La favola del debito giapponese detenuto dai giapponesi
1. LA FAVOLA DEL DEBITO GIAPPONESE DETENUTO DAI GIAPPONESI
Poni al tuo amico la seguente domanda:
“Se la causa principale dell’aumento dei tassi sui titoli di Stato italiani è l’elevato
debito pubblico, o meglio l’elevato rapporto Debito/PIL = 120% , come mai paesi
come il Giappone in cui il rapporto Debito /PIL > 200% possono godersi bassi
rendimenti sui titoli pubblici?”
Molto probabilmente lui ti risponderà con la FAVOLA :
“ Bhè…. Ma il debito pubblico giapponese è detenuto dai giapponesi stessi, quindi
non c’è tensione sui tassi”
A questo punto fai un favore al tuo amico e gli dici:
“Caro amico, dalla risposta che hai dato capisco che, nonostante la tua età, tu credi
ancora alle FAVOLE. Si, perché ti hanno raccontato una favola. Le cose non stanno
così, e non sono io a dirlo ma due economisti della University of Missouri - Kansas
City, che sono Yeva Nersisyan and L. Randall Wray, i quali affermano:
" Noi crediamo che sia più utile classificare il debito pubblico in base alla
valuta in cui è denominato, e in base al regime di cambio adottato. ... noi
crediamo che il "debito sovrano" emesso da un paese che abbia adottato
un tasso di cambio fluttuante, in valuta non convertibile (nessuna
promessa di convertire in oro o in una valuta estera a cui sia ancorato il
cambio), non corra il rischio di insolvenza. E questa la chiamiamo moneta
sovrana, emessa da un governo sovrano. Un governo sovrano serve il suo
debito – che sia detenuto da stranieri o all'interno del paese – e lo fa
esattamente in questo modo: accreditando i conti bancari. ... [È infatti]
irrilevante per le questioni di solvibilità e dei tassi di interesse se ci sono
acquirenti per i titoli di Stato e se le obbligazioni sono di proprietà di
cittadini nazionali o di stranieri "(Nersisyan e Wray 2010: 12-14)..
http://www.levyinstitute.org/pubs/wp_603.pdf