2. Una terza rivoluzione industriale?
Long waves or cycles Key features of dominant infrastructure
Approx. Kondratieff waves Science technology Transport Energy Universal and
timing education and training communication systems cheap key factors
1780s-1840s Industrial revolution: Apprenticeship, learning by Canals, carriage Water power Cotton
factory production for textiles doing, scientific societies roads
1840s-1890s Age of steam power and railways Professional mechanical and Railways (iron), Steam power Coal, iron
civil engineers, institutes of telegraph
technology, mass primary
education
1890s-1940s Age of electricity and steel Industrial R&D labs, chemicals Railways (steel), Electricity Steel
and electrical, national telephone
laboratories
1940s-1990s Age of mass production (Fordism) Large-scale industrial and Motor highways, Oil
of automobiles and synthetic government R&D, mass higher radio and TV, Oil, plastics
materials education airlines
1990s- Age of microelectronics and Data networks, R&D global Information Gas/oil Microelectronics
computer networks networks, lifetime education highways, digital
and training networks
3. Digital economy
“ Digital economy represents the pervasive use of IT
(hardware, software, applications and telecommunications)
in all aspects of the economy, including internal operations
of organizations, transactions between organisations and
transactions between organisations and individuals
(consumers, citizens, etc.) “
Come disse Negroponte: “An economy that processes bits
instead of atoms”
4. Digital economy: definizioni
• L’economia digitale può essere definita da 3
caratteristiche principali:
– E’ globale
– Favorisce beni immateriali
– È intensamente interconnessa
• Questi 3 attributi producono una trasformazione
straordinaria della società e del mercato
5. New vs. Old economy
Old Economy New Economy
• Valore dalla scarsità • Il valore dall’abbondanza
• Il valore di ogni singolo
• Quando i beni abbondano il loro bene/servizio cresce quante più
persone lo usano/adottano
valore diminuisce
• La possibilità di innovare è
strettamente correlata all’apertura
del sistema e alle connessioni che
genera (network economy)
6. Impatti economia digitale
L’economia digitale ha rivoluzionato il mercato. Ha creato nuovi settori di
business e fatto morire altri. Per esempio, pensate a come siano nate nuove
aziende per
- Accessoristica PC
- Stampanti e scanner portatili e economici
- Tablet
- Dispositivi rete
- Devices portatili
Che hanno completamente sostituito
- Tipografie
- Copisterie
- Produttori di agende/cartoleria
E questi sono i cambiamenti più evidenti: non necessariamente quelli di
maggiore impatto
7. Non solo IT
Infatti, l’accelerazione della “rivoluzione” Digitale – in termini di
economicità, velocità e facilità dell’IT, ha fatto si che le applicazioni
informatiche e telematiche diventassero ubique e centrali a ogni industria (e
anche a molte attività sociali!)
Non tutti i settori di mercato hanno raggiunto lo stesso grado di maturità, ma
l’economia digitale ha certamente un impatto su tutti.
8. Esempi
– Viaggi / Travel Oggi Expedia.com è la più grande agenzia di viaggi
del mondo, con profitti superiori ad American Express. La maggior
parted egli operatori tradizionali ha dovuto chiudere o riorganizzarsi
radicalmente, impossibilitata a competere con gli operatori di online
travel.
– Editoria/Spettacolo Il downloading e la condivisione di file ha
completamente trasformato l’industria discografica di tutto il mondo e
messo a dura prova anche quella cinematografica. Le nuove
tecnologie stanno modificando anche il settore televisivo
(personalizzazione del palinsesto, contaminazione TV – Social
media, globalizzazione).Per non parlare dell’editoria libraria…e della
stampa
– Banca retail l’utilizzo di Internet per fornire tutti i servizi ai
Clienti, modifica radicalmente sia il rapporto banca-cliente, sia la
struttura organizzativa delle banche
9. L’economia digitale ha innescato la
globalizzazione
L’economia digitale ha giocato un ruolo fondamentale nell’accelerazione dei
processi di globalizzazione.
Un radiografo in Indonesia può mandare adesso una referto raggi-x a un chirurgo in
Malaysia in tempo reale, online.
Un call center in Albania può smistare e raccogliere le telefonate di clienti di
un’azienda italiana, usando gli stessi sistemi informativi.
Inoltre, internet come base informativa e l’ecommerce rendono l’intero pianeta un
unico signolo mercato, dove merci e venditori possono competere in ogni paese
con gli stessi prodotti, senza problemi distributivi.
Il satellite e internet hanno reso possibile la trasmissione di contenuti e
informazione in tempo reale in ogni parte del globo, rendendo possibile che
cittadini di ogni paese vedano gli stessi eventi e consumino medesimi contenuti
simultaneamente
10. Introduzione
Il fattore web in Italia
I numeri
Espansione internazionale In Italia nel
superiore al 200% per le 2011, l’economia del web
aziende online ha rappresentato il 4%
del PIL (OCSE)
700.000:
i posti di lavoro in Italia
collegati al web Settori trainanti in Italia:
- Turismo
7,2 miliardi €:
la spesa in ICT da parte del - Informatica
settore pubblico
- Elettronica
70%: - Assicurazioni
la possibile riduzione dei
costi IT grazie al “cloud” - Abbigliamento
* fonti: il Sole 24 Ore , OCSE, Boston Consulting, MCKinsey
11. Conclusioni
Il web fa crescere
Le PMI Web-intensive crescono il doppio delle altre
x 2.1
13
6.2
Low web- High web-
intensity intensity
Crescita nominale PMI G-20 (%, ultimi 3 anni)
*fonte: McKinsey 2011
12. Conclusioni
L’Italia non usa abbastanza il web
* fonte: EU, Digital scoreboard 2011
** fonte: Autorità Antitrust, feb 2011
***fonte: Telecom Italia, giugno 2011
Quasi 4 milioni le aziende che non
I numeri usano il Web*
in italia
Oltre 20 milioni di utenti di
piattaforme social*
150 SIM card per 100 abitanti** e
oltre 20 milioni di possessori di
smartphone**
EU 27 ITALIA
PMI che vendono online*
13,40% 3,80%
Confronto
EU Fatturato imprese tramite
13,90% 5,40%
ecommerce *
13. Conclusioni
L’Italia nel mondo
* fonte: DAG 2011
14. Conclusioni
L’Italia nel mondo e in Europa
Su 142 stati, il Rapporto 2012 World Economic Forum colloca l’Italia
al 48 posto per “attrattività per l’Economia Digitale”.
Al vertice della classifica c’è la Svezia che precede Singapore e
Finlandia.
Anche prendendo in considerazione il solo raffronto europeo, l’Italia si
colloca al 26 posto, alle spalle di Croazia e Montenegro.
Boston Consulting Group, stima che – a fattori invariati - la crescita
prevista in Italia legata ad internet sarà più lenta che in altri paesi
europei: nel 2016 l’economia internet italiana varrà 61 miliardi di
euro, mentre in UK 262 miliardi.
* fonte: WEF Global Report 2012
15. Conclusioni
L’Italia in Europa
Italia Media UE27
Banda Larga 22,2% 27,7%
Velocità Banda 90% sotto i 10 Mbps 43,4% sotto i 10 Mbps
Banda larga mobile 10,2/100 abitanti 8,1/100 abitanti
Popolazione che usa internet 51% 68%
In Italia la connessione a Banda larga è al 22,2%, a fronte della media
Popolazione che non ha mai usato 38,6% 24,3%
internet
Abitazioni private connesse 61,6% 73,2
Uso servizi egovernment 22% 41%
E-commerce 15% 42%
Integrazione processi interni (Grandi 80,4% 73,6%
imprese)
Integrazione processi interni (PMI) 48,6% 39,4%
Competenze digitali acquisite nella 54,8% 71,4%
scuola dell’obbligo
* fonte: EU Digital Agenda Scoreboard 2012