1. I migliori oratori danno l’impressione di improvvisare,
ma in realtà si preparano tutto.
John Fitzgerald Kennedy
Public
Speaking
Public
Speaking
2. Apprendere le tecniche base
più efficaci e definire
l’atteggiamento vincente per
comunicare con successo ad
una platea (reale o virtuale)
- Public Speaking - 2
6. È UN MESTIERE CHE
SI IMPARA SOLO
PRATICANDO
6- Public Speaking -
FARE LO
7. Non vuol dire parlare di cose scontate
o in maniera banale e artificiosa
è l’ARTE di PARLAR BENE,
di PERSUADERE
7- Public Speaking -
8. 8- Public Speaking -
La parola formatore deriva da FORMA
Per fare un buon intervento devi innanzi tutto
sapere qual è la “FORMA” che vorresti dare
alle persone a cui stai parlando
In altre parole:
Cosa vuoi che facciano dopo il tuo intervento?
Come vuoi che siano?
9. Comunicare vuol dire trasferire un
messaggio che metta le persone in
azione
Trasferire un’idea senza mettere le
persone in azione non vuol dire
comunicare ma soltanto parlare
Le persone spesso sanno già quello
che dovrebbero fare, serve creare la
scintilla che le metta in azione!
9- Public Speaking -
10. Una volta definito il messaggio da
comunicare, per trasferirlo alla platea
si applicano le stesse regole di una
normale comunicazione ovvero …
dobbiamo assicuraci di ottenere
COMPRENSIONE
10- Public Speaking -
11. Lo speaker efficace non parla
alla platea, ma ad ogni singola
persona
perciò se in sala ci sono 20
persone, lui ha 20 cicli di
comunicazione simultanei
11- Public Speaking -
12. dando per scontato che I DATI CHE
L’ORATORE TRASMETTE SIANO DI
VALORE, proviamo a chiederci
DA COSA DIPENDE IL SUO
SUCCESSO?
50% PERSONALITA’
50% ASPETTI TECNICI
12- Public Speaking -
13. Prepara e tieni un intervento su:
«una azione di successo da te
svolta nella tua attività»
L’intervento è rivolto alle persone
che hai in sala in questo
momento
13- Public Speaking -
16. Stabilisci l’orario di inizio considerando il tempo
necessario per l’accoglienza e per sistemarsi
Cerca di attenerti il più possibile agli orari
stabiliti; ma NON cominciare se la maggior
parte dei partecipanti ancora non è arrivata, ti
interromperebbero nel corso dell’incontro
Ricordati di fare un break ogni ora e 45 minuti
La durata del break può variare dai 10 min. ai
30 min. in base al numero di partecipanti
16- Public Speaking -
17. Prepara la sala disponendola nel modo più
adeguato all’intervento
Cerca di non mettere barriere tra te e la platea
e avere la possibilità di raggiungere tutti
Assicurati che tutti riescano a sentire e vedere
al meglio
Arriva in anticipo, accertati che tutto sia sotto
controllo, fai qualche prova, ambientati
17- Public Speaking -
18. Ogni intervento (motivazione team, webinar, video) include:
a) APERTURA
dove si comunica all’audience lo scopo allegra, su di tono (puoi fare
una battuta, raccontare o farti raccontare un aneddoto divertente)
b) PRESENTAZIONE
dove si analizzano i dati tecnici, i ragionamenti logici ed eventuali
procedure
c) CHIUSURA
dove si materializza il successo dell’intervento;
• il finale deve essere sempre in crescendo a livello di tono e le
persone devono andarsene via più cariche di come sono
arrivate;
• nel finale devi essere molto convinto e cercare di evidenziare il
senso di missione sociale in quello che le persone dovranno
andare a fare;
• nel finale non si fa comunicazione a due sensi
18- Public Speaking -
19. Prima di comunicare occorre che
tu abbia chiaro il messaggio che
vuoi trasferire
“Cosa vuoi che le persone
facciano dopo il tuo intervento?”
19- Public Speaking -
20. L’intervento può trattare tanti argomenti
diversi, ma ricorda che le persone ricordano
al massimo 1-2 messaggi
Individua le cose veramente importanti e
ripetile spesso durante l’intervento
Una volta chiaro il messaggio da trasferire,
puoi preparare strumenti e argomentazioni
che userai per portare la platea dove vuoi tu
20- Public Speaking -
21. A. Apertura (alta di tono):
Domande per coinvolgere e aprire la sala
Scopo dell’intervento (xché è interessante)
B. Presentazione (dati, procedure, logiche, schemi):
Domanda di introduzione
1° DATO Dati
Sintesi
Domanda di introduzione
2° DATO Dati
…… Sintesi
C. Chiusura (con pathos o senso di missione sociale
e invito all’azione, ciò che bisogna fare)
21
22. Preparati una scaletta!!! .. e studiala
Se solo fai questo, avrai un buon
successo come oratore
Per preparare una buona scaletta,
devi cercare di conoscere il più
possibile circa i partecipanti
22- Public Speaking -
23. Includi nella scaletta le domande da fare alla sala
Non limitarti alla teoria, includi se puoi anche
esercizi (se chiedi alla sala di farli, accertati che li
facciano, altrimenti perdi presenza)
Esercita bene la parte iniziale e la parte finale
perché fanno la differenza nell’intervento
Scriviti i punti focali del discorso in GRANDE così
che tu possa vederli anche a distanza
Cerca di non lasciare nulla al caso
23- Public Speaking -
24. Fondamentale è la scelta dei mezzi da
utilizzare per veicolare al meglio il messaggio:
- Social : tempestivi / larga diffusione
- Video: riflessione / apprendimento
- Presentazione: condivisione / formazione
24- Public Speaking -
25. Lavagna a fogli mobili: assicurati
che il pennarello scriva e scrivi in
modo leggibile (grande e chiaro)
Blocchi per appunti: se ritieni che le
persone debbano prendere appunti o
servano fogli per svolgere esercizi
25- Public Speaking -
26. Se hai deciso di usare una presentazione
tieni presente i seguenti consigli:
• Scrivi in grande sulle slide pochi appunti
Per consentire a tutti di leggere tutto
• Scopri uno alla volta i concetti che vuoi
passare e non tutta la slide
altrimenti mentre tu parli di una cosa le persone
leggono il resto e si distraggono
• Usa quanto più puoi immagini, foto, filmati
rimangono più a lungo e fissano il concetto
• Stampa la presentazione per l’intervento
e gli appunti per avere una linea guida
26- Public Speaking -
27. IL PRINCIPALE MOTIVO PER CUI
FALLISCONO LE RIUNIONI AZIENDALI E’
L’IMPREPARAZIONE
QUESTO E’ DOVUTO AL FATTO CHE I
COLLABORATORI NON SONO CONSIDERATI
COME DEI CLIENTI INTERNI
27- Public Speaking -
28. Quanto detto per gli interventi ad un
pubblico esterno vale a maggior ragione per
gli incontri aziendali:
- MIX PERSUASIVO
- SCALETTA
- PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
28- Public Speaking -
29. IL FATTO CHE LE PERSONE CI CONOSCANO
NON RENDE PIU’ SEMPLICE LA
COMUNICAZIONE MA AL CONTRARIO PIU’
DIFFICILE PERCIO’ OCCORRE PREPARARSI
ANCORA MEGLIO
29- Public Speaking -
30. SE DEVI PARLARE DI PROBLEMI O COSE CHE
NON VANNO CURA MOLTO L’APERTURA E LA
CHIUSURA POICHE’ SARANNO SULLA
DIFENSIVA E DOVRAI ESSERE ABILE AD
APRIRLI ALL’INIZIO E ATTIVARLI NEL FINALE
30- Public Speaking -
31. RISPETTA E FAI RISPETTARE ORARIO DI
INIZIO E TEMPI. I TUOI COLLABORATORI
OLTRE AD ESSERE PIU’ ESIGENTI DEGLI
ALTRI ASSORBONO I TUOI COMPORTAMENTI
31- Public Speaking -
32. In primo luogo lo speaker si deve
sentire responsabile per ciò che
accade all’interno della platea e
per come sono le persone
interesse, stato d’animo,
partecipazione dipendono
esclusivamente dallo speaker
32- Public Speaking -
33. VERIFICA CONTESTUALE INFORMALE
Per capire se e come il tuo messaggio viene recepito guarda le
persone negli occhi
RIDONDANZA FUNZIONALE
Ripeti più volte i concetti: per ricordarsi di un messaggio a distanza
di un mese, questo deve essere ripetuto almeno 14 volte nel corso
di una giornata di formazione
GESTIONE DELLE DOMANDE
Rispondere sempre alle domande
COMUNICAZIONE A DUE SENSI
Mantieni interazione con la platea
33- Public Speaking -
34. Fai spesso domande alla platea, e appunta le
risposte alla lavagna
Se la platea è composta da più di 70-80
persone coinvolgila facendo domande chiuse
per alzata di mano
Usa il “Secondo Voi”, spesso e volentieri
34- Public Speaking -
35. Spiega un dato e poi chiedi alle persone
come lo applicherebbero
Se puoi cerca di far arrivare loro al dato
Non farti prendere dall’ansia di finire tutta la
scaletta; se un dato coglie l’interesse della
sala, fai anche meno di quello che avevi
stabilito
35- Public Speaking -
36. LA SALA SILENZIOSA E’ PERICOLOSA: il 50% del tempo la sala
deve parlare (soprattutto se piccola)
LA COMUNICAZIONE A DUE SENSI è + IMPORTANTE DEI DATI
IL PARTECIPANTE QUANDO PARLA SALE DI TONO
IL TONO DELLA SALA E’ PIU’ IMPORTANTE DELLA SCALETTA
IL FORMATORE E’ IL COORDINATORE DEL SAPERE DELLA
SALA
IL FORMATORE FA ARRIVARE LA SALA AL DATO
IL FORMATORE DEVE DIRE ALLE PERSONE CHE COSA
DEVONO FARE DOPO IL CORSO
36- Public Speaking -
37. Crea curiosità
La curiosità stimola l’interesse delle persone e le spinge a fare domande
Fai domande
Le domande specifiche, dettagliate creano curiosità e interesse; possibilmente
aiutati con immagini o illustrazioni
Racconta una storia (magari tua personale)
La gente ama le storie, ne viene coinvolta, le fa proprie
37- Public Speaking -
38. Fai degli esempi
Gli esempi e gli aneddoti aiutano a fissare i passaggi nelle spiegazioni,
equivale a rendere reale al cervello un’idea o un concetto
Includi se puoi degli esercizi
Gli esercizi permettono alle persone di applicarsi e comprendere
l’applicazione
Usa metafore
Le metafore sono allusioni ai fatti o concetti che, come gli esempi, servono
a semplificare ed ancorare i concetti e le idee nel nostro cervello
38- Public Speaking -
39.
40. 40
CAUSA EFFETTO
L’obiezione è un segnale di interesse, non devi essere
permaloso
Non dar torto alla persona: sei tu che non hai spiegato
bene
Se attacchi chi ti ha fatto l’obiezione, lo rendi un
nemico
- Public Speaking -
41. Fai una domanda aperta: e.g. “in che
senso?” o “mi faccia un esempio”
la domanda aperta ti dà il tempo di pensare, ti fa capire
meglio l’obiezione e mette nelle pesti chi te l’ha fatta
Ricordati di comunicare con tutta la sala e
non solo con chi ti ha fatto l’obiezione;
se serve rendi pubblica l’obiezione
41- Public Speaking -
42. Mantieni il controllo della sala
sei tu che dirigi la comunicazione e decidi chi parla e
chi non parla
Dai apprezzamento alla persona che ti ha
sollevato l’obiezione
“Bene per questo punto”, “In effetti Lei ha ragione”
Gestisci spiegando qualche dato
aggiuntivo o fai gestire l’obiezione alla sala
42- Public Speaking -
43. Dì alla persona qualcosa del tipo:
“Questo è un ottimo punto. Ne
parleremo tra poco”
Nell’80% dei casi la persona non ti
rifarà la stessa domanda
Puoi usare questa tecnica fino a due
volte; poi devi gestirla
43- Public Speaking -
44. Quello che interviene sempre
Dagli riconoscimenti; coinvolgi i singoli individui,
altrimenti interviene sempre lui
Quello che sa tutto lui
E’ una persona che ha un senso di inferiorità.
dagli riconoscimenti
44- Public Speaking -
45. Quello fortemente critico
Dallo in pasto alla sala, ma solo se la sala è già
con te; mostrati divertito dai suoi interventi;
Se interviene prima di avere la sala dalla tua
parte, tieni ferme le tue convinzioni, e cerca di
“insabbiarlo”; al primo break, affrontalo con un
colloquio one to one e cerca di sanare la
situazione; non permettergli di monopolizzare la
riunione
45- Public Speaking -
46.
47. Un buon intervento richiede
ETHOS, PATHOS e LOGOS
Ethos la forza morale dell’oratore
Pathos l’emozione con cui comunicare
per suscitare emozioni
Logos la logica per spiegare la
correttezza dei ragionamenti che si
portano avanti, delle idee, delle
procedure, dei dati tecnici
47- Public Speaking -
48. A. Non insegnare mai qualche cosa che tu
stesso non fai con successo: gli altri ti
osservano per verificare ciò che dici
B. Studia i partecipanti per renderti conto
se puoi insegnar loro qualcosa
C. Continua a visualizzare nella tua testa
quello che vuoi vadano a fare dopo il
tuo intervento
D. SII CONVINTO!
48- Public Speaking -
49. ELIMINA LE DISTANZE
Evidenzia la similitudine tra te ed i partecipanti
“Anch’io sono come voi”. “Anch’io come voi
cerco di vendere tutti i giorni…”
REALTA’
Esprimi vero affetto e vero interesse per le
persone che sono presenti in sala: per te loro
sono importanti innanzi tutto come persone
49- Public Speaking -
50. MOSTRA LA TUA VULNERABILITA’
Rivela i tuoi punti deboli e le tue vulnerabilità
durante l’intervento, disarmerà la platea
PARCHEGGIA IL TUO EGO
Sii te stesso ma non essere arrogante o
troppo concentrato su te stesso; cerca di
essere autoironico
50- Public Speaking -
51. Dì una frase con grande convinzione e con un tono di
voce alto, poi abbassalo di colpo per la sintesi: nel
momento in cui abbassi il tono di voce, l’interesse della
sala aumenta
Quando devi dire qualcosa di importante, aumenta la
lunghezza delle pause tra una parola e l’altra
Fai delle pause dove guardi la sala in silenzio
Metti della suspense o del mistero (tipo racconta una
storia che non si sa come andrà a finire)
Ricordati che la persuasione deve includere come sua
componente fondamentale anche l’estetica
Emozionati
51- Public Speaking -
52.
53. L’emozione precede il desiderio di
mettersi in azione!!!
Per creare emozioni, devi essere convinto
Per creare emozioni devi parlare all’anima
e non alla testa dei partecipanti
Ogni volta che nel corso di un intervento
crei un’emozione, le persone si smuovono
e decidono di cambiare qualcosa nelle
proprie vite
53- Public Speaking -
54. Alcuni fattori che creano emozione sono:
Il tuo entusiasmo
La tua empatia (= capacità di interpretare
accuratamente le sensazioni dell’altra persona)
Il fatto che tu comprenda e menzioni le difficoltà o
pensieri intimi che le persone in sala hanno
sperimentato o stanno sperimentando
Il fatto che con piccole cose spesso possiamo
scatenare grandi cambiamenti
Valori come “libertà” e “onore”
Rivelazioni riguardo a te stesso
Per emozionare parla di cose che emozionano te
54- Public Speaking -
55. Una parte logica che spieghi a fondo quali
sono le procedure che devono essere
intraprese e perché. Questa dovrebbe
includere i passi esatti che la persona
dovrebbe fare dopo la riunione
Una parte emozionale, dove crei
un’emozione nelle persone emozionandoti
tu
Se mentre fai passare il messaggio finale
riesci ad emozionarti, hai fatto bingo!
55- Public Speaking -