My colleague and I introduced this work based on a Bank of Japan' survey (June 2018) for the Japanese government debt and deficit management, analysing pros and cons of its policy choices.
It 's a project (written in Italian) for Economical Policy of the Master course in Finance and Insurance at University of Perugia.
2. Il debito piú alto al mondo
INTRODUZIONE
Il livello del debito del governo Giapponese è aumentato
senza precedenti negli ultimi anni: l'indice lordo del PIL ha
infatti raggiunto il 253.0% nell' ultimo trimestre del 2018. Nello
stesso periodo il debito/PIL dei paesi piú a rischio della UE:
Grecia, Italia è Portogallo hanno presentato percentuali
rispettivamente di 178.60%, 132.10% e 125.70%. Altri membri
della UE e degli USA hanno sofferto un rialzo del rapporto
debito/PIL.
Anche il Giappone ha puntato alla riduzione del suo deficit
primario, fino a raggiungere entro il 2020. Ma, con gli studi di
DOI (2011) sulla sostenibilità del deficit del budget Giapponese
e il lavoro di Arai e Ueda (2013), questo obiettivo è stato
abbandonato. Infatti, per raggiungere il consolidamento
fiscale, il Giappone sta adottando 2 vie:
• controllo del debito governativo
• consolidamento del budget del deficit
3. TaxiMotion | Project Carpool
La prima via:
POLITICA DEL DEBITO PUBBLICO
La formula spiega il metodo usato per gestire il
debito pubblico Z(t), uguale a Bt/Yt e z̃ è l’obiettivo di
Z(t) e ϕ>0, il coefficiente della regola di
aggiustamento.
Esso viene analizzato sia in un sistema dinamico che
stazionario: nel sistema dinamico si ipotizza una
condizione del mercato del lavoro in cui tutta la forza
lavoro è occupata e il PIL è dato dalla somma al
tempo t dei costi, investimenti privati e spesa
pubblica.
Nello stato stazionario, di contro, tutti i parametri
sono considerati uguali ai valori stazionari.
Z(t) = -ϕ[z(t)-z̃]
4. Confronto tra
VALORI STIMATI E OSSERVATI
Fissando tutti i valori dei parametri (Tabella 1), si
possono comparare i valori effettivi che ha avuto il
Giappone e quelli ipotizzati dalle varie formule
econometriche (Tabella 2) . Questi valori
combaciano.
5. Debito pubblico
nello stato
stazionario
I FATTORI STUDIATI
I grafici rappresentano l'andamento degli elementi
che compongono la domanda aggregata, dagli
investimenti fino ai cosumi ed il fattore lavoro e che
impatto hanno sul reddito data la formula descritta
dalla trattazione.
6. Poiché gli effetti di C(t)/K(t) sono sufficientemente
grandi, il fattore lavoro n(t) ritorna a percorrere una
direzione opposta; esso inizialmente scende per dopo
aumentare e raggiungere il nuovo livello di stato
stazionario.
Se il paramentro ϕ è grande, i tagli delle spese del
governo nel breve periodo diventano maggiori.
RELAZIONI TRA
CONSUMI E LAVORO
IMPIEGATO
7. TaxiMotion | Project CarpoolTaxiMotion | Project Carpool
I FATTORI STUDIATI
I grafici mostrano gli stessi elementi di prima, però
stavolta nell'ottica del deficit.
L'andamento è chiaramente diverso, data la diversità
della variabile dipendente
il Deficit nello
stato stazionario
La seconda via:
CONTENIMENTO DEL DEFICIT
La formula è analoga a quella usata per il debito
pubblico: qui l'oggetto di studio è il deficit d(t),
uguale a Dt/Yt e đ è l’obiettivo di d(t) con parametro
ϕ>0, il coefficiente della regola di aggiustamento.
d(t) = - ϕ[d(t)-đ]
8. Tassazione
IMPATTO DELL'AUMENTO DELLE
TASSE SUL DEBITO PUBBLICO
I dati cross section mostrano come varia il Welfare
state al variare del parametro ϕ della formula ed in
contemporanea delle tasse, che possono essere di 3
differenti nature:
- Tassazione sul capitale
- Tassazione sul lavoro
- Tassazione sui consumi
9. Tassazione
IMPATTO DELL'AUMENTO DELLE
TASSE SUL DEFICIT
I dati cross section mostrano come varia il Welfare
state al variare dello strumento di controllo del deficit
ed in contemporanea delle tasse, che anche nel caso
di disavanzo possono essere di 3 differenti nature:
- Tassazione sul capitale
- Tassazione sul lavoro
- Tassazione sui consumi
10. Riduzione dei
pagamenti
POLITICA DEL DEBITO PUBBLICO
Ridurre i pagamenti (e quindi le spese) di uno
stato può essere utile per contenere sia il
proprio debito che il deficit.
Qui si può notare l'impatto di una riduzione di
pagamenti che ha sugli elementi della
domanda aggregata e sul rapporto debito/PIL.
11. Riduzione dei
pagamenti
POLITICA DEL DEFICIT
Ridurre i pagamenti (e quindi le spese) di uno
stato può essere utile per contenere sia il
proprio debito che il deficit.
Qui si può notare l'impatto di una riduzione di
pagamenti (in termini di deficit) che ha sulgli
elementi della domanda aggregata e sul
rapporto debito/PIL.
12. PRO
È un'economia autarchica ed
autosufficiente, per cui lo strumento di
politica monetaria è più efficace.
MERCATO
CHIUSO Lo Yen Giapponese è una delle valute
più scambiate nel mercato valutario
Forex, insieme al dollaro americano
(USD), l'euro e la sterlina inglese (GBD).
MONETA STABILE
footer
13. Nel documento non viene afrontato il
problema di un'eventuale inflazione.
L'aumento dei prezzi, infatti, non viene
considerata nella stima dei modelli
visti, se non nella tassazione sui beni di
consumo.
INFLAZIONE
L'aspettativa di vita è alta (OMS) ma il
tasso di natalità è basso (ONU).
La forza lavoro diminuisce, perciò la
sola politica monetaria può non essere
efficace nel lungo periodo.
AUMENTO ETÀ MEDIA
La stima non viene fatta attraverso dati
storici, bensì con modelli econometrici.
Esiste, quindi, il rischio che ciò non
spieghi appieno eventuali stocasticità.
PREVISIONI TEORICHE
Una percentuale del debito nipponico
è estero (FMI), e se dovesse aumentare,
gli strumenti per il controllo del debito
pubblico e del deficit diverrebbero
meno efficaci.
DEBITO ESTERO
CONTRO
14. CONCLUSIONI
In questo report sono state analizzate le
strategie del Giappone, rispettivamente,
tra la gestione del deficit ed il
contenimento del debito.
Una delle chiavi del successo della
stabilità del debito nipponico è dovuto
alla presenza di una propria moneta
nazionale.