per trovare posto al nuovo «elettrodomestico».  Molti di questi soggetti sono ancora in una fase esplorativa, in alcuni casi hanno alcune difficoltà nella gestione delle risorse informatiche, anche perché, sono sostanzialmente autodidatti. Hanno poche possibilità di un supporto familiare costante e quotidiano, compensato dalla frequenza di corsi e richieste d’aiuto extrafamiliari (amici, vicini di casa, i figli degli amici, i centri d’assistenza, i negozi, etc…)
  • 27. Le forme di appropriazione dei media digitali 3) I nuovi anziani digitali in una “vecchia” casa digitale: – Anziani che si sono approcciati al mondo delle ICT solo in tempi recenti pur possedendo in casa computer e laptop per figli o del coniuge. – Tale avvicinamento non avviene in assoluta autonomia, ma risente del contesto familiare: questi anziani vengono aiutati dai figli (e in parte dall’altro coniuge) già digitalizzati ad approcciare il mondo informatico. – La rete familiare, i processi di insegnamento intergenerazionale, sono fondamentali per utilizzare a pieno le potenzialità del digitale.  Tali anziani trovano nella propria rete familiare un forte incentivo all’avvicinamento al mondo del computer e di Internet.  La radicata presenza di un computer in casa, l’incentivo offerto dall’aiuto dei propri figli, la dotazione di computer di seconda mano e regalati dai figli, sono tutte motivazioni che favoriscono l’entrata nel mondo digitale di tali soggetti.
  • 28. I luoghi delle ICT 1) I nuclei domestici informatizzati da più tempo: si è sostanzialmente mantenuta la posizione del computer nella stanza dei figli, trasformandola (più o meno radicalmente) in studio, dove oltre al computer, è in alcuni casi presente un divano e un televisore. “Era cameretta di mio figlio, ci sono ancora i suoi libri e cd, e qui aveva il suo computer (F, 74, GC) ”.
  • 29. I luoghi delle ICT 1) Questo luogo diventa una nuova stanza usata prevalentemente da un coniuge (solitamente quello più digitalizzato, che ha maggiormente il controllo e la disponibiità del computer) e non da entrambi indifferentemente. Si tratta quindi di una stanza che acuisce in alcune famiglie l’isolamento e la separatezza (soprattutto pomeridiano, ma anche serale) dei coniugi. “E’ diventato il mio studio, mi metto qui tranquillo, nessuno mi disturba, ho il mio computer, la mia stampante”. (M, 69, GC) ”.
  • 30. I luoghi delle ICT 2) Le famiglie e gli anziani che hanno invece introdotto solo recentemente il computer nel proprio nucleo domestico (o vivono in un appartamento diverso da quello dove hanno cresciuto i figli) o non dispongono di una stanza da destinare all’uso del pc, hanno riadattato lo spazio della casa per fare posto al computer. Postazione fissa vs (medesima) postazione temporanea “Mi metto sul tavolo della cucina, lo tiro fuori dalla borsa, il mouse ed è pronto” (M, 72, GC) ”.
  • 31. I luoghi delle ICT 2) In alcuni casi, la predisposizione della postazione (portatile, mouse, stampante in alcuni casi) è un consuetudine consolidata e non complicata, che si ripete ogni giorno, più volte al giorno, e che rappresenta un vero e proprio “rito” per iniziare la navigazione “Sparecchio, lascio sotto l’altra tovaglia così non si riga il tavolo e ci metto il computer” (F, 72, PC)
  • 32. I luoghi delle ICT 2. l’arrivo del computer ha creato una certa tensione tra marito e moglie, rispetto al possibile disordine arrecato dal computer, dai fili e dai vari device al computer connessi (stampante e modem). In questo caso, la scelta dei luoghi dove utilizzare, posizionare e riporre gli strumenti si dimostrata spesso non semplice. “Quando lo uso lo metto sulla scrivania in cucina, altrimenti se non lo uso ho fatto spazio in un armadio che è diventata come una postazione, con la stampante, i modem, i fogli, così chiudo e non si vede e mia moglie non rompe” (M, 70, GC)
  • 33. Le modalità d’utilizzo Time saving: •Ci sono soggetti che hanno un uso fortemente orientato al compimento di una azione (il fare qualcosa di preciso, l’orientamento a portare a compimento un task: informarsi, consultare, ricercare, l’acquistare, etc). •Sono queste azione legate essenzialmente alla comodità di risparmiare tempo, nei confronti di medesime azioni che avrebbero comportato maggiori fatiche e complicazioni (es: l’home banking, i biglietti ferroviari, le utenze, etc).  Internet diventa uno strumento utile per risparmiare fatiche e tempo. Tali sessioni di navigazione, spesso brevi, non si collocano in un momento preciso della giornata: l’uso del computer e la connessione a Internet avvengono in maniera non programmata, quando una specifica esigenza lo richiede.
  • 34. Le modalità d’utilizzo Time spending: •Dall’altra parte ci sono invece soggetti che hanno un uso del computer e di Internet più orientato al “time spending”: ci si connette a orari spesso precisi (la mattina appena alzati, dopo pranzo, prima di cena, prima di andare a letto, etc) ma prevalentemente per “passare il tempo”, senza uno scopo preciso. •Per alcuni soggetti, le attività di time spending sono così centrali nelle sessioni di navigazione, da trasformare la natura di alcune azioni e funzionalità del computer e di Internet: ho 5-6 indirizzi di posta. Perché? Perché per curiosità li ho fatti con tutti i siti: Yahoo, Virgilio, Gmail, Msn…ci passo il tempo, ne ho aperti un po’, poi ci metto le informazioni, a volte mi mando le email da un indirizzo all’altro se no me le disattivano…io non mando tante email in giro e non ne ricevo tante (M, 72, GC) Mi piace essere ordinato, per esempio io ho i volantini delle attività del circolino, li prendo, li scansione, ne faccio delle cartelle e li salvo, ci passo il tempo (F, 72, PC)
  • 35. Le modalità d’utilizzo • I nostri soggetti intervistati hanno in prevalenza un uso ibrido, che somma entrambe le tendenze: a una base di utilizzo time spending, si inseriscono ulteriori momenti di sessioni di navigazioni più focalizzate. • La somma di questi due comportamenti ha come conseguenza un uso, in termini di tempo, molto intenso da parte dei nostri respondent. Appena mi sveglio accendo il pc, poi pranzo, poi ci ritorno, poi pennichella, poi alla sera prima di cena e prima di addormentarmi…6-7 ore al pc al giorno ci starò (M, 72, GC) • L’uso prolungato ed eccessivo di Internet viene in alcuni casi tematizzato come un problema sia rispetto alla propria vita familiare, sia rispetto alle precedenti routine: Mio marito non è contentissimo che passo sempre così tante ore al computer, forse è vero, ma sempre meglio che stare davanti al televisore come fa lui…però magari quando sei alla tv commenti insieme, su Internet ti fai di più i fatti tuoi, stai più in silenzio (F, 72, PC) qui il tempo passa velocissimo, non te ne accorgi neanche, magari c’è il sole, potresti fare 2 ore in bicicletta e invece le passi su YouTube (M, 69, GC)
  • 36. La dimensione relazionale • Manutenzione della propria rete familiare ed intima, estesa geograficamente: Ho un mio amico del Paese che sta a Roma e ci mandiamo gli articoli, le notizie, anche cose sul Molise. Poi d’estate ci vediamo (M, 73, GC) • Funzione fatica: ogni mattina ho questa routine, accendo il computer, aspetto che si facciano le 9 quando mia figlia inizia a lavorare, vado su Gmail e uso la chat per chiacchierare una mezzoretta con lei (F, 69, GC) • Non intima: io le cose via e-mail importanti non le dico, sarò all’antica, ma io devo parlare, magari solo al telefono, ma devo parlare con la gente se devo chiarire o dire cose importanti (F, 72, PC)
  • 37. La dimensione relazionale • L’opportunità offerta dai social network nell’estendere la rete sociale non viene considerata positiva o utile: Diciamo che conoscere gente nuova non mi attrae molto…arrivati alla mia età non è che hai bisogno di quello, magari hai bisogno di sentire più spesso la gente che conosci già (F, 67, PC) • Eccezione fanno i soggetti che vedono in Facebook uno strumento per conoscere persone nuove legata a passioni particolari, hobby, associazionismo e volontariato: [Facebook] l’abbiamo aperto con mio marito per il liscio, insieme, così abbiamo gli aggiornamenti sulle scuole, chiediamo l’amicizia agli amici di corso e agli istruttori (F, 67, PC) • Un considerevole numero di anziani intervistati rifiuti l’idea di utilizzare Facebook come strumento per recuperare vecchie amicizie andate perse nel corso degli anni: l’idea di andare a chiedere l’amicizia a persone che non ci vediamo da 30 anni, francamente non mi attira, le persone con cui sono rimasto in contatto sono quelle con cui valeva la pena farlo, le altre…sono ormai andate (F, 67, PC)
  • 38. La dimensione familiare • Apertura (extra)domestica relazionale (con i figli) vs l’isolamento domestico (con i coniugi) Saremmo su due mondi completamente diversi…così sono più unita “Mamma, ti mando le foto su Facebook, ti faccio un whatzapp, ti scrivo via chat, etc…” almeno so di cosa parla (F, 67, PC) Io l’ho percepito come un problema a un certo punto, infatti ho iniziato a dire “ok, va bene, però la sera no, si sta insieme”, perché spesso passavo notti su Wikipedia (M, 73, GC) Da quando ho Internet parlo meno con mia moglie, magari sono lì al computer e mi faccio di più i fatti i miei, magari invece con la televisione due cose ce le dicevamo….è brutto ma è così (M, 66, GC) • L’isolamento è acuito dalla diffusa disparità di competenze informatiche tra i coniugi, i quali trovano in tale divario un (ulteriore) elemento di isolamento, dettato, in alcuni casi, anche da una sorta di orgoglio e competizione, e dalla cristalizzazione dei «ruoli»: Mio marito mi dice sempre: ma quante ore stai lì al computer? Ma lui non capisce, non le sa usare queste cose. Gli dico: “dai, impara!” Ma lui non ne vuole sapere, è così permaloso, secondo me è invidioso che io son capace e lui no, e ha paura di essere meno bravo di me (F, 72, PC)
  • 40. Una prima restituzione • Le biografie d’adozione sono fondamentali per comprende i differenti approcci al mondo delle ICT • Le ICT hanno un impatto considerevole nella strutturazione del tempo libero degli anziani • Le ICT possono essere sia elemento di «apertura» relazionale sia di «chiusura» domestica • Le ICT come strumenti percepiti in maniera ambivalente: favoriscono l’invecchiamento attivo, offrono nuove occasioni di ritiro prima magari mi capitava di uscire, andare a prendere il giornale, fermarmi al bar, prendere un caffè…adesso alla mattina accendo, leggo le notizie sui siti…ecco un po’ quella cosa lì era bella e non la faccio più tanto…è una questione di pigrizia (M, 70, GC)
  • 41. Ulteriori elementi di approfondimento • Le tipologie di contenuti fruiti • La questione delle differenze di genere • La differenze tra piccola città/grande città • L’uso del Pc e di Internet come simulazione di «una nuova attività impiegatizia» (in termini di tempo e luoghi) • Internet e partecipazione (associativa e politica) • Il tema di Internet come strumento per la ricerca delle «origini» (geografiche, culturali, storiche ma non relazionali) • L’Internet addiction • Internet e informazione sulla salute
  • 42. "Non mi ritiro": l’allungamento della vita, una sfida per le generazioni, un'opportunità per la società. Università Cattolica del Sacro Cuore - 16 Luglio 2014

Notes de l'éditeur

  1. Intervento che fin dal titolo vuol fare da ponte tra quello di Pier Cesare Rivoltella –che ha ricordato come è stato impostato il problema educativo posto dai media alla famiglia- e quelli di Camillo Regalia e Leslie Haddon che riporteranno i risultati di due importanti ricerche (Family TAG e EU Kids Online) Lo farò appoggiandomi anche ad alcuni contributi presenti nel volume che viene presentato oggi, in particolare a quello di Pier Cesare e quello di Alberto Marinelli per arrivare a ragionare sul concetto di Famiglie in rete / connesse : networked families
  2. Intervento che fin dal titolo vuol fare da ponte tra quello di Pier Cesare Rivoltella –che ha ricordato come è stato impostato il problema educativo posto dai media alla famiglia- e quelli di Camillo Regalia e Leslie Haddon che riporteranno i risultati di due importanti ricerche (Family TAG e EU Kids Online) Lo farò appoggiandomi anche ad alcuni contributi presenti nel volume che viene presentato oggi, in particolare a quello di Pier Cesare e quello di Alberto Marinelli per arrivare a ragionare sul concetto di Famiglie in rete / connesse : networked families