Dotazioni e usi delle ICT nei giovani anziani italiani - Workshop interno ricerca ricerca intitolata "Non mi ritiro” - Università Cattolica del Sacro Cuore. La ricerca ha una durata prevista di due anni e indaga le opportunità offerte dall'allungamento dell'età matura secondo una prospettiva di active ageing . Si articola in una survey e in diverse indagini condotte con metodi etnografici e qualitativi.
3. La ricerca
• La ricerca intitolata "Non mi ritiro” ha una durata prevista di due
anni e indaga le opportunità offerte dall'allungamento dell'età
matura secondo una prospettiva di active ageing . Si articola in
una survey e in diverse indagini condotte con metodi etnografici
e qualitativi.
• La survey è stata condotta a mezzo questionario face-to-face
individuale somministrato (tra il dicembre 2013 e il gennaio del
2014) a un campione nazionale statisticamente rappresentativo
di 900 anziani italiani di età compresa tra i 65 e i 74 anni
(campionamento random, proporzionale, stratificato per regione
e dimensione del Comune di residenza, realizzato a due stadi).
5. L’uso dei media digitali
• Per quanto concerne l’uso dei media da parte dei giovani anziani
il questionario indagava:
o le dotazioni tecnologiche (numerosità delle ICT presenti nel nucleo
domestico e possesso di device digitali personali – smartphone, tablet, e-book)
o la dimensione temporale dell’uso di Pc e Internet (anno d’inizio,
frequenza d’uso, momenti della giornata preferiti per l’uso)
o le modalità d’uso di Pc e Internet (luogo d’uso e d’accesso a Internet,
scelta delle piattaforme, sessioni collettive con altri utenti)
o le tipologie di attività (attività svolte con il pc e in Internet)
o le modalità di apprendimento (dove e con chi si è imparato a usare PC,
Internet e i servizi on-line)
o le motivazioni all’uso di Internet (cambiamenti percepiti nella propria
vita grazie all’uso di Internet; paure, ansie, entusiasmi nell’uso di Pc e
Internet)
o l’uso e l’atteggiamento nei confronti delle tecnologie della salute
6. Dotazione e uso
Fasce di età Totale Sesso
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale
Computer
portatile o
netbook
Sì e usa Conteggio 114 43 157 94 64 158
% 24,0% 10,2% 17,5% 22,6% 13,3% 17,6%
Sì, ma no
usa
Conteggio 19 10 29 19 10 29
% 4,0% 2,4% 3,2% 4,6% 2,1% 3,2%
No, ma
usa
altrove
Conteggio 3 2 5 4 1 5
% ,6% ,5% ,6% 1,0% ,2% ,6%
Non c'è,
non usa,
NP
Conteggio 339 367 706 299 406 705
% 71,4% 87,0% 78,7% 71,9% 84,4% 78,6%
Totale Conteggio 475 422 897 416 481 897
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
7. Dotazione e uso
Fasce di età
Totale
Sesso intervistato
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale
Computer
fisso
Sì e usa Conteggio 96 54 150 96 54 150
% 20,3% 12,8% 16,7% 23,1% 11,3% 16,7%
Sì, ma no
usa
Conteggio 10 7 17 6 10 16
% 2,1% 1,7% 1,9% 1,4% 2,1% 1,8%
No, ma
usa
altrove
Conteggio 8 5 13 9 5 14
% 1,7% 1,2% 1,5% 2,2% 1,0% 1,6%
Non c'è,
non usa,
NP
Conteggio 359 357 716 305 411 716
% 75,9% 84,4% 79,9% 73,3% 85,6% 79,9%
Totale Conteggio 473 423 896 416 480 896
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
8. Dotazione e uso
Fasce di età
Totale
Sesso intervistato
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale
iPad o
altro tablet
Sì e usa Conteggio 28 15 43 25 18 43
% 6,0% 3,6% 4,8% 6,0% 3,8% 4,8%
Sì, ma no
usa
Conteggio 11 4 15 10 6 16
% 2,3% ,9% 1,7% 2,4% 1,3% 1,8%
No, ma
usa
altrove
Conteggio 5 1 6 4 2 6
% 1,1% ,2% ,7% 1,0% ,4% ,7%
Non c'è,
non usa,
NP
Conteggio 426 402 828 376 452 828
% 90,6% 95,3% 92,8% 90,6% 94,6% 92,7%
Totale Conteggio 470 422 892 415 478 893
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
9. Frequenza d’uso: Internet
Fasce di età
Totale
Sesso intervistato
65-69 anni 70-74 anni Maschio Femmina Totale
Frequenza
Uso
internet
Qualche
volta
l'anno
Conteggio
2 3 5 3 3 6
% 1,3% 4,1% 2,2% 2,1% 3,4% 2,6%
Almeno
una v.al
mese
Conteggio
8 9 17 7 10 17
% 5,1% 12,2% 7,4% 4,9% 11,2% 7,4%
Almeno
una v.la
settimana
Conteggio
28 15 43 26 17 43
%
17,9% 20,3% 18,7% 18,3% 19,1% 18,6%
Quasi tutti
i giorni
Conteggio
118 47 165 106 59 165
% 75,6% 63,5% 71,7% 74,6% 66,3% 71,4%
Totale Conteggio
156 74 230 142 89 231
% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
14. Obiettivi
La ricerca ha approfondito il tema dell’invecchiamento della
popolazione e il ruolo che i media e le tecnologie della
comunicazione hanno:
• nella costruzione di un ambiente accogliente e profittevole
• nella ri/costruzione e mantenimento delle relazioni sociali
• nell’essere risorse che possono favorire un migliore invecchiamento
– Analizzare le pratiche mediali degli anziani, con un focus sui media
digitali (Sourbati, 2009)
– Approfondire il tema degli scambi intergenerazionale/interfamiliari nei
processi di apprendimento e uso delle ICT (Aroldi, Colombo, 2013;
Thomas, Mandy, 2009)
– Indagare le potenzialità offerte agli anziani dalle ICT per la gestione
della salute (Heart, T. e E. Kalderon, 2011)
15. Metodologia e campione
Interviste, non strutturate e in profondità, svolte all’interno dei nuclei abitativi.
20 giovani anziani:
•Distribuiti per fasce d’età:
– 65-69 12 soggetti
– 70-74 8 soggetti
•Distribuiti tra
– uomini 12 soggetti
– donne 8 soggetti
•Residenti in Lombardia e distribuiti tra:
– Capoluogo di Provincia o Regione 12 soggetti
– Altro comune 8 soggetti
16. Metodologia e campione
•Almeno 5 soggetti vivono in nucleo domestico con altri parenti più giovani (ad
esclusione del coniuge)
•Rispetto all’utilizzo delle ICT:
– tutti possiedono almeno un computer
– tutti si connettono abitualmente a Internet (almeno 3 volte a settimana)
18. Una prima restituzione
• Le pratiche e le routine fruitive nel tempo (libero) quotidiano
• Le biografie d’appropriazione delle ICT
• ICT e distribuzione degli spazi domestici
• Le modalità di utilizzo
• La dimensione relazionale
• La dimensione domestica
19. Le pratiche e le routine fruitive nel
tempo (libero) quotidiano
• Il tempo non lavorativo «libero»
– gestione consolidata del tempo libero impiegato per attività non
produttive
– essere più standardizzata
– meno eclettica
– più stabile
– meno problematizzata
– più time spending
20. Le pratiche e le routine fruitive nel
tempo (libero) quotidiano
• Il tempo non lavorativo «liberato»
– alcuni soggetti percepiscono più di altri la forte frattura tra il “prima” (“quando
si lavorava”) e il dopo (“ora che non si lavora più”).
– tali soggetti sentono l’urgenza di vivere tale età liberata in maniera utile,
significativa, creativa
il tempo libero è un tempo significativo per tutti gli anziani, ma lo è in particolare per i
giovani anziani che, in una fase di transito, lo considerano fortemente legato alla
realizzazione della propria “nuova” identità.
21. I consumi culturali
• L’erosione delle televisione a favore della navigazione in Internet, in
particolare la mattina e il pomeriggio:
Io la televisione non la vedo praticamente più, pochissimo, tanto le informazioni che voglio le trovo anche sul
computer e mi diverto anche di più tra giochi, cose curiose…e al limite se devo proprio vedere delle cose si
vedono anche sul computer, con la tv di Windows 8 (M, 72, GC)
Non mi metto certo lì a guarda le repliche di Tex, Rex, o le cose del pomeriggio le telenovelas, preferisco mettermi
al computer guardarmi le mie cose o leggermi un articolo, vedere delle belle foto (F, 72, PC)
• Residua centralità nel prime time della televisione:
– routine di visione consolidate, con programmi la cui abitudine alla visione si sedimenta
nel tempo,
– momento familiare considerato ancora, nonostante il passare degli anni, fondamentale.
No la sera no, si sta insieme, mio marito torna a casa, il computer si spegne e stiamo sul divano a vedere
insieme quello che c’è (F, 67, PC)
22. I consumi culturali
• L’abbandono del giornale quotidiano:
– In parte è una sostituzione dettata dal cambio di routine dovuto al pensionamento
proprio o del coniuge:
Lo prendevo tutti i giorni prima di andare al lavoro…adesso che posso uscire più tardi perché sono pensionato,
non vado certo apposta fuori a comprarlo…le cose importanti me le guardo su Internet (M, 65, GC)
– C’è la percezione di un costo eccessivo:
Ormai tra una cosa e l’altra il giornale costa 2 euro, sono almeno 10 euro alla settimana. Sono soldi che
risparmio volentieri con Internet, che tanto è esattamente la stessa cosa (M, 73, GC)
• La resistenza dei periodici:
– è ancora pratica comune acquistare, prestare, farsi prestare riviste generaliste o di
settore, da sfogliare nei momenti di relax durante la giornata
23. I consumi culturali
• La lettura dei libri:
– Pratica diffusa e trasversale, che affonda le radici nel passato e che continua e si espande,
grazie alla disponibilità di tempo libero.
– Per alcuni dei nostri respondent la passione della lettura si è aggiornata con l’acquisto di
eBook.
Io sono un grande lettore, lo sono sempre stato, leggerò 6 libri al mese, di tutto, sono abbonato sia alla
biblioteca qui a Milano sia a quella della montagna e adesso ho anche Paperwhite di Amazon (M, 71,
GC)
24. Le forme di appropriazione dei media
digitali
• Tre profili:
1) gli anziani che possedevano già ICT a partire dagli anni ’90, che hanno utilizzato
le ICT a partire dalla propria precedente esperienza lavorativa e hanno continuato
a utilizzarle anche al termine del periodo di attività.
2) gli anziani che non hanno mai posseduto ICT e hanno iniziato a utilizzarle solo in
tarda età, nell’ambito di attività extralavorative e di leisure.
3) gli anziani che pur non avendo mai utilizzato le ICT, sin da tempi remoti hanno
avuto in casa i computer e i laptop dei figli (o del coniuge), ma si sono approcciati
al mondo delle ICT solo in tempi recenti.
25. Le forme di appropriazione dei media
digitali
1) Gli anziani digitali di lungo corso:
– Video scrittura, inserimento dati, pacchetto office, programmi di contabilità, gestione
ordini
– Decisione di dotarsi anche a casa degli strumenti informatici che hanno (in parte)
imparato a usare al lavoro.
– I personal computer come strumenti a disposizione di tutta la famiglia e utilizzati sia dai
genitori sia dagli eventuali figli.
– In questa fase iniziale, sono spesso i genitori ad aver insegnato ai figli i primi rudimenti
informatici e i primi approcci a Internet (per la scuola).
– Il computer viene destinato alle camere dei figli, anche se l’accesso è condiviso e familiare
(ma da negoziare comunque con i figli, che progressivamente ne diventano proprietari
principali).
L’improvvisa disponibilità di tempo e la fuoriuscita dei figli dal nucleo domestico (che
liberano camera e postazione informatica), cambiano completamente l’approccio al
computer, che diventa fortemente time spending, di intrattenimento, di leisure.
26. Le forme di appropriazione dei media
digitali
2) I «nuovi» anziani digitali in un «nuova» casa digitale:
– Sono casalinghe, operai, lavoratori che si sono pensionati alla fine degli anni ‘80 e in
generale ex lavoratori che non hanno avuto la necessità di utilizzare il computer durante
la propria attività.
– Sono senza figli, o con figli non digitali (poco alfabetizzati), che non hanno avuto
necessità nel passato o avuto la possibilità di possedere un computer.
– Sono soggetti che hanno comprato (o gli è stato regalato) un computer solo in tempi
recenti per generiche curiosità, a una generale esigenza di “stare al passo con i tempi”
– L’arrivo del computer modifica anche lo spazio domestico: è necessario infatti ripensare
agli spazi per trovare posto al nuovo «elettrodomestico».
Molti di questi soggetti sono ancora in una fase esplorativa, in alcuni casi hanno alcune
difficoltà nella gestione delle risorse informatiche, anche perché, sono sostanzialmente
autodidatti. Hanno poche possibilità di un supporto familiare costante e quotidiano,
compensato dalla frequenza di corsi e richieste d’aiuto extrafamiliari (amici, vicini di
casa, i figli degli amici, i centri d’assistenza, i negozi, etc…)
27. Le forme di appropriazione dei media
digitali
3) I nuovi anziani digitali in una “vecchia” casa digitale:
– Anziani che si sono approcciati al mondo delle ICT solo in tempi recenti pur possedendo
in casa computer e laptop per figli o del coniuge.
– Tale avvicinamento non avviene in assoluta autonomia, ma risente del contesto familiare:
questi anziani vengono aiutati dai figli (e in parte dall’altro coniuge) già digitalizzati ad
approcciare il mondo informatico.
– La rete familiare, i processi di insegnamento intergenerazionale, sono fondamentali per
utilizzare a pieno le potenzialità del digitale.
Tali anziani trovano nella propria rete familiare un forte incentivo all’avvicinamento al
mondo del computer e di Internet.
La radicata presenza di un computer in casa, l’incentivo offerto dall’aiuto dei propri figli,
la dotazione di computer di seconda mano e regalati dai figli, sono tutte motivazioni che
favoriscono l’entrata nel mondo digitale di tali soggetti.
28. I luoghi delle ICT
1) I nuclei domestici informatizzati da più tempo: si è sostanzialmente mantenuta la posizione
del computer nella stanza dei figli, trasformandola (più o meno radicalmente) in studio, dove
oltre al computer, è in alcuni casi presente un divano e un televisore.
“Era cameretta di
mio figlio, ci sono
ancora i suoi libri e
cd, e qui aveva il
suo computer (F, 74,
GC) ”.
29. I luoghi delle ICT
1) Questo luogo diventa una nuova stanza usata prevalentemente da un coniuge (solitamente
quello più digitalizzato, che ha maggiormente il controllo e la disponibiità del computer) e
non da entrambi indifferentemente. Si tratta quindi di una stanza che acuisce in alcune
famiglie l’isolamento e la separatezza (soprattutto pomeridiano, ma anche serale) dei
coniugi.
“E’ diventato il mio
studio, mi metto qui
tranquillo, nessuno
mi disturba, ho il
mio computer, la
mia stampante”.
(M, 69, GC) ”.
30. I luoghi delle ICT
2) Le famiglie e gli anziani che hanno invece introdotto solo recentemente il computer nel
proprio nucleo domestico (o vivono in un appartamento diverso da quello dove hanno
cresciuto i figli) o non dispongono di una stanza da destinare all’uso del pc, hanno riadattato lo
spazio della casa per fare posto al computer. Postazione fissa vs (medesima) postazione
temporanea
“Mi metto sul
tavolo della cucina,
lo tiro fuori dalla
borsa, il mouse ed è
pronto”
(M, 72, GC) ”.
31. I luoghi delle ICT
2) In alcuni casi, la predisposizione della postazione (portatile, mouse, stampante in alcuni casi) è
un consuetudine consolidata e non complicata, che si ripete ogni giorno, più volte al giorno, e
che rappresenta un vero e proprio “rito” per iniziare la navigazione
“Sparecchio, lascio
sotto l’altra tovaglia
così non si riga il
tavolo e ci metto il
computer”
(F, 72, PC)
32. I luoghi delle ICT
2. l’arrivo del computer ha creato una certa tensione tra marito e moglie, rispetto al possibile
disordine arrecato dal computer, dai fili e dai vari device al computer connessi (stampante e
modem). In questo caso, la scelta dei luoghi dove utilizzare, posizionare e riporre gli strumenti
si dimostrata spesso non semplice.
“Quando lo uso lo
metto sulla scrivania in
cucina, altrimenti se
non lo uso ho fatto
spazio in un armadio
che è diventata come
una postazione, con la
stampante, i modem, i
fogli, così chiudo e non
si vede e mia moglie
non rompe”
(M, 70, GC)
33. Le modalità d’utilizzo
Time saving:
•Ci sono soggetti che hanno un uso fortemente orientato al compimento di una azione
(il fare qualcosa di preciso, l’orientamento a portare a compimento un task: informarsi,
consultare, ricercare, l’acquistare, etc).
•Sono queste azione legate essenzialmente alla comodità di risparmiare tempo, nei
confronti di medesime azioni che avrebbero comportato maggiori fatiche e
complicazioni (es: l’home banking, i biglietti ferroviari, le utenze, etc).
Internet diventa uno strumento utile per risparmiare fatiche e tempo. Tali sessioni
di navigazione, spesso brevi, non si collocano in un momento preciso della giornata:
l’uso del computer e la connessione a Internet avvengono in maniera non
programmata, quando una specifica esigenza lo richiede.
34. Le modalità d’utilizzo
Time spending:
•Dall’altra parte ci sono invece soggetti che hanno un uso del computer e di Internet più
orientato al “time spending”: ci si connette a orari spesso precisi (la mattina appena
alzati, dopo pranzo, prima di cena, prima di andare a letto, etc) ma prevalentemente
per “passare il tempo”, senza uno scopo preciso.
•Per alcuni soggetti, le attività di time spending sono così centrali nelle sessioni di
navigazione, da trasformare la natura di alcune azioni e funzionalità del computer e di
Internet:
ho 5-6 indirizzi di posta. Perché? Perché per curiosità li ho fatti con tutti i siti: Yahoo, Virgilio, Gmail,
Msn…ci passo il tempo, ne ho aperti un po’, poi ci metto le informazioni, a volte mi mando le email
da un indirizzo all’altro se no me le disattivano…io non mando tante email in giro e non ne ricevo
tante (M, 72, GC)
Mi piace essere ordinato, per esempio io ho i volantini delle attività del circolino, li prendo, li
scansione, ne faccio delle cartelle e li salvo, ci passo il tempo (F, 72, PC)
35. Le modalità d’utilizzo
• I nostri soggetti intervistati hanno in prevalenza un uso ibrido, che somma entrambe le
tendenze: a una base di utilizzo time spending, si inseriscono ulteriori momenti di sessioni di
navigazioni più focalizzate.
• La somma di questi due comportamenti ha come conseguenza un uso, in termini di tempo,
molto intenso da parte dei nostri respondent.
Appena mi sveglio accendo il pc, poi pranzo, poi ci ritorno, poi pennichella, poi alla sera prima di
cena e prima di addormentarmi…6-7 ore al pc al giorno ci starò (M, 72, GC)
• L’uso prolungato ed eccessivo di Internet viene in alcuni casi tematizzato come un problema
sia rispetto alla propria vita familiare, sia rispetto alle precedenti routine:
Mio marito non è contentissimo che passo sempre così tante ore al computer, forse è vero, ma
sempre meglio che stare davanti al televisore come fa lui…però magari quando sei alla tv
commenti insieme, su Internet ti fai di più i fatti tuoi, stai più in silenzio (F, 72, PC)
qui il tempo passa velocissimo, non te ne accorgi neanche, magari c’è il sole, potresti fare 2 ore in
bicicletta e invece le passi su YouTube (M, 69, GC)
36. La dimensione relazionale
• Manutenzione della propria rete familiare ed intima, estesa geograficamente:
Ho un mio amico del Paese che sta a Roma e ci mandiamo gli articoli, le notizie, anche
cose sul Molise. Poi d’estate ci vediamo (M, 73, GC)
• Funzione fatica:
ogni mattina ho questa routine, accendo il computer, aspetto che si facciano le 9 quando mia
figlia inizia a lavorare, vado su Gmail e uso la chat per chiacchierare una mezzoretta con lei (F,
69, GC)
• Non intima:
io le cose via e-mail importanti non le dico, sarò all’antica, ma io devo parlare, magari solo al
telefono, ma devo parlare con la gente se devo chiarire o dire cose importanti
(F, 72, PC)
37. La dimensione relazionale
• L’opportunità offerta dai social network nell’estendere la rete sociale non viene considerata
positiva o utile:
Diciamo che conoscere gente nuova non mi attrae molto…arrivati alla mia età non è che hai
bisogno di quello, magari hai bisogno di sentire più spesso la gente che conosci già
(F, 67, PC)
• Eccezione fanno i soggetti che vedono in Facebook uno strumento per conoscere persone
nuove legata a passioni particolari, hobby, associazionismo e volontariato:
[Facebook] l’abbiamo aperto con mio marito per il liscio, insieme, così abbiamo gli
aggiornamenti sulle scuole, chiediamo l’amicizia agli amici di corso e agli istruttori (F, 67, PC)
• Un considerevole numero di anziani intervistati rifiuti l’idea di utilizzare Facebook come
strumento per recuperare vecchie amicizie andate perse nel corso degli anni:
l’idea di andare a chiedere l’amicizia a persone che non ci vediamo da 30 anni, francamente non mi
attira, le persone con cui sono rimasto in contatto sono quelle con cui valeva la pena farlo, le
altre…sono ormai andate (F, 67, PC)
38. La dimensione familiare
• Apertura (extra)domestica relazionale (con i figli) vs l’isolamento domestico (con i
coniugi)
Saremmo su due mondi completamente diversi…così sono più unita “Mamma, ti mando le foto su
Facebook, ti faccio un whatzapp, ti scrivo via chat, etc…” almeno so di cosa parla (F, 67, PC)
Io l’ho percepito come un problema a un certo punto, infatti ho iniziato a dire “ok, va bene, però la
sera no, si sta insieme”, perché spesso passavo notti su Wikipedia (M, 73, GC)
Da quando ho Internet parlo meno con mia moglie, magari sono lì al computer e mi faccio di più i
fatti i miei, magari invece con la televisione due cose ce le dicevamo….è brutto ma è così (M,
66, GC)
• L’isolamento è acuito dalla diffusa disparità di competenze informatiche tra i
coniugi, i quali trovano in tale divario un (ulteriore) elemento di isolamento, dettato,
in alcuni casi, anche da una sorta di orgoglio e competizione, e dalla cristalizzazione
dei «ruoli»:
Mio marito mi dice sempre: ma quante ore stai lì al computer? Ma lui non capisce, non le sa usare
queste cose. Gli dico: “dai, impara!” Ma lui non ne vuole sapere, è così permaloso, secondo me
è invidioso che io son capace e lui no, e ha paura di essere meno bravo di me (F, 72, PC)
40. Una prima restituzione
• Le biografie d’adozione sono fondamentali per comprende i
differenti approcci al mondo delle ICT
• Le ICT hanno un impatto considerevole nella strutturazione del
tempo libero degli anziani
• Le ICT possono essere sia elemento di «apertura» relazionale
sia di «chiusura» domestica
• Le ICT come strumenti percepiti in maniera ambivalente:
favoriscono l’invecchiamento attivo, offrono nuove occasioni di
ritiro
prima magari mi capitava di uscire, andare a prendere il giornale, fermarmi al bar, prendere un
caffè…adesso alla mattina accendo, leggo le notizie sui siti…ecco un po’ quella cosa lì era bella
e non la faccio più tanto…è una questione di pigrizia (M, 70, GC)
41. Ulteriori elementi di
approfondimento
• Le tipologie di contenuti fruiti
• La questione delle differenze di genere
• La differenze tra piccola città/grande città
• L’uso del Pc e di Internet come simulazione di «una nuova
attività impiegatizia» (in termini di tempo e luoghi)
• Internet e partecipazione (associativa e politica)
• Il tema di Internet come strumento per la ricerca delle
«origini» (geografiche, culturali, storiche ma non relazionali)
• L’Internet addiction
• Internet e informazione sulla salute
42. "Non mi ritiro":
l’allungamento della vita, una sfida per
le generazioni, un'opportunità per la società.
Università Cattolica del Sacro Cuore - 16 Luglio 2014
Notes de l'éditeur
Intervento che fin dal titolo vuol fare da ponte tra quello di Pier Cesare Rivoltella –che ha ricordato come è stato impostato il problema educativo posto dai media alla famiglia- e quelli di Camillo Regalia e Leslie Haddon che riporteranno i risultati di due importanti ricerche (Family TAG e EU Kids Online)
Lo farò appoggiandomi anche ad alcuni contributi presenti nel volume che viene presentato oggi, in particolare a quello di Pier Cesare e quello di Alberto Marinelli per arrivare a ragionare sul concetto di Famiglie in rete / connesse : networked families
Intervento che fin dal titolo vuol fare da ponte tra quello di Pier Cesare Rivoltella –che ha ricordato come è stato impostato il problema educativo posto dai media alla famiglia- e quelli di Camillo Regalia e Leslie Haddon che riporteranno i risultati di due importanti ricerche (Family TAG e EU Kids Online)
Lo farò appoggiandomi anche ad alcuni contributi presenti nel volume che viene presentato oggi, in particolare a quello di Pier Cesare e quello di Alberto Marinelli per arrivare a ragionare sul concetto di Famiglie in rete / connesse : networked families