1. News 27/SA/2014
Lunedì,10 novembre 2014
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi
Eccesso di solfiti e aflatossine. Bloccati alla frontiera albicocche secche e pistacchi
provenienti dalla Turchia
Durante la scorsa settimana il sistema di allerta rapido comunitario per alimenti e
mangimi (Rasff) ha diffuso 53 segnalazioni di cui 8 inviate da Ministero della Salute.
L’elenco italiano comprende due segnalazioni di allarme, due respingimenti alle
frontiere e quattro notifiche di informazione che non implicano un intervento
urgente. Le due allerta riguardano rispettivamente possibile rischio di sindrome
diarroica DSP (Diarrhetic Shellfish Poisoning) per un lotto di mitili (Mytilus
galloprovincialis) italiani destinati alla Spagna e l’ennesima rilevazione (la
sessantaquattresima dall’inizio dell’anno) di eccesso di mercurio nel pesce
importato. Questa volta la segnalazione riguarda un lotto di pesce spada surgelato
proveniente dal Portogallo.
Sempre in tema di allerta le autorità francesi segnalano la presenza di frammenti di
metallo in pasticcini surgelati destinati tra gli altri anche al mercato italiano.
Le autorità italiane hanno poi provveduto a respingere alla frontiera un lotto di
albicocche secche contenenti solfiti in eccesso e un lotto di pistacchi sgusciati
contaminati da aflatossine entrambi provenienti dalla Turchia.
2. Tre le notifiche di informazione che non implicano un intervento urgente vengono
segnalati livello elevato di Escherichia coli in cozze refrigerate italiane, Salmonella
spp. in farina di pesce destinata alla produzione di mangimi proveniente
dall’Irlanda, eccesso di mercurio in pesce spada refrigerato e in farina di pesce
provenienti dalla Spagna. In quest’ultimo caso si tratta di una notifica di follow-up,
contente informazioni aggiuntive rispetto alla notifica originaria.
Fonte: www.sicurezzaalimentare.it
Dal Ministero 750 mila euro per Start-Up Agroalimentari. Un bando per le aziende
che fanno innovazione nel settore agroalimentare per imprenditori under 40.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato
indetto un concorso per la selezione nazionale dei “Nuovi Talenti Imprenditoriali”
finalizzato alla valorizzazione e rappresentazione, in occasione di Expo 2015, delle
migliori esperienze imprenditoriali realizzate nel settore agricolo e agroalimentare
della pesca e dell’acquacoltura da aziende start up, aperte da meno di 48 mesi,
condotte da giovani tra i 18 e 40 anni e provenienti da tutto il territorio nazionale.
Alle prime 25 aziende classificate nella graduatoria finale sarà attribuito un premio
da 30mila euro e la loro partecipazione a Expo 2015, in uno spazio dedicato. Il
budget complessivo stanziato per sostenere queste iniziative è di 750mila euro.
I progetti potranno essere presentati entro il 15 dicembre 2014 e saranno valutati da
una giuria presieduta da Alessandra Poggiani, direttore dell’Agenzia per l’Italia
digitale.
“Le start up agricole e alimentari – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina –
avranno un ruolo importante nella rappresentazione del modello agricolo italiano in
Expo. Questo bando si inserisce in un progetto più ampio di iniziative che riguardano
le nuove imprese in vista dell’appuntamento di Milano. Puntiamo sull’innovazione
per raccontare le storie dei giovani che investono in questo settore. Il ricambio
generazionale è una priorità, vogliamo far crescere il numero di aziende condotte
da giovani e proiettare davvero il comparto nel futuro. Ringrazio anche Alessandra
Poggiani per aver accettato il nostro invito a presiedere la giuria e valutare così nel
merito i progetti che arriveranno”
Fonte: http://blog.startupitalia.eu
3. Anticontraffazione. Tappo antirabbocco obbligatorio e aranciata con le arance:
scacco ai furbetti dell’agroalimentare. Approvata la legge comunitaria alla
Camera.
Tappo antirabbocco obbligatorio e aranciata con le arance: due risultati in un sol
colpo, grazie alla legge comunitaria approvata alla Camera. E’ stato introdotto
definitivamente – art. 18 - l’obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio
extra vergine di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi, introdotto dalla legge Salva olio
e inizialmente contestato dalla Ue. Sul fronte succhi di frutta, le bibite a base
d'arancia vendute in Italia – art. 17 - dovranno contenere una quantità minima di
succo d'arancia pari a 20 grammi per ogni 100 centimetri cubi di prodotto.
“I ristoranti dovranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo
antirabbocco. Ciò eviterà che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex
novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con l’olio inizialmente
contenuto. Ringraziamo, tra gli altri, l’On.le pugliese Colomba Mongiello, vice
presidente della Commissione anti contraffazione, per aver sostenuto in maniera
forte la nostra battaglia che ha portato anche all’approvazione in aula alla Camera
dell’aumento del contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite”. E’ il Presidente
della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ad esprimere soddisfazione per i
provvedimenti tanto attesi.
La norma approvata prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei
pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere
presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di
idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato
senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione
che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato
in etichetta.
“E’ uno scacco importante alla lobby dei furbetti dell’agroalimentare che fanno
affari con le aranciate senza arance – continua il Direttore della Coldiretti Puglia,
Angelo Corsetti – e dei ‘piccoli chimici’ che spacciano in ristoranti, pizzerie, mense e
bar oli di dubbia provenienza e qualità per ‘extravergine made in Italy’. La Puglia è
crocevia di traffici e triangolazioni come dimostrato dalle ripetute denunce di frodi e
sofisticazioni e dai sequestri di prodotto adulterato, effettuati dalle forze dell’ordine a
partire da NAS, NAC e Corpo forestale dello Stato. In Puglia la PLV (Produzione Lorda
Vendibile) del comparto olivicolo-oleario è pari al 20% della totale PLV del settore
agricolo, per un valore di 600 milioni di euro, così come il comparto partecipa alla
composizione del Prodotto Interno Lordo dell’intera ricchezza regionale per il 3%.
L’Italia è il primo importatore mondiale di olio, proveniente per il 74% dalla Spagna, il
15% dalla Grecia e per il 7% dalla Tunisia. Gli oli di oliva importati in Italia vengono,
infatti, mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e
sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di
italianità da sfruttare sui mercati internazionali”.
Stesso primato nel comparto agrumicolo in Puglia, dove si producono 1milione e
4. 100mila quintali di arance e clementine, prodotti di eccellente qualità che spesso
non trovano mercato.
Fonte: http://www.puglia.coldiretti.it