L'uso delle lavagne interattive multimediali LIM nella scuola:efficacia didat...
1 matelica 2015 rgp cornea ed annessi oculari
1. CORNEA ED ANNESSI OCULARI:
L'AMBIENTE DELLA LAC
Rossella Baroni
“Lenti a contatto RGP: livello base”
Matelica, 29 settembre 2015
2. La cornea: anatomia ed istologia
n: 1,376 (stroma dominante)
r: 7,86 ± 0,26 mm
spessore circa 560µ → aumenta dal
centro alla periferia
DIV circa 12,00 mm
3. EPITELIO
10% spessore corneale (50-70µ)
Stratificato e regolare
Movimento centripeto
Rigenerazione cellulare in 7 giorni
Turn over cellule completo 14 giorni
Rulo di barriera (semipermeabile)
La cornea: anatomia ed istologiaLa cornea: anatomia ed istologia
4. DANNI EPITELIALI
Mitosi temporaneamente inibita
Copertura per scivolamento delle cellule vicine
- Piccole ferite riparazione in 2/3 ore
- Ferite 2/3mm riparazione in 24h (3 gg staining negativo)
- Tempo di riparazione non dipende dalla causa, eccetto per le
bruciature
- Capacità riparazione diminuisce con l’età
- Epitelio appena rigenerato è più suscettibile a danno
Epitelio e LAC
5. WARPAGE
• irregolarità della superficie
corneale indotto dall'uso di
lac.
• CAUSE:
Ipossia
Inadeguata relazione
superficie posteriore
lac – cornea
• reversibile
Epitelio e LAC
6. BOWMAN
spessore uniforme 8-14 mm
Acellulare
Altamente resistente lesioni-infezioni-
pressione
Confine di reversibilità del danno
DESCEMENT
Struttura di base per l’endotelio
Struttura elastica resistente a traumi e
infezioni
Ispessimento con l’età
Composta da lamelle disposte in
modo molto regolare
Strati acellulari:
Bowman e Descement
7. 90% dello spessore corneale
Spessore 470-520µ al centro; spessore
al limbus 620µ
Struttura estremamente regolare
Avascolare
Composto soprattutto da acqua (78%),
collagene (15%) e altre proteine (5%)
PH 7,54 chiusura palpebrale, ipossia,
lac M spesse abbassano PH
Edema fisiologico al risveglio 3-4%
STROMA
8. Tessuto monostratificato
Spessore 5µ
500.000/600.000 cellule esagonali di
uguale area, amitotiche mosaico
endoteliale
Densità 2500-4000 cell/mm2 diminuisce
con l’età
Sede pompe attive
aging
ENDOTELIO
9. Alterazioni transitorie di carattere
edematoso
Causa ipossica
Piccoli punti scuri non riflettenti edema
con sporgenza nell’acqueo
Compaiono dopo 10 min da inserimento lac;
picco max dopo 30 min per poi diminuire
Scompaiono pochi minuti dopo aver tolto le
lac
BLEBS
10. Polimegatismo: aumento cellule con aree
di dimensioni diverse
Polimorfismo: aumento cellule con forma
diversa da quella esagonale
Risposta a lungo
termine dello
stesso processo
che provoca le
blebs
Lac posso accellerare
questo processo
fisioloico
ENDOTELIO: INVECCHIAMENTO
11. CORNEA: LA FORMA
• Toricità fisiologica
• Modello asfero-torico: meridiano di
potenza max e meridiano di
potenza min e su ogni meridiano la
curvatura si appiattisce secondo un
modello ellittico
• e=0,45
• Cornea naturale approssimabile ad
una superficie PROLATA
• Cornea oblata innaturale
o Zona centrale regolare
o Zona paracentrale
o Zona periferica di appiattimento
12. Struttura effimera, altamente specializzata
che ricopre cornea e congiuntiva bulbare,
al fornice e tarsale
FUNZIONI:
Ottica
Meccanica
Trofica
Difensiva
Il sistema lacrimale
13. Volume di circa 6 μl diminuisce con l’età
70-80% delle lacrime sui menischi
PH 7,4-7,5
Struttura trilaminare:
Strato lipidico
Strato acquoso
Strato mucoso
Le lacrime
15. Lacrime e LAC
• LAC: interazione su fisiologia e struttura
• Fase iniziale applicazione lac: lacrimazione riflessa per
1-2 settimane adattamento
• Film lacrimale, con inserimento lac, diviso in:
FILM PRE-LENTE:
strato lipidico presente sopra lac M non
subisce alterazioni; assente su lac in PMMA
Strato acquoso (3-4µ) tende ad evaporare tra
un ammiccamento e l’altro rimpiazzata
dall’acqua libera nella maglia della lente o per
pervaporazione
Migliora comfort mediante la lubrificazione e
idratazione della lente
FILM POST-LENTE:
Strato acquoso e mucina
Ricambio 1-2% con lac M; 10-20% con lac
RGP ad ogni ammiccamento
Migliora comfort e assicura l’idratazione
dell’epitelio corneale
16. Lacrime e LAC:
effetti sulla superficie oculare
Un ambiente ipersmolare e un ridotto volume lacrimale possono indurre:
Disidratazione della superficie oculare
Perdita delle cellule caliciformi della
congiuntiva
Alterazione della forma e della vitalità
delle cellule dell’epitelio congiuntivale
Stato infiammatorio a carico della
superficie oculare per comparsa di
markers dell’infiammazione
Aumento depositi sulla lac perdita
bagnabilità
17. Lacrime e LAC: secchezza
SMILE STAIN
Colorazione epiteliale arcuata
inferiore (lac M)
Disidratazione lente
(soprattutto ad alto
contenuto H2O)
Assottigliamento film
post lente= lacrima
iperosmolare
Disidratazione
cornea
STAINING
CORNEALE
Ammiccamento
incompleto
18. Lacrime e LAC: secchezza
3-9 O’CLOCK STAIN
(lac RGP) Geometria lac
inadeguata
EFFETTO PONTE
della palpebra
sopra la lente
Assottigliamento e
rottura film vicino
al bordo
Ipertono
lacrimale
STAINING
CORNEALE
19. ESAME in FLUORESCEINA
Colorante più usato in contattologia
Introdotta da Straub nel 1938 per controllo lac; Obrig nel 1938
ne scopre le proprietà fluorescenti
PROPRIETÀ: convertire, se irraggiata con una radiazione
avente λ 300-500 nm, la maggior parte della radiazione
assorbita in luce fluorescente
Spettro di assorbimento con picco 490 nm (blu)
Spettro di emissione con picco 520 nm (verde)
Fluorescenza maggiore all’aumentare dello spessore
LUCE BLU+ FILTRO GIALLO: immagine più leggibile, senza
perdita di colorazioni a basso contrasto
Si diluisce nelle lacrime, ma non penetra l’epitelio
USO:
Integrità epiteliale-congiuntivale
Valutazione rottura film lacrimale
Adattamento lac RGP