2. LA FORMA P
ASSIVA
Osserviamo queste frasi:
- Marco ha inviato una lettera. FORMA ATTIVA
- La lettera è stata inviata da Marco. FORMA PASSIVA
Nella prima frase “Marco” è il soggetto e “una lettera” l'oggetto, cioè il soggetto
(Marco) è chi fa l'azione.
Nella seconda, invece, il soggetto non è chi fa l'azione (l'agente) ma chi la subisce.
Il soggetto della frase attiva diventa il complemento agente della frase passiva,
introdotto dalla preposizione DA.
-Se il soggetto nella forma attiva è indeterminato (loro, qualcuno ecc.), alla
forma passiva NON si esprime il complemento d’agente (da loro, da qualcuno,
ecc.):
Hanno perso un mazzo di chiavi.
È stato perso un mazzo di chiavi.
- Quindi, la forma passiva è possibile SOLO con i verbi TRANSITIVI.
- Si usa la forma passiva quando non sappiamo o non ci interessa da chi è fatta
l'azione.
3. LA FORMA P
ASSIVA
In italiano si può esprimere la passiva in quattro modi diversi:
Verbo ESSERE + participio passato
La lettera è inviata da Marco
Verbo VENIRE + participio passato:
La lettera viene inviata da Marco
Verbo ANDARE + participio passato:
La lettera va inviata da Marco
SI + 3ª persona singolare/plurale del verbo
Le lettere si inviano ogni mattina.
4. LA FORMA P
ASSIVA
TRASFORMAZIONE DELLA FRASE ATTIVA ALLA PASSIVA
●
La prima cosa da fare è guardare il tempo verbale della frase attiva. Dopo bisogna
sapere chi è il soggetto e che cosa/chi è l'oggetto.
Marco ha inviato una lettera.
Il tempo verbale è il passato prossimo.
Marco è il soggetto della frase.
Una lettera è l'oggetto.
Una volta fatto questo, si deve spostare l'oggetto perché diventi il soggetto della frase
passiva. In secondo luogo, dobbiamo coniugare l'ausiliare “essere” allo stesso tempo
verbale e aggiungere il participio passato del verbo principale. Per ultimo, bisogna
introdurre il soggetto della frase attiva con la preposizione DA per diventare il
complemento agente.
●
Marco ha inviato una lettera
Una lettera è stata inviata da Marco
5. I VERBI VENIRE E ANDARE
Questi due verbi fanno la funzione dell'ausiliare “ESSERE” nella
passiva, ma si possono usare SOLTANTO con i TEMPI
SEMPLICI (presente, imperfetto, passato remoto, congiuntivo
presente, imperfetto, futuro, condizionale semplice).
Se usiamo il verbo VENIRE il significato della frase non varia,
anche se spesso sottolinea l'aspetto abituale dell'azione:
La lettera viene inviata da Marco (ogni giorno)
Se usiamo il verbo ANDARE il significato varia visto che
rappresenta un obbligo/necessità, viene a significare “deve
essere”:
La lettera va inviata da Marco (e deve essere lui chi la invia)
●
6. IL SI PASSIVANTE
È frequente l'uso della particella “si” per fare la forma passiva.
●
La struttura è la seguente:
SI+VERBO alla 3a persona singolare/plurale+OGGETTO
In Italia si beve molto il vino a tavola.
In questo negozio si vendevano solo capi firmati.
Il verbo è sempre alla terza persona e il numero dipende dal
numero dell'oggetto.
●Il verbo dopo il “si passivante” può essere coniugato in tutti i tempi
e modi.
●Nei tempi composti con il “si passivante” l'ausiliare sarà sempre
l'essere.
Si è scoperto il segreto.
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7. IL SI PASSIVANTE
È frequente l'uso della particella “si” per fare la forma passiva.
●
La struttura è la seguente:
SI+VERBO alla 3a persona singolare/plurale+OGGETTO
In Italia si beve molto il vino a tavola.
In questo negozio si vendevano solo capi firmati.
Il verbo è sempre alla terza persona e il numero dipende dal
numero dell'oggetto.
●Il verbo dopo il “si passivante” può essere coniugato in tutti i tempi
e modi.
●Nei tempi composti con il “si passivante” l'ausiliare sarà sempre
l'essere.
Si è scoperto il segreto.
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