Ringrazio vivamente per la splendida organizzazione ed ospitalità "Arredamenti Macchini" per l'immersione sensoriale nell'alta fedeltà d'eccellenza "Hi-FI Natali", "Fratelli Romani" di Monsummano Terme per la qualità del cibo, "Valentina Carmignani" per l'intervento sull'evoluzione e l'approccio al mercato immobiliare.
14. 7.500.000 Minuti di disponibilità per la clientela
32.7
Anni dedicati allo studio e alla professione
7 grandi crack finanziari vissuti
120
Anni di storia dei mercati finanziari
studiati
Sergio Pagnini
15.
16.
17. “ LA FINANZA AL SERVIZIO DELLE FAMIGLIE E DELL' ECONOMIA ”
Aiutare, incoraggiare, sostenere, proteggere, educare
più persone possibili per creare sinergie tra protezione dei
patrimoni familiari e la crescita dell'economia.
Sergio Pagnini
LA LUCE DELL’INTELLIGENZA…. LE OMBRE DELLA STUPIDITA’
18. Il 70% dei cittadini italiani dichiarano di avere una buona
conoscenza dei mercati e degli strumenti finanziari.
19. EDUCAZIONE FINANZIARIA:
GLI ITALIANI ANCORA ALL’ULTIMO POSTO.
1) Il 47% non sa definire l’inflazione
2) Il 55% non sa definire la diversificazione
3) Il 57% non conosce il rapporto rischio/rendimento
20.
21. LA CRISI SECONDO EINSTEIN
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La
crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta
progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’
nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la
crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più
valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza.
L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di
uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi
tutti i venti sono solo lievi brezze.
22. Come mai continuiamo a parlare di crisi e
nessuno si occupa di risolverla?
I Mass Media lavorano principalmente sulla
Comunicazione negativa.
Non sono interessati a fare cultura
ma solo a vendere e quando la notizia si vende?
Sempre sulle tragedie…….
23. Due Cose sono infinite:
l’universo e la stupidità umana …….
Ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi ……
Albert Einstein
29. Spesso le cose non sono quello che sembrano…
Le cause della crisi:
1) Scoppio bolla speculativa Immobiliare
2) Finanza creativa
Ricordiamoci sempre che tutto si basa sulla fiducia..
Per meglio capire l’economia dobbiamo partire da
lontano quindi dalla Rivoluzione Industriale.
30. LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
La prima rivoluzione industriale nasce in Inghilterra fra il
e il e riguarda il settore tessile e metallurgico
ed è preceduta dalla rivoluzione agricola.
34. La nascita e le fasi del capitalismo
1) La , del capitalismo, dal 1760 al 1860;
2) , dal 1861 al 1913;
3) La e dell'estensione, dal 1914 al 1947;
35. La nascita e le fasi del capitalismo
4) La dopo la seconda Guerra
Mondiale.
L'età del boom va, globalmente, dal 1948 al 1973;
5) La dal 1974 al 1989;
6) Il
Comincia nel 1990 ed è ancora aperta...
36. La nascita e le fasi del capitalismo
La dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La nuova età dell'oro del capitalismo,
dell'espansione e della piena occupazione, fino al 1973.
Crescita economica e welfare state nei paesi industrializzati.
Decolonizzazione e indipendenza nei paesi delle ex-colonie
(il "terzo mondo”).
37. La nascita e le fasi del capitalismo
Nuovo ordine economico internazionale che parte
dagli accordi Bretton Woods, la nascita del sistema
monetario internazionale che sostituisce il gold standard, le
Istituzioni Finanziarie Internazionali come la Banca
Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e le
Nazioni Unite.
45. In il risparmio è la quota del che non
viene spesa nel periodo in cui il reddito è percepito,
ma è accantonato per essere speso in un momento futuro.
Il risparmio è un sacrificio del presente,
in vista di un consumo futuro.
La differenza tra RISPARMIO ed
E’ la presenza di un elemento di RISCHIO.
COSA SIGNIFICA RISPARMIO ?
46. 1) Per proteggere la famiglia e il patrimonio,
(protezione familiare/patrimoniale)
2) per far fronte ad imprevisti lavorativi e spese di breve termine,
(liquidità)
3) per far fronte a spese programmate e/o impreviste,
(riserve)
LO SCOPO DEL RISPARMIO È QUELLO DI POTER DISPORRE
DELLE RISORSE NON SPESE:
47. 4) per garantirsi un reddito futuro oltre a quello del sistema pensionistico,
(previdenza)
5) per compiere, in futuro, un investimento, l'acquisto di un bene durevole.
(investimenti)
6) per accrescere il patrimonio e lasciare un’eredità,
(passaggio generazionale)
La distinzione tra le motivazioni del risparmio si deve
principalmente a
LO SCOPO DEL RISPARMIO È QUELLO DI POTER DISPORRE
DELLE RISORSE NON SPESE:
48. IL RISPARMIO È VITALE PER INCREMENTARE LA QUANTITÀ DI
CAPITALE FISSO DISPONIBILE, CHE CONTRIBUISCE ALLA
IL RISPARMIO È STRETTAMENTE LEGATO ALL' . NON USANDO IL
REDDITO PER ACQUISTARE BENI DI CONSUMO, È POSSIBILE ED AUSPICABILE
INVESTIRE LE RISORSE USANDOLE PER PRODURRE ,
AD ESEMPIO IMPIANTI E MACCHINARI.
49. INFRUTTUOSAMENTE
NON C'È POSSIBILITÀ CHE VENGANO RICICLATI COME
INVESTIMENTO DALLE IMPRESE. CAUSANDO UNA DIMINUZIONE
DELLA DOMANDA E QUINDI :
ANZICHÉ
55. Risparmio Famiglie
in Italia 61,6%
ATTIVITA' REALI
ABITAZIONI 85,1%
FABBRICATI
5,8%
TERRENI
4,0%
AVV.IMPIANTI.RICERC
A MACCHINARI 3,2%
ARTE E OGGETTI
DI VALORE 1,9%
5.376,76 G
56. Risparmio Famiglie
in Italia 38,4%
ATTIVITA' FINANZIARIE
Fondi 7,25%
Dep. Bancari
Postali 31,30%
Azioni 20,64%Obbligazioni
Bancarie 10,13%
Obbligazioni
Corporate 6,75%
Titoli Stato
5,03%
Assicurazioni Fondi
Pensione 18,90%
T.STAT
O
32,43%
T.STAT
O
59,07%
3.178,94 G
57. T.STATO
22,97%
Al 31/12/2013
8.728,50 Miliardi
Usa Uk Azioni e
Corporate Bond
42,5%
c/c Banca-Posta 11,23%
Mutui Casa 4,13%
Sofferenze 4,00%
980 Miliardi
350 Miliardi
360 Miliardi
CHI CONTRIBUISCE ALLA
CRESCITA ECONOMICA ?
60. Agente Immobiliare dal 2004
Iscritta al Ruolo dei Periti ed Esperti
della CCIAA di FIRENZE dall’anno 2006
Home Stager professionista dall’anno 2012
Membro Associazione Imprenditori Italiani riconosciuta dall’Economic
Board del Principato di Monaco dal marzo 2016
Docente Master in Real Estate rivolti a neolaureati in
Ingegneria e Architettura
61. L interesse per l’investimento immobiliare da parte delle famiglie
italiane è sempre stato molto forte, soprattutto dopo la crisi degli
anni 90 che determinò una forte riduzione dei prezzi. Infatti circa
il 90% dello stock immobiliare residenziale è detenuto dalle
persone fisiche. Anche per quanto riguarda il settore non
residenziale, le persone fisiche detengono una quota
considerevole, pari circa al 55%.
62. Questo significa che, a differenza di altri Paesi Europei e non,
l’italiano vede l’immobile come un investimento sicuro, seppur
con una certa difficoltà di dismissione.
Dopo la bolla immobiliare USA seguita in scia da quella in
Italia, e la conseguente profonda crisi iniziata nel secondo
semestre del 2008 che solo ora sta volgendo al termine,
l’approccio all’investimento immobiliare è notevolmente
cambiato. Infatti, mentre fino al 2007 si acquistava con facilità
ed anche leggerezza, oggi non è più così.
63. Le 3 principali cause sono:
1- Volatilità del lavoro (difficoltà accensione mutuo a garanzia
ipotecaria)
2- Forte sbilanciamento a favore del conduttore (es. procedura
di sfratto)
3- Eccessiva tassazione sugli immobili e sulle loro rendite
(rendita sproporzionata rispetto all’investimento)
64. 1) Nonostante il QUANTITATIVE EASING della BCE, a partire
dallo scorso anno e confermato anche per il corrente anno,
seppur in misura ridotta, il mercato immobiliare non ha mutato di
molto la sua situazione, proprio per la mancanza di stabilità nel
mondo del lavoro. Anche se nello scorso anno si è registrato un
aumento del volume delle compravendite, non deve trarci in
inganno in quanto gran parte delle vendite riguarda beni con mutui
“ad incaglio”, dunque svenduti.
66. Inoltre, al mercato immobiliare tradizionale si è affiancato anche
quello della vendita all’asta le cui modalità si sono molto
avvicinate a quelle del mercato tradizionale.
Conseguenza logica è la continua e costante diminuzione dei
prezzi, elemento che turba e fa da deterrente al potenziale
investimento.
67. 2) Riguardo agli immobili a reddito, non vi è una legislazione
adeguata a tutela del proprietario che deve attivare un
procedimento (sfratto) nominando (e pagando!) un avvocato, e
pagando soprattutto le tasse su canoni mai incassati.
Senza tenere di conto delle condizioni pessime in cui viene
riconsegnato l’immobile, (anche dopo 18 mesi ) e su cui quindi
reinvestire dei denari per renderlo fruibile ad altro conduttore.
68. 3) Infine, una eccessiva tassazione sugli immobili (imu, iva,
imposta di registro, ecc...) fa lievitare il costo e soprattutto fa
concepire il bene immobile NON come fonte di reddito, ma come
fonte di spese continue da sostenere, dunque è un forte
deterrente.
69. Detto ciò, so che possa sembrare una contraddizione, ma se
analizziamo l’investimento immobiliare
A- a lungo termine;
B- in condizioni di tranquillità economica dell’acquirente;
C- in condizioni di non sbilanciamento nei confronti di investimenti
mobiliari (diversificazione e razionalizzazione degli investimenti);
D- in località turistiche;
esso rimane un ottimo investimento, e contribuisce a far diminuire
la volatilità del patrimonio complessivo.
70. Di contro, è importante evidenziare che, dall’annuale indagine
“Duemila sedici best Countries”, la nostra Italia è stata considerata
il Primo Paese in termini di “HERITAGE”, ovvero di patrimonio
culturale, storico ed architettonico. Al secondo posto, l’Italia si
piazza nella graduatoria “ADVENTURE”, ovvero turismo,
accoglienza e bellezza del paesaggio.
71. Questi elementi rendono l’Italia uno dei Paesi più interessanti, se
non il più interessante per grandi società e fondi immobiliari
esteri..
Ecco che qui l’investimento immobiliare diventa assai
interessante, poiché ha una potenzialità enorme sotto vari punti di
vista, due dei quali:
1) alto rendimento (a breve termine) poiché il turismo è sempre
crescente, soprattutto ad alti livelli;
2)rivalutazione del bene immobile (a lungo termine) poiché ora si
acquista a prezzi davvero competitivi.
72. Alla luce di queste considerazioni, concludo riallacciandomi ad
un tema trattato in uno dei Salotti Finanziari di Sergio Pagnini,
che è l’emotività: da evitare il più possibile, considerando il bene
immobile come ASSET, ovvero come una risorsa, proprio come
fanno le grandi società ed i fondi immobiliari esteri.
86. 1) PIANIFICAZIONE FINANZIARIA
IL RISPARMIO È VITALE PER INCREMENTARE LA QUANTITÀ DI CAPITALE FISSO
DISPONIBILE,
CHE CONTRIBUISCE ALLAIL RISPARMIO È UN SACRIFICIO DEL PRESENTE, IN VISTA DI UN CONSUMO
FUTURO
QUINDI CI DOVREMMO OCCUPARE DI :
2) PROTEZIONE PATRIMONIALE
3) DIVERSIFICAZIONE
4) GESTIONE DEL RISCHIO
5) PIANIFICAZIONE FISCALE
6) GESTIONE DELL’EMOTIVTA’
7) PASSAGGIO GENERAZIONALE
PROTEZIONE PATRIMONIALE