SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  90
Télécharger pour lire hors ligne
1Prof. Vittoria Patti
MOLECOLE – 1
i miscugli
Gli stati di
aggregazione
della materia
2
STATO SOLIDO
molecole ravvicinate,
struttura ordinata,
volume proprio,
forma propria
STATO LIQUIDO
molecole ravvicinate,
struttura disordinata,
volume proprio,
NO forma propria
STATO GASSOSO
molecole molto lontane,
struttura disordinata,
NO volume proprio,
NO forma propria
Passaggi di stato
liquido
solido
aeriforme
ebollizione
condensazione
11
Sistema e ambiente
Con il termine sistema si indica la porzione
dell'universo che è oggetto del nostro studio.
Tutto il resto, cioè quel che circonda il sistema
e che può avere effetti sul sistema,
viene indicato con il termine ambiente,
ed è considerato solo per i suoi effetti sul
sistema.
12
Sistemi aperti, chiusi e isolati
un sistema aperto può avere con l’ambiente
scambi sia di materia che di energia
un sistema chiuso può avere con l’ambiente
scambi di energia, ma non di materia
un sistema isolato non ha scambi
né di materia né di energia con l’ambiente
materia
miscugli sostanze pure
composti elementi
13
materia
miscugli sostanze pure
composti elementi
14
15
16
miscugli
miscugli
omogenei
hanno proprietà UGUALI in
ogni punto
miscugli
eterogenei
NON hanno proprietà uguali in
ogni punto
17
miscugli
miscugli
omogenei
i componenti sono mescolati al punto
da non essere più distinguibili né ad
occhio nudo né al microscopio
miscugli
eterogenei
i componenti mantengono ciascuno
le proprie caratteristiche e quindi
sono distinguibili ad occhio nudo o al
microscopio
18
miscugli
miscugli
omogenei
i componenti NON SEMPRE
possono essere mescolati in
qualsiasi proporzione
miscugli
eterogenei
i componenti possono essere
mescolati in qualsiasi
proporzione
19
miscugli
miscugli
omogenei
hanno proprietà UGUALI in
ogni punto
i componenti sono mescolati al punto
da non essere più distinguibili né ad
occhio nudo né al microscopio
i componenti NON SEMPRE
possono essere mescolati in
qualsiasi proporzione
miscugli
eterogenei
NON hanno proprietà uguali in
ogni punto
i componenti mantengono ciascuno
le proprie caratteristiche e quindi
sono distinguibili ad occhio nudo o al
microscopio
i componenti possono essere
mescolati in qualsiasi
proporzione
Miscugli eterogenei
un miscuglio eterogeneo
(= non omogeneo o disomogeneo) presenta
caratteristiche diverse in punti diversi.
20
In un miscuglio eterogeneo ogni componente
mantiene le proprie caratteristiche,
e quindi è individuabile ad occhio nudo
o con un microscopio. 21
Miscugli eterogenei
In un miscuglio eterogeneo
i componenti possono essere miscelati
in qualsiasi proporzione.
22
Miscugli eterogenei
Praticamente
tutti gli alimenti
sono miscugli.
23
24
Nelle sospensioni
particelle solide
molto piccole
sono disperse
in un liquido,
formando così un
miscuglio eterogeneo.
Le sospensioni
25
Sono sospensioni i succhi di frutta …
Le sospensioni
26
… ed anche il sangue.
Le sospensioni
27
Nelle emulsioni, piccolissime gocce di un
liquido sono disperse in un altro liquido
in cui non possono dissolversi.
Spesso si tratta di una sostanza oleosa in acqua:
due esempi sono la maionese…
Le emulsioni
28
… e il latte.
Le emulsioni
29
latte osservato al
microscopio: le piccole sfere
sono gocce di grassi sospese
nel siero acquoso
Le emulsioni
30
Negli aerosol
particelle solide o liquide molto piccole
sono disperse in un gas,
formando così un miscuglio eterogeneo.
Nuvole e nebbia sono esempi di aerosol,
dove le particelle disperse
sono piccole gocce d’acqua…
Gli aerosol
31
Negli aerosol
particelle solide o liquide molto piccole
sono disperse in un gas,
formando così un miscuglio eterogeneo.
Nuvole e nebbia sono esempi di aerosol,
dove le particelle disperse
sono piccole gocce d’acqua…
Gli aerosol
32
… mentre nel fumo
le particelle sospese nel gas
sono prevalentemente solide.
Gli aerosol
33
Le schiume sono miscugli eterogenei di
materia gassosa
inclusa in un liquido o un solido.
Le schiume
34
Esempi di schiume sono la panna montata,
il pane... e il polistirolo espanso.
Le schiume
Un miscuglio
omogeneo ha
le stesse
caratteristiche
in tutte le sue parti. 35
Miscugli omogenei
In un miscuglio
omogeneo i
componenti sono
miscelati così
uniformemente che
non sono più
distinguibili né a
occhio nudo né al
microscopio. 36
Miscugli omogenei
Non sempre è
possibile miscelare i
componenti di un
miscuglio omogeneo
in qualsiasi
proporzione...
37
Miscugli omogenei
…ad esempio,
se voglio sciogliere
dello zucchero
in una certa quantità
di acqua,
non potrò aggiungere
zucchero a volontà,
perché ad un certo punto
non sarà più possibile
dissolverlo.
38
un miscuglio
omogeneo è
generalmente
definibile come una
soluzione,
in cui si può
distinguere un
solvente
e uno o più soluti. 39
Le soluzioni
Il solvente
è la sostanza
presente in
maggiore
quantità;
può essere solido,
liquido o gassoso.
40
Le soluzioni
solvente:
acqua
Il soluto è la
sostanza presente in
minore quantità,
dispersa
uniformemente
(= dissolta, sciolta)
nel solvente;
anche il soluto
può essere solido,
liquido o gassoso. 41
Le soluzioni
soluto:
zucchero
In una soluzione
c’è un solo
solvente,
ma possono
essere presenti
anche molti
soluti.
42
soluto:
zucchero
soluzione:
acqua e zucchero
solvente:
acqua
Le soluzioni
L’aria che respiriamo
è una soluzione
in cui sia il solvente
(il componente più
abbondante: azoto)
sia i soluti (ossigeno,
vapore acqueo, ecc.) sono
allo stato gassoso.
43
Le soluzioni: non solo liquide!
44
solvente soluto soluzione
gas (es.azoto) gas (es. ossigeno) gas (es. aria)
liquido (es. acqua)
liquido (es. alcool
puro)
liquido (es.alcool
diluito)
liquido (es. acqua) gas (es. ossigeno) liquido
liquido (es. acqua) solido (es. zucchero) liquido
Le soluzioni: non solo liquide!
Una lega è
un miscuglio
omogeneo
formato
da 2 o più
componenti
di cui almeno
uno, il più
abbondante,
è un metallo.
Le leghe
Le leghe sono di solito più dure e resistenti
dei metalli puri.
Le leghe
Le leghe sono solitamente solide:
fanno eccezione gli amalgami,
cioè leghe contenenti mercurio,
che possono essere liquide.
Le leghe
L’acciaio è un miscuglio
di ferro (≥ 98%) e carbonio (≤ 2%).
Le leghe
Il bronzo è un miscuglio omogeneo
di rame e stagno, in percentuali variabili.
Le leghe
L’oro comunemente usato in gioielleria
è in realtà una lega di oro puro (75%),
argento (da 7 a 12%) e rame (13-18%).
50
Le leghe
Il duralluminio, usato per costruire gli aerei,
è fatto di alluminio (≈96%) e rame (≈4%)
Le leghe
L’ottone
è un miscuglio
di rame (70%)
e zinco (30%).
Le leghe
… mentre la parte grigia
è fatta di cupronichel,
una lega i cui componenti
sono 75% rame e 25% nichel.
Nelle monete da 1 e 2
euro, la parte gialla è
costituita di una lega di
75% rame, 20% zinco e
5% nichel…
Le monete di 10, 20 e 50 centesimi di euro
sono fatte di una lega chiamata “oro nordico”,
i cui componenti sono
89% rame, 5% alluminio, 5% zinco e 1% stagno.
Le monete da 1, 2 e 5 centesimi di euro
sono dischi di acciaio
ricoperti da una lega a base di rame.
56
La dissoluzione:come avviene
Nel processo di dissoluzione,
le particelle di soluto
si distaccano dal corpo a cui appartenevano
e si disperdono in modo progressivamente
uniforme fra le particelle di solvente.
57
La dissoluzione: come avviene
Una volta dissolte, le particelle di soluto
non sono più definibili come allo stato
liquido, solido o gassoso:
si dice semplicemente che sono
in soluzione (di solito acquosa).
58
La dissoluzione: come avviene
59
Dissoluzione e temperatura
Il processo di dissoluzione comporta dei
cambiamenti di temperatura,
a volte impercettibili, altre volte molto
marcati.
60
Dissoluzione e temperatura
Se durante il processo
la temperatura
del sistema aumenta,
la dissoluzione è
esotermica
(= che libera energia
termica).
61
Dissoluzione e temperatura
Se durante il processo
la temperatura
del sistema diminuisce,
la dissoluzione è
endotermica
(= che assorbe energia termica).
62
Dissoluzione e temperatura
I comuni prodotti di “ghiaccio” istantaneo
o “scaldini” tascabili si basano rispettivamente su
processi di dissoluzione endotermica o
esotermica.
63
Dissoluzione e massa
Com’è intuitivo, la
massa di una soluzione
è la somma delle
masse dei suoi
componenti
(solvente e soluti)...
80 g
water
100 g
solution
64
Dissoluzione e volume
… ma questo NON vale
per il volume:
il volume totale della
soluzione può essere
diverso dalla somma
dei suoi componenti.
65
Soluzioni sature
Quando si raggiunge la massima quantità di
soluto che può dissolversi in una data quantità di
solvente, ulteriori aggiunte di quel soluto non si
dissolveranno: quando ciò si verifica, si ha una
soluzione satura.
In altre parole: una soluzione è satura quando il
soluto ha raggiunto la massima concentrazione
possibile ad una data temperatura.
66
Solubilità
La quantità massima di un dato soluto che può
dissolversi in un volume dato di solvente è la sua
solubilità.
Di solito, la solubilità di una sostanza solida in
acqua si esprime in g/L a temperatura ambiente
(25°C).
Ad esempio, a T ambiente, la solubilità del sale da
cucina in acqua è di circa 350g/L, mentre quella dello
zucchero da tavola (saccarosio) è di più di 2000g/L!
67
Solubilità
La solubilità dei solidi in acqua solitamente
aumenta con la temperatura, mentre per i gas
avviene il contrario.
Infatti i mari caldi sono più poveri di ossigeno (e quindi meno
pescosi), perché la maggiore temperatura dell’acqua
permette di trattenere meno ossigeno disciolto.
La concentrazione di una soluzione è una
grandezza che esprime
il rapporto fra soluto e solvente,
e più precisamente,
la quantità di soluto
(espressa in peso o in volume)
in rapporto alla quantità complessiva
della soluzione. 68
La concentrazione
Una soluzione più concentrata
contiene più soluto di una soluzione diluita
(a parità di volume di soluzione).
69
La concentrazione
Le percentuali
(volume/volume,
peso/ volume, peso/peso)
sono un modo molto usato
per esprimere la
concentrazione.
Esempi:
▪ sulle etichette degli
alimenti e delle bevande,
▪ nella composizione di
medicinali, detergenti e
cosmetici, ecc. 70
% %
La concentrazione
La concentrazione percentuale in peso (% p/p)
indica i grammi di un soluto disciolti in 100
grammi di soluzione. Si calcola con la formula:
% p/p = g soluto . 100
g soluzione
71
La concentrazione
La concentrazione percentuale in volume (% v/v)
indica i milliLitri di un soluto disciolti in 100 mL
di soluzione. Si calcola con la formula:
% v/v = mL soluto . 100
mL soluzione
E’ molto usata per i soluti liquidi, es. per la
percentuale di alcool nelle bevande alcoliche.
72
La concentrazione
73
Per esempio, questo vino è di
13% vol: vuol dire che su 100
mL di vino, 13 mL sono di
alcool puro (= il 13%).
I “gradi” delle
bevande alcoliche
sono in realtà
concentrazioni, e
più precisamente,
percentuali che
esprimono il
volume di alcool
rispetto a quello
dell’intera bevanda.
La concentrazione percentuale peso/volume
(% p/v) indica i grammi di un soluto disciolti in
100 mL di soluzione. Si calcola con la formula:
% p/v = g soluto . 100
mL soluzione
74
La concentrazione
I vari componenti di un miscuglio
possono essere separati usando
semplici metodi fisici:
cromatografia, filtrazione, distillazione,
evaporazione, centrifugazione, decantazione, ecc.
75
Metodi di separazione
Setacciatura: il più
elementare metodo di
separazione, utile per
separare miscugli
eterogenei di sostanze
solide in granuli di
dimensioni diverse.
Impianti industriali ed
agricoli includono
talvolta processi di
setacciatura.
76
Metodi di separazione
Filtrazione: miscugli
eterogenei solido-liquido o
solido-gas attraversano un filtro
che trattiene il materiale solido,
lasciando passare il fluido.
77
Metodi di separazione
Estrazione (mediante un solvente): utilizzabile
per miscugli omogenei o eterogenei, quando si vuole
isolare uno dei suoi componenti.
Al miscuglio si aggiunge un solvente liquido specifico, che
scioglie solo il componente che si vuole estrarre dal
miscuglio, separandolo così da tutto il resto.
In seguito, lo si recupera separandolo dal solvente di
estrazione mediante altre tecniche.
78
Metodi di separazione
Decantazione: utilizzato in miscugli eterogenei solido-
liquido o liquido-liquido: il sistema viene lasciato a riposo
finché le parti (solide o liquide) a maggiore peso specifico
vanno in fondo, mentre la parte più leggera rimane nello
strato superiore, e può essere raccolta travasandola.
79
Metodi di separazione
I processi di depurazione
delle acque prevedono
una fase di decantazione.
80
Metodi di separazione
Centrifugazione: separa i componenti di miscugli
eterogenei solido-liquido e liquido-liquido, sfruttando
il loro diverso peso specifico.
81
Metodi di separazione
In sostanza si tratta di un processo analogo alla
decantazione, reso però molto più veloce dall’uso di una
centrifuga, cioè un recipiente che ruota ad alta velocità.
82
Metodi di separazione
La separazione…
• della panna dal latte,
• dell’olio extravergine dal liquido ottenuto dalla
spremitura delle olive,
• dei componenti corpuscolati del sangue (globuli
rossi, globuli bianchi, piastrine),
… sono alcuni esempi di uso del metodo di
centrifugazione.
83
Metodi di separazione
84
Un impianto di centrifugazione
per la produzione di olio extravergine di oliva
Cromatografia: permette di separare
i componenti di un miscuglio in base al fatto che
si spostano con velocità diverse
su un supporto (fase fissa),
trascinati da un solvente (eluente = fase mobile).
85
Metodi di separazione
86
Metodi di separazione
a sinistra: cromatografia su carta o su strato sottile
a destra: cromatografia su colonna
87
cromatografie su carta ↑
o su strato sottile (TLC) ➔
88cromatografia su colonna
• Gli esami clinici delle urine,
• lo studio dei pigmenti fotosintetici di una pianta,
• la ricerca e misurazione di sostanze inquinanti
nelle acque…
…sono alcuni esempi di applicazione
delle tecniche di cromatografia.
89
Metodi di separazione
Distillazione: separazione dei componenti di
miscugli liquidi in base alle loro diverse
temperature di ebollizione.
90
Metodi di separazione

Contenu connexe

Tendances

Il legame chimico elettronegativita'
Il legame chimico elettronegativita'Il legame chimico elettronegativita'
Il legame chimico elettronegativita'
Margherita Spanedda
 
Miscugli e sostanze pure
Miscugli e sostanze pureMiscugli e sostanze pure
Miscugli e sostanze pure
Vittoria Patti
 
Presentazione Lipidi
Presentazione LipidiPresentazione Lipidi
Presentazione Lipidi
Carla Petrini
 
I MACRONUTRIENTI
I MACRONUTRIENTII MACRONUTRIENTI
I MACRONUTRIENTI
albero
 

Tendances (20)

Il legame chimico elettronegativita'
Il legame chimico elettronegativita'Il legame chimico elettronegativita'
Il legame chimico elettronegativita'
 
Biomolecole
BiomolecoleBiomolecole
Biomolecole
 
Le soluzioni
Le soluzioniLe soluzioni
Le soluzioni
 
Miscugli e sostanze pure
Miscugli e sostanze pureMiscugli e sostanze pure
Miscugli e sostanze pure
 
Atomi e molecole
Atomi e molecoleAtomi e molecole
Atomi e molecole
 
Presentazione Lipidi
Presentazione LipidiPresentazione Lipidi
Presentazione Lipidi
 
Lipidi
LipidiLipidi
Lipidi
 
Chimica della vita
Chimica della vitaChimica della vita
Chimica della vita
 
Macromolecole biologiche
Macromolecole biologicheMacromolecole biologiche
Macromolecole biologiche
 
Principi nutritivi
Principi nutritiviPrincipi nutritivi
Principi nutritivi
 
I legami chimici
I legami chimiciI legami chimici
I legami chimici
 
I miscugli
I miscugliI miscugli
I miscugli
 
Equilibrio chimico
Equilibrio chimicoEquilibrio chimico
Equilibrio chimico
 
Sistema muscolare
Sistema muscolareSistema muscolare
Sistema muscolare
 
Ibridazione degli orbitali
Ibridazione degli orbitaliIbridazione degli orbitali
Ibridazione degli orbitali
 
Biomolecole 1.in generale
Biomolecole 1.in generaleBiomolecole 1.in generale
Biomolecole 1.in generale
 
Paralleli, meridiani e coordinate geografiche
Paralleli, meridiani e coordinate geograficheParalleli, meridiani e coordinate geografiche
Paralleli, meridiani e coordinate geografiche
 
Apparato Circolatorio Diapositive1
Apparato Circolatorio Diapositive1Apparato Circolatorio Diapositive1
Apparato Circolatorio Diapositive1
 
cariche e campi elettrici.pptx
cariche e campi elettrici.pptxcariche e campi elettrici.pptx
cariche e campi elettrici.pptx
 
I MACRONUTRIENTI
I MACRONUTRIENTII MACRONUTRIENTI
I MACRONUTRIENTI
 

Similaire à Molecole-1, i miscugli (13)

Miscugli
MiscugliMiscugli
Miscugli
 
Miscugli
MiscugliMiscugli
Miscugli
 
Chimica 5
Chimica 5Chimica 5
Chimica 5
 
Miscugli
MiscugliMiscugli
Miscugli
 
G11 soluzioni e colligative
G11 soluzioni e colligativeG11 soluzioni e colligative
G11 soluzioni e colligative
 
3 le soluzioni
3  le  soluzioni3  le  soluzioni
3 le soluzioni
 
prof. Ruggeri - lezione 20/10/2011
prof. Ruggeri - lezione 20/10/2011prof. Ruggeri - lezione 20/10/2011
prof. Ruggeri - lezione 20/10/2011
 
prof. Ruggeri - Cinetica chimica
prof. Ruggeri - Cinetica chimicaprof. Ruggeri - Cinetica chimica
prof. Ruggeri - Cinetica chimica
 
14-10-13 Lezione 2_parte 1
14-10-13 Lezione 2_parte 114-10-13 Lezione 2_parte 1
14-10-13 Lezione 2_parte 1
 
Facciamo scienza
Facciamo scienzaFacciamo scienza
Facciamo scienza
 
L'acqua
L'acqua L'acqua
L'acqua
 
Preparazione di un estere aromatico
Preparazione di un estere aromatico Preparazione di un estere aromatico
Preparazione di un estere aromatico
 
Power point preparazione estere aromatico
Power point preparazione estere aromaticoPower point preparazione estere aromatico
Power point preparazione estere aromatico
 

Plus de Vittoria Patti

Plus de Vittoria Patti (20)

Le caratteristiche comuni di tutti i viventi
Le caratteristiche comuni di tutti i viventiLe caratteristiche comuni di tutti i viventi
Le caratteristiche comuni di tutti i viventi
 
Gerarchia strutturale dei viventi
Gerarchia strutturale dei viventiGerarchia strutturale dei viventi
Gerarchia strutturale dei viventi
 
Theories of learning
Theories of learningTheories of learning
Theories of learning
 
Domande sul sistema Terra-Luna
Domande sul sistema Terra-LunaDomande sul sistema Terra-Luna
Domande sul sistema Terra-Luna
 
Domande su alimentazione
Domande su alimentazioneDomande su alimentazione
Domande su alimentazione
 
Domande su trascrizione, traduzione, sintesi proteica
Domande su trascrizione, traduzione, sintesi proteicaDomande su trascrizione, traduzione, sintesi proteica
Domande su trascrizione, traduzione, sintesi proteica
 
Domande su viventi, corpo umano, metabolismo
Domande su viventi, corpo umano, metabolismoDomande su viventi, corpo umano, metabolismo
Domande su viventi, corpo umano, metabolismo
 
Domande sui trasporti
Domande sui trasportiDomande sui trasporti
Domande sui trasporti
 
Domande su organi di senso e sistema nervoso
Domande su organi di senso e sistema nervosoDomande su organi di senso e sistema nervoso
Domande su organi di senso e sistema nervoso
 
Domande sui legami chimici
Domande sui legami chimiciDomande sui legami chimici
Domande sui legami chimici
 
Domande sui viventi
Domande sui viventiDomande sui viventi
Domande sui viventi
 
Domande su moti, forma e campo magnetico terrestre
Domande su moti, forma e campo magnetico terrestreDomande su moti, forma e campo magnetico terrestre
Domande su moti, forma e campo magnetico terrestre
 
Gerarchia strutturale dei viventi
Gerarchia strutturale dei viventiGerarchia strutturale dei viventi
Gerarchia strutturale dei viventi
 
Biomolecole: domande
Biomolecole: domandeBiomolecole: domande
Biomolecole: domande
 
Metals
Metals Metals
Metals
 
Metals
MetalsMetals
Metals
 
Paper
PaperPaper
Paper
 
Paper (text file)
Paper (text file)Paper (text file)
Paper (text file)
 
The scientific method (text)
The scientific method (text)The scientific method (text)
The scientific method (text)
 
Hierarchy in life structures (text, 2nd version)
Hierarchy in life structures (text, 2nd version)Hierarchy in life structures (text, 2nd version)
Hierarchy in life structures (text, 2nd version)
 

Dernier (8)

CamploneAlessandro_ArcheoBatteri (1).pptx
CamploneAlessandro_ArcheoBatteri (1).pptxCamploneAlessandro_ArcheoBatteri (1).pptx
CamploneAlessandro_ArcheoBatteri (1).pptx
 
Oman_Raffaele_Progetto_scienze_Eubatteri - Copia (1).pptx
Oman_Raffaele_Progetto_scienze_Eubatteri - Copia (1).pptxOman_Raffaele_Progetto_scienze_Eubatteri - Copia (1).pptx
Oman_Raffaele_Progetto_scienze_Eubatteri - Copia (1).pptx
 
Iuzzolino Nuria-lavoro scienzeeeeee.pptx
Iuzzolino Nuria-lavoro scienzeeeeee.pptxIuzzolino Nuria-lavoro scienzeeeeee.pptx
Iuzzolino Nuria-lavoro scienzeeeeee.pptx
 
matematicaesempio--power point provaaaaa
matematicaesempio--power point provaaaaamatematicaesempio--power point provaaaaa
matematicaesempio--power point provaaaaa
 
I Modelli Atomici: Bhor, Rutherford, Dalton, Thomson.pptx
I Modelli Atomici: Bhor, Rutherford, Dalton, Thomson.pptxI Modelli Atomici: Bhor, Rutherford, Dalton, Thomson.pptx
I Modelli Atomici: Bhor, Rutherford, Dalton, Thomson.pptx
 
relazione laboratorio_Stefano Afferrante.docx
relazione laboratorio_Stefano Afferrante.docxrelazione laboratorio_Stefano Afferrante.docx
relazione laboratorio_Stefano Afferrante.docx
 
Imodelli_atomici_stefano_afferrante.pptx
Imodelli_atomici_stefano_afferrante.pptxImodelli_atomici_stefano_afferrante.pptx
Imodelli_atomici_stefano_afferrante.pptx
 
I Modelli Atmoci_FilippoLuciani bohr.pptx
I Modelli Atmoci_FilippoLuciani bohr.pptxI Modelli Atmoci_FilippoLuciani bohr.pptx
I Modelli Atmoci_FilippoLuciani bohr.pptx
 

Molecole-1, i miscugli

  • 3.
  • 4. STATO SOLIDO molecole ravvicinate, struttura ordinata, volume proprio, forma propria
  • 5.
  • 6. STATO LIQUIDO molecole ravvicinate, struttura disordinata, volume proprio, NO forma propria
  • 7.
  • 8. STATO GASSOSO molecole molto lontane, struttura disordinata, NO volume proprio, NO forma propria
  • 11. 11 Sistema e ambiente Con il termine sistema si indica la porzione dell'universo che è oggetto del nostro studio. Tutto il resto, cioè quel che circonda il sistema e che può avere effetti sul sistema, viene indicato con il termine ambiente, ed è considerato solo per i suoi effetti sul sistema.
  • 12. 12 Sistemi aperti, chiusi e isolati un sistema aperto può avere con l’ambiente scambi sia di materia che di energia un sistema chiuso può avere con l’ambiente scambi di energia, ma non di materia un sistema isolato non ha scambi né di materia né di energia con l’ambiente
  • 15. 15
  • 16. 16 miscugli miscugli omogenei hanno proprietà UGUALI in ogni punto miscugli eterogenei NON hanno proprietà uguali in ogni punto
  • 17. 17 miscugli miscugli omogenei i componenti sono mescolati al punto da non essere più distinguibili né ad occhio nudo né al microscopio miscugli eterogenei i componenti mantengono ciascuno le proprie caratteristiche e quindi sono distinguibili ad occhio nudo o al microscopio
  • 18. 18 miscugli miscugli omogenei i componenti NON SEMPRE possono essere mescolati in qualsiasi proporzione miscugli eterogenei i componenti possono essere mescolati in qualsiasi proporzione
  • 19. 19 miscugli miscugli omogenei hanno proprietà UGUALI in ogni punto i componenti sono mescolati al punto da non essere più distinguibili né ad occhio nudo né al microscopio i componenti NON SEMPRE possono essere mescolati in qualsiasi proporzione miscugli eterogenei NON hanno proprietà uguali in ogni punto i componenti mantengono ciascuno le proprie caratteristiche e quindi sono distinguibili ad occhio nudo o al microscopio i componenti possono essere mescolati in qualsiasi proporzione
  • 20. Miscugli eterogenei un miscuglio eterogeneo (= non omogeneo o disomogeneo) presenta caratteristiche diverse in punti diversi. 20
  • 21. In un miscuglio eterogeneo ogni componente mantiene le proprie caratteristiche, e quindi è individuabile ad occhio nudo o con un microscopio. 21 Miscugli eterogenei
  • 22. In un miscuglio eterogeneo i componenti possono essere miscelati in qualsiasi proporzione. 22 Miscugli eterogenei
  • 24. 24 Nelle sospensioni particelle solide molto piccole sono disperse in un liquido, formando così un miscuglio eterogeneo. Le sospensioni
  • 25. 25 Sono sospensioni i succhi di frutta … Le sospensioni
  • 26. 26 … ed anche il sangue. Le sospensioni
  • 27. 27 Nelle emulsioni, piccolissime gocce di un liquido sono disperse in un altro liquido in cui non possono dissolversi. Spesso si tratta di una sostanza oleosa in acqua: due esempi sono la maionese… Le emulsioni
  • 28. 28 … e il latte. Le emulsioni
  • 29. 29 latte osservato al microscopio: le piccole sfere sono gocce di grassi sospese nel siero acquoso Le emulsioni
  • 30. 30 Negli aerosol particelle solide o liquide molto piccole sono disperse in un gas, formando così un miscuglio eterogeneo. Nuvole e nebbia sono esempi di aerosol, dove le particelle disperse sono piccole gocce d’acqua… Gli aerosol
  • 31. 31 Negli aerosol particelle solide o liquide molto piccole sono disperse in un gas, formando così un miscuglio eterogeneo. Nuvole e nebbia sono esempi di aerosol, dove le particelle disperse sono piccole gocce d’acqua… Gli aerosol
  • 32. 32 … mentre nel fumo le particelle sospese nel gas sono prevalentemente solide. Gli aerosol
  • 33. 33 Le schiume sono miscugli eterogenei di materia gassosa inclusa in un liquido o un solido. Le schiume
  • 34. 34 Esempi di schiume sono la panna montata, il pane... e il polistirolo espanso. Le schiume
  • 35. Un miscuglio omogeneo ha le stesse caratteristiche in tutte le sue parti. 35 Miscugli omogenei
  • 36. In un miscuglio omogeneo i componenti sono miscelati così uniformemente che non sono più distinguibili né a occhio nudo né al microscopio. 36 Miscugli omogenei
  • 37. Non sempre è possibile miscelare i componenti di un miscuglio omogeneo in qualsiasi proporzione... 37 Miscugli omogenei
  • 38. …ad esempio, se voglio sciogliere dello zucchero in una certa quantità di acqua, non potrò aggiungere zucchero a volontà, perché ad un certo punto non sarà più possibile dissolverlo. 38
  • 39. un miscuglio omogeneo è generalmente definibile come una soluzione, in cui si può distinguere un solvente e uno o più soluti. 39 Le soluzioni
  • 40. Il solvente è la sostanza presente in maggiore quantità; può essere solido, liquido o gassoso. 40 Le soluzioni solvente: acqua
  • 41. Il soluto è la sostanza presente in minore quantità, dispersa uniformemente (= dissolta, sciolta) nel solvente; anche il soluto può essere solido, liquido o gassoso. 41 Le soluzioni soluto: zucchero
  • 42. In una soluzione c’è un solo solvente, ma possono essere presenti anche molti soluti. 42 soluto: zucchero soluzione: acqua e zucchero solvente: acqua Le soluzioni
  • 43. L’aria che respiriamo è una soluzione in cui sia il solvente (il componente più abbondante: azoto) sia i soluti (ossigeno, vapore acqueo, ecc.) sono allo stato gassoso. 43 Le soluzioni: non solo liquide!
  • 44. 44 solvente soluto soluzione gas (es.azoto) gas (es. ossigeno) gas (es. aria) liquido (es. acqua) liquido (es. alcool puro) liquido (es.alcool diluito) liquido (es. acqua) gas (es. ossigeno) liquido liquido (es. acqua) solido (es. zucchero) liquido Le soluzioni: non solo liquide!
  • 45. Una lega è un miscuglio omogeneo formato da 2 o più componenti di cui almeno uno, il più abbondante, è un metallo. Le leghe
  • 46. Le leghe sono di solito più dure e resistenti dei metalli puri. Le leghe
  • 47. Le leghe sono solitamente solide: fanno eccezione gli amalgami, cioè leghe contenenti mercurio, che possono essere liquide. Le leghe
  • 48. L’acciaio è un miscuglio di ferro (≥ 98%) e carbonio (≤ 2%). Le leghe
  • 49. Il bronzo è un miscuglio omogeneo di rame e stagno, in percentuali variabili. Le leghe
  • 50. L’oro comunemente usato in gioielleria è in realtà una lega di oro puro (75%), argento (da 7 a 12%) e rame (13-18%). 50 Le leghe
  • 51. Il duralluminio, usato per costruire gli aerei, è fatto di alluminio (≈96%) e rame (≈4%) Le leghe
  • 52. L’ottone è un miscuglio di rame (70%) e zinco (30%). Le leghe
  • 53. … mentre la parte grigia è fatta di cupronichel, una lega i cui componenti sono 75% rame e 25% nichel. Nelle monete da 1 e 2 euro, la parte gialla è costituita di una lega di 75% rame, 20% zinco e 5% nichel…
  • 54. Le monete di 10, 20 e 50 centesimi di euro sono fatte di una lega chiamata “oro nordico”, i cui componenti sono 89% rame, 5% alluminio, 5% zinco e 1% stagno.
  • 55. Le monete da 1, 2 e 5 centesimi di euro sono dischi di acciaio ricoperti da una lega a base di rame.
  • 56. 56 La dissoluzione:come avviene Nel processo di dissoluzione, le particelle di soluto si distaccano dal corpo a cui appartenevano e si disperdono in modo progressivamente uniforme fra le particelle di solvente.
  • 57. 57 La dissoluzione: come avviene Una volta dissolte, le particelle di soluto non sono più definibili come allo stato liquido, solido o gassoso: si dice semplicemente che sono in soluzione (di solito acquosa).
  • 59. 59 Dissoluzione e temperatura Il processo di dissoluzione comporta dei cambiamenti di temperatura, a volte impercettibili, altre volte molto marcati.
  • 60. 60 Dissoluzione e temperatura Se durante il processo la temperatura del sistema aumenta, la dissoluzione è esotermica (= che libera energia termica).
  • 61. 61 Dissoluzione e temperatura Se durante il processo la temperatura del sistema diminuisce, la dissoluzione è endotermica (= che assorbe energia termica).
  • 62. 62 Dissoluzione e temperatura I comuni prodotti di “ghiaccio” istantaneo o “scaldini” tascabili si basano rispettivamente su processi di dissoluzione endotermica o esotermica.
  • 63. 63 Dissoluzione e massa Com’è intuitivo, la massa di una soluzione è la somma delle masse dei suoi componenti (solvente e soluti)... 80 g water 100 g solution
  • 64. 64 Dissoluzione e volume … ma questo NON vale per il volume: il volume totale della soluzione può essere diverso dalla somma dei suoi componenti.
  • 65. 65 Soluzioni sature Quando si raggiunge la massima quantità di soluto che può dissolversi in una data quantità di solvente, ulteriori aggiunte di quel soluto non si dissolveranno: quando ciò si verifica, si ha una soluzione satura. In altre parole: una soluzione è satura quando il soluto ha raggiunto la massima concentrazione possibile ad una data temperatura.
  • 66. 66 Solubilità La quantità massima di un dato soluto che può dissolversi in un volume dato di solvente è la sua solubilità. Di solito, la solubilità di una sostanza solida in acqua si esprime in g/L a temperatura ambiente (25°C). Ad esempio, a T ambiente, la solubilità del sale da cucina in acqua è di circa 350g/L, mentre quella dello zucchero da tavola (saccarosio) è di più di 2000g/L!
  • 67. 67 Solubilità La solubilità dei solidi in acqua solitamente aumenta con la temperatura, mentre per i gas avviene il contrario. Infatti i mari caldi sono più poveri di ossigeno (e quindi meno pescosi), perché la maggiore temperatura dell’acqua permette di trattenere meno ossigeno disciolto.
  • 68. La concentrazione di una soluzione è una grandezza che esprime il rapporto fra soluto e solvente, e più precisamente, la quantità di soluto (espressa in peso o in volume) in rapporto alla quantità complessiva della soluzione. 68 La concentrazione
  • 69. Una soluzione più concentrata contiene più soluto di una soluzione diluita (a parità di volume di soluzione). 69 La concentrazione
  • 70. Le percentuali (volume/volume, peso/ volume, peso/peso) sono un modo molto usato per esprimere la concentrazione. Esempi: ▪ sulle etichette degli alimenti e delle bevande, ▪ nella composizione di medicinali, detergenti e cosmetici, ecc. 70 % % La concentrazione
  • 71. La concentrazione percentuale in peso (% p/p) indica i grammi di un soluto disciolti in 100 grammi di soluzione. Si calcola con la formula: % p/p = g soluto . 100 g soluzione 71 La concentrazione
  • 72. La concentrazione percentuale in volume (% v/v) indica i milliLitri di un soluto disciolti in 100 mL di soluzione. Si calcola con la formula: % v/v = mL soluto . 100 mL soluzione E’ molto usata per i soluti liquidi, es. per la percentuale di alcool nelle bevande alcoliche. 72 La concentrazione
  • 73. 73 Per esempio, questo vino è di 13% vol: vuol dire che su 100 mL di vino, 13 mL sono di alcool puro (= il 13%). I “gradi” delle bevande alcoliche sono in realtà concentrazioni, e più precisamente, percentuali che esprimono il volume di alcool rispetto a quello dell’intera bevanda.
  • 74. La concentrazione percentuale peso/volume (% p/v) indica i grammi di un soluto disciolti in 100 mL di soluzione. Si calcola con la formula: % p/v = g soluto . 100 mL soluzione 74 La concentrazione
  • 75. I vari componenti di un miscuglio possono essere separati usando semplici metodi fisici: cromatografia, filtrazione, distillazione, evaporazione, centrifugazione, decantazione, ecc. 75 Metodi di separazione
  • 76. Setacciatura: il più elementare metodo di separazione, utile per separare miscugli eterogenei di sostanze solide in granuli di dimensioni diverse. Impianti industriali ed agricoli includono talvolta processi di setacciatura. 76 Metodi di separazione
  • 77. Filtrazione: miscugli eterogenei solido-liquido o solido-gas attraversano un filtro che trattiene il materiale solido, lasciando passare il fluido. 77 Metodi di separazione
  • 78. Estrazione (mediante un solvente): utilizzabile per miscugli omogenei o eterogenei, quando si vuole isolare uno dei suoi componenti. Al miscuglio si aggiunge un solvente liquido specifico, che scioglie solo il componente che si vuole estrarre dal miscuglio, separandolo così da tutto il resto. In seguito, lo si recupera separandolo dal solvente di estrazione mediante altre tecniche. 78 Metodi di separazione
  • 79. Decantazione: utilizzato in miscugli eterogenei solido- liquido o liquido-liquido: il sistema viene lasciato a riposo finché le parti (solide o liquide) a maggiore peso specifico vanno in fondo, mentre la parte più leggera rimane nello strato superiore, e può essere raccolta travasandola. 79 Metodi di separazione
  • 80. I processi di depurazione delle acque prevedono una fase di decantazione. 80 Metodi di separazione
  • 81. Centrifugazione: separa i componenti di miscugli eterogenei solido-liquido e liquido-liquido, sfruttando il loro diverso peso specifico. 81 Metodi di separazione
  • 82. In sostanza si tratta di un processo analogo alla decantazione, reso però molto più veloce dall’uso di una centrifuga, cioè un recipiente che ruota ad alta velocità. 82 Metodi di separazione
  • 83. La separazione… • della panna dal latte, • dell’olio extravergine dal liquido ottenuto dalla spremitura delle olive, • dei componenti corpuscolati del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine), … sono alcuni esempi di uso del metodo di centrifugazione. 83 Metodi di separazione
  • 84. 84 Un impianto di centrifugazione per la produzione di olio extravergine di oliva
  • 85. Cromatografia: permette di separare i componenti di un miscuglio in base al fatto che si spostano con velocità diverse su un supporto (fase fissa), trascinati da un solvente (eluente = fase mobile). 85 Metodi di separazione
  • 86. 86 Metodi di separazione a sinistra: cromatografia su carta o su strato sottile a destra: cromatografia su colonna
  • 87. 87 cromatografie su carta ↑ o su strato sottile (TLC) ➔
  • 89. • Gli esami clinici delle urine, • lo studio dei pigmenti fotosintetici di una pianta, • la ricerca e misurazione di sostanze inquinanti nelle acque… …sono alcuni esempi di applicazione delle tecniche di cromatografia. 89 Metodi di separazione
  • 90. Distillazione: separazione dei componenti di miscugli liquidi in base alle loro diverse temperature di ebollizione. 90 Metodi di separazione